Lezione di Difesa Contro Le Arti Oscure.

Dal III° Anno in su.

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    Capitano Auror Repubblica d'Irlanda

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    "Arrivati a questo punto dell'anno scolastico, ragazzi, non abbiamo alcuna possibilità di cazzeggiare più del consentito."
    Sono seduto dietro la mia cattedra e gli alunni, che hanno pian piano riempito la classe, mi osservano dai loro banchi posti sotto lo scheletro di drago appeso al soffitto.
    La classe è riprodotta in tutto e per tutto solo che, per così dire, non ci troviamo propriamente dentro di essa.
    Per la sua stessa natura, ho ritenuto opportuno tenere la lezione di quest'oggi in un luogo più congeniale a ciò che andremo a fare, motivo per cui ho dato disposizione di comunicare agli studenti che avrei atteso tutti loro su una data porta, posta in un preciso corridoio, su un faro piano del castello. Qui, dove non mi mancherà assolutamente nulla per impostare la giornata esattamente per come l'ho pensata. D'altronde, è questo il bello di avere un luogo come la stanza delle necessità a disposizione.
    L'anno scolastico volge al termine, alcuni di loro lasceranno la scuola per non farvi più ritorno, altri ancora dovranno affrontare i G.U.F.O e taluni, invece, farebbero semplicemente bene a sfruttare il tempo restante per raddrizzare le valutazioni in alcune materie specifiche.
    Pozioni, tanti per dirne una, ha letteralmente fatto strage di voti insufficienti. E a ben vedere, non c'è assolutamente nulla di sorprendente in questo.
    "Domandine di rito, giusto per vedere se siete stati attenti durante le ultime ore di lezione."
    Le quali potrebbero anche essersi svolte in momenti separati, si intende, incontri multianno come quello in svolgimento oggi mica capitano tutti i giorni.
    Un colpo con la bacchetta induce il gesso a muoversi da solo, guidandolo affinché scriva sulla lavagna due semplici quesiti che, come d'abitudine, ripeto a voce alta nell'esatto istante in cui essi vengono resi di dominio pubblico.
    "In che modo si fronteggia un Kappa? E come si può renderlo innocuo per un soggetto specifico?", con le mani giunte dietro la schiena inizio a passeggiare tra loro, "E ancora, qual'é il controincantesimo per risanare i sintomi della Maledizione Sectumsempra, e come dev'essere impiegato?"
    Ci conosciamo ormai da mesi, in alcuni casi anche da anni, ritengo pertanto inutile ribadire loro, una volta in più, che le risposte saranno prese in considerazione solo se esaustive e pronunciate per alzata di mano.
    Gli argomenti sono adatti, in un caso o nell'altro, agli studenti di tutti gli anni. Difatto, fin dalla mia assunzione, mi sono preso la briga di dare una leggera riveduta al programma della materia, aggiornandolo. E si, in alcuni casi anche accelerandolo un po'. Poiché trovo, personalmente, che alcune cose di utilità ordinaria debbano essere apprese correttamente fin dalla più giovane età. Solo così, oggettivamente, una materia denominata "difesa contro le arti oscure" ha ragione di definirsi tale.
    "Coraggio, leviamoci il dente alla svelta! Oggi abbiamo parecchie cose da fare, e non ho intenzione di star qui a sprecare tempo nel vedervi fumare le orecchie mentre cercate di formulare qualcosa di simile a delle risposte!"
    Come sempre, il tono è pacato e amichevole. A tratti, quasi più personale di quello che sarebbe lecito aspettarsi in un interazione alunno-professore.
    Mi piace pensare di poter instaurare un ottimo rapporto con gli studenti, che sia al tempo stesso professionale e leggermente più confidenziali del dovuto. La mente e il fisico lavorano meglio quando lo stress è alternato da sprazzi di leggerezza, e così anche le esuberanze adolescenziali, di solito, trovano uno sfogo più proficuo di quanto non farebbero altrimenti.
    Ed io questo, lo so bene.


    Pensavate di scamparvela eh? E invece no, la Lezione di difesa si fa' eccome! 😈
    Come al solito, nome, casata e anno di frequenza in spoiler.
    Giro di ingresso, poi entriamo nel vivo.
    Buon gioco a tutti 👍🏼
    Scadenza 1 giugno.

    P.S: A sto giro non saranno ammessi ritardatari perché la lezione, già dal prossimo giro, entrerà nel vivo. Se pensate di non starci coi tempi non esitate a mandarmi un mp. A tutto si trova una soluzione 🤙🏻


    Edited by Battlin' Jack - 17/5/2023, 19:21
     
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    Le settimane che si era gettata alle spalle erano state cariche d’ansia. Karen ne aveva risentito in parte per la fine dell’anno scolastico ormai imminente, che stava portando con sé un considerevole carico di lavoro un po’ in tutte le materie, ma soprattutto per la decisione non più rimandabile di mettere a parte della sua relazione con il Caposcuola i genitori di entrambi. Karen aveva accolto il ritorno del ragazzo con apprensione, e sebbene fosse stata costretta ad ammettere a sé stessa che smettere di dover fingere era stato liberatorio, non riusciva a fare a meno di provare ancora un marcato imbarazzo ogni volta che incrociava suo zio in giro per il castello, soprattutto quando capitava di essere in compagnia di Logan. Con l’avvicinarsi dei GUFO di lui, il tempo che potevano trascorrere insieme stava diventando pressocché ridotto, quindi la Grifondoro non esitava a rubargli ogni attimo che poteva, come in quel pomeriggio, quando affrettò il passo per raggiungerlo fuori dall’aula della sua ultima lezione per incamminarsi insieme verso il settimo piano. Non prima di averlo salutato con un rapido bacio sulle labbra.
    -Quindi a breve usciranno le date dei GUFO, eh? Non mi dirai che l’Eroe di Grifondoro stia per diventare un tutt’uno con la biblioteca perché comincia a farsela sotto…-, lo punzecchiò, rivolgendogli un sorriso dispettoso. Logan era molto fortunato: la sua memoria fotografica gli permetteva di assimilare in fretta i concetti più disparati senza stare troppo a perderci tempo. All’idea che si avvicinassero gli esami si sentiva un po’ malinconica: se l’anno prima non fosse stata bocciata a quell’ora li avrebbero affrontati insieme…
    -Ma immagino che una volta affrontato mio padre tutto ti sembrerà una passeggiata. Ti ho già detto che… sono felice che tu sia tornato tutto intero?-, inspiegabile come fosse sopravvissuto alla grande prova. Probabilmente tra i due era il solo ad avere la stazza del vero figlio di Godric, considerato che lei non aveva nemmeno avuto il fegato di ritornare sull’argomento con Finnik per portarlo fino in fondo. Non era neanche l'unico nodo aggrovigliato nel pettine: dopo il disastroso week end a Lammas le mancava il coraggio di chiedere a Fry come andassero le cose a casa, per timore di peggiorare la situazione con sua madre più di quanto non avesse già fatto regalandogli il cellulare.
    Karen entrò prendendo posto in uno dei tavoli in prima fila e studiò con accortezza l’espressione di suo zio, che non si perse d’animo né in chiacchiere. L’argomento della lezione sembrava promettere bene, per quanto riguardava le creature cercava di mantenersi sempre preparata e quella volta cercò di non essere da meno. Non attese nemmeno di essere interpellata che prese parola cercando di fornire la risposta giusta.
    -Sarebbe preferibile un approccio non aggressivo: lanciare un cetriolo può fare da diversivo per prepararci alla fuga. Ma nel caso in cui non ne avessimo uno a disposizione, possiamo puntare a sbilanciare il peso della testa: se l’acqua al suo interno si svuotasse è fatta, perché perderebbe le forze.-, commentò soddisfatta. Difesa e Cura erano alcune tra le poche materie in cui eccelleva, e lo erano sempre state indipendentemente da chi sedesse dietro la cattedra. Karen si protese appena verso Logan, abbassando la voce affinché soltanto lui e chi era loro vicino potesse sentirla.
    -È una mia impressione o lo zio oggi è su di giri più del solito? Avrà arrestato qualche pezzo da novanta prima di radunarci qui?-


