Hogwarts Mystery - GdR Harry Potter

Posts written by DustinTheDwarf

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    Vero, verissimo!

    L'utente dopo di me sa giocare a scacchi (ho appena risposto a Feyre, è la prima cosa che mi è venuta in mente ahhahah)
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    Falso, ma non mi dispiacerebbe viverci per un periodo e poi tornare.

    L'utente dopo di me abita in campagna.
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    All'improvviso mi viene in mente che forse non sia tanto carino e delicato parlare a Feyre di come ho mollato la partita in cui muovevo quegli stessi pezzi bianchi per vedere Euphemia che mi aspettava fuori dalla Sala Grande.
    Cioè, non che io sia così sciocco da pensare che la Corvonero possa essere gelosa di me, dopo tutto siamo solo "amici con qualcosa in più" ed è stata proprio lei a metterlo in chiaro.
    Eppure, in quella confessione c'è qualcosa che potrebbe suonare in qualche modo sbagliato, ma non mi toglierò mai questo tarlo dalla testa finché non sarò sincero con lei. Feyre merita la verità, sempre e comunque, sia perché io non sono capace di mentire, sia perché lei sarebbe l'ultima persona con cui lo farei.
    Mi odiano perché l'altro giorno, al club, fhtavo vincendo muovendo proprio loro... Poi mi è arrivato un biglietto di Euphemia, la nuova Serpeverde, sai? Diceva che era lì per vedermi e io... Ecco, mi sono suicidato per perdere appofhta e non farla afhpettare. E loro sono molto permalosi.
    Ecco, l'ho detto, non è stato difficile... Del resto, cosa c'è di male nelle mie azioni? Non ho mica fatto niente di sconveniente, con la rossa dalla lingua tagliente, ci siamo solo conosciuti... E siamo a scuola, conoscersi è normale, no? Fare nuove amicizie, intavolare nuovi rapporti con altre persone, io e Feyre non abbiamo mica l'esclusiva l'uno sull'altra.
    E solo Stan Lee in persona, buon'anima, può sapere quanto invece la vorrei, soprattutto appena mi confessa di conoscere tutti i miei film, libri e fumetti preferiti, anzi, di amarli immensamente.
    Oh... Mio... Dio... Giurami che neffhuno ti ha pagata per fingere di effhere la donna dei miei sogni e fhpeffharmi il cuore, Fey... Comincio a pensare che tu sia davvero troppo, per effhere vera.
    Sexy da togliere il fiato, così nerd da essere disposta a seguirmi in tutte le follie e a tutti gli eventi che coinvolgono l'universo illustrato e narrativo della fantasia Babbana, dolcissima, sensibile e dannatamente intelligente... E chi ci pensa, ad Euphemia?! Voglio dire, Feyre è già il massimo a cui potrei mai aspirare, sicuramente troppo, affinché un nanerottolo con la zeppola come me ne sia degno.
    Però, se quefhta è la vera te... Mi piace ancora di più di quella di copertura!
    E nel liberare questa confessione riesco anch'io, finalmente, a rilassare le spalle e a mettermi a giocare muovendo a mia volta i primi pezzi sulla scacchiera.
    Poco dopo scuoto la testa come a voler scacciare una mosca fastidiosa, quando Feyre nota il mio repentino cambiamento d'umore all'idea che sia andata al recupero di Cura solo per vedere André.
    Non ha senso recriminare su questo, non adesso che, per la prima volta da quel giorno al lago, siamo di nuovo così vicini e lei mi guarda e mi sorride in quel modo.
    Davvero dubitavi che non foffhe così, miffh GuadagnoPuntiPerCorvoneroOgniCinqueMinuti? scherzo quindi con lei quando mi domanda se abbia fatto un buon lavoro.
    Ho il cervello in tilt da una settimana e arrossisco ogni volta che la incrocio in un corridoio anche solo per caso e mi rivolge un occhiolino, come potrebbe pensare il contrario?
    E mi batte il cuore all'impazzata, quando però mi confessa di averci pensato anche lei.
    Mi limito a sorridere e ad allargare il sorriso quando i suoi occhiali si posano sul mio naso, atteggiandomi a piccolo boss di quartiere e annuendo con convinzione, soprattutto dopo quel bacio fugace e appena accennato.
    Nah, preferifhco guadagnarmeli lottando duramente, come tutto il refhto.
    Muovo la torre per mangiarle uno dei cavalli, che nitrisce impennandosi un attimo prima di stramazzare.
    Tanto i pezzi bianchi quanto quelli neri, che continuano a cadere dalla scacchiera giù dal muretto, non sembrano molto felici della nostra così scarsa concentrazione sul gioco, vorrebbero tutte le attenzioni su di sé, ma mi importa ben poco.
    Se dici così, ti ci vorrà un nuovo album solo per i ricordi con me... E non mi difhpiace affatto, anche se non dovevi regalarmi niente. Grafhie... il mio sguardo segue curioso la mano tatuata della strega che sfiora il suo taschino, domandandomi cosa contenga, emozionato al solo pensiero che in questi giorni lei abbia continuato a pensare a me e stuzzichi la mia fantasia con queste languide promesse.
    Proseguiamo la nostra partita finché sulla scacchiera non rimangono meno di una dozzina di pezzi per ciascuno... I pezzi bianchi sono davvero accaniti e suggeriscono alla Corvonero tutte le mosse giuste, mettendomi seriamente in crisi.
