OPEN DAY: Sport e Duelli avanzati

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    Era principalmente abituato ad avere a che fare con ragazzi con una certa base di conoscenza, sia quando aveva prestato servizio nell'esercito che una volta giunto qui, non aveva mai avuto modo di interagire con ragazzi così giovani, l'unico a dire il vero era stato Roy, che beh si poteva considerare una grande eccezione.
    Non era però agitato o non preparato, semplicemente rifletté su questo punto, curioso comunque di come avrebbero potuto stupirlo o al contrario, deluderlo.
    D'altronde, per quanto gli riguardava, erano davvero poche le persone così giovani che avevano già ben chiara la loro strada, che già sapevano cosa avrebbero fatto nel loro futuro e arrivare a scegliere questo corso anche solo per curiosità poteva essere un'arma a doppio taglio.
    Era abituato a percepire il suo corso come se lo sottovalutassero, eppure concluso il percorso accademico si poteva persino fare richiesta per entrare al Ministero della Magia come auror volendo.
    Fatto stava che aveva preparato per i suoi ospiti una sorta di test per capire quanto fossero motivati a capire che cosa comprendeva questo corso ed Eizen si era preparato a dovere, forse dedicandoci pure più tempo del previsto per tenere la mente occupata da pensieri fastidiosi e ingombranti che non gli stavano facendo vivere serenamente e lucidamente il suo fresco matrimonio.
    Attese quindi i due ragazzi nell'aula magna, come tutti i suoi colleghi, si era appoggiato al bordo di una delle scrivanie per poi alzare un braccio verso la direzione dei ragazzi che gli avevano indicato, sorridendo.
    "Annie Sunshine Ross e Alex Mayer. Benvenuti all'Open Day dell'Accademia per il mio corso di Duelli e Sport Avanzanti. Io sono Eizen Hellstrom. Seguitemi."
    Inutile perdere altro tempo in aula magna, c'era da mettere alla prova questi giovani studenti.
    "Andremo nella mia aula, in parte vi risulterà famigliare."
    Non ci volle molta strada, arrivarono presto nell'aula del corso e questa si presenta come una stanza molto ampia, soprattutto in lunghezza, con una lunga pedana rettangolare in centro, pedana usata per gli scontri diretti, molto simile a quella che si poteva trovare ad Hogwarts o Durmstrang al corso di Duelli.
    Non disse nulla non appena aprì le porte, lasciando che i due ragazzi entrassero e poi secondi dopo una nuvola di fumo circondò i due studenti facendo sparire Eizen dalla loro vista. Il tempo delle chiacchiere sarebbe stato dopo.
    In fondo alla stanza c'era una lavagna che riportava la seguente scritta: "Sono in questa stanza, trovatemi."
    Ciò che riguardava questo corso non era solo quanto sapevi lanciare bene uno Stupeficium, l'ambiente era fondamentale, ogni elemento lo era. Perché qualsiasi cosa poteva essere o un'arma o uno scudo.
    Attorno alla pedana dunque c'erano delle sedie, un paio di piante dentro dei vasi e dei banchi con sopra quelle che sembravano essere delle pozioni, ma che pozioni?
    I due ragazzi ora avrebbero dovuto ingegnarsi per scoprire dove fosse nascosto il professore e al contempo fare attenzione, da qualsiasi angolo poteva giungere qualsiasi cosa.
    Come si sarebbero preparati?

    Attualmente non avete idea di dove Eizen possa essere, solo che è all'interno della stanza. A seconda di cosa scegliete di fare e come comportavi ci saranno delle conseguenze. <3


     
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    E infine il giorno giunse inesorabile. Spinto dalla voglia dei suoi genitori aveva fatto l'iscrizione all'accademia, nel ramo che loro volevano, ma che io in fondo non sapevo ancora quale fosse la mia strada.

    Varcai la porta, c'erano molta gente che andavano e venivano , non vidi nessuno ad aspettarmi, non sapevo dove andare.
    Un piccolo elfo si avvicinò mi consegnò una lettera era del professore, mi aspettava il aula magna, l'elfo mi fece cenno di seguirlo . Camminammo per alcuni minuti e poi si fermò davanti a un grande portone e mi fece cenno di entrare.

