Hogwarts Mystery - GdR Harry Potter

Posts written by DustinTheDwarf

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    Quando Lawrence mi trafigge con i suoi occhi scuri e dardeggianti, sostengo il suo sguardo senza mai abbassarlo.
    Per anni ho subito le angherie di pezzi di merda che mi hanno messo le mani addosso ed è vero, la vittima non ha mai nessuna colpa... Quello di cui però mi sono davvero stufato è essere la vittima e comportarmi come tale.
    Il Corvonero mi ha steso con un pugno solo qualche sera fa, è vero, ma non ho nessuna intenzione di mostrarmi né mortificato, né sottomesso.
    Il fatto che poi probabilmente l'Americano avesse ragione e mi ha colpito perché mi sono comportato come un cretino è solo un piccolissimo dettaglio trascurabile. A lui non devo nessuna spiegazione, né ho bisogno di mettere a nudo la mia fragilità ed il mio dispiacere con lui, dato che probabilmente non capirebbe neanche. E' con Feyre che dovrò chiarirmi quando sarà di nuovo disposta a rivolgermi la parola, non devo certo rendere conto alla sua guardia del corpo.
    Il fatto che poi lo spilungone dia anche prova della sua originale ed acuta prospettiva da Corvonero mi pungola nell'orgoglio più di quanto vorrei, ma mi limito a mordermi l'interno della guancia e a sbuffare, tenendo per me il pensiero che forse, nel suo passato da galeotto, proprio Lawrence abbia sottratto qualcosa e sia stato beccato. A pensar male ci si azzecca, diceva mia nonna quando aveva ancora tutte le rotelle al suo posto.
    Per fortuna c'è Vanya, che nella spontaneità con cui esprime tutto il suo sarcasmo mi fa sbottare a ridere senza che io riesca a trattenermi... Insomma, Randall gli ha appena dato del ladro, Lime non se la prenderà di certo perché ho riso ad un "faccia da scemo", no?
    Ad ogni modo, le cucine sembrano risvegliare qualcosa nei meandri della nebbiosa memoria del fantasma, ma per il momento rimango in disparte e mi limito ad ascoltare. La palestra con Hunter mi ha sfiancato e una corsa giù per le scale a questa velocità, con tutto l'acido lattico che ho in circolo, mi sta dando il colpo di grazia.
    Se non altro sono già a due paffhi dalla mia Sala Comune. Col caffho che rifarei di nuovo le fhcale per tornare su. Cioè, col cavolo, prof, volevo dire cavolo!
    Poi, rivolgendomi ad Hunter:
    Perché ti hanno cacciato? gli domando incuriosito, sperando di dipanare anche questo piccolo, ulteriore mistero.
    Lascio che la Starling apra la porticina segreta e sento un guizzo di adrenalina corrermi lungo la spina dorsale. Cioè, ma quanto è figa Hogwarts? Troppi di noi la danno per scontata o passano il tempo a logorarsi sulle loro disgrazie, ma cosa c'è di più bello che vivere esperienze come quella di stanotte in un vecchio castello incantato?
    Il primo ad aprire le danze con l'idromele dopo la professoressa Starling è Hunter l'impavido, dopotutto è un Grifondoro e non c'è nessuno che abbia il cuore più puro e l'animo più nobile e coraggioso dei figli di Godric.
    No, afhp...! non faccio in tempo a dirgli di fermarsi, di valutare bene la situazione, perché il mio amico tutto muscoli ha già tracannato il primo bicchiere.
    Profeffhoreffha, fhta incitando a bere dei minorenni. Come minimo quefhto comporta la promozione a fine anno e interrogazioni solo programmate, altro che punizione anticipata. Sicura di voler effhere così ricattabile? le rivolgo un ghigno e mi domando se non ci stiano prendendo tutti per il culo, con questa storia dell'idromele che fa schiattare solo chi non è puro di cuore.
    Signorina Hellfhtrom, Hunter ha ragione. Non reggo molto bene gli alcolici, dovrei limitarmi alle caramelle. lancio un'occhiataccia a Lawrence, certo che non ammetterò mai più di così che al compleanno di Feyre aveva ragione. Ma quando mi ricapita di affhaggiare un idromele del milleffhettecento?
    Soppeso il primo bicchiere, ne osservo il contenuto ramato che brilla alla luce del focolare acceso per la prima volta dopo trecento anni e lo annuso con una smorfia.
    Noooo ma voi siete paffhi, come si fa a berlo?
    Intanto Hunter sembra essere già partito per la tangente... E poi quello che non regge l'alcool sarei io? Certo che, due interi bicchieri...
    Ok, ci provo, ma prima devo purificarmi il cuore. Hunter... La fhtoria della lattuga è colpa mia. decido quindi di confessarmi, per lo meno non rischierò di morire sul serio. Credevo ci provaffhi con Feyre e le ho detto che sei bello ma hai la personalità di una pianta d'insalata. Però ancora non ti conoffhevo, mi difhpiace, non lo penso davvero... Solo che ormai si è sparsa la voce e adeffho sei Lattughino per tutti! Puoi pure prendermi a pugni, ormai ci sono abituato.
    E appunto, adesso, mi soffermo con lo sguardo su colui che macchia di peccato il mio cuore più di chiunque altro, ispirandomi pensieri e sentimenti decisamente poco puri e molto vicini al desiderare che cada giù stecchito al primo sorso di questa magica bevanda dai poteri divini.
    Mi fa troppo incaffhare che tu sia migliore di me in tutto.
    E sì, adesso ho davvero bisogno di buttar giù l'idromele quanto più velocemente possibile, sperando che mi aiuti a dimenticare all'istante quello che ho appena ammesso.
    Tracanno il primo bicchiere tutto d'un fiato e barcollo all'istante verso la parete alle mie spalle, facendo cadere con un clangore assordante le padelle di rame appese che urto con la schiena.


    SPOILER (click to view)
    Gli effetti veri e propri dell'idromele su Justin... Prossimamente su questi schermi XD
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    Diamine, se mi gira la testa!
    Potrei vomitare da un momento all'altro e probabilmente scoppierei a ridere l'attimo dopo, senza curarmi di aver imbrattato con il mio schifo la giacca della Corva dalla chioma ramata.
