- Lezione di Pozioni -

Dal III° anno.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Corvonero
    Posts
    39

    Status
    Offline
    Che odio, che odio quel professore. Fannie alzò un sopracciglio, cercando con nemmeno troppa fatica di nascondere lo sconcerto per quella risposta odiosa che il professore di pozioni le aveva dato. Guardò in direzione di Feyre, sperando che le desse man forte, ma la sua compagna di stanza era probabilmente troppo occupata a pensare al suo mal di testa per darle retta. Fannie le mise una mano sulla spalla e gliela accarezzò, spinta da un affetto che non pensava di poter provare per qualcuno oltre a Teresa. Teresa. La grande assente di quella lezione. Fannie sospirò, facendo tornare la mano sul suo ginocchio e concentrandosi il più possibile sulla pagina aperta del libro che aveva davanti. Non doveva pensare a quella rispostaccia, nemmeno a come si stava evolvendo la lezione. D'altronde gli altri studenti non sembravano troppo presi da quel comportamento decisamente maleducato. Ma com'era possibile? A me sembrano tutti matti. Sussurrò con voce flebile a chiunque le fosse vicino. Si sistemò i capelli, pensando a reprimere quella sensazione di ingiustizia che stava provando da quando aveva ricevuto quella risposta dal professore. Era un'ossessione e non riusciva a domarla. Sperava solamente che il colore dei suoi capelli non si trasformasse come all'ultima lezione di incantesimi, altrimenti gli altri avrebbero sicuramente pensato che fosse una matta. Il suo incubo peggiore.
    Si avvicinò al suo gruppo di lavoro, trovando con piacere persone che un po' già conosceva. Marsilda, Justin erano di ottima compagnia. Le altre due...insomma, non avevano proprio un atteggiamento così collaborativo. Fannie sistemò gli attrezzi sul tavolo, iniziando a memorizzare gli step necessari per la preparazione della pozione. Si legò i capelli, mentre Ulla iniziava il lavoro per tutti gli altri. Io continuo a sorprendermi di come veniamo trattati qui a Hogwarts. Il povero Jus all'ultimo evento stava per essere mangiato vivo da un serpente gigante. Spero tu ti sia ripreso. Mise anche all'amico Tassorosso una mano sulla spalla mentre iniziava anche lui a lavorare. Fannie osservava gli altri, sperando che si ricordassero tutti di fare tutto il necessario affinché la pozione venisse bene. Non era intenzionata a prendere un brutto voto...i lavori di gruppo le mettevano addosso sempre uno stato di agitazione che non era capace a controllare del tutto. Fai attenzione, Daisy, non vorrei che quello sia più un grigio che un nero pece... Fannie si avvicinò al calderone della compagna, ma in men che non si dica questa si defilò insieme a Karen. Fannie le guardò dileguarsi verso un altro gruppo, rimanendo con il calderone di Daisy fumante di fronte. La corvonero continuò a mescolare per finire il lavoro lasciato a metà di Daisy, per poi versarlo nel calderone principale. Concordo. Già l'atmosfera non è delle migliori e loro se ne vanno. Lasciò che Marsilda finisse di preparare la sua parte e contò insieme a lei le mescolate che erano necessarie affinché la pozione riuscisse. Il colore, Fannie decretò, era quello giusto finalmente. Eri a trentasette, in realtà, ma non preoccuparti. Continuo io se non ti dispiace. Fannie prese in mano la situazione e arrivò a settantasette mescolate in circa un minuto e mezzo. Guardò Justin, anche lui concentrato sul da farsi e spense il fuoco. Prese la bacchetta in mano e toccò il calderone come da istruzioni. Chi mi aiuta a filtrare tutto? Forse ci servono più mani. Fannie prese il tessuto con il quale avrebbero dovuto filtrare la pozione e proprio mentre stavano per iniziare l'ultimo step, la Corvonero fu presa da un'ansia tremenda. Ci sarebbero riusciti?
    Interagito con Feyre, Ulla, Daisy, Marsilda e Justin.
    Sistemato lo step fatto parzialmente da Daisy e aiutato Marsilda a contare le mescolate. Quasi finito lo step numero cinque in compagnia dei compagni di squadra.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Professore
    Posts
    91

    Status
    Offline
    Purtroppo, esistono.
    Questi maleodoranti adolescenti lobotomizzati.
    Con dei QI di poco superiori a quelli delle amebe.
    Esistono.
    Respirano la mia medesima aria.
    E, cosa ancora peggiore, sprecano ossigeno.
    Il quale, invece, potrebbe rivelarsi prezioso.
    Per quei quattro di loro che sanno collegare il cervello, quantomeno.
    Ed io che credevo la lezione odierna oggettivamente elementare.
    Dopotutto si trattava semplicemente di seguire delle istruzioni.
    Perfino una scimmia ammaestrata ci sarebbe riuscita.
    A quanto pare, perfino in questo, li ho sopravvalutati.
    Si.
    Passiamo tutti sotto il nostro sguardo, pregustandoci l'inevitabile.
    Passiamo si, un po' io.
    Un po' lui.
    La osservo spostarsi altrove, nei pressi di quello che ormai anche i muri sanno essere il suo compagno.
    Nonché al cospetto di uno dei pochi presenti con un briciolo di intelletto, il Tassorosso Stormind.
    Alla quale domanda di poc'anzi,per altro, ho risposto con un vago cenno di diniego.
    Non per superficialità, semmai perché l'ho reputata troppo complessa per snocciolarla in quel preciso istante.
    Dopotutto, dovevano concentrarsi sulla predisposizione degli ingredienti.
    Come volevasi dimostrare, però, il tutto precipita nel giro di pochi istanti.
    - Cavanaugh, Locke! E Miller...- , esclamo palesandomi alle spalle delle due ragazze, - Voi due, tornate al vostro posto. ADESSO! IN SILENZIO.
    Ah, quasi dimenticavo, vi verranno sottratti dieci punti, a testa. E naturalmente vi unirete ai vostri compagni in punizione.
    Signorina Miller, posto che se è quando avrò bisogno di qualcosa sarò io a chiedergliel, la sua impudenza è appena costata venticinque punti a Corvonero. Ovviamente, la punizione che la vede implicata sarà estesa a tutti i sabati. Per un mese.
    Che diventeranno DUE, se solo solo oserà dar ancora aria alla bocca per ribattere.
    Al lavoro ora, tutti voi.-

    Il più glaciale dei sorrisi raggiunge le ragazze.
    Tutte e tre.
    Un gesto della bacchetta, e la sostanza evanesce dalle vesti del tassorosso.
    - Tempo di reazione ammirabile, signor McCormac. Sebbene, purtroppo, in linea con le sue attualmente ancora scarse conoscenze magiche. Un vero peccato.-
    Il Grifondoro, avrà sicuramente talento per qualcosa.
    Di certo, però, non in questa branca della magia.
    Sistemo visibilmente la divisa dello Stormind, dandogli un doppia pacca sulle spalle.
    - Per quel che concerne la sua candidatura, signorina Starfall, vedremo... Dipenderà molto dalla qualità del vostro operato.
    Dopotutto, perché l'esercitazione abbia senso, avremo bisogno di un veleno e non di una soluzione corrosiva.-
    , soggiungo senza levare le mani dalle spalle del Tassorosso.
    Limitandomi, invero, ad osservare la Corvonero con la coda dell' occhio.
    E tanto mi basta, ovviamente, per "mangiarmela".
    - Nessun danno grave si direbbe, vero? -
    Ammicco sinceramente, ad un cervello brillante.
    - Per tornare al suo quesito di poco fa, Signor Stormind, non crede forse che la risposta si trovi nella domanda stessa?-
    Voltandomi, alzo la voce.
    Affinché tutta la classe, ora, possa udirmi.
    - L'abbiamo fatto, abbiamo "abusato" del nostro potere? E soprattutto, ponendo come un dato di fatto che la magia è, così come l'intelligenza o l'estro, nulla più di un talento, o dono, naturale fornito a singoli individui, c'è davvero un modo oggettivamente sbagliato di usarla?-
    No. Io non credo.
    A mio avviso ci sono solo limiti di buongusto.
    E soggetti troppo smidollati per andare oltre di essi.
    Ogni qualvolta ciò si renda necessario.
    - Il mio parere è che...dovremo aspettare. Perché, allo stato attuale, non sappiamo ancora che cosa stia esattamente succedendo.-
    Detto ciò, faccio cenno a tutti di continuare con il proprio lavoro.
    Intimando, una volta in più, il silenzio.
    - Più di quante lei possa immaginare, signor Dustin!-
    Esclamo lapidario, chinandomi tra il Tassorosso e le sue compagne.
    Di repente.
    - Questo sembra un buon lavoro.-
    Comunico alle due Corvonero.
    Tonks e Everett-Millais.
    Forse, qui, c'è della materia grigia.
    Dopotutto.
    - Nonostante l'autolesionismo delle vostre compagne, intendo.
    D'altronde, se non erro, a questo tavolo non manca nemmeno un pizzico di determinazione...-

    Viro la mia attenzione, per un paio di secondi.
    Posando lo sguardo, ovviamente, sull'altra Grifondoro di questo team.
    - Continuate così. Il tempo scorre.-
    Congiungo le mani dietro la schiena, tornando al mio posto.
    - Il tempo scorre per tutti.-, soggiungo rivolto alla classe, - Vi resta appena poco più di mezz'ora.-


    CITAZIONE
    Squadra 1:

    State andando bene, anche se le azioni di alcuni membri rischiano di rallentarvi.
    Eventuali malus sono a vostra discrezione.

