Something to talk about

privata - Brian

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Time for me to fly

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    773
    Location
    New York City,baby!

    Status
    Offline
    C'era qualcosa di strano nell'aria, nonostante la sua giovanissima età - tre anni cinque mesi e 4 giorni, per chiunque glielo avesse chiesto - Celine era certa che gli adulti della sua vita le stessero nascondendo qualcosa. Negli ultimi giorni li aveva osservati attentamente, fingendo ogni volta di fare qualcosa di diverso come leggere - oh lei ancora non sa leggere ma le basta tenere un libro fra le mani per farlo credere agli altri - o disegnare, costruire immensi palazzi con i lego oppure rincorrere casualmente Drago nella stessa stanza in cui gli adulti si trovavano. Erano tutti strani, quasi buffi con le loro espressioni contrite, facevano spesso avanti e indietro da casa loro preoccupati per qualcosa di cui non parlavano a Celine e la cosa le dava terribilmente fastidio, soprattutto da parte della mamma, perchè insomma, se non voleva che dicesse bugie perché lei invece lo faceva? Lei era grande, poteva accettare la verità! Poi un giorno però lo aveva sentito, lo zio Léonard, che era passato a trovarle assieme a zio Regan, aveva pronunciato il nome di Ares, il suo papà, e la piccola Cece aveva percepito qualcosa di strano nel tono di voce dello zio, qualcosa di spaventoso, stava succedendo qualcosa di brutto e questo non le piaceva, così quella sera aveva voluto dormire con la mamma, starle vicino, stretta stretta al suo fianco per evitare di fare brutti sogni.
    Quando il suo adorato papà non si era presentato per la loro abituale settimana di avventure, la piccola aveva domandato alla madre se per caso non si fosse fatto del male e le parole di Morgan non l'avevano più di tanto tranquillizzata. Sì certo, le aveva detto che non si era fatto niente, che stava bene, che era solamente tanto tanto impegnato con il lavoro, come sempre, ma la conoscenza profonda che aveva della madre le avevano fatto capire che stava mentendo, il modo in cui le stringeva le mani paffute mentre parlava, come i suoi occhi si erano velati di lacrime invisibili e le sue labbra strette fra i denti. Si era lasciata stringere, cullare fra le sue braccia a lungo, fino a che la voglia di piangere e la tristezza nel cuore non le fu passata! Era successo qualcosa a papino e lei doveva scoprire cosa!
    Da qualche settimana aveva iniziato a frequentare un nuovo asilo all'interno del Ministero e, nonostante le mancassero tutti i suoi amici ed il gelato che la mamma le comprava sempre nella gelateria di fronte, doveva ammettere che si divertiva, era bravissima a farsi volere bene, soprattutto dalla maestra Marianne, la sua preferita. Ed era proprio con lei che stava attendendo che la mamma tornasse a prenderla, si era comportata così bene per tutta la giornata che era riuscita a convincere l'insegnante ad accompagnarla a prendere della cioccolata allo stand del Testa di Porco Express che si trovava nella lobby del Ministero, non sapeva però che in realtà Marianne lo faceva solamente perchè era a conoscenza del 'segreto', del motivo per cui l'ex Tassorosso stava tardando ed i discorsi che avrebbe affrontato con la figlia una volta tornate a casa. Provava pena per loro, per il dolore che l'assenza di un padre avrebbe causato alla piccola, era letteralmente impossibile non provare affetto per quella scimmietta dai capelli dorati dalla risata contagiosa, era impossibile anche mentre combinava una delle sue marachelle, mentre le lasciava la mano per correre verso nuove avventure
    ''Zio Jayyyy. Ziooo Jay'' la vocina trillante della piccola Lacroix sembrò riecheggiare nell'immensa hall del Ministero mentre si arrampicava letteralmente sulle lunghe gambe dell'Auror prima che si piegasse per sollevarla fra le proprie braccia. Celine era felice da impazzire all'idea di rivedere zio AJ dopo tanto tempo, ormai i suoi gemelli si erano fatti troppo grandi per passare il tempo al parco giochi assieme a lei e questo la rendeva triste, le mancavano, le mancava giocare a nascondino con Alec e Rachel mentre i loro papà li osservavano, ma mentre stringeva fra le manine le gote dell'amico di famiglia, tutta quella tristezza sembrò sparire. Gli strinse il viso prima di stampargli un grosso bacio sul naso ridacchiando per il solletico che le faceva la sua barba.
    Solo quando l'Auror rispose al suo saluto la piccola Celine si accorse della presenza di qualcun altro al loro fianco e, da brava adulatrice, sfoderò il suo miglior sorriso.
    ''Ciao 'mico di zio Jay. Io Celine, e tu? Sei carino'' domandò curiosa osservandolo attentamente tornando poi a concentrarsi sul preferito fra i due.
    ''Scusami, vorresti dire che lui è più carino di me? Guarda che ora piango - l'auror finse di metterle il broncio prima di farle il solletico - dov'è la mamma?'' a quella domanda Celine sollevò leggermente le spalle, non lo sapeva in realtà dove fosse Morgan e non sapeva il profondo malessere che Smith provava nel tenerla fra le braccia consapevole che il padre non avrebbe potuto farlo per molto, moltissimo tempo.
    ''è la figlia di Ares...- ammise con un filo di voce rivolto al collega facendo poi segno alla maestra Marianne, che nel mentre si era avvicinata a loro, che si sarebbe occupato lui della piccola, lo aveva promesso all'ex collega, le avrebbe protette - che dici, vieni con me e Brian a prendere un dolcetto mentre l'aspettiamo?'' e Celine poteva mai rifiutare un invito del genere?



