kids of summer

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    puntina

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    Tassorosso
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    Forse l'indipendenza era qualcosa di incredibilmente sopravalutato, così come voler avere un potere decisionale: se avessi dato ascolto ad Andrè quella mattina, avremmo saltato la lezione di pozioni e tutto quel casino non sarebbe successo. Sicuramente non andare a lezione avrebbe indispettito il professore, ma decisamente meno della punizione presa in classe. E far indispettire la persona che era capace di preparare la pozione antilupo in un tempo in cui scarseggiavano.. beh, mi sembrava una cosa veramente stupida da fare. E come ogni persona neanche io gradivo sentirmi stupida. Una volta usciti dall'aula la processione imbronciata degli studenti si era snodata fino ai dormitori e mi ci era voluto un po' di tempo con la musica sparata ad alto volume nelle orecchie per farmi passare quella sensazione di dosso. Era un misto di frustrazione, ansia, incertezza e rabbia verso me stessa, che trovava sfogo in un cattivo umore rivolto a chiunque incontrassi. Cercavo di tenerlo lontano, di non pensarci, ma sembrava tornare indietro come un elastico tirato troppo, piombando all'improvviso con forza. E fu proprio una delle persone su cui avevo riversato quella tensione che trovai nella sala comune del dormitorio. Il senso di colpa arrivò immediato non appena riconobbi i riccioli che spuntavano dalla spalliera del divano. Non era colpa sua dopotutto, lui non aveva fatto niente di male era solo.. lì. Una delle prime persone che avevo davanti, quello più gentile che quindi avevo scelto di colpire, sicura che non mi avrebbe restituito il colpo. In modo codardo come al mio solito.
    Dustin.. scusami per oggi.
    Mi avvicinai al Tassorosso, mordendomi l'interno della guancia, cercando di capire come potergli spiegare la situazione che era piuttosto confusa e complicata anche nella mia mente.
    Io.. non me ne importa niente dei punti. E' solo che.. sono preoccupata anche io e speravo che almeno a pozioni sarei stata abbastanza distratta dalla preparazione da riuscire a non pensarci almeno per un po'..
    Le domande che avevano fatto in classe erano tutte legittime, ma la risposta mi terrorizzava e alla fine era stato impossibile anche concentrarsi quel che bastava per leggere le istruzioni e comprenderle. Non potevo dirgli che cosa era successo quell'estate in Irlanda, ne spiegargli nel dettaglio perché avevo seguito Karen quando si era allontanata: le poche risposte che avevo a quelle domande che mi tormentavano, concordavano tutte sul fatto che la Grifondoro avrebbe potuto essere in pericolo se le parole di Caitlin si fossero diffuse. Una piccola morsa allo stomaco mi strappò un'espressione leggermente sofferente ripensando a lei. Feci un respiro profondo, andando a sedermi accanto a Dustin.
    Anche i miei genitori sono babbani. Qualche volta penso che stiano esagerando tutti quanti con questa storia..
    Una piccola pausa, inclinando leggermente la testa, ripensando all'espressione sdegnata e dura di Rick quando gli avevo chiesto di immaginarsi senza. Chi era nato con la magia probabilmente non avrebbe mai accettato la possibilità che c fosse così tanta gente che viveva senza e che stava benissimo.
    Anzi, qualche volta credo che se la magia non ci fosse la vita dei maghi sarebbe molto meno complicata, con meno pericoli e meno.. sai no?
    Non avrei saputo definire esattamente a che cosa mi stavo riferendo, ma forse anche il Tasso aveva notato che qua al castello, era pieno di persone che avevano delle storie terribilmente complesse. Ed io per prima avevo provato sulla mia pelle quando la mia vita si fosse complicata da quando la magia era entrata a farne parte. Ogni volta però mi sembrava di essere l'unica a pensarla in questo modo e che solo un idiota ingrato avrebbe considerato la magia una "complicazione". Mi chiedevo quindi se anche per lui, il mondo che aveva sempre conosciuto e considerato proprio, fosse davvero così terribile come quello che immaginavano gli occhi scuri di Rick e di tutti gli altri purosangue.
    Non volevo sminuire le tue domande è che.. il fatto che tutti si preoccupino mi fa pensare che forse mi sfugge qualcosa e che.. cambierà di nuovo tutto. Mi farebbe piacere parlarne, davvero.
     
