“To lose patience is to lose the battle.”

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    Caposcuola
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    Immagino la mia pazienza come un vaso dalla forma a clessidra, privo di manici e dall'intenso color castagno, rifinito sui bordi da bellissime decorazioni floreali in oro. Durante il sonno il vaso si svuota, così da poter accogliere ogni giorno le gocce d'acqua che andranno a riempirlo, a volte rimangono dei rimasugli sul fondo, quelle mattine sono pesanti poichè si portano appresso il carico del giorno prima, ne ho vissute molte e sono sempre sopravvissuta, in un modo o nell'altro; spesso arrivo a tanto così dal bordo, ed ho perso il conto delle volte in cui la mia pazienza ha strabordato inondando me e gli altri, però ultimamente mi piace pensare di stare diventando effettivamente più malleabile ed empatica, per il bene di tutti. Certo, a volte gli studenti ci si mettono d'impegno per farmi saltare i nervi, e probabilmente non mi libererò mai di certi tratti caratteriali, eppure percepisco meno il peso delle loro gocce.
    Con Yu-Shin Lee no. Ogni sua battuta è una secchiata d'acqua, la leggerezza con cui prende i miei difetti una piscina in cui potrei annegare a causa dell'immobilità per sbigottimento e, accidenti a lui, quel suo modo tranquillo con cui si prepara la tisana è l'oceano in cui viene gettato il mio povero vaso finemente decorato.
    Mi sento presa in giro, come se tutto quello che ho appena detto non fosse stato proferito con tono serio, ma piuttosto con una sorta di filtro buffo che rende la mia voce distorta o simile a quella di una dannata papera! Ecco, sono un pennuto che vorrebbe sfuggire dal cacciatore che gli ha appena piantato un proiettile nell'ala e ora si sta divertendo a vederlo contorcersi a terra in preda agli spasmi. Un'immagine forse tragica, ma che ben rappresenta come mi sento in questo momento. L'unica differenza è che, se avessi le piume, in questo momento avrebbero preso fuoco a causa della rabbia che percepisco dentro.
    E poi, cosa diamine vuol dire che a lui non è sembrata una tragedia? Per me lo è stata! Siamo finite anche su quel dannato giornalino, accidenti! Ed ovviamente ho chiesto già scusa, non avevo bisogno me lo dicesse lui.
    Devo calmarmi se non voglio morire d'infarto prematuro, anche perchè se svenissi probabilmente la Serpe coglierebbe la palla al balzo e cercherebbe di baciarmi con la scusa della respirazione bocca a bocca, e questa cosa non deve assolutamente accadere... Se solo il tatuaggio smettesse di prudere, mannaggia!
    Quando gli va di traverso la tisana, per un'istante penso di aver vinto, l'ho colpito dove fa più male e finalmente mi lascerà in pace perchè non potrà sopportare d'essere stato chiamato brutto, lui che sicuramente è un vanesio. Poi, perchè evidentemente al peggio non c'è mai fine, gli esce una sorta di risata soffocata e vorrei solo sotterrarmi. Ho perso, non so più come combatterlo, pensavo di avere delle ottime frecce affilate e invece gli sono rimbalzate tutte addosso, alcune rispedendole al mittente.
    "Sappiamo entrambi che è una cazzata. Oggettivamente parlando!"
    Io n-non... Beh, tu... Mh!
    Mugugno qualcosa mentre il cervello annaspa alla ricerca d'una risposta piccata e intelligente, peccato stia andando in conflitto col desiderio di asfaltarlo e la realtà oggettiva dei fatti: no, lui non è brutto, e si, la mia battuta è stata meschina. Piuttosto che ammettere la prima istanza preferisco tacere e sopportare i sorrisini soddisfatti che il ragazzo non avrà problemi ad esibire, se osassi parlare non la finirebbe più di gonfiare il petto e sentirsi il gallo più bello del pollaio.
    Con i pugni ancora stretti lungo i fianchi ed il naso ormai bloccato nella sua arricciata posizione di disgusto, lo ascolto ed in parte vorrai tanto si strozzasse di nuovo col suo tè perchè detesto sentire ciò che gli esce dalla bocca. So di avere molti pregiudizi, in passato si sono mostrati errati e spesso ricado ancora in essi, tendo a fidarmi della prima impressione senza andare a fondo cercando altro, semplicemente perchè convinta di avere ragione. Gli studiosi di Astronomia non si comportano così, come sarebbe la nostra conoscenza delle stelle se tutti si fossero fermati a ciò che vedevano coi loro nudi occhi? Non sapremmo dell'esistenza di tutti gli altri pianeti e nessuno avrebbe mai volato nello spazio, a quest'ora sulle mie costole non ci sarebbe alcun tatuaggio e la piccola Marsilda non avrebbe mai sognato di danzare sugli anelli di Saturno per fuggire alla sua triste realtà.
    Detesto dover dargli ragione, ma fa più male l'idea di poter rimanere ancorata alla vecchia me per il resto della vita. E si, lo so che dargli del brutto è stato un colpo molto basso, ma addirittura definirlo violenza verbale mi sembra un po' esagerato!
    Con un grugnito stizzito, gli do le spalle e mi dirigo verso cappotto e sciarpa abbandonati un po' più in là. Mentre li raggiungo a grandi falcate mi gratto il punto sulle costole a destra su cui riposa il tatuaggio, sia per darmi sollievo che per tentare di fargli credere che sono una sorta di scimmia maleducata con le pulci. Ovviamente non funzionerà, ma vanamente sperare non ha mai ucciso nessuno. Più o meno.
    Infilo il cappotto ed avvolgo la sciarpa attorno a collo e parte del volto, in modo da far sbucare fuori solo gli occhi e una parte del naso. Torno verso di lui con la schiena dritta e la marcia di un generale, mi siedo il più lontano possibile sul tronco ed incrocio le braccia al petto, in attesa.
    Cinque minuti a partire da adesso, avanti. Dimostrami che ho un parere totalmente sbagliato su di te.
    Dietro la sciarpa mi spunta un sorrisetto di sfida, credo si possa leggere anche dal modo in cui mi brillano gli occhi che sono convinta di come andrà la storia: fallirà, perchè è uno scemo che da me vuole solo una cosa. Le probabilità che possa ribaltarmi l'opinione è molto bassa, ma già il fatto che io sia qui è un dargli il beneficio del dubbio, quindi che non lo sprechi.
    Districo le braccia dal petto ed inizio a sciogliere la treccia, tanto ormai era in disordine e non mi serve più evitare di trovarmi coi capelli in bocca visto che gli allenamenti sono stati interrotti e rovinati. Smuovo le ciocche con le punte delle dita e rivolgo al ragazzo un veloce sguardo di fuoco prima di spostarlo sulla tazzina contenente il tè che lui dice essere perfettamente sano.
    E comunque quello non lo bevo.
    Mi sto già sforzando d'essere qui, è stato faticoso ammettere -senza emettere un fiato- che lui aveva ragione... Non posso pure dargli corda per la tisana, che diamine!
     
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8 replies since 23/3/2024, 22:20   163 views
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