    Edited by Morgan! - 18/3/2024, 22:39
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    S.S.M.Auror
    Posts
    40

    Status
    Anonymous


    Sono perplesso AJ, ho bisogno di capire su quale terreno ci stiamo muovendo, perchè alcune dinamiche interne non mi sono ancora del tutto chiare.I passi dei due Auror sonorizzavano insieme a mille altri, gli ambienti del Ministero in cui, un organizzato formicaio umano colonizzava dedali di sotterranei sotto l'asfalto londinese. Al di la dei numeri, cio' che maggiormente avrebbe colpito un osservatore esterno, era la grande quantità di piccoli aeroplani di carta che sovrastava le teste di impiegati e visitatori, creando un caotico traffico, con non poche collisioni. Fissò distrattamente la gigantografia del ministro Nott, mentre percorrevano il lungo tratto del corridoio che portava diritto verso la monumentale fontana, posta al centro del vasto atrio.
    Comunque ciò di cui ho veramente bisogno adesso, è mettere qualcosa sotto i denti, il tutto accompagnato da un'ottima birra.
    Approfondire la conoscenza con l'americano aveva positivamente modificato le sue idee sui rapporti con i compagni di lavoro. Era finalmente emerso da quella specie di limbo comatoso in cui ristagnava da mesi, in cui starsene per conto suo non era mai stata un'alternativa. Era pur sempre irlandese e una buona compagnia non era mai stata in discussione. Smith era allegro, cordiale: una vera scoperta. In più, possedeva quel raro dono di accorciare le distanze con i propri sottoposti, pur svolgendo il suo ruolo di caposquadra con grande serietà. Si erano ritrovati d'accordo su qualche dettaglio cruciale, ma anche in caso contrario, era convinto che avrebbero trovato un punto in comune su cui confrontarsi, senza particolari problemi. Con tutto quello che stava per accadere, era importante per lui sapere che l'altro non avrebbe eretto muri di cavilli gerarchici. Combattere il Potere Oscuro, che diramava le sue distorte appendici lungo le direttrici del Mondo Magico, richiedeva una coesione di intenti che al momento sembrava difficile da realizzare.
    ''Zio Jayyyy. Ziooo Jay''
    Il potente acuto della piccola proruppe nel cicaleccio circostante ed immediatamente dopo due occhietti vispi lo fissarono dalle braccia dell'altro auror. Aveva un che di familiare e nella sua mente si fece largo l'immagine di altri due occhi della medesima intensità di quelli della piccola. Prima che Aj pronunciasse quel nome, aveva già intuito che si trattava della figlia di Morgan e di quel Lacroix di cui si discuteva negli ultimi giorni.
    Anche tu sei molto carina, proprio come la tua mamma. Le sfiorò la punta del naso con l'indice. Io sono Brian, piacere di conoscerti
    Che avessero aperto una scuola dell'infanzia all'interno del Ministero, non era la cosa più inusuale che fosse capitata in quel luogo. Del resto, per le mamme che vi lavoravano doveva essere una soluzione piuttosto adeguata. Quello che non capiva, era perchè Morgan avesse adottato una simile soluzione, ma di certo erano ancora molte le cose che non sapeva di lei.
    Devi rassegnarti al fatto che le ragazze mi trovino più bello di te. Accontentati di essere il più simpatico.
    Cio' che lo incuriosiva invece, era raccogliere tutte le informazioni di cui disponeva e farsi un quadro preciso sull'ex collega e sui rapporti che intercorrevano con la madre di sua figlia. Era evidente che non fosse quello il momento più appropriato, perchè la bambina li stava guidando verso una vetrina piena di prelibatezze.
    Prendiamo uno di tutto, Celine? Tanto paga zio Jay
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Time for me to fly

