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Brian - Tressa

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  1. Tressa
     
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    Silenziosa e in disparte osservava gli individui a lei del tutto sconosciuti, babbani a giudicare dall’aspetto comune e dozzinale, nessuno degno del suo interesse ma in fondo se pur ci fosse stato per Tressa quella era solo l’ennesima serata lavorativa, un momento singolare da cui trarre il massimo del beneficio. Gli occhi violacei di lei si spostavano indiscreti su tutto il perimetro del pub, indugiò a lungo prima di scontrarsi con il sorriso frettoloso di Brian, colta di sorpresa non si mosse di una virgola. L’uomo tornò apparentemente concentrato sul barista, un tizio che a giudicare dalla confidenza nei suoi sorrisi doveva conoscere bene. Poiché furba di indole quel breve sorriso le insinuò un dubbio al quanto difficile da scacciare, che fosse un banale tentativo di seduzione? Non aveva alcun reale motivo per pensare fosse dovuto a qualcos’altro, Tressa non era mai stata troppo paranoica, scrupolosa si ma spesso avventata e incline a seguire l’istinto più che il buon senso. Tamburellò con le dita sottili sul tavolo in legno riflettendo sul da farsi, era in dubbio che dovesse avvicinarsi a lui ma come? Terminò ciò che aveva nel bicchiere, bevve tutto di un fiato così da dissetarsi e badò bene di sembrare disinvolta, un tentativo forse vano in un posto in cui era totalmente fuori dal coro. Si alzò sinuosamente scivolando nel corridoio stretto creato tra tavoli e banconi, qualche passo e raggiunse lo sgabello proprio vicino la sua preda, ignorò la sua presenza concentrandosi su ciò che al momento le serviva più di qualsiasi altra cosa.. Veleno. “Whisky, doppio senza ghiaccio” ordinò secca al barista, doveva essersi intromessa in qualche conversazione ma per ciò che le importava l’uomo doveva continuare il suo lavoro così da permetterle di fare il suo. Brian doveva concentrarsi esclusivamente su Tressa escludendo dal suo raggio d’azione tutti i presenti in quel pub. Incerto il barista preparò ciò che aveva chiesto, la donna strinse il bicchierino da whisky nella mano verificandone l’aspetto, se lo portò alle labbra inumidendosele appena. Bere ma senza esagerare, non era incline al cedere al ebrezza dell’alcol ma era dotata di grande resistenza poiché spesso aveva dovuto far bere le sue vittime fino allo sfinimento mantenendo in lei stessa un dignitoso controllo. Passò molto poco prima che si rivolgesse a lui chinando il capo da un lato per osservarlo di sott’occhi “non lavora sta sera?” fingere che fosse un perfetto sconosciuto non le avrebbe reso le cose più semplici, palesarsi invece lo avrebbe molto probabilmente incuriosito instillando in lui il dubbio dell’interesse. Tressa aveva già avuto a che fare con gli Auror, non era il primo con cui interloquiva ma di sicuro doveva concederglielo, un uomo di bell’aspetto, le spalle larghe e i lineamenti decisi lo rendevano una preda assolutamente succulenta. Sorseggiò ancora ma questa volta spostò il busto per fissarlo meglio “non è stato poi così difficile trovarla” forse stava venendo meno a ciò che si era sempre imposta, mai svelarsi nell’immediato ma gli Auror erano furbi, non tutti, ma la maggior parte si. Lo sfidò con un sorriso soffuso, cosa avrebbe pensato? Nascose egregiamente la sua curiosità celata dalla compostezza dei suoi movimenti, l’unico modo giusto per agire era scegliere le proprie mosse al momento senza programmare. "Bei capelli" lo sfidò nuovamente ma questa volta la battuta aveva un fine ben più importante, nascondeva l'interesse primario che l'aveva spinta ad avvicinarsi. Osservò i capelli di Brian, perfettamente pettinati, un uomo forse maniaco del controllo.. Non sarebbe stato semplice ma questo rendeva il tutto molto più divertente. Tressa non privava mai se stessa del piacere del rischio..
     
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4 replies since 28/3/2024, 17:43   62 views
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