well, you know, I am ashamed.

gennaio 2023

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  1. -Ralph
     
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    Grifondoro
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    Mi ritrovai a chiedermi, durante quella lezione di Storia della Magia, se magari i Maya o chi per loro, avessero sbagliato di qualche anno la previsione per la fine del mondo e se questa, magari, non sarebbe avvenuta da lì ai prossimi 20 minuti. Il mio umore di ritorno al castello era quantomeno tragico e inutile stare a ripetersi direte voi, già, avreste anche ragione.. non fosse che la voce narrante non si ricorda molto di quel che ho combinato negli ultimi mesi e fingerà di ricapitolare la situazione adducendo la nobile e galante motivazione di riassumere in favore di chi non faceva login dal pleistocene. Solo nell'ultimo mese ero riuscito a: lasciarmi con Astrid, litigare con Vanya, bisticciare con kiddo, discutere con mio fratello Jack (si quello che ci siamo inventati nell'ultimo anno così a sorpresa) e tentato di riappiccicare i pezzi con gli ultimi tre citati. Malgrado tutto non riuscivo a scacciare quella sensazione di solitudine. Mi sembrava sempre di non riuscire mai ad essere totalmente sincero o abbastanza a mio agio con nessuno di loro per potermi confrontare o sfogare come avrei voluto. C'era sempre qualcosa che mi impediva di farlo, una specie di senso di responsabilità in un modo o nell'altro oppure la percezione di essere considerato un.. ragazzino che non sapeva un cazzo.
    La classe comunque, o almeno io, invocava il soccorso di un eroe, per riconquistare la libertà da questa lezione sui rospi tirchi rivoltosi.. finalmente arrivò la Miller, la sfrontata Cacciatrice Corvonero forgiata dal fuoco di mille bolidi. L'oltraggio della carta, le infinite ore di lezione, la mira di merda di un Grifo, furono affrontati con impazienza e impulsività da colei che sola poteva... lanciare un Depulso a lezione. Giuro quel chiocco riuscì a svegliarmi dal torpore in cui stavo scivolando, quasi letteralmente verso il banco. Se non mi avesse colto così di sorpresa tutto ciò mi avrebbe fatto ridere sotto i baffi (ndr. che non ho) abbastanza per sfottercela per tutto l'anno scolastico rimanente. A dire il vero non era neanche la sorpresa: era una reazione da Miller, se non fosse che.. c'era qualcosa che non andava. E non riuscivo davvero a non sentirmi responsabile per quello. Fu per quel motivo che non la seguii a ruota quando il professore la mandò fuori dall'aula, ma rimasi al mio posto a crogiolarmi nel pensiero che forse, piangersi addosso serviva a poco.
    Raccolte le cose che la Corvonero aveva lasciato sul banco, uscii a mia volta dalla classe, trovandola in un angolo del cortile, assorta in una specie di autoflagellazione sottovoce che nascose non appena si accorse della mia presenza.
    Posso sedermi o Depulsi anche me..?
    Troppo presto per scherzarci su? Probabile, ma ero sicuro che non se la sarebbe presa per così poco. Non aspettai neanche la sua risposta, mettendole in mano le sue cose e rubandole la sigaretta.
    Vediamo un attimo per cosa ha rischiato la vita..
    Spiegazzai la pallina di carta, per verificare il contenuto di quella sottospecie di pomo della discordia.
    E' un po' che ti guardo da lontano. Iniziamo benissimo con lo stalking, forse ti salvi..
    Iniziai a recitare, con qualche pausa ad effetto alzando di tanto in tanto lo sguardo sulla Miller con smorfie canzonatorie allegate.
    Ti ricordavo diversa, sei più magra. Anche bodyshaming.. Sei sempre sfacciata, impulsiva, sempre la stessa che affascina con ammalianti occhi azzurri.. ah.. neanche una menzione alle bocce.. come osa....
    Scossi la testa, sbuffando un po' di fumo dalla sigaretta.
    ..che però sono tristi quasi sempre, ma solo quando non guarda nessuno. Mi chiedo che incubi vedono anche senza dormire, perché forse sono gli stessi o forse non lo saprà mai nessuno.
    Una pausa, un paio di secondi di silenzio prima di voltarmi verso di lei e porgerle il foglio totalmente bianco.
    ...Nah non c'è scritto un cazzo.. in compenso c'è una caccola verde appiccicata al centro..
    C'era davvero giuro, non ce l'avevo messa io. Ma avrei voluto davvero trovarci scritto qualcosa lì, detto in modo decisamente migliore, decisamente meno idiota.. mi sembrava però che ogni mossa che facevo creasse una serie di crepe che non potevo controllare. Per sistemarne una ne aprivo altre e così via e così via.
    Semplicemente non avevo pensato a come avrebbe reagito sapendo di kiddo. Avevo solo voluto tirarglielo addosso, sperando quasi che le facesse male, che si sentisse in colpa, che affondasse più in profondità possibile. Una specie di vendetta perché in quel momento lei non c'era stata, un modo per tirare addosso a lei quel peso e sperare di sentirmi più leggero, anche solo per qualche secondo. Eppure ogni tanto me le ritrovavo davanti quelle conseguenze. E mi sentivo solo una merda. E mi sembrava di essere sempre lo stesso che aveva picchiato quei ragazzini pochi anni prima, fregandosene di loro, di come avrebbero reagito, di tutte le conseguenze.
    Gli idioti se la cercano sempre Miller. Gli ci vuole solo un po' per capire che sono idioti...
    Quindi me lo meritavo infondo quel velo di imbarazzo che tentavo di soffiare via assieme al fumo, osservando gli studenti scivolare sulle lastre di ghiaccio nascoste negli angoli d'ombra. Avrei dovuto sopportare anche se mi avesse preso per il culo... perché era complicato così dal nulla chiederle scusa.
    Per questo hanno inventato i Corvonero: così possono farglielo notare punto per punto.
     
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