Where do we stand?

Privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    763
    Location
    Hogsmeade!

    Status
    Anonymous
    Mi ero preso del tempo, forse anche troppo, ma non mi piaceva essere impulsivo, per cui prima di sparare a zero inutilmente mi ero fermato a riflettere per capire che cosa volessi davvero.
    Il tutto era partito da quello che Abel e Shana avevano fatto, quella vicenda aveva triggerato in me una serie di pensieri che riguardavano me stesso, Abel e la nostra relazione.
    Che genere di relazione era? Perché non ci dicevamo le cose? Perché sembrava esserci ancora un muro? L'insicurezza aveva preso il sopravento e purtroppo quando accadeva poi questa insicurezza si allargava anche su altre cose e stare insieme a un ragazzo che fino all'altro ieri credeva di essere etero non era così semplice...
    C'erano troppe cose per le quali c'era bisogno di parlare...e in primis, il mio problema con le visioni, perché pure io ero colpevole in tutto ciò e non mi ero espresso del tutto su quello che stavo vivendo, sul fatto che avevo fatto ricerche, che ero andato persino a Magie Sinister, su come gli incubi andavano e venivano...e lui? Se n'era accorto?
    Ero contento comunque che sembrava aver capito che quello che era successo con Shana era stato un errore grave, questo sicuro mi aveva rincuorato, ma mi sentivo bloccato e ormai erano diversi mesi che eravamo assieme...pretendevo troppo?
    Avevo preso coraggio quel giorno e avevo invitato Abel a casa mia, soprattutto perché mamma era via per diversi giorni per lavoro, così non ci sarebbero state distrazioni.
    Avevo passato la mattina a pulire casa, forse più che altro per un bisogno di controllo e per distrarmi data l'ansia che mi stava stringendo lo stomaco. Correvo da una parte all'altra, con le mie puffole che mi guardavano perplesse e probabilmente se avessi avuto modo di capirle mi sarei preso anche degli insulti da parte loro per quanto ero esagitato.
    La cosa più ridicola in tutto questo era che, data la mia profonda insicurezza del periodo, pur di farmi apprezzare da lui mi ero messo la "famosa" camicia...perché si va bene? Stavo avendo le paranoie di non piacergli più, fisicamente parlando!
    Dai porco Merlino, era assurdo che l'unica volta che l'avevo visto nudo era perché ero arrivato in anticipo a casa sua ed era uscito dalla doccia con l'asciugamano in vita!
    Ero pretenzioso? Forse, non lo sapevo!
    Quando il campanello suonò per poco non mi veniva un mezzo infarto per quanto ero sovrappensiero, ma dopo un paio di respiri profondi andai ad aprire e salutai Abel con un sorriso nervoso facendolo accomodare, solitamente gli avrei dato un bacio a stampo, ma appunto, i troppi pensieri in testa mi stavano impedendo di essere normale ora.
    Non che di solito fossi particolarmente normale, ma stavolta era peggio.
    Andai verso il salotto e come altre volte gli avrei offerto da bere, proposto di fare qualcosa, ma no...non feci nulla di tutto questo partendo in quarta.
    Sembrava impulsivo da parte mia, ma quello che dovevo dire non era impulsivo!
    "Abel...io...ecco, allora. Ho bisogno di parlarti di alcune cose!"
    Mi rendevo conto che come incipit era terribile, ma come si poteva iniziare un discorso del genere senza dire "dobbiamo parlare"? Era inevitabile.
    "In questo periodo ho riflettuto molto su...me stesso, su di te, noi e...io percepisco una sorta di muro. Non parlo solo di te, ma anche di me. Dopo quello che è successo con Shana, mi sono preso del tempo per riflettere e penso che stiamo avendo delle difficoltà. Io non sono stato del tutto onesto su quello che sto passando con le visioni, in questi mesi ho trascorso tanto tempo a fare ricerche per trovare un modo per togliermi questo inferno dalla testa."
    Mi sentivo in colpa, ma questo era un modo per fargli capire che volevo che questa relazione fosse qualcosa di più, a che punto eravamo?
    "Non sono stato sempre costante, perché la maggior parte delle volte erano buchi nell'acqua e mi incazzavo e basta, sono persino arrivato ad andare a Magie Sinister e mi sono spaventato quando tra le opzioni c'erano cose non molto consone ecco...e non è normale che io non mi sia sentito del tutto a mio agio a parlartene del tutto, non ti pare?"
    Sembrava che stessi dando la colpa a lui, però forse in parte si. Era difficile da spiegare, ma preferivo andare a ruota libera piuttosto che fermarmi e rischiare di non dire più nulla.
    "E tutto questo mi ha reso insicuro, anche verso di te, di quello che provi, ho persino timore a toccarti più di quanto abbiamo fatto finora, pensando di non piacerti abbastanza e non come persona, ma come essere umano di genere maschile."
