Hogwarts Mystery - GdR Harry Potter

Posts written by -Ralph

  1. .
    elefante
  2. .
    Ecco merda.. cazzo vaffanculo. Sbuffai, scuotendo la testa.
    No.. no non è quello il problema Vanya.. mi è uscita male ok?
    Ero abituato ai cazzotti giocosi, alle spinte, alle dita bavose infilate a tradimento nelle orecchie e via dicendo. Ero stato il primo a imporre questi scherzi ai miei fratelli e a subirne di conseguenza una volta che avevano imparato. Capivo quell'interazione e se sulle prime era ancora viva la delusione per il suo inevitabile rifiuto e la realizzazione che mi vedesse come un fratellino scemo, dopo un po' l'avevo iniziata ad accettare come.. una buona base.
    D'altronde avevamo dormito gomito a gomito in una tenda.. voleva dire che di me si fidava. E forse non era una cosa così da poco.. ne così scontata.
    Avrei dovuto spiegarle.. eppure non volevo farlo lì, davanti a suo fratello.
    Avrei solo.. preferito che mi avessi chiesto se volevo farlo invece di darlo per scontato..
    Per lei probabilmente saperlo fare significava sicurezza, significava avere una protezione in più e non poteva sapere che per me invece, era tutto il contrario. Probabilmente era la prima volta che mi opponevo a qualcosa che aveva deciso lei: un conto erano le lamentele esagerate, le critiche al suo cane bavoso e puzzolente.. ma un vero e proprio rifiuto forse era la prima volta che lo manifestavo.
    "a Vanya era venuta questa idea per farmi conoscere il suo migliore amico" Ecco, vaffanculo di nuovo. Ovviamente tutto questo doveva succedere quando sotto una specie di analisi da parte di suo fratello maggiore. Perfetto.
    Uhm.. immagino di non star andando granché bene con l'esame..
    Perché funzionava così no? Coi fratelli minori.. dovevi valutare anche quello. O forse si faceva soltanto quando avevano 13 anni..? Stavo facendo dei discorsi di merda?
    Potremmo.. andare a mangiare qualche porcata se non.. interferisce con.. il percorso di fitness..?
    Era gay dopotutto no? Gay e palestrato.. magari mangiava solo petto di pollo, broccoli e riso bianco tutto cotto esclusivamente al vapore, senza sale, senza sapore, senza vita.
  3. .
    Non riuscivo a dormire, continuavo a rigirarmi nel letto, ancora ed ancora, accartocciando il cuscino, calciando via le lenzuola per poi tirarle di nuovo su e arrotolarmici di continuo. La mia insonnia tuttavia aveva ben poco a che vedere con la scomodità improvvisa di quel letto. Era il pensiero che quella cosa fosse ancora là fuori a rendermi irrequieto. Era il pensiero che avrebbe potuto spuntare da qualsiasi parte, in qualsiasi momento, all'improvviso.. e che io l'avrei rivisto di nuovo. O che Astrid lo avrebbe visto di nuovo.. oppure Karen.. no.. non riuscivo a sopportare quella prospettiva. No, doveva sparire.. doveva essere portata via, messa altrove, bruciata.. non lo sapevo! Non mi importava davvero.. bastava che sparisse. Non so neanche io come riuscii ad addormentarmi, ma quel sonno non fu ristoratore ne servì ad alleviare la mia angoscia. Mi infilai quindi i primi vestiti che avevo lanciato sulla sedia, uscendo dal dormitorio, senza sapere bene che cosa fare. Avevo pensato di andare da Vanya, per poi darmi subito dopo dell'imbecille: sapevo cosa avrebbe visto ed era fuori questione che la mettessi davanti a una cosa simile. No, no quel coso andava lanciato fuori da quella scuola con una fionda.. il prima possibile.
    Fu quindi alla porta della professoressa di Cura delle Creature Magiche che mi ritrovai a bussare: quel coso era una creatura magica.. e anche se il mio intento non era quello di "cura" speravo che la prof non si facesse problemi di forma e se ne liberasse nel modo che reputava più opportuno. D'altronde non era un mio problema, vaffanculo. L'adulta era lei, che si rendesse utile no..?
