Strangers

Privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    219
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous
    Ormai conoscevo Nocturn Alley come le mie tasche. Da un paio di anni a questa parte ci passavo gran parte del tempo libero alla ricerca di indizi, tracce, qualsiasi riferimento potesse darmi una pista da seguire per ritrovare mia moglie. Od ex moglie.
    Pedinavo Maghi Oscuri, origliavo conversazioni tra Maghi o Streghe che potessero darmi l'impressione di nascondere qualcosa, spesso semplicemente seguivo il mio istinto. Non che tutto questo mi avesse portato molto lontano, giacché di Helen non avevo trovato niente di niente. Sparita. Volatilizzata nel nulla.
    Però, durante una nottata in cui lo sconforto aveva preso il sopravvento e le speranze mi avevano abbandonato, stanco mi ero lasciato tentare dall’azzardare l'assaggio di un Whisky Incendiario in un sudicio pub in fondo al vicolo più buio di quella inquietante cittadina. E proprio lì, seduto al bancone, senza sapere nemmeno io perché, avevo dato corda ad un triste, trasandato ubriacone che tra un vaneggiamento e l'altro aveva fatto riferimento ad una tale donna, bravissima pozionista, abilissima nel preparare intrugli di ogni genere e difficoltà che oltre tutto aveva agganci per ottenere qualsiasi ingrediente si desiderasse, perfino il più raro e più difficile da reperire.
    Grande amante di pozioni ed alambicchi quale sono, non avevo potuto ignorare quell’allettante richiamo. In primis, sulla possibilità di avere tra le mani una componente particolarmente ambita nelle mie preziose scorte e poi…. Davvero questa tizia era così capace? Possibile potesse esserlo addirittura più di me? Questo tendevo ad escluderlo. Per me le pozioni non avevano più segreti. Tagliuzzavo gli ingredienti praticamente ad occhi chiusi, conoscevo ogni passaggio di qualsiasi preparazione a memoria, maneggiavo le delicate ampolle con delicatezza e decisione al contempo. D'altronde era solo grazie alla distrazione dell'arte pozionistica a cui mi dedicavo con tanta devozione e precisione che non ero ancora impazzito. Non del tutto almeno.
    Perciò senza neppure soppesare troppo i pro ed i contro di quella scelta azzardata e forse più spinto dalla curiosità che dalla necessità, avevo chiesto all’ubriacone dove, quando e come avrei potuto incontrare tale donna.
    Lui dapprima aveva sogghignato in risposta ‘Tressa si fa trovare solo quando vuole lei e da chi vuole lei’, ma era bastato offrirgli qualche bicchierino in più per aiutarlo ad aprirsi.
    Confidó, descrivendomela accuratamente, di aver finto più di una volta di aver avuto bisogno di intrugli per disparati motivi pur di poterla incontrare, starle vicino e parlarle, poiché incantato dalla sua singolare ed affascinante bellezza. I suoi occhi resi vacui dall’ebbrezza dell'alcool, brillavano raccontando di costei e senza neanche rendersene conto, incalzato dalle mie domande, accennó alla posizione dei loschi luoghi di incontro per lo scambio della merce.
    Fu così che più di una notte, mi ero appostato ricercando la figura di tale Tressa tra le ombre poco raccomandabili dei vicoli di Nocturn Alley.
    Non fu facile trovarla. Mi richiese del tempo e pazienza. Molta pazienza.
    Capitò proprio una sera in cui, oramai sfiduciato, dopo ore di attesa appoggiato con la schiena ad un muro freddo, il cappuccio calato sul capo per proteggermi dal vento, percepii un formicolio all'altezza dello stomaco, poco prima che l'eco dei passi di uno sconosciuto riempissero il silenzio della via in cui ero appostato....
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    110

