Recupero prima lezione di pozioni

Ormai era stanca di recuperare lezioni perché era stata male. Sembrava che la sua salute non fosse delle migliori ultimamente, forse dovuto al cambio di paese? Era abituata all'America, magari il suo corpo non sopportava la fredda e umida Inghilterra? No, non aveva senso... Fatto sta che era sempre malaticcia e da un lato apprezzava perché questo voleva dire passare più tempo con il suo amore indiscusso in infermeria, d'altra parte però... Lezioni quando si avrebbe avuto il giorno libero. Blah!
Per fortuna la lezione di oggi era con solo altre due persone e tutti della sua casata. Avevano deciso di andare tutti insieme, tanto il tragitto era quello, non è che potevano perdersi in chissà quale altro della scuola, così c'era anche la possibilità di organizzarsi e decidere cosa fare con la loro “prof”. Insomma, non potevano ribellarsi con i prof veri, con i loro compagni almeno? Mica potevano togliere loro punti... O no?
“Sentite, facciamo uno scherzetto a Feyre? Solo un pochino, all'inizio, giusto per ridere un po'.. Poi possiamo tornare a fare i seri e bravi, lo giuro, ma almeno all'inizio... Ci state?”
Non era sempre così disposta a fare scherzi e burle, ma si sentiva un po' giù di tono e aveva bisogno di qualcosa di buffo per sfogare la tensione. Alla fine non le avrebbero fatto del male, solo fatta ridere un po'... si sperava.
“Io rispondo solo in spagnolo, tu Justin puoi parlare anche più incapibile del solito e tu Alex... Conosci qualche altra lingua? Oppure puoi far finta di parlare il farfallese! O qualcos'altro di buffo insomma”
Era un ottimo piano, dovevano solo spalleggiarla i suoi colleghi di casata. Ci sarebbero stati o avrebbero fatto i guastafeste?
Nemmeno tempo di sedersi sui banchi che la prof improvvisata aveva già iniziato a sparare domande a raffica. Si vedeva che era nervosa, preoccupata per come sarebbe andata la lezione. Alla fine lo capiva, era la prima volta che le davano una tale responsabilità e un po' si sentiva in colpa per farle quello scherzetto... No, era a fin di bene, giusto un pochino e poi sarebbero stati studenti modello, parola di scout!
“Para hacer una pocione requiere la mezcla correcta y la agitación de ingredientes al momento y temperatura correctos. Las pociones deben ser correctamente preparadas, porque si se hace mal o se las prepara en un caldero sucio, pueden convertirse en venenos”
Un sorriso angelico le si stampò sulla faccia, come per dire che non stava facendo niente di male, che aveva risposto perfettamente alla sua domanda come aveva chiesto... Sperava davvero che gli altri due le dessero corda altrimenti sembrava la cretina che faceva le cose da sola e nessuno rideva.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Alex e Justin datemi man forte e nessuno si farà male u_u altrimenti pagherete le conseguenze
Ovviamente interagito con tutti

Per fortuna c'era Justin a rendere le sue giornate migliori! Era così fiera del piccolo tasso – ogni tanto si dimenticava che aveva solo un anno meno di lei, sembrava sempre così cucciolo – che le aveva dato man forte anche se andava contro i suoi interessi, vista la cotta che aveva per la Corvonero. Alex invece... Era proprio un traditore! Cosa gli costava fare anche lui un po' il buffo per qualche secondo? Mannaggia a lui, non lo avrebbe più tirato in mezzo ai suoi piani, questo era certo.
Eppure il suo piano si era ritorto contro di loro. A quanto pare la Starfoll portava alto il nome della sua casata parlando una marea di lingue diverte. Era bello sentire qualcun altro usare la sua lingua natia, era da tanto tempo che non parlava con qualcuno in quella lingua così famigliare e musicale, però non era quello il momento di trovare l'unica altra persona al castello che sapesse lo spagnolo mannaggia!