    Incredibilmente, Fannie è stata al gioco e ha accettato di concedermi il ballo in cui l'ho trascinata con il sorriso ebete di chi non è completamente in sé, sollevando un braccio per condurla in una giravolta nella quale finiamo per intrecciarci. Le volte che ho rischiato di pestarle un piede o di scivolare sul terreno umido ho anche smesso di contarle, ma nonostante questo mi sto divertendo e continuo a ridacchiare ad ogni sfoggio della mia imbranataggine.
    Grazie per avermi fatto da cavia, adeffho se ha finito di suonare vediamo cosa succede con la fefhteggiata!
    La vedo marciare a passo di carica verso la piccola pedana che funge da palco scenico - ma quando era scesa? - e dirigersi senza guardare in faccia nessuno verso il pianoforte incantato, dove si siede ed inizia ad accarezzare i tasti con le dita.
    La riconosco all'istante, quella canzone.
    Il cielo notturno tempestato di stelle, che siano reali o dipinte come quelle trasfigurate per questa festa, sembra essere la perfetta scenografia per ogni tappa della nostra stramba storia, sfrecciano nel cosmo come pagine di un romanzo non convenzionale, visti gli improbabili protagonisti che siamo noi due. Eppure, il buio ha sempre celato ogni imperfezione e ci ha uniti sotto la benedizione degli astri benevoli, permettendoci di riscriverli, incidendo i nostri nomi tra quelli di milioni di altre coppie molto più perfette e definite di noi due. Ad ogni modo la nostra stella, a prescindere da ciò che ne sarà di noi, continuerà a vagare nell'universo per migliaia di anni luce, visibile a chiunque e luminosa al pari di tutte le altre. Questo io e Feyre lo sapevamo bene, quando abbiamo ballato sulla melodia di Rewrite the stars la scorsa estate, stretti l'uno all'altra e vicini come se non ci fosse nessun altro.
    You know I want youuuuu... It's not secret I try to hiiide intono sguaiatamente mentre impugno la bacchetta come un microfono, inginocchiandomi platealmente tra le foglie secche del sottobosco bagnaticcio.
    Adesso Feyre verrà da me e balleremo di nuovo, mi impegnerò a non vomitare e sarà bellissimo.
    Invece, dal nulla e chissà come, piomba come un avvoltoio alle spalle della Prefetta lo spilungone Capitan America in persona, tendendo la sua mano da campione per farla ballare al posto mio. Sulla nostra canzone!
    Ehi... protesto rialzandomi goffamente in piedi, avanzando di un passo e indietreggiando di altri tre a causa di un nuovo capogiro.
    Perché non balli con la tua, di ragaffha?!
    E dire che poco fa gli avevo anche portato un hot dog, a quello stronzo, ma perché non ci si è strozzato?!
    Si era anche messo a fare il simpatico, per la miseria! Ammesso che abbia delle qualità nascoste, come dice Annie, devono essere davvero sepolte molto in profondità.
    Ok, questo è davvero troppo e la mia bacchetta arriverà dove non riesco ad arrivare io con le mie gambe.
    Probabilmente, se non avessi già stretto tra le dita il mio magico legno di corniolo, non mi sarebbe neanche venuto in mente... Adesso, tuttavia, complice lo stordimento dovuto all'alcool a cui non sono affatto abituato, mi sembra la conseguenza più ovvia ed immediata.
    Beccati quefhto, fhpilungone! Tarantallegra!
    L'incantesimo parte con una scintilla dorata, accompagnato dal solito peto emesso dalla mia bacchetta, rapido e ben assestato verso le gambe di Lawrence.
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    Saggia
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    Al mio arrivo a Hogwarts, ormai quasi un anno fa, avevo impiegato settimane ad avvicinarmi a YuShin.
    Tanto per cominciare, è un Serpeverde... E i Serpeverde non godono di un'ottima reputazione, per quanto riguarda le relazioni con il prossimo, soprattutto se il prossimo in questione è un po' sfigatello come il sottoscritto.
    Quando avevo iniziato a muovere i miei primi passi nel mondo magico, inoltre, definirmi "un po' sfigatello" era un pallido eufemismo. Nella scuola babbana che frequentavo ero il nerd bassino e con la "S" stramba che tutti prendevano di mira, secchione e appassionato di scienza quanto bastava, con un nome che era tutto un programma e che non mi rendeva certo la vita più facile.
    Insomma, cosa potevo avere a che fare con un Serpeverde di origini purosangue, figo e carismatico, come YuShin, con cui avrei voluto parlare prevalentemente di manga e anime del mondo magico giapponese, un universo a me totalmente sconosciuto e che tuttora mi attrae come un potentissimo magnete?
    Un beneamato niente, infatti non era neanche giapponese. Grazie a Tosca, se non altro mi ero risparmiato una figura di merda, visto che lui è coreano e io di manhwa non so assolutamente niente e non ne ho mai letto mezzo neanche per errore.
    Per di più, di sicuro gli avrei sputacchiato in faccia solo nel pronunciare il suo nome: mi sarebbe uscito fuori qualcosa come Yuffhin e insomma, non è bello, visto che la sua è una lingua tonale e magari basta pronunciare un suono appena fuori posto e "fiore di loto" si trasforma in "ratto di fogna" alla rapidità con cui un soffio può spegnere una candela. Nenche soprannominarlo "Fhquid Game" sarebbe stato d'aiuto, visto che c'è la S anche lì e che lui, in quanto totalmente estraneo alle mode babbane, sicuramente non lo conosce neanche.
    "Gangnam Fhtyle"?
    Insomma, qualsiasi approccio avessi potuto adottare riferendomi al poco di cultura coreana che possiedo mi avrebbe fatto fare la figura del coglione, così ero rimasto per mesi nella mia comfort zone, circondato da adorabili Tassorosso, valorosi Grifondoro e saggi Corvonero, tenendomi a distanza dai figli di Salazar per molto, molto tempo.
    Poi, un giorno, io e YuShin ci eravamo incontrati in bagno e non avevo neanche dovuto fare niente di particolare per attaccare bottone, aveva fatto tutto lui e i miei rigidi schemi mentali sui verde-argento erano crollati a suon di tiri di sciacquone. Inoltre ho scoperto che potevo chiamarlo Athel, il che non avrebbe comportato alcun fraintendimento o incidente diplomatico.