    Distolsi lo sguardo, iniziando a toccarmi i capelli come ogni volta che ero a disagio, ma dovevo buttarle fuori queste cose o sarei diventato più scemo di quello che già ero.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    101

    Status
    Anonymous
    Ero stato molto fortunato, non ci sono altri modi per metterla giù.
    Dopo quanto accaduto con Shana nell'ufficio del rettore ho temuto di tornare single, e chi avrebbe potuto biasimare Jace se avesse scelto di mollarmi? Tentare di rubare documenti privati e mettere in mezzo lui e Morgan è stata una mossa fin troppo azzardata, io e la Rajan ci siamo comportati da incoscienti per il puro amore della scoperta e siamo stati a tanto così dall'essere cacciati dal campus. L'ho capito solo quando il biondo mi ha messo davanti la realtà dei fatti, prima ero accecato dal desiderio di capirci qualcosa e non vedevo le conseguenze... Meglio tardi che mai, suppongo.
    La fortuna in tutto questo sta nell'avere un fidanzato disposto a perdonarmi e nei due neuroni che sono riusciti a collegarsi nel mio cervello, impedendomi di finire ancora di più nella merda. Mi sono cosparso il capo di cenere, ho chiesto scusa un milione di volte mostrandomi sinceramente costernato e in imbarazzo per quell'immensa minchiata, e Jace deve aver colto i miei sentimenti.
    Shana non è più tornata a chiedermi nulla, so che ha copiato alcuni documenti ma sopra non c'era scritto niente di così eclatante, quindi dovrebbe essersi data una calmata. No, ovviamente Jace non sa dei fogli in questione, ed è un segreto che porterò con me nella tomba -o fino a quando sarà possibile- per amore dell'indiana; le ho fatto giurare di non dire un cazzo al mio ragazzo, e pare abbia capito. In caso dovesse partire per un'altra avventura suicida, mi vedrò costretto a fermarla facendo la persona adulta per una buona volta. Lo so, incredibile.
    Nel complesso la situazione con Jace si è tranquillizzata, anche se percepisco della tensione in sottofondo, come se qualcosa non fosse al suo posto e rendesse il terreno instabile. Forse è un'impressione sbagliata, magari si tratta dei sensi di colpa mai spariti del tutto o di qualcos'altro a cui per ora non riesco a dare un nome, chi lo sa... Comunque sono contento di poter stare ancora vicino a lui, di passare del tempo insieme parlando, baciandoci e ridendo.
    Quando mi apre la porta di casa sua rimango piacevolmente stupito dal notare che indossa la camicia che ha fatto iniziare tutto, gli sta sempre benissimo ed il contrasto che crea con occhi e capelli lo rende ancora più bello.
    Ehi, splendore!
    Gli sorrido mentre lo squadro, accorgendomi solo dopo del nervosismo nei suoi occhi. Nemmeno mi bacia per salutarmi, ed il campanello d'allarme nel cervello inizia a trillare.
    Tutto bene?
    Lo seguo verso il salotto, il livello di ansia si alza appena insieme alla sensazione di trovarmi su un terreno dissestato. Bisognerà procedere con cautela, onde evitare cadute ed ossa rotte. Spero non abbia ripensato a quanto accaduto mesi fa... Potrebbe aver realizzato che sono effettivamente un deficiente di prima categoria, quindi stare con me non varrebbe la pazienza persa. Yahweh, spero davvero di no, mi si spezzerebbe il cuore.
    Con espressione preoccupata lo ascolto, seduto accanto a lui sul divano, e per un breve istante ho davvero paura di sentirgli dire che starebbe meglio senza di me, senza tutte le preoccupazioni che gli ho dato e che sbilanciano le belle esperienze che abbiamo vissuto insieme. Poi mette in ballo le visioni e ciò che ha fatto per provare a capirci qualcosa, ed io mi do dello stupido per essere stato così cieco.
    Certo, mi ero accorto di come, a volte, lui fosse più chiuso e silenzioso del solito, ma non ho mai insistito troppo, limitandomi a fargli sentire la mia vicinanza e presenza. Forse speravo molto ingenuamente che sarebbe bastato, che prima o poi tutto sarebbe tornato al suo posto e mi avrebbe parlato di quello che gli era passato per la testa, ma a quanto pare qualcosa in me lo blocca... Avrei dovuto fare di più, mostrarmi aperto al dialogo invece che abbracciarlo e basta. Stupido, stupido Abel!
    E quando mette in ballo il contatto fisico, mi sento ancora di più un coglione.
    No, non dire così! Tu mi piaci, te lo giuro!
    Mi sporgo con foga verso di lui per prendergli la mano, come se quel contatto potesse fargli capire quanto si sbaglia, perchè lui è bellissimo e a me non importa che sia un maschio.
    E' solo che ho...
