Hogwarts Mystery - GdR Harry Potter

Posts written by -Ralph

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    Niente, la mia offerta di rimborso in denaro non viene gradita. O almeno credo, onestamente posso cercare di cogliere il senso di quel che sta dicendo solo dal suo tono di voce ed espressione facciale. Che sia posseduta dal demonio o straniera, onestamente cambia ben poco.
    Non-ti-ca-pi-sco. Niente, nada, zero!
    Le sillabai scandendo bene le parole, esagerando la labiale e parlando lentamente e a voce alta, come si fa.. con le persone anziane e simili.
    Stava pure urlando adesso. Ma urlando tipo fumetto: con i pugni chiusi, la faccia rossa, urlando senza.. motivo! La fissai con gli occhi sbarrati per un paio di secondi, quasi aspettandomi che esplodesse come in un cartone animato babbano, e quando riprese a parlare di nuovo nella lingua sconosciuta sbuffai esasperato, massaggiandomi tra le sopracciglia, chiedendomi per l'ennesima volta nella mia vita che cosa avessi fatto di male per meritarmi di beccare ragazzine urlanti e melodrammatiche sul mio cammino.
    Finalmente sembrò riacquisire la ragione umana, o forse quell'urlo era sintomo in un esorcismo con cui aveva espulso un demone dal suo corpo, fatto sta che riprese a parlare inglese, attaccando una pippa che non aveva senso di esistere, dicendo che era messicana e dandomi del cretino.
    Punto primo: ottimo senso dell'umorismo.
    Speravo che il sarcasmo fosse internazionale.
    Punto secondo: non sono tenuto a parlare spagnolo, sei nel Regno Unito: parla inglese o non pretendere che le persone ti capiscano per poi incazzarti di conseguenza. Punto terzo: se anche avessi potuto aiutarti credo che sarebbe meglio lo facesse qualcuno che non sia un cretino quindi.. no.
    Non me l'ero presa per il cretino: accettavo di venir definito tale quando mi comportavo da tale. Era l'atteggiamento generale di quella ragazzina ad essere estremamente fastidioso e la mia voglia di mettermi a discutere con dei kiddo era dispersa. Non era normale agitarsi così tanto al punto da dover respirare per.. cosa? Mezza frase dove le dicevo che non aveva capito cosa aveva detto?
    Ci sono i Caposcuola per i recuperi.. faccio cacare sia in Cura che in Erbologia.
    Meglio tagliare corto: era anche nel suo interesse perché ero davvero una pippa in quelle materie. Ripartire da zero?
    Serio?
    Ralph, vengo da Londra, studio da solo e quasi niente. E no, non rincominciamo da capo: la prossima volta prima di iniziare ad urlare contro la gente passa dall'infermeria e prenditi una pozione per stare più calma eh?
    Sapevo che potevo sembrare estremamente stronzo ma credetemi: era davvero nel suo interesse. I capricci si potevano perdonare ai bambini, così come l'incapacità di esprimere le proprie emozioni in modo bilanciato, ma non era così piccola affinchè potesse essere giustificato un atteggiamento simile. E soprattutto non tutti erano come me: a Karen avevano cercato di uccidere il coniglio per molto meno e altri vari attacchi nel corso degli anni. La gente in quel castello non aveva tutte le rotelle fuori posto e diversi serpeverde erano delle teste di cazzo. Di quel passo io che la accusavo di essere una fattucchiera sarebbe stato il momento più sereno della sua giornata.
    E prima che tu sbotti di nuovo dandomi dello stronzo... qualcun altro al mio posto avrebbe potuto lanciarti un incantesimo per zittirti e tirarti nel recinto coi bruchi urticanti o qualcosa di peggio. Io non so se da dove vieni tu sia normale urlare addosso alla gente, offendersi o lasciarsi andare a queste esternazioni.. ma gli inglesi non si scompongono, ti dicono che va tutto bene, non fanno domande personali, parlando del tempo e del gusto del thè. Un inglese pensa che tu sia pazza. Quindi fatti fare una fornitura di Pozione della Pace da Vanya.. o impara a calmarti..
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    Ah non me ne frega un cazzo di essere un gentiluomo ok? Tecnicamente nel mondo babbano sono ancora minorenne, lei è un'adulta e un'insegnante: non mi si richiede essere gentiluomo ok? ....sisi ok stavolta l'ho toppata ma credo che la situazione mi autorizzi a sorvolare su certe robe no..??
    Eppure mi sentivo di dissentire sulle parole della Carter: non ci avrei messo la mano sul fuoco che non potessero farti male. La sensazione era quanto di più fisico ci potesse essere, la percepivo in ogni centimetro del mio corpo, in un'elettricità di mani, dita, gambe e schiena, che sembrava renderle incredibilmente molli ed instabili.