    Ebbene però tutto mi sarei aspettato tranne che trovare una giovane bionda dietro quella porta.
    ...Ah merda.. non c'è la professoressa? Cazzo cosa ci tengono in questi uffici i topi morti? Non c'è mai nessuno quando serve..
    Ok Ralph, niente panico.. dopotutto qualche minuto in più non avrebbe fatto nessuna differenza.. chissà poi da quanto tempo quel coso era nel castello senza dare problemi.. riportai il mio sguardo sulla ragazza, esile e minuta e dall'espressione rubata ad un cartone animato. Porcameride...
    ..tu a che anno sei..?
    Una così o aveva paura di tutto o aveva paura di cose stupide tipo.. non lo so, le rughe, i capelli bianchi. Le lucertole.. i ragni.. non l'avevo mai vista ma magari era all'ultimo anno e sapeva lanciare un Riddikulus decente..
  4. .
    La chioma rossa fece la sua apparizione noncurante del cartello che recitava a lettere cubitali (potevo averlo ingrandito leggermente ai limiti dell'ospitalità? Beh, forse, ma i bambini non riescono a leggere in piccolo, così come i genitori o i parenti di vario grado quindi..) la chiusura del negozio per pausa pranzo. Ammetto che la stavo evitando come la peste. Sì, esatto.. ma capitemi avevo i miei buoni motivi per farlo!
    Ciò nonostante non riuscii a trattenere una mezza risata all'allusione sui diritti di autore dei capelli bianchi, mentre mi toglievo il cappellino idiota e li sistemavo con la mano, quasi a sottolineare come fossero tutti ancora vibranti e scuri.
    E io che pensavo che la calvizie a 30 anni sarebbe stata un problema.. canuto a 20.. ti fa rivalutare diverse cose..
    La vidi togliersi il giaccone, rimanendo con.. un vestitino. Fu impossibile non aggrottare la fronte in modo automatico.
    Quindi adesso ti piacciono le gonne.. e tutto il resto..?
    Lei non si vestiva così. L'unica gonna che metteva era quella della divisa e provvedeva a togliersela in favore dei jeans e maglioni informi da maschiaccio appena ne aveva la possibilità. Eppure era da qualche mese che si sistemava i capelli, che ogni tanto si truccava e indossava queste.. cose. E non ci avevo fatto caso più di tanto perché.. beh era una ragazza era normale che si mettesse cose da ragazza. Almeno finché non avevo visto quello che avevo visto.
    Non ti si gela più il culo?
    Indimenticabile la sequela infinita di lamentele dell'anno prima sul.. cos'era? Retaggio maschilista di imporre le gonne alle ragazze nei mesi invernali con la neve alta fino alle ginocchia e un prototipo di petizione per la presidenza mirato a concedere a tutti dei pantaloni lunghi oppure imporre dei kilt per gli studenti maschi.
    Nah che non fosse del tutto di suo gusto non me lo toglieva dalla testa nessuno: era opera di quella testa di merda..
    Tirai fuori due piatti e infilai un braccio nella vetrinetta accanto al bancone per tirare fuori una fetta spessa 6 dita di torta al cioccolato e lamponi.
    No, oggi non lavora... la tua invece?
    Domandai con un sorrisetto sarcastico porgendole il piatto.
    Si unirà a noi?
    Ecco perché la evitavo come la peste: perché non riuscivo a non impicciarmi. Non riuscivo a mordermi la lingua e tenermi le mie opinioni per me. La distrazione però giunse sottoforma di un cartoncino con una specie di portachiavi che pendeva di lato. Me lo rigirai tra le mani, senza ricordarmi che Natale, ormai, era vicino. Nonostante le innumerevoli decorazioni che avevano invaso il negozio e le irritanti canzoncine di Natale iniziate con così tanto anticipo.
    Non ti guardo come una caccabomba pronta ad esplodere...
    La guardavo a malapena dopotutto!!