    Squadra 2:
    <i>Tutto bene, fin troppo oserei direi.
    Ecco perché, tra un passaggio e l'altro, sopraggiunge un piccolo intoppo. Nello spremere il Grinzafico, una goccia di "succo" entra in contatto con una sostanza - libera scelta - scatenando una relazione simile all' effervescenza. Solo molto più maleodorante ed estesa.

    Squadra 3:
    Sia per colpa o per sfortuna, avete già subito un malus e, bene o male, ve la siete cavicchiata.
    Attenti però, siete indietro e il tempo scorre. Tuttavia, sapete cosa si dice della gatta frettolosa, no?

    Ok, scusate tutti per l'incredibile ritardo. Qualche contrattempo privato.🙏
    Allora, direi ottimo e ultimo giro in arrivo! Ci riaggiorniamo l' 11 Marzo per la chiusura/valutazioni. Salvo, ovviamente, necessità di intervenire nel mentre.
    Buon gioco 🥳


    Edited by - Drago. O.F. - 22/2/2024, 11:30
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    puntina
    A light heart lives long

    Group
    Grifondoro
    Posts
    5,158
    Location
    Galway

    Status
    Anonymous
    -Anche se fosse, dove sarebbe il problema?-, ribatté voltandosi di scatto per guardarla con un’espressione infastidita. Nello sforzo di non tenere a freno la lingua Karen si morse la guancia e le diede le spalle, continuando verso il tavolo dei loro amici.
    -Didi non ti ho obbligata a seguirmi, se hai paura di farti trascinare puoi sempre tornare indietro.-, concluse, liquidando la faccenda con un’alzata di spalle. Fatta eccezione per Dustin verso cui provava una simpatia sincera, Karen non si sentiva integrata neanche lontanamente con gli altri componenti del gruppo assegnato da Korczak. Non conosceva a sufficienza l’altra Grifondoro da poter avere una vera opinione, ma sapeva di non voler condividere lo spazio con le due Corvonero se non per lo stretto necessario.
    -Forse. Cominciavo a sentirmi esclusa, volevo compagnia-, rispose ad André una volta approdata al loro tavolo, inconsapevole di poter dare fastidio piuttosto che aiutare. Karen non ebbe però modo di apportare il proprio contributo che l’innesco creato dal rovesciamento delle provette per poco non ferì gli studenti nei paraggi. Fu grazie ad André se non perse l’equilibrio, risparmiandosi inoltre una pioggia di vetro addosso; fu con un’espressione confusa e mortificata che li scrutò uno per uno, in particolare André, che era stato raggiunto da alcuni schizzi. Karen ammutolì, indietreggiando di un paio di passi per dare a Logan la possibilità di intervenire insieme a Daisy in modo da rallentare la corrosione.
    -È stato un incidente-, si giustificò guardando Logan, sebbene nessuno l’avesse accusata per quanto appena accaduto, specialmente il Caposcuola che aveva cercato di rasserenarla con un sorriso.
    -André… stai bene?-, domandò, preoccupata. -Non volevo sabotare il vostro lavoro… cercavo solo si rendermi utile-, continuò, voltandosi verso Corinne che l’aveva appena tratta a sé in un abbraccio. Se i suoi compagni erano sulla buona strada per placare l’ansia, il rimprovero del Professore ottenne l’effetto opposto: non fu tanto la prospettiva di essere di nuovo in punizione, alla quale era rassegnata, quanto più il comando di fare ritorno al suo gruppo a non andarle giù. La rabbia cominciò ad offuscarle la mente, tanto che in quel momento la sua postura e la sua espressione trasmisero rigidità e nervosismo.
    -Perché deve essere sempre lui a decidere per noi?-, biascicò sottovoce, in modo che soltanto i suoi compagni nei paraggi potessero sentirla.
    -Facciamo sempre come ci viene detto, mai una volta che gli vada bene o che ci lasci liberi di poter collaborare con chi vogliamo.-, sussurrò, serrando le mani in due pugni mentre gli occhi diventavano lucidi. Per quanto si fosse impegnata e continuasse a impegnarsi per dimostrargli che ci teneva ad andare bene nella sua materia non c’era verso di ottenere altro che rimproveri e biasimo.
    -Io da loro non ci torno. Marsilda mi tratta sempre come se fossi spazzatura. Pensa che io sia stupida e buona solo a combinar guai e non si fa problemi a sbattermelo in faccia ogni volta che ne ha l’occasione. Quell’altra invece mi guarda come se non aspettasse altro di vedermi sbagliare per richiamarmi. Stiamo meglio lontane-, non sarebbe tornata da loro, ma non sarebbe stata così ingenua da sfidare apertamente il professore. Per questo alzò la mano e parlò quando ebbe la sua attenzione.
    -Professore... non mi sento bene. Quell’odore mi sta dando il voltastomaco… posso andare in infermeria? La mia parte di Pozione l’ho già fatta-, non le importava se l’avesse giudicata una vigliacca. L’aria in quel sotterraneo si stava facendo pesante ogni secondo che passava, aveva bisogno di uscire il prima possibile; non dubitava che sia i suoi compagni di squadra che il Professore ne avrebbero tratto beneficio, sarebbe stata un peso in meno da sopportare.
    Se Korczak avesse rifiutato non si sarebbe fatta scrupoli a usare una pasticca vomitosa per crearsi una via d’uscita.

    -Citata la mia squadra
    -Interagito con Daisy, André, Logan, Corinne e il Professore. Chiesto di poter abbandonare l'aula.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Grifondoro
    Posts
    193

