ANAGRAFICA
Nome e cognome:Alba Magnolis, nome con il quale fu registrata all’anagrafe, modificò in seguito il suo nome in Tressa Ferlet
Data di nascita/Età: 31 Ottobre 1992 - 30 anni
Stato di Sangue: Purosangue
BACCHETTA
Biancospino, quindici pollici cuore con ali di fata
PATRONUS
Ha utilizzato di rado il suo Patronus e solo durante gli anni scolastici per esercitarsi. Ha le sembianze di un corvo dal becco affilato e le ali voluminose.
PROFILO FISICO
Capelli:Lunghissimi e scuri. Originariamente lisci come spaghetti, gli arriccia utilizzando la magia per renderli più voluminosi. Li lascia spesso liberi ma quando lavora gli intreccia per non essere intralciata.
Occhi: Profondi e viola come quando l’azzuro del cielo incontra il rosso del tramonto. Il colore violaceo è frutto di una pozione inventata da lei stessa.
Segni particolari: Lunghe cicatrici sulla schiena. Avrebbe potuto curarle e farle sparire ma le ha lasciate lì dove sono.
PROFILO PSICOLOGICO
Cosa ama:Tressa ama se stessa più di chiunque altro, ama la magia e il modo in cui la fa sentire, è padrona di se stessa e della sua vita, ha fatto della menzogna il suo talento. Apprezza la solitudine, il profumo della pioggia sulla terra asciutta, il suo emporio. Ama la musica, quella triste e malinconica.
Cosa odia:Odia il mondo babbano, lo reputa noioso e poco importante, detesta ancora di più i puri di cuore, coloro che nascondono e sopprimono la propria vera natura. Detesta i dolci e odia con tutta se stessa volare.
Carattere:
Tressa è una donna difficile. Grazie alla sua furbizia è riuscita a sopravvivere fino ad ora rubando e prendendosi beffa degli altri. Vive per l’inganno, non ha freni e le bugie sono un tormento che ama regalare a chi l’ascolta. L’ambizione l’ha consumata e l’ha resa ciò che è oggi, una donna fredda e sola che utilizza gli altri per raggiungere benefici sempre più importanti. Alcuni direbbero che è stata la vita a renderla tale ma non è così, lei ha scelto di essere subdola e le sta bene. Non ha mai visto nient’altro in lei se non la possibilità di soggiogare le persone, è così che si guadagna da vivere. Ama il denaro e la ricchezza poiché è grazie a questi che può godere dei piaceri della vita, detesta lo stato di povertà in cui versa, odia dover indossare abiti dismessi e detesta ancora di più essere un orfana a cui non è stato lasciato niente. Odia la felicità dipinta sul volto della gente, forse per invidia o per pura cattiveria. Anche se.. Tressa non può essere definita totalmente negativa, non nuoce se non per bisogno.
Allineamento: Neutrale tendente al negativo
PROFILO LAVORATIVO
E’ una curatrice, vende pozioni e filtri di ogni tipo, i suoi intrugli non hanno sempre l’effetto desiderato, per lo più rifila fregature ai poveri mal capitati, filtri d’amore o pozioni che promettono di curare ogni tipo di malattie, anche quelle meno comuni. E’ un abile manipolatrice, riesce a convincere i clienti della buona riuscita dell’intruglio e quando questo non funziona ne vende loro un altro.
La verità è che è un abile pozionista ma i suoi servigi, quelli più importanti sono indirizzati ad una clientela più “particolare”.
Competenze magiche
-Bonus: Tressa è un abile pozionista, il suo talento è dovuto al lungo percorso di studi fatto con la famosa pozionista Polinda Roland. La donna le ha insegnato tutto ciò che sapeva riguardo l’argomento e Tressa ha personalizzato poi nel tempo la sua arte utilizzando ingredienti insoliti e difficilmente reperibili.
-Malus: Abile con le pozioni ma meno con la trasfigurazione, se bene attratta dalla materia non è mai riuscita a padroneggiarla come vorrebbe. Gli incantesimi di difesa non sempre le riescono come vorrebbe, dunque evita lo scontro tendendo a sparire prima di intercettarlo.
PROFILO SCOLASTICO
VOTI M.A.G.O.