    Status
    Anonymous
    All’ombra di un’insegna mal messa, Tressa Ferlet attendeva il momento giusto per compiere il suo ingresso teatrale nell’oscuro vicolo di Nocturn Alley. Da qualche tempo il suo emporio era chiuso al pubblico, Roxanne era stata fin troppo chiara a riguardo, non vi era ragione alcune per rischiare la propria pelle. L’incombente guerra avrebbe assoldato improbabili pedine persino nei bassi fondi, per Tressa questa era una buona ragione per nascondersi e celare la propria figura fino al momento giusto. Gli affari per il momento non erano proficui come al solito, le piante magiche scarseggiavano ancor di più e reperire ingredienti era diventata una sfida troppo difficile e poco remunerativa, se bene riuscisse ancora a destreggiarsi restare a galla le costava un enorme sacrificio. Monky il suo elfo domestico le era rimasto accanto, un fidato amico e compagno di avventure, l’unico che non le aveva mai voltato le spalle, nemmeno nei momenti più bui. Ormai l’elfo non era più un suo servitore ma un libero collaboratore, nonostante le poche entrate Tressa non aveva mai mancato un pagamento, ogni galeone era sacro. Se pur senza scrupoli e opportunista, la donna pagava sempre i suoi debiti ed un favore veniva sempre ricambiato. Un vincolo sacro che non avrebbe rotto per niente al mondo, il suo codice d’onore. Avvolta nel suo mantello color indigo, accennò un passo individuando non poco lontano la sagoma di un misterioso viandante. I mormorii dei bassi fondi l’avevano avvertita, qualcuno aveva fatto domande sul suo conto, non era una cosa che accadeva poi così di rado ma il più delle volte quelli a far domande erano gli Auror e loro l’avevano trovata più di una volta senza però mai andare a fondo alla questione. Chi in questo caso l’aveva cercata doveva essere un cliente, uno sciocco novizio nell’arte della discrezione, se fosse qualcuno degno di fiducia per Tressa era indifferente, lei comunque non si sarebbe fidata di nessuno se non di se stessa e del piccolo Monky.
    “Sta attento a ciò che cerchi viandante” la voce calda e tagliente della donna preannunciò l’arrivo della sua figura, il volto per un attimo si illuminò della luce calda di un lampione, le iridi violacee scrutarono l’uomo catturandone i dettagli, non lo conosceva. Ricordava tutti i suoi clienti e questo non era uno di loro. Non indugiò e mosse un altro passo accompagnato dal suono del fruscio della gonna lunga, Tressa aveva conservato un gusto nell’abbigliamento tipico del mondo a cui apparteneva, la lunga gonna nera le fasciava i fianchi sin sopra la vita, le dita sottili tamburellarono sul punto vita avvolto in una cinta scura, rilassò le braccia prima di stringerle al petto solo quando raggiunse del tutto l’uomo. Non gli si avvicinò più di tanto ma poggiò la schiena sul muro in pietra dall’altra parte del vicolo stretto. Una distanza non proprio di sicurezza ma che ritenne opportuna. “Fammi indovinare.. Ciò che cerchi è un filtro d’amore? No. Forse l’antilupo.. Ma no, forse un veleno?” lo cantilenò se bene fosse certa che nessuna delle sue proposte fosse ciò che l’uomo cercava davvero. “Qualsiasi cosa tu stia cercando o chiunque tu stia cercando non lavora più da queste parti” tagliente ed evasiva precisò che la sua attività fosse ormai chiusa, chiusa per gli estranei ovviamente. Il dubbio che fosse un Auror era saldo nella mente della donna.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    219
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous
    Un sorrisetto soddisfatto mi solcó le labbra fini. E così, aveva deciso di mostrarsi finalmente.
    Studiai silenzioso i suoi movimenti senza spostarmi dalla mia posizione, fissai i lineamenti sottili del viso per un attimo illuminati dal tremolante lampione del vicolo e non ebbi alcun dubbio si trattasse della pozionista decantata dall’ubriacone del pub. Mi aveva descritto minuziosamente ogni dettaglio della donna, così tanto bene che quasi mi dava l'impressione di conoscerla già.
    Lasciai che parlasse e si avvicinasse, senza stupirmi della sua ritrosia. Doveva pur sempre difendersi, lo sapevo bene. Se ciò che mi era stato raccontato era tutto vero, aveva gli Auror alle calcagna e, quasi sicuramente, tante altre tipologie di Maghi e Streghe ben poco raccomandabili.
    “Qualsiasi cosa tu stia cercando o chiunque tu stia cercando non lavora più da queste parti”

    Che peccato.

    Sogghignai, dandole corda. Convincerla della mia sincera curiosità non sarebbe stato affatto semplice. Io che facevo della diffidenza il mio scudo più potente ne potevo sapere qualcosa e forse, proprio per tale caratteristica che ci accomunava avrei saputo trovare lo spiraglio giusto dove entrare per ottenere ciò che volevo.

    Mi sono state descritte grandi abilità di questa persona e seppur mi siano suonate più come dicerie fiabesche, sarebbe stato interessante vedere che faccia avesse tale grandiosa pozionista.

    Accompagnai le parole con un tono di scherno, sottolineando la mia incredulità alle voci che mi avevano decantato la sua bravura.
    Da animo Serpeverde presuntuoso quale ero, non credevo affatto potesse eguagliare le mie capacità.

    In fondo, è dai tempi di Gethsemane Prickle che non si sente parlare di una pozionista donna in gamba.

    Calcai ben bene, lì dove immaginavo avrei potuto scalfire il suo orgoglio alimentato dalla fama che serpeggiava tra i vicoli di Nocturn Alley.

    Tuttavia… Mi staccai dal muro, avvicinandomi di qualche passo.
    Non la cercavo per questo. Dicono, anche se fatico a crederlo, che fosse in grado di reperire qualsiasi ingrediente richiesto. Qualsiasi. È giusto?