    Già, solo che. Ho passato anni ad uscire unicamente con ragazze, a baciarle e fare sesso divertendoci, tessendo relazioni o semplici momenti lunghi una notte. Lui è il primo ragazzo per cui provo qualcosa, e per quanto io non sia omofobo devo superare un piccolo scoglio, quella salita che mi blocca dallo spogliarlo e toccarlo più di quanto abbiamo mai fatto fino ad ora. Ci siamo limitati a sfioramenti sopra i vestiti, a volte sembrava stessimo per arrivare al punto in cui ci saremmo spogliati ma mi tiravo indietro ancora prima di darmi la possibilità di provarci.
    Ed io voglio provarci, davvero, però il muro di cui parla Jace m'impedisce di guardare oltre, verso di lui.
    Ho paura di buttarmi in acque che non conosco, credo. Tu sei bellissimo, adoro baciarti e mi ecciti ma andare oltre è difficile. Forse... forse temo di scoprire che fare sesso con un maschio non mi piace.
    E' una cosa totalmente irrazionale, di questo ne sono quasi del tutto sicuro, perchè cosa ci sarà mai di così diverso dal farlo con un'uomo rispetto ad una donna?! A parte organi genitali e tette, ovviamente, ma quelli sono dettagli! La verità è che sono un coglione e sto andando in panico, spero Jace possa capire che non sono del tutto sicuro di quanto sto dicendo, ma nulla di tutto questo è una scusa. Sono semplicemente confuso, frastornato da emozioni in parte ancora nuove.
    Dovresti toccarmi e basta, magari così mi passerà una volta per tutte questa paura di merda.
    Tentenno sorridendo goffamente, la mano ancora su di lui che lo stringe con dita ad artiglio per paura che possa volarsene via per sempre. Resta con me, Jace, non lasciarmi solo perchè sono stupido. Ti prego.
    E-e mi dispiace per tutto quello che hai dovuto passare con le visioni, mi ero accorto di qualcosa ma non ho mai voluto dire troppo per non farti sentire giudicato. Magari non mi hai mai parlato di nulla perchè pensavi non potessi capire o ti potessi fermare dall'andare fino a Magie Sinister, ma di me ti puoi fidare, lo sai? Ti aiuterò sempre, stiamo insieme e farei di tutto per farti stare meglio. Ci tengo tanto a te, Jace, credimi.


    Edited by nephilim - 27/3/2024, 20:34
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    763
    Location
    Hogsmeade!

    Status
    Anonymous
    Per quanto avessi scelto io di intavolare il discorso, questo non voleva dire che fossi anche pronto ad ascoltare qualsiasi cosa fosse uscito dalla sua bocca...
    "E' solo che ho..."
    Per l'appunto, lui poteva anche dire che ero bellissimo, stringermi le mani, ma che qualcosa che ci bloccava c'era era innegabile e non era solo una questione di "se non riusciamo a fare sesso, allora ciao" era più complesso di così.
    Rimaneva comunque che nella mia visione di relazione era inclusa anche quella parte, un contatto fisico sicuro, voluto, piacevole e in ogni relazione importante che avevo avuto c'era sempre stato questo ostacolo..Blaizenn per un motivo, Kenzie per un altro...e ora Abel per un altro ancora.
    Non riuscivo a vivere la mia sessualità in modo normale, era così assurda come pretesa? Era così sbagliato che io ne sentissi il bisogno?
    Per cui sentirgli dire che aveva paura non fu piacevole o di conforto sicuramente, anzi...tutt'altro.
    Sospirai, lasciandomi stringere le mani, senza però stringerle a mia volta.
    Stavo cercando di capire che cosa avrei potuto dirgli, per confortarlo che l'avrei aspettato? Per dirgli che senza provarci non l'avremmo scoperto mai? Che doveva dirmi cosa voleva da me e basta?
    Senza contare che ero perfettamente consapevole di questo rischio dato che era con me che stava scoprendo sensazioni mai sentite o capite prima...ma dovevo sempre io, SEMPRE IO aspettare i bisogni degli altri.
    Dovresti toccarmi e basta, magari così mi passerà una volta per tutte questa paura di merda.
    Alzai di colpo la testa guardandolo negli occhi con uno sguardo tra il confuso e il sorpreso, quasi mi veniva da ridere, ma da come stringeva la mia mano per un attimo ci credetti davvero.
    "Mi stai chiedendo di molestarti?"
    Era talmente assurda la sua uscita che mi trovai a portare una mano davanti alla bocca per soffocare l'ilarità della situazione, anche se c'era poco da ridere. Solo che era incredibile, certi suoi modi di fare riuscivano spesso a farmi avere queste reazioni.
    Solo che non potevamo sempre buttarla sul ridere.
    "Senti...io non posso obbligarti, ma.."
    Non era facile da dire, perché sembravo uno stronzo, uno che obbliga il proprio partner a sforzarlo a fare cose che non voleva, ma dovevo anche proteggermi.
    "Ma prima che io mi innamori del tutto di te, devo saperlo. E' così assurdo il volere una relazione normale? Merlino sono uno stronzo."
    Non mi resi davvero conto di aver detto quelle parole, difficilmente parlavo di innamoramento, quindi quasi non ci feci caso in realtà, però era qualcosa che lui doveva sapere, di come i miei sentimenti stavano progredendo verso quella direzione per lo meno.
