Hogwarts Mystery - GdR Harry Potter

Posts written by -Ralph

  1. .
    Era fatta, finita. I bambini e i loro stupidi genitori erano finalmente un ricordo lontano, così come quel vomitevole odore di cannella, zenzero, carciomomo..cardidomo.. QUELLO! e altre minchie varie. Fanculo il Natale, fanculo i dolci, fanculo la divisa da marinaretto di Mielandia! Ero finalmente un uomo libero di poltrire tutto il giorno sul divano, servito e riverito, come il figliol prodigo che torna a casa e viene circondato dagli onori di chi, in questi mesi, ha sentito vividamente la sua assenza! No, tranquilli non ci credo nemmeno io, appena arriverò a casa sicuro mia madre mi romperà i coglioni sul fatto che potevo passare a fare la spesa visto che la stazione è di strada e blablabla.
    Il mio procedere verso il treno però, era ricolmo di tutta la baldanzosità tipica di chi vede le proprie ferie come un periodo in cui sarà tutto meraviglioso, una celebrazione delle infinite possibilità del libero arbitrio.
    Così di buon umore, quello dei poveri incoscienti mentecatti che non sanno che cosa li attende, che beccando un carrettino rosso di caldarroste mi avvicinai disposto a buttare una cifra da attico a Parigi per un cartoccio fumante... A me le castagne fanno anche cagare eh, ma in quel momento non so perché, volevo proprio spenderci un rene..
    Ne prendo 5 libbre!
    massì, quante saranno mai cinque libbre? Ve lo dico io, cinque libbre sono due cazzo di sacchi, almeno così diceva il tizio, che dovevo andare prenderle e caricarmele in spalla dal vicoletto. Posso farlo, d'altronde sono un uomo libero. Già... libero di prendersi...UN IMPERIO DEL CAZZO!!
    Era una delle sensazioni più strane che avessi mai vissuto. Bloccato in una gabbia di cui non avevi il controllo tuttavia in grado di muovermi come se niente fosse, a parlare persino come se niente fosse. Come se ci fossero due voci separate. Quella che stava urlando per opporsi, in modo però sempre più flebile, fino a quasi dimenticarsene... e quella che si ostinava a far finta di niente e cazzeggiare come se nulla fosse.
    (Vediamo il lato positivo però: alla fine le castagne non me le ha fatte pagare.. )
    Il mio percorso infatti continuava verso il treno, col solito sorrisetto compiaciuto e ottimista di poco prima, fino a raggiungere la Miller sul binario, facendole cenno di salire.
    Flower ho comprato un po' di cartucce per il tuo culo..
    Dissi al Grifondoro, accennando alla sua flatulenza leggendaria, aprii il sacco, quello dove non era stata nascosta la cosa, affinché prelevasse una manciata di castagne.
    Proseguii poi il mio percorso offrendo dal sacco designato a chiunque incontrassi, lanciandolo in giro persino, nemmeno fossi Ebenizer Scrudge che lanciava monete d'oro la mattina di Natale, fino a raggiungere uno scompartimento libero dove mi accomodai assieme alla Corvonero.
    Allora Miller ricapitoliamo: niente confidenza a mia sorella, se vi becco a fare comunella ti sbatto fuori come.. Oliver Twister o come cazzo si chiamava.. non fidarti mai di quello che ti dice e non raccontarle niente. Lo userà contro di te.
    O per meglio dire: contro di me. Un monito il mio accompagnato da sguardo greve, per poi rivolgermi all'altra Grifa che era seduta nella poltroncina di fronte.
    Giusto Crawley? Le sorelle sono una piaga, non bisogna fidarsi, diglielo.
    Incoraggiai la biondina a darmi ragione. Dopotutto la Miller sarebbe venuta qualche giorno da me per poi spostarsi dalla Cavanugh, perché che rimanesse in quel posto pieno solo di vecchi per Natale non si poteva sentire proprio. Però ecco.. sapevo che così facendo i miei fratelli ne avrebbero approfittato. Contavo sul fatto però che la parte maschile venisse neutralizzata persa nell'ammirazione e contemplazione della mora. Oddio magari anche Millie.. e mentre mi perdevo in quel pensiero la mia attenzione fu catturata dall'avvicinarsi delle ragazze al sacco di castagne.. quello sbagliato.
    Giù le mani!
    Il tono che mi uscì fu brusco, quasi rabbioso, improvviso. Avevo dimenticato perché ma c'era un urgenza nel non farle avvicinare a quel sacco. Velocemente però i tratti del mio viso di rilassarono mentre lo prendevo e me lo rimettevo in grembo.
    Ho.. una cosa in mente.. ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Piuttosto: una di voi due è disposta a farmi da palo..?
    Alzai le sopracciglia, con fare estremamente accomodante, aspettando che rispondessero.
    Fidatevi: sarà una bomba!

    15 minuti dopo.. già. Era davvero una bomba. Ma avevate letto lo spoiler, quindi lo sapevate già.
    L'esplosione fu silenziosa, e mi ero curato bene di piazzare l'ordigno di nascosto. Sudato come al mio solito, quello non avrebbe potuto tradire la lotta interiore che non riusciva ad opporsi a quel comando, tornato ad agitarsi improvviso non appena avvistato il ponte in pietra dal finestrino.
    Non ci fu nessuna esplosione, e sebbene sapessi che ci sarebbe stata, la forte scossa e lo strattone improvviso mi colsero totalmente impreparato, facendomi sbattere la fronte contro uno dei sedili. Per il colpo in se o per il dolore, o forse solamente perchè quell'infame missione era stata portata a compimento, una angoscia profonda e viscerale mi attorcigliò le budella, come se fossero improvvisamente fatte di tizzoni ardenti.
    Cazzo.. cazzo..! Immobilus... Immobilus..
    Boccheggiai, tra lo shock e il brivido dello stridere delle lamiere che scivolavano giù dai binari, mentre tutto si piegava. Stavamo per cadere.. saremmo caduti.. cazzo.. vaffanculo, cazzo. No.. no merda.
    Incarceramus...
    Puntai a chi avevo vicino, sperando che così facendo, rimanesse legato al sedile, e che con l'Immobilus, le cose più pesanti non si ribaltassero. Ma stava precipitando e fu la discesa più lunga mai fatta nella mia vita.
    L'impatto, sebbene non drammatico come mi sarei aspettato, fu comunque brusco e sbalzò diverse persone a terra. In ginocchio, con le mani a terra sul pavimento del vagone, riuscivo a sentire che le mie mani stavano tremando. Per un secondo pensai che l'acqua che vedevo comparire, fosse il mio sudore che mi colava dalla fronte alla schiena, freddo e spietato. Era colpa mia.. l'avevo fatto io... non ero riuscito ad oppormi... inutile... peggio che inutile..
    Fu la voce allarmata di qualcuno che gridava alla calma a farmi tornare presente. Rialzai la testa e mi guardai attorno per vedere le conseguenze della mia inettitudine.
    Le scope..
    Gracchiai con la bocca totalmente arsa.
    qualcuno ha delle scope?? Miller la tu...
    la mia voce di bloccò, come se quel groppo in gola si fosse materializzato in un enorme sasso spugnoso mentre voltandomi a cercarla, individuai la figura di Corinne.



