Hogwarts Mystery - GdR Harry Potter

Posts written by -Ralph

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    La grafica non uccide gli occhi perché cito "siamo dei vecchi di merda". Benvenuto e buon ritorno (si spera). Per essere uno che non ama stare al centro dell'attenzione direi che l'avatar nella tinozza con le bolle suggeriva proprio una timidezza fuori dal comune. XD
    Tranquillo se non ti sopportiamo ti prenderemo a sassate quindi vai rilassato.

    N.B= mi dicono che il mio sarcasmo spesso non sia evidente o da dare per scontato quindi specifico. E' sarcasmo.

    Ah come vedi io non so dare i benvenuto, quindi..
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    "Questa è bella, Finnik." Come detto, le cose non sempre si risolvono da sole e non sempre sono semplici come avevamo programmato. Dovevo ammetterlo, non mi aspettavo questo riscontro, per cui alzai le sopracciglia in un chiaro segno di sorpresa mentre il mio cervello procedeva a scandagliare le varie ipotesi alla ricerca della più probabile. O la rossa qua sapeva davvero chi io fossi, oppure.. "Non c’era bisogno di chiamarmi “kiddo”, ti sei tradito in ogni caso." chi era che diceva sempre kiddo? Ancora con il gomito appoggiato al bancone la scrutai da cima a fondo.
    Ah quindi sei tu kiddo.. scusami mi immaginavo uno scricciolo di undici anni o giù di lì.
    Lei era la ragazzina amica di mio fratello. Karol o qualcosa di simile.. mentre usciva da dietro al bancone, il luccichio della targhetta fece emergere il nome corretto: Karen, ecco. Beh dai sempre qualcosa con la K..
    Mi aveva sicuramente scambiato per lui, pensando che mi fossi magari invecchiato. Il che, sarò sincero, lo ritenevo un tantinello offensivo: la mia barba cresceva decisamente meglio di quella di Ralph. Va beh che in quel momento non l'avevo, ma comunque...
    Non sapevo tanto della piccola Grifondoro che avevo davanti: i racconti venivano da Millie che come sempre si faceva gli affari di tutti e sapeva sempre i cazzi di tutti. Anche da lei avevo avuto modo di scoprire che Ralph ce l'aveva fatta a farcela e aveva una fidanzata. Ed era anche vera.. sembrava una bambolona di plastica ma a quanto pare esisteva veramente.
    In ogni caso osservai la ragazzina chiudere la porta del negozio e sbrigarsela sorprendentemente bene a sistemare il casino di oggetti impazziti: dovevo valutare il da farsi, alla luce di questa scoperta. Se lanciarle una pastoia e derubarla comunque ma così facendo la colpa sarebbe ricaduta su mio fratello e non mi pareva il caso, dati i precedenti, di fargli quella carognata. Oppure.. oppure cercare di sfruttare la situazione a mio vantaggio e ingraziarmi l'irlandese. Afferrai al volo il boomerang per poi riavvicinarmi alla ragazzina, tenendolo davanti alla faccia.
    Credo che tu stia sopravvalutando mio fratello: non ci arriverebbe mai a una pozione invecchiante, men che mai a una polisucco..
    Solo in quel momento le porsi lentamente il boomerang, cercando di decifrare dal suo sguardo cosa sapesse oppure no di me. E soprattutto.. se sapesse qualcosa. Perché vedete.. erano tipo due anni che mio fratello, anche quando eravamo nella stessa stanza, fingeva che io fossi invisibile. Poco importava che ci fossero altre persone, che gli tirassi addosso le cose. Ralph aveva deciso che non esistevo. Non mi avrebbe sorpreso quindi che la fiera del ridicolo si spingesse fino alla mia cancellazione totale.
    Non ti ha mai parlato di me, vero?
    Un sorriso profondamente divertito: dio se era infantile..
    Rimediamo subito: Jack Finnik.. tu devi essere Karen Cavanohg..?
    Come caspita si doveva pronunciare quel cognome? Tra Ralph che non sa mezza parola oltre all'inglese e Millie che ha preso quell'odiosa calata francese non potevo dire di avere veramente colto il cognome della ragazzina.
    Dai ti aiuto a sistemare.. allora, raccontami, aggiornami un po': chi sono questa Astrid e questa Matthews?
    La aiutai a tirar su lo scatolone e lanciai un Immobilus agli oggetti che stavano spiccando il volo, rificcandomi la bacchetta tra i denti.