    Oh, ho saputo di te e Lyra... Mi difhpiace. Era da tanto che fhtavate insieme?
    I nostri passi avanzano lasciando orme fresche sulla neve proprio all'ingresso di una Hogsmeade addobbata a festa per il Natale imminente. Poche decine di metri più indietro lungo il sentiero, i magizoologi potranno scorgere anche l'impronta del mio sedere e di quello del mio compagno, visto che sono scivolato lungo la discesa e ho trascinato YuShin giù con me nel tentativo di aggrapparmi inutilmente a qualcosa, senza avere il tempo di rendermi conto che la sua sciarpa non fosse proprio l'ideale.
    Comunque stiamo bene, le nostre ossa sono ancora tutte intere e la nostra missione può procedere. Ok, non è l'ideale chiedere un consiglio su cosa regalare a Natale alla propria ragazza dei sogni ad uno che si è appena lasciato, ma non dobbiamo mica limitarci a fare questo!
    Insomma, Hogsmeade è grande e ci sono molte possibilità di svago, oltre alle bancarelle ambulanti con ogni tipo di amuleto, oggettino incantato, dolce natalizio e "pozione delle feste" in cui perdersi. Magari anche lui si può distrarre... E anch'io, tutto sommato, ho bisogno di svagarmi un po'.
    Comunque senti, poffhiamo andare dappertutto, ma non ai Tre Manici. Feyre lavora lì e non voglio che pensi che la voglio affhillare, ok? Al momento ce l'ha con me e voglio farla fhbollire, prima che venga mollato anch'io per una caffhata e mi dica che non vuole più paffhare il Natale con me.
    Passiamo davanti a Mielandia e il profumo di zucchero filato e candy cane ci inebria e ci stordisce, ma per il momento è proprio alle bancarelle del mercatino natalizio che sto puntando.
    Tu che le comprerefhti? Qualcosa da mettere addoffho, un gioiello, qualcosa di incantato? Sai, Athel, è il mio primo Natale nel mondo magico e non vorrei fare un casino. Tu hai già preso dei regali?
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    Ehm... Hunter, c'è una cosa che devo dirti...
    Solo che, proprio quando sto per svelargli il segreto del suo soprannome ortofrutticolo e del fatto che potrebbe accidentalmente essere colpa mia, arriviamo proprio dove il morto in versione mignon sta urlando con quanto fiato possiede in quella sua piccola gola ectoplasmatica.
    Ne parliamo dopo, ok? Comunque sì, praticamente ha smeffho di parlarmi.
    Sul fatto che sia psicopatica, anche se sono certo che quella del nerboruto Grifondoro sia solo una battuta, non mi esprimo per non correre il rischio di dire qualcosa che potrebbe compromettermi ancora di più. Del resto, Hunter sta con Vanilla e ormai inizio a capire qualcosa sul potere persuasivo delle ragazze e su quanto siano brave ad estorcere le informazioni... E a distorcerle, soprattutto quello. Perciò, nel dubbio, meglio starsene zitti ed evitare che la Prefetta verde argento dica che il mio "fatino coach madrino" le ha detto che io gli ho detto... E così via, in un infinito giro di schiaffi che alla fine finiranno impressi tutti sulla mia guancia. Violentemente.
    Anche lo sguardo della Starling mi dà l'impressione di avere un che di truce, mentre imprime in quel "vedremo" tutta la bastardaggine tipica dei professori, una caratteristica che credo abbia qualcosa di genetico in tutti i componenti del corpo docente dell'intero cosmo, altrimenti non si spiega... Anche quelli della scuola babbana che frequentavo prima di venire qui, giovani e non, erano dotati di quell'innato sadismo che li rendeva terrificanti. Ecco, tanto la Carter quanto la prof di Incantesimi, che per di più deve trovare i miei difetti di pronuncia insopportabili, dato che fanno scorreggiare la mia bacchetta a vuoto mandando a segno gli incantesimi con la "S" che provo a castare solo per metà, sono dotate di quello sguardo, per non parlare di Porko... Lui sì che è psicopatico davvero! Si salva solo la Westwood, non a caso Erbologia è la materia in cui vado meglio, sebbene ultimamente gli occhi color cioccolato della donna non brillino più della luce che avevano quando l'ho conosciuta un anno fa.
    Ad ogni modo, è una fortuna che la nostra insegnante di Incantesimi non sia l'unica adulta in questo contesto, infatti arriva la guaritrice dell'infermeria e la saluto con un sorriso mesto; chissà se si ricorda di me e di quando ci siamo visti al suo corso di educazione sessuale. Sembra piuttosto allarmata e ci mette in guardia da ciò che l'omuncolo potrebbe riservarci, ma è Cam a dar voce alla stessa domanda che mi rimbalza in testa: cosa potrebbe farci?
    Ehi, lo abbiamo detto insieme! rido nel sentire di nuovo la voce di Cam, che stavolta fuoriesce dalle sue labbra sovrapponendosi alla mia, per porgere al fantasmino lo stesso quesito.
    Del resto, è meglio sorridere a lei piuttosto che soffermarmi troppo sul cipiglio apatico del mio Corvonero preferito. Insomma ho sonno, sono le tre di notte passate, sono stanco e mi fanno male muscoli del corpo che non sapevo neanche di avere... Ci manca solo Capitan America con la sua flemma e la sua super intelligenza da maschio alfa superiore!
    Non mi stupisce che le sue supposizioni facciano centro e infatti, grazie alle parole di Lawrence, in Mr Lime si sblocca qualcosa ed inizia a condividere con noi alcune informazioni.
    Un attimo dopo, Hunter si rigira tra le dita una pergamena, che passa a Lawrence senza pensarci due volte. Che diamine, anch'io sono curioso!
    Mmm... Non so se quefhto potrebbe farci capire come aiutarlo. mi gratto tra i riccioli nell'udire la domanda che Hunter rivolge alla creatura.
    Da chi voleva proteggere quefhto tesoro, Mr Lime? Perché non voleva che veniffhe trovato da altre persone?
    Scambio un'occhiata con gli altri presenti... E se fosse qualcosa di pericoloso, qualcosa che ha provocato la sua stessa morte? Forse, mi dico, la domanda di Hunter non è stata sciocca come ho creduto in un primo momento.