    Intrecciai le mani dietro la schiena, alzando il viso sempre in parte coperto dal cappuccio del mantello cercai il suo, nascosto dalle ombre.
    Avrebbe preferito continuare a nascondersi o sarebbe uscita allo scoperto?
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    110

    Status
    Anonymous
    Audaci, intraprendenti ma spesso sciocchi, i clienti di Tressa non brillavano sempre d’intelligenza. Spesso spinti dalla lussuria o dall’avarizia ricorrevano ai suoi servigi per placare i propri istinti non curandosi però del prezzo da pagare, non sempre ma spesso questo non era riconducibile a semplici galeoni. La donna sapeva cogliere in ognuno dei suoi clienti potenziali favori, non per altro si era avvicinata notevolmente alla mantide Roxanne, una donna capace di tutto senza però essere colpevole di nulla. Un angelo apparentemente ma Tressa aveva ben compreso quanto potesse essere oscuro il suo cammino.. -Dicerie fiabesche- le labbra carnose si allungarono su un lato in un ghigno silenzioso, di dicerie sul suo conto se ne erano dette molte ma nessuna fin ora degna di attenzione, c’era chi la descriveva come una megera o chi ne esaltava la bellezza, alcune di queste le aveva messe in giro lei per cui non si stupì affatto. “Quindi cosa saresti.. Un suo ammiratore?” la curiosità spesso portava a commettere errori madornali, chiunque cercasse la pozionista conosceva bene quali fossero le sue attività, Tressa non era solo questo ma molto di più, abile ladra e abile contrabbandiera. Si soffermò a lungo silenziosamente scrutando l’uomo, apparentemente non sembrava possedere granchè, un uomo abbastanza comune. Nulla di più.
    “Non oserei dire il contrario ma per quanto mi piaccia parlare di me come se non sapessimo entrambi che sono io quella che cerchi, direi di smetterla con i giochetti. Le lusinghe saziano il mio ego ma le preferisco in altri contesti e lontano da questi vicoli” distaccò la schiena dalla fredda pietra, per quanto si sentisse a casa tra i vicoli di Nocturn Alley, si guardava le spalle continuamente, gli Auror non avevano smesso di tenerla d’occhio.
    “Dipede da ciò che cerchi straniero” tutto era un concetto troppo vasto per Tressa. Il tutto era solo per se stessa, ciò che riservava ai suoi clienti erano briciole che le permettevano di vivere dignitosamente. Si chiese però cosa potesse desiderare un uomo così ambizioso, tutti erano a conoscenza di quanto le scorte fossero ormai ridotte all’osso, dunque l’uomo ricercava forse qualcosa di unico, difficile da reperire e aveva dato per scontato che persino lei potesse aiutarlo.
    “Un tempo forse, adesso la natura ci rema contro. Gli hai letti i giornali?” stizzita punzecchiò l’uomo, che non fosse a conoscenza del problema ormai vigente era impossibile ma meglio chiarire la propria posizione. “Sai chi sono io ma io non so chi sei tu. Non è equo” il suo voltò si illuminò di nuovo di una luce calda mentre gli si avvicinava lentamente “posso essere molte cose ma non sono una sciocca”
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    219
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous
    Non sapevo ancora cosa aspettarmi da quella donna. In tutta sincerità ero quasi del tutto convinto che l’ubriacone e la sua cerchia di clienti avessero gonfiato le lodi poiché irretiti dal suo fascino femminile, tutto qua.

    Ammiratore di una probabile ciarlatana? No, non direi.

    Poiché questo per me era Tessa Ferlet, niente di più e niente di meno.
    A meno che non fosse stata in grado di contraddirmi, con i fatti.
    Sì, ero benissimo a conoscenza della difficoltà nel reperire ingredienti di natura vegetale. Scrollai le spalle. Non cercavo nulla del genere, sebbene nei mesi precedenti avevo dovuto fare una buona cernita delle mie scorte per non rischiare di rimanerne a corto, avevo ancora quello che mi serviva. Nel tempo avevo imparato a non sprecare più di quanto fosse utile , ed a mettere da parte nel caso mi fossero serviti al momento opportuno.
    Restai immobile a scrutarla mentre lei si avvicinava, lenta e suadente, affatto intimorita dal sospetto di chi potessi essere e cosa potessi rappresentare.

    Ti basta sapere che non sono un Auror e non ci tengo neppure ad avere a che fare con loro.

    Poteva benissimo non credermi, certo, ma il mio sguardo fermo e deciso nel suo non faceva trapelare alcun segno di incertezza, la voce aveva un suono confidente e sincero. Non stavo affatto mentendo.
    Non stimavo gli Auror. Quando avevo avuto bisogno di loro non erano stati in grado di aiutarmi. Non era nemmeno riusciti a scovare una traccia di Helen, nonostante gli anni trascorsi e tutto il mio contributo nell'aiutarli nelle ricerche.

