“

Maximilian
Degenhardt

I miei tratti del volto si indurirono non appena avvertii il modo in cui mi chiamò.
« Non prenderti libertà che non ti ho concesso. Al contrario di quello che credi io non sono nessuno di quei buffoni che ti girano attorno. » Il ringhio uscì basso ed irritato. Quasi nessuno mi chiamava per nome, tanto meno lo accorciava per darmi un nomignolo. Non trovai divertente il modo in cui si pose nei miei confronti.
Ciò che lei disse successivamente tuttavia riuscì a strapparmi un sbuffo che nascondeva la poca credibilità che le stavo concedendo. « Come tutti gli altri eroi, immagino. » Dissi infatti, inarcando subito dopo un sopracciglio nel sentire il resto. Avvertii il tono arrabbiato sporcare la sua voce ma non mi importò più di tanto. Era un sentimento come un altro, che non intendevo mitigare o cose del genere.
« Ah si? Allora spiegami come avresti fatto a proteggerti. » Risposi, premendo debolmente la punta della lingua contro il palato. Sfilai un sorrisetto. « Sono curioso. » Ammisi a quel punto, seguendola tra gli scaffali ricolmi di libri fino a quando non raggiungemmo la sezione dedicata a Storia della Magia. Mi guardai attorno con aria annoiata.
« Perché disegnare degli incantesimi? » Domandai, corrugando le sopracciglia in un’espressione perplessa. Il fogliettino cadde ed io l’osservai piegarsi a riprenderlo. Premetti le labbra l’una contro l’altra, sbuffando.
« Durmstrang. » Risposi, muovendomi verso lo scaffale. Mi fermai davanti ad esso, ma il mio sguardo cercò ancora il volto altrui. « Cosa c’è di divertente? » Domandai, notando una strana espressione sul suo viso. Che fosse ancora sballata?

“

Maximilian
Degenhardt

Provai una certa soddisfazione nel vedere il minuto corpicino di quella corvonero sobbalzare per l’ennesima volta alla mia comparsa alle sue spalle. Quello di spaventarla, seppur involontariamente, stava diventando un insolito intrattenimento, qualcosa che deliziava il mio spirito seppur senza riuscire a soddisfarlo.
Le rivolsi, tuttavia, un’occhiata sconcertata nel momento in cui avvertii il nomignolo con cui mi chiamò. Oh, no. Non bastava il “Max” con cui mi aveva appellato in biblioteca, ora era passata a qualcosa di ben peggiore.Fiorellino. Le rivolsi uno sguardo pieno di puro disgusto, osservandola andare a sedersi al tavolo li vicino. Fu allora che tornai a donare la mia attenzione al concasato al mio fianco, arricciando leggermente le labbra carnose in un’espressione vagamente infastidita nel venire a sapere che Klaus non avesse svolto quanto richiesto dal capitano. Avrei dovuto aspettarmelo, visto che tutto sommato il Dippet sembrava tenere ad avere una certa organizzazione.
« No. O, almeno, io non ho ancora ricevuto nulla. » Risposi, non potendo ancora pronunciarmi con gli altri dal momento che, quella mattina, ancora non ero riuscito ad incontrarli. « Potremmo fissare una comunicazione in Sala Comune, dubito sfuggirà ai nostri compagni di squadra. » Proposi a quel punto, corrugando leggermente le sopracciglia con aria pensierosa. Ancora non mi era ben chiaro come funzionasse il sistema di comunicazioni li ad Hogwarts. Sfilai quindi quel suggerimento, lasciando al Dippet la scelta sul come muoversi a riguardo. Era abbastanza navigato da saper indubbiamente come gestire queste cose.
Alla sua domanda su Feyre, le mie labbra si piegarono leggermente verso il basso.
« Siamo dello stesso anno, abbiamo avuto alcune lezioni insieme. » Spiegai a quel punto, muovendo un paio di passi verso la conversazione, senza tuttavia negare a nessuno dei due una conversazione.
« Tuttavia, ricordo di averle detto che volevo essere chiamato per cognome. » Inarcai un sopracciglio, incrociando le braccia al petto. « Non Max e, soprattutto, non Fiorellino… » A quel punto, un sorriso velenoso a labbra chiuse si formò sul mio volto. « …Forse dovrei riferire alla bibliotecaria cosa è successo ai suoi libri. Magari cosí inizierà ad ascoltare. » Il tono era abbastanza udibile da far si che le parole arrivassero sia a Frederick che a Feyre. A quel punto attesi, con nascosto divertimento, una reazione.