Tá failte romhat

M. Manor, Proprietà McCormac.

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  1. Kenaz
     
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    Capo Auror Repubblica d'Irlanda

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    Galway

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    La risata del Mangiamorte non riuscì a scalfirlo: Kain lasciò la cella con la soddisfazione che molto presto non avrebbe più avuto motivo per ridere. Il processo che vedeva quel mago oscuro coinvolto di lì a pochi giorni avrebbe richiesto un po’ prima di emendare la sentenza definitiva, ma il più poteva considerarsi fatto: Hoffman non avrebbe mai lasciato Kilmainham Gaol vivo. La prima cosa che il Capo Auror aveva fatto subito dopo essere rientrato nel suo ufficio, era stata chiedere due giorni di ferie da lavoro: il primo per recarsi al Nord, dove a Durmstrang il Preside lo attendeva per parlare di un suo ex compagno di scuola. Non aveva dimenticato la promessa fatta a Jack, e le informazioni che aveva da condividere con lui in tal senso lo avrebbero piacevolmente sorpreso. Il secondo giorno, lo avrebbe trascorso proprio nel manor dei McCormac, per festeggiare la cattura del bastardo tra le tante novità in arrivo. Con il benestare di Jack, aveva colto l’occasione per invitare October ad andare con lui: con sua sorpresa, la rossa aveva accettato senza che fosse necessario insistere.

    Materializzatosi a destinazione, Kain superò le protezioni decelerando, e una volta lasciata la moto nel vialone principale fece cenno a October di scendere.
    -Jack può spiazzare per i suoi modi diretti, ma è solo l’impatto iniziale. Ci conosciamo da dieci anni… è un uomo di cuore. Mi ha aiutato a tirarmi fuori da situazioni peggiori-, esordì per spezzare il ghiaccio mentre riponeva il casco al suo posto.
    -Ci siamo quasi.-, il manor era in vista, ma l’attenzione di Kain era riservata per ben altro. L’irlandese si soffermò sullo spettacolo di colori del paesaggio circostante e respirò a pieni polmoni l’odore d’erba bagnata. Tornare nella sua terra era sempre una cura ristoratrice per la sua anima irrequieta: un anno era trascorso da quando l’aveva lasciata, aveva avuto tempo per abituarsi ai cambiamenti, tempo per riflettere. Proteggere le sue figlie era stata la motivazione fondamentale che lo aveva spinto ad andare via, sebbene non la sola: l’irlandese aveva bisogno di intraprendere un lungo processo di elaborazione del distacco che gli avrebbe permesso di richiudere le ferite. Era ancora ben lontano dal sentirsi completamente guarito, tuttavia non poté fare a meno di chiedersi se Jack non avesse ragione nel sostenere che, a Dublino o a Londra, non esisteva un posto realmente sicuro dove nascondersi: il rischio che la setta di Wyrd li trovasse era parimenti, la differenza consisteva nel poter contare sul supporto dei propri cari. Così Kain stava riflettendo sull’idea di tornare a casa. La foresta di Carraigh Uallachàin per loro restava off limits, ma Jack gli aveva proposto di sistemarsi da loro finché quella brutta storia non fosse finita; restava solo un ultimo freno a farlo titubare…
    Un sonoro crac precedette la comparsa dell’elfo, che si profuse in un profondo inchino a entrambi.
    -Aye, Darragh. Dov’è il tuo vecchio?-
    -Benvenuti. Padron Kain non dovrebbe parlare in questo modo di Padron Jack, Darragh lo trova disdiscevole. Il Padrone è ancora nel fiore degli anni.-, lo rimbeccò, prima di guidarli all’interno.
    -Il Padrone vi aspetta di sotto, vuole mostrare alla signora rossa l’armeria. È un grande privilegio, devi andarne fiera il padrone non permette a chiunque di accedere a questi locali.- commentò, sollevando il naso in un moto d’orgoglio. Kain soffocò una risata, e prima di entrare in stanza allungò una bottiglia e una scatola: la prima, di burrobirra, specificò fosse un dono per l’elfo, la seconda, di sigari corretti, per il suo padrone più piccolo quando fosse tornato da scuola. Quelli speciali li avrebbe dati di persona al vecchio non appena fossero giunti al suo cospetto.
    -Non scomodarti troppo, vecchio. Il colpo della strega non perdona-, lo salutò con calore, battendogli una mano sulla spalla, per poi lasciare spazio a October. Prendendolo in esempio si accese una sigaretta.
    -Darragh ci diceva che avevi in serbo per lei una calorosa accoglienza. Come solo gli irlandesi sanno fare- lo punzecchiò, per poi aspirare una boccata di fumo.
    -Dovrai sfoderare l’arsenale migliore del tuo repertorio se vuoi fare colpo. October non è una strega facile da conquistare-
     
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15 replies since 22/1/2023, 23:52   346 views
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