    Lo ringrazia e varcai la porta, lui ci stava aspettando vicino alla cattedra e con mio stupore vidi Annie , ero contento in fondo era una persona che conosceva e se anche avevo passato poco tempo con lei , era stato un momento sereno.

    Era appoggiato alla cattadra, mi misi vicino alla ragazza, salutandola con una mano e un sorriso mentre ascoltavo la presentazione .

    Grazie professore..

    Ma non ci fu tempo di altre parole, gli fece cenno di suguirlo e non ci volle molto a giungere in un'altra stanza. E appena varcai la porta mi accorsi che era molto simile all'aula dei duelli che avevano a Hogwarts.

    Storsi un po' il naso, non mi aspettavo subito che il professore ci portasse nell'aula dei duelli, nella mia testa mi ero fatto dei pensieri su discorsi su incantesimi avanzati e solo dopo si sarebbe passato alla pratica.

    Ma a quanto pare mi sbagliavo. Mi guardai intorno era molto grande, c'erano sedie, tavoli e una lavagna . Entrai guardandomi intorno, guardingo, non sapevo cosa aspettarmi, feci qualche passo e una nuvola di fumo mi avvolse.
    Ma che.. non feci in tempo a finire la frase che il professore sparì.

    Bene.. cominciamo davvero bene ... dovrebbe aver usato Desillumen, anche mio padre lo usa ogni tanto..

    Stiamo in guardie Annie poteva sembrare una frase retorica, ma era la verità.

    Mi incamminai e mi fermai al centro della stanza, presi la bacchetta e restai immobile. C'era una cosa che mi aveva insegnato mio padre, se non vedi ascolta.

    Restai concentrato, ascoltando ogni minimo rumore e con la sguardo vidi la lavagna, sorridendo per un secondo.

    Con la coda dell'occhio vidi alcune pozioni su un bancone, ma non mi avvicinai poteva essere una trappola, o forse.

    Con un movimento che andava dal basso verso l'alto , formai quello che poteva sembrare un guscio di una lumaca, lanciai l'incantesimo sperando che lo avesse eseguito correttamente.

    Fumos

    Ma c'era un'altra cosa che mi padre mi aveva insegnato, e di essere sempre pronto a ogni cosa e subito dopo averlo lanciato l'incantesimo, ero attento e pronto a lanciare protego, se fosse successo qualcosa.




    se funziona l'incantesimo e crea un fumo per nascondermi , mi sposto da dove sono, ma rimanendo sempre nel fumo per evitare un possibile attacco
    (sperando di non creare nessuna esplosione. Essendo di quinto comunque lo posso lanciare o serve il sesto anno ?