  5. .
    Oppure il vostro è un errore di percezione..
    Non avevo idea del perché mi ritrovassi a dovermi giustificare con una ragazzina con le lentiggini che non conoscevo assolutamente. Ma d'altronde era più semplice farlo con lei, proprio perché la conoscevo appena. E data l'amicizia con Ralph.. illustrarle il mio punto di vista poteva essermi utile nel cercare di smussare i rapporti anche con mio fratello.
    Basato sul significato di una determinata azione se questa fosse compiuta da voi. Dando per scontato che tutti quanti ragionino e manifestino i propri comportamenti allo stesso modo.
    Dal mio punto di vista non me ne sbattevo: io sapevo tutto, trovavo il modo di saperlo. Rispondevo a tutti i gufi, prendendomi il tempo per articolare una risposta adeguata. Se c'era bisogno, tornavo a casa. Se non c'era bisogno.. non lo facevo. Perché ognuno doveva trovare da solo la via per sbrogliare i propri casini e solo quando diventavano troppo grandi si interveniva. In caso contrario non sei di aiuto.. sei solo un'ostacolo alla crescita, una limitazione al credere di potercela fare con le proprie forze.. e credetemi.. in una famiglia così grande succedeva spesso.
    E avrei anche riso alla battuta sul cazzo di traverso e via dicendo.. ma vedete.. non era una descrizione che avrei considerato calzante per Ralph. Lui raramente si indispettiva o si arrabbiava. In ogni caso le sue arrabbiature duravano ben poco.. cercava sempre di trovare una soluzione che mettesse tutti d'accordo, con estrema diplomazia mascherata da battuta, scapellotti e altre recite adatte ai marmocchi che avevamo seminati per casa. Da quando era successo quell'incidente con Harry, evidentemente, questo era cambiato. Ma avevo sperato che lo avesse fatto solo con me.
    "Mi ha parlato di Harry" Boom, tic tac. Questa non me l'aspettavo. Mi ritrovai a guardare la ragazzina con rinnovata curiosità, inclinando leggermente la testa, senza distogliere lo sguardo per tentare di cogliere quanto potesse esserci di detto in quel "Non molto".
    Non è acqua passata per nessuno, sai? Certe cose non si possono lavare via..
    Non era acqua passata tanto che dovetti iniziare a giocherellare con uno degli aggeggi di Zonko, facendolo roteare tra le dita, seguendolo con lo sguardo, per dissimulare, per spezzettare l'attenzione su qualcos'altro e lasciarne meno su quella vicenda.
    Ma lui ha l'abitudine di prendersi responsabilità.. e quindi colpe che non sono sue.
    Lui si sentiva in colpa, perché pensava che avrebbe dovuto accorgersene prima. Per quanto razionalmente non vi si potesse trovare un collegamento, una equivalenza, sapevo benissimo che si incolpava comunque. Si incolpava di molte cose, alcune che dipendevano effettivamente da lui, altre che non dipendevano da nessuno.
    E questo non gli fa bene e non fa bene neanche a chi gli sta intorno.
    Non faceva bene ad Harry sentirsi costantemente con i suoi occhi addosso. Non gli faceva bene sentirsi chiedere insistentemente cosa aveva fatto, dove andava, con chi. Non gli faceva bene sentirsi sotto interrogatorio costantemente. Non gli consentiva di andare avanti, non gli consentiva di essere più sicuro di se stesso, del suo valore. E non faceva bene neanche a Ralph agitarsi fissando l'orologio ogni volta che Harry andava in bagno o tardava un paio di minuti da scuola. E avevo dovuto dirglielo.
    Io al momento non sono la sua famiglia kiddo... non per lui. Ma.. se la cosa dovesse sfuggire di mano.. posso contare su un tuo gufo?
  6. .
    ... 10 anni fa il tuo caro castello era pieno zeppo di Mangiamorte e visto che poi è finito parzialmente distrutto da draghi, esplosioni e altri cataclismi...