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    773
    Location
    New York City,baby!

    Status
    Offline
    Quante cose stavano accadendo nel Mondo Magico di cui la biondissima Celine Priscille Lacroix, per fortuna, era all’oscuro, lei era ancora troppo piccola per realizzare tutto ciò che avveniva intorno a lei, anche all'interno della sua stessa famiglia. Il suo cuore era ancora così puro, pieno di gioia, così tanta e così spontanea da riuscire ad irradiare di colori anche la vita di chi la circondava. Questo, nonostante ne fosse inconsapevole, lo scorgeva nello sguardo anche di zio Jay in quel momento, mentre lui la stringeva fra le braccia facendola sentire una bimba grande, protetta, sulla cima di un'altissima montagna. Insomma, con mamma non era mica la stessa cosa. Certo, voleva bene alla sua mamma, era il centro del suo Mondo e sognava di diventare proprio come lei da adulta, ma zio la faceva sempre tanto ridere cosa che nell'ultimo anno a Morgan non veniva molto bene. Cece lo aveva capito, anche se nonno Samuel le aveva detto che non doveva preoccuparsi, aveva capito che mamma non stava bene ma lottava con tutta se stessa per rendere felice la sua piccola ogni giorno, per non farle mai mancare niente, anche l'assenza di Ares che, nell'ultimo periodo, si stava facendo sempre più pesante.
    Celine, dal momento in cui aveva adocchiato il profilo dell'Auror nell'atrio del Ministero, aveva deciso che sarebbe stato lui colui a cui avrebbe estorto tutta la verità sui segreti che percepiva vibrare nell'aria della loro casa. Ma in quel momento però le sue attenzioni vennero velocemente dirottate verso un altro uomo con il distintivo che la fece ridere divertita per quel tocco leggero sul proprio naso. Al contrario di Morgan la piccola Lacroix sembrava molto più consapevole della propria capacità di conquistare con quei grandi occhi limpidi come il cielo d'estate, specchio di quelli di sua madre, ed il fare sbarazzino di suo padre. Sì, aveva preso il meglio di entrambi e si era trasformata in un concentrato di dolcezza e simpatia innata.
    ''Ciao Braian...è un bel nome'' annuii convinta prima di arrampicarsi sulle spalle dell'americano sedendosi su di esse. Strinse le mani paffute fra i suoi capelli indicandogli la direzione in cui voleva andare, ridendo fra se e se nel rendersi conto di assomigliare un pochino a Remy, il topolino francese di Ratatouille, anche se zio Aj era moooolto più grande e grosso di Alfredo ''Ohhhh tu conosci mamminaaaa? - i suoi occhietti si illuminarono come due grandi stelle nel sentire che l'amico di zio Jay la paragonava alla sua mamma, Brian non poteva nemmeno immaginare quanto questo la rendesse felice ed orgogliosa. La sua mamma, ai suoi occhi, era la mamma migliore del mondo, era buffa e intelligente, tutte le mattine cantavano assieme le sue canzoni preferite mentre le intrecciava i capelli, era intelligente oltre che bella bella come la principessa Rapunzel. Era lo sguardo dell'americano invece quello meno convinto alle parole dell'amico irlandese. Lo scrutava attentamente cercando di scoprire il mistero che si celava dietro quell'affermazione. Brian sapeva davvero chi fosse Morgan? E come l'aveva conosciuta? Perchè quella ragazza sembrava essere il nome più pronunciato dai membri maschili del corpo Auror inglese nell'ultimo periodo? - parli buffo... come zio Regan. Tu conosci anche lui? Lui è sempre con mamma, puoi venire e mangimo il gelato'' per fortuna le attenzioni di una bambina di poco più di tre anni virano velocemente da un argomento all'altro rendendo anche i momenti più tesi qualcosa di imprevedibile e divertentissimo.
    ''SIIIIIIII. YUPPIIIIIII, prendiamo tuttooo'' con l'agilità di una scimmietta scese dalle spalle dell'Auror correndo avanti a loro di qualche metro.
    ''Celine vai piano che noi siamo vecchi! - una risata dischiuse le labbra dell'americano mentre si girava verso l'amico. Stava per rivolgergli un milione di domande quando una delle reclute del Corpo Auror richiamò la loro attenzione. L'aiuto del Caposquadra Smith era richiesto dai colleghi del Dipartimento per la Cooperazione Magica internazionale Ti spiace occuparti della piccola per qualche minuto? Torno subito... e faccio informare la madre che è con te'' AJ fece segno alla piccola Lacroix di tornare indietro e le chiese di comportarsi bene assieme a Brian lasciandole qualche galeone per prendere il gelato.
    ''Ok, io sempre brava... - il modo in cui sbatteva le palpebre e l'espressione furba che rivolse ai non lasciò presagire nulla di buono - Dai veloce amico Briiian andiamo'' lo prese per mano trascinandolo letteralmente verso la vetrina dei dolci, l'irlandese purtroppo ancora non sapeva cosa lo aspettava.