    Edited by ALEX MACLEOD - 16/4/2023, 14:43
     
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    Non ero ancora del tutto convinta di voler diventare un'Auror, a meno che non si potesse essere sia un'Auror che una cantante pop famosa... Per certo, sapevo solo che non avrei mai lasciato la musica.
    Tuttavia, ero altresì sicura di tre importanti verità: la prima era che mai più, nella mia vita, mi sarei ritrovata in una situazione di pericolo come mi era accaduto la scorsa estate, senza sapere come reagire, senza sapermi scuotere dallo stesso panico che mi aveva paralizzata, attanagliandomi la gola e mozzandomi il respiro mentre la Maledizione Cruciatus mi centrava in pieno petto; la seconda era che la mia bacchetta, fin dal giorno in cui era entrata in connessione con me e mi aveva scelta tra centinaia e centinaia di altre dita che l'avevano impugnata, era stata realizzata appositamente per un animo combattivo e per essere la perfetta arma di giustizia in mano ad un'abile guerriera, un'immagine di me che mi piaceva moltissimo; la terza era che, per quanto mi dispiacesse ammetterlo e non fossi una stupida, le discipline magiche di forte impronta teorica non erano proprio il mio forte, mentre invece nei Duelli e con gli Incantesimi offensivi me la cavavo piuttosto bene!
    Mi piaceva mettermi in gioco sul piano fisico, accendere la competizione, sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene assieme alla magia che sarebbe scaturita dalla punta della mia bacchetta di quercia rossa... Mi esaltava, mi faceva sentire potente, pienamente padrona della mia vita.
    Ecco perché non avevo esitato ad iscrivermi al corso di Duelli Avanzati offerto nell'Open Day dell'Accademia delle Arti Magiche. Anche quella, al pari di tutto ciò che stavo vivendo da quando ero approdata ad Hogwarts, sarebbe stata un'esperienza nuova e coinvolgente, in cui non vedevo l'ora di immergermi con tutto l'entusiasmo di cui ero sempre stata capace.
    Durante la notte avevo svegliato Karen almeno tre volte, solo per chiederle se fosse sveglia a sua volta e per ricevere dei mugugni indistinti in risposta, con cuscinata annessa.
    Poi, al mattino, ci eravamo separate nell'Aula Magna, dove lei era andata con Logan ed André a seguire il corso di Magizoologia.
    Brrr... Odio spostarmi in Passaporta, mi si rivolta sempre lo stomaco! Tu come stai, Alex? chiesi al mio compagno Tassorosso che, a quanto pareva, sarebbe stato il mio compagno di avventura.
    Mi faceva piacere, almeno ci saremmo conosciuti meglio, visto che finora lo avevo solo intravisto di sfuggita a qualche lezione e in Sala Grande.
    Ad ogni modo, il professore ci chiamò quasi subito e ci invitò a seguirlo, guardandoci con un cipiglio severo da vero generale, nonostante l'espressione affabile e apparentemente gentile.
    Ok, mi dissi, anche se un giorno fossi diventata un'Auror, non sarei mai stata tanto disciplinata...
    Lei è un Auror, professore, o lavora solo qui come insegnante e addestratore? non potei fare a meno di domandargli lungo il nostro tragitto fino all'aula che ci indicò.
    Aveva ragione, non era molto diversa da quella che avevamo ad Hogwarts e che ormai occupavo ogni sabato mattina per allenarmi da sola con i manichini.
    A cosa servono quelle poz...?
    Non feci in tempo a concludere la domanda, perché non vi era più alcuna traccia, né del professor Hellstrom, né di una panoramica d'insieme della stanza rettangolare in cui io ed Alex eravamo appena stati introdotti.
    D'istinto, puntai la bacchetta alla tempia e mi schermai le vie aeree con un Testabolla, sia per evitare che il fumo le ostruisse, sia per far sì che non mi andasse negli occhi per impedirmi la visuale.
    Testabolla! ripetei ancora una volta, per consentire al mio compagno gli stessi vantaggi. Lavorando in squadra, lo avremmo trovato prima, no?
    Ok, vuole che lo troviamo... bisbigliai in direzione del figlio di Tosca, sperando che l'ambiente circostante potesse in qualche modo fornirci qualche indizio.
    Un vero peccato, non essere ancora una strega abbastanza potente da poter castare un Homenum Revelio...
    Qualunque cosa abbia addosso, anche se si fosse protetto con un incanto di Disillusione, dovrebbe risultare evidente, o quanto meno darci un indizio sulla sua posizione. Accio scarpe di Hellstrom! trillai quindi con una stoccata decisa, sperando che questo incantesimo, comunque, destabilizzasse il suo equilibrio e ci desse qualche indizio sulla collocazione del nostro bersaglio.


