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Che quella festa fosse un portafortuna? Che finalmente, dopo quasi un anno e i più svariati tentativi, ce l’avremmo fatta a consumare? Foresta, lago, grotta non m’interessa. Il mio pensiero era concentrato tutto sulla bionda disinibita che mi aveva letteralmente catturato. Poco importava se li a due passi c’erano persone più o meno lucide, il mio pensiero era fisso su di lei che mi spogliava. <Al diavolo> le dissi di rimando, poggiandole una mano sul fianco sotto la sua maglietta, stringendolo piano, le labbra che si incrociavano e il bacio che si faceva più intenso e bruciava ogni pensiero razionale. Via il giubbotto e la maglietta e io rimasi incantato, come sempre, davanti a quel ben di Dio. Ero decisamente fortunato, dannatamente fortunato. Lentamente spostai la mano sulla sua pelle calda, raggiungendo il seno e afferrandolo <Sei sicura Vì?> ero comunque un gentiluomo, dovevo chiedere.
Ma evidentemente non era nemmeno quella la nostra serata. Un fascio di luce illuminò la zona <Ma che cazzo!> urlai infastidito, riparandola con le mani Che cazzo ci faceva il guardiacaccia?! Randall non aveva posizionato una trappola per lui?! Le parole dopo fendettero la notte come il suo Lumos
<Non è colpa nostra se sei stato così scemo da metterla incinta> brontolai, ricomponendomi alla meglio. Niente da fare nemmeno questa volta, porco Merlino. Era ufficiale, odiavo quell’uomo. “Non dire nemmeno una parola" e che dovevo dire mai? Sistemai i pantaloni alla meglio, incazzato. E quando vidi Justin per terra sentì veramente la mia pazienza esaurirsi <Siete due coglioni, Randall la prossima volta rifattela con me> lo guardai male, afferrando il tassorosso per un braccio e tirandolo su <Avanti vieni con me> lo trascinai nel folto della foresta <Che diavolo hai combinato?! Ti lascio solo dieci cazzo di minuti e ti fai prendere a pugni?> lo scrollai, prendendo una decisione <Da domani iniziamo ad allenarci insieme e penseremo pure all’autodifesa. E dopo questo, mi ringrazierai> conclusi, dandogli un pugno nello stomaco e facendolo rimettere <Vedrai che starei meglio> gli diedi una pacca sulla schiena, aspettando che si liberasse <Ok andiamo a bere un po’ d’acqua e potrai dare il regalo a quell’ingrata della tua ragazza> gli dissi quando si ritirò su, tossicchiando e sputacchiando Tornammo giusto in tempo per sentire la ramanzina di Regan, cosa di cui non mi fregava assolutamente nulla, quindi mollai tutti li per andare a prendere da bere al ragazzino. Tornai con un bicchiere mentre Vanilla dava la busta a Feyre e si stritolavano in un abbraccio <Ti sei ripreso, muovi il culo e vai da lei> gli diedi una spintarella, andando da Vì e Annie, incrociando le braccia e guardando la mia concasata <Se vuoi lo prendo a pugni e te lo tengo lontano> le proposi, indicando Law e voltandomi ad osservare la scena <Di chi è la bacchetta nella torta?> chiesi, notandola solo in quel momento
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