    Non era mai accaduto.. non era mai accaduto.. questo cercavo di ripetermi eppure quella paura era così tangibile. Non sapevo cosa fare, non riuscivo a pensare e sentivo che quella sensazione di panico ed impotenza si stava agitando scompigliando ogni pensiero cercassi di articolare. A malapena mi resi conto di quel che mi stava dicendo la bionda mentre mi posizionava nel modo migliore per fronteggiare il Molliccio e lanciare l'incantesimo. Annuii, distrattamente quando mi ripetè la formula. Ma c'era un problema..
    Riddikulus..
    Sapevo come fare l'incantesimo.. eppure non bastava agitare la bacchetta nel modo giusto o pronunciare bene la formula. Il braccio di Harry si tramutò e per un secondo pensai che era fatta, aveva funzionato. Invece non era che un attimo di respiro prima che cambiasse di nuovo. Al suo posto apparvero i due bulli di mio fratello, col volto molto più livido e rotto di quanto non avessero mai avuto, che mi guardavano spaventati come se fossi un mostro. Sapevo di non essere stato così brutale.. eppure non riuscii a fare a meno di sentirmi soffocare: il mio momento più basso..Un altro respiro..
    Riddikulus.
    Stavolta sarebbe andata meglio.. un altro secondo di illusione prima di trovarmi Karen davanti, rannicchiata come quella volta alla centrale, con lo sguardo che aveva avuto invece a Hogwarts, prima di saltare nel camino dritta per andare da Westwood.
    ..ehi Cosa.. non sta funzionand...
    No serio mi stava prendendo per il culo?? Stava canticch...? Mi voltai verso di lei solo per scoprire che c'erano due Carter. Sentirla imprecare eppure non servì granché a rassicurarmi e fu estremamente difficile non farsi prendere dal panico accerchiati da due Mollicci di merda.. dovevo fare qualcosa.. giusto.??
    Ok... ok.. allora.. merda.. ehm.. Rictusempra!
    L'incantesimo generò un'immediata ridarella nella bionda: erano le risate a far sparire i Mollicci no?? Era l'unica soluzione semplice che mi fosse venuta in mente. E come tutte le soluzioni semplici, ovviamente.. non funzionava. I mollicci non sembravano minimamente offesi dalle risate della ragazza.
    fanculo.. Finite Incantatem..
    Una stretta nelle spalle e un sopracciglio alzato a mo di scusa per la Carter: beh dovevo provare no? Adesso sapevamo ENTRAMBI che il Rictusempra non era adatto.. Chiusi gli occhi, strizzandoli, cercando di ignorare Karen che parlava, il molliccio di Anastasia che ridacchiava e si dondolava avanti e indietro.. pensa Ralph.. pensa cazzo.. cosa potrebbe rendere la cosa divertente..?
    Riddikulus!
    Pfff ci sei cascato di nuovo Finnik! Vedessi che faccia hai fatto.. è troppo facile farti fesso!
    La voce canzonatoria di Karen anticipò sullo che trovai una volta aperti chi occhi: una faccia da schiaffi, l'espressione dispettosa e impertinente di quando ti sfotteva dopo aver finto di sentirsi male per ottocento volte. E l'unica volta che era successo davvero.. beh, immaginatevi quanto tempo l'avevo lasciata sul pavimento prima di accorgermi di dover chiamare i Medimaghi.. la risposta è 15 minuti. E sì, bastò tanto poco a farmi scappare una risata: niente di eccessivo o sguaiato. Una risata soffiata che spezzava la tensione, che poi realizzata l'assurdità della situazione assumeva connotazioni più divertite.
    "Stanza ci sarebbe bisogno di una scatola dove ficcare questi obbrobri.." funzionava così sto posto di merda.. no? Un armadietto simile ad un comodino apparve dal nulla, giusto in tempo perché il Molliccio ci si rifugiasse dentro, chiudendo di colpo lo sportellino. Fissai il mobiletto con sguardo meravigliato per due secondi prima di alzare le braccia noncurante dell'immensa chiazza di sudore.
    Wooo! E' andato! Cosa! Cosa! Ce l'ho fatta!!
    Nell'entusiasmo non ricordavo assolutamente il suo nome e non me ne fregava un cazzo di niente. Poco ci mancava che la tirassi per la manica a mostrarle l'impresa in cui ero riuscito sudando appena un litro di sudore. Iniziai quasi a saltellare ridendo come un povero pazzo. Ma che non mi chiedesse di sbrogliare anche il suo perché non avevo nemmeno idea di come fossi riuscito a farlo! Avrei.. avrei aspettato che sconfiggesse il suo e nel frattempo..