    Edited by 'sunshine' - 18/4/2023, 06:07
     
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    Aveva provato in passato Eizen ad approcciare degli scontri in questo modo, evitando di andare giù a muso duro per quanto fosse il suo forte data la sua resistenza. Esaminare le circostanze prima di agire poteva essere favorevole, era interessante osservare i due studenti destreggiarsi in un ambiente allo stesso tempo sia famigliare che no.
    Che cosa avrebbero scelto di fare? Difesa? Attacco? Attesa di una qualsiasi sua mossa? Non li conosceva, per cui anche lui non poteva prevedere granché, ma solo esaminarli e farli vivere delle situazioni dalle quali lui voleva farli uscire, avrebbero imparato da lui ad affrontare diverse ambientazioni, situazioni, nemici e ora voleva solo capire quanto fossero eventualmente entusiasti ad affrontare un simile evento.
    Era strano osservare Alex andare proprio in mezzo alla stanza, li era il punto più visibile, quello più colpibile in un certo senso, però poteva avere anche un piano, poteva fare da esca per Annie volendo, oppure quello era anche il punto dove si aveva maggior visibilità di tutto il contesto.
    Poi attorno al ragazzo si formò una nube, non particolarmente intensa, ma sufficiente per far perdere ad Eizen l'esatta ubicazione dello studente.
    Non sarebbe durato per sempre, ma era un inizio per evitare di essere subito un bersaglio.
    Non poteva però Hellstrom pensare solo a lui, Annie voleva approfondire la sua conoscenza giustamente, ma Eizen non glielo permise per il momento, ogni domanda sarebbe stata fatta più tardi.
    Per quanto la ragazza non si posizionò al centro della stanza, scelse però un approccio decisamente diretto e anche decisamente inaspettato per Eizen!
    Improvvisamente si trovò a sentirsi tirato dalle scarpe ed inevitabilmente cadde indietro riuscendo però ad attutire la caduta con le braccia per poi lanciare subito dopo un finite contro le scarpe per evitare che gli si strappassero via!
    "Questa non me l'aspettavo, brava."
    Ci tenne a dirglielo, perché effettivamente le cose più inaspettate ed apparentemente "stupide" potevano però tornare utili! L'incanto di disillusione non terminò, ma aveva fatto parecchio rumore Eizen e parlando rivelò in parte la sua posizione. Proprio dietro al banco sul quale c'erano le pozioni.
    Ora era costretto a passare subito alle maniere forti e per lui andava benissimo.
    Sul banco c'erano tre pozioni, una di coloro rosso, una verde e una blu, Eizen le fece volare in alto tutte e tre per poi lanciare una verso Annie e due verso la posizione approssimativa in cui stava Alex.
    Anche se non colpivano direttamente i due studenti, anche solo facendole toccare a terra avrebbe provocato delle conseguenze. Stava a loro decidere come prevenire qualsiasi cosa sarebbe successa.
    Ma non poteva bastare così, Eizen iniziò a muoversi velocemente di lato, per abbandonare la postazione dietro il banco per lanciare un ultimo incantesimo.
    "Dominusterra!"
    Non poteva rendere loro troppo facile la gestione delle pozioni e dopo aver lanciato l'incanto diminuì la distanza per avvicinarsi il più possibile a loro, ora lentamente, con la bacchetta stretta tra le mani.



    Pozione rossa: agitata troppo crea una nube di colore rosso che entrando a contatto con la pelle o vestiti rende tutto più "pesante" come se qualcosa vi trascini verso terra.

    Pozione blu: se la boccetta viene rotta il liquido che ne esce fuori è più abbandonante di quello contenuto nella boccetta. Come se un fiume inondasse improvvisamente venendovi contro

    Pozione verde: la più delicata, se agitata troppo, se si rompe il tappo o c'è una scheggia nel vetro, il contenuto inizia a bollire diventando incandescente e provocando ustioni. Però è tutta un'illusione ottica/mentale perché in realtà è l'inalazione della pozione a far avere questa allucinazione.

    gli effetti di tutte e tre sono brevi, pochi minuti.
     
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    L'incantesimo di Annie ebbe quasi successo, il professore comparve per un secondo e con un gesto fulminio fece volare le pozioni. Le guardai un secondo, non sapevo

    cosa contennesero ma di certo non era un bene farsi colpire.

    Due erano rivolte verso di me, mentre l'altra verso Annie. Indietreggiati andando vicino a lei, non era propriamente la scelta migliore, così poteva colpiare più facilmente, ma era un modo per cercare di prendere tutte le pozioni in una volta sola.

    Io penso alle pozioni Annie , tu tieni d'occhio il professore ok ? Annie aveva ragione dovevano collaborare, non potevano farcela da solo.

    Pensai al volo agli incantesimi che potevo usare e alla fine , socchiusi gli occhi e con movimenti precisi lanciai l'incantesimo.