    Ralph si becca un confundus che lo porta ad acquistare due sacchi di castagne arrosto, viene Imperiato e l'ordigno nascosto in uno dei sacchi. Già, la mia mente luminare ha prodotto sta cagata.
    Spero che non siano avvelenate.....perchè le ho offerte in giro.
    Seduto nello scompartimento con Corinne e Cam, ho chiesto loro se mi facevano da palo.
    Se una delle due ha accettato dividiamo la colpa per l'incidente ok?
    Lanciata la bomba si riprende e casta Immobilus a bauli e simili e Incarceramus a chi ha vicino per impedire che venga sbalzato fuori dal sedile ma non è un incantesimo che padroneggia benissimo e potrebbe non essere del tutto efficace.


    Edited by -Ralph - 15/3/2024, 21:58
  2. .
    Boh, ci provo, se sparisco mi abbatterete.
    Ralph Finnick.
  3. .
    Sì, in effetti si vede tantissimo..
    risposi sardonico, prima di tirare nuovamente dalla sigaretta, scuotendo debolmente la testa: fortunatamente quando la corva rideva era abbastanza bella da darti meno fastidio essere preso per il culo.
    Beh ho detto una cosa.. e poi abbiamo beccato un Molliccio..e la situazione è un po'... collassata.
    risposi agitando nuovamente la mano con la sigaretta nell'aria, come se questo bastasse nel definire alla perfezione il contesto. Insomma a chi non era capitato di dire "cose", del tipo che non mi era mancata nel periodo in cui non ci eravamo visti? A nessuno? Sicuri? Andiamo, a me potete dirl... OH ANDIAMO! Banda di perfettini del cazzo.. andatevene a fanculo non si può parlare con voi. Siete un pessimo pubblico. Pessimo. Sappiatelo.
    In realtà non era stato per il fatto che si fosse rivelata mezza veela, perché quello, alla fine non sarebbe stato poi un gran problema, no? Il problema era che ripensando a tutto quello che aveva detto e come erano andate le cose.. sembrava che le bastasse davvero avere chiunque accanto. Per un colpo di fortuna ero stato io ma.. sarebbe andato bene anche un altro, no? Infondo aveva detto che l'unico modo di sentirsi importanti era stare con qualcuno.
    Sollevai le sopracciglia al suggerimento della Corvonero: visto? Sarebbe morta prima di ammettere che aveva freddo ma avrebbe comunque trovato il modo di scaricare la colpa su di me...
    Adesso che mi ci fai pensare ho effettivamente un po' di freddo.. Miller so che tu non hai questo problema ma potremmo continuare la conversazione in un posto dove le palle non mi diventano dei globi di neve?
    Scivolando vagamente sulla pavimentazione ghiacciata, aspettai che la Corvonero facesse altrettanto, mentre ci dirigevamo all'interno, riscaldato dai grandi camini che in quei giorni lavoravano a pieno regime.
    Credo di averla fatta fuggire a dire il vero..
    Non sapevo se fosse un bene o meno ma.. non era qualcosa di cui mi faceva piacere. Che non avessimo avuto modo di chiarirci e che l'ultimo ricordo sarebbe stato quel pomeriggio di merda.
    Vediamo se ancora ti ricordi le strade del castello Miller: scova un posto abbastanza caldo da non farti morire come i bambini dell'Alaska nel 25..
    Spensi comunque la sigaretta spingendola contro il muro e lasciandola cadere a terra, con estrema noncuranza, spostando la mia attenzione sulla mora. C'era sempre qualcosa nel suo sguardo, quando non si barricava dietro alla strafottenza e alla voglia di provocare chi aveva davanti. Un qualcosa di cui non comprendevo sempre appieno la natura, tuttavia.. quello stesso sguardo spaventato, acceso dal terrore e allo stesso tempo spento... lo avevo già rivisto allo specchio. E ci fu qualcosa di terribilmente angosciante nel sentirla rispondere «Lo capisco, davvero». Delle parole che avrei voluto sentire uscire dalle labbra di Jack, uno sguardo che avrei voluto vedere in mio fratello, di comprensione vera.. ma che su di lei... no. Avrei solo voluto che avesse risposto con il solito sarcasmo, scrollando le spalle, facendomi incazzare. Non dissi niente al riguardo, nonostante una parte di me volesse sapere, l'altra aveva il terrore di farlo. Fu gradito quindi il cambio di tono e di argomento sulla mia incapacità di trattare col genere femminile.
    Sì che lo sono.. andiamo sono il mio campo.. ho ottomila adolescenti in casa..
    O forse mi ero solo illuso di esserlo e in realtà facevo davvero schifo? Avrebbe spiegato un sacco di cose d'altronde. Forse il problema non erano affatto gli altri. Mi passai la lingua sulle labbra, come cercando di mandar giù quel concetto amaro che non avevo mai davvero preso in considerazione.
    «Parli delle occhiaie? O dell’irascibilità più spiccata del normale?» la guardai negli occhi, osservando cosa si celasse nuovamente dietro al sarcasmo. Non era la rabbia, non la stanchezza in se era..
    No, alcune volte sembri triste.
    era come se fosse così stanca da non riuscire più a tener su la sua faccia di culo per tutto il tempo. Al di là della rabbia e dell'impulsività che la caratterizzava.. era quello che si vedeva stavolta.
    E forse per rispondere a quella mia osservazione invadente, la Corvonero mi rigirò la domanda.
    Non lo so... è che mi sembra che..
    cosa ti sembra Finnick? Eh? Non lo puoi dire ad alta voce senza sembrare un bamboccio ridicolo. Mi strinsi nelle spalle, come a dare un colpetto finale alle parole per finire di farle uscire in qualche modo.
    ..non funzioni niente.
    conclusi pizzicandomi il naso, come a conferire a quella risposta un tono distratto e casuale, come se fosse qualcosa di cui non mi fotteva davvero un cazzo. Non ero mai stato abituato a parlare di come mi sentivo. Non l'avevo mai fatto, non ce n'era mai.. stato davvero bisogno. O meglio, c'erano stati dei periodi in cui ne avevo avuto bisogno senza che però me ne rendessi veramente conto.
    Ma era vero, mi sembrava che non funzionasse niente. Che ci fosse sempre un ingranaggio sbagliato che faceva andare a puttane tutto con chiunque. Che nessun rapporto e interazione sembrassero andare bene. Che fosse tutto destinato a guastarsi in una catena senza fine. E che mi sentissi pateticamente solo.
    Non volevo fare casino anche con lei eppure... alcune volte era così.. difficile, si sforzava di essere difficile. C'era quel.. qualcosa che rendeva difficile avvicinarsi davvero. Perché non funzionava mai un cazzo.
  4. .
    A quanto pare Astrid era una mezza veela, quindi...
    Mi strinsi nelle spalle e agitai la mano come se questo fosse sufficiente a spiegare tutto senza doverlo fare veramente.
    Eccoci qua, la fiera del coglione che non se ne era accorto, quanto mi ci avrebbe preso per il culo? E mi ci sentivo scemo, davvero, ma proprio enormemente. Al di là dell'orgoglio scalfito, mi sentivo un coglione perché in realtà mi piaceva stare con Astrid, mi piaceva quella sensazione quando ero con lei. Che sembrasse andare tutto bene, che i problemi sembrassero improvvisamente più piccoli, gestibili, meno pressanti. Sarebbe stato un po' difficile da spiegare la faccenda di Jack e la discussione con Vanya e tutta la cosa di kiddo. Non era del tutto vero che non volevo rotture o gente in mezzo al cazzo era solo che..
