Sweet day

privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    37

    Status
    Anonymous

    Io non ho mai baciato una ragazza, non so proprio che gusto abbia il bacio, o meglio lo so, perché qualche anno fa ho perso una sfida e mi sono ritrovato faccia a faccia con una bambola. Sono stato quasi costretto da dei bulletti a baciare una plasticosa bambola e il sapore era davvero insipido. Cioè non saprei manco descriverlo perché non sapeva di niente, era una bambola.
    Ora se ci ripenso mi viene da ridere, ma quel giorno sono diventato lo zerbino della scuola, ho messo su una grossa e grassa figuraccia. Ho avuto coraggio a resistere e poi a uscirne fuori, dato che a ogni lezioni tutti ridevano di me.
    Ma questo ormai è un capitolo passato della mia vita, chiuso da un po'.
    Oggi è una bella giornata qui a Londra c'è il sole e il mi mette molta allegria. Ultimamente sono diventato meteoropatico, sarà che mi appresto ad avvicinarmi agli adulti. A volte mi sembra di vivere come in un bolla, in un incubo, ma poi mi sveglio ed e tutto sotto controllo.
    Ora che ho un pomeriggio libero da ogni impegno scolastico, dove ho marinato qualche lezione, ho deciso di passare qualche ora di spensieratezza. E l'unico posto che mi fa sentire molto appagato é Mielandia. Alzi la mano chi non si sente a suo agio in un posto come questo dove mi lecco pure quei pochi baffi che mi stanno spuntando.
    Comunque non sarò solo in questo pomeriggio, mi vedete con lo sguardo tra la folla, che cerco di allungare il collo come una giraffa, per individuare la mia compagna di casata, Annie, che con la sua allegria travolge ogni cosa. Devo affermare che malgrado il mio essere goffo verso il sesso opposto, con lei riesco ad essere quasi a mio agio. Certo va sempre sottolineato il quasi.
    E mentre mi faccio tutte queste piramidi mentali, eccola che spunta lungo il sentiero.
    "Ehi" - dico mentre sventolo il braccio in aria per farmi vedere.
    Come la maggior parte delle donne é un poco in ritardo, ma non glielo faccio pesare, quasi non me n'ero accorto.
    Ho trascorso tutto il tempo a ripercorrere le mia disavventure.
    "Come stai?" - é da qualche giorno che non la vedo.
    "Entriamo?" Sono impaziente, lo ammetto.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Grifondoro
    Posts
    191

    Status
    Anonymous
    Nello scegliere come vestirmi per i weekend in cui potevamo uscire dal castello, avevo bisogno di applicare un po' di fantasia.
    Indossavamo divise tutte uguali per la maggior parte della settimana e io ero decisamente troppo estrosa, per non sfogare la mia eccentricità in qualche modo; così, di solito, mi sfogavo sui capelli, pettinandoli e colorandoli con piccoli incantesimi di trasfigurazione nei modi più disparati.
    Oggi, però, finalmente potevamo goderci il vento primaverile di Hogsmeade, così optai per un paio di pantaloncini a bermuda larghi, un tessuto blu con un motivo a scacchi bianchi ricamato sopra, una giacca della stessa fantasia sopra un candido dolcevita a collo alto e, sui capelli stavolta al naturale che avevo lasciato ricadere morbidamente sulle spalle, un basco sportivo dalle tinte scure.
    Una giravolta davanti allo specchio a parete nella camerata delle figlie di Godric del quinto anno e via, potevo filare verso il villaggio magico più prossimo al castello senza preoccuparmi particolarmente dell'orario... Non ero mai stata una fanatica della puntualità, nessuno mi aveva educata ad esserlo e non avevo mai posto l'attenzione sul fatto che farmi aspettare potesse essere un comportamento poco garbato. Al contrario, io ero Sunshine, l'attesa faceva parte dello show... E per quanto volessi distaccarmi dal personaggio della piccola diva musicale che ero diventata nel mondo magico negli ultimi anni, faticavo ad abbandonare le brutte abitudini che rinforzavano la mia pigrizia ed i miei piccoli, innocenti vizi.
    Speravo solo che Noah non si fosse arrabbiato al punto da entrare da Mielandia da solo e avermi piantato in asso.
    Non che non me lo sarei meritato, ma insomma, ci sarei rimasta piuttosto male... Il fatto che il mio stile di vita non mi avesse mai permesso di avere delle amicizie stabili non significava che non volessi comunque provarci, avevo solo bisogno di imparare a farlo.
    Così, le sneakers che calzavo calpestarono gli ultimi metri del sentiero in discesa e fecero il loro ingresso a Hogsmeade, confondendosi in mezzo ad altre centinaia di scarpe di streghe e maghi di tutte le età che affollavano il villaggio per il weekend.
    Allungai la testa e lo scorsi, distendendo all'istante le labbra in un sorriso gioviale.
    Noah era un bravo ragazzo, il classico amico della porta accanto, giocava a Quidditch divinamente e aveva sempre un sorriso da regalare a tutti. Era un piacere trascorrere il tempo in sua compagnia, soprattutto da quando avevamo scoperto la nostra passione in comune per le schifezze dolci.
    Oramai, farne scorpacciata da Mielandia per consolarci dei miei votacci e delle sue sventure davanti al camino della nostra sala comune era diventata una sorta di tradizione.
    Ciao! lo salutai quando finalmente riuscii a raggiungerlo. Avevamo detto tre e mezzo, giusto? gli rivolsi un sorriso furbetto, prendendolo sottobraccio. Avrei potuto scusarmi per il ritardo, domandargli se era da tanto che mi stava aspettando, ma era molto più autoironico giocare con un mio difetto che so che comunque, con tutta la buona volontà, non avrei mai perso. A cosa serviva mostrarsi contriti per qualcosa di me che non potevo cambiare?
    Vediamo... arricciai il naso ripensando all'andamento degli ultimi giorni. Martedì una Mandragola nelle serre mi ha morso il dito mentre tentavo di travasarla, l'altro ieri ho aperto una Cioccorana sui compiti di Pozioni e quella è saltata sulla boccetta d'inchiostro rovesciando tutto e... Sì! Ieri mattina a colazione al tavolo dei Corvonero parlavano di organizzare una festa nella Stanza delle Necessità. Tu ci verresti?
    Nel frattempo, insieme varcammo l'ingresso di Mielandia, dove il profumo del cioccolato, di vaniglia e caramello ci inondò all'istante, assieme alla musica d carillon e le voci di altri studenti come noi che si trovavano all'interno.
    Comunque non te l'ho chiesto, tu come stai? News della settimana?
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    37