    Karen Cavanaugh, Grifondoro IV anno

    Interagito con Logan, il professore e citati Ralph e Fry
     
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    Ma che ve lo dico a fare? Ma che.ve.lo.dico.a.fare!! Di quante prove avete bisogno? E' una congiura, è palese ed è evidente.
    ...oh cristo, anche qui no..
    sbuffai passandomi una mano tra i capelli in un gesto di esasperazione. Una persecuzione, era una persecuzione vera e propria: anche oggi creature magiche. Ovunque mi girassi c'erano animali vari o creature magiche o altre creature non umane. Non veniva risparmiata nemmeno l'ora di Difesa che era una di quelle che solitamente mi entusiasmavano maggiormente. Almeno in questo caso ritenevo che sarebbe stato quantomeno appropriato usare la violenza su tali creature e che quindi nessuna protezione animal ente avrebbe avuto di che ridire. Pff.. no, tranquilli non ci credo nemmeno io, ci sarà SEMPRE qualcuno che avrà di che ridire.
    Anche se c'era da dire che i Kappa in questione erano tipo i mostri della palude di Scooby Doo con una tinozza piena di alghe in testa e la faccia da triglia, in poche parole brutti come il moccio di Sneeze, quindi magari le masse non si sarebbero mosse in favore di cose brutte.. no? Di solito venivano glorificati gli esseri piccoli e pucciosi, oppure quelli brutti ma in modo tenero e storpietto. Questo era brutto e basta e puzzava di rospo.
    Mi venne comunque da ridere alla risposta di kiddo sul cetriolo, cosa che mi sorprese molto perché ultimamente tutta la sua furbaggine, quando incrociava suo "zio", spariva misteriosamente.
    ...ah era una risposta seria?
    Non stava ridendo nessuno, sapete, ogni tanto i dubbi venivano anche a me..
    ..cioè serio, un cetriolo come i video dei gatti che saltano..? Non si possono... Schiantare e via come per ogni cosa..?
    Andiamo era la cosa più semplice, efficace e indubbiamente figa.
    Chi cazzo gira con un cetriolo poi..?
    Commentai tra me e me, rivolto alla persona che avevo vicino, scuotendo un po' la testa. Ah, pensavate avrei fatto qualche battuta? Vorrei, davvero, ma devo dare davvero al mondo femminile altri motivi per odiarmi..?
    In compenso forse sapevo la risposta alla seconda domanda.. forse..
    Vulnera Sanetur, ma dipende quanto sono brutte le ferite e bisogna essere bravi con l'anatomia per fare un buon lavoro..
    Non propriamente un incantesimo banale insomma anche se dovevo ammettere che per esperienza personale, l'essere in grado di guarire ferite da taglio mi interessava enormemente. Se ce lo avesse insegnato su quello mi ci sarei impegnato.. a meno che non dovessimo ricucire un Kappa. In quel caso forse sarei stato molto meno motivato


    Ralph Finnick, IV anno (credo), Grifondoro.

    Commentato ad alta voce con la persona che ho accanto, sentitevi liberi di essere quella persona.
     
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    Di pessimo umore, ecco come mi sentivo. Avrei fatto qualsiasi cosa per saltare qualche lezione evitando così di incontrare Fey ed Euphemia ma era una cosa impossibile visto che in un modo o nell’altro le avevo sempre attorno. Tempo. Volevo solo quello, tempo per sbollire e per farmi passare la voglia di trasformare la loro faccia in un enorme distesa di brufoli puzzosi. Ci era voluto più del dovuto per prepararmi anche se avevo messo la sveglia prima dell’alba per non incrociare nessuno, divisa perfetta come sempre ma i capelli intrecciati in una traccina con un piccolo fiocchetto verde. Incazzata si ma sciatta mai.
    Entrai nell’aula senza guardarmi attorno, dovevo solo sopravvivere fino alla fine delle lezioni. Lasciai cadere la borsa sul pavimento accomodandomi in uno dei banchi disponibili, tirai fuori un quaderno degli appunti sempre meglio fingersi interessata.
    Ascoltavo distrattamente quanto detto dal professore, nessuna voglia di interagire e nessuna voglia di palesarmi come la migliore della classe, non me ne fregava niente di quei Kappa e di sicuro non ne avrei incontrato nemmeno uno fuori dal castello.
    Di solito non ero così cupa e disinteressata ma difficile in questo caso riuscire a mantenere l’attenzione, ci provavo ma dubitavo nella corretta riuscita della cosa.
    Ecco la lì la Grifondoro perfettina pronta ad essere la migliore della classe, che facesse pure pazienza, se questo la faceva sentire migliore tanto meglio, impossibile ridacchiare però alla battuta sul cetriolo, dai ma davvero chi era tanto folle da avere un cetriolo nello zaino?
    “Penso che ti sorprenderebbe” sussurai al tipo che avevo vicino, divertente e sicuramente meno noioso della perfettina. Conoscevo anche io la seconda risposta. Alzai la mano anche se avevano già risposto “Vanilla Matviga. Vulnera Sanentur, fa riassorbire il sangue perso e aiuta a rimarginare le ferite, se non sono troppo gravi, è un sortilegio particolarmente complicato e solo un mago esperto in anatomia può utilizzarlo senza gravi conseguenze. E' anche in grado di guarire qualsiasi ferita magica, comprese quelle causate dalle Arti Oscure” Riabbassai la mano e restai in silenzio. Ok forse ero un po’ perfettina anche io.