    Status
    Anonymous
    Oh, acqua distillata, giusto, grazie André sospirai e scossi la testa, rimproverandomi mentalmente per la mia stessa sbadataggine mentre afferravo dalle mani del Tassorosso il contenitore corretto.
    Se fossi stata una studentessa diligente e curiosa almeno la metà di Feyre, probabilmente avrei alzato la mano per chiedere che tipo di acqua scaturiva dalla bacchetta quando veniva castato un Aguamenti e quali fossero le sue componenti che la rendevano inadatta alla realizzazione di una pozione come quella. Ahimé... Non ero quel tipo di studentessa e mi importava solo di uscire dal castigo di trovarmi in quell'aula sottoterra al più presto, senza contare che mi sarei dimenticata come si preparava quel dannato antidoto entro l'ora di pranzo e non avrei mai più tentato di rifarlo, a meno di non essere sotto esame.
    Perciò rivolsi a Stormind un sorrisetto stiracchiato e mi misi all'opera con la mia parte del lavoro senza dilungarmi a fare altro... Prima finivamo, prima ci saremmo tolti tutti dalle scatole.
    Del resto, non è che avessi poi tanta voglia di starmene lì a farmi ignorare quando c'era da parlare di qualcosa di davvero interessante. Era come se la mia osservazione sulla pozione Antilupo li avesse raggelati, il che mi diede davvero da pensare che ci fosse sotto qualcosa e che avessi inconsapevolmente toccato qualche nervo scoperto e punto sul vivo qualcuno.
    Un'occhiata interrogativa ed accigliata si posò sui miei compagni di team e non potei fare a meno di notare come gli occhi di Stormind saettarono per un istante verso il tavolo di Marsilda, Justin, Fannie, Karen e Daisy.
    No, Starfoll, ti prego, se ti avveleni e muori finisce che qui dentro mi ritroverò a parlare da sola con le armature. Perché dovresti fare una cosa così stupida da voler testare un veleno?
    A volte non riuscivo davvero a capirla, Feyre, ma probabilmente me la stavo prendendo con lei solo perché mal tolleravo il buco nell'acqua che avevo fatto con il mio tentativo di conversazione ed ero nervosa.
    Oh, sono sicura che quelli del tuo gruppo che hai abbandonato nel bel mezzo del compito non si siano affatto sentiti esclusi da te, invece.
    Soglia del nervosismo che aumentò ancora, appunto, quando Karen e Daisy piombarono al nostro tavolo per bighellonare con i loro amichetti preferiti, fregandosene del rispetto per chiunque altro non vedessero riflesso nello specchio quando ci guardavano dentro. E chissà come sarebbe andata avanti, se la Grifondoro non avesse fatto un casino dei suoi. Dovevamo averla nel dna, noi figlie di Godric, questa predisposizione a fare danni sempre e comunque...
    Tuttavia, come al solito, era come se per la Kavanaugh esistessero solo i suoi amichetti e Logan e il resto del mondo fosse interamente coperto da un mantello dell'invisibilità, perciò mi limitai a scostarmi di lato per non farmi colpire e diedi una mano a dare una sistemata quando realizzai che nessuno si era fatto troppo male.
    Fey, tu stai bene? chiesi alla prefetta dalla chioma corvina, mentre con un paio di Reparo ed Evanesco davo il mio contributo.
    Non volevo cedere all'irritazione, anche per come la mia compagna di stanza stava borbottando per il rimprovero di Korko. Io e Karen eravamo compagne di Casata e dividevamo la stanza e in tutta onestà mi sarebbe piaciuto andarci d'accordo, non mettermici a litigare nel bel mezzo di una lezione... Dovevo imparare da Lawrence ed essere più zen, facendomi scivolare le cose addosso. Dannato Corvaccio, perché oggi non era venuto a lezione?!
    Certo che sei proprio ingiusta! non potei tuttavia fare a meno di sbottare, anche a costo di attirarmi addosso le ire di tutto il suo branco... Del resto cosa avevo da perdere? Non eravamo neanche amici, a stento avevamo cazzeggiato qualche volta! E dire che ci tenevo davvero a diventare tua amica, Karen, ma se devo farmi un'idea di te in base a come consideri chiunque non faccia parte della tua combriccola del cuore, dato che non ci hai pensato neanche mezzo secondo a mollare Justin e Fannie per fatti i cazzi tuoi con le persone con cui trascorri comunque tutto il santo giorno solo perché poverina, il professore cattivo ti ha messo per un'ora in gruppo con Marsilda e non con chi volevi tu... Mi viene da pensare che non mi sto perdendo un granché, tutto sommato.
    Sospirai, cacciando in tasca le mani che avevano iniziato a tremare, come succedeva ogni volta che mi ritrovavo, non volendo, a scontrarmi con qualcuno faticando a dominare la rabbia, la frustrazione, il senso di inadeguatezza che mi attanagliava lo stomaco. Decisamente era meglio se stavo lontana dalla pozione e da tutti gli ingredienti che erano rimasti, se volevo evitare che esplodesse qualcosa un'altra volta.
    Ma tanto dirai che non te ne frega niente di quello che penso io... E probabilmente è
    anche la verità, quindi ho solo parlato a vanvera, però almeno mi sento meglio. La pozione finitela voi, tanto anch'io ho già fatto la mia parte e so già che dopo essermela presa con la vostra adorata K ce l'avete tutti con me, quindi ciao. Sono arrivata a cinquanta giri, mi pare. Scusate.

    Smisi quindi di mescolare la pozione e al diavolo, se ancora una volta avrei preso una T in Pozioni. Al diavolo, se tanto nessuno si sarebbe preoccupato di domandarsi perché avessi reagito in quel modo e di come mi sentivo. Al diavolo tutto e basta, perché per quanto ci provassi e per quanto non lo volessi ero destinata ad essere un'anima solitaria.
    Deve essere colpa mia, professore. Con questo fumo, il porridge che ho mangiato stamattina a colazione sta facendo una reazione davvero strana nel mio intestino. Se me ne vado io, sono sicura che Karen e gli altri non sentiranno più strani odori.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    puntina

    Group
    Serpeverde
    Posts
    561

    Status
    Anonymous
    Una lezione tranquilla, ma come tutte quelle a cui partecipavamo, non esisteva lezione alcuna senza che qualcuno prendesse fuoco o semplicemente senza drammi. Perché questa avrebbe dovuto essere da meno? Mi ero concentrata sulle fasi della preparazione della pozione confidando nella collaborazione di tutti, fortunatamente la piccola saputella era nella mia squadra e lasciare a lei la maggior parte del lavoro mi era sembrata una scelta intelligente. Eseguì i suoi ordini quasi alla lettera stando attenta a controllare di tanto in tanto le mosse di Friday. Lui poverino soffriva la lezione molto più di me e meritava le mie totali attenzioni eppure il trambusto creato dagli altri due gruppi riuscì a distrarmi e fu totalmente inutile riprovare a tenere il conto dei giri eseguiti. Mi resi conto sin da subito del grave errore, per istinto posai una mano su quella di Friday “Stavi portando anche tu il conto giusto?” un sorriso celò l’imbarazzo e la paura perché in fondo avevo imparato a conoscere il Grifondoro e non gli avrei affidato nemmeno la preparazione di un infuso di camomilla. La voce del professore era alterata, leggermente più nevrotica del solito, la sfilza di punti che detrasse avrebbe fatto vergognare chiunque, un disonore per le loro casate, un oltraggio a chi invece si impegnava duramente. In silenzio scrutai tutti uno per uno e prima che potessi dire la mia la voce di Annie insolitamente nervosa spodestò la regina Karen dal suo trono. Mi tremolò la mascella, ma che cosa stava succedendo? Il mondo ormai aveva cambiato la sua normale rotazione perché tutto non aveva un senso ma d’altro canto la bionda aveva ragione anche se.. anche se il suo sfogo segnò un po’ l’inizio del mio esaurimento. Tra chi faceva baldoria a destra e chi urlava a sinistra mi resi ben conto che nessuno aveva a cuore la propria istruzione, tutti si comportavano semplicemente da adolescenti senza considerare importante lo studio. Loro ragazzini insulsi completamente soggiogati dalla smania di apparire, avvertì il sangue pulsare più forte del previsto e l’odore terribile nell’aria fece il resto.
    “Ma insomma vi ha dato di volta il cervello?” Urlai a squarcia gola lanciando in aria l’asfodelo in polvere e tutto quello che avevo tra le mani “Ragazzine viziate, oche giulive, perditempo mangialumache, ma che cosa vi siete fumate oggi? Un briciolo di normalità, ecco che cosa desideravo, un semplice briciolo di normalità” una crisi di nervi in piena regola, sollevai le mani al cielo “Perchè? Ma dico io Merlino, perché!” le strofinai sul viso freneticamente “Ma si, diamo anche fuoco a quest’aula vi va?” Spinsi via il calderone rovesciandolo completamente sul tavolo “Tanto che cosa ci importa se la gente muore, se tutto va a puttane, se saremo maghi e streghe di merda perché voi bighellonate con quei biondi seducenti” ormai consapevole di non avere più il controllo di me stessa decisi che forse era giunto il momento di lasciarsi completamente andare concretizzando il momento da drama queen del tutto. “Tu, tu e ancora tu! In punizione ah ah ah ah” risate isteriche mentre l’indice passava categorico sui volti dei presenti. “Basta così ho chiuso” sospirai avvolta ancora dalle fiamme del nervosismo. “Non si disturbi, dal Preside ci vado da sola” un’occhiata fugace al professore e abbandonai l’aula. Non riuscivo a capacitarmi di come potesse essere così importante fare casino piuttosto che tutto il resto, non vi erano spiegazioni logiche e malgrado il mio esaurimento nervoso non riuscì a trattenere le lacrime correndo via per i corridoi..