    ...ora.. come si fa a non farlo più uscire da lì...? Non è che ora rincomincia.. mi.. mi ci siedo sopra..??
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    Il peggior giorno dell'anno era arrivato. Non starò qua a spiegarvi perché San Valentino mi faccia schifo ma potete immaginare senza dubbio un motivo molto semplice: lavoro in un negozio che vende cioccolatini e dolciumi vari. Ma anche torte. Torte con le facce sopra di gente che si pastrugna. Tazze con foto di gente. Cuscini con allegati cioccolatini. Con foto. Perché la gente è fissata con le foto. Biscotti che ti cantano canzoni, ti gridano dichiarazioni d'amore. E zucchero filato rosa ovunque: ormai non serve nemmeno il gel, niente: si, due punti, di nuovo, ma servono, così come le virgole: i miei capelli sono in crosta di zucchero appiccicoso perché ehi, chi cazzo l'ha mai usata quella macchina infernale per lo zucchero filato? Di certo non io! E inoltre voi vi immaginereste che la clientela sia composta sopratutto da studenti giusto? E invece sapete chi viveva ad Hogsmeade? Sì, i vecchi. Hogsmeade è un posto pieno di vecchi e penserete che diamine, i vecchi a queste cose non ci pensano. E invece sono i peggiori! "Perché ai miei tempi una donna.." e altre robe simili. Ho ascoltato tipo 45 storie stile pagine nella nostra vita.
    Avevo accolto quindi l'ora di pranzo chiudendo la porta con una pedata, per poi mettermi dietro al bancone, con la testa tra le mani, gli occhi chiusi e il cervello che chiedeva pietà e silenzio. Silenzio dopo una mattinata intera di canzoni d'amore smielate e gente indecisa. "Uhm.. non so.. potrei prenderle la confezione rosa... o quella lillà.. uhm.. sì andiamo per il rosa.. NONONO ASPETTA! Forse è meglio il viol... oh ma c'è anche con i brillantini??"
    Iniziavo a capire la meditazione fatta dai frati pelati nei monti.. vietnamiti.. indiani.. nepalesi.. quelli là. Erano pelati per lo stress e avevano deciso di esiliarsi sui monti nel silenzio e in quel momento, seppure calvi, li invidiavo tantissimo.
    NONONONO VIA! Fatti un fiocco al cazzo e regalale quello, siamo CHIUSI!!
    A metà tra un ringhio, una supplica e un mugugno mentre lasciavo cadere le mani sul banco e rialzavo la testa.
    "Aye Simba"
    Ah.. kiddo..
    Se era qua per comprare una cosa del cazzo di San Valentino per quel.. Oh, maiale?? Il mio umore aveva già avuto un repentino cambiamento anche solo per aver avvertito un odore diverso da quel mondo stucchevole. Allungai il braccio, afferrando il sacchetto con il pranzo, tuffandoci la faccia per inspirare l'odore del maiale arrosto con le patate, rimanendo qualche secondo in contemplazione, con gli occhi chiusi. Iniziai a tirare fuori tutto disponendolo sul tavolo, noncurante delle eventuali macchie di unto sopra i coriandoli rosa.
    Hai portato il maiale: puoi anche cagare tra gli scaffali.. Dio quanto odio questo lavoro...
    L'unica cosa che mi piace sono i soldi che tuttavia sembrano sempre meno messi in relazione a quanto mi faccia schifo avere a che fare con la gente indecisa che vuole assaggiare le cose o che fa cadere di continuo roba appiccicosa in terra. Scartai il panino, azzannandolo come un disperato, per poi appoggiare la schiena al muro e chiudere gli occhi nella beatitudine della cosa più bella del mondo: mangiare.
    A quel punto, con ancora la bocca piena un sorriso con una briciola appiccicata comparve beato sulla mia faccia.
    Molfto meglio..
    Commentai annuendo per poi ficcarmi in bocca anche le patate.
    Tutto ti si può dire ma non che tu non sia eccezionale a fare la ruffiana.
    Le avrei anche scompigliato i capelli ma con un rivolo di unto che colava lungo la mano riuscivo a capire anche io che sarei morto seduta stante: che poteva anche andarmi bene se l'ultimo pasto fosse stato questo. E sì, stavo cercando di mantenerla sul leggero, come facevo da quando eravamo tornati dalle vacanze.