    Sono un Guaritore. Null'altro.

    Non c'era bisogno le specificassi fossi pure un abile pozionista. Questo particolare me lo sarei tenuto per me ancora un po’. D'altronde a lei, di questo, non interessava.

    Quindi… Non saresti capace di trovare un ingrediente per me, ho capito bene? Non si tratta di piante od erbe magiche, ma di qualcosa di più… Particolare. Ed estremamente difficile da reperire.

    Ero abbastanza certo che non appena le avessi specificato la richiesta si sarebbe tirata indietro. Troppo rischioso mettersi in gioco, a meno che… Non le avessi offerto una ricompensa allettante.

    Ovviamente, saresti ben ripagata.

    Non le avrei mai chiesto di fare tutto per nulla, chiaramente . E più di qualcosa mi suggeriva che un compenso, soprattutto se oneroso, le avrebbe fatto gola.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    110

    Status
    Anonymous
    Tressa insospettita e incerta lasciò parlare l’uomo, chiunque fosse non aveva accennato a presentarsi, come lei manteneva in equilibrio la propria riservatezza e questo era un chiaro segnale di quanto anche lui effettivamente non volesse problemi. Parlare apertamente degli Auror come i peggior piantagrane al mondo non lo rendeva totalmente contrapposto a loro, lei sapeva bene quanto potesse essere facile mentire o imbrogliare il prossimo. Decise dunque di non fidarsi, non lo avrebbe fatto a priori, lo avrebbe considerato per ora un semplice cliente e se invece si fosse rivelato un piantagrane aveva ancora qualche asso nella manica per sparire così com’era apparsa. Le era evidente come lui cercasse di stuzzicare la sua presunzione, una cosa che non la tangeva affatto. Tressa era consapevole delle proprie capacità, era stata messa alla prova così tante volte nella sua vita che ormai non ci faceva più caso e poi non avrebbe dimostrato un bel niente ad un perfetto sconosciuto. Un guaritore, ne erano passati così tanti nel suo emporio, alcuni ciarlatani come lei altri invece seriamente intenzionati a sanare qualsiasi tipo di ferita, non tutti però avevano il cuore limpido e puro, spesso era colmo di ombre. “Basta così” spazientita lo interruppe rimarcando il concetto sollevando l’indice in segno di silenzio, se pur affari non avrebbe corso alcun rischio e i vicoli non erano sicuri al momento. Spostò il volto prima a destra e poi a sinistra accertandosi che nessuno fosse di passaggio “seguimi” poche e semplici parole prima, il fruscio delle gonne accompagnava i suoi passi. Si muoveva velocemente senza verificare se lui fosse o meno alle sue spalle, svoltò a destra in un vicolo più stretto e umido, le pareti delle dimore ricordavano un antico borgo medioevale, lasciò che le dita sfiorassero la nuda pietra fin quando non arrestò il movimento su una pietra più sporgente dell’altra. Con una piccola pressione del polso azionò il meccanismo e la pietra si scompose lasciando il posto ad una piccola porticina scura. Entrava e usciva dal suo emporio grazie a quella piccola porta nascosta, in questo modo evitava l’entrata principale quando non voleva esser vista. Aprì la porta e con decisione entrò in quella che da sempre era stata la sua casa, il retro bottega dell’emporio era esattamente come lo aveva lasciato, ben curato e tenuto a lucido dall’elfo domestico. Sfilò la bacchetta dalla cinta e come un consueto gesto di routine accese il fuoco nel caminetto, sfilò poi via il mantello facendolo sparire via. Una volta che l’uomo fu entrato nell’antro della strega non vi era motivo alcuno per celare ancora la propria abilità. “Lavoro solo con pagamenti anticipati, nessun rimborso e nessuno sconto, posso procurarti ciò che vuoi ma ogni cosa ha il suo prezzo. Parla allora. Qui nessuno potrà disturbarci” si spostò su una delle due poltrone sistemate davanti il camino, nel suo antro Tressa si muoveva priva dell’incertezza, non correva rischi, c’erano così tanti incantesimi protettivi lanciati lì che se solo l’uomo avesse osato disturbarla più di tanto avrebbe rischiato grosso. “Devo conoscere il tuo nome prima di cominciare e mi occorre un tuo capello, una piccola garanzia per il futuro” allargò le labbra in un sorriso ammaliante, non lasciava nulla al caso soprattutto ora che le cose si erano messe al quanto male. “Se sei venuto qui è perché sai che sono la migliore” accavallò la gamba sull’altra e rilassò la schiena, l’aveva chiamata ciarlatana ma non ci aveva fatto poi tanto caso, in fondo per alcuni lo era stata davvero, invitò con un gesto della mano il suo ospita ad accomodarsi sulla poltrona libera. “Non indugiamo ancora, parla”
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    219
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous
    Non esitai che un istante prima di seguirla. I vicoli di Nocturn Alley erano talmente bui che rischiai di perdere le sue tracce più di una volta, la sua figura si confondeva tra le ombre come se ormai ne facesse parte in un tutt'uno.
    Un brivido di eccitazione mi percorse la schiena, incuriosito di conoscere il suo nascondiglio. Sì, perché era sicuramente là che mi stava conducendo.
    Non sapevo ancora come, ma in qualche modo l'avevo convinta a darmi spago sufficiente per non volatilizzarsi nel nulla lasciandomi a mani vuote. Di certo, oramai doveva aver imparato dall'esperienza a riconoscere ad una prima occhiata, chi voleva davvero imbrogliarla e chi invece fosse semplicemente interessato ai suoi servigi.
    Scivolai subito dietro di lei nell'entrata occulta dietro un muro all'apparenza privo di qualsiasi abitazione, e subito compresi di essere stato condotto nel luogo suo personale dove, con ogni probabilità, concludeva affari di qualsiasi natura con i suoi clienti.
    Mi diedi un'occhiata intorno, girovagando tra gli scaffali colmi di vecchi libri impolverati e barattoli contenenti chissà che generi di intrugli e materie prime. Ne ero estremamente affascinato, accarezzai con la punta delle dita la copertina consunta di un paio di antichi manuali riguardanti nozioni pozionistiche ed intanto che lei parlava, io continuavo a camminare perdendomi con lo sguardo ad osservare ogni dettaglio. Adoravo anche l'odore dei fumi degli intrugli di cui le mura erano pregne, mi ricordava tantissimo il mio di laboratorio, il mio habitat naturale, dove mi rifugiavo per gran parte delle ore.
    “Se sei venuto qui è perché sai che sono la migliore”
    Accennai una risata, prendendo posto sul bracciolo della poltrona di fronte a lei.

