La nuova custode

Colloquio di lavoro

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Help Will Always Be Given At Hogwarts



    Group
    STAFF
    Posts
    4,374

    Status
    Offline
    MINERVA PARKER - Vicepreside

    … pertanto la informo che la scuola non intende più avvalersi della sua collaborazione…, fu con uno scatto quasi rabbioso che la piuma graffiò la pergamena nel punto in cui la vicepreside appose la propria firma. Nell’ultima settimana due ragazze erano rimaste ferite durante un recupero di Erbologia; e se incidenti come questo non erano così insoliti nel loro mondo – si parlava pur sempre di una scuola di magia, dopotutto – Minerva non poteva avere lo stesso riguardo per l’ex Custode, al quale era stato affidato il compito di sorvegliare le due studentesse e che aveva abbandonato deliberatamente e in via del tutto ingiustificata la postazione di lavoro, senza avvisare le stesse e senza provvedere a una tempestiva sostituzione da parte di qualsiasi altro membro dello staff scolastico. Al termine dell’inchiesta il provvedimento più logico da prendere era stato il licenziamento del mago, che poteva e doveva considerarsi fortunato per la decisione magnanima di McCormac di non trascinarlo nell’aula del Wizengamot; le ragazze se l’erano cavata altrettanto di lusso, portando in sala comune uno spavento o una breve convalescenza, mentre alla vicepreside era rimasta l’incombenza di decidere le sorti del nuovo custode.
    -Avanti-, la voce di Minerva suonò accomodante ma imperativa, lo sguardo era fisso sul fascicolo che stava sfogliando sulla scrivania. Quando la porta si aprì fece il suo ingresso l’ultima candidata per quel giorno, una giovane strega dai lunghi capelli dell’oro e dall’aspetto raggiante.
    -Buongiorno signorina Maguire. Prego, si accomodi, stavo giusto sfogliando le sue referenze-, la strega inforcò gli occhiali, procedendo nella lettura.
    -I suoi MAGO sono eccellenti, la maggior parte delle valutazioni vanno al di là dell’Oltre Ogni Previsione. Le torneranno utili: come avrà modo di sperimentare lei stessa se riuscirà ad unirsi al nostro staff, i tempi sono cambiati dall’ultima volta che lei è stata…- a scuola. Per un attimo Minerva affinò lo sguardo, poi spalancò le palpebre dalla sorpresa.
    -Stavo per dire a scuola, ma da qui evinco che lei ha frequentato un corso serale per adulti al Ministero della Magia. Mi perdoni per la svista… come le stavo dicendo-, riprese, come se niente fosse.
    -Le cose sono molto cambiate dai miei tempi. Il ruolo di Custode non si limita più alla sorveglianza dei luoghi del castello, quel che noi cerchiamo è una figura che vada oltre questo compito, e che al pari dei nostri docenti sia di riferimento per i nostri studenti e per le nostre studentesse. Tutti noi al tempo ci siamo concessi qualche scappatella tramite un passaggio segreto o di lasciarci andare in momenti esuberanti contro i nostri compagni-, tutti tranne la strega che aveva davanti. E questo la poneva davanti un grande dubbio.
    -Ma ahimè esistono situazioni limite che se non trattate con il pronto intervento possono sfociare in episodi spiacevoli. Supponendo che sia assunta, come interverrebbe se, ad esempio, notasse una rissa in cortile tra ragazze? Oppure ancora, se a notte fonda beccasse una giovane coppia in procinto di scappare dal castello o al ritorno da una avventura notturna?-
    A Minerva non interessava che seguisse soltanto la procedura: voleva testare soprattutto come si sarebbe approcciata a quei ragazzi da un punto di vista empatico, da educatrice, perché tutti loro stavano attraversando una fase delicata dove sarebbe bastato l’approccio sbagliato per distruggere il lavoro maturato in tanti anni o in pochi mesi.
    -Sono tutte situazioni verosimili che la scuola potrebbe sottoporle. Non avendo lei vissuto all’interno di questo contesto sono curiosa di sapere quale sarebbe il suo approccio al riguardo.-



    Edited by Hogwarts_Mystery - 1/4/2023, 19:43
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    566

