I lezione di Erbologia

III-IV-V ANNO

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  1. soul of art and anarchy
     
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    Caposcuola
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    V’era un tranello celato oltre il criptico quesito dell’insegnante: il lunatico e selvatico Stormind lo aveva intuito sin dall’esordio e ne ebbe conferma allorché fu svelato l’assunto della lezione, che sarebbe stata dedicata alla scoperta delle insidie della natura fra le cui spire incauti ed ignari si muovevano, danzando con pericoli invisibili ad un occhio impreparato e superficiale. Il suo volubile interesse e la sua insaziabile curiosità furon irrimediabilmente sedotti dallo scenario che, ad un cenno della bacchetta della Westwood, si palesò innanzi al suo sguardo cupo e malinconico: un intricato e tenebroso labirinto di vegetazione fitta e rigogliosa, dalle tinte vivide e variopinte com’un quadro astratto e dalle cui spire provenivano fruscianti sussurri e sinistri scricchiolii. Una foresta in agguato, nella fremente attesa di poterli ghermire con le proprie nodose e pungenti dita, forse per farli smarrire per l’eternità nella penombra delle sue viscere ostili e selvagge. La prospettiva di poterla esplorare, di poter aggirarsi in quel dedalo di piante, arbusti e rami per scoprirne gli arcani, accese le membra dell’aspirante cantautore d’irrequieto interesse: bramava conoscere nel profondo ciò che lo aspettava in quel folto per poterne trarne la propria ispirazione ed altresì nutrirsi delle adrenaliniche sensazioni che credeva lo avrebbero rapito allorché circondato da ostacoli e pericoli ostici da cogliere.
    - Eupatorium Rugosum - ripeté sovrappensiero mentre sfogliava rapidamente il libro di testo per giungere alla pagina dedicata alla pianta che avrebbe dovuto recuperare. - “…provoca tremori, crisi cardiaca e morte”… be’, è stato un piacere conoscervi. - celiò con fare teatralmente melodrammatico, rivolgendosi ai compagni con la propria usuale sprezzante e superba ironia, mentre leggeva rapidamente dei meccanismi difensivi della pianta: una perenne particolarmente capricciosa, che non gradiva esser derubata del proprio equilibrio e reagiva con ostilità per difenderlo. Ironico che fosse stata assegnata proprio a colui che viveva la sua esistenza in un caos imperversante di emozioni ed istinti in perenne disarmonia, tanto avversi da essere fra loro ostili.
    Dopo aver assimilato ogni nozione ed essersi impresso nella mente il disegno dell’Eupatorium, s’alzò dal proprio giaciglio per affiancare la Corvonero dagli occhi diversi ed il suo compagno di stendardi dal cuore gentile. - Ci vediamo dentro… - li salutò con uno sghembo sorriso e poi si volse invece verso Justin, che gli era parso un poco angustiato per la pianta ricevuta. - se le parole non sortiscono effetto, prova con una canzone… - gli suggerì con oneste intenzioni, malgrado la propria espressione sorniona e malandrina potesse suggerire tutt’altro.
    Una volta intrapreso il sentiero che si snodava nelle fresche ed ombrose viscere della foresta, lo colse la sensazione che essa fosse viva: poteva udirne il respiro ad ogni moto delle fronde ed ascoltarne il cuore battere in ogni tronco. E mano a mano che s’inoltrava sempre più nelle profondità di quel variopinto puzzle di piante, arbusti e radici, comprese di non essere ben accetto: aleggiava infatti un’aura di latente ostilità nell’etere impreziosita da plurimi profumi, che rese l’aspirante cantautore circospetto nel suo incedere.
    D’istinto e sovrappensiero, iniziò a canticchiare a mezza voce una canzone dolce e rassicurante, mentre con l’incantesimo Guidami si dirigeva verso ovest, in cerca dell’Eupatorium: aveva letto poc’anzi che la pianta favorisse un’esposizione mezzombra, dunque s’era diretto verso le zone più umide e fresche, che non venivano carezzate dal Sole per troppe clessidre. Il suo incedere fu tuttavia interrotto da un repentino movimento d’una pianta rugosa e dalle aguzze foglie frustanti, che lo colpì dritto nello stomaco con un ramo, strappandogli il respiro e spezzando il suo canto.
    - Ho capito…resto in silenzio. - sibilò con ira fra i denti, superando una radice emersa dal terreno per entrare in una radura circondata da piante sottili, dalle foglie brune ed opache, persino rossastre. Rassomigliavano alla figura che aveva visto sul libro di testo, benché prive dei bianchi fiori che sarebbero spuntati solo con l’arrivo della bella stagione, e perciò s’approssimò con cautela. Augurandosi che quel garbo e quella galanteria che i suoi genitori s’eran impegnati a cucirgli addosso, sarebbero stati sufficienti a gestire il carattere capriccioso e permaloso dell’Eupatorium.
    Si chinò ai piedi dell’esemplare più minuto e più giovane che poté individuare, iniziando a scavare con delicatezza il terreno per esporne le radici, attento a non disturbarne le fronde. Era oramai giunto il momento d’estrarre il proprio trofeo dalla sua alcova, allorché l’eco d’un lamento giunse alle sue orecchie, distogliendolo dal proprio delicato operato: bastò quella piccola distrazione per agitare l’Eupatorium, che lo schiaffeggiò in volto con le proprie foglie dentate, graffiandogli impietosa la pelle. Sottili e superficiali graffi che tuttavia arsero come se fosse invero stato castigato dalle fiamme, anche se sol per pochi graffi di plettro.
    Di nuovo, il lamento giunse al suo orecchio di musicista mentre estirpava la pianta dal terreno e senza indugiare s’avviò incauto in quella direzione, sedotto dal richiamo d’un possibile pericolo com’un marinaio dal canto d’una sirena. Distratto dal proprio intento, non s’accorse dell’improvviso tremito delle sue dita da pianista disertore.
    Interagito inizialmente con tutti.
    Si addentra canticchiando nella foresta, ma viene azzittito da una pianta ( meno male che ogni tanto qualcosa lo fa tacere)
    In ultimo trova, si spera, la sua pianta, ma nell'operazione di rimozione dal terreno un lamento lo distrae per cui viene graffiato dalle foglie della stessa, con conseguente tremito delle mani finali.
    Se volete usare lo spunto del lamento e far venire André in vostro soccorso, è tutto vostro. Viceversa potrebbe essere un tranello e a questo punto mi sa che toccherà ad Every tirarlo fuori 😂
     
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17 replies since 15/1/2023, 16:10   539 views
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