Iniziativa: Alla ricerca di Ingredienti

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    Da quando era successo il disastro con il velo stavano succedendo cose sempre più strane a scuola. All’inizio sembravano coincidenze, cose che potevano succedere visto quanto il mondo stava cambiando per via del cambiamento climatico, un incendio in una giornata particolarmente afosa, una frana dopo una pioggia scrosciante durata giorni, gli incantesimi che sembravano meno potenti del solito… ma se due eventi avversi ravvicinati erano una coincidenza, quando arrivavi a cinque o sei nel giro di pochi mesi, il dubbio che ci fosse qualcosa sotto ti poteva anche venire.
    Non aiutava il fatto che in tutto il mondo stavano succedendo dei cali di magia e noi pozionisti ne risentivamo in maniera decisamente pesante visto che tutti gli ingredienti sembravano avere meno effetto o non funzionare proprio, portando ad una crisi economica e ad un rialzo dei prezzi che stava mettendo a dura prova tutti noi, per non parlare degli ospedali che faticavano a trovare abbastanza pozioni per curare tutti.
    All’inizio l’idea mi era venuta un po’ in modo egoistico, mi era venuto in mente di chiedere ai miei studenti di darmi una mano a trovare ingredienti per le nostre lezioni, così da non dover spendere tutto il budget in piante sovra prezzate. Poi il mio lato più umano era entrato in gioco e allora avevo pensato di allargare il bacino di ricerca e anche i destinatari di quegli ingredienti. Chiesto il permesso al capo, che per fortuna sembrava ragionevole, avevo appeso cartelli in giro per la scuola cercando volontari per questa piccola spedizione.
    E quindi eccoci lì, in quella fredda giornata di Dicembre, poco prima del ritorno degli studenti alle loro famiglie per le feste di Natale, pronti a cercare nella foresta piante e ingredienti da donare a pozionisti disposti a creare pozioni per gli ospedali e cliniche magiche di tutto il Regno Unito. Non so quanto avremmo trovato in una sola giornata, ma era un inizio e se oggi andava bene niente ci vietava di farlo di nuovo.
    “Grazie a tutti di essere venuti” attirai l’attenzione dei ragazzi, salendo su un tronco caduto per farmi vedere da tutti. Uno dei problemi di essere così bassa, in una folla nessuno mi vedeva. “Vi verrà distribuito un foglio con la lista degli ingredienti che stiamo cercando, sono abbastanza basilari e quindi dovreste conoscerli da Hogwarts o altre scuole di Magia che avete frequentato, ma se avete qualsiasi dubbio non esitate a chiedere chiarimenti, preferisco una domanda in più che uno studente avvelenato”
    Poteva sembrare una battuta, ma purtroppo conoscevo fin troppo bene i miei polli: gli studenti, messi in gruppo con i loro amici, tendevano ad essere distratti e a fare errori da principiante che in altre occasioni non avrebbero mai fatto. Quindi era meglio appianare ogni dubbio e incentivarli a chiedermi qualsiasi cosa, prima di ritrovarmi rush cutanei da trasportare d’urgenza in infermeria. Per sicurezza mi ero portata dietro un paio di bezoar, meglio essere previdenti.
    Con un colpo di bacchetta feci volare le liste nelle mani degli studenti, attendendo che tutti avessero la possibilità di leggerla per vedere se c’erano domande impellenti. Saremmo stati tutti vicini, quindi potevano sempre trovarmi, ma meglio lasciare spazio ai dubbi fin da subito.
    “Non andremo troppo all’interno, ci sono degli animali feriti che stanno passando l’inverno in grotte nel mezzo della foresta e penso che Regan… Ehm, il Professor O’Toole mi farebbe a pezzettini se per colpa mia si facessero ulteriormente male” o meglio, mi guarderebbe con un espressione talmente delusa che forse sarebbe stato meglio ricevere una pugnalata nel petto, quindi decisamente zone da evitare.
    “Per fortuna anche nei primi pezzi di bosco si possono trovare molte piante utili, quindi ci sarà di certo occasione di trovare qualcosa. Adesso, regole base” perché mi sembrava di star parlando con una scolaresca di bambini dell’asilo? “Uno: state sempre a distanza visiva con almeno uno dei vostri compagni. Non vogliamo dispersi. Due: se avete bisogno di aiuto o soccorso urlate, verrò subito a vedere cosa succede e tre… per favore non fatevi scherzi e non mettetevi in pericolo per nulla. Per quanto sia sicura questa foresta è sempre abitata da piante e animali pericolosi e non vogliamo che vi succeda niente”
    Lo so lo so, erano tutti maggiorenni e vaccinati, ma al momento erano sotto il mio controllo e avevo intenzione di tornare con tutti sani e felici come erano pariti… Mi ero appena portata sfiga da sola, vero?
    “Domande? No? Bene, partiamo!”
    Scesi dal tronco, avvicinandomi a Vanya e facendole un sorriso divertito. Ormai la conoscevo abbastanza da sapere che, per quanto protettiva con gli altri, odiava essere trattata come quella che aveva bisogno di aiuto, quindi non pensavo proprio avrebbe apprezzato i miei tentativi di fare la mamma chioccia con tutti loro.
    “Allora, pensi che ci sarà bisogno dell’intervento di voi del corso di Medimagia? Io punto su almeno un ferito nella prima ora, ma forse sono troppo buona, dovrei dire nei primi dieci minuti”
    Cattiva? No, di nuovo, conoscevo fin troppo bene i miei polli e se gli studenti del corso di Pozionistica Avanzata riuscivano a finire in infermeria almeno una volta a lezione che speranze avevo con un gruppo così variegato di studenti da ogni tipo di corso?
    La foresta era tranquilla, il caldo sole del mattino stava iniziando a scongelare la brina notturna e gli animali stavano iniziando a risvegliarsi, creando un piacevole sottofondo ai nostri passi che scricchiolavano sul terreno ancora ghiacciato.
    Ero abituata ad andare in queste spedizioni, ma spesso ci andavo da sola, quindi mi sentivo un po’ a disagio a dover spostare lo sguardo costantemente tra il terreno e gli studenti per tenere monitorata la situazione. Forse non avrei trovato così tanto personalmente, ma almeno avevo altri aiutanti che avrebbero fatto il grosso del lavoro.

    Benvenuti a tutti e diamo inizio a questa iniziativa! Saranno circa tre giri, il quarto se proprio succede il putiferio, con 15/20 giorni di tempo per rispondere tra l’uno e l’altro.
    In questa prima parte vi lascio abbastanza liberi, interagite come volete tra di voi e con l’ambiente circostante, vi chiedo solo che come ultima cosa del vostro post troviate una pianta e iniziate a raccoglierla senza specificare altro. Il prossimo giro inizierà con la conseguenza della vostra scelta, che può essere positiva o negativa in base alla fortuna che avrete.

    La lista di ingredienti tra cui scegliere è la seguente:
    - Dittamo
    - Aconito
    - Centinodia
    - Belladonna
    - Erba Fondente
    - Fungo Salterino


    Vi chiedo inoltre di scrivere in spoiler un breve riassunto di quello che è successo nel vostro post e il nome della pianta scelta, io cercherò di tenere aggiornata la lista togliendo quelle già prese così non dovete leggervi tutti i post per scoprire quelle che rimangono libere, ma per sicurezza date una controllatina ai post precedenti.
    Per qualsiasi domanda chiedete pure e buon divertimento.

    Breve riassunto del mio post e info utlli:
    - Mattina di fine Dicembre, poco prima delle vacanze Invernali
    - Fa freddo, il terreno è ancora ghiacciato dalla notte e c'è brina che sta iniziando a sciogliersi
    - Heather sale su un tronco per farsi vedere e parla con gli studenti, consegnando una lista di piante da raccogliere
    - Alla fine del dicorso si avvicina a Vanya e parla con lei, tenendo d'occhio tutti gli altri mentre tutti iniziano ad entrare nella foresta

    Scadenza il 24 Marzo! Che la fortuna sia con voi!


