Logan McCormac.

Grifondoro

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    Nome: Logan

    Cognome: McCormac

    Data di nascita/Età: 06 Luglio 2001, 21 anni.

    Stato di Sangue: Mezzo sangue.
    Il padre è un Auror purosangue.
    La madre era una Mezzosangue discendente da un'antica casata guerriera Irlandese storicamente mista.

    Capelli: Biondi con riflessi ramati.

    Occhi: Grigio-Verdi.


    Segni particolari: Una grossa, anzi draghesca, cicatrice sul petto.

    Patronus: Momentaneamente indistinguibile.
    Non è ancora in grado di evocarne uno corporeo, tuttavia ci sta lavorando.

    Cosa ama: Logan ama spropositatamente gli animali, sia magici che non, pertanto è sempre curioso ed affamato di conoscenza in tale settore.
    È un fanatico degli sport da combattimento, e pratica arti marziali fin dall'età di otto anni.
    Adora inoltre le attività all'aria aperta; soprattutto quando esse includono situazioni pericolose, avventure e qualsivoglia tipo di incontri ravvicinati con esseri dal carattere poco mansueto.
    Il ragazzo ha inoltre una malsana passione per il Whiskey irlandese, sia esso incendiario o comune.

    Cosa odia: Odia la reclusione e la codardia, in qualsiasi forma esse si palesino.
    Mal sopporta i soprusi dei più forti sui più deboli e detesta le discriminazioni di sangue fra maghi.
    Non ama le Arti oscure, anche se si riserva il diritto di non escludere a priori il loro utilizzo qualora non vi sia altra via d'uscita.
    Inoltre prova una sorta di disgusto, profondo e sincero, per tutto ciò che richiede uno studio teorico superiore, letteralmente, ai venti minuti.


    Discipline Preferite: Cura delle creature magiche, Difesa contro le Arti oscure e incantesimi.

    Discipline Odiate: Storia della magia, Pozioni e Divinazione.

    Bacchetta: Legno di Faggio Irlandese grezzo, 13 pollici, Crine di Thestral, elastica.

    Allineamento: Positivo.
    - Tuttavia, si riserva il diritto di non rispondere riguardo eventuali danni collaterali provocati a persone/cose in seguito ad uno dei suoi vari eccessi caratteriali -.

    Carattere: Logan è estremamente estroverso e coraggioso; Anzi, ad onor del vero, si tratta del più grande scavezzacollo che la sua famiglia ricordi, da ambo i lati.
    Ha una spiccata propensione per l'altruismo e pone spesso il bene collettivo prima del suo.
    Considerato dai più un iperattivo estremamente chiassoso, in realtà cela - "solamente" - uno spropositato appetito per l'adrenalina.
    McCormac ha inoltre un' innata capacità di inquadrare le persone in pochi istanti e, nel qual caso vi ritrovaste iscritti alla sua personale "lista dei cattivi", bhe...affari vostri, tende a deficere d'affabilità con chiunque mostri peculiarità ambigue.
    Al contempo è però anche uno degli amici più valorosi e leali che possiate sperare di avere al vostro fianco, sia per bere ad un pub o fronteggiare una Manticora intenta a schiarirsi la gola.
    Volendo proprio trovare un difetto nel suo carattere solitamente amichevole, si potrebbe citare quella sagace vena di vendicatività che talvolta lo porta ad assumere un atteggiamento piuttosto scontroso nei confronti di chi si macchia di un torto nei suoi confronti.


    Casa di appartenenza: Grifondoro.


    Anno frequentato: V° anno

    Storia del pg:

