Call of Duty

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    Help Will Always Be Given At Hogwarts



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    SETTEMBRE 2023

    La riunione indetta dal Ministro sarebbe iniziata alle 9 esatte di un lunedì mattina qualsiasi. A Nott piaceva che le cose fossero fatte bene, con logica ed efficienza: così come i vari pezzi di un macchinario dovevano essere al loro posto affinché l'ingranaggio funzionasse bene e senza intoppi, così doveva essere per il Ministero Inglese e gli Auror rappresentavano un dipartimento che in quel momento, doveva funzionare bene.
    Nott aveva inviato una comunicazione ufficiale a tutti gli Auror una settimana prima, non appena ricevute le dimissioni di Ramirez, in modo che potessero organizzarsi ed essere presenti alla convocazione. Oltre agli Auror aveva deciso di convocare anche l'indicibile Gale Doyle, poichè riteneva che potesse essere un elemento di congiunzione utile e che il suo intervento servisse a integrare alcune informazioni mancanti: era bene che le due parti si conoscessero.
    Benvenuti, prego accomodatevi, abbiamo molto di cui parlare.
    Avrebbero aspettato l'orario indicato prima di cominciare: d'altronde si aspettava che tutti prendessero abbastanza seriamente il proprio lavoro da sentire l'urgenza di essere puntuali.
    Per prima cosa voglio ringraziare tutto il reparto Auror per il lavoro svolto in questi ultimi mesi, anche se alcuni dei presenti non sono direttamente coinvolti dobbiamo ricordarci che lavoriamo come un unico organo e che questo deve essere un motivo di orgoglio per tutti quanti.
    La prigione di Azkaban è di nuovo sotto la gestione del nostro Ministero e speriamo possa accogliere al più presto alcuni dei nostri ricercati storici: ci sono novità sul caso Westwood e potremmo essere davvero vicini al suo arresto e credetemi, stavolta non uscirà.

    Nott era ottimista al riguardo e profondamente convinto che gli errori passati andassero utilizzati come insegnamento per correggersi e non ripeterli.
    Le indagini su Westwood hanno anche portato alla luce la collaborazione con l'Auror Lacroix, che non era stata segnalata prima. L'auror in questione è stato arrestato e soggiorna attualmente ad Azkaban. So che alcuni di voi erano scettici riguardo ai nuovi decreti ma ritengo che i risultati siano il miglior metro di valutazione.
    In quei pochi mesi d'altronde c'erano stati notevoli passi avanti nelle indagini come non succedeva da anni e questo per il Ministro, era il segnale che si stavano muovendo nella giusta direzione.
    Ora, questo incontro avrebbe dovuto essere presidiato dal Capo Auror ma come molti di voi già sapranno, il signor Ramirez ha presentato le sue dimissioni pochi giorni fa. Voglio che ci sia massima trasparenza in questa amministrazione quindi voglio chiarirvi le dinamiche che ci hanno portato qui. Dopo quasi vent'anni di servizio come Auror le dimissioni sono state presentate via posta con il seguente biglietto.
    Chiamarla lettera sarebbe stata un offesa alla carta che era stata usata per quello scopo. Il sorrisetto che comparve sul volto del Ministro aveva ben poco di sinceramente divertito o sarcastico. Era più un modo per mantenere la compostezza dinnanzi a quel gesto che lo aveva non poco deluso e discretamente amareggiato. Recuperò il pezzo di carta che era sul tavolo, inforcando gli occhiali.
    "Sono venuti a mancare gli ideali ai quali avevo giurato di servire."
    Nessuna firma, nessuna prefazione. Lo avrebbe lasciato sul tavolo, in modo che potessero vederlo anche loro. Gli occhiali sottili tornarono a quel punto nel taschino del Ministro.
    Io non so su quale giuramento abbia poggiato la mano il signor Ramirez ma ritengo che questa sia un'occasione per ognuno di noi di analizzare la propria coscienza e riflettere, giusto?
    “Giuro di essere fedele alla Regina Vittoria e di servire la comunità magica del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord come Auror e di farlo con equità, integrità, diligenza e imparzialità, rispettando in egual misura tutte le persone; di osservarne le leggi e infine, mentre continuerò a ricoprire la suddetta carica, per quanto in mio potere e conoscenza, di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria in modo che la pace sia mantenuta e preservata." Regina Vittoria a parte.. spero che ognuno di voi abbia riflettuto prima di arruolarsi sugli obblighi e sui rischi che questo lavoro comporta.

    Una pausa, mentre il Ministro stesso rivedeva mentalmente e analizzava gli onori e gli oneri che lavorare presso il Ministero della Magia portava con se. Considerava le dimissioni di Ramirez una mancanza di rispetto nei confronti del suo paese e dei suoi colleghi, non tanto per le dimissioni in sé, ma più per le modalità e la mancanza di impegno nel fornirle.
    Non vi chiederò di rischiare più di quanto non siate disposti a fare per assolvere al vostro dovere. Pertanto, se qualcun altro di voi sente che i propri valori sono venuti meno sotto questo governo può cogliere l'occasione per dimettersi con effetto immediato.
    Sarebbero state discusse cose importanti quel giorno e chi era intenzionato a non far più parte del Corpo Auror non avrebbe avuto accesso a quelle informazioni.
    E' un momento delicato questo e ho ragione di pensare che i prossimi mesi saranno impegnativi e che con grande probabilità ci attendano giorni bui. Non potete svolgere il vostro lavoro in modo adatto senza una guida e una direzione di azione quindi subentrerà come nuovo Capo Auror Russell Stormind, dalla sede di Parigi.
    Qualcuno dei presenti forse lo conosceva anche da anni prima quando era in servizio a Londra, prima di spostarsi a Parigi, gli altri invece avevano avuto modo di incontrarlo negli ultimi mesi, dopo che era rientrato nel Regno Unito a luglio.
    Prima di procedere con i vari punti del giorno, se qualcuno ha qualcosa da riportare o degli aggiornamenti da fornire al reparto può approfittarne adesso o in sede privata con Stormind se preferisce.



    Salve a tutti! Questa role è obbligatoria per tutti i membri del gruppo Auror. Scadenza giro: 6 febbraio.

    La mancata presenza in ON a questa role varrà come mancata e ingiustificata presa di servizio, quindi verrà automaticamente sospeso e radiato dall'albo con conseguente licenziamento.
    n.b= Chi sceglie di abbandonare dal gruppo verrà radiato dall'albo degli Auror e non sarà possibile interpretare un auror diverso da quello inglese (no macusa, irlanda, francia ecc)

    La permanenza nel gruppo Auror comporta la presenza a role attinenti al ruolo e la partecipazione a role inerenti alla trama, che per rendere fluido il gioco hanno scadenze regolari. Pertanto se sapete di non riuscire a star dietro a tali scadenze questa è l'occasione per uscire dal gruppo. Per ulteriori dettagli regolamento auror

    AJ Smith Anansi .Fay. warrior; BrianD 'hotaru' Alexandra Bell Gale made of snow and strategies

    harris. la presenza non è obbligatoria in quanto prima la role con i mangiamorte deve essere conclusa, tuttavia sarebbe carino che Mark fosse presente in modo da conoscere gli altri auror e familiarizzare con la squadra al completo, quindi puoi postare una volta conclusa la role oppure direttamente al primo turno senza però fare riferimento all'esito finché non è chiusa.
     
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    “Ministro Nott.” Come era prevedibile, Gale fu tra i primi a giungere al cospetto del ministro in quella fredda mattina che non prometteva nulla di buono. Forse era per via del cielo plumbeo, forse era per via del caffè che sembrava impiegare più tempo del solito a risvegliare le sinapsi o, probabilmente, per via della stanchezza psicologica che il suo recente viaggio in Irlanda aveva causato, ma i sensi dell'indicibile continuavano a suggerirgli che quella si sarebbe rivelata una giornata affatto facile da affrontare. Con tra le mani stretti diversi fogli colmi d'appunti ed una tazza di caffè fumante prese posto su una delle varie sedie preparate per l'incontro, in attesa che tutte le persone convocate facessero la propria comparsa per poter dare ufficialmente via alla riunione. La sua mente continuava a gravitare attorno a pensieri ben lontani da quella stanza, ancora impegnata a processare tutte le nuove informazioni apprese durante la sua collaborazione con il capo auror irlandese, quelle stesse informazioni che lo avevano tenuto sveglio per diverse notti e che, nel minor tempo possibile, avrebbe dovuto riorganizzare per fornire a Nott in persona un resoconto dettagliato sulle ricerche in corso. Fortunatamente, gli era stato concesso qualche tempo per poter trarre le proprie conclusioni, prima di doversi esprimere a riguardo. Con la testa incassata tra le spalle ed i fogli abbandonati in grembo osservò pian piano la stanza riempirsi di volti più o meno conosciuti, abbastanza lentamente da dargli il tempo necessario a finire la propria bevanda prima che il Ministro prendesse parola, attirando l'attenzione di tutti i presenti sulla prima questione del giorno. L'indicibile ascoltò attentamente ogni parola, cercando poi tra i volti presenti in sala un qualche indizio sul quale fosse l'umore generale su quella questione che aveva ben poco a che fare con lui. Gale non aveva mai conosciuto personalmente Ramirez, tanto per cominciare... e, per quanto potesse sembrare egoistico come pensiero, un cambio di cariche nel corpo auror non avrebbe fatto per lui alcuna differenza, a meno che l'intera squadra non decidesse di voltare le spalle al ministro, causando una frattura che avrebbe influenzato anche tutti gli altri reparti del ministero. Fin tanto che le condizioni fossero state propizie per proseguire con i suoi studi, Doyle avrebbe a stento alzato il capo dai propri appunti, fin troppo impegnato a cercare di evitare che il mondo magico implodesse su se stesso per prestare davvero attenzione a discorsi di ideali o simili. In silenzio attese che Nott finisse il proprio discorso e che le persone chiamate in causa prendessero posizione, affatto intenzionato ad intervenire in quella che sembrava una situazione fin troppo instabile per poter semplicemente dire la propria. Mentre un lieve pulsare delle tempie lo avvertiva dell'immancabile arrivo del mal di testa, si ritrovò a pensare che per una sola volta nella sua vita l'arrivare in ritardo avrebbe potuto evitargli di ritrovarsi nel bel mezzo di quel momento colmo di imbarazzo. In silenzio, sperando che nessuno fosse davvero intenzionato ad alzare i toni della discussione, attese che la riunione proseguisse verso argomenti differenti.
     