    Edited by Peverell - 24/3/2024, 10:20
     
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    Ehi, raggio di sole!
    Non sono la prima ad arrivare sul luogo d'incontro, e quando vedo la figura allampanata di Jace non posso resistere dallo sbucargli dietro una spalla chiamandolo col nomignolo che tanto odia. Giusto per ricordargli quanto posso essere simpaticamente detestabile.
    Il sorriso che gli rivolgo mentre mi scosto da lui però è sinceramente amichevole, con solo un baluginio di divertita malizia; in fondo questo futuro giornalista sportivo mi sta simpatico, nonostante un'inizio traballante -per non dire quasi disastroso- l'ho sempre salutato nell'incrociarlo a casa di Eizen e Gabriel. Ultimamente le visite del biondo si sono diradate e immagino che col tempo smetterà di presentarsi visto che Roy sta terminando il trasloco per prendere definitivamente il volo e diventare un bambino grande, ma non sono qui per parlare di quel coglione di mio nipote.
    Non mi aspettavo di vederti. Ne vuoi un sorso? E' tè caldo.
    Gli porgo il thermos fumante dopo averne preso una veloce boccata: sa di lamponi con un leggero tocco di menta e un sacco di cucchiaini di miele perchè, vista la giornata che ci aspetta, avremo bisogno di parecchio zucchero.
    Ultimamente l'Accademia sta andando sempre più a puttane, probabilmente a causa della distruzione di quel Velo di merda, ed incendi improvvisi e terremoti, così come strani cali di magia, sono sempre più frequenti. Una bella situazione del cazzo, ma sto cercando d'essere positiva, almeno oggi.
    La giornata è fredda ma soleggiata, non vedo facce che mi stanno sui coglioni e, cosa decisamente più importante, gli incubi si sono diradati di parecchio. Dire che vengo cullata ogni notte dalle braccia di Morfeo sarebbe un'esagerazione, esami e tirocinio aiutano a stancarmi abbastanza da crollare come una pera cotta il più delle volte, ma ci sono ancora delle notti in cui mi sembra di sentire un lontano sentore di fumo o la voce sussurrante di mamma; stronzate da dormiveglia, ne sono più che consapevole, eppure quando le percepisco mi tendono i nervi quel tanto che basta per farmi passare ore insonni.
    Oggi però mi sono svegliata bene e con tanti buoni propositi, voglio approfittarne finchè posso! Heather ha avuto una splendida idea e portare il mio contributo sembrava il minimo visto che, come lei, anche io lavoro con pozioni ed erbe, e se perderanno del tutto il loro funzionamento saranno cazzi amari per il mondo magico.
    Beh, ti lascio alle tue amiche... Tesori, se avete bisogno di una mano per riconoscere le piante, fate un fischio.
    Mi allontano dal terzetto salutando bionda e mora con un sorriso furbo; e bravo Jace, frequenta ragazze bellissime e dai sfogo al tuo lato disinibito, fai più che bene!
    Con un cenno del capo faccio giusto in tempo a salutare Samira, poi Heather si mette a fare la piccola scout che sale sui tronchi e la scena è parecchio esilarante data la bassa statura della rossa, eviterò comunque battute perchè le voglio bene e deve pur mantenere un certo contegno da signorina professoressa super rispettabile.
    Osservo la lista che mi appare davanti, sono tutte piante che conosco bene quindi non dovrebbero crearmi problemi. Non posso dire lo stesso degli altri, ma se sono qui mi auguro che siano pratici quel tanto che basta per sopravvivere senza cadere di faccia in un cespuglio d'ortiche.
    Alzo gli occhi al cielo nell'udire tutte quelle raccomandazioni, ci sta si preoccupi della nostra salute però non siamo dei fottuti bambini alla prima gita delle elementari... Sarebbe troppo se facessi il saluto militare una volta finito il discorso, vero?
    Sei fin troppo pessimista, Peverell.
    Scuoto la testa ridacchiando, per poi abbassarmi verso il suo orecchio e sussurrare per non farci sentire dai diretti interessati, specialmente il tizio musone e riccioluto che non credo di aver mai visto in giro.
    Punto cinque galeoni sull'allegrone che si becca una reazione allergica e altri cinque su Jace col culo in una tana di volpi incazzate.
    Forse sono troppo cattiva a scommettere sulla vita di questi poveri stronzi, però è per tenere alto il morale e, perchè no, guadagnarci un gruzzolo a fine mattinata. Do una spallata amichevole ad Heather e poi mi allontano per iniziare ad addentrarmi nel bosco, fermandomi giusto un secondo davanti al tizio che ha tutta l'aria di avere un limone sbucciato su per il culo.
    Ehi, mister sorriso, o ti trovi un compagno o mi segui. Hai sentito la rossa, no? Non vuole che andiamo in giro da soli. Ah, sta' tranquillo... Non ti terrò la manina.
    Dopo questa presentazione dubito avrà voglia di starmi appresso, ma in caso peggio per lui, si troverà contro la furia della gnoma pozionista. Finalmente raggiungo Samira e la saluto per bene offrendole un sorriso aperto e sincero, dopo il casino di aprile non abbiamo avuto modo di parlare come si deve ed è un peccato, secondo Eizen è stata tosta e forte abbastanza da fare il culo alla merda che hanno trovato in quei sotterranei, a differenza mia... No, Hellstrom, non è tempo di paragonarti agli altri, pensa a raccogliere piante e basta.
    Ciao! Posso unirmi a te? In teoria dovrebbe esserci anche un musone alle mie spalle ma non voglio girarmi per controllare e rischiare di spaventarlo.
    Cazzo, oggi sono davvero la regina delle battute sagaci. Probabilmente il karma mi colpirà fortissimo e sarò io quella che finirà col culo sopra un'animale incazzato.
    Mi calo per bene il berretto color senape in testa e poi via, verso il fitto degli alberi. Tengo gli occhi puntati verso il basso, non voglio rischiare di perdere una preziosa pianta e d'inciampare in una radice, quindi la gente mi perdonerà se non mantengo un decoroso contatto visivo durante la conversazione.
    Allora... A te come sta andando il tirocinio? Ad Hogwarts c'è sempre almeno uno studente al giorno che si fa male in modo ridicolo, quelli meno orgogliosi finiscono col ridere insieme a me delle loro stronzate e... Oh, eccoti qui, stronzetta!
    Centonodia! In un bel mazzo, persino! I fiorellini piccoli e chiari sono inconfondibili, così come la forma delle foglie. Mi chino ed inizio a raccoglierne a mazzi nella borsa a tracolla mentre sorrido, felice di averne trovata subito così tanta.


    -saluta Jace
    -fa la mezza splendida con Shana e Morgan
    -interagisce con Heather
    -chiede a Luis di seguirla per non stare solo
    -interagisce con Samira
    -inizia a raccogliere la Centinodia
     
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    Lo terremo a mente.
    Replicò alla spigliata gentilezza di Vanya con un sorriso. Non conosceva bene la Hellstrom, ma guardava a lei con la curiosità di chi cercava di farsi un'idea del proprio futuro: la bionda era già avanti con il suo percorso di studi ed il tirocinio, probabilmente ad un passo dal potersi definire una medimaga a tutti gli effetti. Non le sarebbe dispiaciuto affatto scambiarci due chiacchiere, confrontarsi con lei circa le proprie aspettative per gli anni a venire poteva rivelarsi utile a dipanare la grande confusione che aleggiava al momento nella testa di Shana. Non era quello il momento giusto però, ora avevano entrambe altro a cui pensare. Una sorta di missione che agli occhi della Rajan appariva come la più tranquilla delle scampagnate domenicali, ma che la professoressa Peverell presentava invece come potenzialmente pericolosa.
    Immagino che stia esagerando di proposito, per rendere questa raccolta più intrigante.
    Osservò rivolta ai due biondi che la affiancavano. Conosceva tutti i presenti, quantomeno di vista, ma la confidenza stabilita con Morgan l'aveva spontaneamente spinta ad affiancarsi all'americana mentre ascoltavano le indicazioni della professoressa. Lo stesso si poteva dire per Jace, anche se l'amicizia con lui aveva risentito di una piccola onda d'urto per via di due.. approcci alla vita non sempre conciliabili, per così dire. Comunque Shana si era assicurata di corteggiarlo abbastanza da guadagnarsi il suo perdono. Ne era convinta.
    Se avete bisogno di aiuto o soccorso.. urlate?
    Bene, sì.. la Peverell era senza dubbio intenzionata a dare un tono un po' più vivace a quella che altrimenti sarebbe apparsa a molti come una noiosa operazione di ricerca. Non per Shana, chiaro, esplorare la natura e raccogliere erbe dalle proprietà magiche era sempre un'attività interessante e piacevole per lei, ma non era difficile supporre che una proposta del genere non potesse raccogliere le stesse entusiastiche adesioni di iniziative più avventurose e movimentate. A dirla tutta, non sarebbe stato affatto male imbattersi in qualche creatura magica le cui apparizioni fossero notoriamente piuttosto rare: Abel sarebbe morto di invidia se i suoi tre amici avessero avuto una storia del genere da raccontargli.
    Dal canto suo, l'aspirante medimaga/spezzaincantesimi non si sarebbe mai avventurata nelle profondità del bosco con il preciso scopo di importunare povere creature che si erano rintanate nelle loro grotte per riposare e guarire meglio, ovviamente: okay indagare sui mannari, ma non rispettare la privacy di una creatura ferita era un altro discorso.. sarebbe stato molto più grave. Tuttavia, se una di loro si fosse fatta vedere spontaneamente sarebbe stata sicuramente una piacevole variazione sul tema di quella giornata.
    Mh.. cosa abbiamo qui?
    Il suo cammino si arrestò dopo qualche minuto di silenzioso vagare in compagnia dei suoi amici. Si chinò per osservare meglio e un'espressione soddisfatta le si dipinse in volto mentre estraeva un falcetto dalla borsa ed iniziava a tagliare e radunare con cura l'Aconito.