    Te lo avevo detto, mi odiano! Guarda, sei già braviffhima, siamo praticamente pari...
    Ho tenuto le caviglie incrociate con le sue per tutto il tempo e ad un certo punto le ho anche restituito i suoi bellissimi occhiali solo per il piacere di sfiorarle il viso con una carezza. Oh Santa Tosca, fa' che queste montagne russe durino il più possibile...
    Quindi ci hai pensato anche tu? E... Hai pensato anche a qualcun altro? Così, solo per curiosità... Tipo André, per esempio? O quel Serpeverde biondo che affhomiglia a quello che ci provava con te ad Erbologia?
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    C'è qualcosa che mi sfugge e mi sembra molto strano, nel racconto di Karen, soprattutto se mi sforzo di figurarmi il mio compagno Alex come protagonista maschile dell'intera vicenda.
    Non che il taciturno Tassorosso non sia un ragazzo avvenente e degno di nota, ma fatico ad immaginarmelo come uno che fa girare la testa ad una ragazza dinamica e piena di energia come la strega dai capelli ramati che mi sta parlando in questo momento, che mi parla di un rapporto tra sorellina e fratello rompiscatole, una profonda amicizia che si è trasformata in qualcosa di più in molto tempo e che ha richiesto una doppia dichiarazione da parte della Grifondoro.
    Alex che bacia qualcuna che ne parla con uno sguardo talmente sognante, poi... Mah! Non devo proprio aver capito un bel niente del mio compare e forse il problema sono io, che non sono in grado di toccare i tasti giusti per farlo aprire un po'.
    No no, e chi si afhpetta niente... Certe cose, se devono succedere, succedono da sole e senza andare a forzare chiffhà quale occasione. annuisco, concordando pienamente con le ultime parole della streghetta in rosso-oro.
    Ad ogni modo le sono grato per aver condiviso con me questo aspetto più privato della sua vita, per i suoi consigli, per avermi fatto sentire qualcuno degno di certi argomenti di conversazione, io che invece ho sempre pensato che le faccende di cuore e le cotte per le ragazze o i ragazzi non mi avrebbero mai riguardato.
    Quando si passano gli ultimi tre anni a scappare dai bulli, l'idea di approcciarsi ad una ragazza non ti passa neanche per l'anticamera del cervello, neanche se è più piccola e meno attraente di Feyre.
    Comunque grafhie, Karen, hai la mia parola che non dirò niente ad anima viva. Quanto al rendere inagibile il bagno...
    Il quarto d'ora successivo è fatto di pianificazioni più o meno contorte su come far sì che nessuno, ad eccezione mia, di Karen e di non più di una o due persone degne della nostra fiducia, acceda a questo luogo, che abbiamo intenzione di proteggere con qualsiasi strumento a nostra disposizione.
    Dalle Caccabombe, alle pallottole puzzole, da semplici incantesimi di trasfigurazione per mascherare la porta oltre la quale stanno crescendo i piccoli kneazle, all'idea di mettere due delle armature del corridoio al nostro servizio, così da non far accedere al gabinetto nessuno che, sopravvissuto alla puzza, non conosca la corretta parola d'ordine.
    Potrebbe effhere... Cheesecake alla liquirifhia, che ne dici? Domattina ci vediamo qui subito dopo la colafhione e portiamo le Caccabombe da sganciare. Poi vedo cosa trovo in Biblioteca per le parole d'ordine. Ci fhtai?
    Le porgo la mano, come nei migliori accordi tra soci di un certo calibro, felice di aver trovato una complice ma, soprattutto, una ragazza simpatica di cui, da adesso in poi, mi sarei potuto fidare.
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    Benvenuta e buon divertimento!
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    Prima o poi Feyre mi avrebbe ucciso. Chissà se si rende conto di quanto sia attraente... Mi chiedo se tutto quello che dice e che fa sia un voluto atteggiamento per avere in pugno i poveri diavoli come me che non possono fare a meno di fissarla rapiti, o se invece le viene del tutto naturale e non se ne rende minimamente conto... Il risultato comunque non cambia, la fisso con l'espressione di un merluzzo e vorrei anch'io un paio di occhiali come quello con le lenti a cuore che sta indossando proprio in questo momento, quanto meno per nascondere la direzione del mio sguardo che indugia sulla figura della Corvonero ovunque riesca a posarsi, dalle gambe perfette fasciate dai leggins, a quel gatto che continua ad occhieggiare verso di me festeggiando il suo essere vivo... Non so come faccia, obiettivamente, se io mi trovassi al suo posto, adagiato tra quei cuscini soffici e sodi - può qualcosa essere soffice e sodo al contempo? Non lo so, ma è esattamente così che immagino essere le Pluffe della principessa Starfoll - sarei morto stecchito.
    IO SONO L'ALFIERE, NON IL RE, MADAMIGELLA! IL MIO NOME E' SIR WHITE...
    Roteo gli occhi e scuoto la testa, quando quel permaloso inizia a decantare tutti i suoi titoli nobiliari, tremendamente offeso al pensiero di essere stato scambiato per qualcun altro, molto più del re in persona, che invece guarda Feyre ridendo sotto gli enormi baffoni.
    Rido anch'io, allungando la mano verso quella della Corva per accompagnarla fino alla scacchiera.
    Non fare caso a tutto quello che ti dicono, in realtà sono supercompetitivi e mi odiano, saranno molto più carini quando dovrai fhtracciarmi.
