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Io avevo scelto un approccio molto leggero, persino ingenuo da un certo punto di vista, perché la mia intenzione non era quella di partire con il piede di guerra e alzare toni o mettere a repentaglio la mia posizione, ma evidentemente non era stata la scelta migliore dato come il Ministero aveva scelto, più o meno, di rispondere alle mie perplessità.
Invece di darmi una risposta chiara e concisa così da intavolare presto i noccioli più insidiosi, mi ritrovai con le mani impegnate a sfogliare documenti che sapevo fin troppo a memoria. Fogli e quant'altro di cose che non avevo di certo bisogno di rivedere adesso e per le quali non persi nemmeno troppo tempo richiudendo presto i quei fascicoli, pure piuttosto personali, posandoli con quasi strana delicatezza sulla sua scrivania.
Se il suo intento era quello di provocarmi questa poteva essere una buona base di partenza, non perché mi sentivo toccato da faccende che avevo vissuto personalmente, ma perché questa "risposta" era la più ovvia che potessi sentire e che avevo già preventivato.
Si, erano successi atti che avrei preferito evitare e criminali che scampavano alla giustizia. Grazie al cazzo.
Ma rimasi in silenzio per adesso, facendo solo un respiro profondo e decidendo di sedermi da solo dato che non mi aveva invitato a farlo, perché qua dentro probabilmente ci sarei stato per parecchio.
Nota niente di ricorrente? Un problema o magari più di uno..
"Preferirei che non mi trattasse come una recluta, signore."
Boh, erano domande retoriche le sue? Possibile, ma perché tergiversare in questo modo su situazioni di cui eravamo pienamente consapevoli?
Davvero la vera motivazione a tutto questo era solo un banale e fastidioso "il fine giustifica i mezzi?"
Come eviterebbe lei il riprensentarsi di circostanze simili?
Appoggiai le mani sulla scrivania, tenendole incrociate l'una all'altra, capendo che a quanto pareva dovevo stare al suo gioco. Benissimo. Ma era un gioco a senso unico o mi avrebbe risposto decentemente poi?
"Aumento delle risorse sul campo, addestramenti più duri per formare auror in grado di intraprendere missioni più rischiose, come le missioni di copertura. Più pattugliamenti, squadre più organizzate e meno individualismo. Io sono queste le cose a cui penso, per evitare di violare i diritti umani delle persone."
Perché non volevo girarci troppo attorno, non volevo fare il finto tonto dato che come approccio non funzionava, quindi meglio essere diretti dato che lui aveva deciso di farmi rivedere il passato.
"Perché quei decreti sembrano essere stati fatti solo per i casi estremi. Sono superficiali e tendono a sfociare nell'abuso di potere e aumentano il rischio di superare un limite che ci differenzia da loro. E io non ho il dono dell'obliquità e dell'onniscienza per indirizzare i miei auror nel uso sempre corretto di decreti che lasciano una libertà così rischiosa. Per non parlare dei processi, tutto ciò su cui si basa la giustizia così è a dura prova, ci ha pensato a come gestirli? All'opinione pubblica? E' lei il Ministro d'altronde e io voglio capire. Ho bisogno di più chiarezza da parte sua."
Ero stato brutalmente diretto forse, ma questo era per fargli capire che gli stavo dando modo di spiegarsi. I miei toni non si erano alzati, per ora.
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