    Interagito con Vanya, Morgan e Jace. Incamminata nel bosco insieme a Morgan e Jace e trovato l'Aconito.
     
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    ''Mammmmminaaa! E' arrivato il mio 'mico Jacee!!'' la voce trillante ed estremamente felice di mia figlia Celine mi riscuote dal torpore in cui mi sono fatta trascinare negli ultimi dieci minuti, da quando ho aperto gli occhi e mi sono chiusa in bagno per nasconderle il mio malessere. Non voglio che Cece mi veda in queste condizioni, è ancora così piccola e pura, così ignara di quello che sta succedendo in questo mondo di merda ed ogni sera si addormenta chiedendomi quando tornerà il suo papà, quali altre avventure lui stia vivendo e io fingo... fingo che tornerà presto, fingo di leggere lettere di cui è lui il mittente e sua figlia la destinataria, fingo che sta andando tutto bene quando in realtà mi sento sull'orlo di un precipizio. Dio, che bell'anno di merda, e manca ancora troppo alla sua fine! Devo ringraziare mio padre che ha deciso di venire a darmi una mano senza far vivere a Celine un trasloco, anche se temo di doverlo valutare, ed ogni mattina si presenta alla nostra porta, ci prepara la colazione e si premura di portarla all'asilo al Ministero prima di tornare a casa e provare a non farmi crollare nel solito stato vegetativo. Gli devo moltissimo, anche il solo nascondermi tutti i giorni la Gazzetta del Profeta per evitare che io vada a cercare articoli su Ares o annunci di ulteriori avvocati che possano darci una mano per me è essenziale, certo voi direte che per un genitore è scontato, ma non lo è, non lo è affatto, ed il Signor Ian Garbowsky ne è la dimostrazione!
    "Arrivo amore, arrivo!'' mi bagno il viso con dell'acqua ghiacciata per provare a sembrare meno in preda alla nausea, che mi attanaglia da giorni, e riprendermi, presentarmi da Jace in condizioni più o meno degne.
    Non mi va di andare in Accademia oggi, soprattutto da quando la distruzione del Velo ha portato scompensi magici, non mi va per niente e forse è anche per questo che il figlio di Rowena ha deciso di passare da casa a prendermi, per non ritrovarsi anche oggi a fissare un banco vuoto al suo fianco nell'aula delle lezioni del Signor Léonard! Ecco, vorrei un po' essere lui che, nonostante Ares sia suo nipote, sembra avere la forza per lottare... la mia invece dove cavolo è? Sono così stanca... prima l'attacco degli inferi in Accademia, poi le sue conseguenze e l'apatia fino all'arresto di quello che pensavo fosse l'amore della mia vita. Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Un sospiro dischiude le mie labbra mentre mi avvio a raggiungere il mio amico infilandomi al volo una felpa oversize, per fortuna è inverno e riesco a coprire, a coprire un corpo che sta patendo le conseguenze di questi mesi terribili e senza senso, non voglio che la gente parli. Jace si preoccupa e ogni volta mi ripete che sto dimagrendo troppo, che devo mangiare, ma lui e Shana e Abel sanno bene quello che sto vivendo, sono loro che sanno leggere il dolore e le notti passate a piangere nel mio viso scavato e nelle mie occhiaie... mi sento così in colpa, vorrei solo poter essere un'amica per loro, non caricarli di tutto questo peso.
    "Eccomi, scusa per l'attesa!'' accenno un sorriso verso il mio bellissimo amico e, dopo aver salutato papà e Cece, mi avvio in sua compagnia per raggiungere l'Accademia.
    Ad attenderci all'ingresso c'è Shana che ci fa strada verso il punto in cui ci attende Heather, la Professoressa Peverell a cui rivolgo un cenno di saluto. Lei è l'unica fra il corpo docenti - a parte Regan ovviamente, che mi scordo sempre esserlo - con cui ho avuto il coraggio di parlare veramente dei miei sentimenti e di come sto, e come non potrei visto che è stata la prima a comprendere e a credermi dopo il morso dell'infero di cui porto ancora il segno sul braccio? Fingo poi un sincero sorriso ad una Vanya Hellstrom decisamente troppo felice e saltellante per i miei gusti e a Samira e Luis al suo fianco.
    "Non so quanto sarò d'aiuto ragazzi... mi spiace!'' eppure in Erbologia sono sempre andata così bene! Fa troppo freddo, il terreno è ancora ghiacciato e scivoloso e l'umidità mi si appiccica alle ciglia, così mi avvolgo e mi stringo nella sciarpa Grifondoro di Ares che ultimamente indosso per calmarmi, per sentirmi al sicuro, è diventata la mia coperta di Linus e li seguo nella foresta! Perchè ho accettato di aiutare in questa missione? Insomma, l'ultima volta non è andata poi così tanto bene! Mi chino a raccogliere qualche funghetto salterino - che purtroppo non sono di quelli che April ha utilizzato quella bellissima sera di primavera per il suo magico stufato - che trovo lungo il sentiero accorgendomi troppo tardi del punto in cui Shana ha messo le mani!
    "Attenta alle radicii Shana! E' aconito, è velenoso!''



    - Interagito con Shana e Jace con cui mi sono addentrata nella foresta
    - salutati con lievi cenni del capo tutti gli altri presenti
    - trovati alcuni funghi salterini
    - avvisata Shana di prestare attenzione all'Aconito
     
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    Lo avevo capito suppergiù il giorno dopo, che la rossa che lo scorso aprile aveva iniziato ad urlare ordini a destra e a sinistra mentre gli Inferi ci attaccavano era una professoressa.
    Insomma, che potevo saperne? Era già tanto se riconoscevo i docenti del mio corso, come potevo immaginare che quel soldino di cacio acqua e sapone con i capelli rossi era la "H. Peverell" della targa appesa ad una delle porte che si trovavano lungo corridoio con gli uffici del corpo insegnante?
    Beh, adesso lo sapevo, ma comunque non mi sarei rimangiata niente di ciò che le avevo sbraitato contro quel giorno, perché l'avevo trovata davvero irritante; soprattutto, però, era praticamente impossibile che io tornassi sui miei passi e chiedessi scusa a qualcuno... In particolare di una sconosciuta.
    Ad ogni modo, ne avevo passate così tante che il rancore per stronzate simili, in una situazione di emergenza come quella della scorsa primavera, non faceva proprio parte di me.
    Così mi avvicinai al gruppetto con il mio solito passo baldanzoso e l'aria sicura di me che mi contraddistingueva nonostante tutto stesse andando a puttane e le mie capacità magiche mi si stessero sgretolando sotto le dita come argilla troppo secca ormai da mesi. Non avrei smesso di essere la Samira che sono neanche se avessi finito per perdere tutti i miei poteri, dopotutto non erano quelli a rendermi la persona che con gli anni ero diventata. Tuttavia, sarebbe stato comunque un gran giramento di palle, perciò tanto valeva rimboccarsi le maniche e darsi da fare per provare a migliorare la situazione... Se H. Peverell provava anche solo una minima parte della mia stessa frustrazione, in quanto pozionista non stava certamente passando un bel momento.
    Parola mia, miss Peverell, sarebbe stata una maestra d'asilo coi fiocchi! Suvvia, abbia un po' di fiducia, siamo tutti adulti e quasi laureati... Non serve che ci parli come dei marmocchi non riuscii a fare a meno di commentare, le mani sprofondate nelle tasche dei jeans per non essere esposte al freddo dell'inverno e l'accento americano che trasudava da ogni parola strascicata, con ironica strafottenza, anche se stavolta ero più divertita che irritata.
    Avevo salutato tutti i presenti, ma quando ci dividemmo fui felice di fare squadra con Vanya e con il suo amico musone, l'assistente del professore di Magizoologia.
    C'era feeling, tra me e la mia compagna di corso, o almeno mi piaceva pensarlo. Era una di quelle persone che potevo sentire affine a pelle e presi mentalmente nota, almeno per la trecentododicesima volta, di dedicare più tempo a provare a conoscerla meglio, tra un impegno e l'altro.
    Sì, vi prego, unitevi! L'unica pianta che riconosco al volo ha le foglie a sette punte, sia mai che io porti alla rossa qualcosa che non c'entra niente con la lista che ci ha dato, finisce che le faccio venire una crisi di nervi.
    I nostri passi si addentrano nel sottobosco e fanno scricchiolare il terriccio e le foglie secche sotto le suole delle nostre scarpe, mentre avanziamo dove gli alberi iniziano a farsi più fitti e ad oscurare il passaggio della luce del sole.
    Ehi, magizoologo, dicci se per sbaglio calpestiamo qualche tana di qualche strano animale che potrebbe farci venire la rabbia con un morso, se accidentalmente inciampiamo sulla sua casa! mi rivolsi a Luis, prima di tornare a concentrarmi su Vanya. Sembrava decisamente più serena dell'ultima volta che l'avevo vista, o forse era semplicemente diventata più brava a nascondere i suoi tormenti... O ancora, si era talmente abituata a sopportare il dolore da andare avanti con il pilota automatico, sfoggiando sorrisi e conversazioni di circostanza.
    Meno male che esistono anche quelli che ridono, allora! Che periodo di merda l'adolescenza, si è sempre depressi o incazzati, o anche entrambi insieme! Però abbiamo qualcosa in comune, anche gli Irlandesi ridono sempre, anche se arrivano al pronto soccorso con pustole che neanche i Clabbert sulla fronte... Ma a me va bene così, ho bisogno di un po' d'azione, non potrei mai fare sempre le stesse cose tutti i santi giorni.
    Ad ogni modo c'era ben poco da approfondire, perché proprio in quel momento ci infilammo in quella che sembrava essere un'intera piantagione di centinodia, che Vanya si mise a raccogliere con somma soddisfazione.
    Ti piace vincere facile, Hellstrom! le diedi un'amichevole pacca sulla visiera del berretto, dopodiché avanzai di qualche altro metro verso una grotta a pochi passi da noi, gli occhi scuri puntati verso il suolo che in quel punto si faceva più umido.
    Aha, lo sapevo! Vieni qui, bellezza, allo scorso San Patrizio ho curato tanta di quella gente che pensava di sballarsi con le tue bacche da aver perso il conto.
    Sfilai dalle tasche i guanti che avevo portato e mi misi a raccogliere alcuni rametti di belladonna, grata di averne trovata un po', dal momento che era la pianta che, tra tutte, riuscivo a riconoscere con più facilità.