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    Una sigla apposta frettolosamente in fondo alla pergamena precedette la consegna agli archivi dell’ultimo rapporto appena arrivato da Ollivander; Sarah non avrebbe mancato di riportare quegli aggiornamenti nella riunione ordita dal Ministro Nott, tuttavia sarebbero stati deprivati dell’animosità con cui aveva sempre svolto al meglio il suo lavoro.
    Dell aveva rassegnato le dimissioni, quindi il dipartimento stava affrontando una fase di stallo dovuta alla carica rimasta vacante. Sebbene non condividesse le sue motivazioni riteneva che l’ex Capo Auror avesse preso la decisione migliore per il reparto, in quanto da tempo non riusciva a conciliare ciò che andava fatto con ciò che riteneva giusto fosse fatto; Sarah poteva dirsi perfino sollevata, perché venuta meno quella carica non sarebbe più stato un bersaglio diretto di chiunque si celasse dietro il brutale omicidio e smembramento di Moon. Tuttavia, non poteva dire di averla presa bene: dopo quasi quattordici anni di servizio insieme per la prima volta l’Auror si era ritrovata a percorrere il corridoio che portava al Quartier Generale da sola, con la consapevolezza che da quel giorno in avanti non lo avrebbe più fatto al fianco di suo marito.
    Dopo un saluto formale ai presenti occupò uno dei posti a sedere in disparte, incrociando le braccia al petto in un gesto di chiusura. La maggior parte dei volti erano noti, alcuni meno. Personalmente non aveva dubbi sulle migliorie di cui stavano beneficiando grazie alle nuove disposizioni del Ministro: per anni Sarah aveva vissuto negativamente il suo lavoro per il modo in cui la burocrazia le aveva legato le mani, rallentando il corso della giustizia. Se fosse stato possibile adoperare quei sistemi prima, quando suo fratello era caduto nelle mani di Lilianne Armstrong, il programma di recupero detenuti che lo aveva visto coinvolto attivamente non sarebbe stato chiuso dopo otto lunghi anni di abusi e di indagini, ma probabilmente non avrebbe mai visto la luce fin da principio. Come Thomas, tante altre persone avrebbero potuto beneficiarne, tra cui Antheia Monaghan sparita senza che avessero più notizie. Soltanto chi aveva qualcosa da nascondere aveva motivo di temere i decreti emanati da Nott. Ciò di cui dubitava era dell’operato di alcuni suoi colleghi, che perdendosi nel singolo dettaglio non riuscivano ad avere una visione più ampia dell’insieme.
    Mentre il Ministro illustrava i risultati ottenuti negli ultimi mesi, Sarah sfiorò con le dita il distintivo appuntato sul petto. Una per una, il Ministro stava scoperchiando tutte le tombe dei loro nemici. Era riuscito a rovesciare la sentenza che anni prima aveva lasciato impuniti Moon e i suoi e a recuperare la giurisdizione di Azkaban, mantenendo fede alla parola data a Dell durante uno dei loro primi incontri. Di fatto ciò che allo stato attuale costituiva il principale motivo di preoccupazione dell’Auror, perché presto avrebbe continuato scoperchiando anche quelle dei suoi alleati. Scavando nel suo passato scolastico non avrebbero impiegato molto prima di mettere a posto i tasselli mancanti dell’omicidio a Mielandia e questa volta non ci sarebbe stati né Armstrong, né Dell, tanto meno Adam, a evitarle Azkaban. Ancora una volta sfiorò i rilievi sulla spilla per poi sciogliere le braccia, lasciandole conserte sulle ginocchia. Da una parte era infastidita dall’assenza di Dell, provava rabbia per il modo in cui se ne parlava, ma ancor più ne provava davanti all’ovvietà secondo la quale le sue dimissioni lo avevano reso indifendibile.
    Per quanto riguardava lei, ciò che rappresentava quel lavoro l’aveva aiutata a tirarsi fuori dall’ombra di una famiglia che aveva sempre avuto la tendenza verso il male: l’unica cosa che sentiva di fare era restare esattamente dove era per osservare i cambiamenti in corso d’opera e di persona. Si era ricostruita la sua vita con grande fatica, non intendeva soccomberle senza lottare.
    Se non altro il loro nuovo Capo Auror non era un emerito sconosciuto, riflesse tra sé e sé guardandolo con circospezione: essendo Stormind un ex collega che aveva già lottato al loro fianco ne conosceva il modus operandi e sapeva che avrebbe fatto tutto ciò che era necessario senza inutili perdite di tempo.
    «La fedeltà al mio paese e ai suoi civili non è in discussione. Ho già combattuto una guerra al vostro fianco e lo farò ancora.», prese parola dopo essersi alzata. Dopotutto, c’era in ballo qualcosa di molto più importante della sua libertà: loro erano tornati e presto avrebbero colpito di nuovo, ponendo in pericolo un’intera comunità magica. Sarah avrebbe fatto la sua parte per mantenere la pace e garantire a sua figlia, ai figli di tutta la Gran Bretagna, di continuare a vivere una vita dignitosa.
    «Come tutti ben sappiamo, le spoglie di Moon sono state custodite in quattro scatole uguali e camuffate da un incantesimo occultante in piume bianche. Entrambi gli oggetti sono stati esaminati da Ollivander, il Capo Auror potrà leggere i dettagli nel verbale che le ho consegnato in ufficio», per un attimo lo guardò negli occhi. La sua scrivania, il suo ufficio. Quanti cambiamenti la aspettavano ancora?
    «Le scatole sono custodie di bacchette. Non riportano un marchio di fabbrica, ma analizzandone la stagionatura del legno, la laccatura, il velluto e le colle il fabbricante è certo che siano state confezionate diversi mesi prima dell’omicidio. Le piume appartengono invece a un unico pavone bianco, non hanno proprietà magiche ma se si guarda la chiave di lettura simbolica potrebbe avere un senso», nella cartellina il Capo Auror avrebbe trovato una ricerca approfondita; Sarah si sarebbe limitata a stringare, riducendo all’essenziale.
    «Resurrezione: per quanto potremmo dar loro la caccia torneranno sempre. Vita eterna: come eternamente valida reputano la loro ideologia malsana… ma in assenza di altre prove più concrete non restano che mere congetture.»



    Edited by 'hotaru' - 18/1/2024, 23:51
     
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    Le dimissioni di Ramirez erano state un vero e proprio colpo di scena nella sonnacchiosa routine del Dipartimento, una detonazione assolutamente fragorosa che solo l'ex capo auror aveva, probabilmente, avuto il tempo di affrontare con la dovuta predisposizione mentale. Pur non conoscendolo quanto avrebbe voluto, tuttavia Brian, si era fatto un'idea piuttosto precisa delle priorità del suo superiore. Non abbastanza, però, per immaginarne gli esiti dopo tanti anni di onorato servizio. Era vero che certi meccanismi londinesi gli erano ancora del tutto avulsi, ma alla fine Ramirez era sempre stato coerente, anche nella scelta di andarsene. Bevve l'ultimo sorso di caffè ristretto, prima di di concedere un ultimo sguardo critico alla figura che lo specchio gli rimandava. Il nodo della cravatta perfettamente composto sotto la giacca denotava uno stile che si concedeva solo in alcune circostanze e quella, indubbiamente, doveva essere una piuttosto importante. Non era solo per la perentoria formalità di cui erano intrise le parole che componevano l'invito, quanto per il cambiamento epocale che questo comportava.
    Solo quando fece il suo ingresso nella sala, si rese conto di quanto fosse grande il numero di persone che componevano il Quartier Generale. Volti privi di identità che aveva incrociato nei lunghi corridoi e a cui aveva porto un saluto di circostanza senza attribuire loro una qualche appartenenza, erano tutti schierati e vociferavano con discrezione, in attesa che il Ministro facesse il suo ingresso. Scorse, tra gli astanti, la barba folta di AJ e si diresse verso quel lato, occupando la sedia libera accanto al caposquadra.
    Da giorni si fa il nome di un certo Stormind come sostituto di Ramirez. Lo conosci?
    Lo sguardo d'intesa fra i due aveva sostituito il saluto di rito che invece aveva rivolto a tutti gli altri, allargando il sorriso quando lo sguardo gli era caduto sulla Fhest.
    La curiosità sul nuovo Capo era invece relativa. Chiunque avesse ricevuto quell'incarico, si sarebbe trovato di fronte ad un suggestivo scenario che lentamente si stava aggrovigliando come un gomitolo capitato tra le grinfie di un gatto. Che fosse più o meno risoluto, non cambiava di molto la fragilità della prospettiva. Si navigava a vista, pescando nel mare fangoso dell'incertezza con strumenti piu' o meno opinabili. Brian, come al solito, avrebbe assolto ai suoi doveri anche se non sentiva di avere alcun obbligo nei confronti dei regnanti inglesi, morti o vivi che fossero. Era ciò su cui, in quel momento, disquisiva il Ministro. Era palese che non avesse preso benissimo le modalità con cui Dell avesse deciso di lasciare il posto. Eppure non esisteva una motivazione più retta, onesta e coraggiosa di quella. Aveva scelto di privilegiare i propri principi che erano in aperto contrasto con le direttive ed i metodi di un mondo che probabilmente non riconosceva più. In quell'ottica, l'affermazione del Ministro strideva dunque in modo piuttosto evidente. L'assioma prevedeva che ognuno facesse i conti con la propria coscienza e in caso si dimettesse. Non era così semplice, ne immediato, non era cio' di cui tutti avevano bisogno e si limitò a respirare profondamente, studiando il dorso delle sue mani, dopo aver lanciato ad AJ un'occhiata eloquente. Era possibile che davanti ad una pinta avrebbero parlato anche di quello.
     