    Status
    Offline
    Niente McCormac. La mia carta vincente sarebbe rimasta nella mia borsa, omaggio terribilmente ruffiano a uno dei clienti che avevo personalmente visto ruzzolare dalla sedia. Non per la sbronza, ma per una sorte di ottenebramento da indigestione di stufato alla Guinnes, di cui deteneva il record di divoratore. Se vi state chiedendo se volessi giocarmi la carta del "ti ho visto leccare i piatti e batterti sulla pancia l'inno nazionale emesso a rutti, davvero vuoi non assumermi??" la risposta è sì.
    Ma invece il mio colloquio lo avrebbe tenuto la Vicepreside. Una donna immacolata, ordinata, curata abbastanza da farmi sentire lo spaventapasseri del campo di colza.
    Il mio sorriso a trentadue denti quindi divenne più composto, mentre cercavo di sedermi come una Lady sulla sedia nell'ufficio gigantesco.
    Onestamente avevo pensato che fosse un lavoro abbastanza umile ma con vitto e alloggio sistemati praticamente la paga mi sarebbe rimasta intera e avrei finalmente visto il castello di cui sentivo parlare tutti da almeno 25 anni senza aver mai avuto modo di metterci dentro piede. Insomma si diceva che ci fosse stato un custode Magonò quindi era impossibile che non fossi abbastanza qualificata no?? E ora mi diceva che i miei "ottimi MAGO" dei corsi serali sarebbero stati utili? Doveva sfuggirmi qualcosa..
    Sebbene il discorso sui passaggi segreti fosse abbastanza contradditorio ritenevo di averlo compreso: era un po' come il fatto che non si dovesse fumare Erballegra ma di fatto l'avevamo fatto tutti, finché era qualche tiro dietro le stalle o una ubriacatura ogni tanto non era un problema, quando diventava alcolismo o simili finivi nei casini.
    Ottimo. Ma io le volevo davvero queste responsabilità? Probabilmente no. Però volevo i soldi.
    Beh.. credo che dipenda dalla situazione.
    Esordii con un sorriso ampio. Speravo bastasse così, ma il silenzio che seguì e lo sguardo insistente e al tempo stesso paziente della Vicepreside mi suggerivano che avrebbe atteso anche 45 minuti finchè non le avessi fornito una risposta più esaustiva.
    Intendo dire da quanto gli studenti sono infervorati.. e anche dalla loro età. Io ho una figlia di 11 anni e alcune volte basta fare la voce grossa, farla calmare e dopo poco possiamo parlare e cercare di capire il problema. Ma non credo che con i ragazzi di 15, 16 anni sia così semplice, si è molto rancorosi a quell'età e si prendono molto sul serio delle faccende che agli adulti sembrano delle sciocchezze quindi..
    Stavo per dire qualcosa che sicuramente non le sarebbe piaciuto: io ci andavo ogni tanto alla scuola di Gwyn e venendo dal rude e campagnolo metodo educativo di mio padre mi rendevo conto che oggi, o forse anche prima ma semplicemente nella civilità, si tendeva ad essere molto attenti a non usare mai la violenza.
    Quindi cercherei di capire il motivo del litigio e di osservare i temperamenti le dinamiche. Nel 90% dei casi le risse tra ragazze dipendono da pettegolezzi o da questioni che riguardano i ragazzi quindi in quel caso andrebbe chiarito in separata sede. Ma altrimenti credo che qualche volta sedare un conflitto serva soltanto a rimandarlo e potrebbe essere peggio quindi se notassi che nessuna delle due parti vuole calmarsi..
    Lo dicevo? Davvero Niav, stai per dirlo??
    Probabilmente li farei sfidare in un duello ufficiale regolamentato dall'insegnante...
    Ecco l'avevo detto. Ma seriamente alcune volte la cosa migliore è risolvere le cose alla vecchia maniera, lanciando un guanto di sfida e intraprendendo un duello.
    Potrebbe essere un momento.. educativo per imparare a gestire i conflitti e sotterrare l'ascia di guerra. Magari come lezione.. perché perdere in pubblico è imbarazzante ma bisogna anche imparare a saperlo fare e perdere in tanti sicuramente aiuta a ridimensionare la percezione dei fallimenti.
    Io ero esperta di fallimenti, e vedersi circondati da persone apparentemente infallibili era tremendo e mortificante. Le persone dovrebbero essere più aperte riguardo ai propri insuccessi. Dovremmo vedere più spesso le persone cadere e sbagliare per capire che alla fine, succede a tutti e va bene così.
    Per quanto riguarda le coppiette e le fughe notturne sono rimasta incinta a 16 anni, le assicuro che ho un ampio repertorio di motivi che farebbero chiudere le gambe a chiunque per almeno tre giorni.
    Dopotutto non è che potevo fare miracoli eh, tre giorni erano un ottimo dato considerati i subbugli ormonali e la capacità del cervello di cancellare informazioni spiacevoli a quell'età.
    Comunque ho lavorato per anni nel pub di mio padre: ho abbastanza esperienza nel gestire persone irragionevoli ed euforiche. Il.. discorso del Duello era per i casi più.. irruenti. Ehm.. ci sono spesso delle risse..?
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Help Will Always Be Given At Hogwarts