    Vanilla Matviga V Serpeverde
    Interagito con il prof e con Ralph
     
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    Aveva la voglia di vivere sotto i piedi quella mattina. Aveva passato la notte a ripensare alla discussione avuta con Vanilla e Mia e anche se parlare con Annie l’aveva aiutata molto, soprattuto sfogare la rabbia contro i manichini nella stanza delle necessità era stato quasi vitale e a quanto pareva erano uscite dalla stanza appena in tempo, visto che lei e la bionda grifondoro avevano campeggiato li quella notte.
    Ma forse prestare attenzione alla lezione del Preside l’avrebbe aiutata a sbollire un po’. Si sedette abbastanza lontana da loro, quasi nel mezzo a tutti, ignorandole e tirando fuori l’occorrente per prendere appunti, poco propensa ad intervenire.
    Ridacchiò comunque nel sentire Ralph chiedersi chi girava con un cetriolo, effettivamente era una domanda ragionevole -Magari ad uno viene fame… o altre voglie, vuoi mettere avere un bel cetriolo a portata di mano?-
    Guardò Vanilla intervenire e non resistette, le scrisse un piccolo bigliettino e appena fu possibile glielo spedì sotto forma di una piccola farfalla di carta, sperando che non lo strappasse

    CITAZIONE
    Possiamo parlare? Ti devo una spiegazione

    Feyre Starfoll V anno, Serpeverde
    Risposto a Ralph, mandato bigliettino a Vanilla


    Edited by …Feyre… - 18/5/2023, 18:50
     
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    "Nonono, manco per il cazzo.", esattamente, concasato random di cui non ricordo il nome ma solo l'anno scolastico perché frequentiamo insieme le lezioni., "Io, tutta quella roba di trasfigurazione, non la studio manco sotto tortura. Mi limiterò ad agitare la bacchetta e vedere che succede."
    Anche perché qui battiamo i coperchi oh, quaranta pagine di formule, nozioni, accorgimenti e compagnia bella? Ma anche no, grazie.
    E comunque, starei delle ore qui a parlare con il milite ignoto, davvero, non fosse che nell'esodo di studenti scorgo una chioma rossa avanzare in mia direzione di gran carriera. Saluto l'amico dunque e, con noncuranza, alzo un braccio per permettere a Karen di infilarcisi sotto prima di ricambiare il suo bacio.
    E si, cazzo, la consapevolezza di poterlo fare così, allo scoperto e davanti a tutti, non ha prezzo.
    Chiariamoci, a me di quello che pensava la gente non è mai importato un fico secco, manco prima. Nonostante le difficoltà incontrate però, sono convinto che averlo detto ai nostri sia stata la cosa giusta da fare. E tutte le rotture di cazzo del caso, prima o poi, si supereranno da sole. O almeno è ciò che spero.
    Dopotutto è così che si fa in una famiglia, no?
    "Manco per il cazzo. Quest'eroe di Grifondoro, microbo, non ha bisogno di farsi venire la scogliosi per superare gli esami.", ribatto incurvando appena le labbra in una smorfia alla sua affermazione successiva, "Più che altro, io sono estremamente felice di avercelo ancora tra le gambe. Per un po' ho pensato che me l'avrebbe tagliato di netto..."
    Questa però è un'altra storia, che oggi non può trovare spazio. Perché, se conosco il vecchio - e lo conosco-, sarà meglio concentrarsi fin da subito sulla lezione.
    Tiro due colpetti di tosse, per celare la frecciatina in direzione di Karen. "Coff!, secchia, coff!
    Stavo giusto per rispondere più o meno uguale, però è decisamente meglio che sia stata lei a farlo. Sia mai che qualcuno, meschino, si metta a pensare che io e il preside abbiamo un rapporto preferenziale. Anzi, semmai da me, quel vecchiaccio, si aspetta ancora di più.
    "Non credo che dipenda da questo. Più che altro, guarda dove siamo...ha in mente qualcosa."
    Comunque, ad oggi, c'è una cosa che mi preme fare. Dai, e che cazzo, proprio perché ormai la cosa è pubblica e va avanti da mesi, perfino il capellone di punta della nostra casata dovrebbe sciogliere le riserve. O potrebbe provarci, almeno.
    "Psst, Finnick! Hey, mangia fish and chips del cazzo, alza la testa su!", gli sibilo allungando il capo in sua direzione, "Senti un po', ti ho preso una cosa. È tipo un ringraziamento per quella volta che mi hai tolto il sangue dalla faccia, quindi non fare la fighetta permalosa ok?"
    Gli allungo una scatoletta in metallo, contente una sottospecie di cera nera e lucida con spazzola inclusa. L'etichetta, sul tappo, recita: Lucido per manici artigianale. Qualità extra. Che, a dirla tutta, fa anche un po' ridere.
    "Quando avrai finito di lucidartici il manico, ci facciamo una birra?"
    Poi non si dica che io stia evitando di provarci eh, echecazzo. Dal canto mio, non ho mai avuto problemi con lui, tanto vale fare un ultimo tentativo.
    Comunque, così, giusto per non starmene con le mani in mano e distogliere un attimo l'attenzione, capto al volo la discussione in corso e alzo la mano per aggiungere qualche mio pensiero personale sul discorso Kappa.
    "Bhe, visto che i Kappa si trovano per lo più in Giappone, e comunque solo in paludi e laghi o nei pressi di esse, quando qualcuno ha intenzione di farsi un giro in quei paraggi, forse, potrebbe anche mettere in contro di incrociarne uno no?
    Voglio dire, se dovessi andarci io, un paio di cetrioli in borsa li metterei."

    Com'era? Prevenire è meglio che curare. No?


    Logan McCormac, V° Anno, Grifondoro.

    Interagito con Karen e Ralph, mi sono accodato alla discussione in corso sul cetriolo. 🥒
     
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    Cordelia continuava a guardarsi intorno di sottecchi e no, per una volta, non perché attirata e/o infastidita da qualche presenza umana in particolare.
    Era rimasta già abbastanza stranita dal fatto che, per quel giorno, il professor McCormac li aveva convocati al settimo piano, invece che nell’aula usualmente destinata alla Difesa contro le Arti Oscure. Quando, poi, si era ritrovata a varcare una porta posta nei pressi dell’arazzo di Barnaba il Babbeo, un terribile ed elettrizzante presentimento si era impossessato di lei: presentimento che, adesso, continuava a srotolare i propri sottili prodigi sotto i suoi occhi.
    O era diventata del tutto matta- cosa non da escludere, per carità- o la Stanza delle Necessità aveva assunto ogni minimo dettaglio dell’aula di Difesa, dettagliato scheletro di drago appeso al soffitto compreso.

    Accomodata dietro Finnik, cercò a ogni modo di concentrarsi sulle parole di McCormac non appena questi diede fiato a un ritornello che, seppur in termini un po’ meno diretti, era diventato praticamente un tormentone per tutti gli insegnanti – roba che Michael Bublè a Natale e Alvaro Soler a un accenno d’estate scansate proprio.
    Difesa contro le Arti Oscure era una materia che amava molto, motivo per cui, pur rilasciando un piccolo sospiro all’udire che non gli sarebbe stata risparmiata la consueta carrellata di domandine carogne, non esitò ad alzare la mano per testare la propria preparazione.
    E mantenne alzato quel solerte arto, anche se alcuni compagni la precedettero, attendendo un cenno affermativo del Preside prima di prendere parola.