    ...già.. più o meno lo stesso..
    Non volevo rotture di cazzo. C'era una stanchezza mentale o emotiva o come cazzo si dice.. per cui mi innervosivo con poco e mi sembrava di dare il peggio in una concatenazione di eventi che non volevo.
    Perfetto, allora posso riprendermelo così puoi morire congelata...
    No, non l'avrei fatto, perché sarebbe davvero stata capace di morire stecchita come un merluzzo altrimenti.
    "con questa mossa cavalleresca sei sembrato McCormac!"
    Ehi corva, piano con le offese...vedi di rimangiartela questa.
    Onestamente, c'era un limite a tutto e quel limite era il paragone con il Caposcuola.
    Scossi la testa, alle sue parole sollevando il sopracciglio.
    Potevo dirtelo meglio..
    Non avevo idea di quale fosse il modo per dirlo meglio ma forse aveva ragione e c'era una parte da Grifondoro montato del cazzo che riteneva di dover fare il cavalier servente delle fragili dame in difficoltà. Era solo che... così abituato alla Corinne fatta d'acciaio, mi sembrava di dovergliela costruire attorno parte di quella barriera. C'era qualcosa di bello sotto quella corazza, che mi sarebbe piaciuto osservare meglio. Ma non ero sicuro che quell'armatura se la fosse tolta volontariamente o se fosse semplicemente.. crollata a terra.
    Sì, lo so...
    Non volevo che sembrasse una frase di circostanza, tuttavia esitai qualche secondo, senza essere del tutto sicuro di voler affrontare quella conversazione o di farlo lì, in quel cortile col culo al freddo. Mi morsi l'interno della guancia, decidendo di ascoltare quella voce che credeva fermamente che la Miller fosse molto di più delle tette che William Baldballs non aveva citato. Dopotutto, Baldballs ero io.
    Mio fratello ha fatto lo stesso, una volta.
    Una sola, e tanto era bastato a vedere quella che non ritenevo fosse neanche una possibilità come una vera e propria fobia.
    Non penso riuscirò mai a fidarmi davvero di nessuno di loro due, non su questo.
    Era difficile dimostrare fiducia quando morivi di paura, perché sembrava più un incosciente atto di fede: l'unico fatto che avevi sotto mano era che quel pensiero gli era passato per la testa e aveva preso il sopravvento, l'unica prova che portava a un unica conclusione.
    Però con lei è diverso non so come... parlarci. Pensavo sarebbe stato più semplice ma è troppo.. testarda e orgogliosa.
    Sollevai il sopracciglio nella direzione della Corvonero, come ad ironizzare sul fatto che fosse quasi colpa sua, che le aveva dato quell'esempio. Non era vero ovviamente, ma sapeva bene cosa intendevo.
    E non capisco mai cosa le passa in quella.. testaccia dura.
    Iniziavo a pensare a dirla tutta di essere io in realtà il problema, perché non riuscivo mai a capire cosa passava neanche nella testa della testa dura che avevo accanto.
    Quindi è per kiddo?
    Avevo visto che non era esattamente la stessa Miller che aveva lasciato il castello l'anno prima. C'era decisamente meno sicurezza in lei, meno spavalderia. E non riuscivo ancora a capire se fosse qualcosa di cui avere paura oppure no.
    O per quello che ti ha fatto andare via?
  5. .
    Ross qualsiasi cosa venga dopo questa immagine..
    una smorfia mi percorse il viso, mentre chiudevo gli occhi scuotendo la testa e agitando la mano per scoraggiarla dal continuare. Qualunque cosa fosse e facesse al... pipistrello di Fry non mi importava, non volevo pensarci. Che scelta infelice poi "pipistrello" insomma.. era per le pieguzze delle ali? per il pelo? O perchè stava a testa in giù..?? Capirete che il mio sforzo maggiore consisteva nel cercare di impedire al mio cervello di visualizzare l'operazione.
    Com'è possibile che quel gallese riesca a rimorchiare così tanto...??
    mi voltai verso la Miller a porre quella domanda sibilandola con un misto di ammirazione, incredulità e sconcerto. In un modo o nell'altro era sempre circondato dalla figa. I suoi peti forse contenevano feromoni. Cosa che il mio sudore evidentemente non aveva... In ogni caso avrei voluto rispondere in modo sagace alla Miller peccato che si dimostrò avere sfacciatamente ragione come al solito: non solo la prof non me l'avrebbe mai data, ma quello già lo sapevamo, neanche mi degnò di uno sguardo. E no, la mia faccia tosta non avrebbe trovato il coraggio di replicare in alcun modo alla Corvonero. In ogni caso si passava alla pratica, bene. A gruppi... bene, mi voltai verso la Miller salvo per poi leggere i nomi sulla lavagna e... niente. Ero con la ragazzina rossa e il Corvonero stitico a supervisionare. OH ANDIAMO!! Avevo quasi vent'anni porca Meride..
    Non penso ci saranno problemi Randall..
    Non che avessi niente contro di lui. Ma ANDIAMO!! Mi avvicinai quindi alla Serpeverde, tirando fuori la bacchetta.
    Mio fratello ha imparato a darsi fuoco alle scorregge. Lo chiamiamo Fuoco Fatuo.. dopo che ha bruciato il divano ci è stato imposto di imparare il Freddafiamma quindi...
    Quindi praticamente ero un pompiere certificato. Un salvatore delle foreste. Il responsabile del fallimento di Ikea. Nessun ornamento sarebbe andato a fuoc... merda le tende.... speravo che chiunque avesse sbagliato così tanto la mira non fosse nella mia squadra di Quidditch..
    Ci pensa Randall tranquilla rossa.. comincia pure.
    Mi spostai, facendole cenno di mettersi davanti alla postazione quando il mio culo prese fuoco. Sì. Esatto. E il bello è che non me ne accorsi neanche subito. Nossignore. Fu necessario qualche secondo per sentirmi bruciare le chiappe e avvertire l'odore della stoffa bruciata che però si mischiava a quella delle tende. Saltai quasi sul posto, voltandomi e agitando la bacchetta.
    Auguamenti...
    Ecco, culo bagnato, pantaloni bucati, speravo culo non in vista.. alzai lo sguardo per capire chi fosse stato. E poteva esserci un solo colpevole..no??
    Che cazzo Ross no, non ho i pixie sulle mutande... c'era bisogno???
    Insomma ok tutto ma un ustione sul culo?? Le puntai la bacchetta contro..
    ..Aguamenti!
    E come se non bastasse... mi arrivò anche qualcosa in infuocato in testa!! I CAPELLI!!!
    Freddafiamma... auguamenti..
    Mi toccai la testa.. con urgenza ma allo stesso tempo con timore. Incrociai poi lo sguardo della Miller. Uno sguardo inequivocabile. "Sono mezzo pelato, vero?"


    interagito con Ross, Miller, Randall, Euphemia.
    Intercettato per errore la traiettoria dell'Incendio di Miller, mi si son bruciati i pantaloni sul culo. Incolpato la Ross, lanciato Aguamenti nella sua direzione.