    Già.. le vacanze.. avevo aperto la busta della rossa solo arrivato a casa, perchè innervosito dalla conversazione mi ero quasi dimenticato della sua busta. Ed era un bene che le cose fossero andate esattamente così: il nome di Jack con tanto di dati personali era un chiaro segnale che la rossa sapeva della sua esistenza. Un misto di rabbia e vergogna mi aveva colpito, amalgamate così bene che ci era voluto un po' a capire cosa fosse quella sensazione viscosa ancorata al centro della pancia. Non ero qualcosa che volevo che scoprisse.. perché le avevo fatto una testa tanta sui miei fratelli e su come fossi il maggiore cancellando di fatto l'esistenza di Jack.
    Sapevo che razionalmente era stata una cosa stupida, veramente infantile.. eppure allo stesso tempo, così viscerale ed emotiva da spengere completamente la razionalità su quell'argomento, arroccandosi in una chiusura mentale ed in un rifiuto. Un meccanismo di protezione, dall'ennesima delusione. Una voglia di vendetta in un certo senso. Una storia raccontata a se stessi perché in qualche modo sembrava più facile così.
    Una volta tornato ad Hogwarts mi sembrava la cosa migliore continuare a.. evitare alcuni conflitti: per me sembrava funzionare quel meccanismo illusorio per cui non parlare di qualcosa lo faceva miracolosamente sparire. Quindi evitavo di parlare con Karen di quel biglietto, evitavo di parlarle di Logan, di accennarne anche solo vagamente e in generale di togliere le tende quando il silenzio durava più di 20 secondi, quelle pause di quando hai finito gli argomenti cazzoni e probabilmente stai per iniziare un argomento serio. Era un rischio che non volevo correre: non mi piaceva litigare, o meglio, trovavo semplice farlo con alcune persone, coi miei fratelli.. escluso Jack ovviamente. Ma con kiddo era troppo difficile e rimaneva ancora quel timore di sbagliare, di sbagliare tutto e pentirsene nel peggiore dei modi.
    Quindi era più facile ripararsi dietro all'estasi da panino che soffermarsi troppo sul pensiero che eravamo solo noi due, e avremmo dovuto parlare, stavolta, almeno il tempo di un pranzo unto.
    Sì.. sì va bene così. E' più facile in un certo senso..
    Non lo era del tutto: mi sarebbe piaciuto capire di più cosa fosse quel rapporto che mi aveva legato ad Astrid. Ma sicuramente era più semplice non averla davanti perché mi aiutava a sentirmi meno stupido e a pensarci meno, nonché mi rendeva immune dalla sua influenza. Però avrei voluto che fosse andato tutto diversamente e continuavo a darmi del cretino. Ancora una volta non mi riconoscevo nelle mie azioni, nel mio comportamento con lei. Se avessi dovuto immaginare tutta quella storia a tavolino l'avrei progettata diversamente.
    Quindi.. hai conosciuto Jack?
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    Le manie di persecuzione forse stavano avendo la meglio ma tra l'elfo Sneeze che ormai viveva alle mie calcagna, appostato nell'ombra o meno, perennemente onnipresente, talvolta accidentalmente trasfigurato dai suoi starnuti in un oggetto a caso, che mi fissava, con lo sguardo colmo di odio e risentimento ed il naso gocciolante... ehm.. che dicevo?
    Ah sì che c'era questa ragazzina piccoletta e con gli occhi giganteschi che ogni tanto mi fissava esattamente come quell'elfo, immobile, solo con gli occhi sgranati come uno sotto pastoia. All'inizio avevo pensato che fosse proprio Sneez che aveva assunto forma umana e me ne ero meravigliato: l'avrei visto meglio come un vecchietto gobbo col naso rosso e gonfio e meno come una ragazzina magra e nel complesso aggraziata. Comunque la tizia in questione mi inquietava, ma speravo di essere per l'appunto troppo prevenuto io: non era detto che guardasse me dopotutto.
    Dubbio che venne sciolto definitivamente quando la vidi camminare nella mia direzione dopo una lezione di Cura su dei.. bagozzi con le spine nel culo che scorreggiavano fiamme. Insomma.. una merda.
    ...sssì.. tu sei..?
    Teresa. No non la conoscevo ma Sneeze non diceva bene la T quindi magari questa possibilità la escludiamo subito eh. Abbassai poi il suo sguardo sulla divisa: Tassorosso.. ahi.. un dubbio terribile iniziava a prendere forma..
    “Mi chiedevo se ti andasse di aiutarmi a recuperare cose che mi sono persa gli scorsi anni a Cura ed Erbologia? Mi hanno fatto il tuo nome” che scherzo era questo..? Fu inevitabile scoppiare a ridere: se c'erano due cose che detestavo erano le piante e gli animali. Non me ne fregava niente: erano cose che dovevi nutrire e accudire e che ti ringraziavano cagando e perdendo foglie senza motivo. Ingrati e pretenziosi.