    Per cui approfondire anche il discorso delle visioni era importante, lui meritava di saperne di più, di capire perché stavo cercando di risolverla da solo.
    "Io lo so che ci tieni a me, questo non l'ho mai messo in dubbio. E' che mi infastidisce essere di peso agli altri, perché so perfettamente come fa sentire, trovarsi addosso problemi degli altri sui quali non si ha alcun controllo o potere. Come ti farebbe sentire vedermi completamente sconfitto nonostante tutti i tuoi sforzi? Ho fatto di tutto per Blaizenn, per farla stare meglio, per farle accettare la sua condizione di licantropia, i suoi problemi con la bulimia e niente...era sempre peggio. Mi sono impegnato al massimo per capire e pazientare con Kenzie, i suoi disturbi alimentari, la sua difficoltà a farsi toccare per quanto non si piacesse e il nulla, ricadeva sempre negli stessi errori e razionalmente lo so che non è colpa mia, ma io non mi sono mai sentito così inutile e divorato dentro e l'idea di far sentire qualcun altro così mi paralizza..."
    Parlai a macchinetta, entrando in dettagli che Abel aveva solo sfiorato. Gli avevo raccontato di Blaizenn e Kenzie, ma non in maniera così dettagliata, soprattutto per come mi ero sentito io.
    "Sto ancora cercando di capire che cosa voglio fare Abel con il mio..."dono". Sto cercando un modo per sbarazzarmene, ma ho anche paura. Insomma, le mie ricerche sono ancora in corso."
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    101

    Status
    Anonymous
    Potrebbe essere una soluzione, tipo terapia d'urto.
    Sorrido soffocando la risata che mi stava nascendo in gola, perchè per quanto il discorso sia in parte sciocco e assurdo vorrei comunque mantenere un poco di serietà, per dimostrargli che sono in grado d'essere un'adulto e non solo una specie di bambinone troppo cresciuto.
    Nei vari momenti in cui siamo stati così vicini da sentire il fiato dell'altro sulle labbra, qualcosa mi ha sempre fermato e non c'era stato verso di proseguire. Eppure mi piaceva sfiorarlo ed essere sfiorato, percepire i suoi baci caldi sulla pelle e le sue dita nei capelli... Quindi perchè, cazzo, non riuscivo ad andare oltre? Forse dopo questo discorso riuscirò a sbloccarmi, gettandomi ad occhi chiusi in questa apparentemente profonda e gelida pozza d'acqua; magari arriverei persino a stupirmi se, una volta dentro, dovessi scoprire d'essermi sempre sbagliato e, laddove vedevo solo oscurità, capire che si trattava di un'ombra che copriva una superficie del colore degli occhi di Jace: limpida e bellissima, pacifica come un lago in primavera.
    Capisco perchè lui voglia approfondire la nostra sessualità, al suo posto con una ragazza probabilmente avrei fatto lo stesso, anche se mi è capitato pochissime volte di pazientare così tanto. Sono troppo egoista? Gli ho chiesto più tempo di quanto avrei dovuto? Lui è un'angelo ed è normale sia frustrato, che voglia di più. Ed io, cos'è che desidero?
    Nel sentirlo parlare d'innamoramento sento qualcosa sobbalzarmi nel petto, ed un calore inaspettato inizia a pervadermi lo stomaco risalendo su, verso il viso. L'idea che lui possa arrivare ad amarmi è... bella. Non c'è altro modo con cui spiegare ciò che sento a parte una profonda felicità e desiderio di continuare per questa strada, magari senza intoppi di merda nel mezzo.
    No, no! Non è assurdo, e tu non sei uno stronzo! Sono io ad essere il coglione egoista che ti sta facendo aspettare troppo. Anche io voglio toccarti e... arrivare ad amarti, un giorno.
    Dirlo ad alta voce sblocca qualcosa, una consapevolezza a cui arrivo solo in questo momento e non capisco il perchè, visto che non stiamo parlando d'una minuscola cazzata. Vorrei sviluppare ciò che provo e dirgli che lo amo, prima o poi, perchè innamorarmi di lui non è così diverso rispetto all'amare una ragazza col petto florido e dei genitali diversi. Altrimenti non sarei ancora qui, giusto? Se lui non ne valesse la pena me ne sarei andato molto prima, così come Jace mi avrebbe mandato a fare in culo settimane fa dopo la storia dell'ufficio del rettore.
    Tra noi c'è qualcosa di speciale, e non ho alcuna intenzione di perderlo.
    Lo lascio parlare e sfogarsi, nomina le due ex con cui ha avuto problemi e di cui mi aveva già parlato in precedenza seppur superficialmente. Non avevo idea del tipo di problemi che turbavano le ragazze e spero che, ovunque esse siano, li abbiano superati trovando in sé stesse la forza per combattere anche senza appoggiarsi del tutto agli altri. Non dubito che il biondo si sia impegnato al massimo con loro, mi è bastato vedere cos'ha fatto per me dopo la morte di Goliath, ed il fatto che si sia sentito inutile mi spezza il cuore. Sicuramente teneva a loro, magari persino le amava, però non avrebbe dovuto portare da solo il peso del loro male.