    Edited by -Ralph - 27/10/2023, 21:26
  6. .
    Miller... da donna forte e indipendente quale sei... sei anche pienamente consapevole che puoi srotolarti il tappeto rosso da sola: ti assicuro che troverò un altra ragione di vita.
    Bofonchiai, stropicciandomi gli occhi e finendo di infilarmi la camicia nei pantaloni, mentre ancora mezzo addormentato aprivo la porta della camerata del dormitorio Grifondoro per andare a lezione. Sì, la prima lezione e già me ne ero dimenticato ok? Denunciatemi... siete bravi solo voi nevvero??
    Lo so che vai pazza per i vecchi ma Carter è vecchio del tipo che ha i capelli mezzi bianchi..
    E voi direte "Beh, Ralph, almeno Adam Carter a 60 anni i capelli li ha ancora: tu davvero pensi che sarai così fortunato?" ma vi propongo un alternativa: statevene zitti e fatevi i cazzi vostri...
    insomma giusto per risparmiarti la delusione..
    Grifondoro tana dei puri di cuore e degli altruisti ovviamente. Lo dicevo solo per il suo bene. Non c'erano capelli bianchi all'orizzonte però quando entrammo in aula, anzi...
    Non lo so ma è una sventolona..
    A saperlo prima mi sarei svegliato all'orario giusto e avrei sicuro messo della roba che aveva superato il test dell'olfatto: quel giorno ahimè ero andato a caso. La camicia poteva essere uno schifo o essere pulita o quella magica via di mezzo, che sa soltanto quello che non è. Cazzo le mutande!!! No ok le avevo cambiate ne ero sicurissimo.. lanciai uno sguardo torvo alla Miller sollevando il sopracciglio.
    Almeno io me le metto...Cristo Miller hai tirato giù dalla torre tutto lo stormo di Corvonero?
    Che Merlino ce ne scampi: era un invasione, sembrava un film di Hitchcock.. cok...coc..hk? ambè il tipo col doppiomento. Tantè che ne avevamo giusto una vicino: mai vista, lo ammetto, doveva avere tipo l'età di kiddo anche se l'accento era pienamente americano.
    Di un po' è venuta a tirare giù dal letto anche te?
    Le domandai sottovoce indicando con il pollice Corinne. Dio, mi sentivo incredibilmente vecchio...
    Per fare luce se non vuoi avere le mani occupate con il Lumos per lunghi periodi ma senza rischiare di avere troppo caldo o bruciare nulla. Oppure se qualcuno in via del tutto ipotetica appiccasse fuoco alla torre di Corvonero questo incantesimo potrebbe salvare l'intera covata..
    Assolutamente ipotetica: chi mai odierebbe quei pulcini saccenti? E no malpensanti, non sto cercando di ingraziarmi la prof sventolona che ha accavallato le gambe. Assolutamente. Avrei risposto anche se ci fosse stato Carter... e si fosse polisuccato in quella lì...

    Ralph Finnick - V anno - Grifondoro

    Interagito con Corinne e Fannie e la prof.
  7. .
    Ah Miller quanto sei materialista: sai quanto è raro il moccio verde? E che questo si cristallizzi in una caccola della giusta consistenza? Gli ci saranno voluti anni di tentativi per produrla…
    forse avrei dovuto evitare di calcare la mano su quella presa di giro prima che mi proponesse di appiccicarmela ai capelli visto che mi piaceva così tanto ma… dovevo un po’ dissimulare a mia volta l’imbarazzo. Non era sempre facile parlare con la Miller, mentre altre invece era tutto l’opposto.
    Come mai tutta questa furia nei confronti del signor palle pelate?
    
Non era neanche facile chiedere perché riuscivo a prevedere il sarcasmo che sarebbe arrivato in risposta. Ero il primo a farlo, eppure non era stata la strada migliore con lei e nemmeno me ne ero reso conto. Il fatto che io non volessi parlare di me non voleva dire necessariamente che quel desiderio fosse totalmente condiviso anche da altri. Eppure non avevo idea di come arrivare ad alcuni argomenti con lei. 

