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Ultimamente avevo spesso la testa tra le nuvole, nuove amicizie, nuovi drammi e nuove cazzate, finalmente mi sentivo viva, grazie anche alle nuove amiche che frequentavo, avevo trovato il giusto equilibrio adolescenziale e me la volevo godere a pieno. Persino la terribile figura fatta negli spogliatoi di Quidditch non mi creava più alcuna vergogna, anzi ci ridevo su, il piano doveva solo essere perfezionato e senza quel dannato topolino sarebbe andato tutto liscio. Forse ci dovevo riprovare.. No assolutamente. Scacciai indietro l’idea agitando la mano, mi capitava spesso di parlare da sola, dopo tutto anche se sola non lo ero mai davvero, ero con me stessa. Al momento la persona che più preferivo al mondo. Lo so mi amo, bisogna provarci ogni tanto ad amare se stessi, mi riusciva bene. Adesso però avevo una fame tremenda, mi ero appisolata nel dormitorio e avevo saltato la cena, sarei già dovuta essere in camera ma a letto a stomaco vuoto mai. Un giovane tasso che avevo conosciuto mi aveva detto che gli elfi domestici erano disponibili a preparare cenette deliziose anche fuori orario. Tanto valeva provarci. Il dormitorio dei serpeverde era già nei sotterranei quindi fù semplice uscire ed arrivare all’enorme porta delle cucine, si sentiva ancora un odore delizioso, un rumore sordo fece brontolare lo stomaco. Ero minuta ma mangiavo tantissimo.
Mi feci coraggio ed entrai, le cucine erano enormi, dei piccoli occhietti curiosi incrociarono i miei. -Buo.. Buonasera.. Vi chiedo scusa per l’intromissione, non vorrei disturbare ma ho saltato la cena e muoio di fame, c’è ancora qualche avanzo?- Parlai con calma e gentilezza sfoderando uno dei miei migliori sorrisi chissà come riuscì a conquistare la generosità degli elfi. Qualcosa urtò la mia gamba e quando abbassai lo sguardo incrociai gli occhi di una piccola elfa -S...Signora, a Zola piace la bella signorina, la bella signorina è gentile. Cosa desiderate mangiare?- Mi disse con una vocina piccolina. Colta dall’imbarazzo allargai la bocca in un grande sorriso. - Lascerei a te la scelta, non vorrei disturbare davvero..- Non volevo abusare della sua generosità, tutti gli altri elfi ripresero a fare il loro lavoro. Zola mi accompagno all’angolo di un enorme tavolo, in poco il mio angolino fù imbandito con leccornie di ogni tipo. Ero stupefatta senza parole. “Buon appetito bella signorina” mi salutò e tornò a fare il suo lavoro.
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Sbadigliai, attraversando lentamente il castello. Non ero stato molto bene in quei giorni e quella sera avevo saltato la cena. Quindi mi ero incamminato verso le cucine, in tuta, in cerca di qualcosa di caldo. Avevo iniziato a farmi amici gli elfi di quel castello, bastava lasciargli fare tutto al posto tuo, diventavano estremamente amichevoli.
Entrai nella cucina e salutai il mio elfo preferito, era lui che mi riforniva quando saltavo i pasti
<Ciao Wik, posso mangiare qualcosa?> l’elfo mi corse incontro
Si signore si! Prego prego!
Non mi piaceva quando mi chiamava signore, ma ormai non avevo più modi per fargli cambiare idea. Notai in quel momento la bionda carina seduta in un angolo
<Anche tu ceni fuori orario?> le chiesi divertito <Piacere Hunter> non l’avevo mai vista, ma praticamente non conoscevo metà del castello
Edited by :Hunter: - 29/4/2023, 11:42. -
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Era difficile non darsi da fare con tutta quella roba da mangiare davanti, non volevo approfittarne ma gli elfi sembravano abituati, in effetti può darsi che non fossi l'unica ad avergli fatto delle visite, come me tanti altri studenti tardavano l'ora dei pasti. Intorno i piccoli amici lavoravano ancora incessantemente, mentre mangiavo ero concentrata nell'osservargli, creature affascinanti, la mia famiglia possedeva un elfo, per quanto fosse brutto utilizzare il concetto del possesso ormai lui faceva parte della famiglia. Non era solo un domestico, era il capo dei domestici. Ero orgogliosa dei miei genitori, in questo caso erano stati bravi, avevano riconosciuto un salario giusto al piccolo elfo e gli avevano dato un lavoro molto più che dignitoso, ero rammaricata perchè non avevo mai instaurato un rapporto con lui, dovevo assolutamente provarci una volta tornata a casa, magari per le vacanze perchè no.