    Quefhte sembrano le cucine. Ne sono sicuro, ci paffho davanti ogni volta che entro ed efhco dalla mia Sala Comune. affermo dopo aver allungato il collo verso la mappa in mano a Lawrence.
    Lo stemma che vi è raffigurato, tuttavia, non l'ho mai visto prima d'ora.
    Mr Lime, per caso il suo lavoro ha qualcosa a che fare con gli Elfi Domefhtici di quefhto cafhtello?
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    Chi lo avrebbe mai detto? Sono un mago - un mago vero, per Merlino! - e ancora continuo ad emozionarmi e a stupirmi per quello che trovo tra le pagine dei miei fumetti, eroe dopo eroe, tra le centinaia di immagini partorite da menti geniali di artisti incredibili.
    Sono entrato in questa scuola più di un anno fa e ancora non mi capacito di essere più cazzuto di loro, più reale, in qualche modo perfino più potente. E' pazzesco e surreale, anche perché fondamentalmente mi sento sempre lo stesso. Ok, adesso ho degli amici e perfino una ragazza, o qualcosa che le va molto vicino. Cioè, non che Feyre non sia una ragazza, la femminilità che trasuda è evidente perfino ad un cieco; è che in un certo senso lei sarebbe la mia ragazza, anche se solo nei miei sogni ad occhi aperti la definisco così.
    Ad ogni modo, i rapporti che ho stretto in questa scuola hanno gonfiato le vele della mia autostima quanto basta a farmi navigare verso il mare aperto con un po' più di sicurezza, rispetto a quando ero solo il piccolo babbano sfigato di una scuola di provincia, ma a parte questo non mi sento né più coraggioso, né più forte, né tantomeno più in gamba o più sveglio di prima. Sono solo Justin, come lo sono sempre stato, nel bene e nel male, non ho bisogno di mascherarmi come Spiderman per essere sentirmi davvero me stesso, resto il Peter Parker un po' sfigato anche con addosso la divisa di Tassorosso ed una bacchetta magica in mano.
    Tra l'altro, il mio preferito rimarrà sempre Iron Man, che non ha niente di speciale se non una valanga di soldi e una mente geniale che gli ha permesso di costruirsi la sua armatura.
    In effetti è un po' a questo che sto lavorando, in questo piovoso pomeriggio di dicembre, con i riccioli chini su una pergamena a disegnare schizzi di possibili invenzioni da combinare a qualche incantesimo, mentre sgranocchio uno shortbread al burro fatto da mio padre.
    D-daisy! esclamo sputacchiando qualche briciola e coprendo in fretta e furia alla meno peggio il mio operato. Non che ci sia chissà quale segreto di stato da nascondere, ovviamente, ma questo hobby dell'inventare cose a cui mi dedico fin da quando progettavo robot nello scantinato di casa mi sembra decisamente stupido... E non voglio fare la figura dello stupido nerd con Daisy Locke, visto che di solito ci parliamo a malapena.
    In un primo momento non aggiungo altro e mi limito a sollevare le sopracciglia, guardandola con un'espressione da pesce palla mentre si scusa per come mi ha risposto stamattina. Che amore, chissà se immagina che il mio passato è stato costellato di compagni di classe che si sono rivolti a me in modi ben peggiori e non hanno mai neanche pensato, di chiedermi scusa.
    Dai, non fa niente. Siamo tutti fhtreffhati e le fhclerate di oggi lo hanno ampiamente dimofhtrato.
    Forse, però, è proprio per questo che dovremmo stare tutti un po' più vicini, invece che farci la guerra gli uni con gli altri per delle cazzate, ciascuno preso dalle proprie battaglie personali per preoccuparsi di essere semplicemente un po' più gentile ed accogliente.
    Vuoi un bifhcotto? Li ha fatti mio padre le porgo il sacchetto con i migliori shortbread di tutta l'Inghilterra e spero che possano addolcirle un po' l'espressione corrucciata con cui, sorprendentemente, mette a nudo le sue preoccupazioni.
    Sei Nata Babbana? replico come il migliore dei pappagalli ammaestrati, sorpreso come quando ho saputo delle stesse origini anche da Feyre e Friday. Non lo so se esagerano, per quello vorrei capirci qualcosa in più. Qualche anno fa succedevano cose terribili, qua dentro, a quelli come noi. Dicono che la Carter fhtudiava qui e suo nonno era Preside, a quei tempi.
    Chissà, magari dovremmo chiedere direttamente a lei, visto che non è passato poi così tanto tempo. O sì? Ormai la prof di Cura delle Creature Magiche ha quasi trent'anni, è praticamente decrepita!
    Mi sposto sul divano per farle spazio accanto a me e rifletto su quello che mi sta dicendo, sul fatto che una vita senza magia sia meno pericolosa e decisamente più semplice.
    Di sicuro non lo pensa chi fhta cercando di far perdere gli effetti alle erbe e alle pofhioni. sospiro, gli occhi grigi spalancati sul profilo della Prefetta come a voler scorgere, sul suo volto acqua e sapone, la limpidezza delle risposte che nessuno di noi due possiede.
    Secondo me è più una quefhtione di potere, che di magia. Anche nel mondo Babbano ci sono un sacco di guerre e quelli che ci si trovano in mezzo non pensano affatto che la loro vita sia semplice. E' solo che...
    Cavolo, fa davvero paura a dirlo ad alta voce, ma è una verità su cui sto rimuginando da un po' e che mi sembra surreale quasi quanto il mio essere dotato di poteri magici.
    Fhtavolta quelli in mezzo ad una poffhibile guerra siamo noi e rendersene conto fa veramente cacare sotto dalla paura.
    Ecco, noi siamo gli Inglesi fortunati a cui non è mai capitato niente, nel nostro Paese parlano di guerra solo i vecchi, perché sono loro a ricordarsela... E' sempre qualcosa di molto lontano, che non ci riguarda, invece adesso ci tocca fare i conti con una realtà ben diversa.
    Però forse saperlo ci dà un vantaggio. Poffhiamo mettere in guardia i nofhtri genitori, i nofhtri amici... Non poffho nemmeno immaginare che ai miei capiti quello che è succeffho alla madre e al padre di Vanilla.
