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Che strano. Molto, molto inconsueto. Eppure...
~ Ti prego, Yoghi, non partire con uno dei tuoi soliti pipponi circa il fatto che non sta a lui decidere cosa sia corretto e cosa no. Lo sappiamo tutti che tu sei il più bravo, prima donna del cazzo. Sai valutare le situazioni, sei in grado di capire chi ha ragione e torto e tutto il resto. ~
Oh no Owen, ti sbagli. Pensavo, solo, che un ex Durmstrang sapesse quando tacere. Dopotutto, non è poi così saggio correggere una mia osservazione. Lo lascio parlare, scuotendo il capo. Povero mendace in fasce, con il latte ancora sulle labbra. Sarebbe quasi convincente. Per altri, forse. - Davvero asserisci che una pozione recuperata con l'acqua del Lete possa definirsi perfetta? - Sono retorico. Nonché volutamente pungente. - Strano. È evidente dunque che anni di lavoro, studio, e perfezionamento rappresentantano solo un grande spreco di tempo. Come ho fatto a non rendermene conto.- E si, forse anche un po' ironico. In tali casi, è appropriato. - La pozione che mi hai consegnato, oggettivamente, è funzionale. Tuttavia, se ora ti stregassi...- La mia bacchetta lo punta. Lesta come un fulmine. Ed è perpendicolare alla sua fronte. -...e ti facessi bere il tuo preparato, stanne certo, saresti mio sufficientemente a lungo da perdere ogni singolo milligrammo della tua dignità.- Rimango immobile, così come sono. Lasciando, volutamente, passare qualche istante. Per poi emettere una risata, vera, a denti scoperti. - Puoi dormire sereno, non è mia intenzione. E ad ogni modo si, la tua pozione è stata, comunque, una delle migliori.- Ora però torniamo a noi. Al vero motivo della sua presenza qui. Ed esso, di certo, non riguarda l'inutile valutazione. Quella era, per così dire, un pretesto. Il quale ha sortito l'effetto sperato, si direbbe. - Dimmelo tu. Forse perché la tua condotta in classe mi ha deluso veramente. Per curiosità. Oppure, perché se credi che il vecchio McCormac si farà raggirare tanto a lungo da una prova così abbozzata, ti sbagli. - Mi alzo, circumnavigando la scrivania. Appoggiandomici. Proprio di fronte a lui. - Sei bravo, "O'Connell", peró non tanto quanto credi. Le emozioni, a tratti, ti tradiscono. Fatichi a controllarti sotto pressione.- Glielo dico, con tutta l'ovvietà del mondo. Non ci sono mezzi termini attuabili. Le cose stanno così, punto. - Permettimi di rigirarti la domanda. Cosa ci fa, davvero, uno come te ad Hogwarts? Te lo leggo negli occhi che questo non è posto per te. La tua opaca oscurità, ragazzo, è la mia. -
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