Accompagnai la forchetta alla bocca, le patate in verde una squisitezza, condite il giusto e saporite, non riuscivo a smettere di mangiare e forse stavo anche esagerando ma volevo cogliere l'attimo, in fondo non avrei disturbato gli elfi di nuovo tanto presto. Un mormorio mi strappò dai miei pensieri, voltai leggermente il capo e capì di non essere più sola, un ragazzone molto alto Grifondoro salutò gli elfi. Sicuramente era abitudinario nelle cucine, proprio come avevo pensato. -Beccata.. Vedo che non sono l'unica a voler approfittare della gentilezza degli Elfi-
Non lo conoscevo, mai visto prima ma non mi stupivo, il castello era talmente grande che conoscere tutti gli studenti era praticamente impossibile. Vanilla, molto piacere, se vuoi puoi favorire, c'è tanto da mangiare Gli indicai la tavola imbandita per me, quel piccolo banchetto sarebbe bastato per entrambi anzi, forse anche per altre persone. -Possibile che non ti abbia mai visto in giro?-. -
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Non me lo feci ripetere due volte, ringraziai comunque Wik per la gentilezza e mi sedetti davanti a lei, iniziando a riempirmi il piatto <No, la maggior parte degli studenti viene qui a rifocillarsi ogni tanto. Io a mia discolpa, sono stato male e ho saltato la cena> le dissi, mentre gli elfi portavano da bere. Le riempii il bicchiere, come da perfetto gentiluomo <Molto probabile> le dissi <Sono ad Hogwarts solo da qualche mese in effetti> le spiegai <Ero istruito a casa prima di venire qui> mangiai qualche boccone affamato <E ho partecipato per lo più ai recuperi che alle lezioni vere e proprie, tipo quella di cura delle creature> ora che ci pensavo era vero, quella era stata una delle mie prime vere lezioni <Tu invece…> la guardai <Serpeverde da sempre o trasferita?> forse era la prima conversazione che avevo con qualcuno all’infuori di Tess o Annie, ma alla fine il mio obbiettivo era anche quello di farmi nuove amicizie… sopratutto con le ragazze così carine . -
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Ecco perché non ricordavo per niente il suo volte, si era trasferito da poco, di sicuro uno così lo avrei notato, Grifondoro peccato ma avevo imparato a non giudicare un libro dalla copertina, in questo caso dalla divisa. Mi versò da bere, galante senza altro da dire, presi un bicchiere in mano e lo alzai leggermente per brindare. -Allora a noi Hunter- Sollevai ancora il bicchiere e me lo portai alla bocca, avevo effettivamente sete ma non me ne ero resa conto fino ad ora. -Spero niente di intestinale- Dissi schietta, se il ragazzo era stato male per questo sicuramente riempirsi di cibo non era un’ottima idea, sperai di non averlo offeso con la mia uscita finale, ultimamente non avevo filtri, questo era un bene perché mi sentivo più serena, più a mio agio. -Quindi studiavi a casa, posso chiederti come mai? Piuttosto insolito per un ragazzo della nostra età. Non immaginerei mai la mia vita senza Hogwarts, sono Serpeverde da sempre e ne sono felice- Hogwarts era un po’ casa mia, sentivo molto più casa la scuola che la mia dimora, forse perché viaggiavo spesso mentre quando ero tra le mura del castello ci restavo per mesi e mesi, tutto l’anno scolastico. Tra una chiacchiera e l’altra continuai a mangiucchiare, strano a dirsi ma non ero ancora sazia. Tirai indietro la chioma bionda, i capelli troppo indisciplinati esattamente come ero io, forse dovevo darci un taglio. . -
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Alzai il mio bicchiere, facendo quel leggero brindisi con lei <A noi Vanilla> buttai giù un sorso, che mi andò di traverso alla sua affermazione. Iniziai a tossire una risata <Nono, niente di serio o intestinale> risi ancora, battendomi sul petto <Solo un leggero mal di testa> altro che leggero, mi aveva costretto a letto con gli occhi chiusi. Maledetta emicrania.