    Tu non sei un peso, ok? So di non poter proteggerti da tutto, ma vorrei comunque poterlo fare con le cose che posso controllare. Il tuo dono è complicato e non posso nemmeno immaginare com'è vivere in quel modo, sono troppo stupido per darti consigli intelligenti, però posso tenerti la mano e accompagnarti in tutti i locali loschi che vorrai per guardare storto i malintenzionati.
    Tento un sorriso e gli stringo ancora la mano, anche se lui fino ad ora non ha ricambiato con la stessa forza. Potrebbe ritrarsi e dirmi di andarmene perchè sono troppo invadente o perchè la sua testa gli dirà che non può appoggiarsi del tutto a me, che mi soffocherà a lungo andare. In caso, rimarrò ed insisterò finchè non cambierà idea, perchè questo ragazzo è diventato troppo importante per me e non voglio lasciarlo indietro.
    Hai fatto così tanto per le persone a cui tenevi, lascia che sia qualcun altro ad aiutare te questa volta. Spezziamo insieme le catene che ci tengono bloccati, mh?
    Porto la mano libera sul suo volto per carezzarne una guancia liscia e scavata, passando poi per gli zigomi pronunciati che rendono il suo viso così bello e particolare. Lo guardo in quegli occhi così splendidamente azzurri e caldi, e per un'istante è come se mi sentissi a casa, al sicuro. Chissà se lui percepisce lo stesso nei miei, o se ciò che vede lo spaventa.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    763
    Location
    Hogsmeade!

    Status
    Anonymous
    Potrebbe essere una soluzione, tipo terapia d'urto.
    "Non tentarmi".
    Era vero che adesso c'era una certa pretesa di serietà, ma la verità era anche un'altra. Una delle caratteristiche che mi avevano fatto avvicinare ad Abel, era come riuscisse spesso a farmi sorridere, a non inondarmi di tragicità.
    Non che con Blaizenn e Kenzie fosse stato sempre così, o non avrei retto per così tanto tempo, ma non avevo mai percepito il calore che riusciva a darmi lui, la gioia che riusciva a trasmettermi con la sua sicurezza e il suo temperamento.
    Per cui lo provocai per un attimo, per poi improvvisamente diventare un po' rosso in volto quando mi resi del tutto conto di aver parlato poco dopo di innamoramento e notando la sua di reazione.
    Santo Merlino, mi stavo rendendo ridicolo? Volevo sotterrarmi da qualche parte, eppure quegli occhioni mi attiravano verso di lui, a tal punto da non abbassare lo sguardo nonostante l'imbarazzo.
    Poi arrivarono le sue parole...il sorriso che comparve sul mio volto rispecchiava tutto il calore che sentivo nel petto e più lo guardavo e più mi accorgevo di come lui stesse diventando il mio sole.
    "Un giorno si...troviamo il coraggio assieme no? Ho sempre avuto paura di questo forte sentimento, dei legami troppo intensi. Probabilmente dovuto al divorzio dei miei, ma loro non parlavano, non comunicavano davvero. Quindi se c'è qualcosa che posso fare per darti più sicurezza, dimmelo."
    Fa niente che dopo queste sue parole la mia voglia di toccarlo era aumentata a dismisura, e nonostante lui avesse scherzosamente avanzato l'idea di molestarlo, no non potevo farlo.
    Per cui feci un sospiro molto profondo, senza però perdere il sorriso, un sorriso che mi diede anche la forza di ascoltarlo riguardo al mio "dono" con una consapevolezza diversa.
    In parte le sue parole furono di conforto, facendomi nuovamente fare una mezza risata quando si diede delle stupido da solo, ma non tutto quello che aveva detto era vero. Non era nemmeno così tanto stupido dai, però non glielo dissi, giusto per stuzzicarlo un po'.
    "Si che sono un peso..."
    C'era un "ma" da aggiungere a questa affermazione però.
    "Ma...forse tu potresti avere le spalle sufficientemente grosse da reggermi. Giusto?"
    Era inutile negarlo, i problemi legati alle persone alle quali si teneva potevano essere un peso, ciò che cambiava era come ci si approcciava a questi pesi e...forse il mio sole poteva davvero aiutarmi.
    "Tenderei ad evitare i posti loschi, ma in caso....ti ringrazio Abel."
    Strinsi quindi a mia volta la sua mano, ancora un po' titubante e insicuro, ma se avevo appena detto a lui che poteva affidarsi a me, era ingiusto non concedergli il contrario. Sicuramente ci sarebbero stati momenti in cui avrei faticato, ma almeno dovevo provarci, ce lo meritavamo.
    "Quando troverò la prossima pista da seguire, sarai il primo a saperlo. Questo posso farlo."