    Se sono qui, è proprio perché non lo so.

    Voleva conoscere il mio nome, ed avere un mio capello. Ci pensai su qualche secondo. Cosa avevo da perdere oramai? Non mi era rimasto più niente e nessuno da proteggere, se non me stesso. Ed ad essere sincero, non me ne fregava più così tanto della mia incolumità.
    Abbassai il cappuccio del mantello ed al contempo afferrai un capello strappandolo dalla cute. Lo osservai, prima di allungarlo verso la donna.

    Elias Palmer.

    Piccola innocua menzogna. Riferii il nome di un mio collega invece del mio, così, se mai avesse avuto bisogno di fare indagini sul mio conto avrebbe avuto conferma mi trattassi davvero di un Guaritore, ma allo stesso tempo avrei potuto proteggere la mia identità un po’ di più.
    Banale precauzione che mi procurava una blanda protezione, ma per ora andava bene così.
    Dopo la scomparsa di Helen, avendo avuto a che fare molto spesso con Maghi Oscuri, avevo affinato le mie capacità di Occlumante e non sarebbe stato semplice per la donna, se avesse voluto, spiare nella mente per captare qualcosa in più rispetto alle mie parole.
    La scrutai. Attendeva impaziente, sebbene perfettamente a suo agio, la richiesta.
    Ero consapevole di essere nella sua tana, tra le sue grinfie, in balia di ogni sua volontà. Non mi importava. Anzi, era quasi elettrizzante.

    Sangue di Vampiro. Fresco. Almeno due fiale.

    Un desiderio pressoché impossibile da realizzare. Non per nulla, era un ingrediente introvabile, ma talmente potente che erano sufficienti due gocce per creare un veleno letale solo all'inalazione.
    Affinché non perdesse la sua efficacia, doveva essere prelevato dalla creatura in vita e nel pieno delle sue forze. Una missione quasi irrealizzabile. I vampiri erano aggressivi, spietati ed estremamente potenti.
    Sorrisi, beffardo.

    So che chiedo molto, ma da ciò che affermi dovresti esserne in grado…

    Ne dubitavo. A questo punto si sarebbe tirata indietro od avrebbe finto di acconsentire alla richiesta. In qualsiasi caso, sarebbe stato divertente.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    110