Non c’era modo di evitare la domanda, quindi feci un mezzo sospiro <Mia madre è morta quando ero piccolo e mio padre ha deciso che dovevo studiare a casa e che dovevo debuttare presto in società, da bravo primogenito> mandai giù una forchettata di quello che sembrava stufato <, mai Mi ricordo il momento esatto in cui strappò la mia prima lettera. Fu una cosa molto difficile da digerire> scossi la testa <Ho avuto un tutore che mi ha insegnato le basi e tutto il resto> feci una smorfia, risparmiandole il resto della storia <Poi il caro paparino si è trovato una moglie nuova e io sono riuscito a liberarmi di loro> feci un sorriso <Quindi eccomi qua, a diciotto anni suonati, praticamente un vecchietto in confronto a tanti> risi. -
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Non mi aspettavo che si aprisse con tanta facilità, evidentemente ispiravo fiducia, non ne ero molto convinta ma ok, in effetti la sua vita non era stata semplice, al contrario della mia. Sembrava un po’ una di quelle storie da film dove la matrigna rende la vita impossibile all’unico figlio del marito, una cosa del genere, per lo meno adesso poteva essere libero. -Sono certa che avrai modo di recuperare tutte le materie Hunter- Cercai di essere rassicurante, doveva essere imbarazzante iniziare la scuola già così grande, tutti perfettamente integrati mentre lui no, comunque non ci sarebbe voluto molto prima di esser circondato da belle ragazze, era un omaccione parecchio attraente e non per essere superficiale ma sicuramente avrebbe avuto vita facile. -Non sono la migliore della classe ma se dovesse servirti qualche appunto posso passarti i miei, non di cura. Quelli no, non è proprio roba per me..- Era solo grazie a Fey se ero riuscita a superare indenne quella lezione, i suoi appunti erano stati vitali per me. Lasciai la forchetta delicatamente sul piatto e mi tirai un po’ indietro con le spalle respirando profondamente, avevo mangiato in fretta e molto quindi adesso iniziavo ad avvertire lo stomaco pieno, una sensazione però troppo piacevole. -Allora vecchietto, hai avuto modo di metterti in pari con tutto? Ovviamente mi riferisco alle lezioni!- Chissà, magari era più sveglio di me e aveva già preso la situazione in mano. . -
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Sinceramente recuperare tutto era quasi impossibile, sopratutto entrando a metà anno.. ma avevo fatto del mio meglio. Oltre il fatto che non ero ancora del tutto ambientato in questa pazza scuola, ma non finivo mai di conoscere gente nuova e ogni giorno facevo un passo avanti nella socializzazione <Si, ma credo di essere in pari ormai. Anche se non sono una cima nello studio ho recuperato la maggior parte delle cose> spostai il piatto, ormai sazio
<Poi mi ha già prestato gli appunti Feyre, praticamente è come aver assistito alla lezione> le sorrisi
<Ma ti ringrazio comunque per l’offerta> inclinai il bicchiere verso di lei
<Invece tu Vanilla? Che mi dici di te?> bevvi un po’ <Oltre lo studio? Passioni, sport…?> ero curioso, quella biondina mi suscitava simpatia. -
