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ALEX MACLEOD
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Da quando avevo avuto quel piccolo incidente di volo che mi fece restare in infermeria alcuni giorni avevo quasi perso le speranze di recuperare la lezione di incantesimi, che per me era davvero importante.
E ricevere quella note che l’avrei recuperata fu quasi un sollievo ma leggere che l’insegnante non era il professore ma una ragazza della casata corvonero mi fece un attimo stranire.
Ma in fondo dovevo anche essere contento, se gli avevo dato quel compito così importante doveva essere davvero brava.
Mi vestì pensieroso , non sapevo davvero cosa aspettarmi, ma sapevo che comunque dovevo impegnarmi. Quella lezione era importante per il mio futuro. Volevo diventare un Auror come i mie genitori.
Presi il mantello lo mise e dopo una colazione frugale mi avviai verso la classe. Camminando per poco non andai a sbattere contro la mia sorella mi guardo per un attimo in cagnesco, le sorrise gli accarezzai i capelli e poi mi avviai dopo averla salutata .
Mi fermai davanti alla porta feci un respiro profondo ed entrai, salutai con educazione la ragazza che era davanti alla cattedra e notai la spilla del caposcuola del Corvonero, aggrottai per un attimo la fronte mentre mille pensieri accavallarono la mia mente. Mi mise seduto alquanto ansioso, solitamente non ero così, ero più calmo e più rilassato e perso nei pensieri non mi accorsi subito del saluto del mio compagno di casata . Lo guardai per un attimo , l’avevo incrociato alcune volte nella sala comune, ma non avevo avuto mai modo di parlarci.
Ehi ciao !!
Lo salutai cordialmente, l’educazione era la prima cosa che mi avevano insegnato i mie genitori.
Lo guardai un secondo aveva una strana capigliatura come il suo modo di parlare, ma poco gli interessava in fin de conti la bravura di un mago mago non si distingueva dalla capigliatura, ma quello che più mi preoccupava era il suo modo di parlare, sembrava che avesse un difetto di pronuncia e questo non era certamene un bene quando si doveva lanciare degli incantesimi. Una pronuncia differente poteva portare a seri problemi e non voleva certamene finire nuovamente su un letto dell’infermeria.
Io sono Alex piacere di conoscerti… Ti ho già visto qualche volta nella sala comune accennai un sorriso a Jeff.
L’angoscia salì nuovamente in me , quando sentì che dovevo fare da cavia. Mi alzai cercando di essere più sicuro di quanto non fossi. Mi misi davanti a Jeff fece un sorriso e pregai tutto me stesso di non finire nuovamente in infermeria. E quando pronunciò l’incantesimo chiusi per attimo gli occhi sperando nel meglio.
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