    Sorrisi, per poi chiudere gli occhi qualche attimo quando la sua mano accarezzò la mia guancia e lo zigomo. Potevo rimanere così per qualche minuto? Forse un po' troppo, però non potevo più trattenermi, mi sentivo inondato da una nuova positività, per cui mi allungai verso di lui per baciarlo appoggiando la mia mano sul suo collo ricercando un bacio passionale, desideroso di proseguire.
    Mi ritrassi ad un certo punto però, sospirando sulle sue labbra e limitandomi ad appoggiare la fronte contro la sua perdendomi in quegli occhi così grandi.
    "Sei proprio bello."
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    101

    Status
    Anonymous
    I genitori hanno la capacità d'influenzarci il futuro più di quanto immaginano, dalle loro frasi e comportamenti nascono semi che attecchiscono sul cuore dei loro figli, alcuni germogliano e lì rimangono, per sempre, mentre altri finiscono con l'appassire e svanire. Jace è stato evidentemente molto colpito dalla relazione dei suoi, da quei silenzi che hanno portato ad una rottura laddove, forse, ci si sarebbe potuto poggiare sopra un cerotto per provare a sistemare le cose. Magari gli ex coniugi Wyland erano destinati a finire così, ma non è detto che la stessa sorte debba toccare al loro unico figlio.
    Ha paura dei legami troppo intensi, dice, eppure da me non sta scappando e in questo ci vedo una promessa, un'impegno a migliorare nell'esternare i propri sentimenti per non finire come i suoi.
    Io, a differenza sua, nonostante la storia turbolenta della mia famiglia non ho mai temuto l'amore, anzi: in ogni relazione o amicizia lo cercavo con entusiasmo, e quando mi lego a qualcuno divento molto tattile nel dimostrare affetto, come se dovessi dimostrare con ogni abbraccio quanto io tenga a quella determinata persona. Potrebbe essere una risposta al trauma del divorzio e successivo allontanamento di papà? Forse, ma so d'essere stato sempre un'ottimista nel cuore, perchè guardare al lato positivo della vita con un sorriso mi ha sempre aiutato ad affrontarne i lati brutti al meglio. Per quando non ce la farò, ci saranno Jace e i nostri amici, e lo stesso varrà per lui.
    Parlami quando hai un problema, non fuggire via.
    E' questa l'unica cosa che vorrei da lui, in termini di sicurezza, che si apra e non rimanga sulle sue per paura d'essere d'intralcio alla vita altrui. Per un momento lo guardo storto quando si dà del peso, per poi addolcirmi nel sentirlo ammettere ad alta voce che si, io posso sopportare le sue gravosità, l'eventuale dolore che si porta dentro e qualunque stronzata deciderà di fare per provare a tenere a bada il suo dono. Perchè deve almeno combinare una scemata, che cazzo, mica siamo solo io e Shana gli idioti, giusto?!
    Esatto, mi alleno da anni con i barili della Testa di Porco, sollevare te è un gioco da ragazzi.
    Scherzo sul suo esile peso mettendo per un secondo in mostra il mio bicipite decisamente più spesso del suo, sto un pochino barando a causa degli strati di vestiti che ho addosso, ma l'importante è comportarsi da imbecille rendendo l'idea.
    Mi rassicura saperlo finalmente incline a tenermi informato, vorrei evitare anch'io i posti loschi ma se dovessero rivelarsi l'unica pista da seguire allora sarò lì, accanto a lui, pronto a fare da palo per proteggerlo da eventuali maghi cattivi. In cambio per questi servigi potrei chiedergli una bella vacanza all'insegna dell'esplorazione faunistica! Ovviamente tutto totalmente al sicuro e senza potenziali draghi che potrebbero staccarci gli arti di netto... Anche se l'idea di toccarne uno da così vicino mi entusiasma non poco!
    Metto da parte le cazzate per concentrarmi solo su Jace e perdermi nei suoi occhi, limpidi come un lago d'estate. Nell'accarezzargli la guancia penso a quanto sono fortunato ad essere finito con lui, che è più bello di qualsiasi orso potrei mai incrociare nel bosco in campeggio. Ebbene si, l'ho detto: Jace Wyland è persino più perfetto di un'orso. A quanto pare mi sto davvero innamorando di lui.
    Ci scambiamo un bacio, dapprima amorevole e poi un po' più passionale, sposto la mano dal suo zigomo al retro della nuca, sfiorandone la cute con la punta delle dita. Il sospiro che mi lascia sulle labbra provoca il solito piacevole brivido lungo la schiena e quel calore all'altezza dell'inguine, così familiare e strano al tempo stesso... Solo che stavolta è accompagnato a un lieve giramento di testa -niente di cui preoccuparsi, non sto per svenire- e non lo so, forse è grazie al suo sguardo, alle parole così genuine con cui si complimenta o l'esserci scambiati frasi complici. Forse è tutto questo messo insieme e molto altro, ma credo d'aver voglia di provare a buttarmi in quel lago che mi fa così tanta paura.