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Ovviamente Fey aveva passato gli appunti anche a lui, mi chiesi se per gentilezza o dato il bell’aspetto del ragazzo, quella ragazza aveva una forte attrazione verso il mondo maschile, non che io non ne avessi eh ma lei riscuoteva anche piuttosto successo quindi le era facile essere un po’ seduttrice. Cosa che io non ero nemmeno lontanamente anzi, mi attraevano i ragazzi ovvio ma non ci sapevo fare, non avevo mai perso molto tempo a pensare a come flirtare o cose così. -Fey certo, li ha passati anche a me- e menomale, era stata lei a darmi gli appunti cura, per fortuna perché altrimenti sarei stata molto più indietro rispetto agli altri ragazzi. -Oh no, io e lo sport siamo due cose diverse- Sorrisi mangiando un piccolo acino d’uva -In effetti preferisco più mangiare- Ero golosissima, i dolci erano un po’ la mia passione come le piante, quelle mi piacevano da matti. -La verità è che sono tremendamente noiosa, la mia storia è molto più semplice della tua. I miei genitori possiedono diversi hotel, andiamo d’amore e d’accordo se non fosse che puntano molto a rendermi simile a loro, io mi sento invece un po’ più libera, meno bon ton.- Perchè gli e lo stavo dicendo? Non ne ero convinta ma aprirmi mi faceva stare bene, avevo deciso di essere meno selettiva con le persone e la cosa stava dando i suoi frutti. -Hai già fatto amicizia con qualcuno oltre che con Fey?- Chissà se tra di loro.. . -
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Risi <Beh mangiare è sempre molto soddisfacente alla fine> ascoltai le sue parole con attenzione
<Nessuna storia è noiosa bionda, ma ora sono curioso… qual è il tuo cognome?> stano che non l’avessi mai vista prima in una delle feste organizzate dal mio caro papà <Sfondi una porta, i genitori sono tediosi. Sopratutto quando riversano su di te le loro aspettative> mi appoggiai alla sedia <Io ho abbandonato completamente il mio status sociale, possiamo dire che una volta uscito da qui sarò con il culo scoperto.. ma preferisco rimboccarmi le maniche ed essere me stesso> avevamo una stessa linea di pensiero, cosa che non era del tutto scontato
<Si, con qualcuno. Annie, Teresa, Justin e Fey> non molte in realtà <Anche se in realtà non credo di starle molto simpatico> mi dava sempre questa impressione <O forse è lei che ha un caratteraccio> le dissi divertito
<Invece tu? Ragazzi?> le chiesi in modo schietto, per capire fino a che punto potevo spingermi con lei. -
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Non avevo mai pensato a come sarebbe stata la mia vita senza i fondi di famiglia, non potevo nemmeno immaginare di lasciarli perdere, piuttosto ne avrei approfittato per fare ciò che desideravo di più, cosa? Non lo sapevo ancora ovviamente ma un’idea presto o tardi mi sarebbe venuta. -Teresa non la conosco, forse ci siamo incrociate a lezione qualche volta ma non la ricordo- Feci spallucce, non ero brava nel ricordare i volti delle persone anzi tendevo spesso a dimenticare, tranne chi reputavo importante ovviamente. -Nessun ragazzo al momento, sono molto selettiva- Pronunciai l’ultima parola con una certa enfasi mentre con il dito giocherellavo con la ciocca bionda dei capelli, stavo forse flirtando? Può darsi, perché no, alla fine ero l’unica rimasta totalmente indietro e in qualche modo e anche se non volevo sembrare troppo disponibile ero in una cucina circondata da elfi domestici con un bel ragazzo, se non era fortuna questa!
-Tu invece? Suppongo che faranno la fila per te..- Ovvio che fosse vero, ne ero super certa, era misterioso, avvenente e anche piuttosto alto, forse molto più di me.. -
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<Teresa.. Tassorosso, piccoletto, molto autoritaria> ma la consideravo un’amica, per via della storia che ci accumunava e poi perché alla fine mi stava simpatica.
Sorrisi ancora più divertito <Ah si? Selettiva eh..> afferrai un dolcetto, dandogli un morso. Sicuramente era abituata ad essere corteggiata, sopratutto se frequentava la stessa società che avevo frequentato pure io.