    Edited by Morgan! - 3/5/2024, 21:43
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    S.S.M.Auror
    Posts
    40

    Status
    Anonymous

    Celine era tutta mossette e faccette buffe, una spontaneità dirompente che con gli anni avrebbe inevitabilmente perso. Una leggera trasposizione e poteva averne un ritratto piuttosto somigliante, nei tratti di quella mamma che il sorriso lo aveva smarrito accanto ad un uomo che non aveva saputo renderlo duratuto. Tuttavia, quelle guance paffute e il sorriso che le illuminava lo sguardo era un dejavu, un miscuglio di sensazioni allineate come diapositive. Non pensava spesso alla piccola Elaine, era passato troppo tempo. Molte vicissitudini lo avevano distratto dagli affetti familiari che gli erano stati sottratti con uno strappo violento. Celine ebbe il potere di risvegliare quella parte della sua memoria annebbiata da anni di ricerche infruttuose, in cui aveva smarrito il senso della perdita. La vocina squillante, quelle parole teneramente deformate dall'immaturità infantile, lui le aveva appena sfiorate e perse per sempre.
    Si, conosco la tua mamma, ma non mi ha detto che avesse una bimba così bella
    Le sfiorò il nasino dopo che Aj l'aveva sollevata fra le sue braccia. Si chiese cosa poteva capire un'esserino così indifeso di tutto quello che stava accadendo e di come certe dinamiche influenzassero la sua vita in modo tanto incisivo. Quel giorno sarebbe stato il più indicato per approfondire gli aspetti legati alla vicenda di Lacroix, di cui aveva solo sfiorato il lato umano nel laconico rapporto sul suo arresto. Smith lo conosceva piuttosto bene e forse avrebbe potuto chiarire gli aspetti più scabrosi del suo rapporto con Morgan. Il giorno che l'aveva conosciuta, si era fatto un'idea parziale basandosi unicamente sui toni disperati della ragazza, ma non era suo costume soffermarsi su giudizi affrettati e di cui non conosceva affatto il contesto. E non era il caso di insistere su dettagli che molto probabilmente, lei non era affatto intenzionata a fornirgli. La loro era ancora una conoscenza superficiale e pertanto non incline a certe confidenze private. Aj invece, gli avrebbe presentato un quadro del tutto obiettivo.
    Nel frattempo, il sorriso di Celine inondava quel luogo severo e imponente di una luce sbarazzina e trascinava entrambi gli uomini verso il paradiso della golosità.
    Ah quindi noi non siamo gli unici con cui mangi i dolcetti Brian assunse un'aria corrucciata, fintamente delusa. Di sicuro la bimba non aveva parenti irlandesi e questo Regan doveva essere uno zio altrettanto artificioso quanto quello che la sorreggeva mentre si lanciava su un vassoio di ciambelle glassate. Non so chi sia, ma di certo non sa fare questo Sfiorò i capelli di Celine e nella sua mano comparve una coroncina di margherite che gli pose sulla testa.
    Ora sembri proprio una principessa Si stupì di se stesso per quel gesto che ne replicava uno simile compiuto tanti anni prima. Ad Elaine i suoi giochi di magia piacevano molto e anche se ancora non sapeva parlare, rideva felice.
    Tu conosci questo Regan? chiese proprio nel momento in cui vide un collega richiamare l'attenzione di Smith, che prontamente gli depose la piccola fra le braccia, prima di allontanarsi velocemente richiamato da chissà quale emergenza. Si sarebbe dovuto tenere la curiosità, a quanto pareva, e anche un fardellino che gli buttava le braccia al collo.
    Con l'aiuto della bambina, si fece allestire un piccolo vassoio di dolci ed insieme migrarono al tavolo più vicino, dove la depose, accomodandosi accanto a lei. Tutto avrebbe immaginato, meno di trascorrere il pomeriggio in compagnia di trenta centimetri di contagiosa allegria, senza nemmeno il supporto di una
    birra degna di quel nome. Tuttavia si rassegnò all'idea con il sorriso migliore di cui disponeva. Morgan li avrebbe presto raggiunti e quella poteva essere una piacevole conclusione.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Time for me to fly