    Le grida di Friday ancora mi rimbombano nella testa, negli occhi ho ancora impresso l'orrore sul volto della Serpeverde, le sue lacrime, la paura che possa capitare ancora e coinvolgere qualcuno dei miei cari mi sveglia di notte mozzandomi il fiato.
    Tu di cosa hai paura? Hai detto che oggi volevi provare a difhtrarti...
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    Benvenuta Valentina, quante informazioni!
    Io mi chiamo Claudia e anch'io vivo in Toscana e sono poco più grande di te, ma proprio poco eh XD
    Buona permanenza e buon divertimento
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    Hogsmeade, prima di salire sul treno

    Dieci giorni.
    Sono trascorsi dieci interminabili giorni, da quando Feyre ce l'ha su con me al punto da rivolgermi a stento la parola. Stavolta non ho bisogno di chiederle perché mi stia evitando, lo so perfettamente, così come so di trovarmi nel torto marcio e che tutto ciò che è in mio potere è attendere speranzoso che le passi.
    A dieci giorni dal mio quattordicesimo compleanno, ho dovuto chiudere in bellezza i miei tredici anni comportandomi come un coglione... E per cosa? Solo per dimostrare a me stesso di avere abbastanza palle da calarmi uno shottino alcolico come i miei compagni più grandi, talmente presuntuoso da convincermi che non ci sarebbero state conseguenze!
    Una cosa era certa, non avrei più toccato neanche una goccia d'alcool fino alla maggiore età!
    Quello che davvero non ho ancora capito, è se l'invito a trascorrere le vacanze di Natale a casa della Prefetta bronzo-blu sia ancora valido, o se sarò costretto a prendere il primo treno da Inverness per tornarmene a casa con la coda tra le gambe ed il cuore in frantumi, a divorarmi da solo un intero Christmas Pudding della pasticceria di mio padre.
    Nel dubbio, comunque, ho seguito il consiglio di Hunter e sono andato dal barbiere di Hogsmeade per darmi una sistemata ai capelli.
    Allora, come fhto? domando a Magh'ra uscendo dalla bottega del villaggio magico con un'espressione poco convinta stampata sul viso. Non che mi dispiaccia sembrare un po' più grande, con i riccioli più corti e un po' più sparati "alla André" ed il collo più scoperto, ma su me stesso il gusto estetico è pari a zero e ho bisogno di un parere esterno.
    Comunque, non sono ancora del tutto pronto a farmi vedere da tutti con il mio nuovo look, perciò, quando io ed il Serpeverde arriviamo sul binario, mi arrotolo per bene la sciarpa attorno al collo e la sollevo fino a coprirmi completamente il mento mentre punto all'ultimo vagone, così da passare il più possibile inosservato.
    Vifhto? Che ti dicevo, è ancora incaffhata nera! sospiro e scuoto la testa, vedendo Feyre che volutamente decide di dirigersi verso un vagone molto distante da quello su cui sto iniziando a salire.
    Solo lì, una volta dentro, tolgo la sciarpa e la lancio sul sedile di uno scompartimento libero, ignorando chiacchiere e casino al pari del brontolio nelle mie budella, all'idea che Feyre voglia chiudere con me.
    Se non altro, il Norvegese mi fa spaccare dalle risate e la sua compagnia mi tirerà su il morale.

    Sul treno
    Uh, cafhtagne, grazie Bel Ciuffo! le labbra si distendono in un sorriso più rilassato, adesso che finalmente esco dal bagno del treno un po' più leggero e afferro dal sacco che mi sta porgendo Ralph una manciata di caldarroste, sicuramente incantate per essere ancora fumanti. Ma quante ne aveva comprate?
    Insomma, vi fhtavo dicendo... continuo lungo il corridoio del vagone nel rivolgermi ad André e Karen, nella speranza che possano darmi un parere esterno e più maturo e disinteressato in merito a quello che è successo al compleanno della Starfoll.
    Non ero del tutto in me, Feyre fhtava suonando e io mi sono avvicinato a... abbasso la voce perché deve trovarsi in uno di questi scomparti, l'ho vista salire e l'ho ovviamente evitata come la peste. Fannie. Le ho solo detto che è carina e l'ho invitata a ballare e Feyre adeffho mi odia. E ok, ho fatto una caffhata, ma vi sembra così groffha da non parlarmi da dieci giorni? Sinceri, eh!
    Insomma, va bene tutto, ma a detta della Corva io e lei non stiamo neanche propriamente insieme in senso stretto, cosa ho fatto di così terribile? Forse loro due, che sono decisamente più cazzuti di me nonché fidanzatissimi, me lo sapranno spiegare meglio.
    E' questione di poco tempo, prima che faccia il suo ingresso nel vagone Egan Tronfio Baskerville, in compagnia di una Corvonero che non conosco. Magnifico, la ciliegina sulla torta... E pensare che, per una volta, ero sicuro di non dover sopportare la vista del suo sorrisetto beffardo e delle sue battutine tristi, come che sono più inutile di una Puffola Pigmea o roba simile.
    Meglio se torno per un po' nel mio fhcompartimento, prima che a quello venga voglia di darmi il tormento perché non sa come ammaffhare il tempo. Ci vediamo appena si leva di torno. sorrido con un'alzata di spalle alla Prefetta di Grifondoro e a Stormind, rifugiandomi sul mio sedile e stando bene attento a nascondermi dietro uno dei miei manga.
    Sai, Magh, le ho preso anche un regalo di Natale che penso le piacerebbe proprio tanto, ma mi sai che c'è? Appena arriviamo sopra quel lago, apro il finefhtrino e lo butto di sotto!
    Sì, oggi sono monotematico e morto di figa, allora?
    Non ti prendere mai una cotta per neffhuna. A proposito, ne hai già adocchiata una carina? chiedo al bizzarro figlio di Salazar, certo che lo avrei convinto a desistere, qualunque nome fosse uscito dalle sue labbra.
    Poi, di colpo, ecco che proprio Feyre in persona fa il suo ingresso nello scompartimento in cui mi trovo e mi si siede accanto. Il suo broncio non è minimamente scalfito e probabilmente ce l'ha ancora con me, ma erano giorni che non l'avevo così vicina e sento il fuoco della speranza tornare a divampare come le fiamme nei Torrifaro di Gondor.
    Ciao...