    Status
    Anonymous
    Se fosse uno stolto o meno Tressa non riuscì a comprenderlo, chiunque cedesse con così tanta facilità un proprio capello non doveva avere ben chiari quali fossero i rischi concedendo una tale intimità. Un capello era un dono prezioso, la chiave per assumere le sembianze dell’individuo dal quale proveniva, l’ingrediente chiave della pozione polisucco. Tressa sfilò la fibra sottile dalle dita del suo ospite, non esitò nel sfiorargli cautamente le falangi prima di ritrarsi per ammirare la sua conquista stretta nelle dita sottili. Senza indugiare ancora camminò quasi fluttuando in un angolo del suo antro ove barattoli e beute di ogni tipo scintillavano alla luce del fuoco. Sistemò il capello in una piccola fialetta, sigillandola poi con un tappo in sughero, bastò un colpo di bacchettà per etichettare il tutto e dunque volente o nolente Elias aveva commesso un grave errore che prima o poi avrebbe probabilmente pagato caro. Tressa serrò le labbra mugugnando, la richiesta che le era stata appena fatta non era delle più semplici, dando le spalle al suo ospite l’ascoltò attentamente chiedendosi quale fosse il reale motivo per cui desiderasse un ingrediente così difficile e complicato da ottenere. Tressa Ferlet non era una sciocca, astuta e poco incline a rischiare la vita per un nulla si chiese se forse non sarebbe stato il caso di prendere due piccioni con una fava. Forse ricavando quell’ingrediente avrebbe potuto tenerne una parte per se distillando così uno dei veleni più potenti al mondo. Un’arma letale che avrebbe potuto rivendere a caro prezzo, c’era però un enorme ma. Un tempo forse avrebbe assecondato la sua brama viaggiando da sola e affrontando un vampiro con le sue sole forze, adesso danneggiata com’era non poteva permettersi un tale errore. La sua magia non avrebbe funzionato e se bene incantesimi semplici le riuscissero ancora, fin quando la maledizione non sarebbe stata spezzata la sua integrità era un lontano miraggio. “Ti costerà caro Elias” sottolineò il suo nome tornando sulla poltrona accanto al fuoco, distese le spalle sullo schienale e spostò su un lato la lunga chioma corvina. Tamburellò con le dita sul bracciolo della poltrona spostandole poi sui lacci del corsetto, intrecciò le sottili falangi con la coda di tipo nera, pensierosa e silenziosa decise dunque di non essere guidata dall’avidità. “Ti propongo un patto. Posso scoprire facilmente dove trovare un vampiro, quello che non posso fare è affrontarlo da sola. A giudicare dal tuo aspetto, non possiedi sufficiente denaro per acquistare i miei servigi” non era trasandato ma di certo non mostrava sontuosità, non era abituata a giudicare un libro dalla copertina ma sapeva riconoscere un uomo ricco da un uomo benestante e la differenza era nella prepotenza dello sguardo. “Vieni con me, affronta questo viaggio al mio fianco e quando troveremo il vampiro divideremo il suo sangue, sarà un pagamento sufficiente” una fiala di quel veleno le avrebbe regalato la stabilità per un po’. Decise di non rivelare il suo punto debole per ora, non era necessario e non si fidava di lui apertamente tanto da potersi svelare. Allungò la mano pronta a suggellare il patto “nessuno nuocerà all’altro ma ci guarderemo le spalle a vicenda” un patto vincolante era quello che Tressa voleva compiere, un modo per assicurarsi la sopravvivenza.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    219
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous
    Il breve guizzo di incertezza che attraversó il suo bel viso non sfuggì al mio sguardo attento.
    Chiunque con un minimo di senno avrebbe riconosciuto si trattasse di un compito assai pericoloso, pressoché irrealizzabile, se non in possesso degli strumenti giusti per potersi assicurare di uscirne vivi e vegeti.
    Tressa non si tirò indietro e questo me lo aspettavo. Ciò che invece non avevo previsto era la sua proposta di aiutarla nell'intento come ricompensa adeguata allo scopo, oltre allo spartirci il bottino.
    Se per quest'ultimo non c'erano problemi, l'idea di accompagnarla alla caccia di un vampiro chissà dove non mi allettava affatto. Non potevo fidarmi di lei, non conoscevo niente sul suo conto se non dicerie che non la ritraevano sicuramente come una Strega dai nobili valori, anzi. Da un tipo del genere dovevo solamente aspettarmi un agguato alle spalle e che mi gettasse in pasto al vampiro, mentre lei si portava a casa l'ingrediente da me agognato.
    Alzai il busto, soppesando la proposta. Mi ero già messo abbastanza in gioco donandole un mio capello, stavo forse giocando troppo con il fuoco?

    Già questa tua richiesta smentisce gran parte delle chiacchiere sul tuo conto, se hai bisogno del mio aiuto.

    Sottolineai senza nascondere la delusione nel tono della voce. Insomma, raccontavano fosse capace di imprese impossibili senza il sostegno di nessuno se non delle proprie strabilianti capacità, eppure… Era bastata una richiesta un po’ più fuori dal comune rispetto alle solite banali piantine magiche per metterla in difficoltà.
    Probabilmente l'aggettivo di ciarlatana che le avevo appioppato non era tanto errato, in fondo.
    Fissai intensamente la sua mano, in attesa della mia, infine, dopo parecchi secondi di riflessivo silenzio, alzai gli occhi ricercando il suo sguardo.

    Voglio anche avere accesso alle tue scorte e scegliere altri tre ingredienti da portare via.