    Saluto tutti ma interagisco con Heather, Vanya e Luis.
    Ho trovato la belladonna
     
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    Questa iniziativa l'avevo accolta di buon grado, queste si che erano attività che mi facevano sentire utile, con uno scopo che non prevedeva fuggire da chissà che mostro, sopravvivere a chissà che disastro naturale, NO, ERA UNA FOTTUTA RACCOLTA DI ERBE E INGREDIENTI COSA MAI DOVEVA ACCADERE EH?!?!?!
    Meglio prepararsi psicologicamente va, inutile che mentivo a me stesso, qualcosa sarebbe successo, ma quanto meno potevo consolarmi che era per una buona causa.
    Abel non sarebbe stato presente per via del lavoro, così avevo scelto di andare a prendere direttamente Morgan a casa che stava affrontando probabilmente uno dei periodi peggiori della sua vita e oltre che farla distrarre non sapevo che fare.
    Questa iniziativa poteva aiutarla a farle staccare un po' la testa, o almeno speravo.
    ''Mammmmminaaa! E' arrivato il mio 'mico Jacee!!''
    "Celinee!"
    La presi in braccio per qualche secondo lasciandole poi un bacio sui capelli, meno male che c'era lei a dare un po' di gioia a Morgan, sicuro era in grado di donare sorridi a chiunque.
    Speravo che sua figlia potesse dare a Morgan la forza di tirarsi su e se continuava a dimagrire l'avrei legata alla sedia, Santo Merlino perchè tutte dovevano avere un rapporto malsano col cibo quando avevano problemi?!?!
    "Vedrai Morgan che oggi succederà sicuramente qualcosa che ti farà distrarre. Fidati, quando mai un'iniziativa dell'accademia finisce solo a te e biscotti?"
    Magari ora potevo almeno impegnarmi a non finire sotto qualche effetto d'amore strano, probabilmente Abel si sarebbe fatto una risata in caso, ma preferivo comunque evitare.
    Arrivati in accademia ci raggiunse anche Shana, con la quale avevo ancora un rapporto mmh strano? Mi era passata ormai ovviamente, però ecco, in un certo senso facevo ancora fatica a inquadrarla, ma aveva sicuramente dalla sua una simpatia ben spiccata. In un certo senso era in grado di dare sempre allegria, come se non fosse mai priva di energie. Magari anche questo suo atteggiamento poteva essere d'aiuto a Morgan.
    Quello era Luis? Meno male che stava interagendo con qualcun altro, non avevo voglia di interagire con l'altro figlio del diavolo. SI ERO PREVENUTO VA BENE? Così salutai in generale tutti mimetizzandomi tra la folla.
    E con Heather? Avevamo chiarito si, ma c'era ancora del non detto, un'aria un po' di tensione forse? Di confusione? Massi problemi ovunque, non ci si annoiava mai.
    Ehi, raggio di sole!
    "Oh no, la strega!!!"
    Mi ero preso un mezzo infarto, ma quando riconobbi la voce di Vanya, fu istintivo appellarla con il nomignolo che le affibbiava Roy di tanto in tanto, così imparava a prendermi in giro.
    Non mi aspettavo di vederti. Ne vuoi un sorso? E' tè caldo.
    "E' avvelenato?"
    Ovviamente non era una domanda seria, però, senza ammetterlo ad alta voce, il comportamento di Vanya mi divertiva e prenderla altrettanto in giro era altrettanto divertente.
    Accettai di buon grado poco dopo per poi vederla palesemente ammiccare verso Shana e Morgan, più tardi le avrei detto che non c'era trippa per gatti per lei con loro due.
    Quando Heather iniziò a illustrare i dettagli dell'iniziativa mi venne da ridere. Per la disperazione ovviamente.
    Immagino che stia esagerando di proposito, per rendere questa raccolta più intrigante.
    La mia espressione diceva tutto, tra l'ascoltare le istruzioni e le raccomandazioni di Heather e il commento di Shana, era chiaro quanto fossi ormai rassegnato.
    "No fidati Shana, per il tuo bisogno incessante di avventure, avrai pane per i tuoi denti."
    Ormai ero rassegnato, se per puro caso niente avrebbe rovinato questa pacifica raccolta piante, lo avrei segnato sul calendario, davvero.
    "Vai tranquilla Morgs, andrà tutto alla grande."
    Ahah come ero simpatico. D'altronde Shana aveva deciso di raccogliere una delle piante più pericolose, ce l'aveva proprio nel DNA.
    Dov'era la pianta più innocua della terra? Doveva essere mia.
    Per cui stando a distanza d'occhio dalle ragazze, iniziai a camminare piano tra la natura, perché ci mancava che scivolavo pure sul ghiaccio, e mi trovai di fronte a dei graziosissimi e preziosissimi ramoscelli di dittamo che mi accinsi a raccogliere.


    Interagito con: Morgan, Shana, Vanya
    Salutato tutti e sto vicino a Morgan e Shana.

    Scelto Dittamo
     
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    Luis non era mai stato una persona che amava la compagnia. Aveva sempre preferito isolarsi nella solitudine e nella presenza di Cassandra. Da quando la ragazza era andata via dall’accademia, però, sembrava quasi ci fosse un vuoto dentro quelle mura, qualcosa di incolmabile che gli faceva sentire una strana sensazione di smarrimento ogni volta che metteva piede al castello.
    Non aveva idea di cosa l’avesse spinto a partecipare a quell’iniziativa. Non si sentiva minacciato dalla professoressa Peverell, che aveva intimato a tutti i componenti della sua classe di prendere parte all’iniziativa o avrebbe tagliato loro i fondi per gli ingredienti. Luis sapeva che stava mentendo, quindi non l’aveva presa sul serio. Però l’idea di partecipare era rimasta tipo tarlo nella sua mente fino a che non aveva effettivamente deciso di presentarsi.
    Non conosceva nessuno, aveva visto le loro facce al castello, ma non avrebbe saputo collegarci un nome. Era spiazzante vedere che in tutti quegli anni non aveva davvero tessuto amicizie che non fossero sua sorella e Sigyn, ma non aveva idea di come cambiare e non sapeva nemmeno se voleva farlo.
    Ascoltò le istruzioni della Peverell, ormai abituato al suo modo bislacco di dare raccomandazioni. All’inizio, quando era appena arrivata, nessuno l’aveva presa sul serio, pensavano tutti che fosse uno scherzo di professoressa, con la sua minuta statura, le lentiggini che la facevano sembrare loro coetanea e il suo modo di dire le cose che sembrava sempre un mezzo scherzo. Eppure avevano presto imparato che bisognava ascoltarla, o si finiva in infermeria.
    Fu felice di sentire che non avrebbero disturbato gli animali nella foresta. Aveva impiegato molto tempo e fatica insieme al Professor O’Toole a trovargli un luogo in cui potessero riposare indisturbati, non sarebbe stato per niente contento di rovinare il suo lavoro per degli ingredienti.
    Era sovrappensiero, non si aspettava l’arrivo di nessuno, quindi fu sorpreso quando si trovò una ragazza alta e dai lineamenti spigolosi parlargli a raffica prima di allontanarsi, quasi dando per scontato che l’avrebbe seguita. Non che non avesse motivo di farlo, aveva sì sentito l’avviso della professoressa, quindi fu più che lieto che qualcun altro avesse preso l’iniziativa e fosse venuto ad invitarlo ad unirsi a lui, non avrebbe saputo da chi iniziare e sarebbe stato sicuramente imbarazzante come esperienza.
    Così seguì la ragazza, che si unì ad un’altra, non aveva idea di che cosa stessero confabulando, ma velocizzò il passo per raggiungerle proprio quando la ragazza lo interpellò. A quanto pare lei sapeva chi fosse… Si erano già visti? Parlati? Non che ricordasse.
    - Siamo lontani dalle tane degli animali pericolosi, in questa zona è più probabile che ci siano nidi di pixie o di qualche piccolo animale innocuo - innocuo era una parola grossa, sapeva fin troppo bene che anche i più piccoli potevano essere pericolosi, se non trattati nel modo giusto, ma non era quello che volevano sapere le ragazze, quindi preferì tenersi la sua opinione per se. A nessuno piacevano i monologhi sui propri interessi.
    - Studiate entrambe medimagia? - chiese loro, guardandosi bene intorno e notando poco distante, vicino ad una pozza d’acqua, alcune piante di erba fondente. Non era la luna piena, però poteva essere usata comunque per altri tipi di pozioni, quindi decise di raccoglierne solo alcuni steli e lasciare gli altri per la prossima luna piena. Bastava segnarsi il posto e tornare lì.