<E allora dimmi, con quali criteri selezioni i tuoi spasimanti?> mi spolverai le mani <Io potrei rientrare nella categoria?> chiesi senza giri di parole. Quel leggero filtrare era simpatico, una distrazione serale <Ehi Wik, ce l’hai del vino?> chiesi all’elfo. L’acqua era un po’ troppo leggera per quei discorsi
“Si signore eccolo!” Il piccolo elfo mi portò una brocca dalle tinte scarlatte
<Ah Wik sei eccezionale> me ne versai un po’ <Vuoi?> le chiesi, mettendole comunque un goccio nel bicchiere
<E per rispondere alla tua domanda… qualcuna> feci il vago <Mi regalano delle cioccorane ogni tanto, ma nessuna che si faccia avanti e nessuna fila> almeno non avevo colto certi atteggiamenti in giro.. -
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Ok la conversazione aveva decisamente preso una strana direzione e non ero del tutto sicura che la cosa mi dispiacesse, avevo iniziato a flirtare come la migliore delle gallinelle e non ero male.. Forse. Il vino mi colse di sorpresa, il sopracciglio destro si sollevo a voler dimostrare quanto fossi colpita, se ci avessero sorpreso a bere vino nelle cucine di sicuro saremmo finiti in punizione entrambi ma si viveva una volta sola dopo tutto. -Fammici pensare..- Versò il vino nel suo bicchiere e ne versò un goccio nel mio, con estrema disinvoltura presi il bicchiere più pieno del mio ed iniziai a sorseggiare. -Mi piacciono i ragazzi svegli. Tu lo sei Hunter?- Forse stavo un po’ esagerando, il vino sicuramente avrebbe fatto il suo effetto di lì a poco, c’era un piccolo particolare che avevo volutamente ignorato, non bevevo. Mai, nemmeno alle feste, non reggevo minimamente gli alcolici per questo me ne tenevo ben lontana, non stasera, dopo tutto che cosa sarebbe potuto accadere? Forse niente o forse tutto, per fortuna gli elfi domestici avrebbero evitato il peggio. -Di solito non regalo cioccorane ai ragazzi mi spiace, sono più un tipo che le riceve.- Bugia ma sapevo mentire benissimo, sguardo freddo e rilassato, diversamente da quello che provavo dentro. Sorseggiai ancora il vino e alleggerì la tensione sulle spalle, la mano scivolò tra i capelli che delicatamente finirono su un lato del collo. . -
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<Non sono il più sveglio del mondo, ma un po’ me la cavo> la guardai prendere il mio bicchiere di vino, chiedendomi se la serata non sarebbe finita con lei che vomitava in un angolo. Aggiunsi del vino nel bicchiere che avevo preparato per lei, bevendone un sorso
<A me nemmeno piace la cioccolata> scrollai le spalle <Se vuoi posso regalarti le mie. Mi farebbe guadagnare qualche punto?> mi chinai un po’ verso di lei <Ma scommetto che hai una catasta di doni ancora chiusi, da parte di ammiratori a cui spezzerai il cuore biondina> notai come i suoi capelli caddero delicatamente sul lato del collo. Ok quel gioco mi stava decisamente piacendo. -
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Come poteva anche solo esistere una persona al mondo a cui non piacesse la cioccolata, era impossibile, da quando frequentavo la scuola nascondevo puntualmente cioccolate e dolciumi in giro per il dormitorio così da non farmi rubare nulla, ero gelosissima della mia super scorta e non riuscì a trattenere uno sguardo scioccato. -Sul serio? Allora accetto volentieri il regalo, guadagneresti molti punti. Ma come fa a non piacerti la cioccolata? Spero non sia così per tutti i dolci.- Io ne andavo matta i dolci erano un po’ la dose di sierotonina giornaliera di cui avevo bisogno, persino il profumo che utilizzavo sapeva di cioccolato e vaniglia. -Suppongo quindi che non ti piaccia nemmeno il mio profumo, vaniglia e cioccolato ovviamente- C’erano delle cose per cui ero follemente fissata, i vestiti e i profumi, ne possedevo tantissimi e continuavo a comprarne altri, era un po’ un vizietto che non riuscivo a togliermi.. -Non voglio deluderti ma sono certa abbia molte più ammiratrici tu di me- Sorseggiai altro vino e continuai -Forse hanno solo paura che possa mordere. Ma sono innocua a volte.- suonava come una minaccia ma era una sfida, una di quelle che potevano rivelarsi molto divertenti. Di solito non ero così civettuola ma perchè non provarci? Alla fine non avevo nulla da perdere e poi Hunter era veramente carino, sicuramente l'occasione non doveva essere sprecata, avrei avuto molto da raccontare alle mie amiche, di sicuro avrebbero apprezzato i pettegolezzi. Nel frattempo il vino non sembrava ancora aver fatto effetto, meglio così, immaginai la brutta figura nel vomitargli sulle scarpe, avrebbe spezzato ogni incantesimo. .
Friday night |
