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Non sono trascorsi molti giorni da quando ho letto un annuncio nella bacheca per gli studenti, giù nella hall d'ingresso.
La Caposcuola dei Corvonero ha organizzato una lezione di recupero di Incantesimi, con il permesso del Professor Carter.
Caposcuola. Ecco come si chiamano i pezzi grossi di tutte le Casate, erano giorni che mi arrovellavo su quel termine!
Anche André, quindi, deve essere il Caposcuola della Casata in cui il Cappello Parlante ha deciso di Smistarmi.
Ancora non ci sto capendo un bel niente, con queste Casate...
Dicono che Corvonero sia la Casata dei secchioni superintelligenti, tant'è che sulla bacheca spicca anche una vignetta che li sfotte candidamente... Eppure a me sembra una grossa sciocchezza, voglio dire, anche se io sono un Tassorosso non sono mica scemo, i miei voti alla scuola babbana non erano affatto male e ho anche vinto il primo premio al concorso di robotica!
Questa storia dei tratti caratteristici delle Casate è solo un mucchio di cliché, come il fatto che tra i figli di Tosca tutti siano gentili, leali, laboriosi e puri di cuore... Questo cosa vorrebbe dire, che oltre la parete di botti della mia Sala Comune sono tutti stronzi e malvagi? O che al suo interno volino farfalle e si vomitino arcobaleni? Da come stamattina, al tavolo della colazione, ho sentito una coppia battibeccare per una storia di corna e bugie, non mi sembra che tra le streghe ed i maghi che vestono i colori dell'ebano e dell'ambra ci sia tutta questa purezza.
Ehi, ragaffhi... sorrido ravvivandomi i capelli all'indietro mentre raggiungo il mio compagno Tasso ed un'altra Corvonero già incrociata tra le varie aule, ma mai abbastanza vicina da poterle parlare.
Forse è il caso che ci presentiamo, vifhto che vi toccherà vedere la mia faccia piuttofhto speffho. sfoggio il mio miglior sorriso a trentadue denti di protesi. Io mi chiamo Jufhtin.
E' l'ultima battuta che mi concedo, prima di sistemare il nodo della cravatta ed entrare nella stanza in cui Marsilda ci sta aspettando.
Cavolo, vuole usare come praticante proprio me, vuole che provi il Confundus per primo!
Sicura che tu voglia far cominciare proprio me? Sai, per come la vedo io, se incontraffhi in un duello un tipo grande e groffho mi importerebbe più di fhtenderlo e fhcappare a gambe levate, che non di confonderlo... Anche perché, se poi sbaglio, quello mi fa il culo!
Se poi, per riuscire, devo contare sui miei riflessi pronti, allora sono già spacciato!
Ad ogni modo estraggo la bacchetta e provo ad eseguire i movimenti che Marsilda mi ha spiegato, chiedendole di ripetermeli almeno altre due volte, prima di essere sicuro di compierli in modo accettabile.
Ok, ci sono. Proviamo! Quando poi toccherà a voi con me sarà facile, sono già confuso di mio...
Divarico leggermente le gambe, portando la destra appena più avanti rispetto alla sinistra.
Preparatevi a subire la furia del temibile Dustin il Nano, piccoli orchi!
Con... BUH! esclamo con un balzo in avanti, facendo quanto più rumore possibile.
La sorpresa, magari, li confonderà prima dell'incantesimo che stanno aspettando e che solo in quel momento, mentre muovo il polso per eseguire il punto interrogativo specchiato di Marsilda, scaglio sui miei due compagni - prima le signore perché sono un nano cavaliere - con quello che spero sia un colpo rapido e un po' più inaspettato rispetto a poco fa.
Confundo! Confundo!
Prima lei, poi lui, poi rivolgo un sorriso sghembo alla Caposcuola di Corvonero.
Come sono andato?
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