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    Sì lo so cosa state pensando: e ora chi cazzo è questo qua? Da dove cazzo sbuca, per quale fottuto motivo non ha un suo account? Beh, signori miei, queste sono domande a cui probabilmente non avremo mai risposta e forse, se le cose vanno bene, un giorno avrò un account tutto mio, ma non è questo il giorno e ben poco posso farci. Sì, so che non avete la più pallida idea idea di chi io sia, se non avete guardato il Pensatoio di mio fratello Ralph quindi lasciate che mi presenti. Sì avete capito benissimo, mio fratello.
    Il mio nome è Jack Finnik, vero ed unico primogenito della famiglia Finnik. Ventidue anni di splendore ragazzi! Perché non avete mai letto di me su questi schermi? Beh i malpensanti potrebbero attribuire la ragione a una mia aggiunta nella sceneggiatura improvvisa e non programmata, ma se anche fosse ha tutto un senso e lo scopriremo insieme.
    Non voglio farvi troppi spoiler, ne affaticare le meningi della sceneggiatrice raccontandovi tutta la mia storia e il mio perché qui.. anche se probabilmente dovrei.
    Perché vedete, sono perfettamente conscio che la mia entrata in scena non mi colga nel mio momento migliore ma vi assicuro che le apparenze ingannano e non dovreste mai fidarvi del sentito dire!
    La verità è che mi servono dei soldi, quanti più possibili e al più presto: vorrei davvero che così non fosse, che il mondo non girasse tutto attorno a quelli e che si potesse vivere in equità prendendo solo quel che ci serve per vivere e confidando nella buonafede nel prossimo ma così non è. Le cose alla fine si risolvono sempre, qualche volta però bisogna aiutarle e questa è una di quelle volte. E l'idea quando ero uscito quella mattina dirigendomi ad Hogsmeade era stata quella di chiederli a mio fratello Ralph... ma il caso vuole, e questo a dimostrazione di quanto, la mia teoria sia vera, che si fosse prospettata una situazione più allettante. Con la coda dell'occhio infatti avevo notato una ragazzina minuta e piena di lentiggini che armeggiava con il ricevitore di cassa. Si vedeva che non sapeva usarlo, perchè continuava a muovere le leve senza un vero e proprio senso logico ed era da sola in negozio. Praticamente l'occasione era servita su un piatto di argento signori miei.
    Con il mio zaino a penzoloni da una spalla entrai nel negozio di scherzi, facendo un gesto distratto alla ragazzina, come se l'avessi appena vista ed iniziai a gironzolare tra gli scaffali, tocchicciando le cose e rimettendole poi al suo posto. Dondolando qua e là, con gesti quasi svogliati e casuali. In realtà stavo attivando quanti più gadget possibili, guardando altrove come alla ricerca di qualcosa che non riuscivo a trovare: vedete, quando cercate qualcosa con lo sguardo le persone automaticamente inizieranno a fare lo stesso, chiedendosi quale sia l'oggetto incriminato. E così facendo non guardano cosa fate con le mani, specie se toccate ottocento cose. Alla fine quindi afferrai un banale sacchetto di caramelle vomitose e mi avvicinai alla cassa, sorridendo alla ragazzina, appoggiandomi con un gomito al bancone della cassa.
    Prendo queste.. e.. a proposito, non so se sei tu che ti occupi di queste cose o se sei una semplice commessa con le mansioni base kiddo
    Una chiara occhiata di tenerezza, come a lasciar intendere che se così fosse stato, lo avrei capito perché figuriamoci se alla sua tenera età poteva avere qualche responsabilità..
    Ma ho notato che sta succedendo qualcosa di strano là dietro.. non so se sia normale..
    Perché le cose che avevo toccato stavano iniziando a muoversi..
    Si sta muovendo tutto... cadono le cose..
    a moltiplicarsi.. a saltare.. a sparare cose... a suonare, ad emettere fumo...a cantare... una catena di eventi a cascata dove biglie e ogni altra cosa rotolavano in giro e facevano baccano. La ragazzina avrebbe dovuto gestire in qualche modo la situazione.
    ..non vorrei che finissi nei guai con il capo..
    Scusami rossa, ma devi lasciare la cassa incustodita così che io possa svuotarla completamente. Non vedetela come un furto, consideriamolo un prestito. Che ancora non sapevo come restituire ma sarebbe stato un problema del me futuro.
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    angolo
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    falso.