    -È parzialmente corretto quanto detto dalla Cavanaugh, ossia che per rendere innocuo un Kappa è necessario tirargli un cetriolo. Occorre, però, che sul cetriolo vi sia inciso il nome del Mago da risparmiare: solo così si può persuadere il Demone Giapponese a non attaccare il soggetto specifico.-
    Illustrò con voce ferma il piccolo ma essenziale dettaglio trascurato dalla Grifondoro, azzardando poi a effettuare un’altra pedante puntualizzazione, questa volta in merito alla risposta di Vanille.

    -Il Vulnera Sanetur, invece, si esegue percorrendo i segni esatti delle lacerazioni recitando ripetutamente la formula. Mira principalmente a rimarginare le ferite, come il nome stesso indica, e a bloccare così l’emorragia massiccia generata dal Sectumsempra – emorragia che di norma involve i principali organi vitali e che sarebbe, pertanto, fatale. Tuttavia, data la profondità delle lacerazioni, consente di norma un recupero ematico solo parziale. Non è infatti sufficiente, da solo, a rimettere in sesto un Mago ferito, il quale necessiterà obbligatoriamente di altre cure, e difficilmente consente di evitare delle cicatrici, anche se impiegato molto tempestivamente. Il Sectumsempra è pur sempre un incanto oscuro.-

    E, in quanto tale, non concedeva sconti, nemmeno in tema di souvenir.
    Fatto il proprio intervento, distolse lo sguardo dal professore per puntarlo sulla nuca di Ala Selvaggia, al secolo Ralph, e si protese un poco sul banco, nel tentativo di sparire dietro la capigliatura a cresta di Upupa del Grifondoro.
    -Puoi sempre trasfigurare qualcosa in un cetriolo. I Kappa sono tanto brutti quanto scemi, non credo che facciano un “controllo qualità” sull’origine biologica del prodotto.-
    Gli soffiò piano quella che, per lei, era la più immediata e pronta soluzione, aggiungendo- per non peccare di ingegno Corvonero- anche una seconda opzione creativa.
    -Oppure puoi incidere il tuo nome su Sneeze e lanciarlo al Kappa. Almeno ti odierà una volta per tutte per un ottimo motivo.-

    Cordelia Deirdre Crowley, V anno, Corvonero.

    Risposto alle domande, sussurrato a Ralph Finnik.
     
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    Non è che la sto proprio aspettando. Diciamo che mi sono attardato davanti alla Sala Grande, in cui casualmente l'ho vista chiacchierare animatamente con alcune sue concasate. Roba da ragazze, che scatena gesticolii e risatine improvvise, a cui assisto senza interesse. Se ogni tanto sollevo lo sguardo in quella direzione, è perchè riconosco la sua voce tra quella delle altre, ma poi ritorno ad occuparmi del mio piatto che consumo piuttosto celermente. Avrei giusto il tempo di alzarmi e avviarmi verso il luogo della lezione, però mi attardo con la scusa di riguardare degli appunti. Difesa è una di quelle materie che non ho difficoltà a seguire e che sollecitano da sempre il mio interesse. Sono piuttosto ansioso di scoprire come McCormac intenda impostare questa lezione, per la quale ci ha convocato nella stanza delle necessità. E' di per se già un indizio peculiare, oppure è semplicemente la norma quella di riprodurre un'aula già esistente, quando si voglia arricchire il noioso nozionario di base. Suppongo che lo scoprirò presto, se Annie si deciderà a concludere in fretta qualsiasi cosa la trattenga ancora li.
    Avevo giusto bisogno di un raggio di sole che illuminasse la mia strada fino al settimo piano irrompo nel suo campo visivo, come se fossi capitato li in quel momento, dopo essermi assicurato che non avesse nessuno al seguito. Mi sento un vero idiota, ma ormai è fatta e non posso certo tornare indietro. Sempre che tu non abbia intenzione di disertare la lezione del preside. In quel caso, potrei accontentarmi di un lumos Spiritoso come una caramella tutti i gusti più uno al sapore di caccola. A mia discolpa, ammetto di non saperne un cazzo di come si faccia a convincere una ragazza e questo è decisamente un patetico tentativo di rendermi accettabile ai suoi occhi. Non so davvero perchè ci tenga tanto, è una di quelle cose su cui il mio raziocinio può davvero niente.
    A Ilvermorny non esisteva una stanza delle necessità, ma si parlava molto di questa e delle cose strabilianti che possono accadere li dentro. Tu ci sei mai stata?
    Ritengo però che sia una delle poche persone qui dentro con cui io non debba necessariamente mettermi sulla difensiva e questo è abbastante inquietante, se penso che un giorno potrebbe addirittura pentirsi di aver incrociato di nuovo il mio cammino. Dovrei rinunciarci per questo? La guardo e mi dico che magari varrà la pena di correre qualche rischio, soprattutto dopo aver saputo che si è schierata dalla mia parte per la faccenda del fwooper. E cazzo se questo non le ha fatto acquistare dei punti!
    Ad ogni modo, Annie mi dirotta fino al banco in penultima fila, dietro alla Starfoll in tutta la sua strafottente bellezza, dopo aver rivolto un silenzioso cenno di saluto ai presenti. La star della giornata è seduto alla sua cattedra e spara con uno stile amichevole le domande che intende porci
    Quello ce lo infila nel posteriore alla prima mossa sbagliata mormoro piegandomi leggermente verso Annie e Feyre. Li conosco i tipi come lui che ostentano cordialità, ma alla fine si rivelano dei mastini. Mi ricorda tanto il direttore del riformatorio, anche quello nascondeva dietro ai suoi sorrisi, un'anima più nera della mia.
    Sarei per natura reticente, ma sollevo comunque una mano, quando l'argomento cetrioli sembra arrivare, infine, ad un punto fermo.
    E' una creatura che vive in Giappone. Da quelle parti, le formalità sono tutto e se uno si inchina per salutarlo, di rimando, il nostro simpatico amico ricambierà, piegando quella sua testolina piena di acqua e facendola cadere. Indebolito, non potrà più succhiare il sangue a nessuno.
    Al resto risponderà qualcun altro. Non intendo sciorinare tutto il mio sapere come un pappagallo ammaestrato.
    Non ho però ancora ringraziato la moretta per la disgraziainattesa che mi ha regalato e che tanto mi ricorda lei, sotto parecchi punti di vista.
    Selene ti manda i suoi saluti. Prima di impossessarsi del mio letto, ha fatto un po' la preziosa Sollevo la manica, per dimostrarle quanto. Ma alla fine abbiamo stabilito un'intesa