    E niente, Vanilla ha una crisi isterica, rovescia il calderone, lancia ciò che si trova davanti e insulta un po' tutti. Scusi proff, è un momento difficile :P
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    puntina
    ☽The Dark Queen☾

    Group
    Corvonero
    Posts
    1,647
    Location
    Inverness

    Status
    Anonymous
    Ignorò volontariamente il tono con cui André le rispose -Non è una cazzata, non per me- era così difficile da capire? Lei voleva proseguire quella strada e conoscere quello che preparava era il primo passo. Le faceva piacere che si preoccupasse per lei, ma lei sapeva quel che stava facendo, almeno in quell’aula era sicura delle sue decisioni.
    Prese il pacchetto del Grifondoro, mentre gli rispondeva con un verso tipicamente scozzese, mettendolo a sua volta nella borsa, visto che il suo mantello giaceva spiegazzato sulla sedia -Grazie, Regan mi porterà la scorta mensile appena tornerà- sorrise sotto il testabolla, avvicinandosi per ascoltarlo con fare cospiratorio -Ah si? Bene, grazie. Però tu passa da me ai manici, ti offrirò un succo di zucca corretto, per ricambiare la gentilezza- gli propose
    Alzò il volto riconoscendo le voci che erano appena sopraggiunte. Annie e Justin si scusarono in fretta e furia per il ritardo. Incrociò lo sguardo del Tasso sorridendogli di rimando da sotto la maschera, forse sembrava un pesce rosso a quel modo.
    -Sunshine non saresti puntuale nemmeno sotto forma di orologio da taschino- le disse divertita, ridacchiando e dandole una leggera culata per salutarla -Posso darti lezioni, la paura di fallire porta le performance ai massimi livelli- guardò André, lui sapeva quanto quel tormento non l’abbandonasse mai e gli sorrise, poggiandosi un attimo contro di lui mentre versava il veleno e si scusava
    -Non preoccuparti- lo rassicurò, poggiando la testa contro la sua spalla per qualche secondo e togliendo il testabolla -E nemmeno tu raggio di sole, non intendo morire. Ho altro da fare- rassicurò entrambi. Ok che era un po’ matta, ma sapeva cosa faceva. Più o meno
    La domanda di Annie le diede qualcosa su cui riflettere, mentre allontanava da se il mortaio -Tecnicamente sono creature magiche no? Se sparisce la magia, forse non si trasformeranno più. Peccato, la pozione antilupo è interessante da preparare- era stata una delle preparazioni più lunghe che avesse mai fatto, prima di quella scritta sulla lavagna
    Al tavolo piombarono Karen e Daisy e in un minuto tutto precipitò sul banco, il liquido corrosivo si fece largo e lei tolse il suo libro un attimo prima che quello lo incontrasse sul suo cammino -Si sto bene- rassicurò ancora Annie, recidendo, con tutta la calma del mondo, un pezzo di camicia entrato in contatto con il liquido, rivelando il piccolo piercing all’ombelico e chiudendo il mantello per non dar spettacolo -Tu? Tutto ok? Peccatore stai bene?- osservò la camicia di André, lanciando poi uno sguardo ad Annie quando Korko si fermò li da loro. Come con Vì, era stata molto vaga sulla foresta, ma abbastanza da averle fatto intuire la cosa. -Attenderò il risultato allora- disse al prof, senza voltarsi a guardarlo.
    Venticinque punti persi per un cazzo di niente, Dea aveva solo voglia di urlare e spaccare qualcosa. Però fu distratta dalla reazione di Karen e di nuovo lanciò uno sguardo ad Annie e alla sua reazione. Sbatté gli occhi, mettendole una mano sulla spalla -Ehi, fai un bel respiro tesoro- non le avrebbe permesso di andarsene e dare soddisfazione agli altri e abbassò la voce -Non è colpa tua, piantala. Se Karen vuole andarsene, ci penserà il professore a lei- riprese a mescolare al posto suo -Vediamo di finire questa lezione e poi andiamo a prendere un po’ d’aria, va bene?- sapeva come mai era esplosa così, cosa si agitava dietro quegli occhi color nocciola sempre allegri
    Poi Vanilla scoppiò e lei rimase per un attimo interdetto. Ma che cazzo stava succedendo?! Ok che c’era tensione nell’aria… ma le sue due bionde erano letteralmente esplose, rovesciando il calderone e correndo via in lacrime.
    Guardò Annie -Dopo dobbiamo andare a parlare con lei. Insieme- stoicamente aveva continuato a lavorare anche nel mezzo al caos generale, finendo di mescolare. Lanciò uno sguardo a Justin, per assicurarsi che stesse bene e quando incontrò il suo sguardo vide solo quanto ci fosse rimasto male. Il suo tasso dal cuore troppo buono… gli fece un sorriso incoraggiante, potevano ancora uscirne vivi.
    -Ok. Se volete disertare anche voi, io continuo da sola- ok il casino, le sfuriate e il resto… ma lei aveva un lavoro da fare e fanculo tutto, lei voleva finire.
    -I giri sono fatti- parlava da sola ormai, mentre procedeva spedita, spegnendo il cervello a quello che succedeva al di fuori. Spense il fuoco e diede un colpetto al calderone
    -Mi aiutate a filtrarla?- mise i guanti, non voleva far danni alla fine


    Gruppo C
    -Interagito con Annie, André e Logan
    -Nominato Karen e Daisy
    -Ho tagliato la camicia nel punto dove è entrata in contatto con il liquido. Cercato di calmare Annie
    -Nominato Justin e Vanilla
    -Continuo a lavorare, fregacazzi di tutto. Tecnicamente manca solo l'ultimo passaggio


    Edited by …Feyre… - 22/2/2024, 23:36
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Grifondoro
    Posts
    225

    Status
    Anonymous
    Quasi mi spiace per Euphemia e Vanilla, a loro sembra importare veramente della lezione e star dietro alla mia svogliatezza facendomi da babysitters, quando già hanno altro a cui pensare, dev'essere pesante. Per la bionda poi probabilmente è tutto solo un modo per concentrarsi su altro, spostando la mente verso qualcosa che non sia la morte della sua famiglia, il minimo che posso fare è stare agli ordini ed impedire di far esplodere tutto.
    Dello stesso avviso non sembrano Karen e Daisy, le urla che il professore rivolge alle due ragazze non prospettano nulla di buono. A differenza di altri, a me non interessa perdere punti a causa delle azioni da teste di cazzo dei concasati, e nemmeno m'importa di scoprire in quale marachella si è ficcata nuovamente la piccola rossa, quindi distolgo lo sguardo spento per tornare sul calderone. Sono solo questioni di poco conto, cazzate che passano in un'attimo e che, al momento, risultano come un semplice rumore di fondo a questa lezione già di per sé poco interessante.
    Se fosse capitato in un altro giorno probabilmente sarei intervenuto cercando di capire, ma oggi va così e poi Karen sa come difendersi da sola.
    Sento anche la voce di Annie unirsi al coro per sgridare l'irlandese, l'aria nell'aula ormai è elettrica e dubito possa finire bene. Scommetto che quel pezzo di merda di Korko si divertirà un mondo a lanciare altre punizione, non sembra saper fare altro.
    L'urlo di Vanilla è una novità, un po' come la sua risata di poco prima mi sorprende, e l'osservo sparare insulti verso le altre senza peli sulla lingua. Dev'essere arrivata al limite della sopportazione e non la biasimo per quel desiderio di normalità che le è stata strappata via, la desidero anch'io, seppur con meno foga della Serpeverde.
    Continuo ad osservarla senza toccarla o cercare d'interromperla, se questa è la sua valvola di sfogo allora che la usi, solo quando spinge il calderone mi tiro indietro per evitare d'essere colpito dal contenuto, tirando Euphemia con me. Squadro velocemente la ragazzina e poi di nuovo Vanilla, che ormai sta uscendo dall'aula come una tempesta... Ormai il lavoro è andato a puttane, del professore non m'importa un cazzo e nemmeno di quello che potrebbero pensare gli altri, quindi mollo tutto anche io e le vado dietro.
    Ho bisogno di prendere aria, scusa.
    Biascico a Euphemia prima di mollare lei e gli altri al loro destino, se Korko sta urlando punizioni, non lo sto ascoltando.