    Una merda
    risposi stringendomi nelle spalle. Ah la vedete l’ipocrisia? La vedete si sicuro perché non tenta neanche di nascondersi sventolando più sfacciata del gonnellino della Miller dei tempi d’oro. Nessuna spiegazione nessun dettaglio. Perché io posso ma mi gira il cazzo se lo fanno gli altri.
    Non sei più abituata alle minigonne Miller?
    Le allungai un lembo del mantello, sbottonandolo il modo da riuscire a coprirsi meglio: forse erano i miei ricordi a essersi modificati col tempo, ma vederla battere i denti per il freddo era... strano. La Corinne nella mia mente non avrebbe mostrato segni di cedimento neanche di fronte a una bufera di neve. Avrebbe avuto freddo, forse, ma non avrebbe mai dato soddisfazione al cazzo di inverno, giammai. In qualche modo, dopo la discussione che avevamo avuto al campo di Quidditch, mi sentivo come.. responsabile. Mi sembrava di aver preso a mia volta parte a quella vulnerabilità. Salutate di nuovo l'ipocrisia, ormai è seduta tranquillamente tra di noi: volevo che chi avevo attorno potesse mostrarsi fragile ma quando lo faceva andavo inevitabilmente nel panico.
    Alla domanda su kiddo invece arricciai il naso scuotendo la testa.
    No, non mi sembrava una buona idea…Finirei per fare qualche danno..
    Era impossibile per me mordermi la lingua soprattutto quando lei sembrava provocare apertamente al riguardo per un qualche.. femminismo del cazzo, orgoglio o simili.. te le toglieva di bocca salvo poi prendersela per quel che usciva… perché sapete cosa odiano le ragazzine adolescenti? Che tu non ami come loro l’oggetto del loro amore. Intoccabile. Era intoccabile e lo sapevo. E non volevo che si creasse una frattura troppo grande tra noi che le avrebbe impedito di chiedere aiuto o di parlarmi se fosse successo qualcosa con quel coglione. L'eventualità semplicemente mi terrorizzava..
    ... non avrei dovuto dirtelo...
    dissi alla fine, senza riuscire a guardarla. Non avrei dovuto dirle di kiddo.. non in quel modo, non facendola sentire in colpa perché non era lì. Non scaricandole quella colpa.
    Ero solo.. incazzato. Sto facendo solo casini ultimamente..
    Come detto, alcune volte era estremamente facile parlare con lei.
    Ovviamente mi appello alla tua intelligenza, so che tu sei un essere perfetto che non sbaglia mai ma sicuramente avrei letto qualcosa al riguardo..
    Un modo estremamente goffo di chiederle scusa per averle lanciato tutto contro senza pensare che avrebbe potuto essere meno inscalfibile di come pensassi. Di come lei voleva far credere a tutti e di come, incazzato con lei, avessi finito per crederci anche io.
    E' per kiddo che il nostro poeta William Baldballs non ha nominato le tue tette?
  8. .
    "Questo però non ti dà il diritto di decidere per me" quanto può essere spinta l'ipocrisia vero? Chissà se c'è qualcuno che se ne salva. Per un attimo mi sentii colpito in un punto che non mi ero neanche reso conto potesse essere così suscettibile a quella critica. Non era sempre facile mettersi nei panni di chi si aveva davanti ne nello stare nei propri: qualche volta semplicemente non riuscivi a farlo in contemporanea. Perché qualche volta in Karen ci rivedevo Harry e qualche altra ci rivedevo me stesso.. ed era come essere in un flipper dove eri contemporaneamente la pallina e le pinne che la spingevano via.
    Tutto l'astio verso Jack e la Miller, tutto quel rinfacciargli di pensare solo ai cazzi loro e togliersi di torno per non peggiorare la situazione.. non mi ero mai reso conto di star facendo lo stesso. E realizzandolo non riuscivo a trovare il coraggio di guardarla continuando ad osservare i binari del treno.
    "Logan mi vuole bene. Mi ama" mi ritrovai immancabilmente a disagio dinnanzi a quelle parole, in una sorta di imbarazzo che mi sforzai di tenere dentro, senza esplicitarlo con smorfie o sbuffi. Sapevo che l'avrebbe interpretata a modo suo, che ci sarebbe rimasta male... era solo che.. avevo difficoltà a crederci e mi disturbava anche che lei ne fosse così sicura. Avrei dovuto riconoscere forse nei goffi tentativi del Caposcuola di venirmi incontro e di "spiegarsi" sebbene nessuno glielo richiedesse o gli fosse dovuto farlo, il suo disagio e imbarazzo dati da un sentimento genuino nei confronti della rosa, uno sforzo che compiva solo per il suo bene.. eppure non ci riuscivo e nient'altro vedevo in Logan McCormac di un arrogante biondo pieno di se, che pensava di potere tutto e sottovalutava ogni cosa. E mi urtava quindi sentire nelle parole di Karen quella certezza granitica.. convinto che prima o poi lui l'avrebbe disintegrata in qualche modo. O peggio, che fosse vero ma che lui non si accorgesse proprio per questo, che poteva scivolargli dalle mani.
    Io non.. devo perdonarti kiddo. Non c'è niente da perdonare.
    Non sentivo che funzionasse così: lei davvero non doveva chiedere scusa ne farsi perdonare qualcosa. Non era così semplice e nessuno le dava la colpa. Ed era proprio questo il problema: che non c'era nessuno con cui rifarsela. E quella rabbia poteva sfogarsi delle volte su di lei, che si sentiva in colpa, che se ne vergognava ma.. nessuno ce l'aveva davvero con lei.
    Non è una punizione.
    Allontanarsi non era una punizione per lei. Non aveva lo scopo di farla sentire in colpa. Eppure quel Molliccio aveva ragione.. schiavo della paura non riuscivo ad andare oltre.
    Non è mai stata una punizione kiddo, non volevo che la vivessi così.
    "Penso che il Riddikulus serva a quello in realtà, sai? A farci capire che c’è un modo di reagire a ciò che ci spaventa, qualcosa di diverso dalla fuga ". Solo che non avevo ancora capito quale fosse. Quello di cui ero sicuro era che non avrei assolutamente voluto che lei la percepisse in quel modo.
    Doveva... avrebbe dovuto solo.. non farti sentire sotto osservazione, sotto controllo.. era quello il darti fiducia. Che facessi da sola senza.. i miei commenti o le mie opinioni..
    "Io preferirei che tu fossi te stesso. " io lo sapevo che non le sarebbero piaciuti i miei commenti e le mie opinioni su qualcosa.. su qualcuno a cui teneva così tanto. Eppure non ero quel genere di amico che riusciva a fingere per evitarle crucci. Su queste cose io non riuscivo proprio a fingere... ma questo non voleva dire che non desiderassi sbagliarmi o che mi dispiacesse che fosse felice.
    "Dimmi cosa vuoi che faccia per rimediare..." rimasi serio, mentre pensavo a come risponderle.
    ... dì al bell'imbusto di smetterla di fare il piacione, ok? Lasciamelo guardare male ancora per un po'..lo so che è un duro colpo per lui ma qualcuno deve pure insegnargli che non può piacere a tutti..
  9. .
    Mi ritrovai a chiedermi, durante quella lezione di Storia della Magia, se magari i Maya o chi per loro, avessero sbagliato di qualche anno la previsione per la fine del mondo e se questa, magari, non sarebbe avvenuta da lì ai prossimi 20 minuti. Il mio umore di ritorno al castello era quantomeno tragico e inutile stare a ripetersi direte voi, già, avreste anche ragione.. non fosse che la voce narrante non si ricorda molto di quel che ho combinato negli ultimi mesi e fingerà di ricapitolare la situazione adducendo la nobile e galante motivazione di riassumere in favore di chi non faceva login dal pleistocene. Solo nell'ultimo mese ero riuscito a: lasciarmi con Astrid, litigare con Vanya, bisticciare con kiddo, discutere con mio fratello Jack (si quello che ci siamo inventati nell'ultimo anno così a sorpresa) e tentato di riappiccicare i pezzi con gli ultimi tre citati. Malgrado tutto non riuscivo a scacciare quella sensazione di solitudine. Mi sembrava sempre di non riuscire mai ad essere totalmente sincero o abbastanza a mio agio con nessuno di loro per potermi confrontare o sfogare come avrei voluto. C'era sempre qualcosa che mi impediva di farlo, una specie di senso di responsabilità in un modo o nell'altro oppure la percezione di essere considerato un.. ragazzino che non sapeva un cazzo.