    E' la sola parola che faccio in tempo a dirle, perché nell'istante successivo rimane posto solo per il terrore, che mi sfigura il viso in un'espressione atterrita mentre grido con quanto fiato ho in gola, mentre il mondo si capovolge.
    O forse sono io? Stiamo precipitando tutti, l'intero vagone, per quanto ne so l'intero treno, in uno scroscio di vetri e lamiere, mentre perdo qualsiasi riferimento. Non riesco neanche a pensare a quanto sia felice per Lady Galadriel, che non morirà qui con tutti noi ma sarà la mia eredità per quello spilungone di Capitan America, che se ne prenderà cura insieme alla sorellina Selene e a Loki durante le vacanze.
    So solo che è una fortuna che avessi la bacchetta in mano per imprimere con la magia i disegni del mio fumetto sul vetro appannato, perché al momento dell'impatto, mentre cado all'indietro sulla schiena urtando contro un baule incastrato nel varco che dà sul corridoio, il finestrino esplode in milioni di pezzi e faccio in tempo a gridare d'istinto:
    PROTEGO!
    E' solo in quel momento che mi rendo conto di essere ancora vivo, di avere la schiena dolorante e il sangue che mi cola giù per il naso assieme alle lacrime che rigano le guance e mi oscurano la visuale.
    Mi volto verso Feyre e, nel vedere che tutto sommato sta bene e che la sua razionalità sta avendo la meglio, il sollievo si fa largo dentro di me alla stessa velocità con cui l'acqua inizia a riempire l'intero vagone.
    Non mi rieffhe, ha la effhe!
    Cazzo, l'unico incantesimo che potrebbe evitarmi l'annegamento è quello con cui l'ultima volta ho evocato una bolla che è scoppiata ancora prima che toccassi l'acqua, a lezione di Incantesimi!
    Tutto ok? mi guardo intorno e cerco di raggiungere con la mia voce quanti più compagni possibile, inclusi quelli che dovrebbero trovarsi a pochi metri da me e negli altri scompartimenti.
    Caffho, è gelata! Merda! Hanno inventato il Freddafiamma e non hanno inventato lo Fhcaldaacqua, quefhti maghi di merda!
    Sì, al terrore sta conseguendo una rabbia isterica ed incontrollata, la sola con cui posso reagire per evitare di rimanere completamente paralizzato dalla paura.
    La bacchetta, certo! Oddio... Accio bacchetta di Feyre! tuono, puntando a caso il mio legno di corniolo sulla superficie dell'acqua dalle temperature glaciali che ormai mi arriva alle ginocchia, sperando che lo strumento magico della Corvonero emerga da solo.
    Nel frattempo stiamo continuando ad imbarcare acqua e ripenso a quello che ho detto poco fa, sul fatto che avrei gettato il regalo di Natale per Feyre nel lago... Sì beh, sono riuscito nel mio intento, solo che non avevo minimamente previsto questo danno collaterale!
    Dobbiamo uffhire da qui, prima di finire ancora più a fondo...
    Scavalco il baule e tendo una mano verso Feyre e Magh'ra, guardando le castagne di Ralph che galleggiano in modo inquietante. Mi sto anche pisciando addosso da quanto fa freddo in mezzo a quest'acqua, porco Salazar!
    Paperante scandisco, dopo aver velocemente vagliato le mie possibilità magiche combinandole con gli incantesimi che riesco a pronunciare. Al posto di una dozzina di castagne nei miei paraggi, galleggia adesso una dozzina di papere di gomma. Forse se le ingrandiamo possiamo risalire su e avere qualcosa su cui fhtare a galla... suggerisco ai miei compagni più vicini, nella speranza di non aver detto l'ennesima stupidaggine.
    Eppure, per quanto stupido, questo è l'unico pensiero che mi viene in mente, l'unico che possa scacciare la voglia irrefrenabile di piangere e fare la pipì più lunga della mia vita.


    SPOILER (click to view)
    Prima di salire sul treno ho tagliato i capelli, salgo sull'ultimo vagone in compagnia di Magh'ra.
    Sul treno, accetto un po' delle castagne di Ralph e interagisco con André e Karen, poi di nuovo con Magh'ra e con Feyre.
    Al momento dell'incidente cado all'indietro su un baule rovesciato ed uso un Protego per provare a creare una barriera tra me, Feyre, Magh'ra e i vetri del finestrino che ci esplode addosso.
    Appello la bacchetta di Feyre caduta in acqua e, una volta scavalcato il baule, trasfiguro una dozzina di castagne galleggianti in paperelle di gomma, suggerendo a chi si trova vicino a noi di ingrandirle per poterle cavalcare così da galleggiare in superficie.

    Citati Feyre, praticamente per tutto il post XD, e Egan.
  9. .
    Al chiuso.

    Preferisci ascoltare le tue canzoni preferite nella versione live o in quella tradizionale dello studio di registrazione?
  10. .
    Per tutta la vita, guardandomi allo specchio, ho pensato che non valesse neanche la pena tentare di rendere presentabile lo gnomo che vi ho sempre visto riflesso. Una causa persa, ecco come mi sono sentito per quasi tutta la vita, rassegnato a puntare su mente e spirito, perché con il corpo non c'era possibilità di recupero.
    Poi sono arrivato a Hogwarts e ho incontrato André, che mi ha fatto capire che i limiti esistono solo per essere superati e le catene per essere spezzate. Ho conosciuto Feyre quasi contemporaneamente e ho iniziato, grazie a lei, a desiderare di vedere quello gnomo trasformarsi in qualcosa di meno grottesco, in qualcuno che facesse provare alla Scozzese qualcosa di simile a ciò che sento io, guardando lei.
    Tra il dire e il fare, è risaputo, c'è tuttavia di mezzo un mare di fatica e frustrazione. Ecco che entra in gioco Hunter, la mia fata madrina personale, il traghettatore che mi condurrà attraverso le onde di quel mare in tempesta fino a chiare e dolci sponde in cui, finalmente, potrò specchiarmi e assomigliare un po' a lui.
    Quasi mi manca intonarmi al colore della tua maglietta, Lattughino ridacchio nel rispondere allo sguardo del Grifondoro senza avere, per una volta, gli occhi fuori dalle orbite.
    Ok, ho ancora un fiatone che neanche mia nonna e sto sudando anche l'acqua con cui mi hanno battezzato, i riccioli madidi appiccicati alla fronte e la maglietta pezzata praticamente ovunque.