    Credetemi non ci stavo godendo a sottolineare l'ovvio ma.. ok si forse un po' ci stavo godendo, come al solito. Ma non sarebbe davvero cambiato poi molto se avessi studiato ad Hogwarts. E comunque non era certo l'unico dei motivi.. all'inizio lo era stato perché a 11 anni a certe cose non puoi arrivarci, nemmeno volendo. Ma finito il periodo oscuro non ero voluto tornare, perché mi ero reso conto di una cosa: stare lontano da casa era.. liberatorio. Nessuno ti conosceva, nessuno aveva delle aspettative, nessuno faceva delle assunzioni su cosa avresti fatto o dovuto fare. La tua personalità era libero da ogni vincolo, non costruita nella mente di qualcuno che inevitabilmente ne sarebbe stato deluso perché non corrispondeva al vero. Tuttavia la piccoletta sicuramente aveva ragione su alcune cose: la faccenda di Harry era stata solo la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, l'atteggiamento di Ralph nei miei confronti era mutato già da prima. Iniziavo a capire perché fossero amici: probabilmente avevano più cose in comune di quanto una prima occhiata avrebbe potuto lasciar intendere vedendo una mocciosetta irlandese magrolina e sfacciata ed un inglese di un metro e ottanta perennemente sudato.
    Non si possono basare le proprie scelte su questo kiddo.. ne chi sta dall'altra parte dovrebbe prenderla troppo sul personale.
    Lo stesso grado di permalosità, senza dubbio. Probabilmente anche lo stesso egocentrismo di base nel pensare che fossero in qualche modo ragione di abbandono. Una cosa non escludeva l'altra. Anche lei aveva una sorella che aveva scelto di andare a studiare a Beaubatons con Millie no? E la stessa Millie mi aveva già riferito gran parte delle informazioni base su di Ralph. Annuii comunque, apprezzando che la rossa si prodigasse in aggiornamenti tanto dettagliati. Tuttavia fu una parola a farmi alzare le orecchie.
    Cosa intendi per.. ansioso su certe cose?
    Lo stava facendo di nuovo? Si stava lasciando prendere dalla paranoia? Dopotutto aveva seguito questa ragazzina in una situazione da pazzi.. niente che non mi sarei aspettato da Ralph, ma non potevo fare a meno di prendere come ipotesi che stesse ricadendo negli stessi schemi mentali che non giovavano ne a lui ne a chi gli stava intorno.
    Già così si era beccato un rischio di espulsione e ritiro della bacchetta.
    Un paio di anni..
    risposi stringendomi nelle spalle: non avevo modo di sapere quanto Ralph le avesse detto. Conoscendolo non aveva aperto bocca con nessuno..
    Uhm non è la giornata adatta oggi: giurerei di aver visto un getto di vomito spiaccicarsi contro la vetrina..
    Replicai arricciando il naso: una bugia totale quella. Non volevo andarci, non ancora.. necessitavo di qualche giorno per capire meglio come muovermi.
    Come minimo gli è finito nei capelli.. immaginati che umore amabile..
  7. .
    CITAZIONE (.Hel. @ 29/11/2022, 21:10) 
    soprattutto Gil-Galad che sembra un geometra.

    #dead
  8. .
    No. Per tutto. Non c'è l'atmosfera del signore degli anelli, non c'è la stessa epicità, la stessa cura nella trama, nei personaggi, nella resa dei paesaggi e dei costumi.

    Riguardo il signore degli anelli quasi ogni anno e ogni volta colgo dettagli e sfumature che mi erano sfuggite. L'epicità della missione, il sacrificio di 4 Hobbit che lasciano la loro amata Contea, ancora lontana da ogni male, per la salvezza della Terra di Mezzo, diventando eroi improbabili. Gli uomini che si uniscono contro il nemico comune, Re Theoden che difende la sua terra anche nel momento più disperato, sapendo che non c'è vittoria a testa alta. Eowyn e Merry terrorizzati dalla battaglia ma che vogliono combattere per ciò che amano e non rimanere in disparte a guardare..
    Mi dispiace ma questa serie non ci si avvicina neanche XD
  9. .
    relazione
  10. .
