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The Tourist
scoperta per caso su instagram (grazie algoritmo e post su Jamie Dornan!) e che è stata inserita su Paramount solo qualche settimana fa (al momento solo la prima stagione - è stata rinnovata per una seconda) permettendomi così di sfruttare, finalmente, l'abbonamento!
Sono solamente alla seconda puntata (la mini serie ne ha 6 di puntate) quindi non mi posso al momento sbilanciare sul giudizio ma vi faccio un breve recap
Australia, un uomo che si risveglia in ospedale dopo essere stato vittima di un brutto incidente stradale, senza alcun ricordo compresi il suo nome e la sua identità. Ha solamente un biglietto in tasca con scritto un appuntamento, né portafogli, né telefono, nel bel mezzo del deserto australiano. Gli fa visita Helen Chambers, agente del traffico in prova col pallino di diventare detective, e da quel momento cominceranno così a cercare la verità sull'identità dell'uomo, incrociando le proprie strade più di una volta e facendo emergere una serie di connessioni inaspettate nell'entroterra australiano.
Vi tengo aggiornati
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I Leoni di Sicilia
Trama (wikipedia): Nell’Ottocento i fratelli Paolo e Ignazio Florio lasciano la miseria di Bagnara Calabra per cercare fortuna a Palermo, dove aprono un’aromateria e in poco tempo diventano ricchi. Ma sarà il figlio di Paolo, Vincenzo, a trasformare Casa Florio in un vero impero commerciale con spezie, tonno, zolfo e navi, negli anni dell’Unità d'Italia. Alimentata da un bruciante desiderio di riscatto, l'ambizione di Vincenzo è di essere trattato da pari dai veri potenti di Palermo: i nobili. Per questo cerca per sé una moglie titolata, ma s’innamora follemente di una borghese, Giulia Portalupi, che lo distoglie dalle sue ossessioni. Queste ricadranno come una maledizione sull’unico figlio maschio, Ignazio, cui spetterà il compito di tenere alto il nome dei Florio.
Wiki: Tratta dall'omonimo romanzo di Stefania Auci che narra le vicende dei Florio, famiglia di armatori e imprenditori di origini calabresi che nella Sicilia dell'Ottocento divenne una delle più ricche e influenti dell'intera Italia.
Tratto quindi da una storia vera; penso sia una delle migliori serie italiane viste negli ultimi tempi. Cast ottimo, costumi ben fatti e la storia pure. Sono otto episodi e spero tanto in una seconda stagione (visto che i libri sono due), me la sono vista in due giorni.
La consiglio vivamente (e ora mi leggo pure i libri). -
.The Bear
Carmy Berzatto è un giovane chef che, dopo aver lavorato per alcuni anni in un lussuoso ristorante americano, fa ritorno nella sua Chicago, poiché ha ereditato la gestione di The Original Beef of Chicagoland, un'angusta paninoteca di periferia appartenuta al fratello Michael morto
Allora… questa serie mi piace ma mi mette un ansia assurda. La guardo e mi sembra di essere a lavoro nel mese di agosto. Caotica, a tratti anche un pochino noiosa, simpatica e abbastanza scorrevole. Ho quasi finito la seconda stagione e dovrò aspettare la terza… un premio per Jeremy Allen White (Carmy) che riesce a farmi venire l’angoscia da chef
giuro l’ho finita due giorni fa e non so se mi piaccia o meno. Odio quando si parlano sopra tra di loro, quindi odio metà del minutaggio della serie 😂. -
.CITAZIONEgiuro l’ho finita due giorni fa e non so se mi piaccia o meno. Odio quando si parlano sopra tra di loro, quindi odio metà del minutaggio della serie 😂
siamo in due, non ho ancora capito se poi alla fine mi è piaciuta o no. so solo che ho fame. -
.CITAZIONEI Leoni di Sicilia
Trama (wikipedia): Nell’Ottocento i fratelli Paolo e Ignazio Florio lasciano la miseria di Bagnara Calabra per cercare fortuna a Palermo, dove aprono un’aromateria e in poco tempo diventano ricchi. Ma sarà il figlio di Paolo, Vincenzo, a trasformare Casa Florio in un vero impero commerciale con spezie, tonno, zolfo e navi, negli anni dell’Unità d'Italia. Alimentata da un bruciante desiderio di riscatto, l'ambizione di Vincenzo è di essere trattato da pari dai veri potenti di Palermo: i nobili. Per questo cerca per sé una moglie titolata, ma s’innamora follemente di una borghese, Giulia Portalupi, che lo distoglie dalle sue ossessioni. Queste ricadranno come una maledizione sull’unico figlio maschio, Ignazio, cui spetterà il compito di tenere alto il nome dei Florio.