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    Quando Dell l'aveva presa da parte per parlarle della sua decisione, la Suarez lo aveva ascoltato in silenzio e aveva lasciato che il Capo auror terminasse di parlare prima di aprire bocca a sua volta. Nel silenzio, tuttavia, la sua mente aveva macinato pensieri e frustrazioni, giungendo alla decisione finale che si era configurata in un atteggiamento comprensivo e non giudicante. Aveva deciso di mostrarsi solida e ferma nel suo sostegno a quell'uomo, in definitiva perché riteneva che Ramirez meritasse il congedo più rispettoso che lei potesse offrirgli, quello che forse non avrebbe ricevuto da coloro a cui avrebbe presentato le sue dimissioni effettive.
    Capiva la decisione del messicano, ma non ne era contenta. Come avrebbe potuto? Dell non abbandonava la nave in balia di un assalto piratesco, piuttosto deponeva un ruolo da capitano di cui ormai non gli era rimasto che il titolo. Difficile mantenersi alla guida di qualcosa, se il potere decisionale ti è sfuggito dalle dita. O ti è stato sottratto.
    Prese posto in silenzio, senza far troppo caso a dove si sedeva, gli occhi fissi sul Ministro inglese. Nott non era ancora in carica quando lei aveva iniziato a considerare la possibilità di un trasferimento, le sue riflessioni erano state determinate prevalentemente dalla collaborazione che, come auror americana infiltrata in un'operazione della DEA su territorio britannico, aveva avuto con Ramirez. Era stato lui a conquistarla professionalmente parlando: la sua idea di applicazione della giustizia, la sua leadership. Quella era una verità oggettiva, non poteva negarlo a sé stessa. Avrebbe dovuto farci i conti, ora che le carte in tavola venivano rimescolate.
    Immaginava che per i suoi colleghi - auror che al fianco di Ramirez avevano affrontato numerose battaglie e momenti oscuri della storia magica dell'ultimo decennio - quella situazione risultasse ancora più difficile da digerire. Estraniante, quasi inaccettabile. Chissà chi di loro si sentiva tradito da Dell e chi piuttosto dal sistema. Chissà in quanti avrebbero deciso di rimanere ugualmente al proprio posto.
    Le indagini su Westwood hanno anche portato alla luce la collaborazione con l'Auror Lacroix, che non era stata segnalata prima. L'auror in questione è stato arrestato e soggiorna attualmente ad Azkaban.
    Se la prima parte del discorso del Ministro era stata per lei prevedibile, quelle parole la fecero invece sussultare. Istintivamente, il suo sguardo si mosse tra i colleghi presenti cercando il suo stesso stupore nei loro occhi. Personalmente, Dalila aveva conosciuto a stento l'auror Lacroix, i loro cammini si erano incrociati durante la collaborazione tra USA e Regno Unito, al punto che di lui non aveva che il ricordo di un ragazzo dallo sguardo luminoso ma piuttosto serio, due occhi chiari che brillavano di ammirazione per il suo Capo Auror. Per alcuni tra i presenti, invece, Ares era stato il collega di una vita: gli occhi di Dali esitarono in particolar modo sulla Matthews, la Fhest ed AJ, aspettandosi una qualche sorta di reazione da parte loro. Sconcerto, domande. Fu l'espressione di AJ ad attirare maggiormente la sua attenzione: lo yankee appariva sconvolto, al punto che la Suarez trovò istintivo allungare il braccio dietro la schiena di Norrell - la cui figura la separava da Aj - per stringere il braccio dell'americano in un gesto di muta solidarietà. Nessuno avrebbe mai voluto ricevere una notizia del genere: era quel tipo di evento che ti portava a mettere in discussione la tua fiducia verso qualunque collega, verso il senso della squadra, delle alleanze.
    Dopo la bomba appena sganciata, la declamazione di un giuramento risalente all'epoca vittoriana le parve quasi fuori luogo. Forse dai piani alti intendevano sondare il peso di tutte quelle rivelazioni in separata sede, ma in quel momento di certo lo stato psicologico del corpo auror non appariva prioritario.
    Io l'ho incontrato solo una volta, di sfuggita.
    Mormorò quell'osservazione a beneficio di chi le era accanto. Augie di sicuro, ma potevano averla sentita anche AJ e Brian. In sostanza per lei Stormind era un emerito sconosciuto, ma immaginava che avrebbe imparato a conoscerlo. Dal canto suo, Dalila aveva intenzione di rimanere al suo posto.. almeno per il momento. Troppe volte gli eventi l'avevano allontanata dalla sua posizione con la forza impattante di uno tsunami: il congedo con onore dall'esercito, la fine dell'operazione di copertura nella DEA, la scelta radicale di trasferirsi a Londra. Era giunto per lei il momento di fermarsi a riflettere. Valutare.
    Certo, non poteva affermare di condividere l'entusiasmo con cui la Matthews declamava la sua fedeltà ad un uomo che aveva appena implicitamente dato del codardo a suo marito, lo stesso uomo che aveva rimandato indietro di qualche decennio la politica ministeriale circa i diritti dei liberi cittadini. La flemma di Sarah, in effetti, la spinse quasi a credere che stesse facendo buon viso a cattivo gioco e che nei suoi pensieri si stessero comprensibilmente agitando molti dubbi. La perplessità di AJ, invece, era molto più palese: talmente evidente nell'espressione aperta e sincera sul volto dello yankee che Dali ne avrebbe quasi sorriso, se la situazione non fosse stata così drammaticamente seria. Gale, proprio davanti a lei, era quieto ed enigmatico come sempre.
    Sarebbe rimasta al suo posto, sì, ma non aveva intenzione di enunciare nulla per ribadirlo. Per lei era il momento di ascoltare.
     
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    Amo il mio lavoro, amo il mio lavoro. Me lo ripeto come un mantra lasciando che l'acqua gelida di uno dei bagni del Ministero mi aiuti a riprendermi dal torpore e dalla stanchezza post notte di ronda, la compilazione dei rapporti mi ha preso più tempo del previsto e non sono riuscito a passare da casa a riposare prima di raggiungere gli altri per la riunione indetta dal Ministro Nott. Non sarei mancato per niente al mondo anche se sono consapevole che non sarà facile, che quella che ho davanti sarà una vera e propria giornata di merda, lo sapevo nel momento in cui William Dell Ramirez, dopo settimane, ha varcato la soglia di casa mia con una cassa di birre fra le mani, lo sapevo quando ho letto il foglio di pergamena con la convocazione che mi è stato recapitato in ufficio, e lo so ora mentre osservo i miei colleghi, altrettanto tesi e nervosi, attenderne l'inizio.
    ''Grazie...'' quasi sussurro ad un Mark Harris - ragazzo a cui devo ammettere che mi sto vagamente affezionando - che mi allunga una tazza di caffè nero e bollente, quasi che mi abbia letto nella mente, che abbia compreso dai segni scuri che cerchiano i miei occhi il mio bisogno di caffeina. Porto alle labbra la tazza beandomi del suo calore e dell'effetto quasi immediato che ha sui miei muscoli intorpiditi prima di accomodarmi anche io all'interno dell'aula accanto a Brian, di cui ricambio il cenno di saluto e d'intesa e... Augustus? Pensavo che mi si sarebbe seduta vicino Dalila e non lui, non ho niente in contrario, sia chiaro, ma nell'ultimo periodo è... strano, non abbiamo mai davvero avuto chissà quale rapporto mentre nelle ultime settimane mi è apparso più socievole, si è addirittura unito a me per una birra post turno - anche se ha ordinato solamente un succo di frutta - e mi fa piacere. Chissà, forse c'è una piccola possibilità che si possa instaurare un rapporto di amicizia oltre che lavorativo! Nonostante io ne fossi già consapevole devo ammettere che è strano vedere qualcun altro prendere posto sulla poltrona che, fino a poco fa, era di Dell, l'idea che lui non sia qui mi fa venire l'orticaria ma lo comprendo, so cosa l'ha spinto a prendere questa decisione e lo capisco, più da collega che da amico. Rimango seduto, sorseggiando il mio caffè per poi posare la tazza a terra, educatamente, quando il Ministro prende parola. E ciò che esce dalle sue labbra è tutto il contrario di quello che mi aspettavo.
    L'Auror Lacroix. E' stato arrestato. E' ora detenuto ad Azkaban. Le parole del Ministro mi colpiscono come lame gelate sul viso lasciandomi attonito per istanti che sembrano infiniti, tutto intorno a me appare ovattato e rallentato al punto da non riuscire più a vedere niente, a non sentire niente se non il sangue che mi scorre più velocemente nelle vene facendo pulsare le mie tempie. Non riesco nemmeno a cercare lo sguardo e l'appoggio dei miei colleghi, di chi mi è vicino come Brian e Augustus, non lo conoscevano, ne hanno solo sentito parlare, come possono giudicare, comprendere il malessere e la nausea che ora provo? Se questo è uno scherzo non è divertente proprio per un cazzo, per Merlino! Non può essere vero, non Ares. Che cazzo può aver fatto quel nanerottolo da meritarsi la reclusione in una cella? E' impossibile che abbia a che fare con Westwood. Ma lo hanno visto? Non farebbe del male nemmeno ad una mosca... lui è... è una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto, un amico sincero, un collega leale e devoto, cazzo ma lo sa il Ministro quello che Ares Lacroix ha fatto per il suo paese? Ci deve essere un errore! Sento le mie nocche stringersi con forza attorno al tessuto dei miei pantaloni mentre la mia gamba destra trema in maniera incontrollabile. E' il tocco leggero e confortante della mano di Dali che mi riporta di colpo alla realtà, alla realtà di una vita lavorativa in cui due dei miei migliori amici non sono al mio fianco ad affrontare tutto questo, entrambi vittime delle proprie scelte. Dell e Ares.
    Un'improvvisa morsa mi stringe lo stomaco mentre rivolgo la parola al Ministro e al mio nuovo Capo Auror, rabbia nei confronti di quello Ares che può aver fatto per meritarsi di essere umiliato davanti a tutti, che i suoi peccati vengano sviscerati e resi di pubblico dominio.
    ''Vorrei poter visionare, in separata sede, il fascicolo dell'Auror Lacroix se possibile... come saprà Ministro ha combattuto accanto a molti di noi durante la guerra dieci anni fa... - si è messo al servizio del proprio paese, è rimasto mesi infiltrato sotto copertura al Castello di Hogwarts per proteggere gli studenti, quelli che avrebbero potuto essere i figli di ognuno dei presenti -la sua famiglia è stata informata?'' e spero che si sia recato da loro qualcuno con un minimo di tatto e comprensione, qualcuno in grado di comprendere il dolore che una notizia del genere può aver causato, perchè sì, nonostante qualsiasi peccato Ares abbia commesso la sua famiglia deve essere protetta così come vorrei lo fosse la mia se dovesse succedermi qualsiasi cosa. La sua famiglia, la donna che l'ha cresciuto, la sua attuale compagna, sua figlia... quella povera bambina, così piccola per comprendere che il padre non tornerà a casa per le feste di Natale come sicuramente le aveva promesso.
    Voglio capirci chiaro, voglio sapere cosa è successo, cosa ha portato al suo arresto, non riesco ad accontentarmi di queste poche parole che racchiudono e definiscono il lavoro da Auror di uno degli uomini più onesti che io abbia mai conosciuto.
    ''Per ora ne ho solamente sentito parlare bene ma non ho ancora avuto modo di lavorarci assieme'' rispondo a bassa voce alla domanda di Brian quasi in sincronia con Dalila prima di tornare a concentrarmi sulla riunione.
    E mentre osservo i due uomini seduti di fronte a noi riesco a capire più che mai la difficile scelta di Dell ed il significato del biglietto che ha fatto recapitare al Ministro Nott. Ascolto con attenzione il giuramento che il Ministro ci ripete, nonostante il mio, ben 21 anni fa, sia stato decisamente diverso, non si parlava di Regina e monarchia ma di aiutare il mondo babbano e il Presidente Bush nell'imminente guerra contro il terrorismo, e da allora non ho mai smesso di fare questo, fornire protezione, mettere la mia vita al servizio di perfetti sconosciuti. E' questo che siamo noi Auror, corriamo nei posti da cui tutti scappano, non possiamo decidere la grandezza del bene che facciamo eppure ogni giorno ci proviamo comunque. E' inutile sottolineare e ricordare a tutti quanti loro che sono arrivato a Londra quasi undici anni fa chiamato dal Capo Auror Ramirez per aiutarli durante uno dei periodi più bui del mondo magico, ne saranno già a conoscenza dal mio fascicolo. Sono sempre stato disposto a rischiare e non smetterò ora, so benissimo quali sono i miei ideali e a chi è rivolta la mia fedeltà.
    ''Sono ventuno anni che faccio il possibile per mettere in pratica il mio giuramento, servire la comunità magica del come Auror e di farlo con equità, integrità, diligenza e imparzialità, rispettando in egual misura tutte le persone, e non ho alcuna intenzione di venirne meno ora, ora che ce ne è più bisogno'' perchè è la comunità magica colei a cui ho prestato fedeltà, non schieramenti ed ideali politici, il popolo e la sua protezione. E' questo l'Auror che voglio essere, io voglio chiarezza, voglio che i diritti di chiunque siano rispettati, non vorrò mai ritrovarmi a rappresentare il potere assoluto, quello che può permettersi di disporre di una vita non sua, di entrarci dentro, aprire la porta senza doverlo spiegare a nessuno, stravolgerla e quasi pretendere che gli altri lo accettino. Il mio sguardo si posa poi su Sarah mentre espone gli ultimi aggiornamenti sugli organi di Moon rinvenuti, il ricordo di quel cuore imbalsamato ancora mi da la nausea, e so che da questo momento le cose per tutti noi cambieranno per sempre. Sono ufficialmente tornati. Maledettissimi figli di puttana