    La classe comunque, o almeno io, invocava il soccorso di un eroe, per riconquistare la libertà da questa lezione sui rospi tirchi rivoltosi.. finalmente arrivò la Miller, la sfrontata Cacciatrice Corvonero forgiata dal fuoco di mille bolidi. L'oltraggio della carta, le infinite ore di lezione, la mira di merda di un Grifo, furono affrontati con impazienza e impulsività da colei che sola poteva... lanciare un Depulso a lezione. Giuro quel chiocco riuscì a svegliarmi dal torpore in cui stavo scivolando, quasi letteralmente verso il banco. Se non mi avesse colto così di sorpresa tutto ciò mi avrebbe fatto ridere sotto i baffi (ndr. che non ho) abbastanza per sfottercela per tutto l'anno scolastico rimanente. A dire il vero non era neanche la sorpresa: era una reazione da Miller, se non fosse che.. c'era qualcosa che non andava. E non riuscivo davvero a non sentirmi responsabile per quello. Fu per quel motivo che non la seguii a ruota quando il professore la mandò fuori dall'aula, ma rimasi al mio posto a crogiolarmi nel pensiero che forse, piangersi addosso serviva a poco.
    Raccolte le cose che la Corvonero aveva lasciato sul banco, uscii a mia volta dalla classe, trovandola in un angolo del cortile, assorta in una specie di autoflagellazione sottovoce che nascose non appena si accorse della mia presenza.
    Posso sedermi o Depulsi anche me..?
    Troppo presto per scherzarci su? Probabile, ma ero sicuro che non se la sarebbe presa per così poco. Non aspettai neanche la sua risposta, mettendole in mano le sue cose e rubandole la sigaretta.
    Vediamo un attimo per cosa ha rischiato la vita..
    Spiegazzai la pallina di carta, per verificare il contenuto di quella sottospecie di pomo della discordia.
    E' un po' che ti guardo da lontano. Iniziamo benissimo con lo stalking, forse ti salvi..
    Iniziai a recitare, con qualche pausa ad effetto alzando di tanto in tanto lo sguardo sulla Miller con smorfie canzonatorie allegate.
    Ti ricordavo diversa, sei più magra. Anche bodyshaming.. Sei sempre sfacciata, impulsiva, sempre la stessa che affascina con ammalianti occhi azzurri.. ah.. neanche una menzione alle bocce.. come osa....
    Scossi la testa, sbuffando un po' di fumo dalla sigaretta.
    ..che però sono tristi quasi sempre, ma solo quando non guarda nessuno. Mi chiedo che incubi vedono anche senza dormire, perché forse sono gli stessi o forse non lo saprà mai nessuno.
    Una pausa, un paio di secondi di silenzio prima di voltarmi verso di lei e porgerle il foglio totalmente bianco.
    ...Nah non c'è scritto un cazzo.. in compenso c'è una caccola verde appiccicata al centro..
    C'era davvero giuro, non ce l'avevo messa io. Ma avrei voluto davvero trovarci scritto qualcosa lì, detto in modo decisamente migliore, decisamente meno idiota.. mi sembrava però che ogni mossa che facevo creasse una serie di crepe che non potevo controllare. Per sistemarne una ne aprivo altre e così via e così via.
    Semplicemente non avevo pensato a come avrebbe reagito sapendo di kiddo. Avevo solo voluto tirarglielo addosso, sperando quasi che le facesse male, che si sentisse in colpa, che affondasse più in profondità possibile. Una specie di vendetta perché in quel momento lei non c'era stata, un modo per tirare addosso a lei quel peso e sperare di sentirmi più leggero, anche solo per qualche secondo. Eppure ogni tanto me le ritrovavo davanti quelle conseguenze. E mi sentivo solo una merda. E mi sembrava di essere sempre lo stesso che aveva picchiato quei ragazzini pochi anni prima, fregandosene di loro, di come avrebbero reagito, di tutte le conseguenze.
    Gli idioti se la cercano sempre Miller. Gli ci vuole solo un po' per capire che sono idioti...
    Quindi me lo meritavo infondo quel velo di imbarazzo che tentavo di soffiare via assieme al fumo, osservando gli studenti scivolare sulle lastre di ghiaccio nascoste negli angoli d'ombra. Avrei dovuto sopportare anche se mi avesse preso per il culo... perché era complicato così dal nulla chiederle scusa.
    Per questo hanno inventato i Corvonero: così possono farglielo notare punto per punto.
  10. .
    pubblico
  11. .
    C'erano stati essenzialmente due problemi che avevo sottovalutato: il primo era che sebbene fosse tutto finto (almeno a detta del preside) faceva tutto maledettamente male. Quelle scintille del cazzo facevano un male boia e avrei giurato di sentire puzza di pollo strinato che mi auguravo vivamente non venisse dai miei capelli. In ogni caso, in qualche modo, eravamo riusciti a scamparla, arrostiti, affumicati, privi ormai di ogni goccia di liquido in corpo, decisamente malconci.
    Il secondo problema era che...
    Dove cazzo sono gli altri due?
    I due ragazzi erano spariti, e c'era la rossa a metà strada che se ne stava lì, come indecisa su cosa fare. Non le avevo detto di andare avanti con gli altri?? Loro si sarebbero occupati in pace dell'ostacolo successivo, mentre noi avremmo impedito agli Schiopodi di attaccarli anche da dietro, non era poi così difficile!!
    Ah ora ti interessa cercarli.. perché non li hai aiutati invece di fare la guardia a noi??
    E che cazzo!! Ero stanco, avevo caldo, mi ero ustionato gran parte delle braccia e altri punti a caso e adesso saremmo stati solo in tre a fronteggiare una cosa pensata per essere a misura di cinque persone. Magari c'era un'altra creatura di merda a testa e noi eravamo tre stronzi. La verità era anche che voltarsi e vedere due persone in meno mi aveva innescato una sorta di ulteriore senso di allerta che mi spiazzava, riportandomi inevitabilmente ad immaginare che in una situazione simile, nella vita reale, sarei stato totalmente inutile. Erano sparite due persone, a pochi metri e nemmeno me ne ero accorto. E avrebbero potuto essere chiunque... adesso dei compagni di scuola di cui mi importava poco e niente, persone con cui parlavo appena. Ma..
    Il flusso di pensieri fu interrotto dalla volontà di andare avanti, e seguii il percorso, rimanendo accigliato e assorto in quella autovalutazione.
    Tra gli alberi però, le fronde inziarono a diradarsi, lasciando intravedere la via d'uscita..
    Col cazzo che è così facile... ma direi che dobbiamo toglierci di qui il più in fretta possibile, non abbiamo molta scelta.
    L'unica cosa da fare era lanciare qualche incantesimo avanti a se, per assicurarsi non ci fossero buche nascoste o cose simili in quella che apparentemente era una strada "libera".
    Finite Incantatem... ce la fate entrambi a correre?
    Mi sembrava la sola opzione, iniziare a correre sperando di metterci meno tempo possibile: se solo avessi avuto una scopa non ci sarebbero stati problemi.. saremmo già stati lì in mezzo secondo... corsa che però fu interrotta, almeno per la Serpeverde che cadde a terra. Non me ne resi conto subito però, ma soltanto quando mi voltai sentendo una voce roca e gracchiante urlare qualcosa, muovendo mani e bastone. Ottimo.. una vecchia di merda che lanciava fatture di merda in una lingua di merda...
    Stupeficium! Finite Incantatem.. prova ad alzarti rossa... le donne indipendenti non si fanno portare a cavalluccio..
    Oggettivamente non ero messo benissimo, tornare indietro non mi sembrava una mossa intelligente e con le bruciature sulla schiena non sarei riuscito nemmeno volendo a tirarla su, ne a correre con lei appresso.
    Attaccare quel che basta per scappare per quel che mi rigg....GHHAAA...
    un conato di vomito mi colse totalmente alla sprovvista, neanche avessi bevuto mezza bottiglia di incendiario puro e.. erano lumache. Lumache grosse quanto una mano. Non era la prima volta che mi beccavo un Mangialumache, ma era la prima volta che erano così.. enormi.
    Accio Arma..ddhhhhhhiaaaaaooo. Armhhaaaa...
    MA PORCA MERIDEEEEE!!! Uno sguardo disperato al Tassorosso: che finisse l'incanto al posto mio o che mi Schiantasse. Quel che voleva per porre fine a quella giornata di merda... Osservai alla fine una lumanca: non riuscivo a parlare.. quindi.. incantesimo facile non verbale??
    Engorgio.... Oppugno...
    La lumaca sarebbe diventata gigante, attaccando la Megera?