    Grazie per essertene accorto, anche se con questa camicia mi batti.
    Ridacchio a pochi millimetri dalle sue labbra, porto la mano libera a giocare coi bottoni della famosa camicia nera mentre l'altra rimane sulla sua nuca a massaggiargli la pelle. Guardo la veste scura e poi lui, prendo un'istante per deglutire e respirare a fondo prima di parlare, ma quando lo faccio sono sicuro di ciò che dico.
    Dovresti toglierla, almeno saremo pari.
    La devo mettere sempre sul gioco, mi aiuta a spezzare la tensione che comunque si riesce a leggermi negli occhi, però scherzare serve a farmi da cuscino per parare le botte dell'ignoto, e spero che a Jace non dia fastidio. Senza aspettare una vera risposta, inizio a sbottonarlo, mentre la mano sulla sua nuca lo attira verso di me con decisione. Mi erano mancate le sue labbra, mi mancano sempre.
    Poi se ti senti solo puoi provare a sfilarmi il maglione, non protesterò.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar


    Group
    Studente Accademia
    Posts
    763
    Location
    Hogsmeade!

    Status
    Anonymous
    Mi stavo lasciando trascinare, ma quando non era lui a respingermi direttamente o quanto meno a fermarmi, a me non veniva di certo spontaneo, anzi. Avevo solo voglia di toccarlo, baciarlo, esplorarlo. Volevo esplorare con lui un territorio che anch'io non avevo mai del tutto scoperto, erano anche le mie prime esperienze con lo stesso sesso, però mi rendevo conto che era anche una cosa mentale e io avevo realizzato già da tempo il desiderio che provavo e la voglia che ne avevo, per cui non c'era niente a bloccarmi.
    Volevo che anche lui provasse le stesse cose, che si sentisse motivato, eccitato, desideroso, ma doveva darmene la possibilità.
    "Ogni volta che avrò bisogno di un favore mi metterò questa camicia."
    Se a lui faceva così tanto effetto, chi ero io per privargliene.
    Non che avessi chissà che aspettative ora comunque, ma adoravo il suo sapore sulle mie labbra, adoravo il suo sorriso, per quanto fossi ripetitivo mi sentivo finalmente in una relazione in cui non era la sofferenza la maggior protagonista, ero felice, ma forse era davvero il caso di fermarci qui...se non avessi appena sentito quelle parole. AVEVO SENTITO BENE?!
    Non riuscì a reagire immediatamente, perchè stavo ancora cercando di capire se stesse dicendo sul serio, va bene avere le visioni, ma i sogni ad occhi aperti ancora non li avevo avuti, ma furono poi le sue azioni a confermare il tutto e di certo non glielo impedì.
    Mi trovai nuovamente tra le sue labbra a condividere un bacio deciso e desideroso mentre ormai la camicia era tutta aperta mostrando il mio petto nudo. Speravo davvero di riuscire a renderlo più partecipe, meno spaventato.
    "Mmh, ci sentiamo un po' confidenti oggi. Mi piace."
    Dunque, senza farmelo ripetere due volte, afferrai con entrambe le mani il maglione e, accidenti pure la maglietta si trovò impigliata tra le mie dita, rimanendo così entrambi a petto nudo.
    Mi presi quindi del tempo, il mio sguardo si abbassò verso il suo petto mentre con le mani glielo accarezzavo, avanzavo lento, come per dare ad Abel il tempo per fermarmi qualora non si fosse sentito a suo agio.
    Era decisamente più muscoloso di me, non che ci volesse molto, ma era piacevole toccare quei rigonfiamenti...
    Ora i miei occhi erano di nuovi sui suoi, mentre con le dita giocherellavo con la cintura. Mi abbassai leggermente con il corpo, intenzionato ad inginocchiarmi davanti a lui se me lo avesse permesso.
    "Tutto ok?"
    Non doveva farlo solo per me, solo perché gli avevo appena detto che ne sentivo il bisogno, doveva volerlo tanto quanto me e avevo bisogno di sentirglielo dire prima di proseguire.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Studente Accademia
    Posts
    101

    Status
    Anonymous
    Quello che provo è allo stesso un territorio conosciuto ed inesplorato, come se fossi un viaggiatore dello spazio finito in una realtà alternativa in cui quasi tutto è uguale al suo luogo di provenienza, tranne qualche piccolo dettaglio nella fisicità del resto della popolazione. Paragonare quello che sto vivendo con Jace ad un pianeta pieno di gente con le orecchie enormi o gli occhi da capra forse è un po' estremo, ma nella mia testa ha perfettamente senso!
    Sono stato solo con ragazze prima d'ora, avere a che fare con un ragazzo è altrettanto bello e speciale, anche e soprattutto grazie a quelle differenze che, in parte, mi spaventano. O spaventavano. Ora mi sto lasciando andare, pian piano sto entrando in quel lago di cui ho tanta paura e mi stupisce scoprire che non è poi così freddo come temevo; mi aggrappo a Jace perchè voglio stare con lui qui, a vivere il momento, non voglio tornare indietro correndo fuori dall'acqua e rischiare di perderlo.