    Analfabeta
  11. .
    Fenici
  12. .
    Fu istintivo scuotere la testa, debolmente eppure con estrema convinzione.
    Se credi questo allora sei TU che non hai capito un cazzo Corinne..
    Se davvero pensava che le persone.. che io reagissi in modo così negativo con chiunque si sbagliava di grosso. Dire che non si aspettava di essere accolta a braccia aperte o che ci si fosse dimenticati di lei dopo qualche settimana stava facendo nascere il dubbio, in me, che la Corvonero fosse abituata così. Che lei dimenticasse le persone dopo poche settimane, che non le importasse di nessuno, proprio come si sforzava di far credere a tutti. E allora perché quegli occhi lucidi? La mia parte crudele mi stava ricordando che non c'era da stupirsene, che era l'orgoglio ferito a parlare, che nient'altro che essere guardata con ammirazione e desiderio dagli altri voleva, che non le stavo dando la reazione che avrebbe voluto, che mancava l'adorazione delle folle. E che erano dovute solo all'ego ferito. Sarebbe stato probabilmente incredibilmente goffo e divertente, visto dall'esterno, quel rimbalzo di parole, quel rimbeccarsi colpe a vicenda. Ma non lo era affatto.
    Corinne Miller non avrebbe mai pianto davanti ad un'altra persona. O meglio lo avrebbe fatto, in una commediola mirata a coprirti di ridicolo, che si sarebbe risolta dopo poco con una risata e una serie di sfottò destinati a durare mesi. Ma mostrare i propri punti deboli così.. no, quello no. Nel mio ostinato ed arroccato punto di vista, continuavo a vederla sovrapposta a Jack, e mai mi sarei aspettato di incrociare quegli occhi lucidi.
    " tu non sai minimamente di cosa cazzo stai parlando"
    E come cazzo faccio a saperlo?!?
    Tutti si tenevano per se le loro cose. Non parlavano, stavano in silenzio. E quanti segnali sottili dovevo riuscire a cogliere, gridati in silenzio, tenuti chiusi a mille mandate dietro muri di strafottenza e bugie? Non potevo riuscire a vederli tutti.. non potevo riuscire a scassinare così tante porte se si ostinavano tutti a nascondere pure le serrature. E la mia rabbia per questo, stava salendo sempre di più. Per quale cazzo di motivo non si fidavano di me? Cosa cazzo facevo di sbagliato per dargli motivo di non farlo?
    Ma fu quello che disse dopo a immobilizzarmi con un groppo alla gola, sradicando la mia certezza assoluta di essere perfettamente nel giusto. "..quei fottutissimi pensieri vorrei tutt’altro che condividerli, ma unicamente farli scomparire e scomparire io con loro? ". Talmente barricato nel mio torrione non avevo mai preso in considerazione l'altro punto di vista. Perché se te ne vai è perché non ti interessa. Perché se ti importa lo fai capire. Perché se hai bisogno di aiuto lo chiedi alle persone di cui ti fidi. Non avevo mai preso in considerazione che le mie assunzioni potessero essere sbagliate. E non mi ero neanche mai reso conto che io facevo lo stesso: di tutte le cose di cui non parlavo, perché non volevo che fossero parte di me, non volevo che quel pezzo del puzzle venisse incluso nel disegno. Io non ero così...e se non lo sapeva nessuno sarebbe stato come se non fosse mai successo.
    Quelle lacrime riuscirono a ridurmi in silenzio, uno di quelli dove non sai assolutamente che cosa fare, che senti affondare dentro ogni secondo di più, come a far spazio alla consapevolezza di quanto si ha torto. Sapevo che avrei dovuto fare qualcosa ma non sapevo come comportarmi con questa Corinne. Io sapevo come fare con l'altra, quella che era sprezzante e orgogliosa e menefreghista.