    Lancia un Finite per controllare che il tragitto fino all'armadio non nasconda incantesimi trappola. Con lo stesso incanto cerca di liberare Eufemia dall'incantesimo che le frolla le gambe. Prova a schiantare la Megera.
    Opta per la "fuga" venendo rallentato e colpito da una fattura mangialumache. Prova ad appellare l'Armadio per avvicinarlo, non ci riesce perchè vomita, spera che Andrè provveda in qualche modo a porre fine alle sue sofferenze, one way or another.
    Prova quindi a fare degli incantesimi semplici non verbali per ingradire le lumache vomitate e fargli attaccare la megera.
  12. .
    E' davvero peggio? E' davvero peggio così di quando pensi che io non mi fidi di te e mi tieni il muso per due mesi perché ci pensi ogni singolo momento?
    Lo sapevo che ci rimaneva male, lo sapevo che ci era rimasta male. Ma era inevitabile tanto, no? Alla fine era meglio scegliere il danno minore, lasciare le cose mezze e mezze, traballanti, piuttosto che appiccare il fuoco al ponte. Se l'era presa per delle stronzate l'anno prima, se l'era presa perché uscivo con Astrid, perché si era sentita esclusa o chissà che cosa.. e se in quel periodo fosse successo altro? A suo padre, un litigio con qualcun altro cosa avrebbe fatto? Sarebbe saltata nel primo pericolo a portata di mano? No, non sarei stato io il motivo, ma non potevo litigarci tutto il tempo no? Come avrei potuto avere la coscienza pulita altrimenti?
    Attribuisco più importanza...?
    Mi scostai, voltandomi a guardarla meglio, in faccia, con un'espressione semplicemente allibita. Soffiai una specie di sibilo, amaro, che di divertito non aveva un cazzo di niente. "Arrivano sempre… poi svaniscono." Arrivano sempre... per quale cazzo di motivo dovevano arrivare? C'era severità nel mio sguardo, forse anche un accenno di rabbia indirizzata verso nessuno e niente di specifico.. e il fatto di non poter essere davvero arrabbiati con qualcuno, non faceva altro che alimentarla quella rabbia. Con chi te la potevi prendere..?
    " la paura è qualcosa che non controlli e che invece controlla te, e che ti impedisce di essere davvero utile a chi ti sta intorno, di essere lucido, di essere presente." Era davvero colpa di Karen tutto quello? O era più comodo pensare che fosse così? Che tenere quella distanza, lasciarle quello spazio, non era davvero un modo per proteggere , Harry lei da quella pressione, ma per non sentirsi responsabile se fosse.. andato storto qualcosa. Per non essere una delusione. Allora avrei avuto davvero qualcuno con cui arrabbiarmi.. e sapevamo entrambi chi fosse. Rimasi zitto a fissarla con quell'espressione severa per più tempo di quanto fossi solito rimanere in silenzio, distogliendo alla fine lo sguardo.
    Lui non ti vede così. Ha fiducia in te.
    Mi strinsi nelle spalle, lanciando in aria una mano per poi farmela ricadere sul ginocchio. Probabilmente era anche per quello che le piaceva stare con lui. Sì oltre a tutto il resto certo.. eppure la verità era che la mia "disapprovazione" non dipendeva solo dalla differenza di età, ne dal fatto che fosse uno sbruffone.
    Probabilmente è per questo che mi sta così sul cazzo.
    Avevo paura che fosse abbagliato da altro e non riuscisse a vedere quella piccola falla, pronta ad aprirsi da un momento all'altro se non la si teneva sotto controllo. Che fosse sordo a qualsiasi avvertimento o campanello di allarme. Che non avesse la percezione di come stavano le cose, che fosse tutto.. semplice. E non sapevo chi dei due Logan stesse sopravvalutando: se lei o se stesso.
    Perché mi da l'impressione di essere uno che sottovaluta tutto quanto.
    "Sono solo pensieri momentanei.. arrivano sempre" Non sarebbero dovuti arrivare sempre... quelle parole, anche se la conversazione stava progredendo.. non riuscivano a smetterla di ronzarmi nelle orecchie, ancora e ancora.
    " Ti ho chiesto io di parlarmi... deve pur significare qualcosa per te..."
    Non lo so è che... mi sembra di fare casino in entrambi i casi. Non so cosa sia meglio. Non so come non peggiorare le cose.
    Stavo andando a casaccio, cercavo di imparare dagli errori, perché si faceva così no? Lei se la prendeva troppo per quel che le dicevo, si sentiva sorvegliata o guardata con diffidenza.. e allora provavo a lasciarle spazio perché stesse meno sulle difensiva.. e invece non andava bene neanche quello. Perché se mi fossi comportato così da subito, quel giorno nel camino sarebbe davvero finito tutto?
    Non so cosa fare.
    Aveva ragione quel Molliccio del cazzo...
    Ho paura di sbagliare.
    Ammisi alla fine, arreso alla realtà dei fatti. Alla mia inutilità completa. Non era finito tutto quanto in quella Stanza, non era bastato chiudere il Molliccio nell'armadio.
    Di non fare niente ma anche di fare le cose sbagliate. O di fare troppo o di sottovalutare tutto.
    Perché non funzionava così.. e io di quella paura ero ancora schiavo ed ancora inutile.
    Ma non è colpa tua... è che non so cosa dovrei fare. Pensavo di saperlo ma.. non è così.
  13. .
    Nel caso in cui, signori miei, ci fossero mai stati dubbi al riguardo: non so cosa ci sarà nel mio futuro, eppure posso dire con certezza cosa NON ci sarà e la risposta sono le creature magiche. Il caos scaturito da quegli scorpioni sparafiamme dal culo non era gestibile in alcun modo e sebbene stessimo di fatto provando a colpirli in ogni modo possibile.. sembravano non finire mai.
    Il Tasso dai capelli fluenti propose quindi una soluzione drastica: fulminarli. E ammetto che non ci pensai poi molto, non pensai minimamente alla conducibilità dell'elettricità dell'acqua e che magari essendo parzialmente zuppi noi stessi avremmo potuto morire fulminati come in un autogol.
    Andata. Semplicemente li volevo morti. No, non fuorigioco, no, non poverini rendiamoli innocui. No. Morti. Male. Vaporizzati. Bestie che sparano fuoco possiamo farne a meno con il riscaldamento globale no? Io se non altro posso visto che sudo pure in Scozia.
    Elettro!
    Dovevo ammettere che speravo se la accusassero un po' di più, e forse quelli che avevamo colpito direttamente si erano un po' rincoglioniti. Il problema era che gli altri Schiopodi si erano ricordati di noi.
    ..mmmerda... via.. via...
    Non che servisse a molto l'essere stati afferrati per il braccio per correre via: onestamente non vedevo l'ora di togliermi di culo da quel posto di merda. C'era solo un piccolo problema.. le palle di fuoco che ci stavano lanciando contro.
    Protego.. protego.. merda.. così non va...
    Correre voltandosi per lanciare di tanto in tanto gli incantesimi scudo li rendeva poco precisi, e comunque non avremmo potuto continuare così a lungo. Il preside aveva detto che le prove da superare erano più di una, che c'erano diversi ostacoli.. come potevamo affrontarne altri con questi così che ci sparavano alle calcagna...? Un bruciore fortissimo mi colpì il braccio e poco dopo anche al polpaccio e tra le scapole.. le scintille degli Schiopodi iniziavano a raggiungerci.. e facevano un male del diavolo.
    Lanciai uno sguardo a Stormind e mi liberai dalla presa del mio concasato facendogli cenno di proseguire.
    Dobbiamo farli fuori una volta per tutte... Voi andate avanti, noi li rallentiamo.
    Infondo non potevamo morire davvero no? Le ferite non sarebbero state vere..quel dolore non era vero... lo sembrava ma non lo era... quindi.. deglutii passandomi il braccio sulla faccia ormai completamente madida di sudore.
    Ci stai? ...è tutto finto dopotutto..
    Non si può fuggire per sempre, no?
    Freddafiamma... Acqua eructo... riproviamo con l'Elettro..