Wiki: Tratta dall'omonimo romanzo di Stefania Auci che narra le vicende dei Florio, famiglia di armatori e imprenditori di origini calabresi che nella Sicilia dell'Ottocento divenne una delle più ricche e influenti dell'intera Italia.
Tratto quindi da una storia vera; penso sia una delle migliori serie italiane viste negli ultimi tempi. Cast ottimo, costumi ben fatti e la storia pure. Sono otto episodi e spero tanto in una seconda stagione (visto che i libri sono due), me la sono vista in due giorni.
La consiglio vivamente (e ora mi leggo pure i libri)
Anche io finita in due sere, mi è piaciuta molto! Ho dovuto mettere i sottotitoli nei primi episodi ma perché non mi fidavo del mio orecchio per il siciliano. Però vabbè oggettivamente si capisce anche senza. -
.I Leoni di Sicilia
Trama (wikipedia): Nell’Ottocento i fratelli Paolo e Ignazio Florio lasciano la miseria di Bagnara Calabra per cercare fortuna a Palermo, dove aprono un’aromateria e in poco tempo diventano ricchi. Ma sarà il figlio di Paolo, Vincenzo, a trasformare Casa Florio in un vero impero commerciale con spezie, tonno, zolfo e navi, negli anni dell’Unità d'Italia. Alimentata da un bruciante desiderio di riscatto, l'ambizione di Vincenzo è di essere trattato da pari dai veri potenti di Palermo: i nobili. Per questo cerca per sé una moglie titolata, ma s’innamora follemente di una borghese, Giulia Portalupi, che lo distoglie dalle sue ossessioni. Queste ricadranno come una maledizione sull’unico figlio maschio, Ignazio, cui spetterà il compito di tenere alto il nome dei Florio.
Wiki: Tratta dall'omonimo romanzo di Stefania Auci che narra le vicende dei Florio, famiglia di armatori e imprenditori di origini calabresi che nella Sicilia dell'Ottocento divenne una delle più ricche e influenti dell'intera Italia.
Tratto quindi da una storia vera; penso sia una delle migliori serie italiane viste negli ultimi tempi. Cast ottimo, costumi ben fatti e la storia pure. Sono otto episodi e spero tanto in una seconda stagione (visto che i libri sono due), me la sono vista in due giorni.
La consiglio vivamente (e ora mi leggo pure i libri)
Finito ieri! Mi è piaciuto molto. I personaggi che ho preferito sono stati Ignazio (lo zio di Vicenzo) e Vincenzo. Mi ha colpito soprattutto il modo in cui viene perseguitato dall'etichetta delle sue origini e dalla rabbia per non sentirsi accettato.. -
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Mare fuori.
Ho recuperato la terza stagione e la metà degli episodi della quarta (quelli che hanno rilasciato fin ora).