Materie che odiava/amava: Ha sempre amato l’erbologia, la capacità della vegetazione di regalare opportunità, la possibilità di combinare tuberi e fiori in pozioni. Detesta cura delle creature magiche, non ama gli animali e ne sta ben lontana.
Scuola frequentata:Ilvermorny situata nell'America del Nord
Appartenenza:Serpecorno
BACKGROUND
“Uhm allora, dove eravamo? Ah si, Egregio signor Andraste..”
“Monky si scusa con la padrona. Monky è stanco padrona”
“Ti ho già detto di non interrompere stupido elfo domestico. Da qua, finisco io. Sparisci”
Strappò dalle mani della piccola creatura un lungo foglio di pergamena, la calligrafia tremolante luccicava al bagliore della candela, l’inchiostro verde smeraldo leggermente sbavato non rendeva difficoltosa la lettura. La strega prese posto sulla sua poltrona malmessa, stringeva tra le mani la sua storia destinata ad un mago potente. Aveva bisogno del suo aiuto ma le servivano le parole giuste per cogliere la giusta drammaticità.
Accavallò le gambe sotto la pesante gonna in lanetta nera, allentò i lacci del corsetto e respirò prima di iniziare a leggere.
“Mi chiamo Tressa Ferlet ma questo non è il mio vero nome, quando mia madre mi abbandonò all’orfanotrofio per bambini magici indesiderati, mi privarono della mia vera identità cancellando per sempre ogni legame con famiglia che mi aveva messa al mondo. Ho saputo il mio nome solo in seguito rinvenendo per caso la lettera con la quale mia madre chiedeva asilo per una neonata, io. A quanto pare era una strega dalla modeste possibilità e sperò in un futuro migliore almeno per me.
Povera illusa, mi consegnò nelle mani del male in persona. La signora Effy, una strega bassa ma gonfia come un pavone, si divertiva a far lavorare i bambini utilizzandoli come fossero elfi domestici. Mori in seguito ad un accidentale incidente..
Sorrise compiaciuta a quel ricordo.. Riprese la lettura.
“ Ilvermorny fu la mia casa fino al diploma, mi venne permesso di restare anche durante le vacanze estive, mi annoiavo e allora feci l’unica cosa che mi venne naturale fare, studiai. Appresi l’arte delle pozioni e sperimentai sugli studenti tutte le mie invenzioni fin quando non fui scoperta. A quel punto però era già troppo tardi, ero divenuta abile e questo mi permise di completare il percorso di studi nel migliore dei modi, non per chi mi stava attorno ma per me ovviamente.
La scuola giunse al termine, ero senza il becco di un quattrino, rubavo galeoni in giro per le locande e un giorno derubai la strega giusta. Polinda Roland fu colei che cambiò la mia vita, vecchia megera. Mi insegnò tutto ciò che so oggi sulla vita e sulle persone. Polinda era un abile pozionista e curatrice, le sue pozioni erano molto richieste tra i bassi fondi dei villaggi, insieme viaggiavamo spesso non fermandoci mai in un posto più del dovuto. Rubavamo, vendevamo pozioni e fingevamo di poter curare ogni male, era tutto semplicemente perfetto. Ci trasferimmo a Nocturn Alley dove Polinda aprì il suo emporio. Di giorno vendevamo pozioni e curavamo maghi e streghe provenienti da ogni dove, di notte io rubavo per lei ogni genere di artefatto, lo rivendevamo a caro prezzo e così divenimmo sufficientemente ricche. Polinda e io ci separammo molto tempo tempo, lei andò via chissà dove, forse è morta non lo so. L’emporio è ancora tra le mie mani, le mie pozioni aiutano i maghi più oscuri e sfamano quelli più ambiziosi, ma ho bisogno di aiuto. Ho rubato un rubino maledetto, mi ha privato di una parte della mia magia e io ora la rivoglio. Farò qualsiasi cosa per non diventare una babbana insulsa.
So che sei mio padre, è il momento di ripagare il tuo debito.”
Ci erano voluti anni prima di scoprire chi fosse uso padre ma adesso lo sapeva. Era un mago potente della peggior specie, poteva aiutarla ma lo avrebbe fatto? Forse doveva scrivere qualcosa di più incisivo. Accartocciò la pergamena e la gettò nel fuoco.
“Monky torna qui. Ricominciamo”
PRESTAVOLTO
Anya Chalotra 
.
Contacts
Web