    Con un po’ di fortuna sarei riuscito a racimolare qualche erba oramai divenuta introvabile, o altro di interessante. Considerata la mia passione in materia, non riuscivo ad immaginare niente di più prezioso di tutto ciò che la riguardasse. Perfino il denaro, per me, aveva meno valore.
    A questo punto allungai a mia volta la mano destra verso di lei. Se avesse accettato avremmo suggellato il patto magico, vincolando le nostre esistenze l'una all'altra.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    110

    Status
    Anonymous
    C’erano clienti che Tressa considerava difficili, altri invece che considerava solo indisponenti e fastidiosi, nel tempo aveva imparato ad avere a che fare con tutti senza però precludersi la possibilità di innervosirsi o infastidirsi qualora ce ne fosse bisogno. L’uomo dallo sguardo profondo e indisponente l’aveva provocata dal primo istante, la sua fiducia nei confronti delle capacità della pozionista era presso a poco che nulla dunque si chiese lei se la sua visita non fosse più dettata dalla curiosità che dal resto. Abbassò lo sguardo non celando affatto il proprio fastidio, lo risollevò appena per osservarlo dritto nelle iridi scure e presuntuose. “Allora perché sei qui?” voleva provocarla? La pazienza di Tressa non era infinita, lo aveva accolto nel suo antro ma non avrebbe accettato alcun comportamento offensivo nei suoi confronti, non aveva bisogno di lui ma se mai il contrario. Parlò seccata ma senza frenare la lingua “sei stato tu a cercarmi, non ti fidi di me, pensi che abbia bisogno di te per conquistare ciò che cerchi ma allo stesso tempo mi reputi più capace di te altrimenti non saresti qui ma in compagnia di un vampiro, pronto a succhiargli il sangue personalmente” accavallò la gamba e un lembo della gonna scivolò sulla caviglia. “Non scenderò a compromessi, so dove trovare un vampiro e questo è molto più di quanto tu possa fare. Ti serve il mio aiuto, se sei un guaritore abbastanza in gamba sai quanto sia difficile trovare ciò che cerchi. Perchè dovrei farlo da sola? Quanto puoi offrirmi per convincermi a compiere l’impresa da sola?” continuò ma questa volta si alzò in piedi e camminando a passo sicuro attraversò la stanza raggiungendo una piccola dispensa chiusa da due antine in legno scuro. Le aprì e come se stesse compiendo un gesto ordinario afferrò una bottiglia colma di liquido ambrato “i tempi sono incerti, gli ingredienti scarseggiano e la mia attività al momento è sospesa” versò il liquido in due bicchierini diversi l’uno dall’altro. Tornò sulla sua poltrona e porse il bicchierino al suo ospite, l’altro lo tenne per se e sorseggiò inumidendosi le labbra. “Ma insieme possiamo sopravvivere a quella che apparentemente sarebbe un’impresa complicata. Mi sembra già di per se un patto equo” spostò il busto in avanti, tre ingredienti erano una richiesta troppo pretenziosa soprattutto non specificando quali. Poi però la sua avarizia ebbe la meglio e decise di rilanciare quella strana partita a poker, “tre ingredienti per un favore. Qualsiasi esso sia, lo riscuoterò a tempo debito e non potrai esimerti. Ultima offerta dolcezza. Prendere o lasciare” afferrò la sua mano con decisione attendendo l’ultima parola.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    219
    Location
    Londra

    Status
    Anonymous
    Finalmente continuando a punzecchiarla ero riuscito a far sciogliere un poco la donna di ghiaccio suscitando una qualche reazione meno trattenuta.
    La stavo irritando. Oh sì, che soddisfazione mi dava quando le persone perdevano la pazienza con così poco. Erano talmente prevedibili.
    Lavorare al pubblico, avere a che fare giorno dopo giorno con tantissimi pazienti di età, origini, lignaggi diversi, mi aveva dato possibilità di imparare a conoscere ogni sfaccettatura di caratteri spesso opposti tra loro. Ed io, che da sempre amavo sperimentare, lo facevo anche con gli esseri umani, semplicemente studiando il modo di comportarsi e rispondere di ognuno.
    Tessa, per me, era l'ennesimo caso umano da analizzare. Forse, lo speravo, un po' diverso da quelli che mi erano già capitati negli anni.
    L'ascoltai senza scompormi.

    Sono qui perché dicono tu sia in grado di compiere l'impossibile ed io non ci credo. Mi piacerebbe essere smentito.

    La verità, pura e semplice.
    Spiegarle che la ritenevo pure una distrazione per il mio dramma costante interiore era un pensiero che non condividevo con nessuno, figurarsi con una sconosciuta affatto degna di fiducia.

    È vero, da solo non potrei farcela e non saprei nemmeno dove trovarne uno, per questo accetto di accompagnarti, anche se... Non offenderti, ma inizio a nutrire dubbi che tu ne sappia quanto me.