    Friday Wyldflower, gruppo B
    -tirato indietro Mia per evitarle di farsi male col liquido del calderone e interagito con lei prima di uscire dall'aula per seguire Vanilla
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Caposcuola
    Posts
    744

    Status
    Online
    - Rischiare la tua vita solo per sperimentare effetti che altri hanno già scoperto e analizzato, e per cui sono probabilmente morti, non è una cazzata? - non poté che ribatter ancor una volta con stralunato sarcasmo alle parole della giovane dalla tatuata pelle: credeva davvero che avvelenarsi l’avrebbe resa una Pozionista migliore? Che tutti gli esperti del settore sperimentassero tanto alla leggera gli effetti delle loro creazioni, senza avere l’assoluta certezza di poter sopravvivere? Non v’erano già sin troppe persone che perdevano la propria vita in conflitti e disgrazie, senza che Feyre si esponesse al rischio di farlo avviluppata da quattro mura che avrebbero dovuto proteggerla?
    - Ti importa così poco di vivere? - era conscio d’esser invero un ipocrita nel costringerla alle strette a quel modo su quell’assunto, giacché per primo era stato solito correr il rischio di scommettere contro il Fato, valicando il confine della sconsideratezza, pur di inebriarsi di adrenaliniche emozioni…pur di viver intensamente come bramava. Ma la prospettiva di vedere la Corvonero agonizzar innanzi ai suoi occhi, soffocata a poco, a poco dalle velenifere spire d’una Pozione e rivedere così il suo medesimo destino nel suo pallore, nel suo respiro mozzato, nel suo sguardo sempre più vacuo…non riusciva ad accettarlo. E sentiva feroce l’urgenza di persuaderla a non farlo…d’impedirle prepotente di correre quel rischio…
    - Hai bevuto del succo andato a male stamattina, Glacius? - riservò della provocatoria ironia alla rosso-oro dalle americane origini, allorché la udì apostrofare Karen per essersi unita a loro, intromettendosi nel loro scambio di battute sornione, fraintendendo il gioco celato oltre la risposta dell’irlandese.
    - Romantico. - celiò poi verso Corinne innanzi al suo rifiuto di ceder il proprio posto all’aspirante Magizoologa nel tête-à-tête con Korczak: non conosceva bene la Corvonero dall’armatura di sprezzante ironia André, ma vedendo come trattava la rosso-oro dalle plurime lentiggini, pensò che il suo non fosse sol un mero giocoso puntiglio, ma che celasse il genuino desiderio di proteggerla dall’uomo che la metteva in soggezione, costringendola a credere d’esser un’incapace…uno spreco di spazio…
    Un senso d’inadeguatezza che scorse riflesso nei suoi occhi di cerulea rugiada nell’istante in cui la trattenne per impedirle di cadere, senza poter fare alcunché però per impedire che parte del loro operato andasse perduto, divorato dal liquido corrosivo e compromesso dalla scoppiettante esplosione delle ampolle infrantesi al suolo. Nulla d’irreparabile e avrebbe voluto dirlo alla Grifondoro, per spogliarla d’ogni senso di colpa, ma non ebbe il tempo poiché fu trascinata da Logan e Corinne, ed egli irrimediabilmente distratto da Daisy.
    - Non fingere di non sapere che l’unica distrazione che voglio sei tu. - la provocò con malizia, prendendole il volto fra le mani mentre annegava nei suoi occhi espressivi e veniva strangolato dalla sua medesima preoccupazione. Una preoccupazione dalla cui morsa tentò di liberarla con quell’approccio sbruffone e malandrino, conscio tuttavia di non poterlo fare. Proprio come non riusciva a liberare sé medesimo dal tormento che lo aveva alla sua mercé dacché era tornato dall’Isola di Smeraldo... dacché aveva quasi perso tutto…
    Istintivamente, s’approssimò per stringerla a sé e per baciarla, esprimendole fisicamente ciò che provava poiché incapace di farlo con il verbo, ma il suo bizzarro e non vaticinato ordine di spogliarsi glielo impedì, immobilizzandolo a pochi passi. - Normalmente non mi rifiuterei, ma… - ironizzò sfrontato e ancor una volta provocatorio, divertito e al contempo confuso da quella richiesta e dalla caparbietà con cui si mise a litigare con la manica della camicia, tentando di levargliela di dosso.
    Intercettò altresì lo sguardo di Logan, altrettanto colto alla sprovvista dal desiderio espresso con urgenza della Tassorosso, facendo spallucce senza potergli dar alcuna spiegazione. Allorché però percepì la pelle ardere, comprese che cosa vi fosse celato oltre l’imperativo di Daisy: il liquido corrosivo aveva banchettato con la stoffa dell' camicia e aveva iniziato a cibarsi altresì della sua carne, aprendo delle bruciature che l’incanto del Grifondoro non riuscì ad arrestare. Ma che invero per qualche graffio di plettro parve fomentare…
    - Fanculo! - inveì, in procinto di assecondare la volontà della Tassorosso e di spogliarsi la divisa, per evitare che il liquido scavasse ancor più a fondo, sin a giunger alle sue viscere. - Attenta a non toccarlo, Daisy... - soggiunse, concedendole tuttavia di aiutarlo a sfilare la prima manica della camicia, oramai zuppa e ridotta a brandelli. Come lo sarebbe probabilmente stata altresì la sua pelle, se solo l’insegnante non fosse piombato su di loro per intervenire.
    - Grazie. Ci vuole molto di più per farmi fuori… - annui al quesito del professore dalla personalità ambigua, che gli apparve genuinamente ben disposto nei suoi confronti. Forse poiché malgrado non ne apprezzasse l’indole, trovava ispirante il suo genuino interesse per la materia che insegnava e la curiosità con cui si dedicava a comprenderla, per creare un armonioso composto combinando ingredienti caotici, apparentemente slegati l’uno dall’altro. Un po’ com’era stato solito fare con la musica, donando ordine ai propri pensieri e alle proprie emozioni con note e pentagrammi.
    In silenzio, si soffermò poi a riflettere sulla risposta che gli diede. Criptica, ma non abbastanza da non concedergli d’intuire che l’uomo non pensasse che la precarietà della Magia fosse stata causata da un abuso della stessa. E che al contempo non vi fosse un modo sbagliato di servirsene. Che davvero la responsabilità ricadesse dunque su Karen? E su chi, come loro, avevano impedito che l’Alchimista l'avesse alla sua mercé? Se così fosse stato…se non vi fossero state altre vie…quello era un segreto che doveva morire, costringendo a tacere ognuno dei seguaci della Runa Bianca. Poiché se si fosse saputo…come avrebbero potuto proteggerla?
    Aspettare. Non era qualcosa che si sposava con la sua indole irrequieta e impulsiva. Ma lo avrebbe fatto, pur senza restarsene con le mani in mano: preparandosi ad ogni eventualità, ad esser pronto a combattere con ogni mezzo, lecito o illecito che fosse. Anche se ciò avesse significato concedere alle Arti Oscure di corromperlo irrimediabilmente…di favorir il dominio del suo lato più mostruoso…
    - È stata colpa mia, professore. Ho insistito io che Daisy e Karen venissero al nostro tavolo, per aiutarle con i passaggi più difficili della preparazione. - era estremamente raro che André mentisse. Più predisposto ad una brutale onestà, che ad una dolce menzogna. Ma allorché lo faceva, era per proteggere qualcuno, come in quel caso in cui tentò di evitare che Daisy e Karen finissero vittime delle spietate angherie dell’insegnante. Conscio di quanto quella punizione…quel fallimento…avrebbe gravato sulla giovane dalle tinte d’autunno, che avrebbe visto irrimediabilmente allontanarsi la possibilità di ambire alla carriera di Magizoologa senza che potesse far alcunché per impedirlo.
    - Le chiedo il permesso di lasciarle lavorare con noi. Per recuperare il tempo perduto. - soggiunse, allungando le dita da ribelle chitarrista per trattenere Karen vicino a sé, incerto su quali conseguenze avrebbe scatenato la sua richiesta nell’insegnante, ma pronto ad affrontarle. Se anche avesse scelto di punirlo come aveva fatto con gli altri, avrebbe colto l’occasione per approfondire la conversazione su ciò che stava accadendo alla Magia e per apprendere da lui quanto più possibile di quell’arte. Altresì quelle sfaccettature che la scuola non concedeva loro di conoscere…
    Si volse poi di scatto verso l’americana dagli impetuosi Glacius, sentendosi tirato in ballo. - Non mi piacciono le persone che giudicano senza conoscere e si intromettono in affari che non le riguardano. E questo è a prescindere dal fatto che tu abbia attaccato gratuitamente una mia amica. - sapeva che l’irlandese non aveva alcun bisogno di essere protetta da lui, ma non riuscì a dominare quell’istinto ad esserne scudo, allorché udì Annie castigarla tanto duramente senza sapere quanto avesse sofferto a causa di Marsilda e dei suoi giudizi. Nello stesso modo in cui la Corvonero dalle aggraziate movenze era stata male per i suoi scherzi, fraintendendoli irrimediabilmente. Una storia difficile quella del loro rapporto, che non meritava alcun giudizio da nessuno…soprattutto da chi non sembrava capace di veder oltre i propri pregiudizi.
    - Anziché dare di matto come se ti avesse lanciato un Incendio ai capelli e affatturato tutti i suoi compagni, forse dovresti considerare che non si può sapere tutto. Come non si può piacere a tutti. - e che in certi casi, era preferibile tacere e restare fuori da questioni di cui non si sapeva alcunché.
    Dopo la Grifondoro, fu il turno di Vanilla di riversar il proprio rancore e il proprio dolore sui presenti. Smarrendo irrimediabilmente la maschera che aveva indossato sin a quell’istante, tentando invano di non crollare. Di non infrangersi come fragile porcellana, sotto il peso d’esser oramai un’orfana, accompagnata sol da ricchezze ereditate e ricordi amari.
    - Vanilla… - fece istintivamente un passo verso la Serpeverde, incerto su come agire e su cosa dire, ma fu costretto a indietreggiare allorché rovesciò il calderone lungo il tavolo, incurante di potersi ferire. Forse poiché credeva che nulla avrebbe potuto farle più male…
    Non appena la Prefetta fuggì dall’aula, seguita da Friday, André s’avvicinò infine a Feyre, annuendo alla sua richiesta di portar a compimento gli ultimi passaggi del Veleno Camuffato: dopotutto, non v’era nulla che potesse fare per lei. Proprio come non v’era nulla che potesse fare per Daisy, che ancora vedeva soffrir in silenzio per quanto accaduto alla druida dagli occhi bugiardi e per i troppi quesiti irrisolti con cui la sua Morte le aveva avvelenato il cuore.