    Il mio nome? beh se davvero è così io mi guarderei le spalle da questo "qualcuno" perché sta cercando di farti fuori...
    Era vero che durante l'estate mi ero fatto un culo a tarallo per superare l'anno di Erbologia e quindi, mio malgrado alcuni concetti si erano scolpiti nella mia mente e sembrava impossibile toglierli. Ma di qua ad essere una figura di riferimento accademica.. niente.
    Per quanto riguardava Cura invece ero una pippa.
    “No recuerdo los nombres de las plantas en ingles. Por ejemplo... ¿Cómo se llaman las plantas que grita? En español son las mandrágoras, pero no lo recuerdo en ingles...”
    Ecco ora che lingua del demonio era questa..? Mi stava lanciando una maledizione..??
    Wo, wowowowo! Ferma! Cos'è ti ha assoldato la mia ex per spedire la mia anima all'inferno per caso..? Bionda, alta.. effetti fotoeolici incorporati..?
    Non che ritenessi che Astrid ne fosse capace ma.. aveva fatto fagotto cambiando scuola quindi il livello di rancore poteva essere più alto del previsto. E se mi avesse fatto cadere le palle? O peggio, i capelli???
    ...qualunque fattura sia posso raddoppiare la cifra che ti hanno offerto per.. qualunque cosa tu abbia.. lanciato. Se la annulli...
    Un bluff enorme, perché sicuro casa Lavin aveva più capitale di casa-me-stesso-sei-maggiorenne-arrangiati. Ma confidavo nelle comode rate mensili da estinguere in 2-3 anni.


    Edited by -Ralph - 10/2/2023, 16:56
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    Ormai odiavo quel corridoio, certo che mi portasse sfiga: la breve parentesi in cui l'universo sembrava avermi graziato lanciandomi una bambolona bionda tra le braccia che statisticamente non mi avrebbe mai cacato di striscio era finito. E proprio in questo corridoio. Poi c'era stato il Molliccio di merda. Che sì, sìììì lo so che detto così pare una stronzata. Ma venite qua allora, lanciatevi voi dentro una stanza con un Molliccio grifoni da tastiera che non siete altro!
    Ma alcune volte le scale cambiano e se non vuoi star lì venti minuti sulla scala di merda sbuffando e saltellando e cercando inutilmente di ragionarci come se fosse un essere sensiente pregandola di smetterla di fare le scene e portarti al piano giusto.. beh.. fai prima a traversare il corridoio di merda e via.
    Vedete io non sono una persona superstiziosa ma ehi 2/2 vuol dire che il 100% delle volte che passo di qua, va tutto in merda. Per cui cercavo di evitare di farlo e se fossi stato preparato a questo imprevisto mi sarei portato dietro dei ferri di cavallo o dell'acqua santa da gettare su quell'arazzo di merda.
    E quella stanza stava forse per mietere la sua prossima vittima..
    Un ragazzetto era lì davanti, che cercava fessure nel muro e simili. Più che un ragazzetto sembrava a tutti gli effetti un barboncino e avrei quasi potuto dire che qualcuno forse si era esercitato con la trasfigurazione umana.. motivo per cui lo squadrai più a lungo del dovuto. "..eccolo un altro irlandese... Parlate inglese cristo santo non è tanto difficile! Lo sanno fare anche.. anche gli indiani"
    Quel biascichio senza senso ricordava un po' il modo di parlare di Karen e degli irlandesi della prigione. Mi ci volle un po' prima di capire il difetto di pronuncia. Ma non era ancora il momento.
    Riuscii però a capire cosa stava cercando, a quel punto scossi la testa e sollevai le sopracciglia.
    Ah no, no, fidati tu non vuoi entrarci. Stanza dei Bisogni sarebbe stato il nome appropriato perché è una stanza di merda..
    Il problema erano i capelli e non potevo dargli torto: erano una merda. Troppo lunghi, decisamente troppo lunghi.. praticamente sembrava una testa con il naso, l'unica cosa che usciva fuori da quella zazzerona.
    Senti.. vai a Londra e fatteli toccare solo da un barbiere, ok? Non fare da solo. Mai! Assolutamente..
    Una piccola pausa: era lunedì, nel migliore dei casi sarebbe rimasto mezzo cieco con quella roba in testa fino al sabato.
    Hai.. provato a legarli..? Tirarli indietro?
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    onda
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    Vero

    Non ho mai imbroccato una prima impressione XD
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    via
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    ...meglio per la gola che per il cul.. no eh? Mascolinità tossica di nuovo..?
    Non era certo nel senso letterale del termine, rimanevamo sul figurato ma lei alcune battute non le gradiva..
    Sicuramente c'erano ancora alcuni problemi di comunicazione che dovevamo sistemare.