    Edited by AJ Smith - 23/1/2024, 07:09
     
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    Non presi posto a sedere una volta dentro alla stanza dove si sarebbe tenuta la riunione: star seduta mi faceva sentire come se fossimo ancora tra i banchi di scuola, motivo per cui preferii rimanere appoggiata alla parete vicina alla porta, come in un primordiale istinto di assicurarsi una via di fuga. Salutai con un cenno del capo i miei colleghi, rassicurata dal fatto che la convocazione interessasse l'intero dipartimento Auror e non fosse privata attendendo che il Ministro prendesse la parola.
    Ehi Doyle ti porti a cena il Ministro dopo?
    ironizzai verso l'irlandese, squadrandone l'ordine eccessivo con cui si era presentato. In effetti forse, avrei dovuto indossare quantomeno la divisa pulita e stirata in presenza del Ministro ma non ci avevo minimamente pensato e sfottere Doyle serviva in qualche modo a farmi sentire meno trascurata.
    La notizia sui progressi verso il caso Westwood disegnò un'espressione elettrizzata e soddisfatta sul mio viso, che tuttavia durò ben poco, soffocata dapprima da un profondo scetticismo sulla giustizia inglese, e dopo da un'altra notizia che mi fece irrigidire la mascella e tutto il corpo. Che ritenessi Lacroix un coglione non era mai stato un segreto per nessuno, sin da quando aveva rischiato la pelle sua e dei cretini che l'avevano accompagnato a recuperare una chitarra del cazzo, così come non era mai stato un segreto neanche con il diretto interessato. La mia reazione a onor del vero aveva poco a che fare con lui.
    E quanto sarà lungo il suo "soggiorno"?
    Domandai a Ministro e nuovo capo Auror, tenendo le braccia incrociate, battendo l'unghia contro l'avambraccio come se così facendo potessi accelerare tutte le risposte alle domande che mi si stavano accalcando nella mente. L'ultima cosa che volevo era tornare ad Azkaban e il fatto che le riforme potessero essere un'arma a doppio taglio mi rendeva terribilmente irrequieta. C'erano cose che era meglio che non arrivassero alle orecchie del Ministro o del Wizengamont o avrei fatto la stessa esatta fine di Lacroix.
    C'erano decisamente troppe cose che avrebbero potuto mettermi nella merda. E il cambio di vertice del reparto Auror non cadeva in un buon momento: se Stormind si fosse messo a scandagliare le mie mosse degli ultimi dieci anni con questi decreti.. non avrei avuto modo di nascondermi dietro nessuna giustificazione ne di farla franca. Quello era decisamente un momento del cazzo per Dell per andarsene.
    Beh non ha fatto niente di diverso dai suoi predecessori: è una carica che non è clemente con chi la ricopre. Forse è più maledetta della cattedra di Difesa di Hogwarts...
    Conclusi, incrociando lo sguardo di Stormind, sollevando il sopracciglio, ancora indecisa se sarebbe stato una figura nemica o alleata. La mia conoscenza era superficiale e sebbene sulla carta sembrasse una persona a posto rimaneva un incognita. Avrei dovuto prestare estrema attenzione a come mi muovevo.
    Merda... cazzo.. affanculo Lacroix e affanculo Dell...
    Risposi con un cenno del capo alla domanda del Ministro sulla possibilità di lasciare o meno il proprio posto: ero rimasta tra gli Auror sotto governi ben peggiori, allontanandomi da essi solo quando la Gordon aveva intrapreso una felice relazione amorosa con Moon in persona. Avevo servito persino sotto il governo Moon del Nord... se ero riuscita a lavorare in un paese dove era legale usare le maledizioni senza perdono, ci sarei riuscita anche in uno dove si poteva entrare nella mente altrui... stavolta però, sarebbe stato il caso di non caderne vittima a mia volta: avevo decisamente esaurito i paesi in cui scappare.
    Ascoltai poi Sarah, nel cui sguardo avevo incrociato una vena di preoccupazione pari alla mia dopo aver saputo di Lacroix. Avevo invece distolto il volto dal suo quando l'argomento era caduto su Dell: dati i miei battibecchi con lui, non mi sembrava il caso di infierire con lei.
    E' tutto molto.. elegante. Non trovate?
    C'era molto simbolismo in quei messaggi, per quanto fossero brutali, ma d'altronde sapevo la parte brutale da chi fosse stata realizzata. Ma le scatole, i contenitori di bacchette, le piume di pavone bianco.. c'era una notevole cura e pianificazione che si prendeva anche del tempo per essere... beh, sì, elegante.
    Forse c'era fin troppa freddezza nel mio tono di voce, eppure la cosa migliore era analizzare i dati che emergevano mano a mano, cercando di ricomporre un puzzle senza lasciare che l'emotività interferisse troppo.
    E anche sfrontato in un certo senso: c'è molta sicurezza in queste azioni, sono una provocazione aperta il che potrebbe significare che o sono sicuri dell'efficacia del loro piano di azione oppure... che non sono ancora pronti e stanno cercando di seminare il panico per indebolirci mentre guadagnano tempo.
    Non che la sicurezza e la sfrontatezza fossero nuove al regime oscuro, Moon per primo amava essere al centro dell'attenzione e esercitare il suo potere con fierezza. Ma il tocco stavolta era indubbiamente.. diverso.
    Quanto sono rari i pavoni bianchi?


    Edited by .Fay. - 23/1/2024, 12:17
     
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    I sussurri riguardo le dimissioni di Ramirez erano giunti da ogni direzione, troppi per essere falsi e non riuscire a trovarne conferma. E così, il capo si era tagliato la testa da solo, evitandomi la fatica di andare a cercarlo.
    Una svolta molto interessante, per quanto imprevista. Parlandone col clan, si era deciso di farmi rimanere al Ministero per osservare e valutare, spostando poi il mirino sulla testa di qualcun altro. Il mio obiettivo non è cambiato, la feccia va eliminata dalla superficie del pianeta, ma non è detto che i metodi da me utilizzati dovranno rimanere gli stessi.
    In fondo la linea di lavoro è cambiata, gli interrogatori si sono fatti più semplici, e non è detto che il pensiero del ministro Nott sia poi così diverso dal mio quando si parla di mannari violenti. Potrebbe pure decidere che, per il bene comune e visti i tempi di oggi, sarà necessario chiudere i luridi cani in prigioni d'argento e buttarne via la chiave.
    Quindi farò il bravo auror, e aspetterò l'evolversi degli eventi cercando di portarli a mio favore.
    Appena giunto alla riunione mi siedo di fianco a Smith rivolgendogli un sorriso amichevole, probabilmente l'americano pensa che stiamo diventando buoni colleghi, se non addirittura quasi amici, ma ai miei occhi sembra solo un'enorme idiota. Mi sono avvicinato a lui perchè molto amico del messicano, normalmente lo avrei trovato parecchio fastidioso e per nulla interessante, ma per il bene della causa posso sopportare le sue chiacchiere e battute adolescenziali durante le uscite al pub.
    Nel guardarmi attorno porgo cenni di saluto a coloro che conosco o con cui ho avuto a che fare, certo che nessuno sospetti nulla della mia vera natura. Detesto lavorare per questo branco d'individui ligi ad un governo che premia gli assassini dando loro i mezzi per vivere una vita "normale", nessuno sembra capire quanto i lupi siano pronti ad azzannare la mano che li nutre non appena si volta loro le spalle.
    Ascolto il ministro mantenendo un'espressione neutra ma attenta, degli sviluppi sul caso Westwood m'importa ben poco, ma nel sentire dell'arresto di un collega divenuto collaboratore reagisco con genuina sorpresa. E così non sono l'unico ad avere un'oscuro segreto... Chissà a quanti di questi integerrimi auror piace giocare coi cattivi durante il loro tempo libero.
    Smith mi sembra particolarmente colpito dalla cosa, percepisco il braccio di Suarez dietro di me che si allunga per toccarlo in quello che deduco essere un moto d'affetto per fargli forza; evidentemente l'idiota e questo stupido che si è fatto beccare erano amici, più tardi gli chiederò se va tutto bene offrendogli orecchio per ascoltare i suoi drammi interiori. E' così che fanno i buoni amici, giusto?
    La lettura del messaggio di Ramirez è un piccolo spaccato sulla coscienza dell'uomo: evidentemente si è ritenuto troppo buono e retto per questo posto, preferendo mollare piuttosto che continuare a mettere in prigione colore che stanno sconquassando il suo paese. Sarebbe potuto rimanere e lottare, invece è un codardo fatto e finito. Mi chiedo se il suo sostituto si rivelerà della stessa pasta o dalla mano più ferma, l'ho notato gironzolare per il Ministero e fino ad ora non gli ho mai prestato troppa attenzione, presto diventerà oggetto di studi e riflessioni, ed in caso saprò come mostrarmi utile ai suoi occhi.
    Lascio parlare gli altri finchè non scelgo d'intervenire e dire la mia, devono farsi l'idea che m'interessi rimanere qui in mezzo a loro quando invece preferirei essere a caccia in un bosco, e mettermi un pochino in mostra sotto l'occhio attento del Ministro andrà a mio favore.
    Sebbene svolga questo lavoro da poco, come l'auror Smith anche io desidero continuare a servire la popolazione in questo terribile momento. Lasciarsi alla mercé dei mangiamorte andrebbe contro i valori su cui ho scelto di giurare.
    Tante belle parole laccate di miele, come al solito.
    Mi faccio avanti una seconda volta, quando la Matthews espone quanto scoperto riguardo i messaggi lasciati dai cattivi di turno, ed espongo la mia piccola teoria perchè è ciò che farebbe il caro auror Augie.
    Se posso, il tema della resurrezione mi fa venire in mente quanto accaduto ad aprile all'Accademia, quando gli Inferi hanno attaccato studenti e professori. Io e le colleghe Suarez e Bell siamo intervenuti in seguito raccogliendo indizi e distruggendo il Velo, ma per ora non sono stati trovati collegamenti con i mangiamorte... Pensate possano aver avuto a che fare con la donna responsabile dell'attacco?
     