    Indugio con il pollice sul dorso della sua mano di seta e trattengo il respiro, pensando solo a quanto mi fosse mancato stringerla per tutti questi giorni.
    Ecco, guarda... L'alfiere si muove in diagonale e può fare tutti i passi che vuole, avanti e indietro... le spiego, accompagnando la sua mano nei corretti movimenti lungo la scacchiera.
    Poi, dopo le dovute presentazioni con la Regina, ripeto la stessa operazione, soffermandomi per un momento sul suo viso, ironicamente scandalizzato dalla punta di una delle sue Converse che mi colpisce lo stinco.
    Per come ti sei vefhtita oggi, in effetti sei la perfetta Regina dei Nerd, Fhtarfoll. Sei una sorpresa continua...
    Chissà se devo esplicitare che per me, definire una ragazza "Regina dei nerd", è i più grande complimento che io possa rivolgere a qualcuno dell'altro sesso. Per non parlare di quanto adori il fatto che mi chiami "cuore mio", ma questo non avrò mai il coraggio di dirglielo.
    Ad ogni modo, approfitto della lezione di ripasso sui movimenti di tutti i singoli pezzi per tenerle la mano ancora un po', mostrandole tutte le possibili L del cavallo, i passi della torre e infine, di nuovo, quelli del Re e della Regina.
    Mentre aspetto che Feyre faccia compiere il primo passo in avanti ad uno dei pedoni come prima mossa, ascolto curioso e vagamente preoccupato il suo racconto sull'album che le hanno profanato.
    Dovrefhti metterci una parola d'ordine... Quella è la tua vita e neffhuno può entrarci senza il tuo permeffho.
    Nel sentir nominare il disegno dei nostri mignoli intrecciati in quella sciocca promessa che ha portato Feyre ad evitarmi per giorni interi, sorrido teneramente d'istinto... Anch'io ho quel disegno e lo conservo gelosamente assieme a quello con cui la Corvonero aveva risposto alla mia dedica di San Valentino; sono i miei tesori più preziosi e darei di matto, se qualcuno me li rubasse.
    Già... Il Fwooper, certo. annuisco distrattamente e muovo anch'io il mio primo pedone, cercando di mettere a tacere qualsiasi altra insinuazione. Ovviamente sarei il primo ad essere felice, se questo bizzarro e meraviglioso sogno che sto vivendo con Feyre venisse interrotto dal mio musicista spettinato preferito piuttosto che dal primo stronzo di turno, ma ammetto che comunque ho un tuffo al cuore, nel sentir nominare l'affascinante Stormind, perfettamente consapevole di non reggere il confronto su nessun fronte.
    Fortunatamente, ciò che la strega dai capelli color della notte rievoca alla mia mente con le sue dolci allusioni cancella qualsiasi traccia di malumore e mi riporta al rumore della pioggia, alla consistenza dei suoi capelli sotto le mie dita e delle sue labbra sulle mie.
    Non so... Forse perché io portavo le fhcarpe? le labbra si distendono in un ghignetto malizioso e la torre che avevo preso in mano rotola giù, travolgendo metà dei miei pezzi neri che devo rimettere in piedi con loro sommo disappunto, quando mi dice che deve replicare.
    E così non vale, Corva! Non mi puoi difhtrarre con quefhti pensieri per farmi perdere!
    Stavolta tocca a me allungare un piede per darle un lieve calcetto lungo il polpaccio che penzola giù dal muretto, anche se poi la mia gamba resta lì finché non riesco ad incrociare la mia caviglia con quella dell'avvenente Corvonero.
    Ci penso abbafhtanza già di mio senza che rincari la dose.
    Ci penso continuamente, altro che abbastanza.
    Comunque, se quefhto nano riccioluto ti batte, sarà felice di rinfrefhcarti la memoria... Ma si prenderà anche i tuoi occhiali, sappilo!
    Allungo anche l'altra gamba, per intrecciare le nostre caviglie anche dall'altro lato... Cavolo, se solo fossi più audace, la scacchiera sarebbe già sparita e saremmo molto più vicini. Ma siamo nel cortile, c'è altra gente... E non voglio che Feyre si vergogni di me e sia costretta ad avvicinarsi più di quanto non lo sia già.
    Se invece la tua fhtrategia difhturbatrice doveffhe funzionare, cos'è che vorrebbe la mia Regina?
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    I grigi occhi in cui imperversa il mare d'inverno in burrasca avranno percorso il tragitto dalla scacchiera al viso di Feyre e ritorno almeno una decina di volte, da quando io e la Corvonero ci siamo appropriati di uno dei muretti liberi per godere del tepore del sole primaverile di questo pomeriggio d'aprile.
    Credo di essere stato abbastanza bravo a mantenere la mia promessa. Dopo il magico incontro al lago, infatti, ho cercato di comportarmi come ho sempre fatto, di non opprimere Feyre con la mia presenza costante, di lasciarla libera di incontrare chi volesse e di avvicinarsi a me solo qualora lo desiderasse davvero.
    Essere amici "con qualcosa in più" non significa avere l'esclusiva del suo tempo, né avanzare su di lei alcuna richiesta o pretesa...
    Il fatto che io pensi a lei per la maggior parte della mia giornata, che mi chieda dove sia, cosa stia facendo, quando la rivedrò e se mi accoglierà ancora con il suo sorriso disarmante, ai fini di ciò che ci lega l'uno all'altra è del tutto ininfluente... Devo fare in modo che sia così, o potrei perdere anche la possibilità di essere suo amico.