    Lawrence Randall - V anno - Corvonero
     
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    Ok, Difesa Contro le Arti Oscure era probabilmente l'unica materia che mi piacesse davvero, ma lo spumeggiante Preside mi avrebbe perdonato se oggi, al contrario di altre giornate in cui ero molto più attiva e propositiva, finché il tono della lezione me lo avesse consentito mi sarei spalmata su uno degli ultimi banchi a fingere di essere sveglia.
    Era tutta colpa di Feyre, ovviamente, che mi aveva tenuta sveglia quasi per tutta la notte a raccontarmi del disastroso pigiama party nella Sala Comune di Serpeverde.
    Ok, per un po' avevo infierito dicendole che se l'era cercata e che, se proprio voleva cambiare Casata per divertirsi un po', non era certo tra le fila dei verde-argento che avrebbe trovato l'ambiente più accogliente del mondo. Ok, c'era Eloise che adoravo, ok, c'era anche Vanilla che era davvero talmente dolce da poter essere sciolta nella panna cotta, ma poi?
    Se la Starfoll avesse voluto la compagnia di due ragazze con cui divertirsi davvero senza finire per sputarsi addosso veleno, allora sarebbe dovuta venire da me e Karen fin dal primo momento.
    Ad ogni modo, l'ex Corva era davvero incazzata e io l'avevo portata nella Stanza delle Necessità per sfogarsi un po'... Diavolo, prendeva ancora a ceffoni e a calci il manichino, quando mi addormentai a pancia in giù su un pouf che avevo fatto comparire quando non riuscivo più a tenere gli occhi aperti... Circa tre ore prima, a giudicare dal sonno che ancora mi trascinavo dietro.
    Il caffè in Sala Grande mi aveva fatto riprendere solo in parte ed avevo riconosciuto la mia civetta Owlivia solo quando praticamente mi aveva iniziato a becchettare la mano, impaziente di ricevere un angolino di pane tostato in cambio della sua posta del mattino.
    Parola mia, se non si fosse trattato della lezione di McCormac ma di qualunque altra, mi sarei data malata e avrei dormito fino all'ora di pranzo. Invece, alla fine, la forza di volontà ebbe la meglio, assieme alle minacce della mia coscienza che mi ricordarono di muovere le chiappe, dato che altrimenti avrei rischiato la bocciatura.
    L'ingresso di Lawrence nel mio spazio vitale mi fece sobbalzare, tanto ero concentrata sul riuscire a muovere i piedi uno davanti all'altro fino alle centinaia di scale che avrei dovuto salire per raggiungere il luogo della lezione che... Non potevo crederci, era di nuovo la Stanza delle Necessità! Speravo quanto meno di non aver dimenticato lì dentro niente di ciò che avevo portato lì stanotte - dove mi ero vestita stamattina? ero tornata in Sala Comune, vero? al momento avevo proprio un vuoto in testa - altrimenti avrei davvero chiuso l'anno scolastico in bellezza!
    Sette piani... Sono davvero così tanti? Quasi quasi la diserto davvero... sorrisi stancamente a Capitan Tenebra di Corvonero, avviandomi con lui lungo i gradini.
    Io ci ho passato proprio la scorsa notte in compagnia, là dentro. Devi darti un po' di più all'avventura ed esplorare un po', Randy, altrimenti non sai che ti perdi. Non esistono solo innocenti pennuti da salvare, sai? Puoi anche divertirti un po', già che sei qui!
    Se dovevo comportarmi da "raggio di sole", tanto valeva farlo fino in fondo e dargli qualche dritta utile per sopravvivere senza desiderare una morte lenta e dolorosa ad ogni giorno che trascorreva qui.
    Certo, con la tua amichevole simpatia sono sicura che li avrai conquistati tutti!
    Ridacchiai mentre arrancavo sugli scalini e mi appoggiavo alle sue spalle per cedergli gran parte del peso del mio corpo e fare meno fatica possibile, pensando a quanto mi ero persa del recupero sulla lezione del Fwooper.
    A quanto mi avevano raccontato, quel pomeriggio era successo di tutto e di più e il dolce Randall, a quanto pareva, era stato proprio l'anima della festa... In un concetto di festa tutto suo, certo, che prevedeva il voler restituire la libertà al volatile dalle piume cangianti.
    Come va tra te e Cordialia? Ci hai più parlato? Credimi, se la prendi nel verso giusto non è male come sembra... Proprio come te, del resto.
    Ed era vero, per entrambi. Proprio come ciascuno di noi, anche loro erano stati forgiati nel carattere da esperienze di vita che li avevano resi esattamente così com'erano, nel bene e nel male... Spesso, per orgoglio, caparbietà o timore di essere feriti, tutti finivano per indossare delle maschere o per mostrare il lato di sé meno vulnerabile. Quello di miss Crowley e mister Randall, appunto, non era dei migliori, ma questo non li rendeva davvero sgradevoli come sembravano.
    Per questo, quando entrai di nuovo nella Stanza delle Necessità e salutai il Preside, non mi feci alcuna remora a sorridere affabile alla Corvonero dalla lunga chioma rossa.
    Io mi metto in fondo, ragazzi... Scusate, ma ho davvero troppo sonno per stare qui in prima fila. Tenetemi un posto giù in Sala Grande all'ora di pranzo, ok? mi rivolsi a Karen, Logan e Ralph, i valorosi Grifondoro che erano arrivati poco prima di me e avevano deciso di occupare i primi banchi. Perfetto, l'onore dei figli di Godric era al sicuro.
    Salutai con la mano Vanilla e continuai ad avanzare verso il fondo dell'aula predisposta nella Stanza delle Necessità, fino a sedermi con Lawrence dietro Feyre, che ci avrebbe nascosti egregiamente dietro il suo scudo "pluffoso".
    Inutile dirlo, il discorso sui cetrioli da lanciare al Kappa mi fece scoppiare in un eccesso di risatine.
    Ma possiamo incidere il nome nel nostro alfabeto o sanno leggere solo i kanji giapponesi? Perché se fosse così, io o chi cercherei di proteggere saremmo di sicuro già spacciati, meglio la tattica dell'inchino... E comunque i Kappa, se non mi ricordo male, si nutrono solo di sangue umano. Come hanno fatto a sopravvivere, se tutti sanno che basta un cetriolo a liberarsene? Da qualcuno questo sangue dovranno pur prenderlo...
    Che ci fossero gli animalisti muniti di sacche di sangue che andavano nelle paludi giapponesi solo per assicurarsi che i Kappa avessero la loro pappa? Oppure si sacrificavano senza scrupoli i Babbani ignari? Un cartello "portate i cetrioli", forse, sarebbe stato utile per tutti.
    Riguardo al Sectumsempra e l'incantesimo che ne curava le ferite, invece, la mia attenzione si fece leggermente più seria. Era molto più probabile incappare in un mago oscuro che avesse voluto farmi fuori con quella maledizione, che non in un Kappa assetato del mio sangue... Certo, i maghi oscuri giapponesi avrebbero potuto prendere due piccioni con una fava e sfamare i Kappa nelle paludi aggredendo con un Sectumsempra le loro vittime proprio lì.
    Chi è Selene? si ritrovò invece a chiedere sottovoce a Feyre e a Lawrence, improvvisamente distratta dalla loro conversazione.