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    Alex si era presentata alla riunione come una brava soldatina, arrivando persino qualche minuto in anticipo. In maniera poco da lei, aveva trascinato una sedia in fondo alla sala e si era seduta cercando di farsi inghiottire dalle pareti. Era rimasta li’, immobile, senza dire niente a nessuno dei suoi colleghi che entravano e si scambiavano commenti e previsioni. La Bell era livida e non sapeva nemmeno perché. Sapeva solo che aveva quel nodo nello stomaco che non le dava pace, come se sapesse che qualcosa di terribile stesse per succedere anche se non ne aveva alcuna prova.
    Il Ministro Nott parlava come se davvero pensasse che i nuovi decreti fossero giusti e che fosse grazie a loro che le indagini andavano avanti più che per il lavoro e il talento degli Auror che quelle indagini le conducevano. Alex davvero non sapeva se fosse peggiore il pensiero che il Ministro fosse davvero così naive o che fosse invece così bravo a mentire.
    E infine il pugno allo stomaco arrivo’. Dell se n'era andato. Li aveva abbandonati. Non che questo fosse un totale shock a dirla tutta, ma nonostante questo un senso di profondo vuoto assali' Alex. Lei era tornata nel corpo Auror principalmente per Dell e si era comportata cosi' egregiamente in virtù della promessa che gli aveva fatto. Senza di lui aveva ancora senso sottostare a tutte quelle regole?
    Fu in quel momento, mentre stava quasi per alzarsi e andarsene in silenzio tra il chiacchiericcio di tutti, che una realizzazione le arrivo' in faccia come un ceffone. Era così che si era sentito Dell quando lei era andata a fare la guerrigliera mascherata durante la guerra? Era questa la percezione che gli altri avevano avuto di lei da dentro il Ministero?
    Quel pensiero la impietri' sulla sedia mentre ascoltava le parole del Ministro. Perfino Augie che cercava di farsi bello in un modo altamente fuori luogo non la toccarono, perché tutti i suoi pensieri erano votati ad elaborare una nuova realizzazione: Dell non era la persona da incolpare. La promessa che gli aveva fatto era ancora in piedi. Doveva fidarsi di lui, mantenere l'integrita' nonostante tutto e magari si', anche essere forte per Dell come lui lo era stato durante la guerra. Il suo Capo Auror era lui, e lui non l'aveva sollevata dai suoi doveri, ufficiali o ufficiosi che fossero. D’altro canto, se se ne fosse andata via anche questa volta chi avrebbe tenuto d'occhio la situazione? Il nuovo Capo Auror era un'incognita e questo rendeva la situazione più pericolosa. Alex sarebbe rimasta ad osservare e a seguire gli ordini finché non avrebbe capito cosa stava davvero succedendo e quali mani stavano muovendo tutti gli scacchi.
    Certo era che appena avrebbe finito il turno si sarebbe fiondata a casa Ramirez e gliene avrebbe dette quattro.
     
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    Sigillato in un silenzio enigmatico e calcolatore, l’uomo con l’inverno nello sguardo osservava attento e coinvolto i presenti, com’un intruso insinuatosi in territorio ignoto, potenzialmente alleato, ma altresì potenzialmente ostile. E mentre si soffermava su ognuno di loro, una fotografia si sviluppò nella sua mente di ordinati pensieri e machiavellici piani: i soldati del Ministero inglese che aveva dinnanzi, bloccati nel centro esatto d’un lago ghiacciato. Tremava sotto i loro piedi la sottile lastra, scricchiolando nefasta in procinto di spezzarsi, e li costringeva a percepire tutta la precarietà della loro situazione, minandone la fiducia, ottenebrandone la capacità con il timore di fallire. Così il loro comandate…la loro guida…li aveva lasciati, incapaci di proseguire tanto quanto di tornar sui propri passi, e Russell sentiva d’avere l’arduo compito d’inoltrarsi a sua volta su quel lago ghiacciato, per raggiungerli e insieme attraversarlo, senza passi falsi che avrebbero potuto distruggere la sottile lastra che li separava dai gelidi abissi, irrimediabilmente. Non era però sol un comandate e una guida che lo stratega dalla ferrea logica ambiva ad essere, no: egli bramava divenir altresì ghiaccio con cui solidificare quella debole lastra, a poco, a poco, ottenendo la fiducia d’ognuno di quei volti che osservava in silenzio, riflettendo. Poiché solo favorendo con pazienza e dedizione il trionfo della fiducia fra loro, credeva che sarebbero divenuti una squadra abbastanza forte, stabile e inarrestabile, per affrontare le avversità che li attendevano sulla riva opposta di quel lago ghiacciato su cui esitavano. Inermi. Abbandonati. Feriti.
    - Un unico organo. Di cui ognuno di voi è tassello fondamentale per il suo corretto funzionamento. - fece eco a quanto affermato da Nott, la voce naturalmente fredda e distaccata ma non per questo ostile. - Per questo motivo, vorrei che vi appropriaste del vostro diritto di esprimervi. Sono qui per ascoltarvi. Per ascoltarvi tutti. - pensieri, dubbi, timori…Russell li cercò negli sguardi, nei gesti, nei silenzi e nelle parole di ognuno dei presenti, invitandoli a non costringerli a tacere. - E lo sarò da oggi in avanti. - non anelava esser una figura fumosa e inafferrabile nelle loro giornate, un condottiero dispotico a cui meramente obbedire, ma una presenza solida a cui potersi rivolgere altresì negli istanti in cui avrebbero sentito il ghiaccio sotto i loro piedi vacillare. E malgrado fosse conscio che in quell’istante le sue non fossero che le mere parole d’un estraneo, gli premeva che comunque tutti loro soppesassero la prospettiva di non essere soli, ma affiancati da qualcuno disposto ad ascoltarli e a comprenderli. Una prospettiva che avrebbe reso giorno dopo giorno più solida, reale ed afferrabile, dimostrandosi uomo non solo di parola, ma altresì di fatti. Affinché nessuno di loro si ritrovasse nella situazione di credere di non aver alternativa ad imboccar un cammino oscuro…a fare una scelta sbagliata per sopravvivere. Come forse era accaduto ad Ares Lacroix, che mosso da un nobile intento, aveva scelto di scender a patti con l’oscurità per perseguirlo, incapace di scorger un’altra via. Una scelta che avrebbe pagato a caro prezzo…
    - Forse potrebbe essere di vostro interesse sapere che una fonte attendibile ha indicato Westwood come responsabile dell’omicidio di Nicholas Coventry, da tempo scomparso. - vi fu dell’affilata e artica ironia nel verbo dell’uomo dall’inverno nello sguardo, che tentò di focalizzare l’attenzione dei presenti su un assunto che pareva esser stato ignorato. Come fosse privo d’importanza. Comprendeva che la notizia dell’arresto del loro stimato collega li avesse destabilizzati, costringendo la lastra di ghiaccio ai loro piedi a tremare ancor più violentemente, ma al contempo bramava che si riappropriassero della lucidità necessaria a comprendere ciò che il Ministro poc’anzi ed egli in quell’istante stavano cercando di dirgli, impedendogli di lasciarsi trascinare alla deriva dalle emozioni e dall’istinto.
    - Grazie alle indicazioni dell’informatore, è stato possibile rinvenire il cadavere. E nelle prossime settimane, collaborerà per tendere a Westwood un’imboscata. Discuterò i dettagli direttamente con chi di voi sarà coinvolto… - non aveva ancora definito chi sarebbe stato al suo fianco nell’elaborazione e nell’esecuzione del piano di cattura del Mangiamorte che aveva tormentato per anni la comunità magica, segnando il proprio passaggio con orrori e crudeltà. Confidava però d’abbandonare quella riunione con un’idea, basata sui profili che stava stilando di ognuno di loro dacché era rientrato a Londra, nel silenzio della sua calcolatrice e tattica mente.
    La sua espressione comunque s’ammorbidì innanzi all’appassionata richiesta di Aaron Smith di rivedere il fascicolo relativo all’arresto di Lacroix, tanto che l’orma quasi impercettibile d’un contenuto e controllato sorriso segnò il suo volto mentre annuiva il suo assenso. Attratto dal movimento fluido e deciso al contempo con cui Dalila Suarez si protese verso il collega per comunicargli il suo sostegno e la sua vicinanza: simbolo del cameratismo e della comprensione che Russell ambiva instaurare nel dipartimento, a discapito delle divergenze d’opinioni che non considerava motivo di conflitto o di rottura, ma occasioni di confronto e di crescita. Al pari delle sfide a cui la vita li costringeva ogni giorno.
    - L’udienza al Wizengamot è stata fissata la prossima settimana: se ha interesse a partecipare, possiamo farle avere un’autorizzazione. - riteneva giusto che Smith presenziasse, non solo per metter a tacer i propri dubbi, ma altresì per poter essere vicino al collega ed amico nell’istante in cui sarebbe stato giudicato e condannato per la propria irresponsabile condotta. Dopotutto, un solo criminoso atto non rendeva un uomo necessariamente un criminale da offrir in pasto alla ghigliottina della maldicenza e alla gogna della vergogna…
    Mentre i suoi occhi dolorosamente chiari saettavano ad imprigionare la figura di October Fhest, rifletté su come, a discapito della propria memoria, la norvegese apparisse più sfrontata e al contempo più dura...come se la sofferenza e gli orrori subiti e veduti, forse altresì compiuti, fossero divenuti la sua nera armatura impenetrabile. - Il suo coinvolgimento con il Mangiamorte è stato limitato a una specifica circostanza e finalizzato alla liberazione di Every Westwood. Ma ritengo che questo non renderà la corte più clemente… - nessun giudizio trapelò dal verbo di Russell che scelse meramente di riportar i fatti, tacendo la propria opinione sull’assunto.
    Mentre la conversazione trafiggeva impietosa l’assunto delle dimissioni di Dell Ramirez, fu a Sarah Matthews che rivolse una nivea occhiata, quieta come la lenta neve cadente ma insidiosa com’il ghiaccio. Trovandola a sua volta ad osservarlo, avviluppata su sé stessa forse per non apparire debole, forse per non crollare a sua volta su sé medesima, forse per palesare la propria ostilità. Lo avrebbe considerato un impostore? Se lo chiese Russell mentre ne ricambiava lo sguardo, ghiaccio nel fuoco, ma né dal suo atteggiamento, né dalle sue parole, riuscì a intuire con certezza la risposta. Una risposta che forse il tempo gli avrebbe concesso di trovare, poiché senza dubbio egli l’avrebbe cercata.
    - Poco fa ho ricevuto una comunicazione dal San Mungo: la sospettata dell’evocazione del Marchio Nero si è svegliata dal coma nel corso della notte. È tenuta sotto stretta sorveglianza in modo che non possa farsi del male ulteriormente, in attesa di essere interrogata. Ho intenzione di farlo io stesso, ma vorrei che qualcuno di voi mi affiancasse. - presumibilmente soggiogata dalla maledizione Imperius, non appena era stata condotta al Quartier Generale per rispondere di quanto accaduto, la donna aveva ingerito un veleno che l’aveva costretta ad un soffio dall’essere messa in scacco dalla Morte, ma i guaritori dell’ospedale magico londinese erano stati più abili nel sconfiggerla. Una seconda occasione che Russell non aveva intenzione di sprecare, deciso a recarsi dalla sospettata appena abbandonata quella sala, affiancato da chi si sarebbe fatto avanti per seguirlo.
    - Il pavone simboleggia anche il cambiamento. E quanto fatto a Michael Moon ne è testimone: non ritengo si tratti solo di una provocazione e di una minaccia, ma anche di un taglio netto con il passato. - commentò, seguendo il filo dei ragionamenti della Fhest e della Matthews in un confronto dai risvolti imprevedibili. - Chiunque vi sia a capo, ha voluto discostarsi dal suo predecessore pubblicamente. - e sospettava che altresì gli omicidi che erano stati registrati nelle ultime settimane al Nord fossero palesi testimonianze di quel distacco, ma quello fu un pensiero che tenne per sé. Con l'intento di condividerlo più tardi con la Fhest, che in quelle terre e sotto quel Ministero aveva lavorato.
    Altresì la scelta di contenere le piume nelle scatole di bacchette magiche non poteva esser una mera casualità, bensì un altro simbolo da interpretare. La scatola non aveva sol il fine d’offrir al Mago con eleganza e solennità la propria lignea arma, ma altresì di proteggerla. Proteggere lo strumento con cui la Magia che scorreva loro nel sangue, veniva asservita ai propri fini. Che la scelta delle scatole fosse dunque traditrice della loro ambizione? Proteggere la Magia? Osservò le due donne che avevano parlato, domandandosi che cosa ne pensassero, senza tuttavia esporre i suoi ragionamenti: non anelava inquinare la loro opinione con la propria e al contempo riteneva la sua ipotesi azzardata, troppo per snocciolarla senza prudenza. Avrebbe potuto condurli alla deriva e non ne aveva l’intenzione. Più tardi forse lo avrebbe fatto, dopo aver letto la relazione che la Matthews aveva preparato al riguardo.
    - Nelle prossime settimane, avremo modo di confrontarci e di collaborare anche con i colleghi dell’ÉIRE al riguardo. Ministro, le barriere giurisdizionali fra quanto saranno ufficialmente deposte? - scambiò una rapida occhiata con Nott, che sapeva avesse preso di recente contatti con il Ministero dell’Isola di Smeraldo per siglare l’accordo.
    - Nel Regno Unito il numero di allevamenti di pavone albino è contenuto. - aveva scorso la lista, domandandosi se non fosse stato il caso d’estendere la ricerca altresì al Nord, ove i Mangiamorte s’erano rifugiati insieme al loro oramai defunto leader. - Alcuni sono gestiti da Maghi. Vanno contattati per ottenere le liste dei loro clienti. -.
    Scrutò attentamente i volti di Dalila Suarez, Alexandra Bell e Augustus Norrell, soffermandosi più intensamente e severamente su quest’ultimo, allorché dal suo verbo emersero i fatti che avevano sconquassato l’Accademia nel profondo. Un caso che non aveva potuto che costringerlo ad accigliarsi per l'ordine incauto e irrazionale di distrugger il Velo, senza considerare le conseguenze terribili che si sarebbero potute scatenare sull'equilibrio magico già precario. - Alla luce di quanto emerso dalle analisi degli Indicibili, ritengo che sia stato un azzardo e in futuro, se doveste ricevere ordine di eliminare un artefatto magico, vi chiedo di consultarvi prima con il sottoscritto. Perché così facendo, non avete distrutto il Velo, ma solo l’Arco che serviva a proteggerlo e, presumibilmente, a contenerlo. Mi sbaglio, signor Doyle? - interpellò il Ministeriale da poco rientrato dall’Isola di Smeraldo che brandiva il suo caffè come fosse un’arma o uno scaccia-pensieri. - Ha avuto modo di esaminare i resti dell’Arco che sono stati portati all’Ufficio Misteri? So che alcuni suoi colleghi ne hanno verificato l’autenticità, per valutare se sia consigliabile e fattibile ripararlo. Oltre che per appurare che la sua distruzione non abbia portato a delle ulteriori anomalie nel flusso magico. Le ultime registrate hanno coinvolto le barriere a protezione delle abitazioni dei Maghi a Dublino… - se non fossero riusciti ad arginare l’instabilità della Magia, lo Statuto Internazionale per la Segretezza Magica sarebbe irrimediabilmente crollato su sé medesimo com'un effimero e futile castello di carte.
    - Quanto al coinvolgimento dei Mangiamorte, anche se non hanno rivendicato il crimine, non è una strada da escludere a priori. - forse la responsabile era stata costretta a fuggire prima d’invocare il Marchio Nero o di lasciare una piuma con un messaggio. A meno che… - Se la responsabile aveva lasciato una piuma, potrebbe essere andata distrutta nello scontro... - e cercarne le eventuali tracce avrebbe significato metterla a soqquadro, ma se lecito era il dubbio che i Mangiamorte fossero coinvolti, lo erano altrettanto i mezzi con cui scoprire se fosse effettivamente così oppure no.
    - Alla luce dei recenti avvenimenti, si è convenuto che d’ora in avanti dovrà esserci almeno un guaritore, o un Auror abilitato come tale, in ogni squadra impegnata in missione. A tal proposito, sono in contatto con il direttore del San Mungo per organizzare dei corsi mirati, qualora qualcuno di voi fosse interessato a partecipare. -.


