I lezione di Erbologia

III-IV-V ANNO

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    Caposcuola
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    Com’un incauto marinaio sedotto dal canto di un'ingannevole sirena, l’aspirante cantautore fu irrimediabilmente attratto dalla sofferente ed inquieta melodia di lamenti e grida che suonava dal folto della foresta incantata: sprezzante e spavaldo, non esitò neppur innanzi alla prospettiva di dover fronteggiar un pericolo all’epilogo del sentiero imboccato, giacché aveva scelto di rendere la sua vita un susseguirsi di scommesse contro il Fato, avverso o favorevole che fosse. Ebbro di quelle sue emozioni impetuose e contraddittorie che per troppo tempo aveva costretto in catene con delle Pozioni che avrebbero dovuto stabilizzar il suo volubile e folle umore, ma che infine sol gli avevano annebbiato la visuale, la mente, l’anima. Impedendogli di vivere, vivere davvero.
    Frugò nella tasca della divisa per estrarre la bacchetta, ma le sue dita da pianista disertore incontrarono la ruvida stoffa d’una tela di juta: uno sghembo sorriso divertito si dipinse sulle sue labbra sovente tormentate dai denti, allorché intuì che l’accorto e garbato sguardo dell’insegnante non li avesse mai abbandonati, seguendo ogni loro passo, ogni loro mossa, ogni loro conquista, ogni loro errore. Avviluppò allora l’Eupatorium nella tela e poi osservò i dintorni con quel suo sguardo d’artista avvezzo a coglier ogni minuzia fuori posto, ma non scorse la figura della professoressa nel folto di quella foresta ove tuttavia doveva celarsi.
    L’ennesimo lamento, seguito da un grido di dolore, ghermirono di nuovo con prepotenza il proprio volubile interesse e lo costrinsero a riprendere la marcia verso l’origine di quegli atterriti suoni, la bacchetta nella mano dominante e la pianta in quella mancina. Lo scenario del palcoscenico in cui infine s’intromise gli fece aggrottare le sopracciglia in un cipiglio indeciso fra l’essere sconcertato e scocciato: da un lato, il Serpeverde dall’accento duro e prepotente come la sua indole scuoteva bruscamente e con malagrazia la Corvonero dagli occhi sbagliati, che pareva esser vittima d’un’allucinazione sol ad ella visibile. Dall’altro, invece, il Tassorosso dalla bizzarra parlata si destreggiava nel tentativo d’acquietare l’ira dei fiori dai petali aguzzi, probabilmente oltraggiati dal verbo rude dello straniero che pure non era stato ad essi rivolto.
    - Immobilus. - mosse la sua lignea arma verso la pianta che si rifiutava di farsi cogliere da Justin, per arrestare l’aggressivo roteare dei petali affilati come lame che la proteggevano: avrebbe invero dovuto trattarla con garbo, vezzeggiarla per conquistarne il favore, ma il suo rancore era stato già destato e André credeva che nessuna parola al miele avrebbe oramai potuto acquietarla.
    - Anziché perdere tempo a giudicare l’operato degli altri, dovresti prestare più attenzione al tuo. - si rivolse al verde-argento che tronfio inveiva contro la compagna, dall’alto d’un piedistallo su cui s’era posizionato da sé sin dacché era entrato nella serra, ma senza curarsi d’esser circondato da piante che non stavano gradendo d'essere disturbate dalle sue tonanti parole sprezzanti e spregevoli. - Stai disturbando la foresta con i tuoi starnazzi, che è molto più grave di dimenticarsi un paio di guanti in buona fede. - soggiunse con sarcasmo, indicandogli con un cenno del capo le fronde irrequiete della vegetazione che troneggiava su di loro, fra cui spiccavano delle orchidee dalle vivaci tinte che rassomigliavano pericolosamente alle Confusionarum, alquanto propense a infastidirsi per gli incuranti rumori.
    Si volse infine verso il proprio compagno di stendardi più giovane, assicurandosi che fosse in condizioni di poter uscire dalla foresta sulle proprie gambe, e poi s’avviò nella direzione opposta a quella che aveva seguito per giungere sin lì, rinfoderando la bacchetta e celando il tremito appena accennato delle sue mani nelle tasche della divisa: qualunque effetto sarebbe conseguito dall’attacco ricevuto poc’anzi dal fiore che oramai giaceva inerme fra le sue dita, le avrebbe affrontate. Come ogni altra scommessa perduta.
    - È stato un bel viaggio…ricco d’inaspettate insidie. - commentò una volta giunto di nuovo al cospetto della Westwood, accennando al quesito che invero aveva posto loro all’inizio di quella lezione. - Sì…sarebbe divertente trasformare il nostro dormitorio in una giungla, non credi? - con uno sghembo sorriso malandrino e sornione si rivolse ad Alex, che pareva aver a sua volta avuto successo nella prova, ma non senza conseguenze alquanto bizzarre.
    Con mano appena tremante, infine consegnò alla professoressa la tela di juta in cui aveva avvolto il ramoscello di Eupatorium e tornò verso il proprio cuscino. - Posso averlo? Quelli in sala comune non sono così comodi… -. Ironia, la sua armatura più inscalfibile, e sarcasmo, la sua arma più impietosa.
    Più o meno interagito con tutti e sul finale tenta di fregarsi il cuscino 😂
     
