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Preside McCoormac

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  1. Battlin' Jack
     
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    Capitano Auror Repubblica d'Irlanda

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    "Io sono una persona dalla mentalità elastica, ministro. Sempre pronta ad accettare il nuovo. Purché esso si riveli meglio del vecchio, è chiaro."
    La domanda qui sorge spontanea: È il mio appoggio che gli interessa, oppure esclusivamante quello della scuola che dirigo? Dopotutto si sa, come lui stesso accena, Hogwarts ha storicamente giocato un ruolo chiave nelle sorti del mondo magico Anglo-Irlandese. Quindi perché dovrebbe cessare di farlo proprio ora?
    "La ringrazio per l'apprezzamento. Per il resto, immagino che lei abbia fatto i compiti e studiato la mia etica: qualora il male dovesse farsi di nuovo avanti, ed il dovere busserà alla nostra porta, Hogwarts risponderà presente."
    Proteggerò i miei studenti e queste mura con la stessa fervenza impiegata nel salvaguardare il territorio Irlandese, sia con il dipartimento che mediante le trame del M.I.R.A; tuttavia, se in determinate circostanze alcuni studenti più esperti volessero unirsi al personale scolastico nel difendere il castello o fornire manforte ai "buoni", non sarò certo io ad impedirlo. Dopotutto, non ho forse fatto lo stesso al mio tempo?
    "Per la legge dei grandi numeri, Ministro, in un gruppo di persone a maggioranza favorevole è sempre la minoranza contraria che produce più rumore. Ciò non toglie, che sempre di una minoranza si tratta."
    Lascio che le spalle si rilassino più a fondo sulla poltrona, gustando un sorso analgesico di liquido ambrato tra una risposta e l'altra.
    Mal tollero gli inglesi, è risaputo, e solitamente ritengo le loro cariche istituzionali come incredibilmente viscide e smidollate. Tuttavia, l'uomo che mi siede dinnanzi ora, possiede qualcosa. Una risolutezza palpabile, forgiata forse dagli anni come giudice al tribunale magico britannico. Che, infine, si possa aprire una linea di dialogo produttivo, almeno, tra alcuni di noi e pochi di loro? Lo vedremo.
    "Per essere chiari, rinnovo la mia completa disponibilità. Pertanto, se la domanda è: Hogwarts sarà disposta a collaborare strettamente con il ministro in caso di necessità? La risposta è si.
    Se invece quello che mi sta chiedendo è di poter esercitare, arbitrariamente, tali decreti o altri futuri sui miei insegnanti o, addirittura, studenti, la risposta è valuteremo."

    Gli argomenti si fanno ora più incalzanti e di natura pratica, tant'è che il nostro confronto assume quasi le sfumature tipiche in uno scambio di opinioni fa pari che, pur agendo per mezzi differenti, nutrono ammirazione l'uno per l'altro.
    Ed in effetti, seppur mi costi qualcosa ammetterlo, un'espressione soddisfatta mi ha segnata il viso quando ho letto dell'approvazione ottenuta dalla nuova "linea dura" inglese.
    "Come lei ben sa, da sempre Hogwarts gioca un ruolo chiave nelle questioni del nostro mondo. Tuttavia raramente ha permesso alle istituzioni di intromettersi troppo a fondo nelle sue questioni più interne, a prescindere dalla nazionalità d'appartenenza delle stesse. E quando ciò è accaduto, anche nel passato recente, concorderà con me che i danni derivanti di ciò siano stati maggiori dei benefici."
    Ora si che, dopo essermi servito, allungo la bottiglia verso il suo di bicchiere e glielo rabbocco. Come dicevo lo rispetto, però ci tengo anche a fargli intendere chiaramente che, qui dentro, perfino lui ha poteri decisionali limitati.
    La scuola è nata e ha vissuto sempre come un qualcosa di a sé stante, attirando in sé grandi donne e uomini che hanno contribuito a salvarci quando c'è né stato bisogno, non sarà di certo sotto la mia guida che tale tendenza verrà interrotta o invertita.
    "Vede, storicamente preside, insegnanti e collaboratori scolastici in toto, sono composti da personalità di spicco, provenienti da più parti del mondo. E tale condizione, rende Hogwarts un concentrato pulsante di estrema competenza magica. In ogni settore conosciuto. Viene da sé, ministro, che una corporazione simile non possa in nessun caso schierarsi apertamente o agire per conto di qualcuno. Poiché le conseguenze derivanti da una scenario simile, potrebbero rivelarsi devastanti."
    Poniamo ad esempio il caso che, dopo aver permesso al ministero di ficcare il naso qua dentro o agire liberamente nei nostri confini, alcuni rappresentanti dello stesso cadessero vittima della maledizione imperio; saremmo ancora in grado, noi, di garantire la sicurezza degli studenti? No, certo che no.
    O ancora, se l'istituzione dovesse prendere decisioni non in linea con il nostro pensiero, magari violente o in qualche modo malvage nei confronti di soggetti - a nostro avviso - non meritevoli di tale trattamento, potrebbe mai Hogwarts dar manforte, per obbligo, a tali azioni così scellerate? No. Men che mai sotto la mia direzione.
    Le cose stanno così, e l'uomo di fronte a me dovrà starci. Che gli vada bene o meno. Poiché, dopotutto, il preside sono io.
    Certo, potrebbe lavorare per depormi qualora lo ritenesse opportuno, ciò però gli costerebbe un grande esborso di tempo e risorse, per non parlare dell'effeto che tale decisione avrebbe sull'opinione pubblica. E un uomo apparentemente pragmatico come quello di fronte a me, ad naso, difficilmente intraprenderebbe una via cosi disseminata di scogli.
    "Quindi, tornando a noi, Hogwarts collaborerà con il ministero da lei rappresentato, solo se ogni azione che esso vorrà intraprendere entro le mura del castello, passerà da qui. Da noi due, a confronto, e dovrà avere il consenso di entrambi. L'idea è di suo gradimento?"
    Accenno appena il bicchiere in sua direzione, come a voler sancire definitivamente un amicizia paritaria tra l'istituzione che lui rappresenta e la mia. E perché no, magari anche una di tipo più personale tra lui e me, qualora ciò si rivelasse possibile.
    "Ecco, vede? Stiamo già partendo con il piede giusto.", un sorriso viene rivolto al ministro in risposta al suo voler intavolare il discorso Westwood, "La sto tenendo d'occhio, con particolare attenzione.
    Ovviamente lei non lo sa ma, per mia personale premura, ogni suo movimento o lezione sono osservati. Come diceva quello: Ad Hogwarts, essere me ha i suoi vantaggi."

    Io non necessito di quadri, armature o palle di vetro, no, persone fidate e studenti leali sono più che sufficienti. Per mia fortuna, al momento dispongo di entrambi in gran numero.
    "Anche io riprengo che tutti siano innocenti fino a prova contraria però ecco, qualora la prova per dimostrare un' associazione a delinquere pericolosa per la sicurezza pubblica dovesse derivare dall'uso di una certa pozione, anche se impiegata su un determinato soggetto ed entro le mura scolastiche: se adeguatamente interpellato per tempo e messo a conoscenza dei dettagli, non avrei nulla da obiettare."
    Lo guardo dritto negli occhi ora, in silenzio. E questo, vale più di mille parole.
    Qualora il suo ministero riterrà opportuno intervenire sulla Westwood mediante l'applicazione dei nuovi decreti, non troverà alcun ostroziunismo da parte mia. Glielo sto rendendo piuttosto chiaro.
    "C'è altro che posso fare per lei, Charles?"
     
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8 replies since 15/1/2023, 22:35   217 views
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