    Iniziò a spingermi, e assecondai quella spinta, indietreggiando di un passo, concedendole terreno per un'altra spinta, facendo avanzare al contempo la realizzazione che di nuovo, avevo sbagliato anche io. Perché Jack al suo posto tornava, diceva che si sarebbe sistemato tutto, che ci avrebbe pensato lui.. ma poi, inevitabilmente spariva come risucchiato da una marea. Come Davy Jones che deve tornare in mare dopo un giorno sulla terra ferma. Ma se quell'assunzione fosse stata sbagliata? Se avessi plasmato ogni mia decisione sulla mia esperienza..?
    Le bloccai le mani, senza cattiveria, senza essere brusco, ma quasi accompagnandole verso il basso in una resa a quella sfilza di cattiveria che ci stavamo tirando contro.
    Siamo entrambi delle teste di cazzo Miller.. possiamo concordare su questo..?
    Era uno sforzo guardarla negli occhi. Perché era difficile chiedere scusa o dire qualcosa di più con lei.
    Io non penso che tu sia una stronza..
    un po' forse sì, lo era, per lo più però si divertiva a farla. Era intelligente, più della maggior parte delle persone.. ma era egoista e alcune volte sembrava non vedere le cose più ovvie. Non sapevo cosa ci fosse dietro a quella faccia da stronza e strafottente che tirava su in ogni circostanza.. ma non sapevo neanche se voleva che qualcuno scostasse quella maschera.
    Ma..
    riabbassai lo sguardo, sulla mia mano intorno ai suoi polsi, mordendomi l'interno della guancia, chiedendomi come fosse possibile che questo casino fosse esploso così dal nulla, in un pomeriggio qualsiasi. Come fosse possibile che fossero uscite così tante cose di cui parlare, da elaborare, da processare.. e non riuscissi a dire niente. Mesi condensati in una manciata di minuti.. e avrei solo voluto che potesse leggermi nel pensiero senza che dovessi articolare tutto quello che mi affollava la testa. Capisco che ci sono cose di cui non vuoi parlare con nessuno. Capisco che hai paura di come ti guarderebbero altrimenti. Mi dispiace di non aver insistito. Ho sbagliato a non dirti niente.
    ..certe volte ti comporti da stronza e non potevo.. correre il rischio...
    Non potevo rischiare di far questo a kiddo.. restituirle qualcosa che poi le sarebbe scivolato dalle mani senza che riuscisse a fermarlo. La verità era che aveva vinto la rabbia, nel vedere un circolo ripetersi. Nell'essere annegato dall'impotenza e dal terrore che qualcosa andasse storto, di nuovo. Del non sapere cosa fare e sentirsi annegare per capire quale fosse la cosa migliore. Quella più facile era prendersela con tutti.. soprattutto con chi non era lì.
    Non ci ho neanche pensato a scriverti.. perché ho dato per scontato che non l'avresti fatto...ma vorrei che dimostrassi che ho sbagliato a pensarlo.
    In quel momento le lasciai le mani, dandole modo di riappropriarsi del proprio spazio.
    Così come vorrei dimostrarti che hai sbagliato anche tu a tenere tutti fuori.
  13. .
    I canditi sono buoni.
  14. .
    Ah porca meride..peggio del previsto..
    ..addirittura Troll? A chi ha venduto il culo per il passaggio d'anno..?
    Insomma Troll era... sì scusate lo so che non dovrei ridere, e che i voti di scuola lasciano il tempo che trovano e non sono chissà cosa di importante ma.. andiamo, Troll? Ci cagava dentro? Come fai a fare una pozione da Troll?? E poi quella ragazzina mi faceva anche un po' ridere. Aveva quel modo di fare palesemente costruito e artificioso come se fosse uscita da un romanzo noir, fingendosi un detective o un uomo coi baffi largamente esperenziato nelle investigazioni. Aveva una gran faccia tosta, questo era sicuro. E lo dico nel miglior senso possibile: anche io sono una faccia a culo, è una delle cose più importanti da avere nella vita gente.
    Errore signor Holmes! Secondo te Ralph avrebbe "mentito" in una scuola dove ero passato appena quattro anni prima?
