I lezione di Incantesimi - III / IV / V anno.

Confundus - Insomnium - Dolcisonium

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  1. Elhaz
     
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    Karen ignorò completamente le proteste di Logan e lo spinse dietro una statua, al riparo da occhi e orecchie indiscrete. Non si fece sfuggire l’opportunità di rubargli un bacio: da quando avevano cominciato a seguire corsi diversi il tempo per stare insieme si era ridotto ai pasti in sala grande e all’arco che precedeva il coprifuoco, decisamente troppo poco per la Grifondoro, fino a pochi mesi prima abituata a rompergli le palle anche a lezione.
    -E tu non farti scoprire, no? Non fare il fifone, McCormac, sei o non sei un Grifondoro!-, lo punzecchiò, separandosi da lui subito dopo per avviarsi insieme verso l’aula di incantesimi.
    -Non appendiamo solo perché quest’anno hai i GUFO, sappilo…-, la piega che aveva preso il loro rapporto era difficile da definire, ma la cosa più strana era non sentire il bisogno di sforzarsi a farlo a tutti i costi: per la prima volta Karen stava prendendo gli eventi per come venivano, e stava scoprendo che viverli e basta senza partire prevenuta era piacevole. Ai loro amici non lo avevano ancora detto tanto in ogni caso presto o tardi ci sarebbero arrivati da soli: per il momento la rossa voleva cullarsi un altro po’ nella discrezione che le garantiva il silenzio.
    -Didi! Tranquilla, le tue vergogne sono al sicuro con me! … Marsilda.-, il calore con cui salutò la tassorosso scemò appena nel vedere la corvonero. Karen cercò di non guardare quest’ultima negli occhi ma di focalizzarsi nella parte inferiore del viso, avrebbe messo la mano sul fuoco che, se avesse ceduto alla tentazione, il suo sguardo da basilisco l’avrebbe uccisa all’istante. Cosa avesse da guardare così storto poteva solo immaginarlo: l’ultima volta che aveva fatto da pet sitter ai coniglietti si era allontanata un secondo per afferrare i fuggiaschi e uno dei cuccioli di thestral ne aveva approfittato per mordere il culo di quello più piccolo. Niente di grave a parte qualche pelo strappato, di fatto non gliene aveva neanche parlato… ma quella volpona era astuta. Doveva essersene accorta, e presto o tardi la bomba sarebbe esplosa. Non esisteva altra via di salvezza che la fuga!
    -Ai capelli?-, Karen lo guardò stranita, un po’ in imbarazzo. Non era abituata a ricevere complimenti, men che mano da lui. Aveva provato ad acconciarli come a sistemarsi per sembrare più carina, ma non avrebbe puntato nemmeno uno zellino che lui ci avrebbe fatto caso.
    -Ho impedito alle tue manacce e a quelle di Finnik di trasformarmi in uno spaventapasseri! Sì, sto sparlando soprattutto di te-, commentò a bassa voce, rivolta a Ralph che sedeva poco distante insieme ad Astrid. Karen rivolse un cenno del capo come saluto generale, in quell’estate avevano perso un po’ i rapporti… con la bionda al lago era andato pressocché uno schifo, mentre lui non lo sentiva dal volontariato in prigione, e neppure era stata una conversazione entusiasmante.
    Karen ammutolì quando il professore diede il via ufficiale alla lezione. Da quando avevano ripreso stava cercando di non essere un elemento di disturbo, la bocciatura era già stata sufficientemente mortificante senza doversi far notare come suo solito. Per di più il professore sembrava molto di stampo germanico, sotto un certo punto di vista sembrava suo padre quando pretendeva ordine e rispetto delle regole, blablabla, blablabla.