    Non ho mai avuto un animale domestico di mia proprietà
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    parole inventate 🙄
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    Il cane a tre teste, se lo distraggo con del cibo ho possibilità di vivere e vorrei farlo.

    Guardare ma non toccare o Toccare ma non guardare?
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    Alzai gli occhi al cielo
    Preparati a perdere di proposito: quella lì è capace di darti fuoco all'infermeria se perde..
    Forse era un'esagerazione eppure riuscivo benissimo ad immaginarmi una Karen con le labbra strette ed il mento alto che scrollava le spalle fingendo di accettare la sconfitta con spirito sportivo.
    ..non c'è soddisfazione a insultare qualcuno se non può capirti..
    replicai con la fronte aggrottata, con l'espressione di chi sta dicendo una ovvietà.
    Sì beh.. anche mia madre era andata in fissa con l'istruzione privata.. peccato che ce la facesse lei..
    Sopracciglia sollevate adesso, ripensando, adesso che avevo seguito un anno di lezioni al castello, quanto fossero enormi le lacune lasciate da quella donna. A dire il vero non era colpa sua: era che essendo nostra madre la sua autorità contava fino ad una certa e quel che ci faceva cacare non lo imparavamo.
    ...però ci faceva andare alle scuole babbane..
    "per socializzare" diceva e per.. beh non crescere ignoranti.. "E' inconcepibile che i maghi non sappiamo neanche una nozione di geometria e matematica!" anche se dal mio punto di vista, non avevo appreso poi così tanto sulla storia, la letteratura e la geografia...
    E agli allenamenti degli sport magici.. era un po' un mix del cazzo in effetti..
    Ero sempre stato in mezzo a un sacco di gente in effetti. Era davvero complicato immaginarsi come era stato a essere.. da soli.
    ...cioè scusa sei un eremita del cazzo e non sai neanche farti da mangiare?
    Anche io di che cazzo mi stupivo: era americana!
    Andiamo è sopravvivenza.. neanche.. salsiccia e pasticcio di patate? Una zuppa..? Pasta al formaggio? Niente..?
    L'insalata non era un piatto. L'insalata era erba accozzata con altra roba trovata in frigo. E i panini lo stesso ma con il pane.
    Quindi è per questo che esci con le ragazze? Rimorchiata, scopata e "ehi, mi è venuta fame, ci mangiamo qualcosa? fai tu vero?"
    Sì, sì poi la smetto con le battute sessiste davvero. E' evidente che essere femmina non implichi saper cucinare ne altro.. è semplicemente assurdo che una persona adulta non sappia farlo! Si può vivere senza sapersi lavare i panni: puzzi ok.. ma mangiare. Eddai mangiare no!
    Non sapevo perché tra tutte le cose che potevo scegliere come verità avessi scelto di nominare Jack. Un po' forse era per ricambiare, perché mi aveva detto un sacco di cose personali su di lei e io, a parte le mie stronzate, mi sentivo come se dovessi.. ricambiare quella fiducia. Ma fui sollevato quando evitò l'argomento, buttandola sulle cazzate.
    Sollievo che comunque durò poco, tra la pioggia di fulmini che cadevano fin troppo vicini e il riprendere la questione appena dopo. Mi sistemai leggermente, come facevo sempre quando finivo in situazioni che mi erano scomode.
    Non ha fatto niente.
    Risposi, grattandomi la nuca, osservando la punta delle scarpe a pochi centimetri dall'ingresso della tenda.
    Lui ha preso, è andato a studiare alla scuola di magia e.. basta.
    Era complicato spiegare come mai ce l'avessi tanto con lui, perchè a parole sembrava molto stupido. Era andato a scuola ricevuta la lettera a 11 anni ok, e allora? Era normale, andava bene, succedeva a tutti. Lui però non tornava mai. Aveva sempre un qualcosa da fare, un posto dove essere. Faceva sempre un casino, fottendosene delle conseguenze.
    Ogni tanto si mette nei casini, torna a casa, fa finta di niente come se non fossero due anni che non si fa vedere e poi, una volta sistemato tutto di nuovo. E nessuno gli dice niente...
    Era come se le responsabilità non lo tangessero ed era come se avesse "addestrato" gli altri a non aspettarsi niente da lui, lo aveva fatto così bene che nessuno, di fatto, lo faceva. I miei erano quasi felici di vederlo ricomparire, stendendogli il tappeto rosso come se fosse quasi un privilegio riceverlo per sborsare i soldi per sistemare i suoi casini. Riusciva quasi a renderli "felici" delle puttanate che combinava. E lui totalmente senza vergogna.
    Quindi non c'è molto da dire...è uno stronzo egoista e ha poco senso contarlo come membro della famiglia quindi.. fanculo.
    Una stretta di spalle come a concludere lì il discorso, una manciata di patatine in bocca, masticando quella sensazione di rabbia che immancabilmente compariva pensando a lui. Che se ne fotteva di tutti e quindi, anche io, me ne fottevo di lui. Il discorso era concluso, non c'era nient'altro da dire..
    Pensa anche che quando torna pretende pure di fare il "fratello maggiore" come se sapesse tutto di tutti, come se ci conoscesse no? Peccato che quando servirebbe è sempre a farsi i cazzi suoi.