    Group
    STAFF
    Posts
    4,374

    Status
    Offline
    Chiunque avrebbe potuto sorvegliare i luoghi del castello con la dovuta accortezza, non era necessario una bacchetta per quel compito; tuttavia, sfortuna voleva che non era quello il requisito che cercavano Minerva e il Preside McCormac.
    La Vicepreside congiunse le mani sopra la scrivania, guardando con attenzione la giovane candidata mentre spiegava il suo punto di vista. L’empatia era un requisito fondamentale per lavorare a contatto con gli studenti, soprattutto considerato che le fasi delicate che affrontavano erano due: il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, al momento dell’iscrizione, e dall’adolescenza all’età adulta, dopo aver conseguito i MAGO. Stando alle sue parole, la signorina Maguire sembrava avere il requisito giusto per trattare con la dovuta delicatezza e la giusta serietà i problemi più disparati nei sarebbe incorsa se fosse stata assunta.
    -Spingere i due litiganti a un confronto diretto potrebbe essere una soluzione-, annuì con un cenno di incoraggiamento, sinceramente curiosa degli approcci che l’avrebbe vista adottare. Su una cosa non poteva che concordare: sedare la lite limitandosi a sgridare entrambe le parti e a invitarle a moderare i torni sarebbe valso a poco, se non ad inasprire il conflitto fino all’esplosione successiva.
    -Supponiamo tuttavia che il provvedimento non basti: per mancanza di sportività lo sfidante sconfitto accumula rancore mentre il vincitore si comporta da spaccone, e i litigi proseguono fino all’esplosione successiva. I ruoli si invertono: da tormentato lo studente diventa il tormentatore e viceversa. Quando riterrebbe opportuno intervenire e quali stratagemmi adotterebbe per spingerli a riconciliarsi?-, per rivalsa se lo studente tormentato riusciva ad esercitare il sopravvento sul suo tormentatore, poteva prenderlo di mira allo stesso modo con cui era stato trattato fino a quel momento. In quel caso, come avrebbe agito l’aspirante custode?
    -Da qualche anno a questa parte abbiamo casi sempre più frequenti di ragazzi e ragazze che cercano nel nostro staff la figura genitoriale che manca in famiglia. Spesso non ne hanno neppure una-, era capitato di accogliere studenti che non avevano genitori, o i cui genitori vivevano addirittura in paesi diversi e l’unica cosa in loro potere mentre lavoravano per tirare avanti era pagare la retta scolastica ai figli perché potessero studiare. C’erano stati perfino casi sospetti di maltrattamenti in famiglia.
    -Altri, invece, cercano di farsi beffe dell’autorità scolastica. Lei è molto giovane, signorina Maguire, un dettaglio che non può sfuggire. A seconda di come si muoverà potrà essere un vantaggio per entrare in sintonia con loro così come potrebbe diventare un problema se si approfittassero della sua disponibilità.-, a quell’età sapevano essere molto manipolatori, anche se non intenzionalmente o con scopi crudeli; semplicemente se vedevano un vantaggio non esitavano a sfruttarlo, approfittando del nuovo arrivato, più inesperto o accondiscendente, per fare quel che volevano. Sapere, tuttavia, che in caso di effrazioni – soprattutto di fughe notturne – avrebbe potuto contare su efficienza e discrezione sembrò però rasserenare la vicepreside. Tutti loro erano stati giovani, ma l’ultima cosa che avrebbe voluto fare era spiegare a un genitore incazzato come e quando era potuto accadere che la figlia si fosse ritrovata una gravidanza improvvisa.
    -Sono ragazzini schiavi degli ormoni, degli sbalzi d’umore e delle insicurezze della loro età. Ogni pretesto è buono per schiantarsi a vicenda-, rispose alla sua domanda con pacatezza, come se fosse la normale amministrazione. Di fatto lo era.
    -Soprattutto da quando abbiamo accolto trasfertisti dalle altre scuole di magia: quest’anno abbiamo almeno molti studenti trasferiti da Ilvermony, Beauxbatons e Durmstrang. Far coesistere tanti stili diversi nello stesso posto è una sfida quotidiana: soprattutto se mettiamo nel conto le barriere linguistiche. Alcuni faticano ad apprendere la lingua e di conseguenza a integrarsi. Altri non legano con nessuno per una scelta precisa- alcuni studenti in particolare destavano loro pensiero, di fatto la Vicepreside aveva suggerito come provvedimento di organizzare uno sportello d’ascolto dove potessero venire a capo dei propri problemi e cercare di superare i propri limiti grazie alla guida di una figura qualificata. Era solo questione di tempo, prima che trovassero la candidata giusta.
    -Potrebbero capitare episodi discriminatori nei loro confronti. Non è il caso dei nostri docenti: sono tutti perfettamente qualificati per il loro ruolo-, ma erano umani: una svista poteva sempre compromettere il loro giudizio… soprattutto se dietro intenzioni poco lusinghiere, dissimulate ad arte.
    -Ipotizziamo che lei noti un comportamento anomalo: una di queste ragazze è isolata, costantemente ignorata… scopre che viene bersagliata da un gruppetto di ragazzine in quanto straniera. Tuttavia, se dovesse avvicinarla la scongiurerebbe di non intervenire, perché farlo significherebbe alimentare l’astio nei suoi confronti. Qual è il protocollo che ritiene giusto seguire? Riterrebbe corretto un approccio punitivo verso le ragazze? Quale ritiene sia il confine che separata un comportamento disfunzionale dal bullismo? E' una questione che ci sta molto a cuore: un anno fa abbiamo avuto un caso di tentato suicidio. Una giovane Corvonero si è lanciata dalla torre di astronomia davanti alle sue compagne: hanno cercato di dissuaderla invano... è stato proprio grazie all'intervento fulmineo di un nostro Professore se siamo riusciti a evitare il peggio.-