    Logan cresce nelle vicinanze di Kinnitty, ai margini di un minuscolo villaggio semi-babbano dell'entroterra Irlandese.
    È il figlio di Jack McCormac, un Auror tanto famoso quanto versato nella magizoologia, e di Eve O'Malley. Una Strega Mezzossngue ultima discendente di un noto clan Irlandese di matrice guerriera e druidica legato, o cosi parrebbe almeno, agli antichi Túatha Dé Danann.
    La sua infanzia trascorre -salvo svariate scappatelle nella vicina foreste a "caccia" di lepricani - in maniera tranquilla e quasi noiosa.
    Questo almeno fino a quando Logan non comincia ad attendere con trepidazione la lettera per Hogwarts, scenario che si verifica nell'istante stesso in cui suo padre gli racconta per la prima volta del castello e di quanto andrà ad apprendere tra quelle mura.
    Poco prima del compimento dei suoi undic'anni d'età, Logan, sostiene un acceso diverbio con la madre.
    Eve, babbana per metà, costringe il giovane a proseguire la sua istruzione "classica" quantomeno fino all'età necessaria per procurarsi lo straccio di una qualifica professionale nel mondo non magico.
    Così il biondo, controvoglia, decide di iscriversi ad un percorso di studi tecnico di stampo alberghiero, riuscendo a strappare una qualifica da bartender.
    Benché inizialmente cataloghi tale attività come uno spreco di tempo utile solo ad allungare l'attesa del suo approdo alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, il rampollo dei McCormac finisce per appassionarsi alla Bartenderie, interesse che tutt'oggi lo porta ad avere un amore spropositato ma sincero per i liquori e la merceologia che li riguarda, siano essi magici o meno.
    Contemporaneamente alla sua carriera scolastica il ragazzo perpetra un assiduo studio da autodidatta sulle creature magiche, poiché esse lo affascinano da sempre più di ogni altra cosa al mondo.
    Tale interesse lo porta a catalogare approssimativamente la fauna magica dell'arcipelago Irlandese con precisione chirurgica, conducendo anche molte ricerche su un Gallese verde che, a quei tempi, si vocifera fosse stato ripetutamente avvistato sulle vicine Slieve Bloom Mountains.
    In breve tempo l'idea di poter osservare il Drago da vicino si impossessa delle fantasie di un adolescente scavezzacollo, tanto giovane quanto curioso, portando McCormac a non perdere occasione per costringere la madre a passeggiare con lui su e giù per i picchi montuosi, senza mai però informarla del suo vero intento.
    Con l'avvicinarsi di settembre cresce per Logan il desiderio d'ammirare il Gallese di persona prima della tanto agoniata partenza per Hogwarts, spingendolo ad ignorare totalmente i pericoli e le insidie derivanti dal suo desiderio.
    Una mattina di fine agosto, a colazione, chiede alla madre di salire nuovamente con lui sui monti. Eve, tuttavia, non palesa intenzione di voler uscire di casa e proibisce al figlio di recarsi sulle Slieve nei giorni seguenti.
    La O'Malley, pur appoggiando lo spirito estroso e affamato di infomazioni del figlio, è segretamente a conoscenza della sua vera "missione" e teme il drago che sa essere solito sostare in caccia presso quella regione per qualche giorno ogni mese
    D'altra parte i segnali che il periodo fosse maturo ci sono tutti, e sono fin troppo palesi agli occhi dei genitori di Logan.
    Gli allevatori babbani lamentano sparizioni sospette di alcuni capi dai loro greggi e poi non è inoltre così raro ne difficile udire un melodioso lamento provenire dalle vicine montagne.
    Il carattere di Logan, d'altra parte, lo spinge comunque all'ovvia conseguenza della sua testardaggine: salta giù dalla finestra di camera sua, celato nella penombra crepuscolare, e salito di gran carriera sulle montagne.
    È la serata giusta, lo sente nelle vene...e ha ragione.
    Mentre se ne sta appostato su un crepaccio, lo vede.
    Li a pochi metri da lui, un drago verde smeraldo, è intento a divorare una pecora domestica.
    Dapprima il tempo è come se si fermasse per qualche istante, poi tutto succede in un battito di ciglia: la macchina fotografica gli cade di mano e mette in allarme la creatura.
    Essa si getta sul ragazzo scaraventandolo violentemente a terra e squarciandogli il petto con gli artigli delle zampe anteriori . Negli ultimi istanti di lucidità prima di svenire per le ferite, Logan crede di intravedere dei lampi di luce e udire una voce femminile urlare incantesimi a perdifiato....poi, il buio.

    Quando giunge l'ora di svegliarsi, il giovane intuisce da subito che qualcosa non va. Si sente diverso in ogni cellula del suo corpo e la stanza intorno a lui non è famigliare. Si trovava al San Mungo, l'ospedale magico, e non nella sua caotica stanza al manor di famiglia.
    Immediatamente giunge una medimaga e due minuti dopo suo padre si materializza sull'ingresso dell'edificio, recando con sé una verità che cambia irrimediabilmente la vita del ragazzo.
    Eve l'ha salvato dalla bestia morendo poi per le ferite riportate in seguito allo scontro. Logan, invece, è rimasto in coma per anni.
    Sua madre è morta, e per colpa sua.
    Pensa solo a questo per i lunghi mesi di convalescenza a casa, affogando il dolore in combattimenti clandestini e vizi terreni, stringendo legami ambigui con persone opinabili ma sincere, allontanado la sua famiglia e, perfino, la "cugina" Karen con la quale è straordinariamente legato fin dalla comparsa della Rossa nella sua vita.
    Si autocomisera per l'accaduto e maledice la sua incapacità di incolpare la bestia che - lo sa bene - ha attaccato solo per colpa della stupidità che lui stesso ha mostrato in quella situazione.
    I giorni si fanno sempre più tediosi e malsani con l'avvento di un altra tragedia nella sua vita, fin quando una mattina giunge un gufo al McCormac Manor, portando con sé quella tanto agognata lettera ormai quasi dimenticata.

    Da qui in poi, i primi anni di frequenza dell'Irlandese ad Hogwarts sono passati, tra alti e bassi, come sarebbe lecito aspettarsi dal soggetto.
    Ha rischiato il culo con dei serpeverde a metà del primo anno per poi guadagnarsi il loro rispetto, le ha prese di santa ragione da una mangiamorte nei sotterranei del louvre insieme alla sua ragazza di allora nel tentativo di riprendersi Karen, poi con Karen ci ha litigato, e dopo si è rassegnato a volerle bene così com'è.
    È diventano inaspettatamente prefetto e poi caposcuola, si è fatto e ha perso amici o presunti tali. Ha rotto con la sua prima ragazza patendo meno di questo si sarebbe aspettato, si è salvato la pellaccia da un gruppo di vampiri per pura fortuna, e nel frattempo ha conosciuto un'altra ragazza che, invece, gli ha rubato il cuore per poi frantumarglielo poco prima delle ultime vacanze estive.
    Per la sua mente già affollata di riflessioni personali su ciò che sarebbe potuto accadere ad una famiglia posta - per qualche motivo - sempre tra incudine e martello come la sua, le pene d'amore sono state la proverbiale goccia di troppo.
    Si è chiuso per un po' tra sé , rischiando quasi di tornare ad essere l'ombra della sua stessa persona come è stato dopo il risveglio dal coma. Per fortuna è stato però tratto fuori dal baratro grazie all'addestramento privato con lo "zio" e le attenzioni particolari di quella sua così bistrattata sottospecie di cugina acquisita.
    Attenzioni, tra l'altro, che recentissimamente si direbbe quasi abbiano cominciato a muoversi verso una natura leggermente diversa dall'innocente "affetto familiare", questa è però una storia che aspetta ancora di scoprire come dovrà essere raccontata.



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    William Moseley as Logan McCormac

    Edited by L. McCormac - 23/2/2023, 19:17
     
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