    Mi rendo conto che l'ordine degli spunti abbia seguito un po' il mio estro e vi chiedo scusa, non sapevo come far quadrare le cose altrimenti.
    Interagito con Karen, Daisy, Corinne, Feyre, Logan, Annie, Vanilla, Korczak.
    In ultimo aiutato Feyre a terminare l'ultimo passaggio della Pozione.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Caposcuola
    Posts
    267

    Status
    Anonymous
    Venticinque punti persi. Venticinque!
    Tutto perchè la dannatissima Miller non sa tener chiusa quella sua bocca da papera irriverente e provocatrice. Non ci vuole un genio per capire che durante le lezioni di Korkzak bisogna tenere il becco chiuso ed eseguire gli ordini, tutti sanno quanto sia esigente e crudele nel togliere punti per delle sciocchezze, ma a quanto pare persino nella mia casata vi sono delle grandissime teste bacate.
    Prendo un bel respiro per cercare di calmarmi, in fondo l'anno non è ancora finito, c'è tempo per recuperare e provare a portare un po' d'orgoglio tra i Corvi. Andrà tutto bene. Ormai questa frase sta diventando un mantra, la ripeto all'infinito e non capisco se sta effettivamente funzionando o è tutta un'illusione, tipo effetto placebo. Immagino che sono il tempo saprà darmi risposta.
    Grazie, Fannie.
    Mormoro alla piccoletta che gentilmente mi aiuta prendendo il mio posto nel mescolare il contenuto del calderone mentre il professore continua a blaterare sgridando a destra e a manca; quando si avvicina al nostro tavolo quasi mi viene un colpo ed inizio a sudare freddo, ripercorro tutti i passaggi mentalmente alla ricerca di eventuali errori e... Un complimento? Sul serio?!
    Sbigottita, apro la bocca in una piccola o di sorpresa, incapace persino di sorridere a causa di quello che, a tutti gli effetti è un'evento più unico che raro. Credo di averlo sentito complimentarsi con qualcuno forse una o due volte l'anno, ed il fatto che questa volta sia toccata a me e ai compagni di squadra -quelli rimasti, ovviamente- mi fa sentire orgogliosa, specialmente perchè detesto la materia.
    Faccio giusto in tempo a spegnere il fuoco sotto il calderone e toccarlo con la bacchetta, un secondo dopo esplodono malumori vari e non mi stupisce vedere Karen come protagonista. Non so cos'abbia detto, anche se le parole di Annie non rimandano a equivoci, ed è strano vedere qualcuno tenerle testa e prendere le mie difese nonostante non mi conosca per niente. Era ora che qualcuno oltre me ne dicesse quattro a quell'irlandese dal carattere opinabile, non può pensare d'averla vinta per sempre o che tutti siano d'accordo con lei.
    In un momento in cui la bionda Grifondoro incrocia il mio sguardo le rivolgo un sorriso gentile, con le labbra mimo una singola parola: "Grazie". Fino ad ora non l'avevo mai considerata troppo, probabilmente anche a causa della sua appartenenza a quella casata così caotica, ma chissà che non si tratti dell'ennesima piacevole eccezione.
    Salto sul posto nell'udire Vanilla strillare, anche lei evidentemente stufa della poca serietà ha deciso di reagire perdendo le staffe e rovesciando tutto, per poi andarsene in modo poco consono... Questo castello è una gabbia di matti.
    Diamine, avremmo dovuto preparare un calmante al posto del veleno.
    Mormoro ai compagni d'esercizio rimasti in tono sarcastico per poi prendere il tessuto da filtraggio con rinnovato desiderio di rivalsa.
    Avanti, possiamo farcela anche senza quelle due, giusto? Recuperiamo qualche punto perso!
    Passo lo sguardo deciso su ognuno di loro, sentendomi a mio agio nei panni del capo che guida la ciurma verso una -si spera- splendida vittoria. Se gli altri vogliono rovinarsi la media con stupidità allora peggio per loro, io ho un futuro e dell'orgoglio da mantenere.
    Io terrò il tessuto, tu Fannie aiuterai Justin a tenere il calderone per rovesciare il contenuto. State attenti a non rovesciarvelo addosso o sopra di me... Andrà tutto bene.


    Marsilda Everett-Millais, gruppo A
    -sorriso ad Annie per ringraziarla dell'intervento
    -interagito coi compagni di squadra
    -toccato il calderone con la bacchetta dopo che Fannie ha finito i giri
    -ha preso il telo per il filtraggio, gli altri due rovesceranno il contenuto del calderone
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Tassorosso
    Posts
    287