    Interagito con Vanya e Samira
    Presa la pianta rimasta, quindi l'Erba Fondente



    Edited by Twin Flame - 24/3/2024, 12:03
     
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    Nessuno sembrava avere domande, se non qualche sguardo vacuo e commento sarcastico da parte di una ragazza che conoscevo fin troppo bene. Ok, era un’esagerazione, c’eravamo viste una sola volta, ma a volte si riusciva a capire fin da subito se con qualcuno c’era sintonia o se si era destinati ad essere sempre in opposizione e mi sa che con Samira l’andare d’accordo non sarebbe stato facile.
    “Ne riparliamo a fine giornata e mi farai sapere” non volevo tirarmela, ma sentivo dentro di me che sarebbe andato tutto a puttane. Dai, quando qualcosa che facevo andava bene? Era statisticamente impossibile, quindi ero pronta ad ogni evenienza, anche l’arrivo di un ufo che iniziava l’invasione aliena.
    Per fortuna Vanya sembrava capire il mio stato d’animo e le mie preoccupazioni, forse perché aveva a che fare giornalmente con gli studenti del castello che per quanto più piccoli di età non c’erano poi così tante differenze con i qui presenti, anche se non potevo dirglielo in faccia perché se no avrebbero fatto gli offesi dicendo che erano adulti e blablalba. Di nuovo, a fine lezione avremmo visto se la loro maturità avrebbe aiutato la collezione di sfighe che sembrava perseguitare gli studenti di qualsiasi istituto.
    “Dai Vanya, so che non lo conosci, ma Luis non è così male. Su Jace punto sicuro, si di lui… Vedremo, tutto può essere” la sfortuna di Jace era leggendaria, quindi non mi sarei sorpresa se fosse finito in qualche guaio durante la nostra piccola avventura nella foresta.
    Che a proposito di Jace… era il caso di andare a parlarci? Forse era meglio lasciarlo con le sue amiche. Non ero ancora sicura di come fossero i nostri rapporti al momento, sembrava tutto tranquillo, ma sotto sotto sapevo che non era così. Ci avrei pensato in un altro momento, quello non era né il tempo né il luogo per sistemare faccende private.
    Come non era il momento di chiedere a Morgan come stesse. Non l’avevo più vista dopo quella volta in bagno… Cioè, l’avevo vista nel castello, ma non in una chiacchierata a tu per tu, quindi speravo avesse trovato una soluzione per il suo problema, perché mi sarebbe dispiaciuto vederla perdere le speranze.
    Lasciai che gli studenti si dividessero in gruppetti, tenendo d’occhio la situazione mentre cercavo con lo sguardo qualche pianta da raccogliere pure io. Non è che perché dovevo sovraintendere i lavori potevo esimermi da fare la mia parte, solo che non era così facile tenere d’occhio sei pischelli pronti a mettersi nei guai alla minima distrazione.
    Ok Peverell, quella è una pianta di Alioto, se ti chini a raccoglierla non succederà niente…
    Urla, casini e disastro. Non succederà niente un gran paio ci ceppi!
    Nel tempo che mi ero chinata e raccolto un paio di ciuffetti a quanto pare tutti erano riusciti a trovare qualche pianta e anche qualche sorpresa al suo interno. Ma era possibile che le sfighe colpissero tutte insieme? Ma non poteva essercene una alla volta, vero?
    “Ok, chi è più urgente?” borbottai tra me e me, guardando i poveri ragazzi e… ma era sparito qualcuno?

    Molto bene, siete pronti a scoprire il vostro destino? Alcuni prompt sono obbligatori, altri hanno due opzioni, vedete voi cosa giocarvi in base al vostro pg, non c’è una scelta giusta o sbagliata.

    INFORMAZIONI IMPORTANTI:
    - Tutte le cose succedono praticamente in contemporanea, quindi se volete aiutare qualcun altro dovete gestire prima o contemporaneamente anche il vostro problema.
    - Per chi ha l’opzione di allontanarsi, questo succede prima di qualsiasi altra cosa, quindi se seguite il promt non potete sapere ovviamente cosa succede agli altri e non potete aiutarli.

    Per qualsiasi dubbio chiedetemi comunque, sono sempre a disposizione!

    PER IL PROSSIMO POST: Scrivete un numero da 1 a 5 nello spoiler, grazie! :3 Potete anche tutti usare lo stesso, ma a vostro rischio e pericolo. L'unica che non deve scriverlo è Samira perché il numero sarà generato automaticamente in base alla sua scelta in questo post.

    SCADENZA L’8 APRILE!

    Dittamo - JACE
    In mezzo alle piante dormiva un piccolo pixie ferito ad un’ala che stava riposando dopo aver fatto una scorpacciata di dittamo per curarsi. Svegliato dal suo sonno lancia un urlo acuto che richiama la sua colonia. Senti una ventina di occhietti che ti fissano inferociti, temendo per la salute del loro piccolo amico ti attaccano tirandoti i capelli e i vestiti e cercando di alzarti in volo per portarti lontano da lì. Come fermerai i dieci piccoli pestiferi blu?

    Aconito - SHANA
    Distratto da un rumore ti ferisci con una spina delle rose che crescono intersecate all’aconito. Le spine sono così affilate da strappare anche protezioni che puoi aver messo sulle mani. Sarai abbastanza furbo da non cogliere le piante prima di guarirti il dito, o la sbadataggine ti farà continuare nel tuo lavoro?
    Se continuerai inizierai ben presto a sentirti stanco, il respiro che diventa sempre più affannoso e difficile. Ti rendi conto che c’è qualcosa che non va, ma attenzione, se decidi di chiamare la professoressa in tuo soccorso, con tutto quello che succede, le impedirai di aiutare gli altri tuoi compagni in difficoltà. Che strada prenderai? Il fare da solo e sperare di riuscire a scamparla, o la sicurezza della tua salute a discapito degli altri?

    Centinodia - VANYA
    Un piccolo scoiattolo sbuca dalla roccia vicino alla quale stavi cogliendo la centinodia e ti fissa con i suoi occhioni curiosi. Tra le sue zampine noti che tiene stretto a se una piccola borsetta che senti tintinnare, avendo la certezza che al suo interno non ci sono bacche o cose commestibili, ma oggetti che potrebbero essere preziosi. Riuscirai a corrompere il piccolino per farti dare la sacca, o lo farai scappare?
    Se non riesci a corromperlo:
    Mentre tenta di scappare riesci a sbirciare all’interno della sacca che si è aperta e vedi che c’erano delle fialette di pozioni e delle gemme e capendo il loro valore decidi di inseguirlo. Ti porterà verso un albero secolare, lontano dai tuoi compagni, dove all’interno della corteccia trovi altre piccole sacche che il piccolo ladruncolo ha portato lì nel corso dei mesi. Solo che non è solo, scopri che il piccoletto ha imparato a rubare proprio da uno snaso, che sarà lì pronto a fare battaglia per tenere al sicuro tutti i suoi tesori. Cosa farai, cercherai di recuperarli ugualmente o lascerai la vittoria alla banda di ladruncoli?

    Belladonna - SAMIRA
    Tra le foglie di belladonna scovi un quadrifoglio molto grande, particolarmente maestoso, sembra quasi brillare da quanto è bello, come se avesse qualche potere particolare. Infatti ti ammalia, ti spinge a volerlo cogliere a tutti i costi, sussurrandoti nella mente che chissà, magari può portarti fortuna al prossimo giro, se decidi di coglierlo.
    Il problema è che ha radici talmente profonde che non vuole uscire dalla terra, sembra quasi fare resistenza. Se decidi di raccoglierlo sarai bloccata lì tutto il turno a cercare di prenderlo e non potrai fare altro, ammaliata dal suo potere.
    Se invece decidi di lasciarlo lì per andare ad aiutare qualcun altro dei tuoi compagni allora il prossimo turno avrai la sfortuna peggiore, perché quel quadrifoglio è particolarmente permaloso. A te la scelta.