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    Tassorosso
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    Chi lo avrebbe mai detto? Sono un mago - un mago vero, per Merlino! - e ancora continuo ad emozionarmi e a stupirmi per quello che trovo tra le pagine dei miei fumetti, eroe dopo eroe, tra le centinaia di immagini partorite da menti geniali di artisti incredibili.
    Sono entrato in questa scuola più di un anno fa e ancora non mi capacito di essere più cazzuto di loro, più reale, in qualche modo perfino più potente. E' pazzesco e surreale, anche perché fondamentalmente mi sento sempre lo stesso. Ok, adesso ho degli amici e perfino una ragazza, o qualcosa che le va molto vicino. Cioè, non che Feyre non sia una ragazza, la femminilità che trasuda è evidente perfino ad un cieco; è che in un certo senso lei sarebbe la mia ragazza, anche se solo nei miei sogni ad occhi aperti la definisco così.
    Ad ogni modo, i rapporti che ho stretto in questa scuola hanno gonfiato le vele della mia autostima quanto basta a farmi navigare verso il mare aperto con un po' più di sicurezza, rispetto a quando ero solo il piccolo babbano sfigato di una scuola di provincia, ma a parte questo non mi sento né più coraggioso, né più forte, né tantomeno più in gamba o più sveglio di prima. Sono solo Justin, come lo sono sempre stato, nel bene e nel male, non ho bisogno di mascherarmi come Spiderman per essere sentirmi davvero me stesso, resto il Peter Parker un po' sfigato anche con addosso la divisa di Tassorosso ed una bacchetta magica in mano.
    Tra l'altro, il mio preferito rimarrà sempre Iron Man, che non ha niente di speciale se non una valanga di soldi e una mente geniale che gli ha permesso di costruirsi la sua armatura.
    In effetti è un po' a questo che sto lavorando, in questo piovoso pomeriggio di dicembre, con i riccioli chini su una pergamena a disegnare schizzi di possibili invenzioni da combinare a qualche incantesimo, mentre sgranocchio uno shortbread al burro fatto da mio padre.
    D-daisy! esclamo sputacchiando qualche briciola e coprendo in fretta e furia alla meno peggio il mio operato. Non che ci sia chissà quale segreto di stato da nascondere, ovviamente, ma questo hobby dell'inventare cose a cui mi dedico fin da quando progettavo robot nello scantinato di casa mi sembra decisamente stupido... E non voglio fare la figura dello stupido nerd con Daisy Locke, visto che di solito ci parliamo a malapena.
    In un primo momento non aggiungo altro e mi limito a sollevare le sopracciglia, guardandola con un'espressione da pesce palla mentre si scusa per come mi ha risposto stamattina. Che amore, chissà se immagina che il mio passato è stato costellato di compagni di classe che si sono rivolti a me in modi ben peggiori e non hanno mai neanche pensato, di chiedermi scusa.
    Dai, non fa niente. Siamo tutti fhtreffhati e le fhclerate di oggi lo hanno ampiamente dimofhtrato.
    Forse, però, è proprio per questo che dovremmo stare tutti un po' più vicini, invece che farci la guerra gli uni con gli altri per delle cazzate, ciascuno preso dalle proprie battaglie personali per preoccuparsi di essere semplicemente un po' più gentile ed accogliente.
    Vuoi un bifhcotto? Li ha fatti mio padre le porgo il sacchetto con i migliori shortbread di tutta l'Inghilterra e spero che possano addolcirle un po' l'espressione corrucciata con cui, sorprendentemente, mette a nudo le sue preoccupazioni.
    Sei Nata Babbana? replico come il migliore dei pappagalli ammaestrati, sorpreso come quando ho saputo delle stesse origini anche da Feyre e Friday. Non lo so se esagerano, per quello vorrei capirci qualcosa in più. Qualche anno fa succedevano cose terribili, qua dentro, a quelli come noi. Dicono che la Carter fhtudiava qui e suo nonno era Preside, a quei tempi.
    Chissà, magari dovremmo chiedere direttamente a lei, visto che non è passato poi così tanto tempo. O sì? Ormai la prof di Cura delle Creature Magiche ha quasi trent'anni, è praticamente decrepita!
    Mi sposto sul divano per farle spazio accanto a me e rifletto su quello che mi sta dicendo, sul fatto che una vita senza magia sia meno pericolosa e decisamente più semplice.
    Di sicuro non lo pensa chi fhta cercando di far perdere gli effetti alle erbe e alle pofhioni. sospiro, gli occhi grigi spalancati sul profilo della Prefetta come a voler scorgere, sul suo volto acqua e sapone, la limpidezza delle risposte che nessuno di noi due possiede.
    Secondo me è più una quefhtione di potere, che di magia. Anche nel mondo Babbano ci sono un sacco di guerre e quelli che ci si trovano in mezzo non pensano affatto che la loro vita sia semplice. E' solo che...
    Cavolo, fa davvero paura a dirlo ad alta voce, ma è una verità su cui sto rimuginando da un po' e che mi sembra surreale quasi quanto il mio essere dotato di poteri magici.
    Fhtavolta quelli in mezzo ad una poffhibile guerra siamo noi e rendersene conto fa veramente cacare sotto dalla paura.
    Ecco, noi siamo gli Inglesi fortunati a cui non è mai capitato niente, nel nostro Paese parlano di guerra solo i vecchi, perché sono loro a ricordarsela... E' sempre qualcosa di molto lontano, che non ci riguarda, invece adesso ci tocca fare i conti con una realtà ben diversa.
    Però forse saperlo ci dà un vantaggio. Poffhiamo mettere in guardia i nofhtri genitori, i nofhtri amici... Non poffho nemmeno immaginare che ai miei capiti quello che è succeffho alla madre e al padre di Vanilla.
    Le grida di Friday ancora mi rimbombano nella testa, negli occhi ho ancora impresso l'orrore sul volto della Serpeverde, le sue lacrime, la paura che possa capitare ancora e coinvolgere qualcuno dei miei cari mi sveglia di notte mozzandomi il fiato.
    Tu di cosa hai paura? Hai detto che oggi volevi provare a difhtrarti...
     
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1 replies since 7/3/2024, 15:00   53 views
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