    Feyre si è già allontanata da me una volta, travolta dal senso di colpa al pensiero di potermi ferire, o illudere, non ho nessuna intenzione di darle anche solo mezzo motivo per farlo di nuovo.
    In realtà non ne aveva neanche prima, il solo motivo per cui era capitato erano state le pulci che le aveva insinuato nell'orecchio Teresa, ma proprio per questo sono ancora più terrorizzato... Io e Feyre camminiamo su un filo talmente sottile che potrebbe spezzarsi o farci precipitare al primo soffio di vento e tutto ciò che posso fare per restare in equilibrio è lasciarla libera, gioendo del dono di ogni minuto che possiamo trascorrere insieme.
    Il re è il peffho più importante, se lo fai morire hai perso. spiego alla Corvonero posando i sedici pezzi bianchi dal suo lato della scacchiera uno alla volta. Ho già posizionato gli otto pedoni, le due torri, i due cavalli e i due al fieri. Adesso tocca al re, che ancora mi guarda in cagnesco per come, l'altro giorno, ho fatto harakiri e mollato il torneo del club per andare da Euphemia.
    Non è un caso, infatti, che io abbia deciso di consegnare i candidi guerrieri alla meravigliosa Starfoll, di sicuro le daranno i migliori consigli per annientarmi senza alcuna pietà.
    Però è un tontolone, si può muovere in qualsiasi direzione, ma solo di un paffho. Se non lo proteggi come si deve, lo fanno fuori in due secondi abbozzo un sorriso, intimidito dall'intensità dello sguardo attento e curioso della Corvonero, che però non riesco a fare a meno di cercare.
    Perciò... Ecco che entra in gioco il peffho più importante e più potente di tutti, quello che fa vincere le partite, la vera fhtar della fhcacchiera.
    Dal sacchetto di candido velluto estraggo quindi la regina bianca, posandola al centro della scacchiera affinché sfili verso Feyre e la sua schiera di soldati d'avorio in tutto il suo splendore.
    Un attimo dopo, da un sacchetto color inchiostro, estraggo anche la regina nera, che le mostro dal palmo aperto della mia mano.
    Tu hai la regina bianca, io quella nera... Mi fa pensare a te. Ti affhomiglia, guarda... le sorrido e avvicino la mano sollevata verso l'alto al viso di Feyre, così che lei possa ammirare la tenebrosa eleganza della notturna e meravigliosa sovrana intagliata nell'ebano più da vicino. Di fronte alla Corvonero, si inchina con regale imponenza, senza distogliere lo sguardo da lei.
    E' il mio peffho preferito...
    E con le dita così prossime al volto della mia dark queen in carne ed ossa, è una tortura resistere alla tentazione di sfiorarle la guancia.
    Non è che adeffho che ti sei fatta fhpiegare tutto fhcopro che in realtà ci sapevi già giocare e mi fhtracci in cinque minuti? la guardo con un'interrogativa aria di sfida ed un sopracciglio sollevato.
    Seduto a cavalcioni sul muretto, diviso dall'abbraccio in cui vorrei stritolarla dalla scacchiera appoggiata tra me e lei, lascio che il sole si rifletta tra i nostri capelli e ci baci lievemente le gote, abbandonandomi ad un sospiro di assoluta beatitudine. Non posso chiedere di più, sarei davvero avido se osassi anche solo sperarlo.
    Come va con l'album? Ce l'hai fatta a recuperare i disegni che avevi perso? le domando quindi mentre, uno sguardo a lei per assicurarmi che non si dissolva nel nulla ed uno alla scacchiera bianca e nera sotto di me, posiziono anche i miei pezzi delle tenebre.
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    Il club degli scacchi magici è costituito, per l'appunto, da un gruppo piuttosto scarno di streghe e maghi tra i più nerd di tutta Hogwarts, prevalentemente secchioni che hanno fatto del potenziamento delle loro abilità intellettive il loro punto di forza, dal momento che non possono poi contare più di tanto sulla fisicità.
    Io, sebbene faccia fatica a rispecchiarmi nella categoria del secchione in senso stretto così come viene spesso stereotipato, al pari dei miei compagni dai voti molto più alti dei miei possiedo un margine di miglioramento nella sfera cognitiva dal potenziale molto ampio.
    Perciò, mentre i più prestanti si danno al Quidditch o ad attività più fisiche, oppure si iscrivono al Club dei Duellanti perché con la bacchetta ci danno dentro senza alcun timore, io che sono un fifone incapace di pronunciare le "S", con una bacchetta a sua volta incapace di eseguire incantesimi non-verbali, non posso fare altro che darmi all'alchimia e agli scacchi.
    L'aspetto positivo è che c'è sempre abbastanza torta per tutti, quello negativo è che... Beh, a parte giocare, prendere appunti sulle mosse degli altri e commentare questa o quella soluzione di gioco, non è che ci sia granché da fare.
    In effetti, se penso di aver invitato la Serpeverde nuova proprio qui, mi verrebbe da prendermi a sberle da solo.
    Ciao, sono Justin e faccio parte di questa banda di sfigati. Benvenuta a Hogwarts, se vuoi essere popolare stai alla larga da noi.
    Ecco, il messaggio implicito che potrebbe arrivare a quella ragazza non appena decidesse di mettere piede in Sala Grande a quest'ora, potrebbe essere solo questo.