    Ventus scandì le parole con chiarezza, lanciando l'incantesimo verso le tre pozioni .

    Il mio intento era di scagliare via con una folata di vento tutte e tre , cercando di direzionarle verso il professore.

    Almeno se sarebbe esplose sarebbe stato lontano da loro .



    sorry come ho già spiegato non pensavo che aspettasse me ...e che i turni erano liberi :P


    Edited by ALEX MACLEOD - 2/7/2023, 13:56
     
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    Ah-ha! Brava, mi aveva detto brava! Se fosse stato il momento opportuno, mi sarei messa sicuramente a saltellare e a squittire dalla soddisfazione... Probabilmente era la prima volta che qualcuno si complimentava con me per qualcosa in cui mi cimentavo senza trovarmi sopra un palco scenico, nella vita vera, dove potevo essere davvero me stessa.
    Oh, come Sunshine ero un portento, un talento naturale di grazia, senso del ritmo e vocalità, ma quando non c'era la musica di mezzo ero un vero ed autentico disastro e questo era risaputo da tutti.
    Certo, nell'ultimo anno mi ero allenata moltissimo ed ero diventata più agile, i riflessi si erano affinati, gli incantesimi da duello si erano perfezionati, ma non mi ero mai cimentata in una sfida che mi vedeva direttamente coinvolta in una situazione ignota come questa.
    Perciò, il feedback del professore mi infuse una piacevole sensazione di autostima e la sua voce, a grandi linee, mi diede un'idea di dove si trovasse.
    Poco alla mia sinistra, c'era ancora il tavolo con sopra le tre pozioni, quelle che al mio ingresso nella stanza avevo momentaneamente ignorato.
    Non avevo idea di cosa contenessero le tre ampolle, di solito le pozioni di color verde non rappresentavano mai grandi minacce, al contrario erano associate agli antidoti contro i veleni più o meno comuni... Ma chissà, in quel momento tutto era il contrario di tutto ed anche semplicemente un colore poteva essere ingannevole.
    Ad ogni modo, a dirigersi rapidamente verso di me fu proprio il composto smeraldino, verso il quale puntai il mio legno di quercia rossa scandendo a piena voce:
    Immobilus!
    Non so se l'incantesimo fece in tempo a colpire l'ampolla, perché Alex mi affiancò quasi nello stesso momento, tentando di colpire con un Ventus tutte e tre le pozioni per rispedirle al mittente, come se stessimo giocando una bizzarra partita a tennis in cui però le palline non dovevano mai essere toccate.
    Oh, cielo... Protego! aggiunsi un attimo dopo, sperando di proteggere sia me che il mio compagno da eventuali effetti collaterali della rottura di una o più delle tre boccette nei nostri paraggi, qualora la sua strategia non avesse avuto effetto.
    Tu tieni d'occhio il professore ok?
    Tenere d'occhio un uomo invisibile, certo, un gioco da ragazzi! mi venne da sorridere per l'ironia insita in quella richiesta, ma sapevo anche perfettamente che Mr Hellstrom doveva essere neutralizzato, se non volevamo essere le sue pedine.
    Fu il mio ultimo pensiero prima che la terra si mettesse a tremare, facendomi barcollare. Piuttosto che lasciare che la forza di gravità avesse la meglio, mi abbassai direttamente a terra con una capriola e strisciai fino ad un angolo della stanza dove comunque, terra tremante o meno, avrei potuto godere della piena visuale di quell'ambiente.
    Aguamenti... sussurrai quindi posando direttamente la punta della bacchetta sul pavimento dell'aula, al fine di ricoprirne d'acqua quanta più superficie possibile.
    Glacius aggiunsi quindi, evocando un getto non troppo potente da tramutare l'acqua in ghiaccio, ma abbastanza da solidificarla fino a renderla neve. Se c'era un incantesimo che avevo imparato a padroneggiare più di altri nell'ultimo anno, era proprio questo.
    Chissà adesso, lasciando impronte, come avrebbe fatto l'uomo invisibile a nascondersi ancora... Lo avrei preso a pallate di neve fino a fargli implorare pietà e mi sarei divertita un mondo.
     
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