Alex Mayer

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ANAGRAFICA
Nome e cognome: Alex Mayer
Data di nascita/Età:16 anni – 20/03/2007
Stato di Sangue: purosangue

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BACCHETTA
Legno Castagno
Nucleo Fenice
Lunghezza 10 pollici

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PATRONUS
(Antilope)

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PROFILO FISICO
Capelli: Neri
Occhi: un occhio viola e uno verde

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PROFILO PSICOLOGICO
Cosa ama: Amo sdraiarmi sull'erba fresca a fissare le nuvole mentre il vento soffia sul mio viso. Mi piace perché guardo il cielo infinito e le nuvole con le mille sfaccettature, mi piace fantasticare sulle mille forme che assumono e perdermi per un attimo nella fantasia , lasciando alle spalle per un solo instante la scuola con le sue lezioni e i pensieri che un adolescente può avere alla mia Età. Mi piace sentirmi per un attimo libero e stare all’aria aperta è la stessa sensazione che provo mentre volo, li tra le nuvole sono felice e libero . Ma poi torno con i piedi a terra e sono consapevole che non sempre posso scappare da questa monotonia e mi rifugio allora in biblioteca anche se non è propriamente uno studente modello. Mi piace leggere i vari racconti di Howgarts, approfondire la conoscenza delle creature magiche, conoscere ogni dettaglio è affascinante e ogni creatura è unica nel suo genere. Mi piace anche approfondire i vari incantesimi , perché non voglio deludere la mia famiglia
Cosa odia: Non amo le persone arroganti, persone credono di essere superiori a tutti, persone che deridono i ragazzi più deboli e soprattutto persone che da una parte ti fanno un sorriso, ma dall'altra ti pugnalano . Sono persone che ho conosciuto qui nel castello e che evito, ma non per mancanza di coraggio e più il fatto di non mettermi nei guai , il castello ha occhi e orecchie , ma soprattutto non amo chi usa un linguaggio non rispettoso verso i compagni e i professori .
Carattere: Non ti arrendere , mi ripeto ogni volta che un evento negativo si affaccia alla mia porta. Cerca sempre la forza di agire , di non abbattermi, di andare comunque avanti, anche se non è facile, mi definisco una persona forte ma al contesto anche fragile . Cado e mi rialzo ancora . Alcuni dicono che sono un solitario, è vero che volte mi piace stare da solo, ma non disdegno a volte una compagnia , mi piace ridere e scherzare con gli amici che conosco . Se dovrei scegliere tre parole per definire chi sono io direi . Forte - Solitario e Allegro- Dipende dai momenti e dai giorni, alcuni dicono che sono lunatico forse è vero , anche se non mi sento così.
Allineamento: neutrale-positivo

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PROFILO LAVORATIVO
cameriere Tre Manici di scopa

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PROFILO SCOLASTICO
Materie che odia/ama: Materie che Ama Difesa contro le arti oscure, trasfigurazione , cura delle creture magiche, erbologia : Materie che odia : Divinazione e un po’ pozioni
Anno di frequenza: V
Casata di Appartenenza: Tassorosso

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BACKGROUND
Il cuore batteva all’impazzata mentre correvo per il bosco a piedi nudi. C’era qualcosa che mi stava inseguendo che mi voleva prendere, volsi per un secondo lo sguardo e lo sentì dietro a me ormai era vicino e la paura mi assaliva, sapevo che non potevo fermarmi o mi avrebbe preso . Accelerai il passo sentivo il nudo terreno sotto di me che mi lacerava le piante dei piedi , era buio non vedevo nulla e inciampi contro una radice di un albero secolare cadendo a terra, mi voltai impaurito, era sopra di me ero spaventato, ad un tratto una luce abbagliante squarciò la notte , per un secondo vidi il mio Patronus guardarmi un secondo e poi mi svegliai tutto sudato e alzandomi in piedi mi misi le mani sulla faccia, mentre il mio cuore lentamente si calmava.
Era ormai da qualche settimana che facevo quel sogno, era strano e non capivo cosa significasse e avevo paura di parlarne anche con i mie genitori, si sarebbero preoccupati in fondo il loro lavoro di Auror li metteva sempre sul chi la e non voleva farli preoccupare per un sogno, o almeno così speravo che fosse. . Tolsi le mani dalla faccia e guardai la stanza buia come se qualcosa potesse uscire fuori. Scossi la testa non dovevo pensarci, andai al bagno sciacquandomi il viso . Mi guardi allo specchio e accennai un sorriso non potevo continuare così. Tornai nella mia stanza e mi addormentai quasi subito.
Alex sveglia la colazione è pronta
Aprì nuovamente i mie occhi guardando il soffitto. Oggi era un giorno speciale, era l’inizio di un nuovo anno.
L’estate passata tranquillamente, erano andati in gita fuori, in una bellissima baita di montagna, avevano giocato con la neve, a volte era divertente non usare la magia e fatto lunghe passeggiate. Erano venuti anche a trovarli degli amici dei propri genitori e alcuni suoi amici . Erano tornai solo da qualche settimana ed era da allora che aveva cominciato a sognare. Mi alzai ancora un po’ assonato per la notte passata quasi in bianco, ma comunque era felice. Erano passati ormai quattro anni da quando avevo cominciato la scuola ad Hogwarts e questo sarebbe stato il mio quinto anno. Erano stati anni tranquilli, passati tra lezioni e in compagnia di amici e poi quest’anno sarebbe stato particolare, la sua sorellina minore avrebbe cominciato anche lei a frequentare la scuola e già pregustava il momento dello smistamento, un momento bello e intenso.
Ricordavo quel giorno come se fosse ieri . Seduto davanti a tutti mentre gli appoggiavano il cappello in testa e dopo qualche secondo lui pronunciò la casata e tutti applaudirono . Hogwarts era speciale, si sentiva a casa, amava molto passare le giornate all’aperto e nella biblioteca e amava guardare le partite, quest’anno aveva deciso di candidarsi, in fondo era abbastanza bravo a volare.
Scese in cucina , vide pentole muoversi e impiattare, si sedette e cominciò a mangiare delle buonissime uova, era il primo ad arrivare e poi scese tutta la sua famiglia, suo padre con un vestito blu elegante e la sua sorellina che era molto eccitata. La colazione passò tra risate e scherzi, poi risalì prese il suo famiglio, un bellissimo falco di un bianco manto. Gli diede un pezzo di carne da mangiare e si fece accarezzare. La sua roba era già pronta . Si guardò intorno , poi uscì chiudendo la porta.
Su su la passaporta è pronta
In un attimo furono al binario , alcune persone si avvicinarono li salutarono, vidi nuovamente i mie amici e agitai una mano. I mie genitori mi diedero un bacio e poi salì sul treno.

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PRESTAVOLTO Tom Sturridge