“Vale, tu ganas” alzò le mani, in segno di resa, guardando di sottecchi Justin per vedere come avrebbe reagito alla sconfitta. Sicuramente avrebbe avuto gli occhi a cuoricino il traditore!
La pozione non sembrava nemmeno così tanto complessa, era una delle materie preferite di Teresa e aveva un certo talento, se voleva tirarsela un po'. L'incognita era il suo compagno di laboratorio...
“Justin, ti prego, dimmi che te la cavi bene con le pozioni! Voglio un bel voto e far vedere a quella meg... Mega fantastica corva che siamo i più bravi in questo! Sicuramente sarebbe fiera di noi e potrebbe anche darci un premio”
Era meschino usare la debolezza del ragazzo contro di lui? Voleva solo fare un buon lavoro e sbatterglielo in faccia a quella poliglotta... Se l'era presa? Nooo, cosa ve lo faceva pensare? Teresa era un pelo, giusto un pelino, competitiva e quando qualcuno la sorpassava le veniva un fuoco dentro che la spingeva a dare ancora di più e girare la frittata. Non c'era niente di male in un po' di competitività giusto? Non ce l'aveva con Feyre, anzi, le stava simpatica, si sarebbe comportata così con chiunque, era nella sua natura.
“Che dici, prepariamo prima tutti gli ingredienti così poi possiamo essere sicuri di avere tutto pronto quando è ora di metterlo nel calderone? Il tempismo è fondamentale, non possiamo sgarrare nemmeno di un secondo!”
Rigirò tra le mani gli ingredienti, controllando la loro freschezza e se le condizioni erano ottimali. Era un po' certosino come lavoro, ma se si voleva la perfezione la materia prima doveva essere impeccabile.
“Ok, mettiamo in acqua le foglie e mentre teniamo d'occhio il bollore tu polverizzi le ali di coleottero e pesti i semi di fuoco, mi raccomando tienili separati, non devono mischiarsi o contaminarsi tra loro e io trituro le scaglie. Che dici, ti va bene?”
Sapeva di essere un po' so-tutto-io quando faceva così, prendere il controllo era così facile quando c'erano degli step chiari e delineati da seguire... Però non voleva nemmeno che Justin si sentisse messo da parte, quindi cercava di dargli il più lavoro possibile, per rendere equa la cosa.
Pesò con attenzione nella bilancia 20 grammi di foglie, aggiungendole poi insieme all'acqua di fonte nel calderone, regolando il fuoco per essere appena un fuocherello leggero, il più basso possibile che non fosse a rischio di spegnersi.
“Allora compare? Pronto a mettere in mostra quei muscoli e tritare super fini quegli ingredienti?” gli diede una spallata giocosa e facendogli l'occhiolino, recuperando intanto le scaglie di ramora e il coltello che le sarebbe servito per fare pezzettini minuscoli. Triturare era un lavoro estenuante, continuare a passare il coltello ancora e ancora fino a che tutto non fosse uniforme era una grandissima noia, ma serviva anche più precisione che non schiacciare con un mortaio, quindi si era presa quel lavoro ingrato lasciando il divertimento all'altro ragazzo.

Un po' le dispiaceva per Justin, in effetti non aveva tutti i torti, aveva preso il comando come una qualsiasi Corvonero saputella e l'aveva trattato come un inetto, quando in realtà non sapeva davvero le sue capacità con le pozioni. Magari era anche più bravo di lei, non lo poteva sapere, si era solo lasciata prendere dalla foga di quella rivalità immaginaria con Feyre e si era dimenticata che in realtà era un lavoro di coppia, che non era lei contro la prof, ma loro versus la pozione.
“Hai ragione Justin, scusami tanto... Mi sono fatta un po' prendere la mano, prometto che non capiterà più!” o almeno, ci avrebbe provato a non farlo ricapitare, purtroppo a volte non si accorgeva di quando il suo egocentrismo prendesse il sopravvento sul buon senso. Era una tassorosso, vero, si rispecchiava molto nelle caratteristiche di quella casa, ma non erano tutti uguali, in tutti loro c'erano cose di altre casate e lei aveva una spiccata voglia di primeggiare, un po' da Serpeverde se volevamo affibbiare una casata a tutto. Però il suo animo buono e la sua natura portata al perdono la rendevano una perfetta candidata per la casa giallo-nero.