    Edited by made of snow and strategies - 9/2/2024, 10:05
     
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    Ministro della Magia Inglese

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    Il Ministro osservò, da dietro i suoi occhiali sottili e rotondi, le reazioni del corpo Auror Inglese che prendeva posto nella sala riunioni. Doveva concederglielo, quantomeno le loro reazioni sembravano essere ben coordinate come un unico blocco e questa di per se non era ne una cosa positiva ne negativa: potevano diventare un gregge di pecore oppure un branco di leoni. Sperava Nott, che la fedeltà mostrata a Ramirez potesse spostarsi anche a Stormind.
    Doyle... no, non lei Gale.. Bell, Suarez... mi fa piacere la vostra accondiscendenza, posso dedurre che si possa applicare il detto "chi tace acconsente"?
    Non che le personalità flemmatiche non fossero gradite, erano indispensabili per mantenere la tranquillità e raggiungere i compromessi, tuttavia non era una fila di soldatini che concedeva l'onore di prestare servizio quello di cui il popolo inglese aveva bisogno in quel momento e dalle espressioni degli auror era impossibile non scorgere un cipiglio di disapprovazione che avrebbe dovuto trovare strada da pensiero a verbo.
    Sembrava importargli più della riorganizzazione dei gradi che non del fatto che Micheal Moon, l'uomo che per anni aveva avuto in mano le sorti del Mondo Magico, che sembrava imbattibile sia dalla bacchetta che dalla bilancia della legge, fosse stato sconfitto, smembrato e umiliato da quello che, a dispetto del gesto da alleato, era un evidente nemico che aveva già individuato nuovi bersagli. E questo non era accettabile tra chi componeva il corpo Auror. Questi pensieri avrebbero dovuto impedir loro di dormire la notte, avrebbero dovuto innescare il loro senso di responsabilità e tenderli verso l'azione, il ragionamento e l'organizzazione strategica e intelligente.
    Come immaginava l'attenzione fu catturata dalla notizia dell'arresto del loro collega, mentre osservava l'imponente figura di Smith, colma di genuina preoccupazione, passando poi l'occhio sulla chioma rossa di Fhest, la cui preoccupazione avrebbe dovuto essere... indagata.
    Lasciò tuttavia che fosse Stormind a gestire questo aspetto: quelli d'altronde sarebbero stati i suoi uomini e avrebbe dovuto capire come gestire il reparto.
    I suoi occhi si soffermarono successivamente su Sarah Ramirez. La simpatia che Nott avrebbe potuto provare nei confronti della moglie dell'ex Capo Auror, che si ritrovava a presenziare quell'invettiva contro suo marito, seguita dal silenzio dei suoi passati sottoposti, era tuttavia soffocata da quel dubbio sul passato della donna. Dubbio su cui si necessitava di far luce. Adesso più che mai.
    Ci incontreremo per firmare proprio oggi e le disposizioni saranno attive a partire da domani mattina. La collaborazione ha il fine di facilitare la comunicazione tra i due dipartimenti e di agevolare le indagini.
    Gli equilibri tra le due nazioni erano precari da anni: confidava che nessuno avrebbe preso iniziative individuali, consapevole di questo senza doverlo sottolineare. L'ultima cosa che serviva in quel momento, era riaccendere una vecchia lotta intestina.
    A breve dovrebbe raggiungerci anche il Capo auror Irlandese Kain Cavanaugh. Lui e Stormind coordineranno le operazioni e dovrete fare riferimento a loro o a chi verrà designato per ciascuna indagine in territorio straniero.
    Una breve occhiata all'orologio da taschino, per controllare l'orario concordato con gli irlandesi. Sarebbero arrivati a momenti quindi tanto valeva introdurre anche il prossimo punto.
    Rimanendo in tema di corsi, il Ministero e il Preside di Hogwarts hanno concordato sull'utilità di integrare il programma formativo con un corso di Difesa Avanzata per gli studenti che vorranno farlo. Il Marchio è apparso anche sopra la scuola e più di una volta gli studenti sono stati presi di mira, sicuramente accadrà di nuovo e devono essere pronti a difendersi. Per gli studenti maggiorenni che hanno conseguito i G.U.F.O invece apriremo la possibilità di partecipare a un corso per Aspirati Auror in anticipo senza la necessità di aver conseguito i M.A.G.O.


    Prossima scadenza: 1 marzo.
    N.B= Non occorre rispettare i turni del giro precedente.
     