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    773
    Location
    New York City,baby!

    Status
    Offline
    ''Ricordati sempre quanto amo te e la nostra nocciolina, stringila forte per me e ripetile che non vi ho abbandonate, che troverò il modo di tornare da voi... perdonami se puoi per tutto il male che ti sto ancora causando'' la sento la nausea salirmi dalla bocca dello stomaco fino alla gola, e devo trattenermi al punto tale che sento la bocca in fiamme, che mi sento soffocare. Voglio scappare, io ho bisogno di aria, ho bisogno di chiudere gli occhi e svegliarmi alla fine di questo incubo. Mi sento stordita, le mani stringono con forza, seppur tremando, la pergamena che mi hanno consegnato una volta arrivata all'ingresso del corridoio che porta agli uffici del Corpo Auror, dove mi hanno convocata d'urgenza e in cui speravo di trovare volti conosciuti, qualcuno che mi potesse spiegare con calma quanto stava accadendo... e invece... Verrò successivamente convocata dal Capo Auror, dicono, un capo Auror che non è più William Dell Ramirez. Le persone attorno a me parlano, ci sono rumori, suoni, voci, continuano a vivere mentre io mi sento avvolta da una spessa bolla di plastica che mi rende tutto così inafferrabile, incomprensibile, tutto così lontano e privo di senso.. Perchè sono qui? Cosa vogliono da me?
    Persa. Mi aggrappo allo stipite di una porta cercando di metabolizzare le parole che mi sono state rivolte, 'l'Auror Lacroix si trova in custodia nella prigione di Azkaban per crimini contro il popolo magico inglese. Potrebbe essere interrogata come persona informata dei fatti'. E' impossibile quello che stanno dicendo, io ed Ares ci siamo lasciati da quasi due anni, che ne posso sapere io della sua vita? Non ha senso... non ha un cazzo di senso... mi gira la testa, mi sento svenire. Che cazzo hai combinato Lacroix?
    E fra molti volti, tutti simili, tutti sfuocati, il mio sguardo si posa su uno. La maestra Marianne, la maestra di Celine. Che ci fa qui? Dov'è mia figlia? E, per attimi che sembrano eterni, mi si mozza il respiro all'idea che la mia piccola sia abbandonata da qualche parte, con chissà chi... qualcuno che vuole portarmela via, è questo che hanno sempre voluto? Ares non è stato un padre degno, io non sono una madre all'altezza del compito che l'aspetta ora che non ha più un compagno. No, non possono averlo fatto.
    "Miss Morrison...l'Auror Smith mi ha detto di informarla che... - che ora starà con lui e le troveranno un'altra famiglia, che tutti i miei incubi stanno per diventare realtà, che... - Che la piccola si trova alla Testa di Porco Express con l'Auror Doyle. Lui vi raggiunge più tardi, è stato chiamato dai colleghi del Dipartimento per la Cooperazione Magica internazionale" annaspo alla ricerca di quell'aria che sembra essermi mancata per troppo tempo e, con uno sbuffo di rinnovato sollievo, lascio che le mie labbra si dischiudano, incapace di dire niente se non un misero grazie bisbigliato. È con l'Auror Doyle. Brian!
    A passi ancora incerti mi dirigo verso la Testa di Porco Express dove la vocina di mia figlia risuona trillante e allegra fra il silenzio che popola il Ministero, è così felice mentre gesticola intenta a raccontare chissà cosa al suo povero babysitter, è così bella con una coroncina di margherita ad adornarle il capo dorato, così pura e ignara di tutto quello che sta accadendo nel Mondo che influenzerà anche la sua vita... solo questa mattina si è fatta accompagnare a scegliere una valigetta a forma di leone per il suo primo viaggio in aereo per raggiungere il suo papà per le vacanze di Natale... come posso spezzarle il cuore in questo modo, come posso dirle che suo padre non lo potrà vedere per chissà quanto tempo? Devo tenere duro per lei, perchè io per prima so cosa voglia dire vivere senza un padre veramente accanto. Certo, ha persone che le vogliono bene, che le faranno da guida, che le ricorderanno quanto è speciale, abbiamo l'immensa fortuna di avere molte persone che ci staranno accanto, persone come l'irlandese che, per qualche strano motivo, ora si sta dedicando alla pausa merenda di mia figlia.