    Annie Ross - V anno - Grifondoro

    Salutato/interagito più o meno con tutti
     
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    Dovrò chiedere di potermi muovere sulla fhcopa, per andare a certe lezioni!
    Per essere che quando sono arrivato qui non avevo la più pallida idea di cosa significasse volare, adesso mi diverto in sella alle scope in dotazione della scuola fin troppo, soprattutto se questo serve a farmi spostare senza dover percorrere milioni di chilometri a piedi, spesso anche in salita.
    I quattro fondatori saranno avranno pure avuto diversi punti di vista su come gestire questa scuola, su quali caratteristiche e virtù cercare nei loro studenti prediletti, ma su una cosa erano sicuramente d'accordo e tutti altrettanto sadici: solo i maghi con i muscoli più allenati ed i glutei più sodi - come ci tiene a sottolineare Feyre - potevano sopravvivere fino al giorno dei M.A.G.O. .
    Io non sono affatto sicuro che ce la farò, mi sembra di sputare un polmone ogni volta che, dai sotterranei della mia Sala Comune, arrivo semplicemente al quarto piano.
    La Stanza delle Necessità si trova ancora più in alto ed è lì che il Preside McCormac terrà la sua lezione di Difesa Contro le Arti Oscure di oggi.
    Ecco, ci mancava quella stanza infernale. Non ci ho più messo piede da quando una sedia da barbiere impazzita mi ha spennato peggio dello Fwooper alla lezione della Carter, obbligandomi per giorni ad andare in giro con il cappello.
    E dire che Ralph mi aveva avvertito... Lo stesso Ralph che saluto adesso con una mano sollevata ed un ampio sorriso, lo stesso che rivolgo anche a Karen e al biondo accanto a lei. Che sia quindi lui, il suo vero ragazzo, quello di cui mi aveva parlato la sera in cui ci siamo conosciuti nel bagno in cui abbiamo trovato gli Kneazle?
    Ad ogni modo, continuo ad avanzare nell'aula finché non individuo Feyre e posso sedermi accanto a lei.
    Ohi, che succede? Hai una faccia... Tutto ok? Io te lo dicevo che salire le fhcale dai sotterranei è una faticaccia, lo hai voluto tu eh... le chiedo, trattenendomi dall'avvicinarmi a lei quanto vorrei. C'è pur sempre il Preside, che cavolo!
    La lezione parla dei Kappa, dei Sectumsempra, di cetrioli e di incantesimi che probabilmente non saprò pronunciare mai.
    In che senso "altre voglie"? chiedo alla Starfoll dall'alto del mio candore, sinceramente incuriosito, senza comprendere perché tutti gli altri stanno ridacchiando.
    Si può fare un Wingardium Leviosa sui liquidi per fargli usfhire l'acqua dalla tefhta o quello funziona solo sui solidi?
    Forse ha ragione il Corvonero alle mie spalle, è molto più semplice convincerli a fare un inchino, anche se dubito che sarebbero tanto stupidi... Certo, il tonto di turno può sempre capitare, ma non so se sarei così speranzoso di fare leva sulla sua buona educazione, con un demone che non vede l'ora di mangiarmi.
    Ad ogni modo, un attimo dopo quel ragazzo si rivolge proprio alla ormai-Serpeverde accanto a me, sollevando la manica della divisa per mostrarle dei graffi di natura inequivocabilmente felina. Ne so qualcosa, visto che anche la mia candida Lady Galadriel tende ad essere piuttosto manesca, quando gioca.
    Così l'altra sorella è tua... bisbiglio nella sua direzione. Bel nome, Selene! Lunare come la ragaffha che te l'ha regalata...
    Gli occhi grigi come tempesta in arrivo si abbassano istintivamente sul ciondolo a forma di falce di luna che decora il braccialetto che Feyre ha intrecciato per me. Chissà perché ha voluto donare uno dei cuccioli proprio a questo ragazzo e quanto profondo sia il legame tra di loro... Non mi aveva mai parlato di lui, prima, sebbene dopo il recupero di Cura delle Creature Magiche tutti sanno chi sia.
    Io sono Jufhtin comunque, non ci siamo mai presentati.


    SPOILER (click to view)
    Salutato il trio di Grifondoro all'entrata, interagito con Feyre, fatto una domanda e interagito poi con Lawrence alle mie spalle.


    Edited by DustinTheDwarf - 21/5/2023, 06:38
     
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    Difesa contro le arti oscure era una materia importante se uno voleva diventare Auror, come speravano i mie genitori. Quella mattina mi alzai con la luna storta, non avevo voglia di vedere gente e ne tantomeno Vanilla.
    Ero passati alcuni giorni dalla nostra conversazione, ma ovviamente la cotta non era passata. Mi vestì indossando la mia solita tunica della casata, quest'oggi la lezione si sarebbe tenuta in un luogo insolito.
    Feci una colazione breve e fugace, salutai qualche elfo e con la mia borsa a tracolla cominciai a salire, mentre i pensieri turbinavano nella mia testa.
    Dovevo rimanere concentrato, gli esami si stavano avvicinando e dovevo assolutamente passare. Impiegai alcuni minuti e prima di entrare mi soffermai un secondo, feci un grosso respiro ed entrai.

    L'aula era già gremita, mi guardai intorno e la vidi , socchiusi gli occhi e mi incamminai .

    Buon giorno professore

    Salutai con la testa il resto della classe e mentre passi vicino a Vanilla, feci un sorriso di circostanza, non avevo voglia di rimanere in prima fila e anche solitamente non amavo mettermi in mostra.

    Andai fino in fondo della sala, mi misi seduto vicino Annie , mentre davanti c'era Freye.

    Ciao..

    Distesi le gambe sotto il tavolo e ascoltai la domanda del professore e le risposte dei mie compagni . Era davvero una strana domanda, chissà cosa aveva in mente e sopratutto perché aveva scelto quel luogo, avevo come l'impressione che quella lezione sarebbe stato tutt'altro che monotona.


    Alex Mayer
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    interargito con il resto della classe, salutato il professore e annie.
     
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    -Aspetti qualcuno?-, Erik si soffermò in prossimità dell’ingresso del dormitorio di Tassorosso, dove da lontano gli era parso che André stesse guardando in direzione delle botti come in attesa di veder uscire qualcuno da un momento all’altro.
    -Conviene avviarsi se non vogliamo rischiare di rimanere fuori. Dubito che McCormac sarebbe contento nel vederci saltare proprio la sua lezione- lo attese, affinché comprendesse che non gli avrebbe offerto un pretesto per non presentarsi a lezione: nell’ultimo anno gli era saltata all’occhio l’avversione che il ragazzo della casata accanto sembrava nutrire nei confronti di quella materia, sebbene non ne comprendesse il motivo Erik avrebbe fatto finta di non accorgersene, dandogli filo da torcere dalle retrovie. La sua indole dispettosa e provocatoria lo spingeva a metterlo di proposito con le spalle al muro costringendo a prendere in manole redini della situazione. Era fondamentale soprattutto in quel periodo dell’anno che si avvicinavano i GUFO.
    -Devo solo fare una piccola deviazione prima di raggiungere la stanza.-, di fatto, arrivati davanti alla torre di Corvonero il ragazzo incantò un foglio di carta affinché assumesse le sembianze di un corvo; l’origami avrebbe attraversato il passaggio raggiungendo il dormitorio femminile, dove si sarebbe posato sul baldacchino di Marsilda. Dopo le ultime vicende Erik era stato scostante, preferendo la solitudine del lago nero alla compagnia di chiunque; il messaggio la invitava a raggiungerlo a lezione ed era l’amo che gli avrebbe permesso di comprendere se aveva ancora una qualche presa di potere su di lei.
    Giunti davanti alla parete indicata bastò muoversi avanti e indietro per tre volte, immaginando di trovarvi ad attenderli l'aula del professor McCormac affinché la porta di ingresso si materializzasse davanti ai loro occhi.
    Prima di quel giorno non aveva mai sentito parlare della stanza delle necessità. Sapeva che Hogwarts fosse piena di misteri ma il potere che permeava quella stanza in particolare superava ogni immaginazione, al punto che Erik si domandò se, all’occorrenza, non potesse creare un accesso alternativo verso l’esterno che lo aiutasse ad eludere i soffocanti controlli degli Auror.
    -Normalmente le ferite causate dalle Arti Oscure lasciano cicatrici, ma ho sentito che nel caso del Sectumsempra basti l’essenza di dittamo per farle sparire. A patto di intervenire all'istante.-, commentò, dopo aver preso posto in fondo all’aula con André. Per qualche secondo gettò una rapida occhiata ai suoi compagni di corso, individuando non molto distante il figlio del preside e la ragazzina che aveva aggredito durante la lezione della Carter. Non avrebbe saputo dire se bramavano la sua testa, così come non avrebbe saputo decifrare le intenzioni del Preside al riguardo. Ma era certo che in un caso o nell’altro lo avrebbe scoperto molto presto.