    Gli sfioro la pelle nuda del petto, è calda nonostante il tempo fuori dalla finestra non sia esattamente clemente, ed è un piacere stingergli i fianchi scarni per portarlo più vicino a me. La testa continua a girare in quel modo piacevole e nelle orecchie nessun pensiero d'ansia rilascia i propri sussurri disfattisti; se esistono ancora, li ho relegati da qualche parte nel fondo della mente e spero di non sentirli mai più.
    Sorrido divertito quando mi sfila nello stesso istante maglione e maglietta, evidentemente la sua frustrazione è ai massimi livelli e aspettare sta diventando sempre più faticoso per lui. Non che a me vada tanto meglio, le volte in cui ci separiamo dopo esserci sfiorati sopra i vestiti rimango sempre con l'amaro in bocca e lo stomaco chiuso da sensi di colpa e desiderio di procedere, di fare quel maledetto passo in più per dargli quello che entrambi vogliamo.
    Oggi potrebbe essere la volta buona, nessuno dovrà tornare a casa con l'inguine in fiamme ed il bisogno di una doccia fredda. Sto esagerando con le buone speranze? E se dovesse essere lui a cambiare idea? E se scoprissi che fare sesso con un ragazzo non mi piace? Però non posso saperlo se non provo, e a giudicare dallo sguardo di Jace ed il modo in cui gioca con la mia cintura, dubito possa improvvisamente sbattermi fuori di casa al grido di: "Mi fai schifo, posso trovarne altri migliori di te".
    Quando vedo il suo corpo abbassarsi il calore all'inguine aumenta, così come il respiro ed il desiderio di vederlo inginocchiato davanti a me. Gli ho chiesto io di toccarmi e basta, ma apprezzo comunque il suo chiedermi di poter proseguire piuttosto che fiondarsi sulle mie parti intime come un'avvoltoio sul succoso cadavere.
    Si, sto bene.
    Suono sicuro nel dirlo, anche se la voce trema a causa dell'eccitazione, eppure so che i miei occhi non stanno mentendo mentre lo osservano abbassarsi ed una mano gli lascia una veloce carezza sulla guancia incavata prima di posarsi sul divano e lasciarlo fare.
    Lo osservo abbassarmi la zip mentre mi abbandono sullo schienale dietro di me, vorrei chiudere gli occhi per rilassarmi e godere ancora di più del momento ma ho paura che Jace possa scambiare il gesto per un mio negare la sua presenza, magari sostituendola nella mia testa con una ragazza dai seni prosperosi ed i tratti più morbidi dei suoi. Quindi rimango a guardarlo, e ciò che vedo e sento mi piace, riesce a rendermi molli i muscoli delle gambe ed al contempo tendere le dita sul tessuto del divano. No, non c'è nulla che non vada nel suo dimostrarmi quanto vuole essere vicino a me, quanto vuole farmi sapere come desidera esplorare il mio corpo... Il fatto che sia un'uomo non cambia niente, rende questo momento ugualmente speciale ed io sono stato uno stupido a credere il contrario.
    Lo guardo e quando i nostri s'incontrano i suoi non mi sono mai sembrati così azzurri e limpidi, come un lago su cui il sole riflette i suoi caldi raggi nel pieno dell'estate. E' bellissimo, lui è bellissimo, ed il piacere che è in grado di farmi provare va oltre le mie più rosee aspettative, tanto che presto i gemiti riempiono il silenzio del salotto.
    Inarco la schiena durante un'ondata di godimento, e sarebbe così facile lasciarmi andare nella sua bocca, però poi dovremmo aspettare per riprendere ed ora che abbiamo iniziato sono preso dalla voglia di continuare ad esplorare e ricambiare al meglio delle mie possibilità.
    Lo scosto con gentilezza e fermezza, fiondandomi l'istante dopo sulle sue labbra per condividere l'ennesimo bacio passionale. Tra un'affanno e l'altro mi stacco quel tanto che basta per sussurrargli parole dolci all'orecchio.
    Sei bellissimo.
    Starò forse affermando l'ovvio, ma credo che il il mio ragazzo si meriti di ascoltare più lodi possibili, specie quando provengono da me.
    Lui è ancora in ginocchio ed io seduto mentre gli sfioro la pelle con mani avide di sentirlo sotto di me, e quando gli abbasso i pantaloni ogni briciola d'ansia viene definitivamente spazzata via. Forse ora sono persino un po' brusco nel modo in cui m'insinuo nei suoi pantaloni mentre l'altra mano si posa sulla sua nuca stringendone con delicatezza la chioma, ma se gli darà fastidio potrà sempre fermarmi.
    Dimmi cosa vuoi.
     
    Top
    .
7 replies since 10/3/2024, 14:57   127 views
  Share  
.
Top