    Al momento, però, di lei neanche l'ombra. Probabilmente non si sarebbe neanche presentata... Con tutto il putiferio che è successo alla lezione di Cura ed il modo in cui si è esposta per aiutare il suo compagno di Casata senza riuscire ad ottenere ciò che lei sperava, probabilmente se ne sarà dimenticata. O non le importava abbastanza... In effetti, non ho ancora idea di come interpretare quel pollice all'insù che mi ha rivolto nel capanno in cui abbiamo osservato i Fwooper.
    Pertanto, con gli occhi fissi sulla scacchiera, al momento non penso ad altro che alle mie prossime cinque mosse... Se tutto andrà come prevedo, infatti, il Grifondoro del quarto anno che mi siede di fronte potrà imboccare solo la strada verso la quale lo sto ineluttabilmente costringendo.
    Perfino i miei scacchi bianchi sembrano essere molto soddisfatti della strategia di gioco, tant'è che hanno anche smesso di confondermi le idee con i loro assurdi suggerimenti.
    Altrettanto bianca, però, è la pergamena che raggiunge la mia spalla sotto le sembianze di un adorabile scoiattolino.
    FORZAAAA... COSA ASPETTI? EHI, TOCCA A TE, CAPELLONE!
    L'alfiere si indispettisce ed inizia ad urlarmi contro, quando si accorge che i miei occhi grigi sono più concentrati sulla calligrafia ordinata di quel biglietto, che non sulla partita.
    Sospiro, tentando di regolarizzare il respiro improvvisamente accelerato all'idea che quella ragazza dai capelli rossi mi stia aspettando proprio qui fuori, dopodiché faccio suicidare nientepopodimeno che il pezzo dai passi diagonali, liberando così il campo per un assalto anche contro la mia regina.
    TRADITORE! DISERTORE! grida quest'ultima, ma preferisco perdere quest'incontro, che non quello con la Serpeverde... Con Euphemia Theodora eccetera.
    Se te lo fhtai chiedendo... Sì, ti fhto facendo vincere. Tanto non poffho rimanere fino alla fine del torneo di oggi. Un consiglio... Arrocca solo se è davvero neceffhario, altrimenti fai un favore all'avversario. Deve effhere una moffha efhtrema, non la prima scelta.
    Meno di un minuto dopo, il mio candido re era caduto e tutti i pezzi ancora rimasti invita inveivano contro di me facendo un chiasso enorme... Mi sono appena fatto dei nemici a vita con cui so già che non dovrò giocare mai più, ma suppongo che ne varrà la pena.
    Esco dalla Sala Grande e trovo Euphemia appoggiata alla parete. Mi sta aspettando e non posso fare a meno di percorrere la sua intera figura con lo sguardo acceso di curioso interesse.
    In realtà mi sono appena suicidato... Dubito che quegli fhcacchi sarebbero contenti di rivedermi. E se tu aveffhi avuto voglia di giocare sarefhti entrata, invece che far usfhire me.
    Mi stringo nelle spalle, sorprendendomi della logica schiacciante di cui sono capace dopo aver giocato a scacchi per oltre un'ora.
    Comunque sì, sono Jufhtin. In molti mi chiamano Juffh.
    Serve dirle che è già un passo avanti rispetto a quando, con disprezzo, nella mia vecchia scuola mi chiamavano "nano", "mostriciattolo", "barboncino", "sfigato"? Qui sono Juss e piaccio così come sono, ho baciato la ragazza più bella della scuola e mi sento felice e sicuro di me come non sono mai stato.
    Invece tu? Per chiamarti devo usare tutto il titolo nobiliare per intero o posso abbreviare in qualche modo? le sorrido con una punta d'ironia, sperando che non mi costringa a chiamarla Eulalia Tabitha eccetera...
    La sua domanda sul posto tranquillo mi fa scoppiare in una risatina... Sul biglietto c'era scritto che vuole conoscere solo me, adesso vuole andare in un posto tranquillo... Ma cosa si è messa in testa?
    Più tranquillo di un salone gigantefhco in cui non ci sono più di una trentina di nerd che si sfidano al gioco più silenfhioso dell'universo? indico con il pollice il portone della Sala Grande alle mie spalle.
    A quefhto punto mi viene da chiederti cos'è che ti fa fhtare tranquilla e com'è che vorrefhti andare in un pofhto così da sola con me...
    Che si sia sparsa la voce del mio bacio con Feyre al punto da aver messo in giro che sono un baciatore niente male ed aver incuriosito tutte le ragazze di Hogwarts? Ci mancherebbe solo questa!
    Ah, là dentro c'è anche la torta, se ne vuoi una fetta te la appello e ce la mangiamo dove più ti va... Cheesecake, Carrot cake o torta al cioccolato?
    Ecco, sicuramente è meglio tenere le nostre bocche impegnate a fare altro, così da non incappare in inutili rischi di cadere in tentazione o di farla rimanere male.
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    Questi cucciolotti adorabili... Molto aggressivi?
    Li guardo e mi chiedo quanto male potrebbero fare, anche se dovessero diventare meno docili di come sono adesso, piccoli teneri batuffoli che si stringono gli uni agli altri con quel loro sottile miagolio che mi sembra il suono più dolce del mondo.
    Anche la loro mamma, che a quanto pare sembra aver deciso che non siamo delle potenziali minacce, inizia ad avvicinarsi a noi e a strusciarsi fra le nostre gambe, così che io riesca a posarle i polpastrelli dietro le orecchie per un grattino intriso d'affetto sincero.