    Mi ritrovai infatti ad aggrottare la fronte, voltandomi perplesso verso di lei e il suo.. modo assurdo di comunicare. Dio ormai dovrei esserci abituato..
    ...wow.. da dove inizio..
    E io che pensavo che appena un anno prima, il modo in cui avevo scoperto che era lesbica fosse stato brusco e traumatico (almeno per me).. a quanto pareva con le sue skill di comunicazione potevo solo ritenermi soddisfatto da esserne uscito solo con un muso e una rabbia per l'universo durato un paio di mesi..
    Punto primo.. non c'entra niente il "sentirsi completi".. dove l'hai sentita questa..?
    No serio, cos'eravamo delle ragazzine di 12 anni coi codini in testa che parlavano dell'anima gemella e puttanate simili..?
    Punto secondo.. no, non lo definirei liberatorio..
    Liberatorio non era la parola adatta, suonava come.. essersi liberati da una zavorra no? E non era di certo questa la sensazione che era seguita alla rottura. In realtà non c'era mai stata la sensazione di sentirsi zavorrati in alcun modo, tutt'altro: mi sentivo bene quando ero con Astrid, come se non ci fosse alcun problema al mondo. E principalmente era quella sensazione a mancarmi: che fosse tutto facile e risolvibile, che qualsiasi catastrofe potesse piombare sembrasse più.. sopportabile.
    ..diciamo che non ci sarà più nessun effetto vento/rallenty e via dicendo.. che poi veramente tu non lo vedevi??
    Insomma perché avrebbe dovuto funzionare solo con gli uomini? Non avrebbe dovuto funzionare in generale con chiunque fosse attratto dalle donne..??
    Nel senso, potevate dirmelo che era una Veela..
    Da una parte senza dubbio mi consolava non essere l'unico cretino a non essersene accorto.. dall'altra mi sentivo ancora più cretino a non averlo capito. Iniziai comunque a buttare la farina in una ciotola, pesando gli ingredienti necessari.
    Comunque.. forse è meglio così alla fine.
    C'erano volute alcune settimane per arrivare a pensarla così, eppure era innegabile che ci fossi rimasto peggio per Vanya. A ripensarci a mente fredda, dopo vari rimuginamenti, avevo avuto modo di ricordarmi di alcune cose che diceva spesso Astrid, su come si aveva valore solo in relazione agli altri e mi era venuto il dubbio che fossi anche io incluso in quell'equazione. Che era importante stare con qualcuno per avere più valore, per convalidare il proprio essere. Un bollo di approvazione. Che potevo essere io o chiunque altro.
    Dai, vieni qua, inizia ad impastare, ti verso l'acqua...
    Un comando semplice che però mi resi conto di semplice per lei avesse ben poco.. perplesso, accigliato, se non fosse stato un handicap così grave avrei anche riso, ma vederla muovere le mani come se stesse cercando di capire se l'impasto fosse morto o vivo era.. inconcepibile.
    ..eddai un po' più di impegno... Ok così troppo non devi strangolar.. una via di mezzo Vanya.. fai.. non lo so fai finta che sia una tetta.. ok?
    Porca troia la fatica... non potevo parlare con lei di tette da toccare giusto..? Ne di come andavano tocc... ok, cambiare argomento, veloce..
    Sai anche mia sorella è lesbica a quanto pare.
    La buttai lì, rendendomi conto immediatamente di come non mi aiutasse granché in realtà a distogliere la conversazione dalle bocce.. però stava impastando leggermente meglio.. se tralasciavamo il fatto che si fosse totalmente impastata anche le mani. Incollate totalmente. Di quel passo sarebbe finita in forno attaccata alle pizze, un tutt'uno.
    Ok, facciamo così ehm... la finisco di preparare io ok?
    Certo non appena fossi riuscito a scollarle tutto quell'appiccicume..
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    Ciao benvenuto! Lo studente forse è la cosa migliore perché da modo di interagire quasi con tutti i player! Se sei indecis...o/a puoi anche dare un'occhiata a quale role o alle schede pg!
    Oppure indici un televoto tra le varie opzioni qua che votiamo XD
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    Ma porca meride ma le donne che problemi hanno??? Prima sìsì facciamo così, poi no allora non lo facciamo, scegli tu, fai come ti pare, per me è lo stesso!! Iniziavo a capire come sarebbero caduti i miei capelli, forse la genetica non c'entrava niente. Era colpa delle femmine.
    All'improvviso la bionda decise che non saremmo entrati. E se da una parte ne ero estremamente sollevato, dall'altro..