    A lei piacciono i miei capelli... Credo replico all'osservazione di Hunter sui boccoli che mi incorniciano il viso, arrossendo al pensiero che potrebbero non andare bene nemmeno quelli.
    Ma ok, andrò a Hogsmeade e vedrò cosa poffho fare. Di sicuro, non approfitterò mai più dei servigi di quefhta fhtanza diabolica.
    La sedia da barbiere impazzita che mi ha rasato il centro della testa come se fossi stato un frate francescano, mandandomi in giro per la scuola con il berretto calato sulle orecchie per un mese, popola ancora i miei incubi più spaventosi.
    Comunque, Hunter, credo di non averti mai ringraziato come si deve. C'è un grande cuore, sotto tutti quei pettorali fhcolpiti.
    E' quasi l'ora di separarci per tornare nei nostri rispettivi dormitori, quando un urlo disperato proveniente da una stanza poco lontana da noi mi fa trasalire.
    Cerco di tenere il passo del mio personal trainer, ma arranco dietro di lui e lo raggiungo dopo un paio di secondi, solo per scorgere la professoressa Starling alle prese con... Cos'è, esattamente?
    Certo... E quando mi ricapita?
    Faccio eco ad Hunter ed accetto di buon grado l'invito dell'avvenente prof di Incantesimi.
    Se la aiutiamo adeffho, domani non ci interroga, vero? tento di accertarmi, anche se l'avrei aiutata comunque: certe esperienze si possono vivere solo nel mondo magico e rinunciarci sarebbe davvero stupido.
    Come ti chiami, amico? Qui sei tra amici, sai? Non ti succederà niente... Io sono Jufhtin, lui è Hunter e la signora è la profeffhoreffha Fhtarling. Qual è l'ultima cosa che ricordi?
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    Devo prenderne atto, provare a confrontarmi sulle paure e le preoccupazioni su ciò che sta succedendo tutto attorno a noi, che mi angosciano da quando è ricominciata la scuola, non è qualcosa che posso fare con le mie compagne di gruppo.
    Fhcusa... faccio spallucce in risposta a Daisy, che mi abbaia addosso con la delicatezza di un bisonte. E' che sono preoccupato, fino ad un anno fa vivevo come un Babbano e qui è tutto una novità anche senza rifhchiare la vita. Se però sono più importanti i punti...
    E' evidente che non sia così, devo solo stare zitto e comportarmi come se non esistessi, con gli occhi e la mente fissi su questo antidoto impossibile che probabilmente non servirà neanche più a niente, se le pozioni smetteranno di funzionare.
    Sbuffo e proseguo nel mio lavoro, tanto è impossibile... E meno male che queste tre dovrebbero essere due Prefetti e una Caposcuola! Mah, evidentemente sono io lo stupido che ha voglia di confrontarsi con i suoi compagni più grandi su qualcosa di più importante di un lavoro ben svolto per l'esigente professor Korczac, che ci odia a prescindere.
    Intendi il serpente che ho evocato da solo e che alla fine mi si è ritorto contro? mi ritrovo a ridere di me stesso nel voltarmi verso Fannie al contatto della sua mano sulla spalla, che mi riporta il buonumore all'istante. E' tutto a pofhto, sì, per fortuna era tutto finto. Però grazie per avermelo chiefhto.
    Alla faccia di doverci concentrare sul nostro lavoro, poi, Karen e Daisy si defilano mollando lì il resto di noi come tre deficienti e, nel mio caso specifico, con un'espressione da merluzzo stampata in faccia.
    Evidentemente i punti non sono la loro priorità e nemmeno noi replico asciutto alle parole della mia coetanea Corvonero, più dispiaciuto che arrabbiato, per un'occasione persa per trascorrere un po' di tempo con le ragazze, visto che solitamente non ci capita mai di stare insieme.
    Da quel momento in poi è la fine del mondo: provette rovesciate, gente che urla, ragazzine isteriche che cominciano a litigare tra di loro.
    Personalmente allungo la testa solo per accertarmi che Feyre stia bene e ricambio il suo sorriso, quando la vedo imperterrita a continuare con il suo lavoro sulla pozione nonostante nel suo gruppo si siano messi a discutere.
    Non fa niente, qui ce la facciamo anche da soli... replico quando mi sento chiamare direttamente in causa, desiderando solo di sprofondare. Quando ancora andavo nella scuola babbana, la considerazione che i miei compagni avevano di me si limitava a fare del sottoscritto un bersaglio da prendere di mira, verbalmente e non solo; il fatto che la gente "popolare" o che si credeva tale, adesso, si limitasse ad ignorarmi o a piantarmi in asso nel bel mezzo di un'attività di gruppo, per me era una grandissima conquista e non mi dispiaceva affatto.
    Poi Vanilla rovescia il calderone e se ne va in piena crisi, stringendomi il cuore e lo stomaco e facendomi domandare cosa potrei fare per lei, nella tragicità di un momento tanto difficile, che non fa che alimentare le paure per cosa potrebbe succedere a me o alla mia famiglia, ma che vengono definite "ciarlare" se solo mi azzardo a condividerle con qualcuno.
    Ok, finiamo e andiamocene, che qui l'aria è diventata davvero pesante e non certo per colpa del fumo. sospiro e seguo le istruzioni di Marsilda, aiutandomi nel sollevare il calderone anche con un Wingardium Leviosa.
    Comunque, per quello che vale, non ti trovo così terribile. Cioè, hai un'aria glaciale che fa venire i brividi, ma devono effhere gli occhi e il fatto che non sorridi mai. Io però ci ho lavorato bene con te, non trovi anche tu, Fannie?
    Sorrido a Marsilda ed inclino il calderone con una mano, mentre reggo saldamente l'impugnatura della bacchetta con l'altra, pronto a qualsiasi evenienza.
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    E' che a volte ho l'impreffhione di non effhere abbafhtanza bad boy, per lei. Cioè no, non a volte, in realtà sempre. sospiro alle parole di Hunter, alle quali però rispondo con un sorriso grato.
    Il Grifondoro è il mio angelo protettore e sono felice che, nel corso del tempo, mi abbia preso a ben volere e abbia sempre una parola gentile nei miei riguardi. Mi fa sentire meglio il fatto che creda che tra Feyre e Lawrence durerebbe poco, anche se questo non mi rassicura poi un granché sul futuro che, invece, l'incantevole regina delle tenebre potrebbe avere con me.