    Erba Fondente - LUIS
    Un piccolo rospo dai colori vivaci aveva scelto di fare un pisolino tra le piante ed è decisamente arrabbiato perché l’hai svegliato dal suo riposino. Sarai abbastanza lesto e ti scosterai prima che si vendichi per il tuo oltraggio?
    Il piccolo rospo, infatti, è terribilmente velenoso e crea allucinazioni psichedeliche a chiunque entri in contatto con la sua pelle. Buona fortuna e buon divertimento!

    Fungo Salterino - MORGAN
    Altri funghi arrivano in soccorso del loro amico facendoti inciampare ed impedendoti di raccoglierlo. Fuggiti dalle tue grinfie iniziano a saltellare tutti andando in una direzione specifica. Puoi lasciarli andare e rimanere a mani vuote, oppure seguirli.
    Se deciderai di seguirli verrai condotto ad una grotta la cui entrata è chiusa dal tranello del diavolo, ma al suo interno vedrai brillare qualcosa. Rischi la sorte e scopri cosa c’è dentro la grotta, o torni indietro con solo il bottino dei funghi raccolti?


     
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    A quanto pare il musone -se non sbaglio Heather ha detto chiamarsi Luis- ha colto il consiglio seguendomi, ed è pure in grado di parlare! Personalmente vorrei evitare un'incontro coi pixie o qualsiasi creatura più grande di uno scoiattolo, ma vedremo come andrà avanti la giornata; conto molto sul fatto che Jace caschi nella tana di volpi, voglio i miei cinque galeoni sonanti e una bella risata.
    Mi fa piacere sapere che Samira si sta trovando bene al tirocinio, gli irlandesi sono simpatici e sicuramente prendono certe botte con molta più filosofia di alcuni ragazzini di mia conoscenza al castello. Potrei scrivere un memoriale, con tutte le stronzate che combinano.
    Hai mai pensato di diventare un medico per l'esercito o qualcosa di simile? Di certo lì l'azione non manca.
    Non so se sia Nata Babbana come Eizen o se si sente a suo agio in un mondo non magico... Effettivamente conosco poco o nulla di lei, prima o poi dovrò trovare il tempo e rimediare chiedendole di berci una cioccolata calda in caffetteria, così avremo modo di parlare d'altro oltre a pustole e adolescenti con boccini d'oro infilati nel naso.
    La sento allontanarsi e annuisco a Luis per rispondere alla sua domanda, vorrei articolarla meglio ma queste radici di centinodia mi stanno mettendo alla prova. Potrei tagliarle con un Diffindo, ma non sarebbe altrettanto divertente, quindi tiro, tiro e... Un movimento veloce e qualcosa che somiglia a una coda attirano il mio sguardo e, nello spostare il capo, mi trovo faccia a faccia con una creaturina della foresta: uno scoiattolo cicciottello -oppure molto peloso- dalla peluria rossiccia quanto la testa di Peverell.
    Oh, ciao... Cos'hai lì?
    Tra le zampe tiene una borsetta, probabilmente rubata a qualche sfortunato visitatore del campus. Nel muoverla, la bestiolina fa tintinnare qualcosa al suo interno, forse delle monete? Potrei provare a prenderla per guardarci dentro e vedere se ci sono indizi che portano al precedente proprietario, sia mai che fare una buona azione porti un po' di karma positivo dalla mia, per una buona volta.
    Accovacciata, mi avvicino lentamente allo scoiattolo e allungo una mano per provare a farmi annusare e, eventualmente, strappargli il maltolto dalle zampe da ratto troppo cresciuto. Purtroppo non ho noci o altro da dargli per corromperlo, dubito apprezzi il té caldo o una chiacchierata, quindi toccherà incrociare le dita e sperare nella buona riuscita del piano.
    Riesco ad arrivare a circa 5 centimetri dal suo muso, sembra osservarmi con circospezione e, nel piegarsi verso di me, la borsetta si apre e riesco a sbirciarne l'interno: gemme -di cui non mi frega un cazzo- e fialette per pozioni, forse piene.
    Ora mi sento ancora più motivata a fottergli la refurtiva, diventando a mia volta una ladra, ma chi se ne fotte. E' uno scoiattolo, che cazzo se ne fa d'una pozione? Sarà sicuramente più utile a noi umani. Per un breve istante mi sento propositiva, quasi giunta alla meta... Poi il figlio di puttana mi dà un morso e fugge via.
    Ahia! Brutto pezzo di merda, adesso vedi!
    Senza perdere tempo, gli corro dietro. Qui ne va anche del mio orgoglio perchè col cazzo che mi faccio battere da uno scroto coi peli e la coda! Mi dimentico di avvisare Heather dell'allontanamento, ma sarà questione di pochi minuti, tornerò prima che se ne accorga.
    Il ladro è veloce, riesco comunque a non perderlo di vista e, dopo qualche svolta, mi trovo davanti un grosso albero che sembra vecchio quanto il mondo. La merdina si è infilata in un buco ad altezza viso, a meno che non ci siano passaggi segreti nel tronco dubito possa fuggire ancora. Scacco matto, stronzo.
    Mi avvicino, il dito morsicato pulsa e un paio di gocce rosse sgorgano dai fori dei denti; niente di troppo serio, per fortuna.
    Cazzo, allora sei un professionista.
    Mormoro dopo aver sbirciato dentro la corteccia, laddove giacciono una miriade di sacche molto simili a quella che lo scoiattolo teneva tra le zampe. Deve averle rubate nel corso delle settimane, il merda... Perchè, poi? Da quando gli scoiattoli sono cleptomani? Davvero provano piacere adrenalinico nel possedere roba che per loro è inutile? Non sono un'esperta di animali, praticamente apprezzo solo i cani, dovrò chiedere a Luis che ne pensa una volta tornata indietro.
    Sto per allungare una mano nel foro quando, all'improvviso, mi si parano davanti due occhietti scuri e maligni sopra un muso allungato e contornato di peli neri. Per lo spavento scatto all'indietro tirando improperi a denti stretti e, quando finalmente posso vederlo meglio, lancio la profanità più grande di tutte perchè, cazzo, che due coglioni. Uno snaso. Un fottuto snaso. Parecchio incazzato, per di più.
    E meno male che questa giornata doveva essere divertente e all'insegna dell'altruismo.
    Tiro fuori la bacchetta mentre l'ornitorinco mal riuscito e lo scoiattolo strisciano fuori dal buco, fissandomi con istinti omicidi. Bene, vogliono la guerra? Sono più grossa e motivata di loro, che si facciano sotto!
    Petrificus Totalus!
    Miro allo snaso, il più pericoloso del duo, ma lui schiva con una velocità impressionante e inizia a dirigersi verso di me. Quanto cazzo avrei bisogno di un'esperto in questo momento... Qual è il punto debole di questi cosi, a parte gli oggetti preziosi?!
    Di dargli fuoco non se ne parla, primo perchè non sono così stronza e poi siamo in una foresta, prendermi una denuncia per distruzione di flora e fauna protetta mi rovinerebbe il curriculum. E se lo attirassi con un Accio e gli mollassi un pugno sul muso? Troppo violento?
    Caecitus! Monstrum!
    Almeno non sarà più un due contro uno stronzetti, e vediamo come se la cava lo snaso senza vedere un cazzo!


    Numero 4
    Interagito con Samira prima che scoppi il bordello
    Lo scoiattolo l'ha morsicata e lei lo ha inseguito
    Ha lanciato un petrificus totalus sullo snaso, che lui ha schivato
    Prova ad accecarlo ed evoca dei mostriciattoli per darle una mano in battaglia
     