    Non c'era stata solo la scazzottata con i bulletti di Harry. Dopo qualche giorno ce n'era stata una anche con Jack, apparso come il cristo salvatore dalle nebbie del tempo. Adesso lui avrebbe sistemato tutto, ci pensava lui aveva detto. Potevo smetterla di ossessionarmi e avere "manie di controllo" su tutti. Gli avrebbe dato un occhio lui... e lì non ci avevo visto più. Perché avrebbe potuto farlo prima, perché comunque dopo poco si sarebbe di nuoto tolto dal cazzo. Perché su di lui non si poteva contare. Ti cagava lì, appena c'era qualcosa di più interessante da fare. E ti intortava con questi discorsi del cazzo.
    Lanciai uno sguardo a Vanya, rendendomi conto di essere un po' troppo con le braghe calate in quel momento. Non mi piaceva quella sensazione di essere esposto. Non mi piaceva raccontarmi.
    ...te l'ho detto solo perchè tanto è evidente che tra poco moriremo fulminati.
    Una battuta finita male, per provare a tirarmi metaforicamente su quelle braghe almeno a coprirmi il culo. Scossi leggermente la testa.
    ...dai, ultimo desiderio prima di morire? Quale sarebbe?
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    Ship
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    Mal di mare
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    Il timore che mi teneva, mio malgrado, in allerta non se ne andò con le spiegazioni di Astrid. Odiavo quella specie di inquietudine, come se dovessi tenere le antenne alzate per cogliere qualcosa di.. catastrofico. E non volevo farlo, non volevo sentirmi risucchiare in quell'inquietudine di nuovo. Eppure.. eppure Astrid continuava a ripetere quanto il giudizio altrui contasse per lei, come le conferisse valore essere importante per qualcuno, sentire la riconoscenza altrui, sentirsi utile. Nessuno dovrebbe basare il proprio valore in base a come si è percepiti dal resto del mondo.. quella specie di morsa allo stomaco continuava a riapparire.. con i miei fratelli, con Karen, e ora anche con lei. Insomma.. era stata contenta perché picchiandola non avevano infierito su un'altra persona.. non andava bene un cazzo..
    Sì capisco cosa intendi dire ma.. magari la prossima volta, se dovesse ricapitare.. ti insegno ad usare la mazza da battitore eh? Un ramo, qualcosa..
    Almeno lei però non aveva spedito due bambini di 10 anni al pronto soccorso..
    Avevi ragione: sai essere fottutamente inquietante se ti impegni..
    Sdrammatizziamo così, sapevo che stava scherzando eppure quel terrore primordiale era comunque presente e tuonava nella caverna, era più forte di me. I vincoli mi mettevano inevitabilmente angoscia: io non sapevo che cazzo fare da qui a tre mesi, mi angosciava anche solo il contratto di Mielandia finchè non avevo letto la clausola del preavviso di due settimane per il lincenziamento.
    " Da quello che ti ho detto… ti pare migliore di te?" strinsi le labbra, inclinando la testa di lato in una valutazione corrucciata.
    Io.. non credo di poter dire ad alta voce la mia opinione su di lui..
    Sì sa che gli ex altrui non vanno mai infamati. Non si fa e basta, e per più di un motivo. Quindi no, non l'avrei fatto. Non potevo dirle che secondo me era un vecchio viscido manipolatore che avrebbe dovuto essere lanciato con una catapulta dritto verso la Piovra Gigante del Lago Nero. Assolutamente.
    E poi il discorso tornò nuovamente su quell'ultima domanda. E per qualche secondo fui tentato di dirglielo, di spiegarle che cosa era successo con Harry e tutto quello che era seguito. Perchè dopo quella storia che aveva raccontato.. forse avrebbe capito.. eppure l'esitazione mi tenne ancorato al silenzio. Perchè me ne vergognavo e il mio giudizio al riguardo era più pesante di tutta l'indulgenza che avrei potuto trovare nelle parole altrui. Nasconderlo lo teneva lontano dalla vista, ed era più facile anche per me fingere di non essere quel tipo di persona. E se non si fosse accorta che c'era qualcosa sotto al tappeto sarebbe stato più facile calciare tutto sotto e far finta di niente... "Non sei bravo a dire le bugie."
    Beh so fare la pizza a forma di culo: non si può essere perfetti..
    Non era colpa sua se non volevo dirglielo.. non lo avevo detto a nessuno d'altronde. E non era qualcosa che avevo intenzione di fare.. non quella sera almeno.
    Anche se qui qualcuno ci si avvicina..
    Stavo cercando di sviare? Sì. Lo pensavo davvero? Anche qua la risposta vi confesso, era un sì. Appoggiai la testa vicino ai suoi capelli, cingendole un fianco con il braccio, chiudendo gli occhi. Sperando di non risvegliarsi con un elfo domestico a due palmi dal naso.. anche se certo, se avessero voluto sparecchiare..
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    Fedelissima
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    Voce
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    Birra

    Pan di Spagna o millefoglie?
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    Abbraccio
265 replies since 30/7/2012
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