    Status
    Anonymous
    Devo prenderne atto, provare a confrontarmi sulle paure e le preoccupazioni su ciò che sta succedendo tutto attorno a noi, che mi angosciano da quando è ricominciata la scuola, non è qualcosa che posso fare con le mie compagne di gruppo.
    Fhcusa... faccio spallucce in risposta a Daisy, che mi abbaia addosso con la delicatezza di un bisonte. E' che sono preoccupato, fino ad un anno fa vivevo come un Babbano e qui è tutto una novità anche senza rifhchiare la vita. Se però sono più importanti i punti...
    E' evidente che non sia così, devo solo stare zitto e comportarmi come se non esistessi, con gli occhi e la mente fissi su questo antidoto impossibile che probabilmente non servirà neanche più a niente, se le pozioni smetteranno di funzionare.
    Sbuffo e proseguo nel mio lavoro, tanto è impossibile... E meno male che queste tre dovrebbero essere due Prefetti e una Caposcuola! Mah, evidentemente sono io lo stupido che ha voglia di confrontarsi con i suoi compagni più grandi su qualcosa di più importante di un lavoro ben svolto per l'esigente professor Korczac, che ci odia a prescindere.
    Intendi il serpente che ho evocato da solo e che alla fine mi si è ritorto contro? mi ritrovo a ridere di me stesso nel voltarmi verso Fannie al contatto della sua mano sulla spalla, che mi riporta il buonumore all'istante. E' tutto a pofhto, sì, per fortuna era tutto finto. Però grazie per avermelo chiefhto.
    Alla faccia di doverci concentrare sul nostro lavoro, poi, Karen e Daisy si defilano mollando lì il resto di noi come tre deficienti e, nel mio caso specifico, con un'espressione da merluzzo stampata in faccia.
    Evidentemente i punti non sono la loro priorità e nemmeno noi replico asciutto alle parole della mia coetanea Corvonero, più dispiaciuto che arrabbiato, per un'occasione persa per trascorrere un po' di tempo con le ragazze, visto che solitamente non ci capita mai di stare insieme.
    Da quel momento in poi è la fine del mondo: provette rovesciate, gente che urla, ragazzine isteriche che cominciano a litigare tra di loro.
    Personalmente allungo la testa solo per accertarmi che Feyre stia bene e ricambio il suo sorriso, quando la vedo imperterrita a continuare con il suo lavoro sulla pozione nonostante nel suo gruppo si siano messi a discutere.
    Non fa niente, qui ce la facciamo anche da soli... replico quando mi sento chiamare direttamente in causa, desiderando solo di sprofondare. Quando ancora andavo nella scuola babbana, la considerazione che i miei compagni avevano di me si limitava a fare del sottoscritto un bersaglio da prendere di mira, verbalmente e non solo; il fatto che la gente "popolare" o che si credeva tale, adesso, si limitasse ad ignorarmi o a piantarmi in asso nel bel mezzo di un'attività di gruppo, per me era una grandissima conquista e non mi dispiaceva affatto.
    Poi Vanilla rovescia il calderone e se ne va in piena crisi, stringendomi il cuore e lo stomaco e facendomi domandare cosa potrei fare per lei, nella tragicità di un momento tanto difficile, che non fa che alimentare le paure per cosa potrebbe succedere a me o alla mia famiglia, ma che vengono definite "ciarlare" se solo mi azzardo a condividerle con qualcuno.
    Ok, finiamo e andiamocene, che qui l'aria è diventata davvero pesante e non certo per colpa del fumo. sospiro e seguo le istruzioni di Marsilda, aiutandomi nel sollevare il calderone anche con un Wingardium Leviosa.
    Comunque, per quello che vale, non ti trovo così terribile. Cioè, hai un'aria glaciale che fa venire i brividi, ma devono effhere gli occhi e il fatto che non sorridi mai. Io però ci ho lavorato bene con te, non trovi anche tu, Fannie?
    Sorrido a Marsilda ed inclino il calderone con una mano, mentre reggo saldamente l'impugnatura della bacchetta con l'altra, pronto a qualsiasi evenienza.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar


    Group
    Corvonero
    Posts
    427
    Location
    Brighton, East Sussex.

    Status
    Anonymous
    Come al solito, in un modo o nell’altro toccava sempre a lei avere la peggio. Si era appena beccata una punizione di un mese, rischiando per poco di aggiungere un mese extra al proprio bottino se solo quei pochi neuroni rimasti non l’avessero obbligata a starsene zitta al proprio posto evitando di ribattere. Ma in un modo o nell’altro il professore le avrebbe pagato questo affronto. Si limitò ad incenerirlo con il suo penetrante sguardo blu, desiderando che i capelli biondi del docente prendessero fuoco.
    Dopo tutto il putiferio, Karen sembrava particolarmente scossa e la mora percepì immediatamente il disagio dell’altra, per cui provò a tranquillizzarla con un abbraccio, aspettando la fine di quell’interminabile lezione per poterla prendere in disparte e distrarla un pochino. Ma a quanto sembrava quella dannatissima lezione non ne voleva sapere di finire. La rossa era decisa a non tornare dal suo gruppo come invece il prof l’aveva esortata a fare, e a quel punto fu un’altra Grifondoro a scoppiare definitivamente. La compagna di stanza di Karen prese a riversare sulla rossa una serie di accuse e lamentele, che istantaneamente fecero scattare in Corinne un campanello d’allarme che strillava “SCOIATTOLA DA DIFENDERE”. «Senti deficiente» esordì così, diretta e senza mezzi termini, ignorando che ci fosse Korko a pochi passi da lei pronto a riprenderla e a scagliarle contro l’ennesima punizione. «Per caso c’era qualche sostanza tossica in quel calderone? Perché mi sembra tu abbia sniffato troppi acidi vista la tua uscita assolutamente fuori luogo. Probabilmente ti ritieni troppo simpatica e straordinaria per sopportare l’idea che a qualcuno potresti non interessare, ma spero che dopo questo tuo sfogo da psicopatica in cerca di attenzioni tu abbia capito da sola il motivo per cui magari Karen non vuole esserti amica, o ti serve un disegnino?» fu brutale, e anche alquanto minacciosa, ma la Miller non avrebbe mai accettato di sentir parlare all’amica in quel modo, soprattutto se reputava l’accusa un’assurdità come in quel caso. Karen non doveva sentirsi obbligata ad essere amica di nessuno, per lei era stato già incredibilmente difficile tornare ad Hogwarts dopo tutto quello che aveva passato, ed era importante che trascorresse del tempo unicamente con chi la faceva sentire al sicuro e che sapeva distrarla. Di certo non aveva bisogno di persone infantili ed egocentriche come quella tipa lì. «Fidati non sarà colpa di questa lezione se sarai una strega di merda» rispose con cattiveria all’altra bionda del tutto impazzita che aveva iniziato a fare insinuazioni a caso. Ad ogni modo non le interessava discutere oltre con loro, la sua priorità restava Karen ed in quel momento voleva tirarla fuori dagli impicci, ancor meno le interessava portare a termine la pozione che, tra parentesi, non aveva mai realmente iniziato a preparare. Fece cenno a Karen con la testa, indicando la porta d’uscita e prendendola poi per un braccio «Accompagno la Cavanaugh a prendere aria, qui dentro non si può più stare» con la scusa che si stesse sentendo male trascinò la grifa fuori dall’aula, sapendo che di lì a poco avrebbe ricevuto una bella comunicazione via gufo di una punizione bonus.



    Interagito con Annie, Vanilla, Karen e prof
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Tassorosso
    Posts
    509

    Status
    Offline

    Stava andando tutto bene, le varie fasi della prepazione stavano procedendo, ma quello che mi preoccupava era Vanilla, sembrava tesa, preoccupata. Ma non era certamente questo il tempo di preoccuparsi, c'era una pozione da finire e ci sarebbe stato tempo per parlare.

    Accennai un sorriso alle parole di Euphemia e annuì, ma mentre stavo finendo la preparazione schiacciai leggermente più forte il Grinzafico e una goccia di succo andò su una sostenza libera e un odore maleodorante ne scaturì. Mi morsi il labbro cercando di nascondere il disappunto, mentre ignorai quell'odore.

    Era un errore, ma certamente non avrebbe impedito che le pozione potesse essere eseguita correttamente. Aspettai il timer, ma non fu quello che avevo detto la piccola serpeverde. Vanilla cominciò a sbraidare ad urlare frasi quasi senza senso, a dare punizioni che non avevano alcuna logica, prese il calderone e rovesciò tutto, mi scansai per non essere investito e la guardai preoccupato, non era certamente da lei quel comportamento, ormai la pozione era andata, come Vanilla che uscì di fretta e furia, seguita dal Corvonero.

    Aggrottai un sopracciglio con ancora il Grinzafico in mano sporcandoto tutto il tavolo con la sostanza del caledorne, che cadde e si ruppe in mille pezzi.

    La guardai uscire ancora perplesso, gli avrei inviato un gufo più tardi. Guardai per un secondo il professore, poi presi la bacchetta e con movimenti precisi la puntai sul calderone .

    Reparo e tornò nuovamente intero . Guardai Euphemia con fare interrogativo.


    interagito con gesti verso Euphemia e ho riparato il calderone che si era rotto e ho osservato vanilla e il corvonero uscire.