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    Mi rendo conto che sto trattenendo il respiro, che il peso di un macigno sul petto mi sta privando dell'aria dal momento esatto in cui il Ministro Nott ha annunciato l'arresto di Ares, di uno dei miei migliori amici, quel nano francese dalla risata contagiosa, innamorato della vita e di sua figlia. Forse un po' stupido a volte, ma pur sempre un bravo ragazzo, un ragazzo dal cuore così grande da aver fatto la più grande delle stronzate. Per Merlino perchè non è venuto a parlarcene? Eravamo ad un punto morto con le ricerche della Westwood, ma era proprio necessario chiedere l'aiuto del ricercato numero uno fra i mangiamorte? Ed eccolo il senso di colpa che si fa largo nella mia mente distruggendo quel minimo di autocontrollo che mi appartiene solitamente in situazioni di forte stress. Se io. Se lui. Se noi. Se solo... ormai che senso ha pensare a quello che sarebbe potuto essere, a come sarebbero diverse le cose se solo mi fossi accorto di quali erano le sue intenzioni? Ero il suo caposquadra e ho fallito. Le mani si stringono con ancora più forza al punto che le nocche nocche svettano, pallide, affilate.
    ''Sì grazie - annuisco alle parole del mio nuovo Capo Auror. Voglio essere al fianco di Ares mentre i giudici del Wizengamot decideranno del suo destino, un destino che non è per niente giusto, non è quello che un ragazzo della sua età diventato padre da solo un paio di anni si merita. Al solo pensiero di quello che potrà succedere quel giorno sento la nausea salire dalla bocca dello stomaco. Mi viene da vomitare e lo farei se solo servisse a rigettare il passato. - e se non è già stato fatto vorrei poter avvisare personalmente la famiglia, sa ha una bambina piccola che... mi conosce almeno'' anche se non so dove troverò il coraggio di guardarle negli occhi e di dire loro che Ares è rinchiuso in una cella di Azkaban, avevo suggerito di recente alla Morrison di iscrivere la piccola all'asilo del Ministero perchè qui sarebbe stata più al sicuro ed ora devo tornare da lei con questa notizia da incubo? Per un attimo il mio sguardo vira e si posa sul volto teso di Mark, non deve essere facile per lui, è della sua famiglia che stiamo parlando. Con un lieve cenno del capo provo a fargli capire che andrà tutto bene, che dopo avremo tutto il tempo per parlarne di persona lontano da occhi e orecchie indiscrete. Soprattutto perchè è suo zio quello a cui stiamo per tendere un'imboscata. Che sia proprio il giovane Harris l'informatore di cui parla il Capo Auror? No. Me lo avrebbe detto. Lo avrebbe fatto, vero? Merlino fa che sia così, non posso lasciare che capiti anche a lui ciò che sta succedendo ad Ares.
    Di nuovo annuisco ascoltando le parole di Stormind che ci enuncia i punti di discussione del giorno, la cattura di Westwood, il risveglio dal coma della donna che ha evocato il Marchio Nero sul Ministero e maggiori dettagli sulle piume rinvenute con ogni parte del corpo del fu Michael Moon. Hanno voluto discostarsi dal suo predecessore pubblicamente facendolo letteralmente a pezzettini. Sembra il modus operando di un mangiamorte di nostra cara conoscenza, se non fosse che è morto.
    ''Le vittime dell'incidente in Accademia hanno tutte segnalato gravi difficoltà nell'utilizzo della magia, è presumibile che sia dovuto alla presenza del Velo nei suoi sotterranei? Sembrerebbe che sia l'unica zona su cui non sia apparso il Marchio Nero e non ci sono state segnalate ulteriori attività sospette nell'ultimo periodo ma ritengo che sia ideale organizzarsi con il Rettore Helvègen per qualche ronda extra se è d'accordo Capo Auror'' e ci ho messo tutto me stesso per chiamarlo con questo nome che nella mia testa e nel mio cuore appartiene ancora a William Dell Ramirez. E dallo sguardo che mi lancia Dalila so che anche per lei è lo stesso. E a proposito di Capo Auror sono curioso di conoscere il famoso capitano dell'Isola di Smeraldo, do una leggera gomitata al fianco dell'irlandese seduto accanto a me come a volergli chiedere se ha qualche gossip da riferirmi davanti ad una pinta ghiacciata. Dopo questa giornata come minimo ci servirà, no?
    Ciò che annuncia successivamente il Ministro mi colpisce particolarmente, come padre non oso immaginare il terrore provato da quei ragazzi e dai loro genitori, genitori impossibilitati a proteggere i loro figli, saperli in pericolo anche nell'unico posto che dovrebbe essere il più sicuro al mondo. Ancora una volta questi maledetti figli di puttana non sanno fare altro che prendersela con chi è più indifeso, coi più piccoli.
    ''Se non le dispiace Ministro vorrei potermi occupare di Hogwarts nel modo e nel ruolo che riterrete più opportuno'' nella speranza di avere la mia solita squadra al mio fianco.

     
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    Le capitava di tornare a casa, di tanto in tanto. Casa per una donna che ancor prima di compiere trent'anni aveva già vissuto in tre diversi continenti e respirato culture agli antipodi tra loro, sarebbe sempre e comunque rimasta Città del Messico. Tepito, nello specifico. Era passata dal consumare bacon e uova in un diner nella periferia di Washington all'indossare un hijab (quando strettamente necessario), aveva osservato le famiglie inglesi fare pic nic ad Hyde Park in Primavera inoltrata per poi scappare a causa di un acquazzone improvviso, si era adattata ad ogni nuovo luogo, a volte con più entusiasmo e altre con meno, ma sempre cercando di fare di necessità virtù. In realtà le era piaciuto cambiare: la vita da nomade le era congeniale e forse per questo nel suo appartamento londinese c'erano ancora un paio di scatoloni chiusi, nonostante vi si fosse trasferita da più di un anno. Ma quando pensava a casa il barrio bravo era sempre la prima immagine che si materializzava nella sua mente. In quelle strade aveva lascito la niña impulsiva che era stata, la testa calda che le aveva portato solo guai trascinandola più di una volta ad un passo dal lasciarci la pelle, o dal guadagnarsi qualche mese di carcere per reati minori. Provava un pizzico di tenerezza verso quella ragazzina irruenta e arrabbiata, ma più di ogni altra cosa non poteva fare a meno di giudicarla.
    Immaginava che fosse sbagliato guardare quella Dali dall'alto di un suo maturato equilibrio, una pazienza acquisita nel tempo, un rigore costruito con studiata perizia. Eppure non poteva fare a meno di farlo. Forse la ragione era che quella niña era ancora dentro di lei, da qualche parte.. e ogni tanto pestava i piedi. Non l'avrebbe mai fatta riemergere, questo era chiaro, ma doveva ammettere che talvolta incappava in situazioni in grado di ravvivare la sua insofferenza. La situazione che stava vivendo attualmente, per esempio, la innervosiva non poco. C'era qualcosa di profondamente sbagliato nel modo in cui era partita quella riunione, era questo che sentiva. E aveva scelto di prendere con cautela le misure di quella sensazione prima di aprire bocca, ma a quanto pare quella facoltà rientrava tra le libertà che il Ministro Nott non era più disposto a concedere a nessuno.
    Acconsentire a cosa, di preciso? domandò, sollevando un sopracciglio Conosco le ragioni che hanno spinto il Capo Auror Ramirez a ritirarsi. Trovo non sia molto "elegante" - né rispettoso, a dirla tutta - alludere in tono polemico al modo in cui ha scelto di comunicarvi le sue dimissioni.
    Aggrottò la fronte, ben lontana dall'alzare la voce ma senza celare il proprio disappunto. A suo avviso, la condanna espressa in modo neanche troppo sottile nei confronti di Dell, delle sue scelte e del modo in cui le aveva messe in atto era di cattivo gusto. In particolar modo perché tale polemica allusione era stata espressa da una figura istituzionale di altissimo livello, di fronte a tutti gli auror che avevano lavorato con Dell fino a quel momento (alcuni di loro avevano affrontato il periodo Oscuro al suo fianco, combattuto guerre, perso amici ed alleati) e per giunta in assenza del diretto interessato. Onestamente del tutto evitabile.
    Per quel che mi riguarda, condivido il pensiero di Dell circa le disposizioni per gli Auror da lei introdotte. Per quel che ne so lo ha esposto fin dal principio, dunque immagino che la sua decisione non possa avervi colto poi così impreparati.
    Non usò mezzi termini, ma il suo tono di voce si mantenne pacato. Interiormente era tutt'altro che serena nel pensare a come la situazione sarebbe degenerata ora che nessuno di loro poteva più contare sulla comprensione di Ramirez di fronte ai loro dubbi e dilemmi etici. il Veritaserum durante gli interrogatori annullava automaticamente la cosiddetta "facoltà di non rispondere", le perquisizioni senza necessità di mandato riducevano visibilmente il margine di azione della magistratura, un ultrapotere concentrato nelle mani del Governo. Dali sapeva, come tutti i suoi colleghi, quanto potesse essere frustrante scontrarsi con la burocrazia ma lavorare con cura a riforme volte a snellirla e renderla meno farraginosa era una cosa, azzerarla e dare carta bianca alle forze dell'ordine era ben diverso. La Storia era costellata di derive drammatiche a cui scelte simili avevano portato.
    D'altro canto, le considerazioni di carattere etico di un uomo che ha servito la comunità magica inglese per anni al meglio delle sue possibilità, senza che la sua lealtà potesse mai essere messa in discussione, sono state analizzate e rigettate. Dunque, con tutto il rispetto, cosa vi aspettate che io dica.. esattamente?
    E forse una parte di lei sentiva di non avere il diritto di ergersi a bussola morale in quel contesto, non lei che aveva servito il governo americano nella lotta al terrorismo. Una lotta senza esclusione di colpi, nella quale tutto - ma veramente tutto - era lecito al fine di perseguire un Bene Superiore. Aveva le mani sporche di sangue ben più di quanto fosse disposta a raccontare e condividere. Ma forse non era stata proprio questa esperienza a renderla così lucida circa l'importanza dei diritti e dei pericoli insiti nella gestione del potere?
    Direi che siamo tutti d'accordo nel costatare di essere di fronte ad un nuovo nemico, una minaccia di cui sappiamo ancora ben poco. Di certo non siamo nelle condizioni migliori per affrontarla: il corpo auror è sottodimensionato, abbiamo appena perso la nostra figura di riferimento, l'unico Capo auror sotto cui la maggior parte di noi abbia mai servito. Oggi apprendiamo che un nostro collega è stato arrestato per aver collaborato con un mangiamorte. Scopriamo anche di doverci affidare ad una nuova guida: una persona di cui non permetterei mai di mettere in discussione la professionalità - sia chiaro - ma che la maggior parte di noi conosce a stento. Abbiamo parecchio da elaborare, quindi non credo ci si debba sorprendere nel vederci più silenziosi e riflessivi di fronte ad un inizio riunione di questo tipo.
    Non intendeva andare contro Stormind, nemmeno lo conosceva. Per quel che ne sapeva poteva anche rivelarsi il miglior Capo Auror degli ultimi cent'anni e dopotutto Nott doveva aver operato quella scelta con un certo criterio. Quel che era evidente, però, era che il Ministro della Magia britannico sottovalutava la portata delle notizie che aveva appena scaricato addosso a tutti loro. Nel calcolare le variabili del suo approccio aveva completamente dimenticato la variabile umana, il che era indice di un certa superficialità. Non perché Nott fosse tenuto a prenderli per mano e consolarli per le dimissioni del loro capo, l'arresto di un loro collega o quant'altro, ma semplicemente perché l'impatto di eventi così clamorosi poteva avere svariate conseguenze a livello di rendimento, coesione, comunicazione. Già.. la comunicazione.
    Detto questo, a mio avviso dovremmo concentrarci sugli evidenti problemi di comunicazione. Se un collega, messo a capo di una missione, riceve un ordine ben preciso e in seguito viene rimproverato per averlo eseguito.. beh, a questo punto a me sembra che ci venga chiesto di scavalcare i nostri diretti superiori. Francamente non credo che questo sia il modo migliore per consolidare la fiducia reciproca all'interno del corpo auror.
     