    Ha i capelli scompigliati e gli occhi che sembrano così stanchi, ma la sua postura è così sicura mentre si lascia torturare teneramente dalle manine paffute di mia figlia, il suo petto così gonfio da sembrare quello degli eroi intrepidi e fieri che sono spesso rappresentati nei libri che Celine ama leggere. Celine che ora si diverte sporcandogli il naso di panna e cioccolato, Celine ed il dolcissimo suono della sua risata che riporta un po' di pace nel mio cuore. Povera bambina mia, sarà costretta a vivere senza un padre o a vergognarsi dei suoi peccati per tutta la vita?
    ''Tiiii, io conosco Regan, ma compri me altro cupcake tu sei mio preferitissimo'' scuoto la testa alle parole di Celine che, come al solito, non perde mai occasione di arruffianarsi qualcuno pur di ottenere un dolce... è tutta suo padre.
    Qualcosa mi inchioda qui, ad osservare la scena di Brian e Celine che si godono la reciproca compagnia in un modo che non mi sarei mai aspettata, non da lui, lui così serio, l'Auror tutto d'un pezzo, eppure, dal cuore grande e pieno di affetto, un affetto che ha dimostrato anche nei miei confronti correndo in mio soccorso solo una manciata di mesi fa.
    "Non mi sembra una cosa molto carina da dire Nocciolina!'' paleso così la mia presenza cercando di destarmi dal piacevole torpore che la vista di loro due assieme mi ha provocato. L'irlandese alza gli occhi e li fissa nei miei. Il suo sguardo è velato di una tristezza che non so decifrare eppure, allo stesso tempo, è pieno di luce. Sento un forte imbarazzo, come se fossi improvvisamente nuda e lui potesse leggere dentro di me i pensieri che affollano la mia mente, le paure, la rabbia e al tempo stesso il maledetto bisogno di stabilità che nessuno sembra in grado di darmi.
    "Da quanto tempo? Da quanto tempo sapevate che lui sarebbe stato arrestato?!'' che il padre di mia figlia sarebbe stato arrestato, non riesco a nominarlo, non davanti a lei che si illumina vedendomi arrivare, che mi guarda con una luce nello sguardo che toglie il fiato, la luce di chi ti ama incondizionatamente. No, non è ancora il momento di dirle dove si trova suo padre. Le parole mi muoiono sulle labbra, incapace di guardarlo negli occhi, in questi grandi occhi plumbei come i cieli della sua terra natia in cui ho sperato di scorgere certezze. Come ora. Brian sbatte ripetutamente le palpebre e increspa le labbra, probabilmente alla ricerca delle parole migliori da rivolgermi per sostenere la rabbia che provo e che non si merita. La linea dura e affilata della sua mascella si nota anche sotto una barba che sembra decisamente più folta rispetto all'ultima volta che ci siamo visti, forse gravata dal peso crescente delle sue responsabilità nei confronti del Mondo Magico di questi ultimi terribili mesi che hanno visto il marchio nero comparire sui simboli dell'Inghilterra magica. A osservarla meglio, non lo invecchia affatto: al contrario, gli dona un aspetto nobile che, per un breve istante ferma il battito del mio cuore.
    "Dio mio...ad Azkaban...'' e le gambe tremano al punto tale da costringermi a sedermi su una delle poltroncine accanto a loro. Non fare la debole Morgan, non ancora.
     
    Top
    .
4 replies since 1/2/2024, 00:02   122 views
  Share  
.
Top