    Rick O'Connell - Serpeverde - V anno
     
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    La mia voglia di partecipare alla lezione di DCAO si trova attualmente a svariati chilometri di profondità, più o meno all'altezza del nucleo interno della Terra. Troppo caos, troppe persone... In sintesi, troppo tutto.
    Non ho nulla contro il preside -a parte un microscopico dubbio nei riguardi delle sue capacità di giudizio, dato che io e Daisy abbiamo ricevuto la stessa punizione e l'unica ad aver alzato le mani è lei- ma ultimamente ho preferito rimanere in disparte, limitandomi a compiere i miei doveri di Caposcuola e studentessa.
    La socialità, neanche a dirlo, è ad un minimo storico e credo di star iniziando a soffrirne più del previsto. Forse è anche per questo che, appena posso, mi chiudo in stanza con un libro in mano o a fissare il cielo attraverso le lenti del binocolo astronomico.
    Frequento solo Emily di tanto in tanto e quando desidero la compagnia dei miei conigli, André solo in contesti d'amicizia, ogni tanto saluto Euphemia nei corridoi e... Basta. Rick è stato molto scostante, forse a causa di quello che ha letto sul giornalino o... Non lo so. Ho provato a cercare spiegazioni riguardo il suo comportamento e non ne ho trovate, pure perchè se avesse saputo del bacio col Bardo dei Tassi me lo avrebbe detto, giusto?
    Detesto pensarci troppo e stare così male per quella che dovrebbe essere una sciocchezza da ragazzini. E detesto sentire la mancanza di Daisy. Quando la vedo in lontananza cerco sempre di cambiare strada, e se è insieme a quell'idiota della Cavanaugh è ancora peggio perchè mi prende una morsa allo stomaco e... Ah, meglio non pensarci. Il libro che ho davanti è decisamente più interessante.
    Sono presa dalla lettura quando un movimento attira il mio sguardo e sul letto atterra un origami a forma di uccellino, forse un corvo. Lo prendo con iniziale reticenza, confusa e al contempo curiosa nei riguardi di questo piccolo intruso. Nel leggerne il messaggio poi, rimango ancora più sorpresa: Rick mi ha invitata a raggiungerlo a lezione, quella nel punto dove si trova la Stanza delle Necessità.
    Mi morsico il labbro inferiore, indecisa e con la mente colma di mille pensieri, finchè finalmente mi decido ad alzarmi per correre verso quello che potrebbe risultare come un'ennesimo tormento. Però lui vuole vedermi, quindi dovrà pur valere qualcosa... Giusto? Magari desidera chiedermi scusa, spiegare in qualche modo quest'assenza o dirmi di smetterla di dargli fastidio una volta per tutte.
    In ogni caso, allungo il passo per evitare di stare fuori e riesco ad entrare per il rotto della cuffia e col fiatone.
    Gli altri sono già seduti e... Oh, no. No, no e no! Perchè Rick e André sono seduti vicini?! Perchè proprio qui poi, tra tutti i maledetti luoghi del castello? Vorrei poter ammirare la somiglianza impressionante della Stanza con l'aula di DCAO, ma l'improvvisa ansia mi attanaglia lo stomaco. Meglio indagare in prima persona e stare molto vicina ad entrambi, onde evitare si scambino commenti che possano rovinare ancora di più la mia reputazione ed il rapporto con entrambi.
    Dietro i due ragazzi c'è Euphemia, per fortuna non Daisy, Karen o qualcuno che non sopporto, così mi metto di fianco a lei e la saluto con un veloce sorriso e cenno della mano.
    Se ci fosse stato solo il Serpeverde gli avrei chiesto del messaggio, ma non posso rischiare che André faccia domande e... Oddio, voglio solo mettermi a urlare! Muovo nervosamente le gambe su e giù senza nemmeno rendermene conto, mentre un dito si arrotola e srotola su una lunga ciocca di capelli e gli occhi vagano sulle schiene dei due ragazzi.
    Qui io e André ci siamo baciati e poi tutto è andato a scatafascio. A causa di quello che è accaduto qui, ho perso la mia unica migliore amica.
    Andrà tutto bene Marsilda, respira e segui la lezione.
    Per fortuna i miei due compagni di casata sembrano preparati riguardo quella bestia infernale appassionata di cetrioli e sul sectumsempra, quindi quest'oggi potremmo portare a casa qualche punto. Non che serva del tutto a rasserenarmi, ma cerco di guardare al lato positivo.
    Se non ricordo male per parare un'eventuale attacco ed evitarsi quindi di morire dissanguati basta usare un potente incantesimo scudo. Ci occuperemo di questo oggi, professore?
    Chiedo con un po' di timore dopo aver alzato la mano, mi rivolgo poi alla rossa accanto a me abbassando la voce.
    Tra il sectumsempra ed il Kappa non saprei scegliere il peggiore... In caso ci pareremo le spalle a vicenda, d'accordo?


    Marsilda Everett-Millais, Corvonero, IV anno
    seduta dietro ad André e Rick insieme ad Euphemia
    interagito con Euphemia e posto una domanda al professore
     
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    Raggiunsi la Stanza delle Necessità con calma, maledette scale. Già avevo del sonno arretrato per la notte passata con Vanilla nella torre d’Astronomia, fare tutte quelle rampe era il colpo di grazia.
    Chissà che aveva in mente il Preside, perché ricreare l’aula lì? Forse voleva un posto da plasmare a suo piacimento… chissà.
    <buongiorno> salutai entrando, cercando la principessa verde-argento e raggiungendola <ciao zuccherino> la salutai, prendendo posto vicino a lei <come va oggi?> le chiesi sottovoce, tirando fuori almeno il libro di testo.
    L’argomento di cui si stava discutendo era interessante: demone Kappa e incanto Sectumsempra.
    Molti stavano intervenendo e non avevo molto da aggiungere, preferivo sempre ascoltare.