Premetto che io amo le serie realistiche, ed è il motivo per cui questa, con l'avanzare delle stagioni, ha smesso di piacermi. La prima stagione era carina, la seconda pur con qualche strafalcione (e qualche scivolone pesante sul piano del realismo...) si lascia guardare volentieri. Dalla terza in poi è da bruciare. Al di là della noia mortale (ho faticato veramente tanto ad arrivare alla fine mantenendo alta la concentrazione) i nuovi personaggi introdotti sono a dir poco ridicoli sia nei modi di fare che di parlare (sì, mi riferisco in particolare alla vrenzola Ricci ), oltre che banalmente prevedibili nelle azioni (ho intuito la romance dalla prima inquadratura. Due palle enormi.). Probabilmente la regia ritiene che sia lo spettatore sia gli altri personaggi all'interno del carcere soffrano di alzheimer precoce, visto che questi baby criminali si sentono in dovere di ribattere a ogni cambio di inquadratura con chi gli altri stiano parlando (e io qui mi domando se prima di scritturare le battute abbiano mai pensato di farsi un giro per i quartieri, perché anche chi è esterno all'ambiente camorrista un'idea quanto meno vaga di come agiscono e si rapportano agli altri ce l'hanno, sicuramente più realistica di come vengono dipinti in questa serie, dove sembrano quasi una caricatura della malavita). Non che gli adulti siano tanto meglio, si possono riassumere in un'unica immagine: abbracci. Non penso di aver mai visto così tante scene di gente che si abbraccia con così tanta disinvoltura in un carcere. Se queste scene si limitassero ai detenuti potrei anche capirlo visto che condividendo lo stesso spazio e le stesse disgrazie per tanto tempo si sviluppa una certa solidarietà, ma la cosa "grave" e totalmente folle oltre che antieducativa è che una confidenza così pericolosa venga data per prima dagli adulti (provate a farlo al carcere di Nisida a cui è ispirato l'ipm e poi fatemi sapere se ne uscite con tutte le articolazioni e il portafogli al proprio posto la mia collega lo ha descritto come il Vietnam. Le guardie penitenziarie spesso sono presenti perfino in aula per impedire eventuali aggressioni al docente.). Gli educatori non fanno altro che abbracciarli ribadendo che siano solo "ragazzini", poco importa se hanno appena confidato di aver ammazzato qualcuno: l'abbraccio è in agguato. Sei "giovane", hai "tutta la vita davanti", quindi ti basterà dichiararti colpevole e tutto ti sarà perdonato. Beati loro che la vivono con tanta serenità, io avrei paura di vedermi piantare un coltello nella schiena al primo scoppio di rabbia. 
Il comandante, poi, con i suoi modi di fare è la ciliegina sulla torta. Ad ogni accusaSPOILER (clicca per visualizzare)Tra le quali quella più ovvia e innegabile che lo ha visto gestire palesemente di merda l'ipm con l'ex direttrice, visto che il carcere conta una rivolta finita con la morte di un ragazzo e una duplice fuga
Risolverà il confronto con un maturo "mi hai rotto il cazzo", "mi sono scassato il cazzo". Beh, il cazzo me lo sono rotta pure io, quindi penso che mi risparmierò di perdere ancora tempo vedendo gli episodi che mancano.. -
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From -In corso-
Un numero crescente di persone provenienti da ogni parte degli Stati Uniti e da periodi diversi rimane intrappolata in una città semiabbandonata e isolata dal resto del mondo. Gli abitanti cercano di trovare una via d'uscita mentre sono costretti a vivere in condizioni precarie affrontando casi improvvisi di allucinazioni e psicosi e provando a mantenere un apparente senso di normalità. La sopravvivenza è minacciata dai pericoli della foresta circostante dalla quale emergono personaggi spietati che torturano e uccidono le persone a caso dopo il tramonto.
Sono arrivata a metà della seconda stagione di questo horror fantascientifico e devo dire che è ben fatto. E' un po' incasinata, va seguita ma rispetto a tante altre ha un suo fascino. Vi aggiornerò. -
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Shogun Ha tanti sottotitoli perché è recitata prevalentemente in giapponese, essendo ambientata nel Giappone del 1600.
la trama non l’ho chiarissima ma spero lo diventi andando avanti con gli episodi. Per adesso ne ho visti solo due ma sembra ben impostata. -
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Costumi terribili e parrucche da far venire i brividi. La serie in sé non è brutta anzi, piacevole e scorrevole ma delle volte non sono riuscita a prenderla sul serio.. -
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Il problema dei tre corpi È tratto da dei libri e fa riferimento a un problema matematico irrisolto. Come genere direi che siamo nella fantascienza. L’ho guardato con trasporto ma ancora non l’ho finito, son curiosa di vedere dove va a parare il tutto e come verrà risolta la faccenda.
shogun mi sta piacendo ma continuo ad avere difficoltà a capire bene la politica e cosa succede ma potrebbe essere anche perché non collego i nomi ai personaggi. -
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Non so se vale ma Lol chi ride è fuori, ogni tanto ci sta ridere e devo dire che questa stagione mi ha divertito molto più delle altre. .
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