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    Lo so, lo so..
    La ragazza di Doncaster arricciò il naso e stiracchiò le labbra in un sorrisetto divertito chiedendosi se Morgan ricordasse che frequentava Medimagia da un po' di tempo, ormai (sorvolando sul fatto che riguardo Aconito ad Hogwarts ti facevano una testa così sin dal primo anno..). Era senz'altro possibile, visto che la maggior parte degli studenti che non frequentavano i suoi stessi corsi la associavano più facilmente al corso di Spezzaincantesimi. Probabilmente perché tutto, ma proprio tutto, nei suoi comportamenti gridava a gran voce "Voglio correre in giro per il mondo a spezzare potenti maledizioni!". Quella era la sua indole, da sempre. Anche Medimagia si stava rivelando gratificante però, più di quanto la Rajan avesse previsto, il che aveva senz'altro aumentato i suoi dubbi. E poi doveva riconoscerlo: se alla fine avesse scelto la strada della medicina magica, avrebbe avuto più possibilità di sopravvivere fino alla vecchiaia.
    Ahi!! uff, ma daiii..
    Il sangue rosso vivo brillò attraverso lo squarcio nel tessuto del guanto. Un avvertimento? Era così che l'aveva definito sua madre quando, a sei anni, Shana si era punta per la prima volta con la spina di una rosa. Le rose vogliono essere ammirate, ma non colte. La piccola Shana aveva fatto tesoro di quella lezione e in generale non era mai stata sua abitudine strappare la vita ad un qualsiasi fiore al semplice scopo di abbellire la propria dimora. Neanche in questo caso lo stava facendo, il suo intento era ben più nobile, ma la permalosità della rosa avvinghiata all'Aconito era stata favorita da tutto il baccano improvvisamente esploso nel bosco. A quanto sembrava, quella raccolta si stava rivelando fin da principio tutt'altro che tranquilla.. per molti di loro.
    La curiosità rispetto alle varie complicanze in corso quasi la spinse ad agire frettolosamente ma, giunta al suo secondo anno accademico, aveva fortunatamente sviluppato la coscienza necessaria a non afferrare dell'aconito con una ferita aperta in bella mostra. Avesse sviluppato la stessa prudenza anche in altri contesti.. si sarebbe risparmiata parecchi guai.
    Si occupò della sua ferita e di ricucire il guanto, a quel punto avendo già la bacchetta alla mano deciso di usare la magia anche per recidere l'Aconito e farlo levitare al sicuro dentro un' apposita sacchetta. Aveva appena riposto il tutto, quando un piccolo demonietto rosso le rimbalzò davanti, seguito da un'allegra comitiva di suoi simili. Immobilus! castò inutilmente: l'incantesimo mancò per un soffio il fungo in questione che saltò via sfoggiando una notevole presenza di spirito.
    Morgs! I tuoi funghi stanno scappando!! esclamò la mora, sobbalzando dall'indignazione quando ebbe l'impressione che uno di essi - quello che la sua bacchetta aveva mancato - le avesse appena rivolto una linguaccia nel superarla (improbabile, quasi sicuramente non avevano affatto la lingua), al punto che decise di balzare accanto all'amica e di afferrarle il braccio con l'entusiasmo di un Pixie sovraeccitato.
    Forza andiamo, ti aiuto ad acchiappare quei piccoli arrogantelli!


    Curato ferita e sistemato il guanto, raccolto l'Aconito usando la bacchetta.
    Shana ha cercato di fermare uno dei funghi salterini di Morgan! senza successo, cosa che l'ha molto indispettita u.u
    Ora sta trascinando quest'ultima nell'inseguimento.

    Numero: 3
     
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    D'altronde poteva andarmi decisamente molto peggio. Dato che ero già mentalmente preparato che sarebbe successo qualcosa, nemmeno fui così sorpreso e stordito da tale sfiga. La mia espressione mentre quel piccolo pixie urlava era solo di rassegnazione, mentre già mi immaginavo svolazzante da qualche parte come un palloncino abbandonato da un bambino distratto in una luna park.
    Sospirai e mi voltai verso Morgan e Shana per chiamarle per darmi una mano, in tre non sarebbe stato così assurdo badare a dei pixie no?.......................COSA!?
    Attorno a me stava succedendo la qualunque, non avevo visuale bene su tutti, ma perché tutti sembravano molto impegnati invece di aver raccolto semplicemente la loro pianta?!?!
    "Ragazze ai-"
    Io ci provai comunque, ma iniziai a sentirmi tirare da tutte le parti da una mandria di Pixie furiosi! La cosa peggiore era che io non volevo far loro del male quindi come Merlino potevo fare!
    "Non stavo facendo niente!! Volevo solo del Dittamo Porco Salazar!"
    Figuriamoci se i Pixie potevano capirmi e anche se fosse mi avrebbero comunque ignorato trovandolo divertente sti piccoli bastardi!
    Onestamente, ero rassegnato all'idea che avrei dovuto vedermela con qualcosa ed ero sollevato che non mi avesse azzannato alla coscia un Nundu, ma comunque non volevo svolazzare nel cielo, qualcosa dovevo provare a fare!
    Prima di ritrovarmi del tutto per aria riuscì miracolosamente ad aggrapparmi alla radice di un albero, quello che non sapevo era se sarei riuscito a tenermi abbastanza a lungo, ma ci dovevo provare.
    Fondamentalmente ora stavo con le caviglie per aria mentre mi tenevo ad una radice, che fantastica visione.
    Con la mano libera che impugnava la bacchetta provai quindi a colpire i Pixie, niente schiantesimi, ma qualcosa potevo provare no?!
    "Acqua Eructo!"
    Provai inizialmente a lanciar contro loro dei getti d'acqua fastidiosi, Abel mi avrebbe perdonato per questo, per uno stupeficium sul loro muso forse no.
    "AIUTO!!"
    Urlai in generale, sperando che qualcun altro fosse messo meglio di me! Intanto nella mia mente le idee c'erano, dato che erano bagnati ora potevo congelarli o elettrificarli.....ma no, perché avrebbe fatto loro troppo male!!! AAAAAH CHE PALLE.
    Così continuai imperterrito con Acqua Eructo, sperando che potesse funzionare!


    Cercato di chiedere aiuto a Morgan e Shana,
    Ora mi trovo con le caviglie all'aria, ma non sto ancora volando via perché mi tengo alla radice di un albero lanciando Acqua Eructo addosso ai Pixie.
    Provato a chiamare "Aiuto" in generale a tutti.

    Numero: 4 (Ho lanciato un dado per lasciare tutto al puro caso ahah)
     
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    Con il tempo dovevo essere diventata una sorta di libro aperto agli occhi del prossimo, perché Vanya aveva fatto bingo sulla mia più profonda aspirazione senza che avessimo mai scambiato più di qualche parola di circostanza.
    La Medimagia nelle zone di guerra era qualcosa di completamente diverso, rispetto a come veniva vissuta all'interno di un qualsiasi ospedale magico; anche il più banale Ferula poteva fare la differenza tra la vita e la morte, ma quello che più mi affascinava era osservare come la vera natura umana emergeva nelle situazioni limite.
    Non c'era niente di più autentico delle parole pronunciate da una persona quando stava per morire, o quando aveva una fottuta paura che potesse succedere da un momento all'altro. Era proprio in quelle circostanze che si riusciva a scoprire chi era davvero dotato degli attributi e chi, invece, nonostante stelle e gradi appuntati ovunque sulla divisa, non era altro che un groviglio di fragilità. Ah, se solo avessi avuto anche solo il più sottile interesse a rapportarmi ancora con quel bastardo che mi aveva dato il cognome e mezzo dna, mi sarebbe davvero piaciuto scoprire come si sarebbe comportato, dopo la perdita di un arto a seguito di un'esplosione o nel pieno del delirio per la febbre causata da armi di distruzione di massa al veleno. Il famigerato Colonnello Green... Nient'altro che un uomo, per di più anche stronzo.
    Le donne, invece... Loro erano le più forti in assoluto, delle guerriere dall'armatura di invisibile e potentissimo coraggio, che ogni giorno combattevano silenziose battaglie per il loro riscatto, fosse anche semplicemente per indossare un paio di jeans come quelli che sfoggiavo io quel giorno.
    In realtà è proprio perché vengo da quel tipo di esperienza che mi sono iscritta a Medimagia, sai? Ci sono situazioni in cui hai bisogno di tutta la preparazione possibile e io facevo solo quello che potevo, guidata dall'istinto, cosa che in Medio Oriente proprio non basta. E tu? Perché hai scelto Medimagia? avevo appena fatto in tempo a chiedere a Vanya, rispondendo così alla sua domanda, quando annuii a quella posta dal riccioluto e taciturno mago, amante del mondo animale, che si era unito a noi nella ricerca degli ingredienti.
    Avrei anche portato avanti la conversazione e continuato in quell'allegra scampagnata con l'intento di approfondire la conoscenza di entrambi i miei compagni, ma lo scopo della nostra gita nei boschi aveva preso l sopravvento e adesso eravamo alle prese con la nostra missione.
    Personalmente, ero stata talmente travolta dall'euforia della raccolta di belladonna, che avevo perso di vista sia Vanya che Luis.
    Ok questa dovrebbe bastare.
    Lanciai un Flagramus sulla parete rocciosa al di sopra della grotta, così che Heather potesse riconoscere il punto su cui cresceva la pianta che avevo raccolto senza doversi scervellare troppo per ritrovarlo in un secondo momento e me ne stavo quasi andando quando... Uh là là.
    Se non avessi trascorso l'ultimo anno in Irlanda, probabilmente non ci avrei nemmeno fatto caso, ma quel quadrifoglio era indubbiamente il più grosso che avessi mai visto e avrebbe fatto invidia anche al Re del Piccolo Popolo dei Leprecauni in persona, da come era succoso.
    Diamine, potevo sentire l'irish wistle fischiettare le sue tipiche melodie ed i racconti dei vecchi dublinesi su quanto quelle piantine sapessero effettivamente arrecare buona sorte a chi ne entrava in possesso.
    Non sapevo quanto affidarmi a quelle credenze popolari e quanto ci fosse di vero, ma ciò di cui ero certa era che Arthur Monaghan, un centotrentanovenne ricoverato in geriatria al St. Patrick, ci credeva eccome. Era un vecchio incartapecorito, eppure era una delle persone più simpatiche che avessi mai conosciuto, con cui trascorrevo ore ben oltre i miei turni di servizio, solo per ascoltare le sue storie ed i suoi ricordi di gioventù, legati ad un'Irlanda che faceva ormai parte delle leggende. Ad ogni modo, per quanto tenessi a quel rude Irlandese d'altri tempi, sapevo che per lui il tempo era sul punto di scadere e che un portafortuna grosso come quello gli avrebbe risollevato parecchio il morale, ragalandogli qualche giorno o settimana in più.
    Fai il prezioso, eh... Dai, staccati, porc... Staccati!
    Tirai con tutte le mie forze, ma il quadrifoglio non accennò a staccarsi. Udii perfino qualche grido il lontananza, ma per il momento non me ne curai. Eravamo streghe e maghi adulti perfettamente in grado di cavarcela da soli, non c'era gesto più eroico che raccogliere quel quadrifoglio, era la mia priorità e continuai a tirare con un'urgenza decisamente esagerata, ma non era da me lasciare una cosa a metà, ero troppo testarda e non avrei mai accettato che un dannatissimo quadrifoglio potesse averla vinta su di me.
    E va bene, l'hai voluto tu, Recido!
    Puntai la bacchetta alla base del gambo, la punta del mio legno magico che quasi sfiorava il terreno umidiccio, sperando che l'incantesimo riuscisse laddove la mia forza bruta aveva fallito.