    Ah beh, a me piacciono tutti e non riconofhcerei un mago ofhcuro nemmeno se ce lo aveffhi davanti, quindi una creatura meno tonta mi tornerebbe utile!
    Riprometto a me stesso che tornerò qui a vedere i piccoli Kneazle tutti i giorni, farò amicizia con loro e, a quel punto, sceglierò quello o quella con cui avrò più affinità, consegnando a malincuore tutti gli altri alla professoressa Carter o al guardiacaccia, che saranno ben più capaci di me di decidere che cosa farne... Forse il guardiacaccia mi fa meno paura della bionda ed austera insegnante che, in quanto tale, potrebbe anche costringermi a consegnarli tutti e a quel punto sarebbe la fine.
    E infatti sapevi tutto tu, io non sapevo niente! Ma grafhie, se non farai la fhpia... E comunque secondo me noi gli piacciamo! E domani verrò qui a portare un po' di cose per loro, una coperta, una cefhta più grande... E dobbiamo pensare anche ad un modo per non far entrare qui dentro chiunque. Un cartello "guafhto" pensi che può bafhtare?
    Di certo non possiamo spostarli, altrimenti Liquirizia non li troverà più, oppure li troverà e li porterà in un altro luogo sconosciuto in cui non potremo più fare niente per aiutarli, il che significherebbe la fine del mio sogno di avere finalmente un animaletto tutto per me, la catastrofe, l'apocalisse!
    Ok... Poffho provarci. Ad evitarla e a mantenere il segreto, ecco. Se poi fhcopre qualcosa, la mando a parlare con te!
    Ecco, almeno così posso stare sicuro che non farò un casino. Non sono proprio in grado di mentire, mi dimentico quello che devo dire, al primo dettaglio su cui devo lavorare di fantasia vado in crisi perché non sono sicuro di ciò che sto dicendo, inizio a balbettare e a sudare freddo... Insomma, se tutti fossero come me non esisterebbero né la Legillimanzia, né la Veritaserum.
    E poi, ultimo ma non meno importante dettaglio... Io sono un fifone. Qualora non dovessi essere totalmente sincero e venissi scoperto, la paura delle conseguenze mi annichilirebbe più dell'idea della bugia stessa.
    Sì, usare come portavoce una Grifondoro impavida e con sufficiente faccia tosta come sembrerebbe essere Karen è la soluzione migliore senza ombra di dubbio.
    Una pofhione invecchiante, eh? Se le piacciono quelli come Korko, forse me ne serve anche una bafhtardante, esifhte?
    Forse l'idea che una come Feyre possa anche solo notarmi deve essere abbandonata prima che io mi ci fissi troppo. E' chiaro che non sono abbastanza grande, abbastanza bello o abbastanza stronzo per rientrare nel suo campo d'interesse... Praticamente, oltre al rientrare nel genere maschile, che sembrerebbe essere quello di preferenza della Corvonero, non c'è niente in me che potrebbe attirare la sua attenzione.
    E' meglio mettersi l'anima in pace e non farsi false speranze... Del resto, Hogwarts è piena di ragazzine del primo e del secondo anno a cui potrei interessare senza scomodare troppo una del quinto con due pluffe enormi e un sorriso da far resuscitare anche il Frate Grasso.
    Penso che sia già un miracolo se riuscirò a farmi rivolgere la parola. sospiro quindi, accantonando l'argomento Feyre una volta per tutte per concentrarmi sull'enigma del ragazzo misterioso della Grifondoro.
    Ok, meno male che hai detto che sorride sempre, fhtavo già cominciando a sofhpettare che Korko piaceffhe a te. la guardo divertito nel buio del cubicolo, in cui la vista inizia lentamente ad adattarsi.
    In realtà a me piacciono da morire le cacce al tesoro, gli indizi, gli indovinelli, i dungeon... Perciò, prendo mentalmente nota di tutte le informazioni che la strega dai capelli ramati mi snocciola a poco a poco, andando così per esclusione.
    Quindi o è un Grifondoro o è uno di noi Taffhi... mi porto il dito alle labbra, andando gradualmente per esclusione. Occhi chiari, sorridente e simpatico, alto e più grande...
    Chissà perché le ragazze sono sempre fissate con questa caratteristica dell'altezza.
    L'unico che mi viene in mente con queste caratteristiche è Alex, il mio compagno di Casata dai modi garbati e costantemente circondato da un'aura di mistero. Che sia lui il colpevole del furto del cuore di Karen? Dovrò sicuramente indagare per scoprirne di più.
    Ma ok, se non vuoi dirmi altro... Mi prenderò qualche giorno per pensare alla solufhione e a lavorare sui miei sofhpetti.
    Distendo le labbra in un sorriso sornione e sospiro, quando mi sento suggerire di non rinunciare a sperare. Sicuramente devo fare qualcosa, magari un gesto plateale per San Valentino, così potrò mettermi l'anima in pace quando mi umilierà davanti a tutta la scuola. Dopotutto, non sarebbe niente di peggio rispetto a ciò che ho già vissuto.
    Vediamo... Se sarò abbafhtanza coraggioso. Quindi non pensavi che lui ti avrebbe ricambiata, eh? Sei fhtata tu a fare la prima moffha? Come lo hai capito che invece gli piacevi anche tu?
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    * guarda le sue 4 belle uova di Pasqua che troneggiano in mezzo al tavolo * secondo te? XD

    Agnello sì o agnello no?