    ..scusa ma se è così semplice il Molliccio perché non lo fai tu..? Sono venuto a chiamarti apposta, non doveva mica essere una... scampagnata tutti assieme..
    sbuffai passandomi le mani tra i capelli come per sistemare il ciuffo, in realtà spampanandolo ulteriormente.
    No infatti era una.. segnalazione.. ho segnalato il problema, dove sta, fine. Risolvilo è il tuo lavoro no?
    La cosa più semplice da fare era quella, arrabbiarsi, innervosirsi e rispondere male. Sicuramente più semplice di ammettere di non volerlo fare perché ti caghi in mano.
    Avrei voluto andare via e basta, piantarla lì, con le sue responsabilità e tutto quanto e andarmene. Eppure rimasi lì, camminando avanti ed indietro, girandomi per andarmene e poi cambiando idea dopo due passi, continuando a distruggere qualsiasi armonia estetica rimasta nei miei capelli, passandoci le mani con veemenza e talvolta accartocciandoli come se potessi strapparmeli tutti e via. Totalmente in balia di quella situazione.. o per essere più precisi di quel che rappresentava.
    Frustrazione amplificata dall'impressione che la Carter stesse cercando di imbonirmi dandomi ragione nel definire il Riddikulus un incantesimo stupido. Riuscii a mordermi la lingua abbastanza affinché il suo discorso però prendesse un'altra piega. Una che aveva fastidiosamente senso.
    Era quello che aveva cercato di dirmi mio fratello Jack, che non avevo ascoltato perché troppo arrabbiato con lui per essere sempre altrove e non dove serviva. La rabbia nei suoi confronti aveva chiuso ogni filtro, rifiutando il senso di ogni cosa sarebbe uscita dalla sua bocca. E anche se in quel momento la biondina lì presente non rientrava nella mia top 20 delle persone preferite, non c'era tutto quel vissuto alle spalle ne quel coinvolgimento che mi portasse a bloccare il messaggio prima che arrivasse. " la paura è qualcosa che non controlli e che invece controlla te, e che ti impedisce di essere davvero utile a chi ti sta intorno, di essere lucido, di essere presente." Era successo questo con Harry no? Talmente preso dalla paura non avevo fatto altro che diventare ossessivo nei suoi confronti. Nel terrore che ci provasse di nuovo ero arrivato anche a cronometrare quanto tempo stava in bagno, a girargli intorno come un avvoltoio del cazzo.. a considerare dei menefreghisti i miei che non facevano lo stesso. Ci era voluto un po' di tempo per capire che così Harry non lo stavo aiutando. Eppure era anche difficile non sentirsi in colpa nel non essere lì ma qua dentro.
    Stavo facendo lo stesso con Karen..? In modo diverso.. ero comunque inutile allo stesso modo? No, con lei stavo cercando di non fare danni.. non ero ossessivo, qualche volta non le parlavo neppure, le stavo lasciando spazio.. stavolta ero attento..
    ...fanculo.. vaffanculo.. cazzo.. Ouff...
    Scossi la testa, sbuffando, come se ce l'avessi con me stesso per la decisione del cazzo che stavo per prendere. Stringendo di tanto in tanto le mani come se volessi prendermi a sberle da solo. No, non lo volevo fare. Non volevo entrarci. Eppure.. " ti impedisce di essere davvero utile a chi ti sta intorno" forse questa paura era più grande dell'altra. Lanciai uno sguardo alla Carter, non sapendo bene se ci avrebbe visto più la voglia di fulminarla sul posto o il totale smarrimento di non sapere assolutamente come risolvere la cosa una volta là dentro. Misi la mano sulla maniglia ed aprii la porta.
    ...prima le signore..
    La odiavo in quel momento. Giuro. La odiavo e avrei tanto voluto chiudere la porta alle sue spalle e sigillarcela. Eppure la seguii, dentro quella stanza piuttosto anonima, per lo più stretta e lunga come un ampio corridoio alla cui fine c'era un angolo buio.
    Mi rigirai la bacchetta in mano, sentendola sudare: probabilmente la biondina avrebbe rimpianto la puzza della sua aula di questo passo...
    La stanza non offriva molto margine: si poteva andare solo avanti o rimanere immobili. E al tempo stesso avrei voluto che finisse tutto subito ma anche non arrivare mai alla fine del corridoio. E se nei miei eventuali futuri racconti di questa vicenda avrei raccontato di come fossi partito a schiena dritta, con passo deciso e i capelli perfetti.. nella realtà ero uno stronzo sudato e spettinato che si mordeva il labbro e non sapeva cosa cazzo fare. Iniziai a camminare con passo incerto.. voltandomi ogni tanto per verificare che la biondina fosse ancora lì.
    Non fare scherzi tu... stai qua.. no qua accanto...