    Interagito nella prima parte con Vanya e annuito in risposta alla domanda di Luis.
    Ho deciso di ignorare le grida di aiuto e provare a raccogliere il quadrifoglio usando la magia.
     
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    Più camminiamo fra la foresta che dorme attorno a noi e più rimpiango di non essere rimasta a mia volta avvolta dalle coperte e dal calore che mi sa dare solo la mia piccola Celine. Io qui non ci volevo venire, mi sento così svuotata, così stanca, perchè vogliono tutti provare a coinvolgermi in mille cose?
    Sono tutti così allegri, troppo per i miei gusti anche Shana e Jace ed io non voglio dire loro che non sopporto più niente di ciò che mi circonda, ma so che non è giusto, non nei loro confronti che provano ogni giorno a portare un po' di luce e amore nella mia vita.
    Sollevo leggermente le spalle mentre la bellissima indiana mi ''rimprovera'' il fatto di essermi dimenticata delle sue conoscenze, soprattutto in materia di erbe mediche o velenose e riprendo a raccogliere i funghi, sperando che siano davvero utili e potranno essere utilizzati per le pozioni di cui il mercato ormai scarseggia.
    "Ehi..ma che cavolo...'' quasi senza accorgermene mi ritrovo a scivolare sul terreno e ad aggrapparmi con forza ad un ramo dell'albero di fronte a me, è stato lui a farmi inciampare, giuro, l'ho visto. E' stato il fungo. Mi guardo attorno, come a voler cercare l'appoggio dei miei compagni per sentirmi meno pazza.
    "Lo so!'' rispondo alla luminosa Shana che, nel mentre, mi si è avvicinata.
    "Li hai visti anche tu, vero?!'' cioè, ci stanno decisamente perculando, ci credo che questi funghi manchino sugli scaffali dei pozionisti. La mora mi prende sotto braccio e mi trascina letteralmente all'interno della foresta per inseguire gli esserini saltellanti, anche se, sarò ripetitiva, ma a me non va. Voglio tornare indietro.
    "Ma Jace che fine ha fatto?!'' le chiedo mentre, nonostante la mia reticenza, la seguo, provando anche a castare qualche incanto per immobilizzarli e raccoglierli fino a che non raggiungiamo l'ingresso di una grotta, luogo in cui i funghi vanno a nascondersi dopo aver superato immuni i pericoli che si celano fra le radici di un immenso tranello del diavolo. Bene, la nostra missione finisce qui. Vero Shana? Shanaya? Il suo sguardo è fisso verso la grotta dove, quando viene illuminata nel modo giusto dai tenui raggi del Sole, qualcosa sembra luccicare al suo interno. Oh no, per Merlino, non un'altra missione suicida. Ma tanto io che parlo a fare? E così, senza nemmeno il bisogno che lei dica una parola, semplicemente basandomi sui suoi grandi occhi da cerbiatta che brillano, a causa dell'emozione dovuta all'avventura, come diamanti, sospiro e mi arrendo seguendola all'interno della grotta.
    Perchè non sono rimasta a letto io questa mattina?

    - provato a raccogliere i funghetti che scappano
    - con Shana li abbiamo seguiti fino alla grotta
    - entrata nella grotta

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    Non capiva il senso di muoversi in gruppo se tanto poi ti saresti comunque diviso. Era impossibile trovare piante attaccate l’una all’altra, a meno che non ti mettessi a raccogliere tutti dallo stesso punto ma allora la cosa diventava inefficiente. Non disse niente, però, si limitò a raccogliere le piante come da indicazione, senza sentimenti particolarmente importanti né da una parte né dall’altra.
    Si stupì quando una piccola macchia colorata schizzò fuori dalla vegetazione, gracchiando minacciosa. Non si era accorto della sua presenza e probabilmente aveva disturbato il suo nascondiglio, o il luogo in cui stava schiacciando un riposino. Sentiva le dita umide infatti, quasi come avesse toccato qualcosa di viscido. Probabilmente aveva toccato il piccolo anfibio, che sembrava davvero irritato per quella sua mancanza di educazione, iniziando ad inveirgli contro.
    - Brutto umano, come osi toccare sua maestà il re di Troadsville? - il piccolo rospo sembrava pomposo, il suo corpicino brillante continuava a cambiare tonalità dal giallo più vivace al verde fosforescente, passando per il viola e l’azzurro.
    Luis chinò il capo di lato, confuso da quelle parole. Non aveva idea che ci fosse una cittadina di quel nome nei pressi dell’Accademia, ma forse non la conosceva in quanto era abitata solo da rane e rospi.
    - La punizione divina cadrà su di te per questo affronto! - continuò la rana, o forse era un rospo? Luis non sapeva dirlo e non sapeva nemmeno se fosse importante, non quando nel suo campo visivo continuavano a comparire lampi di luce che stavano diventando sempre più cupi e minacciosi, carichi di energia elettrica talmente potente da diventare visibile ad occhio nudo.
    Arretrò di un passo, lasciandosi cadere sul fondoschiena, alzando gli occhi al cielo che nel frattempo era diventato un profondo rosso sangue, ombrato da fitte nubi violastre. Un suono di trombe si sparse nell’aria, riusciva quasi a vedere le note che fluttuavano davanti ai suoi occhi, piccole e taglienti come delle lame. Gli sfrecciavano intorno, sfiorandogli la pelle che sembrava come bruciare al loro contatto.
    Pustole gli si iniziarono a formare attorno ai graffi, iniziando ad imputridirsi e sgorgare liquido viola. Gli sembrava di non avere più la pelle, di non sentire la sua stessa carne, ormai raccolta in una pozza di liquido melmastro ai suoi piedi. Che cosa stava succedendo?
    Era davvero quella la sua fine? Era la vendetta del rospo, o era semplicemente l’accumularsi dei suoi peccati che gli si ripercuotevano contro. Aveva detto di voler scappare, di diventare un tutt’uno con la natura, ma non era questo quello che intendeva.
    Voleva il suo corpo indietro, non voleva più vedere tutti quei presagi di morte, non voleva più sentirsi liquefare e marcire. Ma a nessuno sembrava importare. Le note continuavano a zigzagare intorno a lui, incuranti dei suoi tentativi di dirgli di fermarsi.
    La bocca ce l’aveva ancora? E allora perché non riusciva a spiccicare parola? Perché i suoi occhi, feriti dalle note e ormai pieni di pustole, continuavano a vedere i colori vivaci che lo schernivano, giocando intorno a lui come piccoli demoni che non sapevano far altro che punire le persone.
    Rosso, giallo, blu. Verde. Violarossogiallo. Arancione.
    Ormai solo i colori e le note sembravano avere una loro immagine chiara e definita, tutto il resto era immerso nel vuoto… O forse era il tutto. Gli sembrava essere parte di una cosa più grande, ma allo stesso tempo di esserne esclusa. Era lì, da solo, incapace di muoversi, incapace di respirare, ma forse non ne aveva nemmeno bisogno, perché le entità non hanno funzioni biologiche, esistono e basta.
    Forse era riuscito a trovare la pace.

    Generato il numero 1

    Fondamentalmente non succede niente nel post, tocca il rospo velenoso e ha un brutto trip. Rip sanità mentale di Luis <3

     
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13 replies since 6/3/2024, 19:38   208 views
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