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    Gita!

    E per stare con il tema della giornata... Uovo di Pasqua Kinder o altre marche/artigianale?
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    Benvenuta!
    Spero davvero che qui tu possa trovarti bene e che la tua prima buona impressione sia confermata! Buona permanenza <3
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    Wow, dovrò metterlo nel mio curriculum: ottimo baciatore.
    Buono a sapersi, a quanto pare essere nato completamente senza un'arcata dentale porta i suoi vantaggi, nonostante le protesi che indosso da quando ero piccolo mi garantiscano comunque un sorriso smagliante.
    Come quello che rivolgo a Feyre proprio in questo momento, mentre il suo complimento mi fa sentire di colpo come se fossi più alto di almeno altri dieci centimetri.
    Mi limito ad annuire, perché quello che ho da dirle è molto più importante di qualsiasi richiesta di conferma che aumenti la mia autostima. Anche perché, per come mi sento adesso, credo che la fiducia in me stesso non si abbasserà tipo... Mai più.
    E non solo quella, se mi sorride in quel modo riempiendomi la testa di promesse su altri luoghi del castello da esplorare, nuove esperienze pratiche da condividere, nuovi momenti in cui saremo semplicemente soli e uniti come adesso, qualunque cosa questo significhi.
    Arricciò le labbra e abbasso il viso per annusarmi la camicia, accertandomi che il mio sia davvero profumo di pioggia e non abbia niente a che vedere con il sudore delle serre, le sue lacrime di prima o il testosterone, tre variabili che potrebbero al contrario farmi puzzare come un Thestral.
    Beh, allora, Corva... deglutisco nel sentirmi prendere la mano per essere condotta di nuovo sul suo fianco. Se lo vuoi, sappi che vale la regola del "fallo e basta" anche per te.
    Mi sporgo verso di lei per baciarla ancora, tanto per ribadire il concetto e per realizzare ancora una volta che sia tutto vero.
    A me, è piaciuta da morire... le confesso con un sorriso timido, scostandomi da lei per l'ultima volta. Un'imposizione che mi costa tantissimo, ma che devo assecondare se non voglio davvero rimanere qui sotto con lei per sempre ad alimentare pensieri sempre più peccaminosi e sublimi.
    E adeffho credo proprio che dovrò andare a togliermi di doffho... i vestiti, in particolare quelli di sotto, che diamine, perché mi sta per esplodere tutto! Quefhto profumo di pioggia, prima che mi ammali. Sì... Ci vediamo fhtasera in Sala Grande per cena, ok?
    Mi avvio sotto la pioggia di una decina di passi e poi torno indietro, correndo, per rubarle ancora un bacio.
    Era l'ultimo, giuro!
    Rido e stavolta vado davvero, continuando a voltarmi di tanto in tanto verso di lei per assicurarmi che sia vera, finché non scompare alla mia vista.
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    Quello che accade dal momento in cui le mie labbra tornano su quelle di Feyre è tutto estremamente confuso e stordente, arde nella testa bruciando ogni pensiero come fuoco vivo, diffondendosi senza lasciare altro che un calore incandescente che si irradia in ogni parte del mio corpo.
    Sento le sue dita tra i capelli e la timidezza che gradualmente si dipana, sciolta al tepore del sorriso che la Corvonero mi rivolge un attimo prima di rispondere ad ogni mio bacio con la stessa intensità.
    Non ho abbastanza facoltà mentali per misurare il tempo che passa in secondi, o in minuti, so solo che ho l'impressione che andiamo avanti così davvero per molto, tanto da riuscire ad imprimermi completamente nelle sinapsi il suo sapore e a riempirmi le orecchie del rumore della pioggia, del suo respiro e perfino del lieve fruscio delle mie carezze sul suo fianco, rigorosamente sopra la camicetta.
    Non potrei mai ridere di te... respiro in affanno a pochi centimetri dalle sue labbra, staccandomi quanto basta per riprendere fiato da quell'apnea priva di qualsiasi riferimento all'infuori di lei.
    E non ho alcun motivo per farlo, a diffherenza tua che forse...
    Le sorrido e sento tutta la timidezza ripiombarmi come una mazzata tra capo e collo, nell'istante in cui torno ad incrociare il suo sguardo dopo aver tenuto gli occhi chiusi tanto a lungo.
    Del resto, sono io l'imbranato che non aveva mai baciato una ragazza prima, io che posso in qualche modo aver deluso le aspettative e portarla a ridere di me, io che non capirò mai come faccio a piacerle.
    Sei buona, Feyre. sospiro con una mano ancora appoggiata alla parete, poco distante dalle ciocche dei suoi capelli che ho spettinato. E non intendo solo che hai il sapore e il profumo più buono del mondo, no... Sei buona e gentile, dolce e sensibile e così mifhteriosa da non farmi pensare ad altro che vorrei sapere tutto, di te. E poi sei divertente, ironica... Sfacciata quanto bafhta rido, passandomi a mia volta una mano tra i capelli un attimo prima di affiancarla contro la parete, spalla contro spalla, la testa inclinata verso di lei per riuscire comunque a vederla.
    Ecco perché mi piacete, tu e il tuo casino. E quefhto non cambierà neanche se un momento come quefhto non doveffhimo averlo mai più.
    Cerco le sue dita da stringere tra le mie per non sentire la stretta attorno al mio cuore solo al pensiero che ciò potrebbe succedere in un battito di ciglia. Ho promesso e devo far funzionare la testa: oltre a questo, tra me e Feyre, non può esserci nient'altro.