    Il fatto che ancora, per qualche assurdo ed incomprensibile motivo, Feyre possa avere bisogno di me, mi sembra già un miracolo senza che Hunter mi mandi di traverso il succo di zucca che ho appena sorseggiato dal calice che mi sono riempito poco fa, facendomi tossicchiare.
    Non sono il suo ragaffho, è un po' più complicato di così! replico, provando gratitudine per le ombre gettate su di noi dal crepuscolo a mascherare il rossore che mi ha sicuramente colorato le guance.
    Cavolo se vorrei essere il ragazzo di Feyre, sentire la sua voce definirmi proprio così, mentre la vedo sollevare il suo mento perfetto e proclamare a testa alta che, per lei, sono più di un semplice amico. Tuttavia non voglio illudermi, so bene che la mia Corva può avere molto di meglio e che pretendere dal nostro rapporto più di quello che già c'è tra di noi equivarrebbe a farla scappare via, come una farfalla troppo a lungo imbrigliata tra le dita chiuse a rete. Chi sono, io, per intrappolarla e sentire le sue ali sbattere disperatamente sui miei polpastrelli, alla ricerca di una libertà di cui la priverei?
    Comunque il mio regalo è...
    Non faccio in tempo a dirlo al nerboruto Grifondoro che ha rapito il cuore di Vanilla, perché il buio trafitto dalle calde luci delle lanterne viene appena squarciato anche dalla voce inconfondibile della festeggiata, che inveisce contro lo spilungone Capitan America, che al contrario di me non si fa problemi a trascinarla con la forza ovunque desideri.
    Esattamente, Annie... Cos'è che ti piace, di quello lì? non posso fare a meno di chiedere alla Grifondoro, sollevando con perplessità entrambe le sopracciglia quando l'Americano mette giù la sua Prefetta.
    La meraviglia che le illumina lo sguardo un attimo dopo, è il più bel regalo in cui potessi sperare... Feyre è semplicemente rapita da ciò che abbiamo allestito in questa foresta per lei e se quel sorriso, in parte, è anche merito mio, mi sento talmente felice da avere anche l'impressione di essere più alto.
    C'è la mia zampa, ma senza le tue amiche non ce l'avrei mai fatta, da solo. Ma che tutti lo sappiano, adeffho che sei maggiorenne... Qualunque cosa tu voglia fare di me, sono consenfhiente. rido direttamente sulle sue labbra, stampando contro quelle di Feyre un altro bacio, giusto in tempo prima che la veda districarsi tra tutti gli invitati.
    Vedo che sei sempre bella come un Nero delle Ebridi.

    Ecco, appunto, Egan Baskerville è uno di loro e, come al solito, non riesce a trattenersi dal darmi il tormento e dal provare ad umiliarmi.
    Da quando mi chiedono anche di aiutare ad organizzarle, in effetti. mi sforzo di sorridere, consapevole che l'arma più efficace contro un bulletto da due soldi sia la gentilezza che contraddistingue ogni Tassorosso. E sai qual è la differenza tra quelli come me e quelli come te? Che quelli come me invitano anche gli fhtronzi, perché non si credono meglio di neffhuno.
    La domanda implicita è chi, invece, si creda di essere lui, ma non credo che Egan sia così scemo da doverglielo spiegare senza che ci arrivi da solo.
    Accolgo l'invito ad indossare un braccialetto dell'allegria e scruto con titubanza il contenuto scuro del bicchiere, chiedendomi cosa mai potrebbe succedermi, se mi decidessi a berne il contenuto. Dopotutto ho quasi quattordici anni, no? Sono abbastanza grande da poter rischiare, e poi... Hakuna Matata, giusto?
    A Feyre! faccio quindi eco al brindisi di Vanilla e, chiudendo gli occhi, lascio che il liquido mi infiammi l'esofago e lo stomaco tutto in un sorso, facendomi scuotere da un brivido mentre il calore mi pervade e la testa inizia immediatamente a galleggiare con un piacevole e stordente formicolio dietro la nuca.
    Quando Annie inizia a suonare la sua canzone per Fey mi unisco agli applausi e mi lascio rapire dall'incanto di quel momento, soprattutto quando anche la festeggiata sale sul palco e si mette al pianoforte.
    Mi sa che tra quelle due siamo io e te, quelli di troppo commento con Lawrence, porgendogli un hot dog come se fosse un ramoscello d'ulivo, mentre addento quello che ho preso per me.
    Devo averlo fatto penzolare dalla mano un po' troppo, però, perché un attimo dopo mi sento atterrare da due grosse zampe che si posano sulle mie spalle, facendomi cadere sulle ginocchia mentre il succulento panino rotola poco distante ed il grosso cane che mi ha sferrato l'agguato si accalappia il bottino, scodinzolando soddisfatto.
    Sybillaaaaa!
    Invoco il nome della mia compagna di stendardi e scoppio a ridere un attimo dopo, sicuramente per effetto del braccialetto che ho indossato e che non mi fa prendere troppo sul serio quello che è appena successo.
    Calante si è calato il mio hot dog! Per penitenza, il prossimo momento open mic fhpetta a te!
    Mi rialzo e mi strofino le ginocchia così da togliere grossolanamente il fango che è rimasto attaccato ai pantaloni, avvicinandomi a Fannie dopo aver staccato un girasole dalle decorazioni ed averlo porto alla Corvonero, solleticandole la guancia con i petali.
    Quefhto è per te, perché ho sempre pensato che tu sia davvero un sacco carina. Ti va di ballare?
    In un qualsiasi altro momento mi sarei reso perfettamente conto di aver parlato troppo o di aver dato voce a pensieri subconsci che non avrei mai ammesso nemmeno con me stesso, ma adesso mi sento così leggero da non riuscire neanche a realizzare di aver probabilmente commesso una cazzata gigantesca.


    SPOILER (click to view)
    Interagito con i pg di cui ho evidenziato i nomi.
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    Occhiali

    Giungla o fondale oceanico?
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    Energica
  15. .
    Bancomat

    Calzini corti o collant/calzettoni?
229 replies since 29/10/2017
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