    Indicai con fermezza un punto alla mia sinistra, dove potevo vederla con la coda dell'occhio. E camminammo così fin quando non arrivammo vicini al punto d'ombra. Ci vollero pochi secondi prima che una mano pallida si accasciasse da quel cono buio, con il sangue che usciva ancora dal polso. Nient'altro che quello e un lamento dal buio. Una mano senza volto, ne corpo. Come se quel Molliccio sapesse che tanto bastava a terrorizzarmi, come se sapesse che non importava neanche scomodarsi di impegnarsi di più.
    Non.. non so cosa fare..
    Il mio cervello si era fermato, immobilizzato. Una nebbia fredda che mi lasciava inebetito. Indietreggiai di qualche passo, afferrando la ragazza per il braccio e portandola davanti a me come uno scudo umano.
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    Considera che noi giochiamo su forum da un numero vergognoso di anni e ce ne abbiamo messo di tempo per fare post più lunghi XD Anche perché il personaggio prende forma via via che si gioca quindi all'inizio è un po' una tela bianca e non c'è granchè da approfondire.
    Comunque la lunghezza è relativa a mio avviso: inutile voler allungare il brodo per fare un post lungo e poi a livello di contenuti e interazioni c'è poco o ci si ripete all'infinit ed è meglio scrivere bene il personaggio e fare attenzione alle interazioni con gli altri pg anche se in 20 righe
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    castità
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    Quando hai 5, 4 fratelli a cui fare i regali vi assicuro che i soldi finiscono in un lampo. La restrizione finanziaria imposta dai miei dopo il processo non era terminata. Anzi, mi avevano anche comunicato che essendo da pochi giorni finalmente maggiorenne anche per lo stato babbano, erano doppiamente legalmente esentati da ogni obbligo finanziario nei miei confronti. Sarei morto a Mielandia quindi, morto in un guscio di caramello, cristallizzato come Han Solo. Che stavo dicendo..?? Ah sì, che avevo finito i soldi. O meglio non li avevo finiti finiti ma avevo notato che la mia scopa stava iniziando a perdere dei ciuffetti e ero determinato a mettere da parte la somma necessaria al trapianto di capelli della mia Firebolt.
    Ma sapevo arrangiarmi eh, quindi avevo mandato a Vanya un biglietto scritto a mano sull'averle regalato un corso di cucina. E sapevo che non l'aveva apprezzato perché pochi giorni dopo, per il mio compleanno, mi aveva tirato un pugno sulla spalla sottolineando quanto non fossi divertente. Il fatto che non avessi allegato assolutamente alcune indicazione su questo fantomatico corso poi probabilmente l'aveva spinta a pensare che fosse uno scherzo. Ma non lo era: il fatto che non sapesse cucinare era inaccettabile. Inaccettabile.
    Mi presentai quindi a casa sua con un sacco della spesa, in una di quelle mattinate di gennaio fredde, grigie e asettiche, con un sorriso da schiaffi, durato quei pochi secondi prima che il suo cane di merda mi saltasse addosso tirandomi una capocciata e sbavandomi la spalla.
    A CUCCIA.. A CUCCIA RAZZA DI... GIU!!! Senti no.. no! Vedila come un corso di sopravvivenza ok? Vuoi fare la scapolona lesbica che spacca la legna nel bosco e sputa alle lattine di birra? Ecco devi saper cucinare.. sei un medico no? Devo illustrarti io i rischi della malnutrizione..? Serio?
    Ok, la stavo facendo più tragica del previsto evidentemente era solo che.. era troppo bello mangiare. E ripeto, non avendo più un cazzo di soldo che non fosse guadagnato col sudore della fronte e il sacrificio delle mie orecchie e dei miei coglioni sfranti dai bambini del sabato.. beh, non l'avrei speso mai in cibo pagato più del dovuto! Viva la mensa della scuola comunque.
    In ogni caso, il cibo che aveva lei in casa era tristissimo e sicuro faceva anche schifo. Posai tutte le borse sul tavolo della cucina, dispiegando la spesa dove capitava. Ovviamente alcune cose di base non le avevo prese, confidando che le avesse... dovevo solo... trovarle.
    ...con che coraggio! Carbonara in barattolo... Mac and Cheese.. ??
    Scossi la testa, in un misto di compassione e indignazione. E incredulità lo ammetto. Non avrei accettato obiezioni.
    Dai oggi pizza. Sì, lo so che la compri da PizzaHut.. ma questa pizza ti fa rimorchiare le Veela ok? PizzaHut può farlo? Io non l'ho visto nella loro pubblicità.. Dai, prendi la farina..
    Visto? Sto benissimo, un fiore. Ci faccio anche battute al riguardo.
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    Svestito
265 replies since 30/7/2012
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