    Afferrai il bicchierino, annusando il liquido ambrato senza smettere di osservarla. Non fidandomi di lei, non avevo intenzione di bere niente di commestibile offerto dalle sue mani. Se era davvero così abile come si decantava, non avrebbe avuto difficoltà a preparare veleni, sonniferi o qualsiasi altro intruglio pericoloso, rendendolo allo stesso tempo inodore ed insapore.
    Finsi di sorseggiare.
    Aveva rilanciato alla mia proposta. Ero abbastanza sicuro che i suoi favori richiesti in cambio non fossero un mazzo di fiori od una scatola di cioccolatini, bensì azioni che avrebbero potuto mettermi in pericolo, ma... Pensai, alla fine di tutto non era quella la mia quotidianità? Ricercare il pericolo, per trovare la verità? Cosa mi avrebbe cambiato se non un po' di adrenalina in più ed, inoltre, rimpolpare la mia preziosa scorta di ingredienti magici?
    Ingolosito dall'idea di mettere le mani alle sue ricche scorte, ricambiai la stretta con decisione, sporgendomi con il busto verso di lei.
    Una luce viva mi illuminó lo sguardo, solitamente triste ed annoiato.

    Procurami anche il contatto con un Mago Oscuro e l'affare è fatto.

    Una vocina dentro di me cominció a strillare che forse stavo facendo tutto questo casino solo per raggiungere questo scopo. Trovare un'altra via per avvicinarmi a loro.
    La misi a tacere.

    Quando partiamo?

    Saldai ancora più la presa alla sua. La mano gelida della strega, nella mia calda e decisa.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Mago Adulto
    Posts
    110

    Status
    Anonymous
    "Bene. Abbiamo un accordo". Silenziosa scrutò a lungo l’avversario, quali fossero le sue intenzioni non riusciva a comprenderle, rimarcava il fatto che non si fidasse delle capacità di lei eppure non aveva perso tempo nel cercarla, tipico atteggiamento da maschio Alfa, su questo Tressa non rimarcò più, se per lui era più semplice crederla un’inetta, una ciarlatana tanto meglio, non avrebbe dovuto impegnarsi poi tanto. Piuttosto sconcertata serrò le labbra alla sua ennesima richiesta, voleva legarsi al mondo oscuro ma come poteva sostenere una tale richieste se lei stessa girava alla larga da quella gente? Si era tenuta alla larga da tutto egregiamente fino ad ora, per questo era riuscita a rimanere in piedi, se si fosse schierata prima o poi qualcuno sarebbe venuto a riscuotere. Non potendo dare momentaneamente all’uomo ciò che cercava decise di bluffare, non era una menzogna ma semplicemente una bugia momentanea, avrebbe rispettato il patto al momento opportuno. Strinse la mano e il pattò venne suggellato, un patto forse pericoloso ma che gli aveva legati entrambi, nessuno avrebbe potuto venir meno alle promesse fatte, oscure sarebbero state le conseguenze.
    Lasciò la mano calda dell’uomo e accentuò la sua presa di posizione con un’occhiataccia seria, forse si stava cacciando in un brutto guaio ma non era la prima volta e Tressa Ferlet aveva più vite di un gatto.
    “Prima regola, smettila di darmi della ciarlatana, adesso siamo soci in affari se cado io cadi anche tu” lo imbeccò più per divertimento che per necessità, il pensiero dell’uomo non la turbava più di tanto ma semplicemente era abituata a lavorare da sola e vista la missione così pericolosa dovevano entrambi comportarsi adeguatamente.
    “Mi occorrono due giorni e poi sarò pronta” il vampiro che avrebbero incontrato non sarebbe stato così incline a regalarle il suo sangue, l’idea di Tressa era di proporre alla creatura la stessa cosa che aveva appena proposto all’uomo, un patto. Lei non uccideva mai se non necessario e non lo avrebbe fatto adesso, i vampiri erano creature stupefacenti capaci di tutto, forti e potenti vivevano spesso in luoghi isolati e distanti dalla società, eppure.. alcuni i più coraggiosi frequentavano locali notturni per ammaliare le prede. In uno di questi posti Tressa aveva conosciuto anni addietro una delle creature più affascinanti che avesse mai visto prima, per sicurezza però qualora non fosse stato socievole come lo ricordava si sarebbe procurata aglio, aconito e rosa canina. Per preparare il veleno occorreva del sangue fresco di vampiro dunque uccidere non era necessario, troppo complicato e pericoloso forse.
    “Sei mai stato in Romania?” rilassò la schiena e sorrise maliziosa, “hanno delle terme sublimi” gesticolò con le mani, nascose egregiamente la tensione, non sarebbe stato comunque semplice. “Per oggi abbiamo finito. Ci vediamo qui tra due giorni alle ventidue in punto. Porta da bere, ne avremo bisogno”
     
    Top
    .
11 replies since 22/4/2024, 21:54   112 views
  Share  
.
Top