    Edited by ALEX MACLEOD - 10/3/2024, 10:58
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Caposcuola
    Posts
    214

    Status
    Anonymous
    Euphemia doveva essere abbastanza onesta con se stessa: in quel momento non gliene fregava assolutamente niente di quello che stava succedendo agli altri tavoli. Voleva solo finire la sua pozione, decentemente, prendere un bel voto e tornarsene in camera per programmare le riunioni e gli allenamenti dei prossimi giorni. Non spostò lo sguardo nemmeno quando le urla dei grifondoro arrivarono a decibel decisamente notabili, perché si era isolata nella sua bolla di lavoro e qualsiasi cosa all’esterno veniva filtrata come un ronzio di mosca.
    Fino a che l’interno della sua bolla esplose.
    Rimase immobile come un sasso mentre Vanilla esplodeva dalla rabbia, urlando e sbraitando con una mancanza di compostezza che non aveva mai visto nella collega di casata. Le sembrava quasi una banshee infuriata, una distruttrice di mondi senza ragione alcuna se non fare più danno possibile prima di sparire. Non si aspettava il calderone rovesciato e non fosse stato per la prontezza di riflessi di Friday che la tirò via dalla traiettoria ne sarebbe sicuramente rimasta ferita.
    “Grazie” mormorò sottovoce, seguendo con lo sguardo i due ragazzi che si allontanavano dall’aula, la pozione che colava sul pavimento goccia dopo goccia, quasi come la sua pazienza che stava lentamente finendo.
    Voleva solo urlare anche lei. Mettere le mani davanti alla bocca e urlare fino a che il fiato nei polmoni le durava, ma non poteva permetterselo, non poteva cedere come aveva fatto Vanilla, doveva mantenere il controllo e gestire la situazione, cercando di creare meno danno possibile a tutti i presenti.
    “Non credo ci sia tempo per farne un’altra, vedo cosa riesco a fare con il professore” disse placidamente ai componenti rimanenti del suo gruppo, cercando di attirare l’attenzione del professore con la mano alzata, aspettando il suo turno di parlare, per non essere sovrastata dal ciarlare delle altre ragazze che sembravano avere una faida in corso.
    “Scusi professore, purtroppo mi rendo conto che non c’è abbastanza tempo per poter ricominciare da capo tutto il processo, ci sarebbe un altro modo per poter consegnare la pozione per la valutazione finale?”
    Fredda forse, quasi cinica nel pensare solo al voto e non ai suoi compagni e le stava bene così se gli altri lo pensavano. Era la caposcuola le Grant in quel momento, non Mia, l’amica di Vanilla che era decisamente preoccupata per la sua amica. Per quello ci sarebbe stato tempo fuori dall’aula, magari quella sera, nella stanza. Era stata una pessima amica in quel periodo e non aveva mai trovato tempo di parlarle seriamente dopo la morte dei suoi genitori. Si era lasciata cullare dalla falsa speranza della bugia che le aveva propinato, del fatto che stava bene e stava andando avanti, ma avrebbe dovuto sapere che non era così e un po’ si pentiva di non aver trovato tempo fino a quel momento per rendersi conto di quanto male effettivamente stava.
    “Se mi permette vorrei inoltre che scusasse i miei compagni, purtroppo stanno vivendo un momento difficile e non vorrei che fossero giudicati troppo aspramente per il loro comportamento durante questa lezione. Se posso fare qualcosa per compensare per loro, anche facendo la pozione da sola e facendola valere per tutto il gruppo non ci sono problemi per me”
    Sempre e solo la pozione. Mai far vedere quanto ci tieni a qualcosa.
    Le parole della madre le rimbombarono nella mente, velenose e ciniche come al solito. Non poteva però che assecondarle, perché non c’era spazio per l’emotività in quella situazione, doveva tenere la menta lucida e il sangue freddo e portare a casa il miglior risultato possibile per tutti quanti.
    Ignorato il pandemonio che succede agli altri grupppi <3 scusate ma è troppo stanca e le frega solo della sua pozione :asd:
    - Interagito con Friday e il gruppo e menzionato Vanilla
    - Interagito con il professore chiedendo se possibile fare qualcosa per recuperare il voto

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Professore
    Posts
    91

    Status
    Offline
    Ora, basta.
    Ne ho avuto fin troppo.
    Di persone che interrompono.
    Non seguono le indicazioni.
    Dormono di in piedi.
    O, banalmente, sono presenti solo perché devono.
    Non ho intenzione di proseguire.
    E per il loro bene, aggiungerei.
    Nel controllarmi, fulmino i presenti.
    Ahimè, solo con lo sguardo.
    Nonostante, difatto, avrei piacere a farlo fisicamente.
    Mai, in tutta la vita, avrei pensato a qualcosa di simile.
    Ad una delusione tale.
    Così grande, e sincera.
    Scuoto la testa alle domande che mi vengono poste.
    Lanciando tacito veleno ad Euophemia.
    - No. -
    Secco.
    Categorico.
    Lapidario.
    Non sarà lei a farsi carico del risultato.
    Né potrà prendersi il merito di un singolo successo.
    Quantunque esso giungerebbe sperso.
    Abbandonato.
    Dentro un mare di fallimento.
    La bacchetta rotea dapprima sul mio capo.
    Ogni singolo oggetto non strettamente personale, svanisce.
    Calderoni, provette.
    Pozioni rapprese e ingredienti.
    Rimangono solo i banchi vuoti.
    Loro.
    Ed io.
    Incollerito.
    Che a malapena, nonostante l'esperienza, trattengo l'ira.
    La quale, alimentata a disgusto, vorrebbe cancellarli tutti.
    Eliminare questa generazione fallace di "maghi".
    Così come si dovrebbe fare con un cancro.
    Estirparlo.
    Quand'esso dovesse presentarsi in un organismo altrimenti sano.
    Un sonorus amplifica la mia voce.
    Ed essa, dopo qualche istante di gelo, gunge tonante.
    Tagliente.
    Giudicante.
    E priva, ovviamente, di qualsivoglia positività.
    - Silenzio!!
    Tutti ai propri posti, raccoglierete il vostro materiale.-

    Osservo, con sempre più disprezzo.
    - Perfino degli scimpanzé, se adeguatamente addestrati, sarebbero capaci di seguire un procedimento scritto.
    Evidentemente, vi ho sopravvalutati.-

    Un altro scatto del polso.
    Le imposte vengono serrate.
    La lavagna cancellata.
    E le candele, invece, ridotte al minimo indisponibile.
    - Per le mancanze di molti, pagherete tutti.
    Cinquanta punti saranno sottratti ad ogni casata.
    Tutte le valutazioni odierne, annullate.-

    Serro la valigetta, sbattendola sulla cattedra.
    - La prossima lezione, per voi tutti, sarà prettamente teorica.
    E si presenterà sotto forma di compito scritto, riguardante tutto il programma dell'anno corrente e di quelli passati.
    Cominceremo, così, già da domani.
    E adesso..."

    Secco, lapidario, alzo l'indice destro.
    - Fuori dalla mia aula. Tutti quanti.-


    Scusate per l'immenso ritardo. Qualche piccolo problema di carattere personale.

    Lezione chiusa.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Professore
    Posts
    91

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Valutazioni e Risultati:

    Corvonero:

    - Feyre Starfall,
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10
    Bonus Estro: 5 punti + 5 per essersi offerta volontaria.

    - Corinne Miller,
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti.
    Malus: - 10 punti.
    Bonus Estro: /
    Punizione

    - Edana Foley-Linch,
    Presenza: 10 punti
    Partecipazione: 10 punti.
    Bonus Estro: 5 punti.

    - Marsilda Everett-Millais, Corvonero:
    Presenza: 10 punti
    Partecipazione: 10 punti.
    Bonus Estro: 5 punti.

    - Fannie Tonks,
    Presenza: 10 punti
    Partecipazione: 10 punti.
    Bonus Estro: 5 Punti.

    Tot. punti: 115 - 50 Malus = 65.


    Tassorosso

    - Justin Dustin,
    Presenza: 5 punti (Ritardo)
    Partecipazione: 7 Punti.
    Bonus Estro: /

    - Daisy Locke, Tassorosso:
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti.
    Bonus Estro: /
    Malus: 10 punti.
    Punizione

    - Alex Macleod,
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 7 punti.
    Bonus Estro: /

    - André Stormind,
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti.
    Bonus Estro: 7 punti.

    Tot. Punti= 66 - 50 Malus= 16.


    Grifondoro:

    - Karen Cavanaugh:
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti.
    Malus:- 10 punti.
    Bonus Estro: /
    Punizione.

    - Logan McCormac:
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 7 punti.
    Bonus Estro: /
    Punizione

    - Friday Wildflower, Grifondoro.
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti.
    Punizione

    - Ulla Foley Linch, Grifondoro:
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti
    Bonus Estro: 3 punti.

    - Annie Ross, Grifondoro:
    Presenza: 5 punti (ritardo).
    Partecipazione: 7 punti.
    Bonus Estro: /

    Tot. Punti: 82 - 50 Malus= 32.


    Serpeverde:

    - Euophemia Theodora, Serpeverde:
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti
    Bonus Estro: /

    - Vanilla Matviga, Serverde.
    Presenza: 10 punti.
    Partecipazione: 10 punti.
    Bonus Estro: /
    Punizione

    Tot. Punti: 40 - 50= - 10.
     
    Top
    .
44 replies since 6/1/2024, 15:10   1379 views
  Share  
.
Top