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    «Se non ha già deciso quali saranno gli Auror che formeranno la squadra per l’imboscata di Westwood, mi offro volontaria. Conosco a memoria la sua profilazione, ho contribuito ad evidenziare i suoi punti deboli in duello visto che l’ho affrontato in più di un’occasione. Vorrei essere lì quando verrà catturato. Augurandoci sia la definitiva.», esordì, guardando negli occhi il neo Capo Auror. Sarah aveva affrontato il Mangiamorte durante il Periodo Oscuro: nella radura in cui erano stati smaterializzati lei e Lacroix per mera fortuna Westwood non era riuscito ad ucciderli; durante uno scambio di vittime aveva assistito impotente al sequestro della propria collega senza poter fare nulla per intervenire, senza averne mai più notizie; quel mago aveva ferito suo fratello Thomas, sequestrato una ragazzina, ucciso una quantità immane di persone distruggendone le famiglie. Arrestarlo al termine della guerra era stata la sua più grande rivincita personale, finché non era riuscito a farla franca tornando in libertà per tutti quegli anni. Aveva quindi un regolamento di conti in sospeso con lui che intendeva portare a compimento, se Stormind glielo avesse permesso.
    «Vorrei affiancarla anche per l’interrogatorio al San Mungo. Non escludo l’innocenza di quella Strega… ma lo shock potrebbe aver rimosso dei ricordi che contengono indizi utili per risalire al mandante. Con la legilimanzia si può fare un tentativo per recuperarli. Per quanto riguarda Lacroix… se possibile concedermi un’autorizzazione anche io assisterei all’Udienza.», non aggiunse giustificazioni: meno si sarebbe espressa meno si sarebbe tradita. Tra lei e Lacroix non scorreva buon sangue: Sarah lo aveva sempre guardato con disprezzo giudicandolo un’incompetente che cercava di compensare con il lavoro la smania di attenzioni, certa che l’insofferenza fosse abbondantemente ricambiata. Sebbene si augurasse che i vertici mantenessero ugualmente un occhio di riguardo per lui nel caso in cui l’attesa ad Azkaban fosse stata più lunga di quanto previsto, impedendogli di rendersi vulnerabile a potenziali aggressioni dalle stesse persone che un tempo aveva arrestato, non era per solidarietà che voleva partecipare come uditrice alla sua udienza. Avvertiva la necessità di constatare con i propri occhi quanto fitti sarebbero stati i capi d’accusa, di quale strategia si sarebbe avvalsa la difesa per poter rianalizzare il caso una volta incontrato l’avvocato di famiglia e chiedergli consulto per sé stessa. Un giorno seduta sulla sedia dell’accusa avrebbe potuto esserci lei e voleva essere preparata davanti uno scenario che mai come allora le appariva tanto vicino.
    «Condivido l’opinione della mia collega sulla necessità di far fronte comune: non conosciamo più il nostro nemico. La scomparsa dal Nord di tutti gli altri che seguivano Moon ciecamente mi dà di che sospettare che non sia il solo a essere stato ucciso. Proprio per questo mi dissocio fortemente sulle modalità che l’ex Capo Auror Ramirez riteneva fossero giuste. La sua aperta ostilità contro le disposizioni emanate dal Ministro nell’ultimo anno non ha fatto che creare una profonda spaccatura nel nostro dipartimento.», Sarah guardò i suoi colleghi, noncurante di guadagnarsene l’ostilità. Dell sapeva perfettamente come sua moglie la pensasse al riguardo e quali sacrifici riteneva necessari per salvaguardare la comunità magica, semplicemente come i suoi predecessori non era più disposto ad assumersene il peso della responsabilità.
    «Per alcuni di voi Dell potrà essere stato l’unico Capo Auror. Per chi come me e October assiste ai cambiamenti di questo reparto da quattordici anni Dell è stato il quarto. Sono stati mandati diversi sotto molti aspetti ma tutti accumunati dall’attesa del giorno in cui non avremmo mai più avuto le mani legate dalla burocrazia. L’abuso d’ufficio c’è sempre stato indipendentemente da quei decreti; sebbene non si possa annullare del tutto possiamo adottare degli accorgimenti per prevenirlo. Siamo noi capisquadra a dover dare l’autorizzazione a procedere con veritaserum e legilimanzia; nel caso in cui questo non dovesse bastare tutti noi, indipendentemente dal nostro grado d’appartenenza e da quello del collega che si rende artefice del reato, possiamo e dobbiamo denunciare questi comportamenti scorretti in modo da sanzionarli severamente. Che siano d’esempio per scoraggiare i prossimi dal riprovarci.», era quella la sua idea di coesione e di comunicazione; sebbene non conoscesse granché delle new entries, se Dell era arrivato al punto da fidarsi di loro l’aveva fatto nella convinzione della loro rettitudine, quindi non era l’abuso d’ufficio a preoccuparla quanto più la possibilità che la loro morale potesse ostacolare e rallentare le indagini fino a danneggiarle.
    «Nel bene o nel male io non ne sarò esente. Non avrò remora a richiamare i miei sottoposti o i miei colleghi, sia che dovessi sospettare che abusano del proprio potere e sia che scelgano deliberatamente di ignorare le disposizioni, intralciando le missioni. Se avessi voluto tutelare la privacy di criminali che per primi hanno calpestato i diritti delle loro vittime, uccidendo, ricattando e sequestrando persone innocenti, avrei esercitato come avvocato. La loro difesa non è di mia competenza né di mio interesse: sono un Auror e in quanto tale il mio dovere riguarda il rispetto dell’applicazione della legge ed è quel che intendo fare nel rispetto della stessa. Francamente, tra l’altro, volendo discuterne sono dilemmi morali che fatico a comprendere, perché se dovessimo disquisire sull’eticità della violazione di alcuni di questi diritti umani allora dovrebbe essere posto un divieto anche sulla polisucco e abolire lo spionaggio…»
     
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    Arriva la cavalleria pesante...
    La sua mente elaborò un pensiero irriverente, caoticamente goliardico, a dispetto della spessa coltre di mestizia che, repentina, era calata sugli astanti. Una discreta rappresentanza dei convenuti sembrava non aver ancora metabolizzato le notizie del giorno, compreso l'arresto di Ares Lacroix. Soprattutto Aj, nella mimica quasi statica del suo volto tirato, da cui era scomparso ogni cenno di allegria, appariva particolarmente colpito. Per Brian, quel nome, pronunciato senza nessuna enfasi dal ministro, era soltanto uno dei tanti incasellati nella lista di coloro che avevano subito la stessa sorte ed era collegato a Morgan, dalle cui labbra ne era scaturito un ritratto assai poco lusinghiero. In merito, il suo atteggiamento si manteneva piuttosto neutro, in attesa di farsi un'idea più precisa della situazione. Era evidentemente uno dei pochi a mantenere un occhio disincantato rispetto agli avvenimenti, anche se non il più sarcastico: le esternazioni della nordica rossa rasentavano il sottile confine del disprezzo.
    Poco prima che quella riunione entrasse nel vivo, aveva intercettato lo sguardo e i commenti ironici della Fhest al suo accenno di saluto.
    E io che speravo di portare te, a cena fuori, ma è evidente che non sono riuscito a sortire l'effetto desiderato sollevò malinconicamente le spalle e poi un angolo delle sue labbra si stirò lungo la guancia. Dovrò accontentarmi di Smith, per smaltire la delusione.
    Dunque si ricorreva ad una task force di livello per porre rimedio ai rigurgiti di supremazia della quota oscura del mondo magico. L'eterna contrapposizione fra il Bene ed il Male stava per realizzare la sua chiamata alle armi, in nome di quel bene superiore che muoveva entrambe gli schieramenti, seppure con finalità diametralmente opposte. Un equilibrio interessante, quasi epico nel "proclama di intenti" del ministro, il quale perorava la causa puntando unicamente su un colpo di scena con il quale intendeva impressionare la platea. L'arrivo dei nostri era senz'altro il suo asso nella manica. Kain Cavanaugh lo conosceva bene. Si era fatto le ossa sotto il suo comando, anche se, quasi sicuramente, dei suoi primi anni come Auror nel dipartimento irlandese, non era rimasta memoria nella mente del suo superiore. E quindi no, non si trattava del sostituto di Ramirez, munito di credenziali piuttosto generiche, alla base di una fama che era tutta da verificare. Con una carriera consolidata oltremare, a lungo lontano dalle dinamiche che avevano interessato il Regno Unito, avrebbe dovuto dimostrare sul campo il suo valore. Oltretutto, sulla sua testa, avrebbe pesato l'iconica figura di un capo auror che aveva servito la corona ed il regno magico, senza l'ombra di una macchia e, cosa non trascurabile, molto stimato da quasi tutti i suoi sottoposti. "Quasi" era d'obbligo, considerato l'astio malcelato della signora Ramirez. Ma con chi ce l'aveva esattamente? Forse con ciascuno di partecipanti, anche se aveva eletto la Suarez come capro espiatorio. Era quantomeno curioso il suo atteggiamento, quasi un transfert, per una vissuta al fianco di cotanto marito. Che si aspettasse di essere la nuova sostituta di chi denigrava senza alcun filtro? Di certo questa ipotesi avrebbe fornito una qualche giustificazione, seppur di un livello piuttosto basso. Tuttavia il suo discorso proseguiva sul medesimo crinale e aveva un senso del lavoro di squadra del tutto particolare per non parlare della sua etica distorta, che la faceva apparire più come un giustiziere integralista che come un Auror.
    Ebbene, tutto ciò pur illuminandolo sul prosieguo degli eventi, non avrebbe intaccato la sua integrità, forte com'era della conoscenza delle leggi e delle eventuali scappatoie per aggirare gli errori più ridondanti.
    Il suo cognome pronunciato dal Ministro, gli fece volgere il profilo in quella direzione. Era evidente che il richiamo non fosse per lui, tuttavia dopo aver elaborato le sue conclusioni, si predispose ad esprimere le sue idee
    Presumo che la strategia dei Mangiamorte non sia solo determinata dalla necessità di discostarsi dal passato, bensi la trovo una sottolineatura piuttosto efficace nell'evidenziare il nostro insuccesso: sono riusciti li dove noi abbiamo fallito. Inutile girarci intorno. I nuovi seguaci dell'Oscuro intendono far valere la loro supremazia, lanciandoci una sfida articolata nella composizione, ma assai semplice negli intenti, che poi sono sempre gli stessi. Lo sapeva bene lui, che nel suo peregrinare alla ricerca dei mandanti per l'assassinio di sua sorella e di sua nipote, si era scontrato con un muro di omertà invalicabile, rozzo, ma efficacissimo. Non ho mai cambiato idea rispetto ai miei doveri e non intendo sottrarmi adesso. Mi rimetto al giudizio dei miei superiori per quanto riguarda i miei futuri incarichi, anche se proteggere Hogwarts, la sua istituzione e i giovani che vi sono ospitati, mi sarebbe particolarmente congeniale. Getto' un'occhiata a Smith che aveva appena perorato la causa della piccola Lacroix e ciò determinò la sua ultima osservazione.
    Immagino che la signorina Garbowsky sarà ascoltata in qualità di teste, nel giudizio che si terrà a breve, avendo intrattenuto rapporti piuttosto stretti con l'imputato. Per lui si trattava di un passo scontato e qualcuno avrebbe dovuto preparare Morgan a questa circostanza.





    Edited by BrianD - 26/2/2024, 16:05
     
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