    Edited by Elhaz - 1/4/2023, 22:36
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    566

    Status
    Offline
    Ommioddioo Santa Selkie! Ma era una selezione per entrare nei corpi di pace?? E soprattutto perché avrei dovuto occuparmene io? Pensavo di dover solamente... lavare il pavimento incantando delle scope, addobbare i corridoi se ci fosse stata una festa, rincorrere gli studenti se non erano a dormire per il coprifuoco, cose così!
    Un po' va bene fare gli sboroni, specie se si è vinto.. ma dopo un paio di giorni dovrebbe finire lì. Quindi direi che non dovremmo arrivare a una settimana con le autocelebrazioni di gloria.
    Io per prima l'avevo sempre fatto con Regan, lanciandomi in sberleffe varie. Ma non durava mai troppo tempo: non c'era nemmeno gusto dopo un po'. Ma conoscevo me stessa, conoscevo mia figlia e ogni tanto non conoscevo davvero neppure lei, quindi con quale faccia avrei potuto dare una risposta certa alla Vicepreside. La verità era che nemmeno con la migliore delle facce toste avrei potuto scodellarle una ricetta universale: non la sapevo.
    Non posso risponderle così ci sono troppe varianti. Potrei dirle che cercherei di spingerli a immedesimarsi nell'altro ma non funziona sempre. Alcuni già lo fanno, altri non ci riescono e forse non ci riusciranno mai. Bisogna essere lì e.. capire chi c'è davanti e se il problema sia davvero la sconfitta o il primo battibecco o se non ci sia altro dietro. Le persone sono terribilmente complesse.
    Io per prima mi rendevo conto di non essere stata affatto facile da comprendere quando avevo quell'età. Mi ero nascosta molto dietro a una leggerezza e una superficialità a cui provavo ad aggrapparmi per non farmi travolgere dal peso di responsabilità, frustrazione e impotenza che sentivo addosso.
    Sì, posso comprendere. Mia madre è mancata quando ero bambina.. ho avuto molte persone vicine ma.. non è mai davvero la stessa cosa.
    I genitori di Regan conoscevano bene mamma, tanto da potermi dire le cose che mi avrebbe detto lei. Però non erano lei e papà era cambiato e per un po' era stato come averli persi tutti e due. Probabilmente se fossi venuta qua ad Hogwarts, con o senza Regan, avrei fatto molte stupidaggini. Forse anche per dispetto di lei, che non c'era più.
    Eppure quella scuola aveva davvero tanti scenari da propormi: non avevo mai pensato che fosse così. Nella mia mente Hogwarts era sempre stato questo castello fantastico, dove potevi vivere libero, stare con gli amici, lontano dai genitori e dagli adulti e fare quel che volevi. Parlare fino a tarda notte con gli altri studenti e via dicendo. Intrecciare amicizie che duravano tutta la vita. Non l'avevo mai vista come fonte di tutti questi problemi e per qualche secondo vacillai. Onestamente non avevo idea di come gestire tali situazioni.. e in qualche modo ritenevo anche che non fosse mio compito farlo.
    Credo che.. lo segnalerei a voi oppure ad un insegnante così da avere una visione di inseme e valutare l'approccio migliore. Peccherei di superbia e arroganza se le dicessi che saprei esattamente che cosa fare: alcune cose che sembrano piccole possono non esserlo e viceversa. Serve molta esperienza e non credo di avercela. Ma sono abituata ad ascoltare le storie delle persone. La gente si confida al bancone del pub, e quello che viene detto si vede negli occhi. Forse non sarò un Auror come il preside ma credo di saper capire cosa prova chi ho davanti.
    Il quadro che mi aveva messo davanti era troppo complesso: non avrei potuto prendermi al responsabilità di una vita, specie se cosi giovane. Non potevo mentire al riguardo solo per avere un lavoro il prima possibile e uno stipendio. Quel che potevo fare era tenere gli occhi aperti e riferire quello che vedevo, qualora lo avessi ritenuto anomalo o preoccupante. Ma io ero... solo io. Avrebbe dovuto pensarci qualcuno che sapeva quel che stava facendo. Avrei accettato la sua decisione: se volevano qualcuno di più qualificato in tal senso era giusto così.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Help Will Always Be Given At Hogwarts