    Status
    Anonymous

    Sono quasi stranito, mi sento strano quasi al limite dell'indecenza. Non lo so mi trema la terra sotto i piedi, sono al settimo cielo. Sono contento perché fra poco il mio palato degusterà decine e decine di caramelle deliziose.
    "In un'altra vita, forse". Il tempo a volte era beffardo e io l'ho sperimentato sulla mia pelle. Non fa cio una piega mentre Annie mi trascina nel negozio. Appena vedo colori ovunque i miei occhi brillano, qui é davvero il paradiso terrestre. Non ci vengo spesso, perché ogni volta che ci metto piedi, sto per una settimana con il mal di stomaco, non so controllarmi.
    "Una festa? Non vorrei ritrovarmi ad essere l'unico sfigato a cui non partecipa a una festa, quindi ci sto. Ma aspetta... che tipo di festa?" É sempre meglio puntualizzare, sia mai che mi ritrovi mezzo nudo in qualche vasca da bagno o tipo con la testa nel water a fare da spazzolino con i miei lunghi capelli. Ecco però già che é Corvonero un po' mi rincuora.
    "Hai avuto delle giornate parecchio interessanti, di sicuro non ti sari annoiata" - dico mentre accenno un sorriso a trentadue denti.
    Io invece ho dato da mangiare a un minuscolo animaletto del mio compagno di stanza. Da quando Coco é stato adottato dal mio compagno di stanza non ho mai smesso di dargli del cibo.
    Sto bene e la news si chiama Coco ed è un bellissimo pesce rosso. Ma ora non mi sembra la giusta occasione di mettermi a fare lo scienziato, meglio concentrami sulla caramelle.
    Con la mano vado a recuperarne un paio. Sono delle jelly slugs a dei gusti orrendi.
    "Quale colore ti ispira di più? - dico mentre porto il palmo della mano verso Annie per lasciarla decidere. Non lo so ma a me ispira molto quella colore verde lime. Saprà di qualcosa tipo rigurgito, il colore mi fa pensare a quello.
    "Possiamo fare una gare a chi riesce a mangiarne di più senza rigettare e chi perderà dovrà pagare un pegno" - propongo.
    "Allora ci stai?" Sono qui con la mano testa che attendo che la mia idea venga assecondata.

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Grifondoro
    Posts
    191

    Status
    Anonymous
    La domanda di Noah mi fece scoppiare a ridere, innanzi tutto perché io per prima l'avevo posta a Cordelia, domandandole con molta ironia se fosse una festa nel vero senso del termine o uno strano circolo di lettura in cui sfidarsi a scacchi e a risolvere cruciverba.
    Che c'è, bravo ragazzo? Hai paura a lasciarti un po' andare? lo presi bonariamente in giro, stordita dal profumo del caramello e delle altre prelibatezze zuccherate che ci assalivano vista e olfatto con la loro malia tentatrice.
    Di sicuro, visto che i professori non ne sapranno niente, è una festa con un retrogusto un po' proibito, altrimenti dove sta il divertimento? gli feci l'occhiolino, facendo sparire oltre le labbra una pralina di cioccolato a forma di sfera ripiena di burrobirra dolce.
    Diedi un morso e dovetti trattenere una risata a labbra strette, per non far uscire tutto quel liquido sublime a sbrodolarmi il mento.
    Comunque è una festa come puoi immaginare: musica, cibo, alcool introdotto clandestinamente, immagino qualche divanetto per chi vuole pomiciare... Allora, che ne dici? Ci stai a venire?
    Continuavo a riempire il mio sacchetto con ogni leccornia possibile, ascoltando interessata le novità che Noah aveva da raccontarmi. Un pesce rosso, davvero? Esisteva un animale più noioso di quello?
    Quando ero piccola ho avuto un pesce rosso rievocai uno dei miei ricordi d'infanzia più deprimenti. A parte starsene lì dentro e girare in tondo non faceva assolutamente niente, così anch'io gli davo sempre da mangiare e alla fine devo averlo ucciso.
    Mi strinsi nelle spalle con un sorrisetto colpevole.
    Perciò non dargliene troppo! Perché ha preso proprio un pesce rosso e non un gufo o un gatto come tutti? gli domandai, sinceramente incuriosita da quella scelta, prima che se ne uscisse con la proposta di mangiare gelatine fino a vedere chi di noi due avrebbe vomitato prima.
    Ma che schifo, Noah, no! Non voglio vomitare né vederlo fare a te! Se vuoi il pegno lo pago subito, dimmi cosa devo fare e lo farò! scoppiai in una risata, ma misi comunque quattro gelatine nel mio sacchetto.
     
    Top
    .
3 replies since 3/4/2023, 20:24   86 views
  Share  
.
Top