    Hunter O’Donogh - V anno - Grifondoro
     
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    Difesa contro le Arti Oscure era una di quelle materie che non amava, ma nemmeno odiava. Dipendeva tanto dall'argomento trattato, da come spiegava il professore – ne aveva cambiati un po' e ognuno aveva un metodo particolare e personale di infondere il proprio sapere – e soprattutto da com'era il suo umore.
    Quel giorno non aveva particolarmente voglia di andare, si sentiva ancora vulnerabile dalla litigata della sera prima con Vanilla e Feyre e sapeva che le due ragazze non erano tornate al dormitorio per dormire, quindi vederle a lezione, senza aver avuto la possibilità di chiarire, non era esattamente la sua cosa preferita. Anche perché non avrebbe mai chiesto scusa a Vanilla in pubblico, non poteva permettersi questa prova di debolezza e che la ragazza dicesse quello che voleva sulla sua capacità di essere una buona amica, forse non lo era davvero.
    Così, quando entrò in aula, cercò di tirare su i muri più spessi della sua vita, cercando di non mostrare quanto le fece male vedere Vanilla evitarla e Feyre che cercava disperatamente di riconquistarsela, la smorfiosa. Ormai quella neutralità che provava per la ex-Corvonero era sparita, sostituita da puro fastidio ogni volta che la vedeva. Era colpa sua se tutto era andato a rotoli, finché non era entrata lei nelle loro vite andava tutto bene, adesso la compagna di stanza nemmeno voleva parlarle. Non la odiava, niente di quello che aveva fatto era abbastanza per meritarsi quel sentimento da lei, lo riservava per chi faceva davvero del male gratuito agli altri, ma era innegabile che non fosse tra le sue persone preferite del castello.
    Per fortuna intravide Rick seduto vicino ad André, il Tassorosso elusivo che ancora non era riuscita a bloccare per una chiacchierata, forse era il caso di approfittare di questa occasione d'oro per presentarsi al ragazzo e instaurare un minimo di rapporto per il futuro. Sempre sfruttare ogni occasione che ti veniva messa davanti, questo le aveva insegnato sua madre.
    Si stampò il sorriso più cordiale e sincero che poteva permettersi al momento – che di sincero aveva poco, se dovevamo essere onesti, ma a volte bisognava accontentarsi – e si avvicinò al fondo della sala, sedendosi dietro ai due ragazzi. Adesso iniziavano i giochi, visto che non doveva inimicarsi Rick mentre cercava di accalappiare le attenzioni dell'altro ragazzo. Un gioco sul filo del rasoio, ma almeno era una sfida che l'avrebbe distratta dai suoi altri problemi.
    “Rick, buongiorno. Spero non ti dispiaccia se mi siedo qui” con lui provava sempre ad essere il più purosangue possibile, portare avanti quel gioco di detti e non detti, punzecchiature nascoste da cordialità che sembrava funzionare, forse perché anche il ragazzo stesso aveva perennemente una maschera sul volto, non era così difficile da notare come cosa, anche se Euphemia non aveva la minima idea di che cosa si nascondesse sotto.
    “Tu devi essere André invece. Piacere, Euphemia Theodora, ma puoi chiamarmi anche Mia” lui era un mistero, per quanto avesse sentito gossip su di lui al castello sembrava tutto l'opposto di tutto e non riusciva a fidarsi delle chiacchiere per farsi un'idea precisa su come fosse meglio approcciarlo. Doveva andare con cautela e modificare la cosa man mano, se voleva qualche speranza di successo.
    “Ho sentito molto parlare di te, ma non ho mai avuto il piacere di parlarti di persona. Spero possiamo porre rimedio” la testa leggermente inclinata, un sorriso divertito, il linguaggio corporeo più aperto di poco prima. Stava cercando di tastare il terreno e vedere quale approccio funzionava meglio con il ragazzo, se quello distaccato come con Rick o se quello più sbarazzino che rifilava ai Grifondoro del castello, noti per odiare l'aria da snob dei Purosangue.
    Intanto si era avvicinata anche Marsilda, che era da un pezzo che vedeva sotto tono e doveva ammettere di essere un po' preoccupata per lei. Sembrava che la fiera e instancabile Caposcuola che l'aveva accolta qui il primo giorno era stata sepolta viva da i drammi adolescenziali che l'avevano resa un fascio di nervi.
    “Ehi Mars, tutto bene?” le mormorò all'orecchio, cercano di non farsi sentire dai due ragazzi davanti a loro e soprattutto dal professore che aveva iniziato a fare domande. Da quando in qua una lezione inizia con delle domande, prima si spiegherà l'argomento no? Hogwarts a volte era proprio una scuola al contrario. “Sono qui per te se hai bisogno, lo sai vero?”
    Le posò una mano sulla gamba, cercando di calmarle il ritmico alzarsi e abbassarsi dell'arto che un po' la preoccupava e un po' la mandava fuori di testa. Faceva fatica a sopportare le esternazioni così estreme di ansia, la mettevano a disagio perché sembravano amplificare le sue che teneva a chiave sotto stretto controllo dietro alla maschera.
    La lezione intanto stava andando avanti e, sinceramente, non sapeva quale dei due argomenti fosse peggio. I Kappa non le piacevano, non era una fan delle creature magiche, figuriamoci di demoni scimmia che volevano bere il sangue umano. Il sectumsempra invece le ricordava troppo brutti ricordi della scuola e non era nemmeno una fan di quello, se doveva essere onesta. Ma forse era il male minore dei due.
    “Io sceglierei il Sectumsempra, non sopporto i demoni mangia sangue... Ma ovviamente, tra amiche ci si aiuta, no?” troppo presto? Non aveva ancora capito il suo rapporto con Marsilda, ancora troppo freddo per essere davvero amiche, ma abbastanza rilassato da poterlo diventare. Forse, se Mia le confermava la sua presenza in quell'ambito, l'avrebbe aiutata a calmarsi un po'?
    “Scusi professore, ma se uno non ha ancora imparato o non riesce in quel momento ad usare il Vulnera Sanetur, si possono provare ad usare metodi babbani per rallentare il decorso delle ferite? Se si usano lacci per bloccare il flusso del sangue alla zona colpita, si rallenta anche la perdita di sangue e si ha più tempo per far arrivare qualcuno che può aiutarlo giusto? O è tutto inutile?”
    Sapeva bene che il panico poteva bloccarti, o potevi essere troppo piccolo per saper fare quell'incantesimo. A volte bisognava imparare ad arrangiarsi con quello che si aveva, ma se quel poco che avevi non era sufficiente, cosa fare?
    Euphemia Theodora le Grant - IV anno Serpeverde

    Nominate nei pensieri Vanilla e Feyre. Interagito con Rick, André e Marsilda. Posto una domanda al professore.



    Edited by Euphemia Theodora - 23/5/2023, 10:10
     
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