    Ralph Finnik, IV anno, Grifondoro.
    -Lanciato Elettro, colpito dalle scintille mentre scappavamo.
    -Rimasto indietro per bloccare gli Schiopodi che ci stanno inseguendo, detto agli altri di proseguire, proposto ad Andrè di rimanere a combattere. (Sorry Stormind ma ho intravisto del masochismo e dovevo usarlo)
  14. .
    " È tipo un ringraziamento per quella volta che mi hai tolto il sangue dalla faccia, quindi non fare la fighetta permalosa ok?" Porcomerlino, morgana e tutta la tavola rotonda. Non potevamo semplicemente ignorarci come si fa tra persone civili? Ora io se lo rifiuto passo per la merda. Lo fa apposta, è palese!! Incrociai lo sguardo di Karen: visto? Lo ha fatto apposta, come faccio a non prenderlo adesso?
    Onorato, gentilissimo.. non dovevi..
    "Quando avrai finito di lucidartici il manico, ci facciamo una birra?" Pure il simpatico? Sollevai il sopracciglio, rigirandomi la latta tra le mani.
    Beh, sei tu l'esperto, mi fido.
    Se lo lucidava un altro po' sarebbe arrivato ad avere uno stuzzicadenti, tuttavia annuii alla proposta della birra. Lo ammetto, più che altro per chiudere lì quella conversazione. Tutto mi andava men che meno di fare gara al manico più lustro della torre con lui.
    Ma tornando al dibattito del cetriolo, improvvisamente fulcro filosofico della lezione.. e stranamente spunto di conversazioni più avvincenti del previsto... seguirono anche puntualizzazioni molto Corve e di conseguenza molto, porcalaputtana, sensate: ecco a cosa cazzo servivano incantesimi tipo il cucurbita.. posso dire onestamente che mi esplose quasi il cervello, facendomi sentire veramente scemo: vedete, ecco perché odio le creature..
    Pfff, andiamo Crowley stavo cercando di fare una gag.. era ovvio, ci penserebbe chiunque...
    Sì, un cazzo.. ormai la congiura d'altronde era sigillata: avrei continuato a passare per pirla in eterno.
    E comunque qua si poneva un altro problema... che non doveva essere sottovalutato ma che ci pensò la Grifondoro bionda ad espletare: giusto per capire se dovevo letteralmente partire con un cetriolo con ideogrammi scritti sopra, sperando che il madrelingue di turno non ci incidesse su "Fetta di culo". Non che ci fossero problemi eh: probabilmente non sarei mai andato in Giappone.
    Incredibile comunque come non riuscissi a imbroccare mezza pronuncia.. eppure ero abbastanza sicura fosse Sanetur.. latino del cazzo, ma un upgrade no?? Chi cazzo sono un monaco con la pelata a ciambella??
    In ogni caso, la prova sembrava prevedere di entrare dentro Narnia, lavorare di gruppo e via dicendo. Automaticamente adocchiai la Crowley che però finì da tutt'altra parte: da una parte ottimo, si riduceva così a zero il rischio di spaccarsi nuovamente le gambe e fare nuovamente la figura del pirla. Dall'altra.. ero con la banda dei testicoli. Più una canaglia rossa. Che è diverso da una gnocca rossa, perché è la versione alfa, giovane e fastidiosa come tutte le rosse con lo svantaggio che non puoi provarci perché ha 5 anni.
    E tra tutti gli ambienti indovinate a me quale tocca?
    Già.
    Esatto: il posto dove si suda come merde.
    ....Fantastico...
    “Io sono brava ad arrampicarmi, potrei farvi da vedetta dall'alto” abbassai lo sguardo sulla ragazzina rossa, per poi alzarlo verso le piante. Che caldo di merda.. "“Qualcun altro di voi ha esperienza con gli alberi e vuole raggiungermi in cima? Altrimenti vi affido il terreno e se gentilmente mi date una spinta inizio subito a vedere con cosa abbiamo a che fare” mio dio quanto parlava?? Io non avevo ancora capito che cazzo dovevamo fare lì dentro.. non ci aveva detto un cazzo di niente quel bacucco di mer.. “Ralph, André? Mi date una mano a raggiungere il primo ramo? Per favore?”
    Sì, perfetto, bellissima idea!
    Annuii ad Andrè, solo per poi sussurrargli mentre la alzavamo muovendo solo l'angolo della bocca, sollevando le sopracciglia in modo allusivo.
    ...almeno ce la togliamo dai piedi...
    Davvero niente contro di lei, è che il caldo mi rende intrattabile.. vedete?? Ho già la camicia ZUPPA! E siamo qua dentro da solo 3 minuti. Fanculo..
    Passa poco tuttavia prima del delirio: onestamente mi sta pure calando il ciuffo sugli occhi come uno di quegli avvoltoi Beatles del libro della Giungla quindi quando sento i Bombarda non capisco cosa abbiano vist....
    Ma che cazz..?? Ma cosa cazzo sono sti... scorpioni cornuti??
    Giuro, sembra che ne abbiano uniti due per la testa, lasciando solo due culi con la coda che.. ottimo.. perfetto.. spara scintille dal culo..
    Protego!.. Protego..
    "Andate verso sud!"
    MA DOVE CAZZO E' IL SUD? CHI CAZZO SONO CRISTOFORO COLOMBO???
    "in arrivo nemici da Est e da Nord Ovest" e va beh, allora continuiamo, mi tatuerò la rosa dei venti da qualche parte... ma comunque: un problema alla volta che qua ne avevamo due che non sembravano da sottovalutare.. e non sembrava neanche che qualsiasi incantesimo lanciato dagli altri compagni stesse sortendo effetti..
    Ok, ok.. niente panico. Se ci colpisce non moriamo davvero, quindi dobbiamo tentarla: qualsiasi danno è solo apparente! Al diavolo gli incantesimi protettivi, direi di puntare sull'attacco coordinato.
    Così, eleggiamoci a capo della situazione senza sapere se mi manderanno a cagare o mi daranno ascolto.. ottimo. Andrè d'altronde aveva già destabilizzato gli Schiopodi, Alex ne aveva ribaltato uno.. qualche secondo di riunione tattica ce lo avevamo.. giusto?
    Allora, dobbiamo cercare di non fargli sparare dal culo.. Hunter e Alex, lanciate un Immobilu o qualcosa di simile per bloccarlo ma insieme, poi passate all'altro.. io provo a ribaltare l'ultimo.. Tarzan e Andrè... Diffindo alla pancia, testa, coda.. quel che trovate ok? Senza pietà.. entrambi su quello già ribaltato, allo stesso momento.. poi passiamo all'altro..
    Beh, la corazza era dura, ok, ma l'unione faceva la forza no? 2 al prezzo di uno, doveva essere per forza più potente..no..??
    Flipendo!
    Sì, esatto, tutto l'eroismo di Grifondoro esternato con un incantesimo normalmente usato per ribaltare le cose... che fine indegna..


    Ralph Finnik, credo V anno- Grifondoro.
    Scusate la pippa.
    Ho interagito con Logan, Cordelia, e la mia squadra.

    -Azioni riassuntive: ho dato i comandi agli altri membri della scquadra e ho provato a ribaltarli con un Flipendo.


    Edited by -Ralph - 20/6/2023, 11:56
  15. .
    "Che fai, tocchi?"
265 replies since 30/7/2012
.
Top