    Group
    STAFF
    Posts
    4,374

    Status
    Offline
    Davanti all’interdizione della candidata la vicepreside non si scompose. Anche quando la signorina Maguire non si pronunciava restava sotto esame: proprio di recente due ragazzine del quarto anno erano rimaste ferite per negligenza del custode che era tenuto a sorvegliarle, era suo dovere comprendere in che razza di mani avrebbe affidato le vite dei suoi studenti. Per quanto giovane la signorina Maguire, tra coloro che si erano presentati quella mattina, sembrava una delle candidate più adatte a ricoprire il ruolo: la strega non si lasciava intimidire dagli attacchi di Minerva, mostrando una flessibilità di pensiero che se riportata alla pratica l’avrebbe avvantaggiata durante la sua permanenza al castello. Non esisteva una risposta universale, ogni caso era a sé stante e richiedeva approcci e metodologie diverse, ciò che contava era possedere l’empatia giusta per creare un canale di connessione con gli studenti e riuscire a comunicare con loro. Minerva abbassò lo sguardo sui propri appunti, fortemente combattuta; non era del tutto convinta della decisione che stava per prendere, di fatto non avrebbe tenuto per sé le proprie riserve.
    -Non sarà mai la stessa cosa.-, riprese poi dalla sua confidenza, guardandola negli occhi.
    -Non possiamo avere la presunzione di sostituirci ai loro genitori. Ma abbiamo la responsabilità di educarli: se non lo facessimo saremmo complici di un sistema che non funziona- Minerva aprì il cassetto, tirandone fuori un foglio precompilato a macchina da scrivere. Afferrò piuma e calamaio, intingendo il pennino nell’inchiostro, e cominciò a ricopiare i dati della ragazza segnando il compenso previsto per un mese. Ruotò infine la pergamena porgendole la piuma perché la controfirmasse.
    -Lei mi sembra una persona pragmatica, signorina Maguire. Voglio darle fiducia: a partire da questo momento lei è ufficialmente in servizio. Se supererà il mese di prova potrà considerarsi a tutti gli effetti un componente del nostro staff.- Minerva si alzò, e dopo averle porto una mappa dell’istituto le face cenno di accomodarsi fuori dall’ufficio.
    -Visto che non ha frequentato la nostra scuola è indispensabile che lei apprenda in fretta la collocazione di ogni singolo ambiente. Mi segua pure: le mostrerò il suo alloggio e gli ambienti principali del castello.- Minerva si preoccupò di sigillare con un incantesimo l’ufficio: le serrature scattarono con clangori metallici all’istante. Quando si voltò nuovamente in direzione della strega le cedette un mazzo di chiavi pesante quanto un macigno.
    -Approfittiamo della quiete: durante il fine settimana solitamente i ragazzi e le ragazze ne approfittano per ritornare dalle famiglie, altri preferiscono visitare la cittadina vicina oppure sono impiegati in uno dei suoi negozi. Rientreranno in tarda serata o domenica pomeriggio-, ancora una volta lo sguardo di Minerva si soffermò sul viso giovane della strega. Soltanto il tempo le avrebbe mostrato se quella decisione si sarebbe rivelata la più giusta.

     
    Top
    .
4 replies since 14/3/2023, 08:45   113 views
  Share  
.
Top