    Solo non ho capito una cosa... Sei rimafhta per non ferirmi... O sei rimafhta perché lo vuoi?
    Insomma, mentre la baciavo mi è sembrato di intuire che sia rimasta perché lo voleva eccome, vista l'intensità con cui ha ricambiato, però non si sa mai e non sono certo un esperto in queste cose solo perché ho passato gli ultimi minuti in paradiso.
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    Sospiro, lasciando che, con l'aria calda che espiro in parte dal naso ed in parte dalle labbra socchiuse, fuoriesca anche tutta la tensione accumulata negli ultimi minuti, tutta la rabbia, tutti i pensieri negativi e distruttivi verso me stesso, verso il mio rapporto con Feyre e verso Teresa che si è sentita in diritto di mettercisi in mezzo.
    In fondo, quello che conta davvero sono i rapporti con le persone: si può litigare, ci si può confrontare portando avanti opinioni che potrebbero anche non convergere con quelle degli altri, si può esplodere dalla rabbia al punto da sfogarla sui primi occhi di pipistrello a portata di suola di scarpa, ma se un rapporto è importante e a quella persona ci si tiene davvero, si fa in modo che tutto passi.
    Le parole che la mia scoiattolina gemella mi confessa su quanto lei tenga alla sincerità sono più importanti di tutto, anche di quello che ha fatto per farmi uscire dai gangheri... Dopo tutto, tutti possiamo sbagliare e io sono un campione di errori.
    Tutti sbagliamo, Teffh. L'importante è solo riflettere sugli errori e non ripeterli. La proffhima volta vieni subito da me, così non ci sarà niente da dire per cui trovare il coraggio. Me lo prometti?
    Affondo le mani nelle tasche e sento i pugni contratti rilassarsi a poco a poco, il battito del cuore tornare a farsi regolare, i contorni del bel viso di Teresa che riesco a far rientrare nel mio campo visivo senza farmi venire l'orticaria.
    E comunque non voglio più parlare di Feyre... Se mai tornerà a parlarmi, te lo dirò.
    Sicuramente, adesso che è emersa gran parte della verità e parte della rabbia nei confronti della brunetta di fronte a me sia passata o abbia comunque trovato una valvola di sfogo, è con la Corvonero che ce l'ho maggiormente.
    Come ha potuto farsi raggirare dai discorsi di Teresa e convincersi di qualunque cosa le abbia detto senza prima venire da me e considerare le mie emozioni, i miei sentimenti, o anche semplicemente il mio parare? Conto davvero così poco da essere semplicemente un burattino in mano delle ragazze che sparlano alle mie spalle?
    Sicuramente, non è usando Teresa come tramite che ho intenzione di chiarire questi dubbi, anche perché adesso è il momento di ascoltare, più che quello di continuare a parlare di me.
    Le lascio dire tutto quello che le passa per la testa, sollevando le sopracciglia e mordendomi il labbro inferiore per non risponderle mentre si autoconvince di non aver manipolato nessuno... Perché purtroppo, con Feyre, è esattamente quello che ha fatto, anche se forse non intenzionalmente, inducendola a pensare che mi abbia ferito.
    Comunque, se non vuole essere più specifica, non riesco ad aiutarla maggiormente... Mi limito ad accigliarmi, quando definisce Ralph un bifolco xenofobo, chiedendomi per un momento se si tratti dello stesso Ralph che ho conosciuto io davanti alla Stanza delle Necessità.
    Ma intendi lo fhteffho Ralph di Grifondoro? Quello alto, moro, con il ciuffho? Magari lo hai solo beccato in un brutto momento, con me è fhtato un po' orso, ma gentile... mi limito a replicare, sperando che questo riesca a placare il suo livore o a farle interpretare qualunque cosa sia accaduta tra lei e il figlio di Godric da un'altra prospettiva.
    Secondo me la cosa fondamentale è contare fino a dieci prima di fare una frittata. Perché è inutile desiderare di avere le uova tutte intere, se poi non le maneggi con cura. E una volta che si sono rotte, più che sforzarsi di farle ritornare intere come erano prima, tutto quello che puoi fare è farci una crema pafhticcera da urlo.
    Ecco, sto diventando come mio padre, un asso nelle lezioni di vita con le metafore culinarie! Questa delle uova me l'ha fatta decine di volte e adesso mi sembra che, per la situazione di Teresa, possa calzare a pennello.
    Quello che ti voglio dire è... Usa i tuoi errori per migliorare andando avanti. Così, magari, anche chi è rimasto indietro potrà capire che sei una che vale la pena di frequentare. Anche perché, Cip mia... Andare d'accordo con tutti è veramente impoffhibile.
    Le scompiglio giocosamente i capelli e la guardo rimettersi ad armeggiare con gli ingredienti per le pozioni. Al momento, però, ho troppi pensieri per la testa per tornare a dedicami all'intento iniziale con cui io e la mia amica Tassa siamo venuti fin qui.
    Quindi il superudito dei pipifhtrelli? E' una bella idea, sì, solo che...
    La guardo mestamente. Potrei rimanere a parlare di noi anche fino a domani, ma lavorare alla Pozione con la mente affollata di altri ragionamenti non è affatto producente.
    Ti difhpiace se ci torniamo un'altra volta? Adeffho ho bisogno di... Ecco, rielaborare un po' tutto quanto.
236 replies since 29/10/2017
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