“... no, adesso devi spiegarmi che diavolo ti sei immaginato di sconcio che faccia quel movimento!”
C'era da dire che Teresa era particolarmente ingenua riguardo l'argomento sesso. Non aveva nemmeno mai baciato nessuno, quindi le cose “sconce” per lei erano quasi infantili nella mente di qualunque altro alunno con ormoni rampanti. Il fatto che il suo compare, più piccolo di lei di un anno, fosse più afferrato sull'argomento di lei la lasciò un po' perplessa, facendole fare un movimento sbagliato con il coltello che quasi le affettò un dito. Ok no, doveva stare più attenta, non poteva finire di nuovo in infermeria... Si sentiva un po' in imbarazzo ad andarci dopo quello che era successo con Vanya, se doveva essere onesta.
“Certo compare, a me il mestolo!” scherzò, cercando di sembrare un po' meno spina nel fianco e un po' più compagna gioiosa. Doveva farsi decisamente perdonare dal povero Tasso che non aveva fatto niente di male per meritarsi la sua versione godzilla.
Mise con attenzione il mestolo nella pozione, cercando di non creare onde che potessero inficiare il risultato confondendo il verso del mescolamento e contò mentalmente cinque giri in senso orario, tirando poi fuori il mestolo altrettanto velocemente per non far credere alla pozione che avesse iniziato il sesto. A volte erano delle piccole stronzette con una mente tutta loro quelle pozioni...
“Sai si vede che sei abituato a maneggiare gli ingredienti, hai proprio una tecnica fantastica, sono invidiosa!” mormorò, guardando con ammirazione i semi di fuoco che stavano per aggiungere nel calderone, mentre tra le mani stava armeggiando con il timer, pronta a schiacciare nell'istante esatto che l'ingrediente avesse toccato il calderone, cosa resa più facile dalla voce di Justin che la guidò anche vocalmente a trovare il momento esatto da cui far partire gli otto minuti. Adesso dovevano aspettare, era quella la parte più noiosa delle pozioni...
O forse no visto che la sostituta professoressa aveva deciso di far venire un attacco isterico alla povera Tassorosso, girando il dito nella piaga in uno dei suoi punti più deboli... l'insicurezza.
“Pluffanculo io la uccido prima della fine della lezione” borbottò tra se e se, guardando disperatamente il barattolo che aveva appena maneggiato la professoressa e prendendolo a sua volta in mano, incapace di non farsi prendere dall'ansia.
“Ho controllato tutto no Justin? Hai visto anche tu che gli ingredienti erano giusti... Abbiamo fatto casini? Ho rovinato tutto? Dovevo lasciare che facessi tu, io faccio sempre pasticci... No, in pozioni no, nelle altre materie si, ma pozioni è la mia unica salvezza... Ma se invece questa volta ho sbagliato? MORIREMO TUTTI!” l'ultimo più che un urlo era un sibilo strozzato nelle orecchie del povero Justin che aveva appena stritolato con le mani, prendendogli la testa e schiacciandogli le guance, la sua testa a pochi centimetri da quella del ragazzo. Si, era giusto un pelo melodrammatica...
Per fortuna il timer degli otto minuti salvò la situazione, facendo concentrare di nuovo la ragazza e riportando la sua attenzione sul calderone invece che sul povero compagno su cui si stava sfogando.
“Per fortuna che avevo già triturato le scaglie o eravamo nei pasticci... A te gli onori compare? Sono gli ultimi passaggi e abbiamo finito” e mentre lo diceva abbassò la fiamma, come da istruzioni, passando la ciotola con le scaglie di Ramora a Justin per permettergli di fare quegli ultimi step che li avrebbero portati all'attesa finale. Sapeva condividere, visto? Non era per forza una bacchettona so tutto io...