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    Tassorosso
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    Mi è sempre piaciuto cantare, nonostante sia decisamente troppo goffo per riuscire, al contempo, anche ad imbracciare uno strumento per accompagnarmi anche con la musica.
    Devo ricordarmi di proporre un duetto ad André, stasera all'ora di cena. Ovviamente sono troppo timido per emettere qualsiasi suono al di fuori dell'esiguo spazio sotto il getto della mia doccia, ma se si tratta di dedicare una melodia a dei fiori non è un problema intonare un bel canto, soprattutto se mi può salvare la vita.
    Mi sento molto come Bastian del film "La storia infinita", da quando ho scoperto di essere un mago; anzi, un bell'incrocio tra Bastian e lo stesso Atreju, che vive le sue avventure a cavallo di un drago con le orecchie da cane, sprezzante di qualsiasi pericolo.
    Già, peccato che io sia solo Justin e sia un fifone, per questo mi esalto come se avessi segnato il rigore decisivo nel momento in cui riesco a chiudere le dita goffe attorno allo stelo di uno dei miei fiori.
    Wow... commento tra me e me, cogliendone un altro, poi ancora un altro. Così, belliffhime... Brave, venite da Jufhtin...
    Sono sul punto di raccogliere il quinto fiore, quando un rumore di frasche mi fa voltare la testa di scatto in direzione della macchia che delimita il confine tra la radura in cui mi trovo ed il folto della foresta.
    Feyre, va tutto...?
    Crack! Sbam!
    Ma che accidenti...?
    Non solo la seducente Corvonero mi urta con una spallata senza neanche apparentemente accorgersi di me, ma quel che è peggio... Calpesta proprio le radici dei miei Difflorem!
    Oh, caffho...
    E' chiaro che non è in sé e farei davvero qualcosa per aiutarla, se non fosse che i fiori vicino ai quali continuo a sostare iniziano a ruotare impazziti, sferzandomi le caviglie e lacerandomi i lacci delle scarpe.
    Ehi!
    All'improvviso sopraggiunge la voce ormai nota di André, che esegue un Immobilus per arrestare la rotazione dei fiori taglienti. Gli sorrido con un pollice verso l'alto, ma mentre faccio per andarmene inciampo nei miei stessi lacci tagliati e cado rovinosamente tra altri Difflorem, spezzando i gambi per ottenere come unico risultato quello di vederli partire al mio inseguimento.
    Inizio a correre come un forsennato nella direzione opposta a quella verso cui sta andando Feyre, a quanto pare al sicuro tra le braccia di un Serpeverde con addosso le mascherine tipo quelle che indossano i Giapponesi nella metro. Sarà anche aitante e tanto muscoloso da riuscire a sollevarla, ma se un mago sceglie di indossare una mascherina invece che usare la bacchetta per fare un Testabolla deve proprio avere qualche rotella fuori posto... Per fortuna che ci pensa André a dirgli qualcosa, perché io sono troppo impegnato a correre per mettermi in salvo.
    Protego! tuono quindi con la bacchetta rivolta all'indietro sperando che questo basti a creare una barriera abbastanza potente da bloccare il passaggio dei fiori impazziti.
    Continuo a correre e nella corsa perdo le scarpe, ma chi se ne importa... Meglio le scarpe che la vita!
    Protego, protego!
    Pernacchia, pernacchia dalla mia bacchetta di corniolo!
    E infine, in lontananza, se non è solo un miraggio mi sembra di vedere la chioma della professoressa Westwood ed il punto da cui siamo partiti... Stramazzo sui cuscini senza neanche il tempo di imbarazzarmi per i miei calzini azzurri con i cupcake di tutti i colori, porgendo all'insegnante i soli quattro Difflorem che sono riuscito a portare con me.
    Ci ho rimeffho le fhcarpe... Ma sono vivo!
     