    -Perché dovremmo voler sapere le sue credenziali, che avrebbe da nascondere? … lo zio ce le cederebbe davvero?-, fu l’unica domanda che sussurrò a Logan, prima di entusiasmarsi per l’esercitazione che li aspettava: erano autorizzati a fare un casino della Morgana, quale folle si sarebbe tirato indietro?! Karen aveva appreso superficialmente quell’incantesimo, e Carter le aveva appena messo su un vassoio d’argento l’occasione per approfondirlo, usando come cavie i componenti della squadra avversaria. Da cecchino aveva già individuato il suo bersaglio, e mentre il professore continuava con la spiegazione approfittò per studiare il percorso.
    -Carter potrebbe appena essere diventato il mio prof. del cuore. Dopo lo zio Jack, si intende-, al piano del caposcuola annuì con solennità, ansiosa di cominciare. Alla domanda di Daisy invece rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo.
    … cosa cavolo è un CDC?!
    -Un cazzo di cane. Per dire che possiamo fare quel che ci pare…-, un dubbio comunque sorgeva spontaneo e di fatto Karen si scambiò un’occhiata dubbiosa con Daisy come per ricevere la conferma di aver sentito bene: perché cazzo Logan aveva scacato Marsilda nell’altro gruppo? Vero che la corvonero sarebbe stata più una zavorra che un’alleata, però insomma… gli anelli deboli della squadra andavano protetti e risaldati a fiamma ossidrica, tagliarla via era eccessivo perfino per lei! Oltretutto non era un comportamento da lui, da quando aveva cominciato ad escludere gli altri studenti?
    -Potrebbe essere stata mia la colpa. I figli di Sbirro gli hanno devastato la camera…- quelle bestie di satana stavano diventando ingestibili, la sua padrona si ostinava a non volerli dare in adozione e Karen si era fatta trascinare in un circolo vizioso da cui non riusciva ad uscire. Da un lato avrebbe voluto non prendersene più cura, dall’altro non se la sentiva di lasciare la Saponetta a gestirli da sola… quindi una sera si era ritrovata così stremata da smollarli tutti in dormitorio Grifondoro. Per la felicità sua e dei suoi compagni di camerata.
    -Non temere, ti difendo io! Seguimi-, rassicurò Daisy, il tempo di entrare nel tunnel di mobili e perderla di vista pressocché subito.
    -Incredibile, le avevo detto di starmi attaccata al culo… come diavolo è possibile perdersi in tre metri di stanza!-, la grifondoro confabulò tra sé e sé mentre si faceva strada tra i mobili, determinata a fare incursione in territorio nemico. E finalmente, lo individuò: Ralph era vicino alla sua principessa, la posizione favorevole la rendeva nascosta ai loro occhi. Non sembravano essersi accorti di lei: prese la mira, puntò al Grifondoro e…
    -Confundo-
    KAREEEEEEEN DOVE CAVOLO SEI? HO SCOPERTO DI ESSERE OLYMPIA! AIUTOOOOOO!!
    Karen sobbalzò per lo spavento, picchiando con la testa contro il culo della sedia. Non avrebbe saputo dire se l’incantesimo fosse andato a segno; mentre si massaggiava la testa imprecò tra sé e sé in gaelico, facendo dietro front per dirigersi alla fonte della voce di Daisy. Alla quale si aggiunse quella scazzata di Marsilda.
    -Didi! Che diavolo stai facendo, lei adesso è il nemico! Non si fraternizza con il nemico!-
    Quando fu fuori non le vide neanche: sentì solo l’adrenalina scemare e trasformarsi in tranquillità, che si trasformò in contemplazione non appena gli occhi da basilisco di Marsilda la perforarono da parte a parte.
    -Bimba dagli occhi pieni di malia ora sei tutta mia-, canzonò rivolgendole uno sguardo perso.
    -Sei tutta vestita di giglio! Mi piace la tua treccia bruna- Karen sollevò una mano verso di lei e cominciò a giocherellare con i suoi capelli, accarezzandoli come se fosse la pelliccia di Sbirro.


    Interagito con tutti, cercato di colpire Ralph con il confundo, subito quello di Marsilda <3
     
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18 replies since 1/10/2022, 19:35   500 views
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