    E in ogni caso anche quella roba delle casate era una puttanata terribile quanto totalmente inutile. Andava sviluppata l'indipendenza.. non la mentalità di branco uniti sotto uno stemma e la divisione tra gruppi simili in contrasto con gruppi dissimili.
    Ilvermony..
    Insomma anche in America avevano una cosa simile alle casate quindi sapevo benissimo di che cosa stavo parlando. Con la differenza che gli Americani, già pecoroni di suo, amavano terribilmente quelle segregazioni e le adottavano come bandiera per il resto della vita. Cantavano pure l'inno della scuola a inizio lezione. Ogni.Fottuto.Giorno. "We stand as one united, Against the Puritan. We draw our inspiration From good witch Morrigan...." Porca meride ho ancora i brividi lungo la schiena ogni volta che ripenso a quell'inno di merda...
    ...sono la stessa cosa andiamo, lo sanno tutti..
    il mio tono di voce conteneva quasi un invito a fare una domanda più difficile se proprio voleva fare gli interrogatori. Ehi ho detto che apprezzavo la faccia di culo, non che le avrei per questo, risparmiato qualcosa.
    E supponiamolo: i ragionamenti per assurdo sono il punto di partenza di ogni teorema matematico, mi sembra una buona base..
    La domanda della ragazzina era legittima, eppure non era a me che avrebbe dovuto porla. Quella situazione infatti, a mio avviso, era inutilmente ridicola e fin troppo colma di rancore. Quindi come ogni rancore, totalmente inutile.
    Sì probabilmente nella sua mente non rientra tra le bugie..
    Non era un segreto. C'erano scenette assurde a casa quando eravamo tutti a tavola e lui sceglieva deliberatamente di non rivolgermi la parola in nessun caso. Qualche volta gli avevo lanciato pure delle molliche di pane, giusto per mettere alla prova la sua dedizione.
    Abbiamo modi diversi di affrontare le cose. Secondo lui il mio è sbagliato e non mi interessa niente della famiglia quindi ha smesso di considerarmi tale. Avrai notato anche tu che su alcune cose mostra poca elasticità mentale.
    Davvero vorrei dirlo in un modo che non lo faccia passare come un malato di mente, ma non so davvero come una cosa simile possa farlo.
    ....Hai detto che è il tuo migliore amico, giusto?
    Forse se fossi riuscito a portare dalla mia parte la piccoletta avrebbe potuto mettere una buona parola per me con mio fratello. Magari ci saremmo di nuovo spaccati il naso a vicenda ma meglio che doversi ignorare in fila davanti al cesso la domenica mattina.
    Come ti sembra che.. se la passi?
    La domanda era sincera. Certo se mi avesse prestato dei soldi sarebbe stata la svolta top, anche se sicuramente uno stipendio da caramellaio nel weekend non era assolutamente in grado di mettermi al sicuro il culo avrebbe potuto fornirmi uno scalino in più fuori dalla piscina di merda nella quale attualmente sguazzavo. Però mio fratello si era fatto un'opinione sbagliata su di me: non era vero che non me ne fregava niente di lui o degli altri miei fratelli. Mi importava esattamente quanto a lui e trovavo oltremodo fastidioso quella sua presunzione di volersi erigere al di sopra di tutti, come se ogni cosa dovesse ricadere sulle sue spalle. Il suo modo di dimostrarlo infatti tendeva ad essere a mio avviso soffocante e del tutto insano. E la mia domanda era rivolta proprio a capire questo: se allontanarsi e starsene per conto suo, distaccato dal Clan Finnik, era servito a fargli allentare quelle manie di controllo a pastore del gregge.
    D'altro canto era passato ben poco nella sua permanenza a scuola prima di finire, di nuovo, ad avere problemi con la legge. Non ero del tutto sicuro quindi che non rischiasse di trovarsi, nuovamente, nei casini.
    ...lavori socialmente utili a Kilmainham Gaol a parte..
    Lei dopotutto sapeva a cosa mi riferivo no? Era lei la ragazzina al centro di quel guaio..
  15. .
    Benvenuto a bordo!
265 replies since 30/7/2012
.
Top