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    La lezione era giunta al termine. Every aspettava, alla fine del sentiero che percorreva la foresta, i suoi ragazzi. Ovviamente il suo occhio vigile aveva seguito tutto il percorso di ognuno di loro, li aveva guidati, era sempre pronta ad aiutare ed intervenire ma erano stati tutti bravissimi, se l'erano cavata egregiamente, si erano aiutati e sostenuti a vicenda e questo era ciò che più interessava all'ex figlia di Tosca.


    ALEX MACLEOD bravissimo, hai trovato il fiore. E' stata un'ottima idea quella di portare dei guanti, sono lo strumento primario per un mago che decide di cimentarsi con l'erbologia. Peccato che i rumori attorno a te hanno infastidito i fiori che hanno rilasciato, seppur parzialmente, il proprio polline tossico. E' per questo che parli a vanvera, non ti preoccupare, Every ti allunga una pastiglia con i principi attivi dell'antidoto.

    …Feyre… seppur le immagini che vedi siano di posti incantati e non di orribili incubi come i veri effetti del veleno che questo fiore è solito dare, non è comunque un bel momento per te. Il tuo compagno di aiuta e riesci a tornare al punto di partenza, dove Every ti aspetta. Non hai portato con te nessun fiore, in compenso sarà la professoressa ti accompagnerà in infermeria.


    DustinTheDwarf il tuo canto e le tue lusinghe hanno funzionato certo, ma la tua compagna 'impazzita' ha agitato la tua pianta che ha provato a ferirti. Il tuo compagno di casata giunge in tuo aiuto e gli incanti che lanciate vanno a buon fine. Riuscite a tornare da Every con anche ben 4 fiori da poterle donare. La professoressa invece ti fa trovare, vicino al cuscino, le scarpe che ti sei perso lungo il tragitto.


    soul of art and anarchy sei stato bravo, sei riuscito nel tuo compito ed hai anche aiutato i compagni in difficoltà. Chissà che ti valga qualche punto extra oltre ai cuscini che vi aspetteranno in Sala Comune.

    Antares- non avevi piante da recuperare ma hai svolto il tuo compito salvando la compagna in difficoltà.

    Attese che tutti fossero nelle vicinanze prima di prendere parola.
    "Ora vi rifarò la stessa domanda che vi ho fatto all'inizio di questa lezione... quale è la pianta più pericolosa che un mago possa usare?" chiese Every guardando ognuno di loro negli occhi, attese qualche istante prima di esprimere il proprio punto di vista
    "Nessuno di voi aveva sbagliato, la risposta di ognuno di voi era corretta. Tutte le piante sono pericolose a proprio modo, non c'è pianta o fiore che lo è più o meno di un'altra ma è l'uomo l'essere più pericoloso. E' il mago o la strega a decidere se utilizzare una pianta per fare del bene o del male e, soprattutto, quanto essere pericoloso. Durante questa lezione spero abbiate imparato non solo le proprietà della pianta che vi è stata assegnata, ma più che altro a farne buon uso, a destreggiarvi fra le insidie che la natura crea quando si sente sotto attacco. Sappiate che la natura può essere sempre vostra amica dovete solamente imparare a rispettarla, sempre. Ed ora vi lascio liberi, ci vediamo alla prossima lezione!"disse mentre un ampio sorriso le addolciva il viso e, con un lieve cenno del capo, dava il suo consenso al biondo Tassorosso. Un occhiolino sanciva il loro tacito accordo, lui avrebbe potuto prendere il vassoio ma era certo che presto ne avrebbero trovati molti altri nella propria sala comune. Dopotutto Tassorosso una volta, Tassorosso per sempre.



    scusate il ritardo, di nuovo.
    lezione conclusa, alla prossima <3

    PUNTI
    - Justin Dustin 15 punti
    - Alex Mayer 10 punti
    - Feyre Starfoll 10 punti
    - Andrè Stormind 15 punti + 5 punti extra per Tassorosso
    - Maximilian Degenhardt 5 punti


    Edited by .Every. - 16/2/2023, 21:30
     
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17 replies since 15/1/2023, 16:10   539 views
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