I lezione di Incantesimi - III / IV / V anno.

Confundus - Insomnium - Dolcisonium

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  1. Rick.
     
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    -Mi hai tolto le parole di bocca, stavo per dire lo stesso della tua divisa.-, ribatté con un sorriso tirato. A proprie spese Rick aveva appreso in fretta quanto Tassorosso non era affatto una casata innocua; probabilmente il motivo per cui i fondatori avevano deciso di posizionarla sullo stesso piano dei Serpeverde, erano molti gli aspetti che accumunavano gli studenti delle due casate. Tra i quali l’abitudine di colpire alle spalle, alla quale la pittrice sembrava particolarmente affezionata.
    Come da previsioni, l’aula si trasformò in un surrogato di un campo di battaglia: Finnik della sua squadra scappò con una gallina in braccio, strappandogli una risata divertita; ancora più divertente fu veder andare su tutte le furie la sua ragazza, che lasciò a starnazzare da sola come un’oca senza degnare di considerazione; McCormac in quel quadretto demenziale non fu da meno, la dimostrazione plateale di cosa poteva succedere ad abbassare la guardia; in linea generale non ebbe da rammaricarsi per nessuno. Per certi versi trovò perfino gradevole quell’esercitazione, era riuscita a spezzare la monotonia di cui quel castello sembrava essere pervaso da quando avevano ripreso le lezioni. Soltanto per una cosa provò profondo biasimo: la scelta di aver permesso a una creatura a loro inferiore, un servo, di avere parte in quella lezione. Oltretutto una creatura che mostrava apertamente insolenza e ostilità nei confronti di uno di loro, che fosse un purosangue o un mezzosangue non aveva alcuna importanza: i maghi sarebbero stati sempre a loro superiori e un simile comportamento in un contesto civilizzato non sarebbe rimasti impunito. Invece il docente non solo lo giustificò ma parve perfino incoraggiare tolleranza da parte loro. Erik lo trovava completamente inconcepibile.
    Il professore si avvicinò restituendogli l’oggetto incriminato, una piccola libertà che Erik si era preso contravvenendo alle sue indicazioni. Non gli restò comunque che mangiare la foglia e obbedire, così come non gli rimase che mostrare un’apparente assenza di ostilità quando fu richiamato per ben due volte.
    -No, Professore. Cercherò di non farmi trasportare di nuovo.-, commentò, senza aggiungere altro. Dopotutto Carter era un ex Grifondoro, scontato che avesse una predisposizione naturale a difendere gli studenti di quella casata.
    Carter pose fine all’esercitazione, tornando alla teoria, questa volta incantesimi che riguardavano soltanto quelli del suo anno e di McCormac. Erik sapeva dell’esistenza di incantesimi che influenzassero la mente anche durante il sonno, ma non erano stati oggetto di approfondimento a Durmstrang. Si mise in disparte per ripetere con precisione calcolata il movimento prima dell’uno, poi dell’altro incantesimo, e quando fu chiamato a provarlo su una delle ragazze lo sguardo cercò quello di Marsilda. Il tempo non aveva giocato a suo favore, quindi non era riuscito ad attirarla dalla sua parte; tuttavia, l’esitazione con cui la ragazza lo aveva scrutato gli aveva dato di che sperare per il futuro. Trovare il suo punto debole era stato fin troppo facile: difficile non sarebbe stato convincerla che lui fosse l’unico legame onesto sul quale avrebbe potuto contare, ma fare in modo che lo restasse sul lungo termine. Alla sua compagna di esercitazione invece rivolse un sorriso tutt’altro che rassicurante.
    -Non si discosta poi molto da ciò che hai già sperimentato. Puoi sempre tirarti indietro-, attese la decisione della tassorosso, e infine quando fu profondamente addormentata si concesse qualche secondo di raccoglimento per concentrarsi. La bacchetta guizzò a mezz’aria descrivendo una nuvoletta, poi Erik pronunciò l’incantesimo con fermezza.
    -Insomnium-, il ragazzo si chinò verso di lei, stando ben accorto a non sfiorarla. L’influenza che quella ragazza esercitava sugli altri era anomala e non voleva farsi condizionare nell’esito dell’incantesimo, inoltre la repulsione che provava per lei come persona lo spingeva a tenersi a distanza.
    -Sei come i tuoi quadri: bella, ma senz’anima.-, nella mente del ragazzo si materializzò il portone aperto di ampio palazzo sfarzoso: la pittrice sarebbe stata accolta con garbo in virtù della sua bellezza e condotta al piano superiore, verso un’ampia sala circolare. La stanza era preceduta dal manifesto che annunciava il vernissage della sua prima mostra personale, ma non appena avesse messo piede all’interno si sarebbe accorta di una serie di anomalie: il brusio degli invitati era appena udibile sotto le note di violino, ma camminando tra loro la pittrice li avrebbe sentiti lasciarsi andare in commenti tutt’altro che lusinghieri sui retroscena che le avevano permesso di esporre. Lavin avrebbe capito non appena la folla si fosse diramata, permettendole di vedere i suoi quadri allestiti alle pareti.
    Tele bianche, altre vuote, provviste del solo telaio di legno, erano incorniciate in listelli barocchi. Se si fosse avvicinata le etichette esplicative accanto a ciascuna tela avrebbero riportato come titolo una critica al suo lavoro e a sé stessa. Vuote come la sua artista. La sala si sarebbe svuotata in fretta, concludendo l’inaugurazione prima del previsto.
    -Dolcisonium-, Erik dovette riflettere un po’ prima di decidere il contenuto del sogno successivo. Dovette ammette a sé stesso di ritrovarsi in difficoltà: non solo perché mancava la volontà di agevolare quella ragazza in un risveglio meno traumatico, abituato a considerare gli incubi come la normale amministrazione faticò a trovare un risvolto adatto all’esercitazione.
    -Trovi però una persona capace di apprezzarti.-, ad aspettarla fuori dal portone avrebbe trovato una persona, ma la pittrice non avrebbe avuto tempo per riconoscerla: il sogno non durò abbastanza da permetterle di scacciare la negatività accumulata durante l’incubo. Per certi incantesimi probabilmente era richiesta una predisposizione adeguata.

    -Citati Logan, Ralph, Marsilda e l'elfo
    -Interagito con il professore e Astrid


    Edited by Rick. - 13/10/2022, 16:06
     
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